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DS16GAMMA - MISSIONE 18 RSS DS16GAMMA - Missione 18

18.15 "Le Cavie delle Cavie"

di Rogal Dothrak, Pubblicato il 18-04-2017

Deep Space 16 - Laboratorio scientifico - 10/06/2396 - ore 21:15


"Così non va..." borbottò il Comandante Roberts all'indirizzo dello schermo del computer "Dovresti essere più collaborativo!"
=^=Specificare la richiesta=^= rispose servizievole il computer
"Specificare... la fai facile! Come faccio a far uscire delle persone da una tasca temporale?"
=^=Bip! Ricerca in corso. Riscontro sui parametri di ricerca trovato.=^=
"Sul serio?" L'ufficiale scientifico di Deep Space 16 guardò perplesso lo schermo "Mostramelo allora"

Ci mise alcuni minuti a leggere il resoconto della missione e il rapporto del collega della USS Wayfarer. La Dottoressa Spini, il medico di bordo, era stata rapita e rinchiusa in una bolla temporale da un folle che si era innamorato di lei. Nessuno riusciva a trovarla perché la strumentazione rivelava solo delle tracce cronometriche e la cella in cui era rinchiusa era totalmente invisibile.
Il Comandante Who, l'ufficiale scientifico della nave, era riuscito a liberarla alla fine... ma come?

"Santo cielo! Quel tipo è pazzo!" esclamò lo scienziato studiando le specifiche tecniche dell'azione intrapresa "Però può funzionare... magari senza rischiare di morire nel tentativo però! Computer qual è la posizione del Tenente Comandante David Who... matricola Delta-Whiskey-2357."
=^=Il Comandante Who si trova sulla Terra presso l'Istituto di Ricerca della Flotta Stellare=^=
"Mettimi in comunicazione con lui... dobbiamo parlare."

Deep Space 16 - Alloggio del Marinaio di Seconda Classe Resed - 12/06/2396 - ore 09:24


=^=E' pronto signor Roberts?=^= chiese il Capitano Shran attraverso il badge di comunicazione
"Siamo pronti Signore!" rispose lui controllando il tricorder "La concentrazione di cronotoni è alta in questo punto, sono certo che il corpo si trovi qui... certo all'80%... forse..."
=^=Beh fra poco lo sapremo direi=^= rispose il Capitano fiducioso.

Ramar, Tara e Durani, indossavano delle tute grigie simili a quelle della manutenzione con protezioni e schermature aggiuntive su alcune parti del corpo. Sulla schiena tenevano agganciati degli zaini di grosse dimensioni collegati attraverso un tubo ad una sorta di fucile.
"Ah, io sto pensando che questo equipaggiamento un vero e proprio collaudo non l'ha mai avuto." commentò Tara lanciando un occhiata all'arma che teneva in mano.
"Me lo sto rimproverando." rispose Ramar dubbioso
"Anch'io." borbottò Durani
"Non ha senso preoccuparsi ora." propose dopo un attimo Tara
"Perché preoccuparsi? Ognuno di noi porta sulla schiena un acceleratore particellare non autorizzato." confermò l'ufficiale tattico con una scrollata di spalle.

"Signor Sonx lei è pronto?" chiese l'ufficiale scientifico lanciandosi un'occhiata alle spalle.
"Squadra medica pronta, voi li riportate qui e poi ci pensiamo noi!" rispose il medico sorridendo come solo un denobulano riusciva a fare
"Bene signori, accendiamo!"

Gli zaini iniziarono ad emettere un minaccioso ronzio e la squadra medica fece un ulteriore passo indietro. I tre si disposero attorno alla più alta concentrazione di cronotoni e ad un cenno di Ramar iniziarono l'emissione delle particelle.
Dalle armi non uscì niente di visibile, ma l'aria sembrava tremolare come durante un pomeriggio estivo.

"Non incrociate i flussi." avvertì l'ufficiale scientifico
"Perché?" chiese Tara curiosa
"Non ne ho idea, ma meglio non rischiare." rispose Ramar sul vago.

L'aria prese a tremolare sempre di più finché qualcosa sembrò iniziare a disfarsi. Con un 'pop' simile allo scoppiare di un palloncino, il corpo blu del boliano apparve, nudo, disteso sul pavimento della sua stanza.

"Squadra medica!" esclamò Ramar facendosi da parte mentre gli infermieri si facevano avanti.

=^=Dottor Sonx come sta Resed?=^= chiese immediatamente Shran che aveva seguito tutta la procedura attraverso il suo monitor
"Sembra che stia bene... il che è molto strano. Non ci sono segni di malnutrizione, eppure dovrebbe essere disidratato e malnutrito dopo tutti i giorni passati senza assumere nessuna sostanza."
=^=Lo può svegliare?=^=
"Non lo so, se si tratta di un coma indotto posso farlo senza problemi, ma preferisco portarlo in infermeria prima di provare qualsiasi cosa." detto questo fece un gesto ai suoi uomini che misero il corpo su una barella e lo portarono via.

"Uno fatto e altri ventisei da fare!" esclamò Ramar soddisfatto
"Ci dividiamo?" chiese Tara
"Si meglio, almeno possiamo fare più danni." commentò Durani divertita

Luogo sconosciuto - Contemporaneamente


"AAAAAAAH!" l'urlo di Resed raggiunse Claire mentre si trovava in cucina. Il primo ufficiale si lanciò immediatamente al soccorso di uno dei suoi uomini, ma come era da prevedere fu solo la seconda ad arrivare. Riccardi, il capo della sicurezza, sembrava essere sempre a portata di mano quando qualcuno era nei guai. I due si lanciarono un' occhiata piena di determinazione.

"Signor Resed cosa succede?" chiese Claire mentre cercava di fermare il marinaio che correva in maniera scomposta attorno al tavolo urlando come un ossesso.

Dopo un paio di tentativi andati a vuoto, Riccardi intervenne agguantando il giovane boliano e bloccandolo in una presa ferma ma delicata.

"Signor Resed! Cosa le succede?" chiese la donna preoccupata.
"Il mio corpo! Il mio corpo scompare!" esclamò il marinaio in preda al panico.
"Io..." per un attimo non videro niente, ma poi accadde. Alcune parti del corpo del boliano sembravano sparire per poi ricomparire in modo casuale. "Sente dolore?"
"AAaah... ehm... no" mormorò Resed dopo aver guardato la sua mano destra che spariva e riappariva
"E allora perché urla! Mi ha fatto prendere un colpo!" commentò Riccardi dandogli una pacca amichevole sulla nuca.
"Che mi sta succedendo signore? Morirò me lo sento! Il Comandante Rekon mi ucciderà se muoio senza il suo permesso!" Riccardi gli diede di nuovo una pacca sulla nuca e Resed parve calmarsi senza però smettere di guardarsi le mani.

"Non so cosa le stia succedendo ma non credo che sia una cosa provocata dai nostri rapitori." commentò il Comandante Drillrush osservando attentamente gli effetti di sparizione sul corpo di Resed.
"Mi gioco lo stipendio che qui c'è lo zampino del Comandante Roberts!" esclamò speranzoso Riccardi
"Può essere... Adesso si calmi e si metta seduto la. Non credo che sparirà tanto facilmente. L'alieno ci ha detto che siamo prigionieri delle nostre menti, se alla stazione avevano la possibilità di svegliarci l'avrebbero già fatto."
"Crede davvero a quello che ci ha detto quel tipo?"
"No, ma sembrava sincero. Ma non saprei proprio come fare a svegliarmi da questo incubo."

Deep Space 16 - Infermeria - 12/06/2396 - ore 10:26


"Che mi dice dottore?" chiese Shran guardando i ventisette corpi distesi su altrettanti bioletti.
"Sono tutti in ottime condizioni, ma al momento non riesco a svegliarli" commentò dispiaciuto Sonx
"Come mai?"
"Non lo so, non sono in stato di coma, non sono drogati... semplicemente dormono. Sono in piena fase R.E.M., in uno stato di sonno profondo."
"Possibile che non ci sia niente che possiamo fare?"
"Ci vorrebbe uno stimolo abbastanza forte da farli svegliare... potrei provare con il dolore ma preferisco provare altre strade.
"Forse io ho un'idea!" commentò Shran sorridendo "Computer apri un canale con la Stazione Marconi."

Era stato piacevolmente sorpreso dalla decisione dell'Alto Comando della Flotta Stellare, di dare alla stazione il nome della sua vecchia nave. Nave che si era praticamente sacrificata per rendere stabile il tunnel spaziale. Era come un mausoleo dedicato alla sua 'vecchia amica' ormai scomparsa.

=^=Qui Stazione Marconi, Capitano Shran cosa posso fare per lei?=^= chiese Thompson apparendo su uno schermo dell'infermeria.
La spiegazione dei fatti accaduti fu sbrigativa, dopotutto Thompson aveva avuto la possibilità di tenersi aggiornato attraverso i rapporti inviati alla Flotta Stellare.
=^=Il Signor Rekon è proprio qui di fianco a me ed ha ascoltato tutta la conversazione mentre faceva finta di collegare un replicatore nel mio ufficio.=^= il tellarite sbuffò irritato senza smettere di lavorare =^=E' stato in ansia da quando ha saputo che il suo pupillo era sparito!=^= nuovo grugnito infastidito.
"Salve Signor Rekon, è bello vederla!" esclamò Shran quando il vecchio ingegnere fece la sua comparsa, un po' imbarazzato, sul monitor.
=^=Come sta il ragazzo?=^= chiese adocchiando la forma distesa sul bioletto
"Sta bene, ma non riusciamo a svegliarlo, è come se fosse imprigionato in un sonno profondo e..."

=^=RESED! RAZZA DI SCANSAFATICHE! ALZA QUEL CULO SECCO E DATTI UNA MOSSA!=^= sbraitò il tellarite facendo drizzare le antenne di Shran

Il boliano in questione schizzò come una molla e sarebbe caduto dal letto se Sonx sorpreso non l'avesse preso al volo.

"SONO SVEGLIO! SONO SVEGLIO!" urlò il giovane guardandosi in giro e cercando i suoi strumenti "Oh..." disse dopo un attimo.

=^=Capitano Shran, quando può me lo rimandi indietro... quello si mette nei guai se non lo tengo sotto controllo.=^= detto questo, il tellarite, uscì dal campo visivo e si sentì distintamente il suono di qualcuno che si soffiava il naso.
=^=Incredibile, il Signor Rekon commosso!=^= commentò Thompson sorpreso
"Non è burbero come vuol farci pensare!" rispose Shran sorridendo
=^=Guardate che vi sento! Non avete niente di meglio da fare voi due?=^= borbottò il tellarite che si era rimesso a lavorare come se niente fosse.
"Grazie a tutti voi... vi farò sapere le novità. Shran chiudo!"

Il risveglio degli altri ventisei uomini si svolse nella stessa maniera. Shran poté conoscere così i suoi uomini anche più intimamente.
La madre del Comandante Drillrush fu dolce e fece risvegliare la figlia con una gentile canzone che le cantava ogni volta che la svegliava da bambina, il che rese Claire molto imbarazzata.
Il marinaio Deker fu svegliato da suo padre che gli ordinò, ma senza l'enfasi del Capo Ingegnere della Stazione Marconi, di rimettersi al lavoro.
Il cardassiano Parmak si risvegliò solo quando il dottor Sonx gli mise sotto il naso dei dolci terrestri che lui adorava.
Il Comandante Riccardi fu svegliato dai sussurri all'orecchio di due tenenti, una Caitiana e una umana, che Shran non conosceva ma che non poté fare a meno di apprezzare.

Alla fine ognuno dei ventisette rapiti tornò alla realtà.

"Come si sente Comandante?" chiese Shran avvicinandosi al letto del suo Primo Ufficiale, quando la comunicazione con la madre sulla terra finì.
"Bene Signore, sapevamo di essere prigionieri di noi stessi, ma non capivamo come uscirne. Gli stimoli esterni sono stati decisivi."

"Complimenti, nessun'altra cavia aveva raggiunto un tale traguardo!" le forme incorporee di due Shar'ar Dosh apparvero in infermeria. I visori a forma di uccello li rendevano inquietanti.
"Computer attivare protocollo Omega" ordinò Shran e sulle pareti dell'infermeria apparve una luce azzurrognola.
"Questo vostro tentativo è inutile." commentò l'alieno con tono di superiorità
"Davvero?" chiese il Capitano drizzando le antenne divertito.

"Cosa... come avete fatto?" chiese di nuovo l'alieno con un tono questa volta più spaventato
"Sullo scudo che ci circonda passa un flusso di particelle che vi impedisce di sfasarvi nel tempo. Direi che per ora vi dovrete accontentare di rimanere in quello stato semi intengibile."
"Sciocchezze, ci basterà fare così..." lo Shar'ar Dosh parve concentrarsi.

"Computer annullare lo scudo!" ordinò Shran senza capire come avesse pensato di dirlo.
=^=Richiesta negata=^=
"Ah dimenticavo, il computer ha il pieno controllo dello scudo. Nemmeno i miei codici funzionano!" commentò soddisfatto l'andoriano.
"E qual è il vostro piano? Imprigionarci e tenerci qui dentro insieme a voi?" chiese lo Shar'ar Dosh sempre più insicuro.
"Oh ma noi possiamo uscire... lo scudo non è così forte da impedircelo. Il Signor Roberts e il Dottor Sonx non vedono l'ora di studiarvi. Hanno in mente molti esperimenti per capire il modo con cui vi spostate... per i prossimi vent'anni sarete tutti molto impegnati."

I due Shar'ar Dosh si guardarono sempre più spaventati. Essere dalla parte della cavia sembrava atterrirli.

"Naturalmente potete sempre palesarvi in modo tangibile nel nostro continuum per uscire dallo scudo... il Signor Riccardi sarà lieto di darvi il benvenuto." Il capo della sicurezza si alzò minacciosamente dal letto facendo scricchiolare le ossa del collo.

"Penso che non sarà necessario." Una nuova forma apparve nella stanza. L'abbigliamento e l'elmo a forma di uccello lo rendevano indistinguibile dagli altri due, ma questo divenne solido.
"E lei sarebbe?" chiese Shran sperando in un qualcosa che risolvesse l'impasse che si era andata a creare.
"Sono Shar'ar Dosh, il cammina mente..."
"Non avete un nome proprio? Per distinguervi" commentò Riccardi
"A cosa serve un nome a coloro che possono comunicare mentalmente fra loro?" rispose il nuovo arrivato piegando la testa e assomigliando ancora di più ad un rapace.
"Ogni traccia mentale è unica e quindi ogni pensiero porta con se anche l'identificativo di chi lo ha pensato" esclamò Sonx
"Esatto..." rispose lo Shar'ar Dosh con un gesto di assenso.
"Perché dice che non sarà necessario?" chiese Shran
"I due Shar'ar Dosh sono stati esautorati. La mentalità pacifista ha preso il sopravvento."
"Non capisco..." mormorò l'Andoriano guardando il suo Primo Ufficiale.
"Credo che sia il tipo che ha cercato di aiutarci." commentò il Comandante Drillrush
"Per me sono tutti uguali!" esclamò Riccardi con una scrollata di spalle.
"Cosa intende con mentalità pacifista?" chiese di nuovo Shran incrociando le braccia al petto.
"La nostra cultura, la nostra società, i nostri pensieri... tutto viene cambiato nel momento in cui la mentalità cambia." cercò di spiegare l'alieno senza troppo successo.

=^=Capitano Shran, credo di poterle spiegare io in termini più semplici.=^= disse l'Ambasciatrice T'Lani che aveva seguito tutto l'evento dal suo ufficio.
"Lo faccia allora, perché non mi è molto chiaro."
=^=La loro società dev'essere come una mente alveare. Non come i borg nei quali tutti sono riuniti in una sola mente, ma comunque estremamente connessi gli uni agli altri pur mantenendo della 'zone private'. Quando un pensiero, nel nostro caso il voler studiare le altre razze senza rapimenti o esperimenti, viene formulato e viene accettato dalla maggioranza della loro razza, quel pensiero diviene la nuova moralità e di conseguenza ogni Shar'ar Dosh si attiene a questo nuovo pensiero... affascinante...=^= terminò l'Ambasciatrice vulcaniana sollevando un sopracciglio.
"E' così?" chiese il Capitano Shran cercando una conferma.
"Esattamente... io sono il nuovo Capo Studioso. E non ci saranno più altri esperimenti con le razze di differenti reami di esistenza. Ho avuto modo di studiare i vostri metodi e riteniamo che potrebbero funzionare anche per noi."
"E per quella cosa che gira per la mia stazione?"
"Il Vimalum è già stato fatto rientrare. Riporteremo anche lui al suo reame di appartenenza."
=^=Quindi è tutto finito? Avete ammazzato dei miei compatrioti sulla nave là fuori! O ve ne siete dimenticati?=^= chiese irato l'ambasciatore Romulano anche lui in comunicazione
=^=E messo in pericolo la vita di alcuni ambasciatori!=^= commentò l'Ambasciatore klingon con tono minaccioso ma con un luccichio di curiosità nello sguardo.
"Non possiamo cambiare quello che è stato fatto, ma il nuovo pensiero deve fiorire negli Shar'ar Dosh... non vogliamo più che succeda di nuovo."

"Direi di mettere la cosa ai voti. Raggiungere un accordo di non belligeranza o continuare a rovinarci la vita a vicenda?" chiese Shran rivolto ai tre ambasciatori
=^=Direi che sarebbe illogico fare a loro quello che per noi è un comportamento aberrante. Propongo di chiudere la faccenda ed iniziare a pensare al futuro...=^= propose T'Lani
=^=Sono d'accordo, meglio conoscere il proprio nemico... prima di iniziare a considerarlo un amico. Anche se la decisione spetta all'Ambasciatore Romulano, dopotutto è stato il suo popolo a subire il maggior danno=^= commentò l'ambasciatore Klingon
=^=Capisco...=^= Jo'Trel sospirò =^=Acconsento a firmare un trattato di non ostilità, ma sappiate che le specifiche degli scudi sono già state mandate all'impero. Se solo un altro Shar'ar Dosh ci farà qualche altro scherzo sarà l'ultimo che la vostra razza potrà fare a chiunque!=^= esclamò minaccioso
=^=Concordo... non pensiate che essere sfasati nel tempo ci possa impedire di trovarvi!=^= aggiunse Rogal

"Quindi siamo tutti d'accordo... ci sia la pace!" mormorò soddisfatto il Capitano Shran

=^=Parametri raggiunti. Scudo eliminato=^= commentò il computer di bordo.

Deep Space 16 - Sala di Controllo - 15/06/2396 - ore 12:26


"Basta non li sopporto più!" esclamò Shran entrando a passo di carica nella sala principale della stazione spaziale. "Perché non abbiamo anche un ambasciatore umano? Perché ne devo fare io le veci?"
"E' la stessa cosa che si chiedeva il Capitano Thompson dopo ogni riunione." commentò divertito Riccardi dalla sua postazione.
"Beato lei Signore che può dialogare alla pari con i più alti esponenti delle altre razze." disse Tara mentre nascondeva un sorriso dietro il suo terminale
"Già una vera fortuna. Almeno con gli Shar'ar Dosh abbiamo finito. Hanno accettato di mandare dei rappresentanti presso la Federazione e i due Imperi. Almeno da ora in poi se la sbrigheranno loro." sbuffò l'Andoriano sedendosi scompostamente sulla sua poltrona.

"Quanto spesso accadrà? Voglio dire... non sarà sempre così vero? Tante chiacchiere dopo ogni evento!" borbottò imbronciato dopo alcuni minuti di silenzio.
"Per ora è sempre stato così. Quando succede qualcosa le cose si calmano, ma per il resto sarà impegnato con riunioni praticamente giornaliere." rispose Riccardi strizzando un occhio al Primo Ufficiale che sorrise divertita.
"Pensate che Thompson vorrebbe fare a cambio e tornare su DS16Gamma?" chiese il Capitano con tono speranzoso.
"Neanche morto!" fu la lapidaria risposta di Durani dalla sua postazione.
"Come immaginavo..." ribatté sconsolato Shran affondando ancora di più nella poltrona.