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DS16GAMMA - MISSIONE 18 RSS DS16GAMMA - Missione 18

18.07 "Diavolo di un Boliano!"

di Shran del clan Mira , Pubblicato il 04-11-2016

Luogo imprecisato - 09/06/2396 Ore 22:00


Dal momento dell'incidente in cui Parmak stava per finire divorato dalle fauci di una sconosciuta pianta carnivora, il gruppo aveva iniziato a camminare in direzione opposta a quella del forte. Il Primo Ufficiale aveva pensato di condurre tutte e ventisette le persone lontano da quel luogo di morte, era lei adesso la responsabile del gruppo, anche se qualcuno non era proprio pronto a riconoscerla come guida...
Dopo un paio di chilometri di cammino, si fermarono in una specie di radura fatta di erba bassa e qualche pianta un po più alta qua e là...anche perché il marinaio Resed non faceva altro che lamentarsi. Piagnucolava del fatto che in quel momento sarebbe dovuto già essere in servizio, che il suo capo l'avrebbe ammazzato al suo ritorno, che aveva le scarpe più piccole rispetto alla sua misura e gli facevano male i piedi... ecc ecc ecc...
*Che poi - pensava Drillrush fra sé non conoscendo Rekon - il Capo mi ammazza se torno in ritardo... che stupido, non potrebbe mai essere vera una cosa del genere, perché deve angustiare tutti con queste farneticazioni...*
Non appena fermi, si formarono dei gruppetti di ufficiali: alcuni si scambiavano pareri sul posto, altri cercavano di capire dove si trovassero. Altri ancora facevano esercizi di respirazione nel tentativo di calmarsi e non cedere al panico per quella situazione...
"Abbiamo prima di tutto bisogno di trovare un riparo per la notte. Il sole è già basso, probabilmente ci rimangono pochi minuti di luce." disse il Primo Ufficiale
"Già - le rispose Riccardi - oltretutto non sappiamo cosa possa riservarci questo posto, sarebbe meglio non continuare a camminare oltretutto parecchi sono stanchi."
Drillrush fece un cenno di assenso con il viso e iniziò a guardarsi intorno cercando un riparo per la notte. "Dovremmo anche cercare di accendere un fuoco, le nostre dotazioni non funzionano e neanche le torce... - aggiunse il cardassiano - se non ci sono volontari, posso provarci io, ho fatto un corso di sopravvivenza durante la scuola su cardassia, dovrei essere in grado di farlo."
"Sì, sono d'accordo - le disse Claire - procedi pure, e cerca di riuscirci!"
Il buio si stava facendo pesto, e Parmak non era ancora riuscito ad ottenere una scintilla che fosse una...ma il cardassiano non era certo uno che gettava la spugna subito...e la sua perseveranza fortunatamente infondeva una certa speranza in tutti, cioè, ancora valeva a dire che ancora nessuno era nel panico. Riccardi, nel frattempo, cercava di orientarsi studiando le stelle, ma non aveva ancora trovato nessuna costellazione nota... e lui aveva girato parecchio...
Ad un tratto, mentre Parmak imprecava mentalmente per non dare nessuna impressione di cedimento, sempre il solito marinaio boliano lanciò un grido di gioia invitando tutti a guardare verso una vicina collinetta. Claire sgranò gli occhi:
"Eppure potrei giurare che non c'era nulla in quel punto fino a poco fa..."
"Beh, magari le luci erano spente e col buio non riuscivamo a vedere nulla" aggiunse il boliano che iniziò subito la sua corsa verso quella che sembrava una vera e propria fattoria...
"MARINAIO RESED!! - Drillrush non gridava quasi mai, ma quell'uomo alle volte era proprio come un bambino... - si fermi immediatamente! É un ordine!"
Poi con voce più bassa disse: "Non sappiamo cosa o chi ci possa essere lì dentro. Non può allontanarsi così, andiamo!"
Resed abbassò lo sguardo e si scusò...
"Ok, allora mentre Parmak continua a fare tentativi col fuoco, io e il Tenente Riccardi andremo a vedere se quel posto è sicuro... voi due - disse poi rivolgendosi a due uomini della sicurezza - venite con noi."

Deep Space 16 Gamma - Infermeria - 09/06/2396 Contemporaneamente


"Non so, non mi convince completamente questa teoria" rispose il Capitano dopo un attimo di riflessione. T'Lani alzò un sopracciglio in segno di disapprovazione.
"Cosa non la convince, Capitano Shran?"
"Beh, Ambasciatrice, in realtà è abbastanza semplice. Anche il mio primo Ufficiale ed il Capo della sicurezza sono spariti con tutti gli altri. Loro sono umani ma tutti gli altri umani della stazione sono qua, ognuno al proprio posto. Questo come lo spiega?"
"Questo posso spiegarglielo io Capitano - prese la parola il dottore che fino a quel momento aveva seguito la conversazione tra i due con attenzione ma senza mai intromettersi - il Comandante Drillrush all'età di cinque anni ha subito una operazione chirurgica in cui le è stato trapiantato un rene boliano. Questa nota è presente solo nelle cartelle cliniche approfondite che ci arrivano in infermeria, visto che comunque il Comandante gode di ottima salute e non ha mai avuto problemi successivi all'operazione."
"Capisco..." rispose Shran un po' infastidito per il fatto che non sapesse nulla di questa cosa.
"Immagino che per Riccardi valga la stessa cosa, quindi..."
"Sì Capitano, più o meno una cosa simile..."
Su Riccardi, Sonx rimase più sul vago e Shran se ne accorse. Ma adesso non gli interessava indagare, non ne aveva né la forza e né la voglia... Ci avrebbe pensato poi ad approfondire, eventualmente.
"Ok, quindi abbiamo una base di partenza. Dottore, mi deve fare una analisi approfondita di questo gene. Mi serve qualunque cosa: se è una alterazione genetica naturale, se è stata fatta in laboratorio, quando e da chi."
"Capitano non sarà affatto facile" rispose sconsolato il denobulano...
"Lo so dottore, ma al momento è la nostra unica pista e dobbiamo usarla al meglio."
Sonx annuì e Shran si allontanò dall'infermeria con Ramar e l'Ambasciatrice Vulcaniana.

Deep Space 16 Gamma - Turbo ascensore - 09/06/2396 Ore 22:45


I tre erano saliti insieme a bordo del turboascensore diretti all'Ufficio di Shran.
All'improvviso T'Lani lo bloccò e subito dopo lo diresse verso il suo alloggio con un veloce comando vocale.
"Ambasciatrice, successo qualcosa?" le chiese Shran
"Capitano, ho bisogno di ritirarmi. La saluto." rispose questa fredda.
Erano anni che non sentiva quella strana sensazione: il respiro accelerato e il bisogno di gridare. Quella rabbia l'aveva sentita solo una volta quando aveva 7 anni poi mai più. Adesso le stava riaffiorando dalle viscere, alla sua veneranda età e dopo tutti quei decenni di disciplina ricordava ancora quella sensazione che l'aveva così scossa da piccola.
Quando arrivò al suo alloggio chiese alle due guardie di non entrare per nessun motivo e di non far entrare nessuno, in nessun caso.

Luogo imprecisato - Fattoria di campagna - 09/06/2396 Ore 23:05


"Ma che diavolo..."
Riccardi, aperta la porta rimase pietrificato.
La fattoria all'interno era uno dei luoghi più accoglienti che avesse visto da parecchio tempo. Perfettamente arredata e pulita: la prima stanza, quella che si vedeva da lontano grazie all'illuminazione, era un soggiorno con un tavolo rotondo imbandito con ogni sorta di ben di dio sopra.
Gli uomini della sicurezza entrarono per primi, perlustrarono il piano terra e quando furono sicuri che fosse libero passarono al piano superiore, le scale si trovavano a destra del soggiorno.
Drillrush e Riccardi non aspettarono il via libera ad entrare, e con passo cauto si chiusero la porta alle loro spalle. Sul tavolo da pranzo, subito notarono un foglio di carta accuratamente ripiegato.
Lo aprirono e lessero: "Fate come se foste a casa vostra. Sarete nostri ospiti per parecchio tempo."
"Che facciamo adesso?" chiese il Tenente capo della Sicurezza al suo Comandante.

Deep Space 16 Gamma - Alloggio di T'Lani - 10/06/2396 - Ore 06:30


Nell'alloggio della vulcaniana sembrava essere passato un uragano, i documenti erano sparsi sul pavimento, soprammobili spaccati contro la parete, le sedie scaraventate contro la finestra.
Fortunatamente l'anziana vulcaniana si era accorta di non riuscire più a sopraffare il virus che aveva colpito anche lei e preferì ritirarsi: nessuno avrebbe dovuto vederla in quello stato. Nessuno.
La violenza che l'aveva sopraffatta quella notte le aveva lasciato una stanchezza sia mentale che fisica e avrebbe avuto bisogno di meditare per ore, forse per giorni...
*La mia forza è superiore a qualunque virus* si ripeteva tra sé e sé, poi finalmente riuscì a concentrarsi e ad iniziare la sua meditazione terapeutica.

Nuova stazione spaziale federale - Sala Macchine - 10/06/2396 Ore 07:10


"Ma dove diavolo è finito quello scansafatiche di un boliano. Per tutti gli dei di Tellar appena torna lo prendo a calci nel sedere fino a che... ##@%£##£Yé*££^* "
=^= Rekon, venga un attimo nel mio studio, Resed è sparito. =^=
"Maledizione. Con tutte le cose che ci sono da fare su questo buco di stazione..." rispose quello decisamente alterato, ma poi si fiondò nel turboascensore più preoccupato che incazzato.