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USS REDOUTABLE - MISSIONE 04 RSS USS REDOUTABLE - Missione 04

04.08 "Tante domande, nessuna risposta"

di Anari , Pubblicato il 20-04-2014

USS Redoutable, Plancia
04/10/2393 Ore 05.33 - D.S. 70756.79


"Quante persone a bordo della capsula?" domandò di rimando la Trill in tono secco e replicando istantaneamente.
"Una soltanto." rispose immediatamente T'Kar altrettanto velocemente, quasi senza guardare la propria strumentazione.

Elya si morse nervosamente il labbro spostando rapidamente lo sguardo dalla Rosen, già danneggiata dall'attacco precedente, al minaccioso incrociatore Tarkas capitanato da Hiller. Sapeva di dover prendere una decisione e di doverlo fare maledettamente in fretta, malgrado nessuna delle opzioni che aveva a disposizione la convincesse appieno.

"Teletrasportatelo in infermeria. Carelli possiamo fare qualcosa per salvaguardare la Rosen?" tuonò con foga appena qualche secondo più tardi in un tono che non ammetteva repliche.
=^= Non in queste condizioni ... - replicò a sua volta l'Ingegnere Capo che, a giudicare dal tono, sembrava aver capito appieno la gravità della situazione, benché non fosse stata ragguagliata in alcun modo - anche estendendo il campo di integrità strutturale dubito che migliorerebbe la situazione ... =^=
"Capitano! - Carelli fu nuovamente interrotta, stavolta però dalla voce del Capo Operazioni - La Rosen ci sta chiamando!"
"Dica loro di allontanarsi il più possibile dal Tarkas!"

Elya si volse ad osservare ancora una volta il monitor della plancia su cui comparivano le due navi, rendendosi così conto che l'immagine dell'incrociatore alieno si stava lentamente distorcendo.
Non avevano più tempo.

=^= Capitano, forse ... =^=

"Droxine, il suo forse mi basta ... qualunque cosa ha in mente, lo faccia! Ora!"

USS Redoutable, Infermeria
04/10/2393 Ore 05.35 - D.S. 70756.79


Jenkart non riusciva a capire esattamente come si fosse ritrovato sulla nave che si era frapposta fra il loro incrociatore e la Rosen. In una situazione del genere, qualsiasi membro della sua razza lo avrebbe lasciato a fluttuare nello spazio per un paio d'ore. Specialmente sapendo che nel giro di un paio di minuti una nave sarebbe esplosa distruggendo tutto quello che si trovava nel suo raggio di azione.
Nessuno di quegli esseri sembrava particolarmente interessato a lui ed anzi, sembravano ignorarlo bellamente, indaffarati nei preparativi volti a fronteggiare l'onda di torsione in arrivo.
Accadde tutto in un attimo. Un lampo bianco pervase la nave, pochi attimi prima che una forza immane impattasse contro lo scafo, costringendo il Keerian a rovinare a terra e con lui il personale presente in infermeria, e parecchie di quegli strani organismi vegetali che adornavano l'antro di quel bizzarro 'segaossa'. Avvertì distintamente un'accelerazione improvvisa che gli fece battere con violenza la testa contro l'angolo di un bioletto. Poi, l'oscurità iniziò a velargli rapidamente gli occhi, mentre lentamente la sua coscienza lo abbandonava.

USS Redoutable, Sala Macchine
04/10/2393 Ore 05.37 - D.S. 70756.8


Droxine riaprì lentamente gli occhi, cercando faticosamente di adattarsi nuovamente alla luce. Si passò velocemente la mano sulla fronte pulsante, accorgendosi di un'enorme bernoccolo stava rapidamente e dolorosamente facendo la sua comparsa. Cercò allora di rimettersi in piedi, mentre con la coda dell'occhio poteva intravedere parecchi membri del suo team cercare di fare altrettanto.

"Carelli a plancia ... - disse passandosi una mano sul proprio comunicatore, mentre con l'altra cercava rapidamente di controllare lo stato della nave - ... Capitano mi sente?"

Era accaduto tutto così velocemente, che neanche lei era stata in grado di comprendere completamente cosa era successo. Certo, lei aveva avuto l'idea di provare a contrastare l'anomalia facendone produrre una alla Redoutable. Se tutto fosse andato per il verso giusto le due anomalie, entrando in contatto, avrebbero generato un'onda d'urto capace letteralmente di catapultare la Redoutable e - con un po' di fortuna la Rosen - fuori dal raggio dell'esplosione.
Sempre ipotizzando che lei fosse riuscita a crearla e ad azzeccare le tempistiche al nanosecondo e soprattutto che le navi sopravvivessero all'onda d'urto generata. Ma qualcos'altro era invece intervenuto. Qualcosa che non aveva previsto e che, malgrado tutto, ancora non era in grado di identificare.
=^= Si, la sento... - rispose il Capitano dopo un paio di secondi che le sembrarono interminabili. Il tono della Trill lasciava intuire che il contraccolpo si fosse fatto sentire pesantemente anche sul ponte di comando. - ... sembra che ce l'abbiamo fatta ..."

USS Redoutable, Plancia
04/10/2393 Ore 05.37 - D.S. 70756.8


Elya si alzò dalla propria poltrona, mentre con estremo stupore osservava sullo schermo della plancia la Rosen, completamente integra, stagliarsi sui bagliori di un esplosione in lontananza con fierezza.

=^= Si, con qualche ammaccatura, ma ce l'abbiamo fatta ... - replicò l'Ingegnere Capo. In realtà il suo era un eufemismo, dato che le gondole di curvatura sarebbero state inservibili per almeno mezza giornata, così come alcuni sistemi secondari e perfino alcuni sistemi primari erano stati danneggiati, seppure in maniera non così grave. Ma avrebbe potuto andare molto peggio. - ... dai dati dei sensori sembra che la nave sia stata avvolta in un campo di curvatura generato da una fonte esterna, ma non riesco a individuarne con esattezza la fonte ... =^=
"Ha ragione ... - intervenne Anari operando rapidamente sulla sulla propria consolle - ... secondo i sensori una qualche fonte di energia proveniente dal subspazio ha avvolto la nave in un campo di curvatura e ci ha permesso in qualche modo di scamparla..."

Elya fissò non replicò, ma tutti i pezzi di quello strano puzzle sembravano comporsi in modo da indicare una sola possibile fonte. La sfera.

"Signore, ci chiamano dalla Rosen ..."

USS Redoutable, Infermeria
04/10/2393 Ore 05.45 - D.S. 70756.82


Jenkart aprì lentamente gli occhi, trovandosi davanti il volto e sopratutto la massa di strani capelli appartenenti al medico di bordo che lo stava esaminando scrupolosamente. Con un gesto decisamente atletico ed istintivo, lo scansò da una parte, sgusciando via dalle sue grinfie con agilità, rendendosi conto solo dopo aver effettuato la sua manovra che il medico non aveva minimamente tentato di opporsi.

"Vedo che si è ripreso completamente ..." affermò il Dottore, stringendo saldamente fra le mani il proprio tricorder.
"Il Tarkas ... - tagliò corto Jenkart, squadrando con sospetto il medico - ... il Capitano Hiller ... che fine hanno fatto?"

Il dottor Tao deviò momentaneamente lo sguardo, replicando in tono particolarmente serio.

"Siamo riusciti ad allontanarci prima dell'esplosione, ma nessuno avrebbe ..."
"Fatemi parlare col vostro Capitano - lo interruppe bruscamente - devo parlare con il vostro Capitano, ora!"