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USS REDOUTABLE - MISSIONE 04 RSS USS REDOUTABLE - Missione 04

04.07 "Una brutta giornata per Jenkart"

di Tholos del Clan Rashan , Pubblicato il 19-04-2014

Incrociatore Alieno
04/10/2393 Ore 05.00 - D.S. 70756.73


Il capitano Hiller aveva lasciato il comando al suo sottoposto e si era allontanato per far sbollire la rabbia.
Inutilmente.
Stava camminando per la nave già da parecchi minuti senza una meta precisa ed era arrivato in un'area tra l'hangar navette e lo scafo esterno in cui non andava mai nessuno.
Troppe cose stavano andando male. Prima Ssua moglie si era ribellata a lui e alla sua famiglia. Aveva persino messo in discussione 'loro'. Quando quel pensiero lo raggiunse la sua rabbia esplose materializzandosi in un pugno che raggiunse la dura paratia. Il dolore dell'impatto incrementò la sua ira. Guardò la mano dolorante e, nella sua mente, la colpa di quel gesto di autolesionismo andò alla moglie.

*Perché... perché a me* Pensò mentre lo sconforto lo raggiungeva.

Lui si era sempre considerato una brava persona. Aveva un comando suo, una posizione di potere nella migliore flotta della galassia e la migliore nave mai costruita. Recentemente aveva persino stretto amicizia con alcuni membri del regime... quel regime che tanto aveva a cuore il destino della loro razza.
Poi sua moglie aveva rovinato tutto. Gli aveva arrecato un torto immenso, a lui che le aveva persino permesso di studiare e di diventare scienziata e servire il regime. Era stato troppo buono con lei, la picchiava allo stesso modo in cui picchiava un soldato sottoposto.
In un rapido flash la sua mente ripercorse tutti gli avvenimenti della settimana e, quando raggiunse le ultime ore, la sua rabbia si trasformò in umiliazione e dolore. Era arrivato ad un passo dalla sua terribile vendetta contro la moglie e i ribelli, ma quella nave aliena aveva rovinato tutto. Era troppo potente anche per il suo glorioso incrociatore e nemmeno l'intera flotta avrebbe potuto sconfiggerla. Era impotente e umiliato.

"COSA FAI?" Chiese improvvisamente una voce che echeggiò sovrannaturale, antica e potente.

Hiller sussultò e, riconoscendo i suoi padroni, si mise in ginocchio.
"Stavo per distruggerle... come voi comandavate... ma gli alieni hanno interferito." Si giustificò prontamente il capitano.
"SILENZIO."
Hiller smise di parlare paralizzato dallo sconforto.
"TI DAREMO LA FORZA PER BATTERE GLI ALIENI, LA VUOI?"
Un sorriso si dipinse sul volto rettile di Hiller.
"Sì, la voglio."
"E COSI' SIA."

Ma l'essere non parlò degli effetti negativi legati al patto.
Il capitano rettiliforme iniziò a contorcersi in preda a terribili spasmi. Urlò in preda al dolore e una strana paura lo avvolse.
"Cosa mi fate?" Chiese Hiller in ginocchio.
Nessuno rispose.
"Aiuto!"
"TI STIAMO DANDO IL POTERE..."

Una strana scarica avvolse di energia blu avvolse il capitano. Il dolore si intensificò al punto da far urlare Hiller e cadere a terra. A carponi il rettile raggiunse una specie di comunicatore, ma non riuscì ad attivarlo. Il suo corpo iniziò a muoversi indipendente dalla sua volontà. Inizialmente sembrò un effetto delle convulsioni, poi il movimento divenne più regolare, più controllato.
Le folgori si avviluppavano attorno al suo corpo, come dei serpenti attorno alla vittima.
Dopo alcuni istanti il corpo iniziò a librarsi a mezz'aria.
Anche se esternamente sembrava normale, a parte le folgori e il galleggiare a mezz'aria, internamente Hiller provava intensi dolori.
Era cosciente, ma paralizzato.
In quelle ultime ore di vita il capitano Hiller ebbe la possibilità di vedere la vita dal punto di vista dello schiavo: non aveva il controllo del suo corpo e veniva torturato senza ragione.
Mentre percorreva contro la sua volontà i deserti corridoi della sua nave, promise a se stesso che se ne fosse uscito vivo, sarebbe cambiato ... ma per lui era ormai troppo tardi.

USS Redoutable - Ufficio del capitano
04/10/2393 Ore 04.30 - D.S. 70756.67


"Mi ha chiamato il facente funzione di capitano del Rosen. Hanno dei problemi a bordo e si teletrasporterà da noi più tardi." Il capitano prese la tazza di tè la fatta dal capitano quando disse problemi a bordo.
Entrambe sapevano che la situazione era delicata e che molto cose erano ancora oscure.
"Che genere di problemi." Incalzò rapidamente il consigliere Owl.
"Non lo sappiamo ancora." Il capitano fece una breve pausa. "Stiamo analizzando discretamente la Rose per cercare di capire cosa sta succedendo a bordo. "
"Problemi può significare tante cose, dalla rivolta contro il capitano fino a cercare di organizzare persone non abituate a lavorare sotto un organigramma passando per i problemi di natura tecnica." Analizzò rapidamente il consigliere.
"Esatto è quello che ho pensato anch'io." Il capitano annuì vistosamente. "ma sono certa che non ci hanno detto tutto. Anzi tempo che quello che vediamo è solo la punta dell'Iceberg."
"Concordo."
"Bene." Il capitano Drey si alzò dalla sedia ponendo fine alla discussione. "Io suoi ordini immagino che li abbia intuiti. Voglio che diventi una specialista di questa razza, che capisca il loro modo di fare e di agire e che mi aiuti ad anticipare le loro mosse. Chiaro?"
"Cristallino."

Incrociatore Alieno - sala macchine
Data 04/10/2393 Ore 05.20 - D.T. 70756.77


Per il soldato Jenkart la giornata era iniziata male. Era stato maltrattato dai superiori e trattato alla stessa stregua di un traditore, solo perché fratello di Jorette. Solo lui era considerato un traditore, per il capitano Hiller invece, marito di Jorette, tutti avevano parole di rispetto e ritenevano che fosse vittima di una grande ingiustizia.
Lui, Jenkart era un traditore perché sua sorella era al comando del Rosen, il capitano Hiller una vittima perché sua moglie comandava la Rosen. Il soldato riteneva che nella logica dei suoi camerati ci fosse qualcosa che non quadrava.
Era stato, tuttavia, assegnato alla difesa di un punto strategico della nave, la sala macchine. Durante il turno si era chiesto come potesse un traditore essere assegnato alla difesa di una zona così vulnerabile. Per la seconda volta non poté che rilevare l'illogicità di quella situazione così paradossale.
A difendere il locale erano in tre più ed erano disposti su una specie di passerella attorno al nucleo di curvatura, in modo da non dare fastidio ai tecnici.
Era quasi a metà turno quando sentì delle urla provenire da corridoio. Sfruttando l'istinto e l'addestramento il rettiloide si appostò contro una paratia con l'arma carica e pronta.
D'improvviso la porta esplose.
Jenkart si tenne pronto a folgorare chiunque fosse entrato, ma quello che vide lo paralizzò dal terrore.
Il capitano Hiller era appena entrato galleggiando a mezz'aria mentre folgori blu e rosse si avviluppavano attorno al suo corpo.
Il primo a riprendersi da quella macabra scena fu il Tenente al comando della difesa. Puntò l'arma e urlò: "Maledizione sparate! Anche tu sporco traditore."
*A te sparo, carogna.* Pensò Jenkart, ma si limitò a puntare l'arma contro il capitano e a far fuoco.
La reazione della sicurezza fu micidiale. Oltre ai 4 membri della sicurezza schierati in sala macchine, altri 3 arrivarono dai corridoi e tutti iniziarono a riversare scariche di plasma sull'aggressore.
Purtroppo si rilevò del tutto inutile. Le scariche di plasma, al contatto delle folgori, rimbalzarono in tutte le direzioni. Per uno strano scherzo del destino un colpo di rimbalzo di Jenkart colpì il Tenente, uccidendolo all'istante. Presto in sala macchine fu il panico totale e incontrollato: i colpi di rimbalzo centravano quadri e sistemi di controllo facendoli esplodere. Gli ingegneri e i tecnici cercarono di mettersi al riparo meglio che potevano.
"Cessate il fuoco." Ordinò un sottotenente arrivato dal corridoio.
Il capitano Hiller continuò a avanzare fino a raggiungere il nucleo a curvatura. Allungò una mano e le folgori si dilatarono fino a raggiungere il nucleo stesso. Al contatto il capitano riacquistò per poco tempo il controllo.

"Uccidetemi, fermatemi o distruggerò la nave!" Urlò, mentre il dolore causato dalle folgori sferzava il suo corpo.
Gli uomini della sicurezza non se lo fecero ripetere e spararono una seconda scarica ma anche questa fu completamente inutile.
D'improvviso la nave iniziò a tremare e a vibrare.

"Stiamo generando un campo di curvatura." Annunciò l'ingegnere capo.
Le parole che seguirono furono l'emblema dell'angoscia: "E' il capitano... ci sta facendo generare un campo di curvatura... è fuori scala."

USS Redoutable - Plancia
04/10/2393 Ore 05.30 - D.S. 70756.79


"Capitano, i sensori rilevano qualcosa." Annunciò Rashan, mentre i primi dati comparivano a monitor.
"Cosa?" Il capitano si alzò dalla poltrona e guardò intensamente l'ufficiale.
"Un campo di torsione sub spaziale... triangolo la posizione." Rispose l'ufficiale alle operazioni.
"Confermo." Si intromise l'ufficiale scientifico.
"E' il campo di torsione sub spaziale più grande che abbia mai visto."
"E' sulla nave aliena." Annunciò Rashan, mentre la Redoutable iniziava a subire una serie di scossoni...
Il comandante Kenar rimase interdetto per alcuni secondi poi disse: "Non ha senso! Non possono generare un simile campo. Non hanno la tecnologia."
"Non sono loro. Qualcosa sta usando le loro bobine a curvatura per generare il campo di torsione." Spiegò Anari.
"Confermo, la sorgente è a 1,3 metri dal loro nucleo a curvatura." Aggiunse Rashan, proiettando sullo schermo principale le rilevazioni dei sensori.
Il Capitano Drey tornò a sedersi mentre cliccava con veemenza sul comunicatore.

"Capitano a Carelli. Situazione?"
Dopo alcuni istanti arrivò la risposta dell'ingegnere capo.

=^=Sto intensificando i campi di integrità strutturale per impedire che la torsione subspaziale spezzi le gondole.=^=
"Possiamo generare un campo di curvatura stabile?" Si intromise il comandante Kenar.
=^=No. Attualmente è impossibile.=^=
"Faccia del suo meglio." Tagliò corto Drey.

Incrociatore Alieno, sala macchine
04/10/2393 Ore 05.31 - S.S. 70756.79


La situazione diventava sempre più critica. La nave stava cadendo letteralmente a pezzi e nessuno sapeva più cosa fare.
Quando Jenkar sentì l'ingegnere capo dire che la nave era sul punto di esplodere, decise di comportarsi come tutti lo stavano trattando: da traditore.
Abbandonò il suo posto e si mise a correre verso le capsule di salvataggio. Nel caos totale di una nave senza capitano e sul punto di esplodere, nessuno pose la minima attenzione a lui e quando venne dato l'ordine di evacuare il soldato era quasi arrivato alle capsule.
Passata una curva, raggiunse il punto di imbarco e vi trovò l'ingegnere capo. La persona che più di ogni altra doveva essere al suo posto per cercare di salvare la nave si stava comportando dal più grande dei vigliacchi.
"Tu? Cosa ci fai qui?" Chiese l'ingegnere capo. "Traditore!
Jenkan non trattenne più la rabbia, l'ipocrisia del superiore era troppa.
Una luce blu illuminò il locale. Poco dopo il giovane soldato salì sulla capsula di salvataggio lasciando il superiore steso a terra.

USS Redoutable - Plancia
04/10/2393 Ore 05.32 D.S. 70756.79


"Sembra che la sorgente che sta generando il campo di torsione stia intaccando le riserve di antimateria della nave aliena." Annunciò l'ufficiale scientifico.
"In che modo?" Chiese Kenar, avvicinandosi alla postazione del collega.
Anari notò il comandante avvicinarsi, ma continuò ad analizzare i dati.
"Sta aumentando l'energia dell'anti idrogeno... se il nucleo dovesse cedere l'annichilazione sarebbe 10 volte il normale ...quindi, sufficiente..."
"Sufficiente per distruggerci." Concluse Kenar.
Il Capitano non perse tempo e prontamente iniziò a gestire la situazione.

"Timoniere allontaniamoci, massimo impulso. Rashan, tutta l'energia disponibile sugli scudi e agganci il Rosen con un raggio traente, portiamolo via con noi. Capitano a Carelli."
=^=Dica.=^=
"Mi serve la curvatura. Subito!"
Carelli fu sul punto di rispondere ma Mckenzy fu più rapido.

"Capitano l'incrociatore alieno ha lanciato una capsula di salvataggio."