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USS REDOUTABLE - MISSIONE 04 RSS USS REDOUTABLE - Missione 04

04.04 "Una questione di ... dimensioni"

di Tkar , Pubblicato il 12-04-2014

USS Redoutable - Plancia
01/10/2393 Ore 09.42 - D.S. 70749.06


La U.S.S. Redoutable stava procedendo a velocità di curvatura 7 verso il luogo dove, poco meno di un mese prima, un'anomalia visiva della durata di appena un centesimo di secondo aveva inspiegabilmente messo in stato interessante tutti i membri dell'equipaggio di sesso femminile in età fertile.
Il mese precedente era trascorso effettuando analisi di ogni genere nell'infruttuoso tentativo di individuare la causa del fenomeno, ma fino a quel momento non era stato possibile ispezionare il "luogo del misfatto" a causa degli altri compiti del vascello di classe Sovereign che - benché posto in stato di quarantena - non aveva potuto esimersi dal compiere le missioni di emergenza umanitaria che si erano rese necessarie per risolvere un'improvvisa crisi alimentare scoppiata nella remota colonia di Dantes V.
Ora che l'emergenza era stata messa sotto controllo e che la Redoutable aveva finito di fare la spola tra la Base Stellare 117 e Dantes V carica di container alimentari isolati in stive poste sotto vuoto, la nave stava procedendo spedita verso il luogo dove si era imbattuta in quello che l'equipaggio aveva cominciato a chiamare il "flash fantasma".
La nave procedeva a velocità sostenuta facendosi precedere dalle emissioni dei propri potenti sensori a lungo raggio che, già da alcune ore, stavano scandagliando la zona di interesse.
Non che quel tipo di apparato sensore - progettato principalmente per individuare con largo anticipo eventuali ostacoli lungo la rotta di vascelli lanciati a velocità di curvatura - potesse dire molto all'equipaggio della Redoutable, ma nessuno degli ufficiali addetti al turno Alpha presenti in Plancia aveva osato contestare l'ordine del Capitano, che quel giorno sembrava di umore particolarmente tetro mentre sorseggiava il proprio tè allo zenzero.
"Le scansioni a lungo raggio non rilevano nulla di anomalo nell'area di interesse, Capitano..." annunciò il Comandante Anari, dopo avere sollevato lo sguardo dalle letture giunte alla consolle scientifica "l'area di spazio che abbiamo attraversato durante il "Flash Fantasma" appare vuota, se si escludono la radiazione di fondo e la normale densità di pulviscolo interstellare. Rileviamo i residui di alcune tracce di curvatura vecchie di almeno due giorni, ma nulla che possa essere direttamente ricollegato alla nostra situazione."
Anche la consolle tattica aveva ricevuto la medesima lettura dei sensori e, mentre il Capitano rispondeva con un poco entusiasta grugnito alla prevedibile relazione dell'ufficiale Denobulano domandando un aggiornamento sulla stima temporale per l'impiego dei ben più sensibili sensori scientifici laterali, Tkar inserì il proprio codice di sicurezza per modificare l'impostazione dei sistemi di scansione a lungo raggio, riducendone di un 20% l'efficienza ma aumentando considerevolmente il raggio di analisi. L'intento del Vulcaniano era quello di verificare se fosse possibile estrapolare la rotta del vascello o dei vascelli le cui tracce erano state rilevate da Anari, al fine di appurare se anche su tali navi si fosse presentato il medesimo problema occorso alle donne dell'equipaggio della Redoutable, ma i risultati della scansione lo sorpresero. "Apparentemente il vascello rilevato dal Comandante Anari si trova ancora nel settore, Capitano..." ritenne opportuno comunicare, attirando l'attenzione della Trill che, in quel momento, stava chiedendo al proprio ufficiale scientifico di effettuare ugualmente un'analisi sulle tracce di curvatura rilevate .
Entrambe le donne, così come il resto dell'equipaggio di Plancia, si voltarono praticamente all'unisono verso la postazione tattica e il suo occupante si ritenne invitato a continuare "Ho esteso il raggio di analisi dei sensori per individuare la traiettoria del vascello transitato nell'area, nel caso si rivelasse possibile e opportuno verificare se il "Flash Fantasma" fosse avvenuto anche su di esso, ma non si è rivelato necessario. La nave è ancora nello stesso settore, anche se le rilevazioni circa la sua scia di curvatura sono quantomeno anomale."
Immediatamente Anari verificò i dati elaborati dal collega della sezione Sicurezza e, notato a sua volta quanto già osservato dal Vulcaniano, aggiunse "Effettivamente sembrerebbe impegnata in uno schema di ricerca a spirale all'interno del settore, ma..."
L'esitazione della Denobulana apparve strana al Capitano e al Primo Ufficiale, che avevano sempre visto la donna piuttosto sicura di sé e delle proprie opinioni, quindi - dopo un rapido scambio di occhiate - il Comandante Kenar la incitò a proseguire.
"Ma stanno effettuando tale ricerca a Curvatura 2.6...in un'area di spazio del diametro di appena 7 Ore-Luce." Spiegò, evidentemente incredula rispetto a ciò che aveva appena affermato.
Drey fece una piccola smorfia, evidentemente intenta ad effettuare alcuni calcoli mentali, poi affermò "Non mi sembra una maniera efficiente di effettuare una ricerca di qualsiasi tipo...a quella velocità attraverserebbero l'area di ricerca in quanto? Mezz'ora? I loro sensori non avrebbero neppure il tempo di effettuare una scansione approfondita..."
"15 Minuti e 34 secondi, considerando un transito completo sulla diagonale dell'area interessata..." precisò Tkar, ritenendo ragionevole omettere l'informazione circa i decimi di secondo del calcolo. Aveva notato che l'eccessiva precisione tendeva ad irritare la maggior parte delle specie che costituivano la Federazione, e non riteneva che l'attuale umore incostante del Capitano Drey facesse eccezione.
"Abbiamo modo di appurare di che tipo di vascello si tratta e a chi appartiene?" domandò il Capitano, dopo un sorso alla propria bevanda. La Redoutable - una volta appurato quanto capitato al proprio equipaggio - aveva infatti fatto emettere un ordine restrittivo che vietava il transito nel settore a qualsiasi vascello federale, sia che fosse civile o della Flotta Stellare.
Anari si mise subito all'opera, effettuando una serie di rielaborazioni sulle letture - a dire il vero un po' distorte dalla distanza - effettuate dai sensori a lungo raggio. Pulito il segnale di ingresso dalle interferenze, cominciò a confrontare i dati ricevuti con quanto si trovava nel database della nave e - dopo alcuni minuti - affermò "La forma della nave non è associabile a nessuna razza conosciuta, ma si tratta di una tecnologia primitiva, dotata di un sistema propulsivo comparabile con i motori a curvatura di Tipo 2...ritengo che la loro velocità attuale sia il massimo che sono in grado di raggiungere. Tenuto conto delle dimensioni del vascello e del tipo di propulsore, non può trattarsi di un vascello esplorativo a lungo raggio, quindi possiamo restringere, con un grado ragionevole di approssimazione, l'area da cui possono provenire.... "
Detto ciò la donna proiettò sullo schermo principale una mappa del settore in questione, allargandola fino a coprire lo spazio che quel tipo di nave avrebbe potuto percorrere senza esaurire completamente le proprie scorte energetiche. Il Capitano Drey vide subito che nello spazio interessato vi erano solo una manciata di sistemi solari e che, di questi, uno solo era catalogato come abitato da una specie dotata di tecnologia di curvatura. Appurato ciò, le risultò assolutamente naturale domandare "Cosa sappiamo di questi Keeriani?" Fu Tkar il primo a rispondere. Il Vulcaniano aveva infatti analizzato i medesimi dati elaborati dalla consolle scientifica e, ritenendo prevedibile quella domanda, aveva richiamato i dati tattici relativi alla razza che abitava il sistema solare in questione "Sono una razza estremamente xenofoba che, dopo il Primo Contatto avvenuto in data stellare 42179.19, ha ignorato ogni successivo tentativo di contatto e aperto il fuoco a vista sulle navi giunte per intraprenderlo. La loro tecnologia è limitata, ma le sonde automatiche inviate per monitorarli hanno rilevato che negli ultimi 38 anni hanno assemblato e messo in funzione più di cinquanta vascelli per la difesa del proprio sistema solare. A quanto risulta dagli archivi, i Keeriani hanno effettuato solo un volo a curvatura al di fuori del proprio sistema solare, circa undici mesi prima del Primo Contatto."
"E adesso sono di nuovo lì fuori..." commentò meditabondo il Comandante Kenar, guardando in direzione della mappa proiettata sullo schermo principale senza però osservarla realmente "e sembrano impegnati in una anomala ricerca molto lontano da casa ma decisamente vicino a dove abbiamo sperimentato il "Flash Fantasma. Difficile credere in una coincidenza..."
"Aprite un canale di comunicazione..." ordinò il Capitano rivolgendosi all'addetto alle comunicazioni, un Boliano piuttosto massiccio di nome Narama che indossava l'uniforme rossa della sezione comando ed aveva sul collo i gradi di Guardiamarina.
L'ufficiale dalla pelle blu operò per alcuni secondi sulla propria consolle, poi una espressione di disapprovazione si formò sul suo volto, rendendo in qualche modo più evidente la cresta superiore del suo cranio. Dopo aver tentato invano di ripetere la procedura di comunicazione standard, riferì con tono dispiaciuto "Sono spiacente, Capitano...ma stanno ignorando la nostra comunicazione."
La Trill, in quel momento piuttosto irritata, valutò per un momento la possibilità di ordinare di forzare la comunicazione con quell'astronave dalla tecnologia molto più primitiva, ma poi decise che non era così importante. Alla velocità attuale avrebbero intercettato quella nave in meno di 5 giorni, ma se la stessa avesse tentato di allontanarsi dalla zona in cui stava effettuando le proprie ricerche, la Redoutable aveva modo di ridurre drasticamente quel tempo.

USS Redoutable - Laboratorio Scientifico 1
Data 03/10/2393 Ore 02.11 - D.S. 70753.67


Anari stava lavorando senza sosta da undici ore al proprio progetto. La Denobulana era consapevole del fatto che, nelle proprie condizioni, sarebbe stato opportuno concedere al proprio organismo del tempo per riposarsi, ma il giorno precedente aveva avuto un'intuizione e riteneva necessario completare le analisi avviate per verificare la propria ipotesi.
La donna sorrise istintivamente nel pensare a come tutto aveva avuto inizio.
Si era recata al Bar di Prora per mangiare - come suo solito - con il Comandante Carelli, ma un 'piccolo inconveniente' legato alla propria attuale condizione l'aveva fatta ritardare di una decina di minuti e - quando era arrivata nell'ampia struttura adibita a mensa - aveva trovato Droxine seduta al tavolo con il Comandante Tkar, intenta in una fitta conversazione con quest'ultimo.
La Denobulana aveva salutato i due colleghi e si era seduta insieme a loro, iniziando a mangiare in silenzio per capire di cosa stessero parlando. Subito dopo aveva capito che la terrestre stava cercando di imparare qualcosa di più sul loro nuovo Ufficiale Tattico, e che lo aveva perciò coinvolto in una discussione sulle sue passioni.
Il Vulcaniano non pareva avere apprezzato granché il termine utilizzato, ma aveva comunque riferito di provare grande interesse per le arti marziali e per la collezione di testi cartacei. Quando Droxine aveva insistito su quest'ultimo punto, Tkar aveva citato diversi testi che aveva scelto di portare con sé, tra cui anche alcuni acquistati sulla Terra prima di partire.
Anari, intrigata dal curioso titolo di uno dei libri, aveva scelto quel momento per intervenire nella conversazione e chiedere maggiori ragguagli sul testo. Tkar aveva spiegato che Flatlandia (questo era il titolo del libro) era un racconto allegorico, volto a rappresentare una rivisitazione satirica della società vittoriana del XIX secolo terrestre attraverso la vita di un abitante di un ipotetico universo bidimensionale che entra in contatto con l'abitante di un universo tridimensionale.
Il capo della Sicurezza era andato avanti a parlare di questo libro, riferendo l'attenzione che l'autore, un matematico, aveva riservato all'accuratezza delle descrizioni circa l'interazione dell'essere tridimensionale - una sfera - con l' ambiente bidimensionale nel quale si manifestava come un cerchio di dimensione variabile. Furono queste parole a far scattare qualcosa nella mente dell'Ufficiale Scientifico che, terminato frettolosamente il proprio pasto, si rinchiuse subito nel laboratorio per verificare quanto aveva ipotizzato. Fissando i dati dell'elaborazione effettuata dal computer, il volto di Anari non poté che allargarsi in un sorriso stanco ma estremamente soddisfatto: le sue simulazioni - infatti - avevano ottenuto risultati incoraggianti, confermando quello che prima era stato solo un vago sospetto dettato da una intuizione: qualsiasi fosse l'origine della condizione sua e delle altre 322 donne dell'equipaggio rimaste incinte, essa esisteva nel subspazio di curvatura, mentre il lampo a cui avevano assistito non ne era che la manifestazione nel loro universo quadrimensionale.

USS Redoutable - Sala Riunioni Principale
Data 03/10/2393 Ore 08:30 - D.S 70753.48


"Multidimensionale?" ripeté Tholos, tamburellando le agili dita blu sul piano lucido del tavolo della Sala Riunioni "Cioé ritiene che quell'entità esista in più di quattro dimensioni?"
"Esattamente!" confermò Anari con enfasi, indicando lo schema di probabilità elaborato dal computer la notte precedente. Aveva dormito solo cinque ore, ma la consapevolezza di aver fatto un passo avanti nel mistero del 'Flash Fantasma' l'aveva riempita di energie "Come ben sapete, siamo a conoscenza dell'esistenza di diverse entità che esistono oltre le ordinarie quattro dimensioni..."
"Come gli alieni del Tunnel Spaziale bajoriano..." intervenne Garibaldi, dalla sua posizione accanto al Primo Ufficiale "se non sbaglio, essi esistono al di fuori del continuum spazio-temporale ordinario, quindi significa che esistono in almeno cinque dimensioni..."
"Proprio così," confermò l'Ufficiale Scientifico Capo "Tant'è che essi esistono nel Tunnel Spaziale, che è una struttura multidimensionale, mentre nello spazio normale si manifestano solo parzialmente."
"Ma nel nostro caso abbiamo incontrato la manifestazione del fenomeno mentre viaggiavamo a velocità curvatura..." fece notare Tkar, che stava seduto accanto all'Ingegnere Capo Carelli "quindi sarebbe una supposizione logica ipotizzare che tale fenomeno origini nel subspazio..."
"Mi sembra sensato..." convenne Droxine con un cenno di assenso, dopo avere poggiato sul tavolo la propria tazza di tè "e questo spiegherebbe perché, subito dopo il flash, i sensori non hanno individuato nulla. Noi cercavamo qualcosa che esiste nel nostro piano dimensionale, non nel subspazio..."
"Aspettate un momento..." li interruppe l'Andoriano a capo delle Operazioni "se in quel settore c'è qualcosa nel subspazio, l'unico modo per individuarlo è eseguire scansioni attive direttamente lì... Esattamente come sta facendo la nave Keeriana..."
A quelle parole seguì un lungo momento di silenzio, dopodiché il Capitano Drey prese la parola affermando quello che ormai tutti gli ufficiali riuniti attorno al tavolo stavano pensando "A questo punto, direi che possiamo concludere che la presenza della nave aliena nell'area è più di una coincidenza. Ritengo quindi imperativo tentare di comunicare con loro non appena ciò sarà possibile, al fine di scoprire cosa sappiano esattamente di questo fenomeno..."
"Fino ad ora hanno ignorato ogni nostro tentativo di comunicazione..." fece notare pacatamente il Comandante Kenar, dalla sua posizione immediatamente a destra del Capitano "e la loro razza non é esattamente conosciuta per le proprie capacità comunicative nei confronti di altre specie..."
"Ciononostante, da quanto ho capito, non rappresentano una minaccia dal punto di vista tattico, giusto?" domandò la Trill, rivolgendolo lo sguardo all'Ufficiale Tattico Vulcaniano, che rispose con un cenno di assenso "In tal caso spero che - quando ci troveremo faccia a faccia - la nostra presenza ed il nostro comune intento li inviti ad essere più...collaborativi..."
"Potremmo sempre aprire forzatamente un canale di comunicazione con loro..." suggerì Tholos con tono moderato. Non si trattava di una procedura standard codificata in qualche manuale della Flotta Stellare, ma tutti gli ufficiali delle Operazioni conoscevano qualche trucchetto per riuscire, alla bisogna, ad hackerare i ricevitori subspaziali di altre navi...soprattutto se si trattava di navi tecnologicamente meno avanzate. Ad ogni modo, proprio perché non era una procedura standard, aggiunse "Sono convinto che - se riuscissimo a spiegare loro che siamo interessati alla loro stessa ricerca e che disponiamo di mezzi più adeguati per portarla avanti - sarebbero più propensi ad ascoltarci..." "Terremo in considerazione anche questa possibilità..." convenne Drey con un cenno del capo "per ora limitiamoci a tenere costantemente d'occhio quella nave...se hanno informazioni pertinenti la nostra ricerca, è nel nostro interesse trovare il modo di convincerli a condividerle..."
Dopodiché, fissando ad uno ad uno i subalterni per i quali aveva degli ordini specifici, aggiunse "Numero Uno, dia disposizione agli Ufficiali in comando di tutti e quattro i turni affinché eseguano scansioni periodiche delle attività della nave Keeriana. Se si dovesse allontanare dalla zona bersaglio adegueremo la nostra rotta e velocità per non perderli..." dopodiché si rivolse all'Ufficiale Scientifico aggiungendo "Anari, programmi ed ottimizzi uno dei banchi sensori laterali per eseguire scansioni attive del subspazio a velocità curvatura..."
"I sensori non sono concepiti per questo tipo di scansione..." avvisò la Denobulana, mentre la sua mente già iniziava ad affrontare le equazioni necessarie ad eliminare almeno una parte della radiazione di fondo subspaziale che avrebbe "sporcato il segnale di ritorno dei sensori "questo tipo di modifica ridurrà drasticamente la loro portata..."
"Poco male," assentì il Capitano con una espressione molto meno tesa di quella che aveva avuto nell'ultimo mese "poiché conosciamo il punto esatto dove siamo entrati in contatto col fenomeno, non dovremmo avere necessità di analizzare grandi zone di spazio."
"Ed ora, signori..." aggiunse alzandosi in piedi con energia "diamoci da fare!"

USS Redoutable - Plancia
Data 04/10/2393 Ore 02.45 - D.S. 70756.48


Tkar sedeva tranquillamente sulla poltrona del Capitano e suddivideva equamente l'attenzione della propria mente addestrata tra il monitoraggio delle varie postazioni e la compilazione di un nuovo programma di addestramento olografico per il personale della propria Sezione.
Uno degli inconvenienti dell'attuale stato in cui versavano la maggior parte delle donne dell'equipaggio era stato la difficoltà sempre maggiore a trovare ufficiali disponibili a comandare e adoperare durante il turno Delta, ovvero il turno che copriva le ore notturne tra le 02:00 e le 08:00. Nonostante nello spazio non esistesse una vera "notte", pareva infatti che la maggior parte delle puerpere avesse sviluppato la necessità di concentrare il sonno in quelle ore, costringendo quindi i colleghi maschi a coprire circa il 90% delle operazioni di quel turno.
A parere di Tkar, che in quanto Vulcaniano aveva un bisogno di riposo inferiore a quello della maggior parte delle razze presenti a bordo, si trattava di un inconveniente non particolarmente grave, ma molti colleghi avevano già espresso malessere per quella situazione.
Ad ogni modo quel turno in particolare sembrava procedere senza problematiche di sorta, con la nave che continuava a viaggiare a Curvatura 7 verso la propria destinazione, in quel momento distante ancora 2 giorni, 5 ore, 46 minuti e 23 secondi. Tutti i sistemi operavano nella norma e nulla sembrava presagire qualche problema.
Come da ordini del Capitano, ogni 15 minuti veniva effettuata una nuova scansione della loro destinazione, al fine di verificare se l'astronave Keeriana era ancora impegnata nella propria ricerca.
Fu alla fine di una delle scansioni periodiche del settore che il Tenente Rexon, un Tellarite al momento assegnato al monitoraggio della consolle scientifica, richiamò l'attenzione del suo superiore affermando "Signore, sembra che una seconda nave stia convergendo nella zona di esplorazione...la traccia di curvatura è più potente di quella della prima, ma le emissioni energetiche sono simili. Potremmo avere un altro dannato vascello Keeriano nel settore dell'anomalia!"
Tkar decise di soprassedere sulla colorita metafora del Tellarite e preferì interessarsi a quanto aveva affermato, domandando "Anche il secondo vascello ha intrapreso uno schema di ricerca analogo al primo?"
"No, signore..." rispose l'alieno dalle fattezze porcine, mentre le sue pelose dita artigliate parevano danzare sui controlli dei sensori "viaggia a curvatura 3.5 in rotta di intercettazione col primo vascello e...che io sia dannato, ha appena attivato tutte le sue armi!"
"Analisi tattica di entrambi i vascelli!" ordinò immediatamente Tkar, volgendo lo sguardo verso il Guardiamarina T'Vor, che stava occupando la consolle tattica per la prima volta da quando era stato imbarcato a bordo. Il comportamento del secondo vascello lasciava ben pochi dubbi circa i suoi intenti, ma Tkar non vedeva la logica in tutto ciò.
"Il primo vascello dispone unicamente di una coppia di armi al plasma a basso potenziale ed è protetto da uno scafo singolo corazzato con un'armatura polarizzata." riferì il giovane Vulcaniano senza alzare lo sguardo dai dati che i sensori gli fornivano...avendo percorso più di metà della distanza che li separava dalla regione di spazio contenente l'anomalia, adesso i sensori a lungo raggio erano molto più efficienti "Il secondo vascello parrebbe una versione più avanzata del primo, concepita specificamente per il combattimento. Scafo doppio rinforzato con armatura polarizzabile, scudi monofasici di Tipo 1, armi al Plasma su tutta la lunghezza dello scafo e quattro tubi lanciasiluri..." "Bah! E' solo ferraglia..." intervenne Rexon con un piccolo ringhio che
fuoriuscì dalla bocca irta di zanne "se ci sparasse addosso con tutte le armi cogliendoci a scudi abbassati dubito che ci accorgeremmo di essere stati colpiti!"
"Ma, a quanto pare, non siamo noi i suoi bersagli." Fece notare semplicemente Tkar, prima di aggiungere "Il primo vascello ha reagito alla presenza dell' altro?"
"Ha cambiato rotta, cercando di allontanarsi a Curvatura nella direzione opposta rispetto a quella di provenienza del vascello assalitore." rispose T'Vor, mettendo sullo schermo principale una estrapolazione tattica delle rotte seguite dai due vascelli "La differenza di velocità è però troppo elevata per evitare il contatto. Tempo di intercettazione: 1 ora, 13 minuti e 26 secondi." "Appare evidente che la seconda nave intenda catturare o distruggere la prima.." commentò piattamente Tkar, incrociando pigramente le dita davanti a sé e riflettendo ad alta voce, quasi volesse rendere l'equipaggio di Plancia partecipe delle proprie deduzioni "Poiché l'equipaggio della prima nave pare avere informazioni inerenti il fenomeno sul quale stiamo investigando, ritengo necessario intervenire per accedere a tali informazioni prima che vengano perse o distrutte..."
Forse si trattava di una conclusione affrettata, secondo gli standard
Vulcaniani, ma il Capitano Drey aveva espresso chiaramente il proprio intento di entrare in contatto con la nave Keeriana intenta in una probabile ricerca del fenomeno subspaziale e ciò si sarebbe logicamente dimostrato impossibile se la stessa fosse stata distrutta o seriamente compromessa.
Attese un momento, quasi a sfidare i sottoposti a contestare la sua decisione, poi si voltò verso il Terrestre che stava gestendo il Timone in quel momento e ordinò "Molto bene, signori, passare in Allarme Giallo. Tenente Garin, regoli la velocità della nave a fattore Curvatura 9.9 e predisponga con la Sala Macchine una curva di accelerazione fino a Curvatura 9.99. In questo modo dovremmo intercettare i due vascelli Keeriani prima che abbiano il tempo di distruggersi o danneggiarsi vicendevolmente in maniera irreparabile."
L'Umano ebbe appena un momento di esitazione, poi eseguì l'ordine accelerando la nave fino ad una velocità 6.555 volte superiore a quella della luce. Il potente reattore Materia/Antimateria del vascello di Classe Sovereign cominciò a pulsare più velocemente per produrre l'energia necessaria a sostenere quella velocità e le sue vibrazioni si trasmisero lungo i 680 metri di lunghezza dello scafo.
Fatto tutto ciò che riteneva necessario a garantire il corretto espletamento degli ordini ricevuti, Tkar si accinse a contattare il Capitano Drey per informarla degli sviluppi della situazione.
Il Capo della Sicurezza ebbe appena il tempo di sfiorare il proprio comunicatore quando la voce del Capitano - evidentemente svegliata dall'improvviso aumento di potenza dei motori e dal segnale di Allarme Giallo- emerse dall'apparato di comunicazione installato sul soffitto
=^= Drey a Plancia...Tkar, che sta succedendo? =^=