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USS REDOUTABLE - MISSIONE 04 RSS USS REDOUTABLE - Missione 04

04.10 "Qualche risposta..."

di Tkar , Pubblicato il 19-04-2014

USS Redoutable, Plancia
04/10/2393 Ore 06.30 - D.S. 70756.9


Il silenzio che calò sulla plancia al sentir nominare i Pah-Wraiths fece capire a Jorette che - qualunque cosa fossero gli esseri che la sua gente chiamava Grandi Signori - si trattava di un male perfino peggiore di quanto avesse loro dato da intendere Vedek Towar.

"Voi li avete già incontrati..." arguì l'aliena dalle sembianze di rettile,
fissando il Capitano Drey, che pareva assorta nei propri pensieri.

"In effetti sì, anche se non abbiamo mai dovuto affrontarli direttamente..." le rispose il Primo Ufficiale, ricordando le oloregistrazioni che aveva potuto visionare.
Poco dopo la fine della guerra col Dominio il Capitano Benjamin Sisko aveva affrontato i Pah-Wraiths nelle Caverne di Fuoco su Bajor e, anche se l'ufficiale non era mai tornato dallo scontro, il suo tricoder aveva registrato il tutto permettendo ai posteri di conoscere ciò che era effettivamente accaduto.

"Si tratta di una razza transdimensionale che esiste al di fuori del tempo lineare..." spiegò allora Tkar, che tra tutti i presenti in Plancia era quello che si era ripreso per primo dalla sorpresa anche grazie al proprio addestramento al controllo sulle emozioni "la maggior parte di loro è considerata pacifica e risiede all'interno di un tunnel spaziale stabile che collega il Quadrante Gamma della Galassia allo spazio Bajoriano, vicino al pianeta di origine dell'essere che avete conosciuto come Vedek Towar. Alcuni, però, hanno rinnegato questa esistenza pacifica e hanno tentato di utilizzare i loro considerevoli poteri per abbattere la propria gente."

"E questo spiegherebbe anche quanto accaduto al Capitano del Tarkas..." intervenne nel discorso il Capitano, ricordando le parole di Jenkar poi, voltandosi verso Jorette spiegò "quelli che la vostra gente chiama Daiaken-Aka sono probabilmente esseri posseduti da un Pah-Wraiths.
E' così che questi esseri riescono a manifestare le loro capacità nello spazio quadrimensionale."

Dopo un ulteriore momento di riflessione, Drey fissò negli occhi la femmina Keeriana e aggiunse "Mi ascolti bene, Jorette, ora venga con me, perché dobbiamo parlare. Abbiamo assolutamente necessità di sapere cosa è successo dopo che siete entrati in contatto con Vedek Towar!"

L'aliena fece cenno di sì e il Capitano si diresse rapidamente verso la propria Sala Tattica, facendo cenno al Comandante Kenar e al Consigliere Owl di seguirla. Quando fu giunta sulla soglia diede i propri ordini agli altri Ufficiali Superiori "Anari, lei e Tholos iniziate i calcoli per effettuare il recupero della sfera mediante teletrasporto, Carelli, lei si occupi di riattivare la Curvatura al più presto. Dottor Tao, torni in infermeria e si occupi dei feriti della Rosen e lei Tkar tenga tutte le postazioni in allarme giallo. Se qualche nave Keeriana si avvicina con intenti bellicosi dobbiamo essere pronti in qualunque momento a metterla fuori combattimento."

USS Redoutable, Sala tattica del Capitano
04/10/2393 Ore 06.41 - D.S. 70756.92


Jorette era seduta su di una delle due sedie che si trovavano poste di fronte alla scrivania del Capitano Drey e aveva appena ricominciato il proprio racconto, mentre il Consigliere Owl, seduta al suo fianco, prendeva alcuni appunti in un D-padd.

"Dopo che Vedek Towar ebbe riconosciuto i Grandi Signori per il male che sono, ci disse che per lui era imperativo portare al più presto il cristallo che portava con sé lontano da Keerian II e che - se lo avessimo aiutato - lui avrebbe fatto il possibile per aiutare noi." iniziò la femmina Keeriana, mentre tre coppie di occhi erano fisse su di lei, come a voler cogliere qualsiasi informazione potesse essere rilevata anche dai suoi movimenti più infimi "Parlando con lui, che aveva una conoscenza ed un comprensione dello spazio circostante i nostri territori molto maggiore della nostra, riuscimmo a mettere insieme un piano ardito che permettesse a lui di salvaguardare la reliquia che stava custodendo e a noi di dare una speranza al nostro popolo. L'idea era quella di utilizzare una delle poche tecnologie salvatesi dallo schianto del suo vascello per sfuggire dallo spazio Keeriano. Vedek Towar possedeva infatti un dispositivo in grado di distorcere lo spettro EM attorno ad una nave, rendendola praticamente invisibile ai sensori..."

"Un dispositivo di occultamento?" domandò Kenar, dicendo subito dopo a sé stesso che era piuttosto probabile. Solo con uno strumento di quel genere la navetta di un Vedek Bajoriano sarebbe potuta entrare nel ben pattugliato spazio interplanetario di una razza estremamente xenofoba senza venire abbattuto.

"Lo chiamò così..." confermò Jorette, con un cenno di assenso ma senza distogliere il proprio sguardo da quello di Drey. Desiderava che il Capitano federale credesse alla sua sincerità completamente, perché quanto stava per confessare era una colpa terribile, che era costata tante vite innocenti e che gravava come un macigno sui suoi tre cuori "comunque il piano era quello di trasferire poco alla volta della gente fidata su di una nave di pattuglia di confine, della quale avremmo alla fine preso il controllo in maniera non violenta. Montando su questa nave il dispositivo saremmo scappati dallo spazio Keeriano fino a raggiungere il mondo di Vedek Towar, che promise di concederci ospitalità e una terra dove crescere i nostri figli."

La femmina rettiloide si interruppe un momento, prima di continuare "Ma c'era un punto debole nel piano. Potevamo usare le nostre risorse per trasferire le persone scelte su una nave e lo facemmo, scegliendo la Rosen che era un vecchio vascello da esplorazione risalente agli albori della nostra storia spaziale.
Una nave così vecchia, destinata a pattugliare un settore di spazio di scarsa importanza, era una meta poco ambita e nessuno si sarebbe lamentato per le assegnazioni. Quando i primi di noi presero servizio, però, ci rendemmo conto che usare una nave tanto vecchia presentava un problema serio da risolvere... la tecnologia di smorzamento dell'inerzia della Rosen é talmente limitata che ogni virata comporta veri e propri traumi fisici per gli occupanti. Ora, la nostra struttura ossea e la pelle a scaglie ci permettono di sopportare bene le accelerazioni dovute alle virate, ma nessun feto sarebbe stato in grado di sopravvivere a quegli sforzi, soprattutto se ci fossimo trovati in situazioni di combattimento. Quindi fummo costretti a trovare una soluzione alternativa per trasportare il futuro della nostra gente...in questo ci salvò Vedek Towar con la sua reliquia. Disse che il suo nome era 'Cristallo della Vita' e che poteva portare con sé la vita stessa, anche se solo le vite più pure sarebbero state ammesse al suo interno."

Jorette fece un'altra pausa, come per vedere le reazioni dei suoi interlocutori.
In effetti tutti e tre i membri dell'equipaggio della Redoutable si irrigidirono per un momento quando compresero che il cristallo di cui parlava la femmina rettiloide era probabilmente uno di quelli che i Bajoriani chiamavano 'Lacrime dei Profeti', ma non dissero nulla, lasciandole così continuare il suo racconto.

"Non so spiegare come avvenne, anche sospetto sia in qualche modo associabile alla vostra tecnologia di conversione di materia in energia, ma utilizzando il 'Cristallo della Vita', Vedek Towar riuscì a rimuovere dai nostri corpi i feti, trasferendo le loro essenze nel cristallo stesso. Ovviamente impiegammo mesi per farlo senza dare adito a sospetti, ma quel tempo ci servì per trasferire i pochi maschi di cui ci fidavamo e alcune di noi sulla Rosen.
Eravamo quasi pronte, quando feci il più grande errore della mia vita..."

Questa volta la pausa del Capitano della Rosen fu più lunga ed una piccola lacrima si formò nei suoi occhi da rettile. Istintivamente il Consigliere Owl le pose la mano destra sulla sua in un gesto di vicinanza che sorprese enormemente la femmina rettiloide. Dopo avere osservato per un momento quella piccola mano liscia e rosea poggiata sulla sua pelle squamosa, Jorette si fece forza e - drizzate le spalle - riprese il proprio racconto senza che nessuno dovesse incitarla a continuare "In tutto il tempo durante il quale avevamo organizzato questo piano avevo sempre coltivato il sogno di coinvolgervi Hiller. Mio marito era sempre stato un compagno rispettabile e, per quanto potesse concederlo la nostra cultura, rispettoso. Mi aveva aiutata ad accedere all'istruzione e, anche grazie a lui, avevo ottenuto un incarico a cui poche femmine avrebbero potuto ambire. Fu per questo che - quando tornò vincitore dalla sua missione biennale di pattugliamento dei confini esterni e lo vidi così orgoglioso della promozione appena ottenuta a Capitano del Tarkas - decisi di parlargli del nostro progetto. Il momento non poteva essere migliore, perché lui era di ottimo umore e, se lo avessi convinto, avremmo avuto a disposizione una delle navi migliori della nostra flotta ed il suo Capitano dalla nostra parte!"

"Ma le cose non andarono come sperava..." arguì Drey, dopo che l'aliena si fu presa un ulteriore momento di riflessione, come per capire cosa dire. La Trill poteva immaginare cosa fosse successo, ma aveva bisogno di ogni possibile informazione per imbastire una qualche linea di azione.

"Inizialmente Hiller si arrabbiò molto..." rispose Jorette, quasi cavandosi a forza di bocca ogni parola "ma ero preparata a questo e dopo lunga discussione pensavo di essere riuscita a convincerlo. Mi disse che sarebbe tornato sul Tarkas per organizzare il trasferimento dei nostri compagni dalla Rosen, ma che ci sarebbe voluto un po' di tempo ed io gli credetti. Pochi giorni dopo, invece, le nostre fonti sul Pianeta Madre ci dissero che Hiller aveva riferito del nostro tradimento ai Grandi Signori e che questi gli avevano ordinato di lavare tale onta col nostro sangue."

Nuove lacrime sgorgarono dagli occhi del rettile e si trattava di una vista piuttosto sconcertante per i membri dell'equipaggio della Redoutable, dato che la maggior parte delle razze rettiloidi conosciute dalla Federazione erano prive di dotti lacrimali, ma nessuno parlò lasciando al Capitano della Rosen il tempo di ricomporsi e continuare "L'avviso non ci giunse purtroppo in tempo per mettere tutti in salvo ed il Tarkas iniziò repentinamente un bombardamento finalizzato a distruggere la stazione scientifica e tutti i suoi occupanti.
Io ed alcuni altri riuscimmo a metterci al riparo utilizzando delle navette di salvataggio, ma molti - compreso Vedek Towar che era rimasto indietro per attivare il Cristallo della Vita affinché si proiettasse nel subspazio - non ce la fecero.
Richiamata d'urgenza durante l'attacco, la Rosen ci prese a bordo e riuscì a sfuggire al Tarkas grazie al dispositivo di mascheramento...di occultamento, scusate..."

"Quindi avete seguito il Cristallo della Vita fin qui, ed in qualche modo il Tarkas ha fatto lo stesso..." concluse per lei il Comandante Kenar, che fino a quel momento era rimasto in piedi immobile a braccia incrociate, con la schiena poggiata contro una parete della Sala tattica.

"La velocità del Cristallo era molto superiore alla nostra..." spiegò Jorette "ma avevamo scelto con cura le coordinate di rendez vous e sapevamo dove andare. Purtroppo la tecnologia del dispositivo di Occultamento era incompatibile con le fonti energetiche della Rosen e - a circa tre quarti del viaggio - si danneggiò in maniera irreparabile rendendoci di nuovo visibili al Tarkas.
Solo il vostro intervento ci ha salvati dalla distruzione..."

"Già..." convenne cupamente Drey, mentre la mano destra le scendeva istintivamente ad accarezzare il ventre...aveva percepito una brutta sensazione nascerle da lì ma per una volta non era stata in grado di dire se venisse dal Simbionte, dal feto o soltanto dai suoi più primordiali istinti di sopravvivenza "ora si tratta solo di trovare un modo per salvare tutti noi..."

Da qualche parte, in un qualche piano di esistenza transdimensionale
In un qualche punto della linea temporale


"Il vascello lineare esiste..." affermò una voce, sempre che di voce si potesse parlare, visto che l'essenza stessa della loro esistenza non era corporea.
"Il Capitano Hiller ha fallito." Commentò piattamente una seconda voce, unendosi e mescolandosi alla prima aggiungendo una nota di rimprovero a quella semplice constatazione.

"Il vascello lineare non poteva sopravvivere, ha ricevuto aiuto..." ribatté una terza voce, quasi a voler sfidare il consesso a criticarlo per la sua linea di azione, che aveva portato alla distruzione del Tarkas ma non aveva - purtroppo - ottenuto il risultato sperato di annientare anche la Redoutable e la Rosen.
"Il vascello lineare esiste. La sua presenza è una minaccia per tutti noi..." ribatté semplicemente la prima voce, come se l'obiezione appena percepita fosse irrilevante "i lineari sanno."

"Hanno compreso ciò che siamo." Confermò la seconda voce "se tale comprensione giungesse ai Bianchi, la nostra esistenza non sarà più tale."
"Il vascello lineare non deve giungere al Tempio." convenne la prima voce "Il vascello lineare non deve esistere."

"Il vascello lineare deve esistere." Li contraddisse una quarta voce, più imperiosa e carica di un tono di comando che zittì le altre tre. La nuova essenza, appena unitasi alla conversazione continuò "Il Cristallo della Vita è legato al vascello lineare. Esso sarà la nostra Arca per giungere al Tempio, invisibili ai Bianchi."

"E avremo la nostra vendetta" convenne la seconda voce, riconoscendo la verità in quanto affermato dalla quarta voce, mentre gli invisibili filamenti di energia che collegavano il Cristallo alla Redoutable diventavano evidenti ai suoi sensi.

"I Bianchi non saranno più." Confermò la prima voce "Ma ci serve il Cristallo."

"Il Cristallo della Vita è legato al vascello lineare" ripeté la quarta voce "solo il vascello lineare può riportarlo a noi. Se il vascello lineare fosse distrutto ora, il Cristallo andrebbe perso, oltre la nostra portata."

"Il Cristallo ha protetto il vascello lineare..." fece notare la terza voce, che aveva assimilato la notizia ricevuta e finalmente aveva compreso il perché del proprio fallimento nel tentativo di distruggere la Redoutable "Il potere dei Bianchi è in esso..."

"Il vascello lineare è legato al Cristallo e può recuperarlo." Affermò con forza la quarta voce, imponendo agli altri la propria visione "una volta tornato alla nostra portata, sottometteremo il potere dei Bianchi contenuto nel Cristallo e sarà la nostra Arca."
"Ci serve un tramite per prendere possesso del Cristallo..." fece notare la seconda voce.

"Il tramite esiste..." affermò semplicemente la prima voce "il tramite è già sul vascello lineare."

USS Redoutable, Sala Riunioni principale
04/10/2393 Ore 18.00 - D.S. 70758.21


Tutti gli Ufficiali Superiori della Redoutable erano riuniti attorno al grande tavolo della sala riunioni con davanti alcune tazze piene delle loro bevande predilette e parecchi D-padd.
Seduta a capotavola, il Capitano Drey fissò uno ad uno i propri sottoposti attraverso il fumo che fuoriusciva dalla sua tazza di tè, poi si rivolse a Carelli e chiese "Stato attuale della nave?"

Droxine prese un respiro prima di rispondere "Abbiamo riattivato tutti i sistemi principali, compresa la Curvatura. Il danno alla gondola di dritta è piuttosto serio, ma con l'utilizzo dei campi di integrità strutturale dovremmo riuscire a mantenere curvatura 7 senza difficoltà."

"Sarà sufficiente per tentare un recupero del Cristallo?" chiese Kenar, rivolgendosi al lato del tavolo dove erano seduti Anari e Tholos, che avevano lavorato incessantemente ai calcoli per il teletrasporto a velocità curvatura.

La Denobulana fece una smorfia, come se qualcosa l'avesse colpita al basso ventre, ma subito recuperò il proprio sorriso e affermò "Oh, beh...sarebbe stato meglio effettuare il recupero ad un fattore curvatura 9 o superiore, ma troveremo il modo di farcelo bastare...ci servirà però parecchia energia, quindi dovremo disattivare tutti i laboratori, staccare il supporto vitale su qualche ponte e magari attingere anche alle batterie..."

"Fate evacuare i ponti su cui verrà disattivato il supporto vitale ed i laboratori..." ordinò semplicemente il Capitano, rivolgendosi al proprio ufficiale Esecutivo poi, volgendo lo sguardo verso l'assemblea, affrontò il secondo problema "E con i Pah-Wraiths come la mettiamo? Abbiamo qualche strumento per contenerli, se dovessero rifarsi vivi?"

Fu il Capo della Sicurezza a rispondere per primo, dato che si trattava di una richiesta inerente le capacità tattiche della nave e dell'equipaggio "Ho analizzato i dati inerenti la Rosen ed il Tarkas, elaborando uno schema di fuoco che ci permetterà di inabilitare completamente una nave Keeriana senza distruggerla. Per quanto riguarda invece il confronto con un Pah-Wraiths che dovesse giungere a bordo, la situazione è più complessa. Non abbiamo dati a sufficienza per ipotizzare quali siano i limiti delle loro capacità di assumere il controllo di altri esseri senzienti, ma parlando con il sopravvissuto del Tarkas e confrontando la sua deposizione con le registrazioni del tricoder del Capitano Sisko... Apparentemente in quella forma sono estremamente resistenti al fuoco di armi e possono rilasciare energia in forma diretta, oltre a manipolare i campi energetici."

"Analizzando i miti Keeriani io e Jorette abbiamo scoperto qualcosa..." intervenne allora il Consigliere Owl "apparentemente, per assumere il controllo di un corpo ospite i Pah-Wraiths devono ottenere il consenso alla possessione.
Non sappiamo esattamente se ciò sia una 'conditio sine qua non' o semplicemente un metodo per controllare meglio il corpo, ma nella storia Keeriana tutti i Daiaken-Aka erano volontari e si preparavano alla possessione attraverso un rito."

"Se così fosse, avremmo un grosso vantaggio tattico..." commentò Tkar, ricordando come Jenkar gli avesse riferito che - poco prima di distruggere il Tarkas - anche il Capitano Hiller sembrasse aver ripreso momentaneamente il controllo di sé "i nostri scudi dovrebbero permetterci di impedire facilmente l'accesso di soggetti esterni alla nave e nessun membro dell'equipaggio, se avvertito del pericolo, accetterà di farsi controllare da una entità sconosciuta e ostile."

"Forse..." convenne Tholos dopo un minuto di riflessione "ma è comunque una scommessa che vorrei evitare, se posso."

"Neppure io sono propenso ad affidare la sopravvivenza della nave ad una ipotesi non avallata da fatti concreti," convenne il Vulcaniano, fissando il collega delle Operazioni "ma non dispongo di informazioni sufficienti ad elaborare una strategia migliore..."

"Io forse sì..." rifletté improvvisamente Anari, quasi saltando in piedi mentre interrompeva i due colleghi dalla divisa color ocra e nero "se ipotizziamo che i Pah-Wraiths esistano in uno spazio transdimensionale come i Profeti e controllino i loro corpi ospiti attraverso una sorta di legame, dovremmo poter interferire con tale legame modulando i nostri scudi sulle giuste frequenze.
Non importa quali siano i metodi con cui lo producono, un collegamento transdimensionale è sempre energia che viene trasmessa ad una determinata sequenza e noi potremmo individuarla, se programmassimo i sensori interni per farlo! In fondo abbiamo fatto lo stesso per individuare il legame tra noi ed il Cristallo e..."

"Fatelo!" la interruppe il Capitano, prima che la Denobulana si mettesse a snocciolare lì le equazioni necessarie a riprogrammare i sensori della Redoutable "Altri suggerimenti?"

"Se l'intuizione del Comandante Anari è corretta..." interloquì Tholos "forse potremmo disturbare il collegamento tra corpo ospite e Pah-Wraiths anche rimodulando i phaser manuali a determinate frequenze. Non sarebbero sufficienti a sconfiggerli, ma potremmo rallentarli in maniera più efficace."

"Possiamo programmare i sistemi di rimodulazione delle armi manuali per assumere le frequenze corrette una volta che le stesse saranno individuate dai sensori." Propose Tkar, riflettendo sull'intuizione dell'Andoriano e trovandola valida "In questo modo dovremmo essere in grado di adattarci anche in caso i Pah-Wraiths fossero più di uno o si dimostrassero in grado di rimodulare il segnale della loro...possessione."

"Ottimo signori, allora sapete cosa fare." Concluse Drey, chiudendo la riunione "Il Comandante Kenar darà notizia a tutto l'equipaggio del possibile pericolo della possessione da parte dei Pah-Wraiths e tutti voi dovrete preparare al meglio le vostre Sezioni. Tenteremo il recupero appena pronti, poi agganceremo la Rosen con un raggio traente e dirigeremo alla massima velocità verso lo spazio Bajoriano...se tutto va bene il Capitano Jorette ed il suo equipaggio avranno i loro cuccioli, Bajor avrà una nuova reliquia e dei Pah-Wraiths se ne occuperanno i Profeti."