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USS ERINLE - MISSIONE 05 RSS USS ERINLE - Missione 05

05.13 "Chi sei tu?"

di Shinead O'Lauglin, Pubblicato il 27-07-2021

USS Erinle, Sala Controllo, 30.05.2399, ore 08,00


Shinead era davanti al pannello dei monitor, dove aveva lavorato tutta la notte, concentrata sui diversi segnali che le arrivavano. Una ruga verticale le attraversava la fronte e le mani si muovevano nervosamente sulle tastiere, inviando comandi e copiando dati. Aveva identificato la zona di DS9 dove era sparito Trevix, e le squadre si erano teletrasportate lì, ma all'atto pratico l'area si era rivelata più vasta di quanto pensavano, ma, soprattutto, piena di magazzini e costruzioni, e quindi più difficile da setacciare. E non era l'unico problema.
Non si accorse di Toran che, già da qualche minuto, la osservava alle sue spalle. Il comandante non sapeva come catturare la sua attenzione ed interromperla, così si schiarì la gola un paio di volte, fino a che la donna non rispose con una specie di brontolio.
" Che cosa c'è ... signore?" disse voltandosi a mezzo e rendendosi conto di chi era l'interlocutore.
"Il capitano vorrebbe sapere a che punto siamo"
"A buon punto, direi. Ho circoscritto un'area ancora più piccola di DS9, dalla quale arrivano i segnali vitali di Trevix, il che ci dimostra due cose: che è ancora sulla stazione e che è ancora vivo. Disgraziatamente, in quella zona ci sono alcuni insediamenti tutelati dall'immunità diplomatica, per cui bisogna ottenere delle speciali autorizzazioni e la cosa è un po' lunga. DS9 ci sta lavorando. Mi mancano da esaminare queste aree" digitò qualcosa, poi su un monitor apparve una mappa intensamente colorata di giallo nella quale, a pelle di leopardo, apparivano alcune chiazze nere. Erano una minima parte rispetto all'area totale, ma a Toran parvero tantissime.
"Bene tenente, faccia del suo meglio" Si allontanò lasciando la donna immersa nel suo lavoro, neanche sicuro che lo avesse sentito.



DS9, da qualche parte, 30.05.2399, contemporaneamente.


L'aria della stanza era pesante, e si sentiva odore di sudore e di sangue. Un uomo nudo era legato, al centro della stanza, su di un tavolo d'acciaio, il corpo costellato di elettrodi e tubi, collegati a degli imponenti macchinari. Anche se privo di conoscenza, il suo viso aveva un'espressione di intenso dolore.
Il Cardassiano dietro la consolle afferrò il boccale di fianco a lui e bevve una lunga sorsata. Il lavoro di controllo era noiosissimo, ma delicato, e non poteva assentarsi. Controllò gli indicatori per verificare che il trattamento procedesse a dovere, regolò millimetricamente alcuni cursori e diede un'occhiata all'uomo sulla tavola di acciaio.
La porta della stanza si aprì silenziosamente ed una figura umanoide molta alta con un cappuccio in testa entrò, avvicinandosi al cardassiano.
"Ebbene?"disse il nuovo venuto.
Il cardassiano continuò a guardare gli strumenti e ci mise qualche secondo prima di dedicare la sua attenzione al nuovo venuto. Non gli piaceva, ma rappresentava tanti soldi, per cui si decise ad alzare la testa.
"Bene, Eccellenza. Il procedimento di condizionamento è quasi finito, ancora un paio d'ore ed il soggetto sarà pronto per l'uso."
"Lo spero per te, perché non potrei tollerare un altro fallimento, come con i soggetti precedenti."
Il cardassiano riportò lo sguardo sugli strumenti. Non voleva che l'altro vedesse l'espressione dei suoi occhi e capisse che cosa pensava di lui. "Come le ho già spiegato Eccellenza, quelli non erano fallimenti, ma test per calibrare gli strumenti. Non tutte le creature sono uguali, e se non si agisce nel modo corretto e con i giusti tempi, il fallimento è inevitabile, in quanto gli strumenti mal calibrati uccidono il soggetto. E' quello che è successo ai 3 soldati della flotta che abbiamo catturato ed utilizzato per questo scopo" rispose il cardassiano "Adesso gli strumenti sono a posto, infatti il suo prezioso killer non è morto".
"Ne sono lieto, perché quest'uomo è l'unico a poter avvicinare il ministro vulcaniano senza destare sospetti. E la morte del ministro sarà l'inizio di tutto."



USS Erinle, cabina di O'Lauglin, 30.05.239, ore 9,00


Shinead entrò nella sua cabina a grandi passi. Era furiosa, aveva dovuto discutere con alcuni ottusi funzionari di diplomazia, sovranità galattica e cose del genere, mentre un amico poteva essere in gravissimo pericolo, perso chissà dove ed in mano a chissà chi. Ma lei se ne infischiava della diplomazia, e sapeva bene come eludere tutte quelle stupide pastoie burocratiche! Poteva benissimo controllare quelle aree senza autorizzazioni, ma doveva farlo in modo più discreto che con la strumentazione ufficiale dell'Erinle.
Recuperò il suo dpadd personale e lo posò sul tavolo attivandolo,mentre aspettava prese una birra dal replicatore. Il padd si avviò con la solita sequenza, e lei guardò il mazzo di fiori trasformarsi in una scintillante cascata di fuochi artificiali, poi un simpatico gattone rosso attraversare lo schermo, girarsi verso di lei e trasformarsi in una irreale creatura zannuta. La birra le andò per traverso. Tossendo spense il pad.
Contò lentamente fino a 50.
Lo riavviò.
La sequenza si ripeté uguale a prima.
Spense il computer e si avvicinò al comunicatore.
"NO!NON PUOI FARLO!" pensò. "Non puoi usare niente. Devi andare di persona!"



USS Erinle, cabina del capitano Drax, 30.05.2399, ore 9,20


Drax e Toran erano seduti intorno al tavolo riunioni nella cabina del capitano e stavano discutendo della situazione quando sentirono suonare insistentemente alla porta della cabina.
"Chi è?" disse Drax, piuttosto seccata. Avevano deciso di riunirsi nei suoi alloggi per essere disturbati il meno possibile.
==/\== Sono O'Lauglin, capitano, devo parlarle, subito! ==/\== la donna aveva un tono di voce decisamente agitato. Drax aprì la porta e Shinead si catapultò dentro.
"Tenente, avrebbe dovuto farsi annunciare". Il capitano avrebbe voluto aggiungere qualcosa, ma l'espressione del tenente la bloccò.
Il tenente guardò Drax, e poi Toran. Pareva indecisa, se parlare anche davanti a lui, poi prese un profondo respiro.
"Me ne rendo conto capitano, e me ne scuso, ma ho una ottima ragione. Vede, ero nella mia cabina e volevo fare una verifica della situazione con il mio padd, per vedere se era possibile violare le aree coperte da immunità diplomatica." Drax sgranò gli occhi e fece per dire qualcosa ma Shinead non gliene diede il tempo. " Ho installato delle protezioni ed una routine di sicurezza che mi segnala se ci sono stati dei tentativi di intrusione, perché a volte trasferisco dei dati riservati per poterci lavorare con calma, e voglio essere sicura che restino riservati. Il sistema di sicurezza mi segnala che il mio padd è stato violato e dei dati trafugati".
"Cosa? Vuole dirmi che qualcuno da DS9 ha aggirato le difese di una nave federale?" disse Draen, sbalordita, passando completamente sopra alle numerose violazioni che il suo ufficiale le aveva appena comunicato.
"No signore. L'intrusione viene da a bordo dell'Erinle. E se hanno violato il mio pad potrebbero aver violato anche altro e copiato molto di più che i miei dati. Il nemico è in casa, signore" rispose il tenente.