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USS ERINLE - MISSIONE 05 RSS USS ERINLE - Missione 05

05.14 "Alla ricerca di risposte"

di Sidzi Drax Ajen, Pubblicato il 31-08-2021

Deep Space Nine, Area Schermata, 30/05/2399, ore 09:25


Trevix non sapeva perché l'avessero portato li. Soprattutto, non capiva perché, dopo averlo rinchiuso, nessuno si fosse fatto più vivo. La sensazione che si fossero dimenticati di lui, cosa che sembrava confermata dal fatto che non gli avessero portato ancora del cibo, era allo stesso tempo spaventosa e rincuorante.
Più che altro, ad infastidirlo era il fatto che non capiva come mai, dopo aver fatto tanta fatica per farlo arrivare lì, ora lo stessero ignorando. I perché non gli piacevano, erano come fastidiosi pruriti che doveva per forza grattarsi.
Trevix, però, non era tipo da stare con le mani in mano in attesa che le cose accadessero, perciò decise che fosse meglio rimandare eventuali spiegazioni a quando fosse stato al sicuro. Ora doveva solo capire come fare ad uscire da lì.
Si guardò attorno.
Non sapeva se fosse ancora sulla stazione spaziale o su una nave, di sicuro era stato teletrasportato in un luogo dove i tracciatori non funzionavano, perché il tenente Naholo e la sua squadra non erano ancora arrivati a tirarlo fuori da li. Da quel poco che aveva visto quando si erano materializzati di nuovo, però, era abbastanza sicuro che non avessero lasciato Deep Space Nine. Questa sua quasi certezza si basava su due evidenze: primo, nonostante fosse stordito quando si erano materializzati, era stato in grado di riconoscere una stanza di servizio. Secondo, i vestiti formali, di rappresentanza, indossati dai due cardassiani che si erano affrettati ad immobilizzarlo, li classificava come addetti ad un'ambasciata, che come membri di un equipaggio.
Per non parlare del fatto che, mentre lo trascinavano per corridoi privi di insegne, era riuscito a intravedere una sala la cui cosa più importante era stata la finestra che mostrava chiaramente Deep Space Nine.
In conclusione, non era lontano dalla Erinle.
Fissò la porta che chiudeva la sua prigione.
Doveva solo capire come fare a uscire da lì.



U.S.S. Erinle, Sala Tattica, 30/05/2399, ore 09:35


Il capitano Sidzi Drax Ajen era in piedi accanto al tavolo, le mani nascoste dietro la schiena ed un piede che tamburellava nervosamente. Non era l'immagine del capitano calmo e razionale che avrebbe voluto dare, ma perdere per la seconda volta un membro dell'equipaggio, non contribuiva di certo alla sua serenità. Gli altri erano arrivati alla spicciolata convocati ufficialmente per parlare della nuova missione di scorta del ministro T'Rael all'asta. Avevano capito subito che la convocazione per la stessa riunione, tenutasi ore prima, non era un errore. Soprattutto perché c'era la parola "di nuovo" nel messaggio.
Quando aveva visto l'espressione del capitano, l'ufficiale medico capo aveva deciso di aspettare a fare le sue rimostranze sul fatto di avere molto altro da fare che partecipare a riunioni.
Naholo era stato il primo ad arrivare, dopo che Toran l'aveva strappato alle sue incessanti ricerche di Trevix con un non troppo gentile =^=tenente, si prenda una pausa, subito, e partecipi alla riunione. È un ordine. =^=
Il tenente Chorate era arrivata insieme a Sinclair, con il quale aveva passato le ultime ore a studiare modi per migliorare le scansioni di Deep Space Nine, senza irritare le loro controparti sulla base spaziale o provocare incidenti diplomatici.
Draen era stata strappata al riposo alla fine del suo turno dopo averlo passato a studiare nuovamente tutti i curricula dei deceduti e dello scomparso Mahr.
Dato che ufficialmente facevano parte dell'equipaggio della U.S.S. Erinle, tecnicamente la giurisdizione sulle indagini della loro morte ricadeva su di loro e se una persona piena di ingegno, e con un passato da agente operativo, si rivolge alle persone giuste, le informazioni arrivano.
Aveva appena inviato il suo rapporto al comandante Toran e si era lasciata cadere esausta sul letto, quando l'avevano chiamata.
"Siamo sicuri che non ci sia stata nessun'altra violazione?" Chiese senza troppi preamboli il capitano a Shinead O'Lauglin non appena l'ufficiale scientifico, su suo invito, aveva finito di aggiornare i presenti sulla situazione.
"Si signore, gli unici dati che sono stati sottratti sono quelli del mio dpadd." La donna era in piedi accanto allo schermo tremante, ma non era per il fatto che il capitano non si fosse ancora seduto preferendo andare avanti ed indietro da un lato della sala, con il viso cinereo. Tremava per lo sforzo di contenere la rabbia.
Quando aveva descritto quello che era successo al suo dpadd, era risultato subito evidente a tutti che considerava la cosa come un affronto personale. Draen ne aveva sentito la rabbia come un'ondata quasi incontenibile.
"Com'è possibile che accada una cosa del genere?" Chiese il dottor Koll accigliato. "La Erinle dovrebbe essere protetta da questo genere di attacchi."
"La domanda più corretta è perché violare un dpadd e non un terminale?" Sinclair si grattò la testa con evidente perplessità.
"Perché quello su cui stavo lavorando non era sul computer!" rispose Shinead indignata.
"In realtà violare il computer di una nave della flotta stellare, o di un dpadd, dall'esterno è praticamente impossibile." Chorate scosse la testa studiando lo schermo che mostrava i risultati di quanto scoperto da Shinead. "Concordo con l'idea del tenente O'Lauglin che si tratti di un lavoro interno." Fece per proseguire, quando Toran si schiarì la gola.
"Mi permetta di contraddirla tenente, come potrà confermarle il tenente Draen, non esiste nulla di impenetrabile sia dall'esterno che dall'interno. Detto questo, è vero che le navi della flotta stellare sono particolarmente protette," confermò.
"Comunque sia," tagliò corto Drax, "abbiamo ora due problemi: identificare chi, a bordo, ha trafugato i dati e perché ritrovare il tenente Trevix," il suo sguardo si posò su Naholo, "tenente ci sono novità?"
Chiamato in causa Naholo raddrizzò le spalle scuotendo leggermente la testa, "prima che il dpadd del tenente O'Lauglin venisse violato, eravamo riusciti a restringere l'area di ricerca, ma sono tutte in una sezione dedicata alle delegazioni diplomatiche. Non è facile ottenere i permessi."
Il capitano annuì massaggiandosi il mento, "vi dividerete in due squadre, una formata dal tenente Naholo, O'Lauglin e Draen si occuperà di ritrovare il signor Trevix. Non mi importa cosa dovete fare per riuscirci, risolvete il problema, possibilmente senza causare incidenti diplomatici. Vi farò avere le autorizzazioni a procedere dal personale di Deep Space Nine, hanno già abbastanza grattacapi da lato loro."
"Mi occupo io delle autorizzazioni," dichiarò Toran, "non avrete problemi."
"Il secondo gruppo," Drax spostò lo sguardo su Chorate, Sinclair ed il dottor Koll, "cercherà l'infiltrato. Vi coordinerete con me, mentre il comandante Toran sarà il riferimento per il primo gruppo. Non abbiamo molto tempo, un membro del nostro equipaggio è scomparso e non ne conosciamo il motivo. È probabile che sia tutto legato al discorso dell'asta, anzi sicuramente lo è. Tenente," guardò Shinead, "passi a Chorate tutti i dettagli di quello che è stato sottratto dal suo dpadd, partiremo da li." Sollevò la mano per fermare la protesta dell'ufficiale scientifico, "la priorità, tenente, è quella di trovare Trevix al momento. Delle violazioni al suo dpadd, possiamo occuparci noi. Signor Koll, le sue obiezioni posso aspettare!"
"Volevo solo sapere se devo predisporre qualcosa di utile per interrogare l'infiltrato non appena lo cattureremo," disse l'ufficiale medico placidamente.
A quelle parole Drax guardò Toran. "E noi pensavamo che fosse il consigliere Soraya, la persona di cui preoccuparsi."
"Io sono la più inoffensiva di questo equipaggio, capitano," rispose Soraya con un sorrisetto. "Posso chiedere quale sarà il mio compito?"
"Lei mi aiuterà a capire cosa c'è dietro a questa storia, consigliere." Rispose in tono deciso Drax, "ne ho abbastanza di non sapere cosa accade nella mia nave. Voglio ogni possibile informazione sul ministro T'Rael. Dato che il tenente Draen ha dimostrato con ben più di una simulazione che non è possibile che i cardassiani abbiano realizzato l'algoritmo perfetto per la decriptazione, tutta questa faccenda sta iniziando a puzzare come un flunks di Devritane."
"Un... cosa?" Sussurrò Sinclair a Chorate che si affrettò a scuotere la testa senza girarsi verso di lui.
"Avete i vostri ordini, signori, ora muovetevi. Tenenti Chorate, Sinclair e Koll, voi restate qui invece. Consigliere Soraya, la raggiungerò non appena finito."
Quando la sala si fu svuotata, Drax fissò i presenti. "Non vi nascondo che vi aspetta un compito molto difficile, identificare questa persona che è a bordo della Erinle non sarà facile, ma grazie al tenente O'Lauglin abbiamo la possibilità di farlo. Chorate, mi aspetto dei risultati il prima possibile. Lei deve trovarmi da dove si è originata l'intrusione. Sinclair, voglio che lei sia pronto a muoversi. Non appena il tenente Chorate troverà il responsabile o almeno dei sospetti, sarà suo compito avvicinarli per capire chi sia il nostro infiltrato. Il tenente Koll le farà da appoggio, sono sicura dottore," sorrise all'uomo, "che il suo fascino la aiuterà a non insospettire la nostra spia." Koll rispose con una smorfia all'espressione ironica della donna. "Non voglio catturarlo, sia chiaro. Non dovete arrestarlo a meno che non sia strettamente necessario, voglio scoprire chi sono i suoi contatti, a chi fa rapporto. Voglio sapere chi c'è dietro. È chiaro?"
"Si, capitano." Risposero tutti e tre in coro.
"Bene, ora mettetevi al lavoro."



U.S.S. Erinle, Ufficio del capo della Sicurezza, 30/05/2399, ore 09:40


Toran aveva seguito Naholo nel suo 'regno'. Non appena erano stati soli nell'ufficio aveva atteso che Naholo si sedesse e poi aveva fatto altrettanto sulla poltroncina di fronte alla scrivania.
"Questo luogo mi ricorda tante cose," commentò con una punta di nostalgia nella voce guardando si attorno. "ci sono stati momenti in cui era praticamente divenuto il mio alloggio. Non letteralmente quest'ufficio," specificò con un sorrisetto. "Tenente, so benissimo che la sua situazione è decisamente difficile." Il tono della voce ora era più serio, come se ogni traccia nostalgica fosse stata solo un'illusione. "Da un lato c'è il suo rapporto con il ministro T'Rael che conosce da molto tempo, dall'altro l'inaspettata scomparsa del signor Trevix."
"Le assicuro signore che sono perfettamente in grado di fare il mio lavoro."
"Non si scaldi tenente, sto solo dicendo che nulla le impedisce di fare entrambe le cose: aiutare il gruppo che cerca l'infiltrato e trovare il nostro capo operazioni. Del resto lei è l'unica persona a bordo a conoscere bene il ministro T'Rael, lei sa anche, se volesse, a chi chiedere per scoprire se c'è qualcosa che non sappiamo su di lui."
"Quindi anche lei sospetta che l'obiettivo di tutta questa sciarada sia T'Rael."
Toran annuì. "Dobbiamo solo scoprire il perché." Si alzò dalla poltrona, "ora lascio entrare i tenenti O'Lauglin e Draen cui ho chiesto di aspettare qualche minuto prima di piombare qui per una 'riunione di guerra'." Si girò verso di lui mentre si avvicinava alla porta. "Questa è una corsa contro il tempo tenente e i nostri avversari sono metri avanti a noi. Personalmente odio quando questo accade."