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USS ERINLE - MISSIONE 05 RSS USS ERINLE - Missione 05

05.11 "Avvicinandosi alla caverna più Profonda"

di Trevix , Pubblicato il 26-04-2021

USS Erinle, Ponte 5, Ufficio SEC, 29 maggio 2399 ore 16:25


Naholo leggeva i rapporti in assoluto silenzio. Ad appena tre ore dallo sbarco tre uomini erano morti in incidenti insoliti. I rapporti parevano inoppugnabili e non c'erano ganci per poter definire quelle tre morti diversamente da incidenti. Ma il fatto che tutti e tre gli uomini fossero nella lista dei papabili infiltrati era già sufficientemente sospetto.
Aveva fatto tracciare ogni spostamento degli infiltrati e guardava il diagramma di tutti gli spostamenti sperando che qualcosa emergesse, ma sembravano essere tre persone completamente estranee l'una dall'altra. Il che era strano in una nave stellare.
Fece un grosso sospiro prima di chiamare nel suo ufficio l'ufficiale medico.

"Scenderà sulla base per patrocinare all'autopsia" esordì appena l'uomo entrò.
"Buon pomeriggio a lei tenente Naholo" rispose Koll non senza un'abbondante dose di sarcasmo. "Cosa devo scoprire?"
"Sono certo che non è stato un incidente. Lei deve capire come e perché sono morti."
"Non faccio miracoli" rispose il medico, ma a uno sguardo molto eloquente dell'umano proseguì "ma posso attrezzarmi."
"Bene. Il capo della sicurezza della base è un mio vecchio amico. Ci ho già parlato Non farti sfuggire niente. Ufficialmente non c'è niente di strano e sono solo incidenti."
Friedrich gli fece l'occhiolino. "Si fidi della discrezione di un buon dottore."



USS Erinle, Ponte 9, ricreazione, 29 maggio 2399 ore 17:00


"Dunque?" chiese Trevix appoggiandosi alla balaustra che gli arrivava più o meno alle scapole "Si può fare o no?"
"Cosa?" rispose Alexis.
"Il decriptatore universale" lo disse a bassa voce, quasi in un sussurro.
"No. Non è possibile. Ho fatto centinaia di simulazioni, ma quello che propongono è impossibile."
"Hai ragione" rispose. "Ho fatto anche io le mie simulazioni e non è possibile. A meno di usare un computer quanto-tachionico."
La betazoide lo fissò. "Non è una tecnologia realizzabile."
"Dicevano lo stesso del motore a curvatura" le suggerì.
"No, non è realizzabile perché un computer quanto-tachionico provocherebbe un paradosso spaziotempo continuo e persistente."
"Localizzato."
"Anche se localizzato cambia poco, un paradosso spaziotempo persistente potrebbe potenzialmente distruggere il tempo per come lo conosciamo noi. Anche se esistesse la tecnologia, e a quanto ne sappiamo ora non esiste, già solo alla fase di test gli effetti sul continuum sarebbero rilevanti!" Fissò il volto del denobulano. "Vedo che non ti ho convinto."
"No, hai ragione. È una ipotesi talmente assurda che possiamo scartarla a priori." Le sorrise. "Ho sentito dire che il caffè di Karla è il migliore di questo quadrante della galassia."
"Davvero? Devo finire le operazioni di routine, ma domani sarei libera. Grazie."
Trevix rise "Mi hai letto nella mente?"
"No, né serviva: le intenzioni erano chiarissime."
"Mi piaci quando salti i passaggi inutili."
"È il vantaggio di offrire un caffè a me."



USS Erinle, ponte 2, alloggio Trevix , 29 maggio 2399 ore 17:10


Appena tornato nel suo alloggio, Trevix si liberò degli stivali e della divisa, poi con indosso solo la biancheria, riprese il messaggio che gli era arrivato. C'erano una serie di indicazioni molto dettagliate su come raggiungere un determinato punto della stazione e sul come accedervi. C'era anche un orario, il percorso esatto che avrebbe dovuto fare e il nome con cui presentarsi.
Immediatamente dopo aveva ricevuto una richiesta di permesso breve già firmata dal capitano Drax per quell'orario. Richiesta che lui non aveva mai inoltrato e si chiedeva se il capitano l'avesse mai realmente firmata. Senza Mhar non sapeva bene come muoversi, ma il guardiamarina era stato chiaro: Drax non avrebbe mai dovuto cercare di contattarlo, per nessuna ragione.
Sospirò. Non gli piaceva muoversi al buio, quindi decise di costruirsi una scialuppa di salvataggio.
Scrisse un messaggio testuale in cui spiegava quel poco che sapeva di quella missione e lo nascose come un vero hacker sa fare.
Poi scrisse una breve procedura che avrebbe mandato quel messaggio direttamente al capitano Drax se lui non fosse tornato entro due ore dopo l'inizio dell'appuntamento misterioso. Sapeva che stava infrangendo diversi protocolli ma in quel momento gli premeva di più la sua vita. Aggiunse due righe di codice che gli avrebbero permesso di aggiungere una ulteriore ora al timer o di disattivare la procedura da qualsiasi consolle della base spaziale. Meglio che la scialuppa di salvataggio avesse una scialuppa di salvataggio.
Ora doveva solo capire come vestirsi per l'appuntamento.