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DS16GAMMA - MISSIONE 13 RSS DS16GAMMA - Missione 13

13.07 " Le armi di agosto "

di Lamak K'Jad D'Kran, Pubblicato il 06-05-2014

USS Majestic, infermeria - 1° aprile 2392, ore 21:50

Volot rinvenne circa novanta minuti più tardi e la prima cosa che vide furono due figure in camice da chirurgo che si affaccendavano attorno al suo letto.
Ancora sotto gli effetti dell'anestesia com'era non gli riusciva di mettere a fuoco i dettagli della scena nella penombra dell'infermeria.
"Come si sente?" chiese una voce, in lingua uriana.
"Io... Cosa mi è successo?" rispose nella stessa lingua il prigioniero.
"E' rimasto coinvolto nell'esplosione di una paratia, non si ricorda? Beh, certo, è comprensibile visto la botta che ha rimediato..."
"Cosa?" rispose Volot, con voce impastata da ubriaco "No, io stavo solo..."
si interruppe spalancando gli occhi, mentre sul suo volto si dipingeva un'espressione orripilata.
*Fregato!* esultò il subcomandante Liven. Farsi mandare via subspazio qualche frase in lingua uriana dal custode Borok si era rivelata una mossa azzeccata.
Certo, sapevano già che il loro ospite era un kroger, ma ora lui
avrebbe avuto l'impressione di essersi tradito da solo, come uno stupido, e questo lo avrebbe demoralizzato e reso nel contempo più collaborativo.
"E' finita per te, amico" gli disse l'ufficiale romulano tornando alla propria lingua "sappiamo chi sei e cosa hai fatto. E non darti pena di cercare il tuo dispositivo di terminazione alla base del collo" proseguì,notando che il prigioniero cercava di alzare un braccio "i nostri dottori lo hanno reso in operativo mentre eri sedato. Quello che voglio sapere da te è cosa c'è di così importante su Benghal IV da far rischiare alla tua gente
una guerra con l'Impero Romulano e soprattutto quali difese avete
predisposto attorno al pianeta per tenerci lontano."
"Volot, ered'Harad, quarta haradai, secondo branco. Non ho altro da dire."
*Secondo branco? Ma quanti ne hanno?* si chiese il romulano "E' un po' tardi per recitare questa parte, sai? Per come la vedo io sei in un bel guaio. Sei stato trovato con addosso un'uniforme che non è la tua, imbarcato illegalmente su una nave stellare che hai sabotato, e questo a poche
settimane di distanza da un attacco immotivato che ha distrutto una nostra colonia. Nella migliore delle ipotesi passerai in una prigione romulana il resto della tua vita. Nella peggiore verrai giustiziato come spia.
E prima di tutto questo le droghe dei nostri dottori" uno dei chirurghi si avvicinò
maneggiando un ipospray "ti renderanno ansioso di dirci tutto quello che sai
Sii serio, nessuno può resistere se viene interrogato in queste condizioni.
Se collabori, vivrai, e forse riuscirai anche a tornare a casa potremmo
perfino dire al tuo governo che hai fornito informazioni solo sotto
l'influsso di droghe, in modo che tu non abbia a temere ritorsioni. Se non
collabori, morirai a seguito delle conseguenze del tuo sabotaggio."
Volot scosse la testa, cercando di ricordare cosa gli imponeva il dovere. La
combinazione di paura e stordimento causato dall'anestesia gli rendeva
difficile stabilire come comportarsi, e non era da escludere, si disse, che
gli alieni non avessero già usato qualcuna delle loro droghe contro di lui.
Inoltre non era addestrato a resistere a questo tipo di interrogatorio
psicologico. I suoi istruttori su Uria gli avevano sempre detto che se un
impuro lo avesse catturato gli avrebbe inflitto atroci torture fisiche per
estorcergli informazioni, e lo avevano preparato a resistere al dolore, ma
non a una voce gentile. "Ho famiglia" mormorò, quasi tra sé.
"Crede che il suo governo se la prenda con tutte le famiglie dei suoi
soldati che falliscono una missione?" chiese il romulano, addolcendo appena
la voce "se così fosse presto non ci sarebbe nessuno disposto a indossare
un'uniforme." Il kroger lo guardò smarrito e Liven sorrise. Presto gli
'anestetici' avrebbero fatto effetto, e lui pacatamente, con dolcezza,
avrebbe ottenuto le informazioni che gli servivano. Senza la benché minima
violenza. In effetti, nonostante le numerose dicerie sulla brutalità degli
interrogatori romulani - alle quali evidentemente credeva anche il suo
equipaggio, a giudicare dagli sguardi che gli erano stati rivolti quando
aveva annunciato l'intenzione di interrogare personalmente il kroger - non
gli era mai capitato di malmenare un prigioniero e, anzi, disprezzava coloro
che ricorrevano a simili metodi, ritenendoli dei dilettanti che non si
rendevano conto di ottenere in quel modo informazioni come minimo dubbie e
inaffidabili.
Lui invece era un professionista, e avrebbe mostrato ai federali di cos'era
capace.

DS 16 Gamma, sala riunioni - 2 aprile 2392, ore 07:54

Sherja Spini era arrivata come sempre per prima in sala riunioni, e ora
stava ingannando il tempo in attesa dell'arrivo degli altri partecipanti
alla riunione rileggendo i sommari rapporti redatti dai suoi ufficiali
subito dopo essere rientrati sulla stazione. Doveva ammettere che
inizialmente non era stata entusiasta all'idea che il suo nuovo primo
ufficiale romulano avesse deciso di interrogare il kroger, ma si rendeva
conto che era Liven l'ufficiale al comando della Fearless in quel momento e
se lo avesse scavalcato minando la sua autorità i successivi due anni di
convivenza sulla stazione sarebbero stati oltremodo... problematici. Sia il
dottor Sonx che la dottoressa Stern però erano stati presenti al colloquio
ed entrambi giuravano che Volot non era stato maltrattato in alcun modo.
Certo, dopo essere stato stordito dai phaser non era al massimo della forma,
certo, l'anestetico che avevano usato per mantenerlo sedato mentre la
Majestic li raggiungeva era piuttosto forte e forse non strettamente
necessario, ma in ogni caso non erano stati commessi abusi.
Ora il kroger stava smaltendo gli ultimi postumi dell'anestesia in una cella
e la Fearless era in riparazione e secondo Shivhek sarebbe stata nuovamente
operativa entro trenta ore. A questo punto restava solo da decidere quali
sarebbero state le loro prossime mosse. Lamak avrebbe preteso risposte in
merito al contrabbando di armi - non dubitava che Liven lo avesse già
informato in proposito, in un modo o nell'altro - che era stato la causa
dell'attacco kroger alla colonia romulana.
La donna si concesse uno sbuffo tra l'ironico e lo spazientito. Era già la
seconda volta che i contrabbandieri minacciavano di scatenare una crisi
diplomatica tra la Federazione e l'Impero Romulano Lamak aveva spostato il
capitano della prima nave, forse poteva convincerlo ad adottare il secondo..


DS 16 Gamma, ambasciata romulana - 4 ore prima

"E così stiamo rischiando una guerra per colpa di qualche cassa di armi?"
chiese l'ambasciatore, non sicuro di aver capito bene.
"A quanto pare sì, eccellenza" rispose Liven "Benghal IV era usato dai
kroger come luogo d'incontro. Le armi provenienti dal tunnel spaziale
venivano scaricate sul pianeta da dove venivano poi prelevate da altre navi
provenienti da Uria."
"Allora deve parlare quanto prima con il contrabbandiere che i federali
hanno in custodia. Senza dubbio riuscirà a farlo parlare."
"Con tutto il rispetto, eccellenza, ne dubito. Secondo quanto ci ha riferito
il prigioniero, questo equipaggio era inconsapevole del carico che
trasportava: dopo il clamore causato dall'attacco alla nostra colonia, i
contrabbandieri hanno pensato che questo sistema fosse più sicuro. In
realtà" proseguì il subcomandante in tono vagamente ironico "l'equipaggio di
quella nave deve probabilmente la vita all'efficienza del comandante
Riccardi nel suo lavoro. Non dubito infatti che se le armi non fossero state
scoperte anche loro sarebbero stati vittime di un misterioso attacco nello
spazio profondo."
"Ed è sicuro che le informazioni che le ha dato quel kroger fossero
attendibili?"
Liven si concesse un sorriso tirato "Date le sue condizioni ritengo
improbabile che sia riuscito ad inventarsi una storia coerente, quindi sì,
le informazioni sono attendibili. Il prigioniero ha anche confermato la
presenza di prigionieri romulani su Uria. Non so dirle se tra loro ci sia
l'ufficiale che le interessa."
Lamak ringraziò il suo interlocutore e lo osservò uscire dall'ufficio,
quindi si alzò e prese a camminare avanti e indietro davanti alle finestre
*Dei fottuti contrabbandieri! E proprio sotto al naso dei federali! E ora
come faccio a tenere a freno Sellok?!*

DS 16 Gamma, ambasciata klingon - contemporaneamente

"C'ERA CHI?!" Il ruggito di K'ooD, che avrebbe fatto tremare più di un
guerriero avvezzo agli orrori della guerra, non intacco minimamente
l'imperturbabilità del suo interlocutore. Se non fosse stato ad anni luce di
distanza, l'ambasciatore avrebbe seriamente considerato l'eventualità di
aprirgli la testa a pugni.
=^= Un operativo del Pegh'Jad =^=
"E che diavolo ci faceva un agente dei nostri servizi su di una colonia
scientifica romulana ai confini dello spazio?!"
=^=Raccoglieva informazioni.=^= fu la succinta risposta. Con poche brevi
frasi, l'ufficiale dei servizi klingon informò il suo interlocutore sulla
situazione. I carichi di armi diretti verso Uria scoperti per puro caso da
uno sparviero, l'apparente inerzia dei servizi federali e infine la
decisione dei romulani di impiantare una colonia proprio nel luogo scelto
dai contrabbandieri per lo scambio. =^=A causa dei campi minati non potevamo
sapere se le armi fossero destinate ai kroger o agli uriani, ma certo la
scelta del pianeta era sospetta, quindi abbiamo mandato qualcuno ad
indagare=^=
"Per essere certi che i romulani non stessero cercando di armare gli uriani
a nostra insaputa" interiormente K'ooD dovette riconoscere che i sospetti
dell'alto comando klingon non erano privi di logica: con una colonia sul
punto di scambio e un primo ufficiale romulano sulla stazione i sangueverde
sarebbero stati nella posizione ideale per tentare un colpo del genere "E
non avete pensato di informarmi? Se l'avessi saputo mi sarei mosso subito
dopo l'attacco per cercare il nostro uomo!"
=^=Abbiamo perso i contatti con lui dal giorno dell'attacco probabilmente è
morto=^=
"Probabilmente, eh? E cosa succede se i federali o i romulani trovano il suo
corpo e scoprono che è un klingon? E se invece non fosse morto e a scoprire
la sua identità fossero i kroger? Vi rendete conto in che razza di guaio
avete cacciato l'impero?!" K'ooD chiuse con un pugno la comunicazione. La
cantonata presa dal Pegh'Jad rischiava di essere disastrosa quanto quella
presa in occasione dell'invasione di Cardassia.

DS 16 Gamma, sala riunioni - ore 08:05

Dal modo in cui T'Lani entrò nella sala, nessuno degli altri partecipanti
alla riunione avrebbe potuto capire quanto fosse difficile la partita che si
accingeva a giocare la scoperta che la crisi attuale era stata almeno
parzialmente causata dall'incapacità della Flotta Stellare e della
Federazione di individuare e arrestare tempestivamente i contrabbandieri
kroger, cosa che la metteva in una posizione destramente delicata. Sapeva
che Lamak avrebbe presto preso la parola per annunciare loro che la flotta
romulana avrebbe attraversato quanto prima il tunnel spaziale diretta al
pianeta Uria. Per quanto fosse contrario a questa linea di condotta - e
conoscendolo la vulcaniana era fermamente convinta della sua contrarietà -
sapeva fin troppo bene che se si fosse rifiutato di assecondare i suoi
superiori questi lo avrebbero semplicemente rimosso mettendo al suo posto un
sostituto temporaneo che non sarebbe stato altro che il loro pappagallo.
Raggiunto il suo posto, si sedette. Se voleva evitare una guerra doveva
prendere subito la parola e convincere sia Lamak che K'ooD a seguire i suoi
consigli. Era la sua unica e ultima possibilità.
Con un sospiro impercettibile, chiese la parola al capitano Spini e iniziò
ad esporre il suo piano.