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DS16GAMMA - MISSIONE 13 RSS DS16GAMMA - Missione 13

13.02 " Nodi Klingon "

di Sherja T'Jael Spini, Pubblicato il 05-05-2014

Deep Space 16 - Quartieri personali Ambasciatore Lamak - Ore 11:45


"Come è andata?"
"Ammetto di avere una certa difficoltà a rispondere a questa domanda, cosa che non ripeterò mai al di fuori di qui come puoi facilmente intuire. Diciamo che è andata."
"Quindi hanno capito..."
"Oh... di sicuro T'Lani ha capito esattamente. È una vecchia volpe della diplomazia. Lei ha letto perfettamente cosa c'era dietro la mia difficoltà, e sono certo che proprio ora ne sta parlando con il suo Capitano."
"Cosa che noi non possiamo fare con il Sub Comandante giusto?"
"Prima di parlare con lui dovremo capire alcune cose Rain."

Durante quel breve scambio Rain aveva compreso esattamente quale fosse il livello di nervosismo del marito. Normalmente si sarebbe rivolto verso di lei, le avrebbe sorriso, le avrebbe fatto qualche cenno affettuoso... non quel giorno.
Aveva passato gli ultimi minuti a fissare ostinatamente lo spazio esterno, verso il tunnel. Anche senza percepire i suoi pensieri, era certa che fossero tutti incentrati sulla flotta al di là... in attesa.
Si avvicinò a lui senza sfiorarlo neppure, limitandosi a stare al suo fianco, fissando la stessa cosa che fissava lui. Dopo molti lunghi minuti Lamak le mise un braccio attorno alle spalle, stringendola a sé.
Prese forza dal contatto con il corpo della moglie.

"Non ho detto niente del figlio del Pretore ovviamente. Non credo però ci vorrà molto perché lo scoprano, e nel momento in cui lo scopriranno il nostro gioco sarà palese."
"Non hai giocato 'sporco', quindi non mi preoccuperei. Non hai mentito... Tu ti stai preoccupando sia politicamente, sia emotivamente. Queste persone, con cui ti confronti giornalmente, per le quali provi rispetto e che provano egualmente rispetto per te... li consideri amici. Quindi ti preoccupi che cambi la loro opinione di te... oltre che quella nei confronti dell'Ambasciatore Lamak."

Non rispose subito.
Si domandò per un breve momento se fosse necessario risponderle, vista la loro capacità di comunicare ad altri livelli. Abbracciandola più strettamente diede voce solo ad una parte della verità.

"Non si mente mai direttamente nel mio lavoro. Si omette..."


Deep Space 16 - Ufficio del Capitano Spini - Ore 11:55


"Mi sembra chiaro che dobbiamo dare il nostro supporto a Lamak."

T'Lani era seduta di fronte a lei come molte volte era stato in quegli anni. Era un notevole punto di equilibrio per lei, riusciva ad incanalare i suoi pensieri e chiarire la logica quando lei non la vedeva.

"Quello è l'ovvio in effetti. C'è molto altro dietro a quella richiesta. Lamak non fa richieste così gravose a vuoto, soprattutto non le fa senza citare ordini, personalità... dati..."
"Presumo mi stia per chiedere di scoprire quale sia la reale motivazione."

T'Lani scostò leggermente il cappuccio prima di guardare il Capitano.

"Lamak non può dircela. È un diplomatico troppo esperto per non sapere che a noi servono le informazioni che lui non può darci. Ugualmente lui sa che noi le cercheremo. Conosco quel giovanotto da molto tempo e sono certa che ci ha detto esattamente tutto quello che 'poteva' dirci... e forse anche qualcosa di più. - prese tempo - A volte mi domando se il Pretore ed il Senato si rendono conto di quanto Lamak stia facendo per l'Impero..."

Sherja sorrise della definizione che T'Lani aveva appena dato di Lamak... praticamente un 'giovanotto' molto promettente nel campo della diplomazia.

"Potrei chiedere a Lamak il permesso di condurre un'indagine... ma non credo ce lo concederebbe. La posizione dell'Impero mi pare oggettivamente più vicina alla guerra di quanto lui voglia farci credere."
"Concordo Capitano, però quelle informazioni non dette ci servono."

Il Capitano Spini si appoggiò allo schienale della sua poltrona.

"Intanto abbiamo quei video che Lamak ci ha mostrato, chiederò al Tenente Comandante Khish di esaminarli... potrebbe trovarci qualcosa che noi non vediamo. Gli affiancherò il Comandante Shivhek. C'è però anche una seconda strada percorribile Ambasciatrice. K'ooD ha un canale preferenziale utilizzabile, lei lo sa meglio di me, perché non chiedergli di condividerlo con noi?"
"Lei si sta riferendo alla Dottoressa Stern, può essere un canale difficile quello. La Dottoressa è sulla stazione come 'ospite' dell'Ambasciata Klingon in quanto madre di un capo clan. Potrebbe avere delle difficoltà a capire da che parte debba andare la sua lealtà."

Sherja scosse il capo.

"Anche se pensasse salomonicamente di doverla 'solo a sé stessa' credo sarebbe comunque una buona linea da tenere aperta. Già in passato ha dimostrato di essere una donna corretta..."
"Vedrò se sarà possibile muovere quella pedina. Per quanto riguarda le indagini le lascio a lei. Capitano suppongo abbia valutato l'opportunità di utilizzare il Comandante Shivhek in questo periodo."

La donna rimase stupita. A volte l'Ambasciatrice sembrava una specie di fantasma che raramente si vedeva in giro per la base quando non era strettamente necessario. Risultava quasi avulsa dalla vita di bordo. Poi improvvisamente faceva un commento legato alla recente separazione di Shivhek dalla moglie, cosa oramai nota al personale, e ci si rendeva di colpo che aveva molte occhi e molte orecchie non necessariamente noti o visibili.

"Sul lavoro, a parte quel momento specifico quando Gladia è stata a bordo, il rendimento del Comandante non è mai calato né è stato intaccato dagli accadimenti della sua vita privata. Quindi penso sia una buona scelta."
"Va bene. Confido che il Signor Khish comprenda che può non essere il momento migliore per i soliti piccoli screzi tra andoriani e vulcaniani."

Detto questo, senza palesare lo sforzo che cominciava a costarle alzarsi dopo un lungo periodo seduta, T'Lani si mise in piedi. Dopo un breve cenno di commiato, tirando il cappuccio in avanti a meglio coprire il volto e soprattutto il capo, si avviò all'uscita.


Deep Space 16 - Ufficio del Comandante Shivhek - Ore 12:30


Quando era arrivata la chiamata a rapporto del Capitano si era ritrovato a tamburellare nervosamente con le dita sul ripiano del tavolo. Ogni volta che si avvedeva di qualcosa del genere ne prendeva mentalmente nota, ma nel contempo accantonava il problema.
Diede uno sguardo di conferma all'ora indicata sul suo computer personale.
Non gli serviva.
Sapeva che erano esattamente le 12:32:54 secondi, ma per automatismo preferì controllare. Era atteso per le 13:15 dal Capitano. Le voci le sentiva, anche se poi preferiva non dare loro alcun peso, e quindi sapeva già quale sarebbe stata l'ordine che avrebbe ricevuto e questo gli permetteva di iniziare a lavorarci per qualche minuto prima di andare a rapporto.


Deep Space 16 - Ambasciata Federale - Ore 12:35


Il corpo di T'Lani quasi spariva nella poltrona del suo studiolo. Quando il Consigliere entrò si fermò per un momento stupita della sensazione che stava provando.
Nonostante quell'apparente fragilità, del corpo, l'energia che quella vulcaniana trasmetteva era enorme. La fermezza dello sguardo, la postura non rigida... come molti avrebbero detto... ma eretta e con un'innata grazia, le mani nascoste nella tunica... tutto il complesso dava un senso di autorità... no non autorità... autorevolezza estrema.

"Consigliere... - la voce bassa e ferma la accolse mentre un cenno la invitava ad accomodarsi - ...a cosa devo l'onore della sua visita."
"Ho bisogno di parlare con la vecchia amica che può capire un mio dilemma."
"Xar... cosa posso fare per te."

Shanja, o Xar, o semplicemente entrambi, sospirarono.

"Ricorderai sicuramente il mio ospite più recente... Marab Xar. È stato un avvocato abbastanza noto."
"Conosco il tuo passato Xar, anche se non ho avuto il piacere di conoscere Marab. Ricordo anche che era sposato con una donna affascinante, un'ottima pittrice se non ricordo male."

Shanja sorrise. Pochi nella Federazione potevano accettare con la stessa facilità dei vulcaniani che lei in una 'sua' vita precedente avesse avuto una moglie.
Sentì dentro di lei Xar agitarsi. Quel 'sentire' era l'altra cosa non facile da spiegare.

"Sì... Oda Ayn. Ora c'è Kiro Ayn. Al momento in una cella del nostro settore detentivo."

Lo sguardo di T'Lani si fece improvvisamente attento.

"Il trafficante d'armi?"
"Lui si dichiara innocente. Chiede il mio aiuto. Visto che siamo stati sposati il Tenente Comandante Riccardi ci ha dato la possibilità di avere un colloquio. Il problema è che io non sono più un avvocato... e per quanto io abbia anche Marab, non sarei mai in grado di reggere un procedimento di alcun genere. Inoltre... per quanto sia stata mia moglie... ora non lo è ovviamente più."
"Come Consigliere cosa ne pensi di questa situazione Xar?"
"Come Consigliere... Kiro è stato molto aperto, ma non mi ha dato le giuste sensazioni. Probabilmente è per questo che sono in realtà restia ad accettare la sua richiesta di aiuto."
"Il Consigliere chiede consiglio quindi... se ti fidi di me, gestirò io la situazione. Ho, ovviamente, un giovane avvocato nel mio staff. Affiderei a lui la questione."
"Giovane in termini vulcaniani suppongo..."
"Alla mia età, amico mio, un vulcaniano giovane ai miei occhi può tranquillamente superare i 90 anni."
"Non sei così vecchia amica mia..."
"...giochi su un piano diverso amico mio. Ora vai. Lasciami sistemare le cose... dovrò anche avvisare il Capitano Spini di questo."
"Grazie T'Lani... ti sono ancora una volta debitore."


Deep Space 16 - Ambasciata Romulan - Ufficio Ambasciatore Lamak - Ore 14:00


Lamak stava scorrendo per l'ennesima volta tutti i dati riguardo a quel caos assoluto che lo stava circondando, e del quale cercava di tirare le fila una alla volta. Uno dei nodi che non gli era per nulla chiaro era il Senatore Hamak.
Quando il Pretore gli aveva detto di interfacciarsi con lui era rimasto perplesso. Niente da dire. Buona famiglia, buon passato... ma fin troppo privo di macchie. Dubitava sempre dell'eccessiva pulizia delle persone. Preferiva avere a che fare con chi aveva qualche macchia nella propria vita, e non solo perché questo permetteva qualche 'aggancio' in più.
L'altra cosa che non gli era piaciuta per nulla, indagando a fondo, era l'amicizia di vecchia data tra la famiglia del Senatore Hamak e quella del Sub Comandante Leven.
I terrestri avrebbero detto di sentire 'puzza di bruciato'... qua non stava semplicemente bruciando qualcosa in cucina, c'era un vero e proprio incendio e lui ancora non riusciva a circoscriverlo.
Qualunque cosa stesse succedendo, non voleva finire cotto vivo e mangiato... doveva tirare un paio di fili, e forse poteva iniziare dall'Ambasciata Klingon...


Deep Space 16 - Sezione Scientifica - Ore 14:30


I due ufficiali stavano lavorando fianco a fianco da quasi un'ora oramai.
Avevano sezionato i filmati in parti, li avevano analizzati da un punto di vista di suoni, di luci, di posizione dei corpi, di colori, di continuità ed integrità.
Niente.

"Non capisco cosa vorrebbe che trovassimo il Capitano in questo massacro."

Shivhek non rispose.
Aveva guardato e riguardato molte volte quelle immagini oramai, ed ogni volta che arrivava alla fine e vedeva il kroger sentiva un fiotto di puro odio che reprimeva violentemente perché sapeva che non era sua quell'emozione.

"Signor Shivhek pensa che sia stato il branco?"

Shivhek si sforzò di rispondere mentre il video ripartiva per l'ennesima volta.

"Non credo. Se fosse stato il branco l'evoluzione dell'azione sarebbe stata meno lineare da un punto di vista temporale."
"Credo di capire cosa intende. Se un commando di pochi membri fa un massacro del genere inizia a sparare e poi continua muovendosi verso persone che scappano. Se fosse stato il branco ci sarebbero stati più aggressori e quindi meno persone in fuga."
"Esatto Signor Khish. Qui si nota chiaramente l'evoluzione temporale dell'azione, - interruppe l'immagine - vede qui? E qui? Osservi le posizioni dei corpi. I primi sono stati questi... e poi questi si son resi conto degli eventi ma non sono stati in grado di reagire abbastanza in fretta... mentre questi già stavano iniziando a scappare."
"Quindi per ora dopo aver visionato questo massacro un numero imprecisato di volte sappiamo solo questo, e che il decapitato in realtà non è romulano."

Shivhek si voltò di scatto verso di lui.

"Quale decapitato?"
"Si vede appena al limite del video. Sull'estrema destra... c'è un corpo di cui manca la testa."
"Sì... i romulani dicono che è uno dei membri dello staff scientifico."
"I romulani mentono. Non so se Lamak lo sa o meno, ma sicuramente quello... - e ribadì la cosa puntando il dito azzurro sul monitor - ...non è assolutamente un romulano."
"Mi spieghi."
"Il sangue nella zona del collo reciso è sicuramente in linea con quanto possiamo aspettarci da un romulano. Verde cupo, deossigenato e chiaramente seccatosi da tempo. Però... se ingrandiamo altre porzioni di pelle scoperta... vediamo le mani ad esempio... - le mani esperte dell'Ufficiale Scientifico inserirono i comandi adeguati rapidamente - ...osservi il colore della cute. Il livore... mi spiace ma non è tipico di voi sangue verde."
"Ha ragione. - confermò Shivhek soprassedendo sul commento - Questo però non ci dice con esattezza la razza... sembra a sangue rosso, ma ce ne sono molte che rientrano in questa categoria."
"Io mi sbilancerei Signor Shivhek... ho provato a fare una valutazione dell'altezza... è nettamente sopra i 202cm... visto che manca della testa."

Il vulcaniano si voltò verso di lui.

"Klingon."
"Possibile... non certo ovviamente, ma possibile."
"Questo complica molto le cose da un punto di vista diplomatico. Dobbiamo avvisare il Capitano e l'Ambasciatrice T'Lani."