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USS CRUSADER - MISSIONE 16 RSS USS CRUSADER - Missione 16

16.05 " Un'altra fazione "

di Gerard Ylim Yager, Pubblicato il 06-08-2015

Navetta 4 - 04/05/2395, ore 19:18


Il mercante tellarita era stato messo agli arresti dalle autorità di Cuellar, la navetta confiscata dalle autorità locali e posta sotto sigilli. Purtroppo i due ferengi erano riusciti a scappare. Forse avvertiti da un informatore, avevano tagliato la corda poco prima dell'irruzione. Fortunatamente i sensori della navetta 4 della Crusader erano in funzione e, aiutati dal controllo traffico cardassiano, avevano potuto tracciare la rotta della navicella aliena.
I due ferengi proseguirono come se nulla fosse, forse pensando che un atteggiamento normale non destasse sospetti nelle autorità.
Prontamente Quatro e Bloch ricominciarono il pedimamento che durava ormai da tempo. Il piccolo mercantile proseguiva nella sua rotta senza variare destinazione o velocità. Bloch e Quatro avevano ridotto le emissioni della navetta al minimo per rendere più difficile il loro rilevamento e, per la stessa ragione, non si arrischiarono nell'attivare i sensori attivi. In base alla direzione degli inseguiti avevano stimato la destinazione: un piccolo avamposto Cardassiano sul confine. Un posto isolato e tranquillo in cui i doganieri, dietro il giusto compenso, avrebbero chiuso entrambi gli occhi di fronte ad un traffico illecito.
"Non mi piace." brontolò Quatro.
Bloch era così assorto nell'analizzare i sensori passivi che non si accorse dell'affermazione del collega: "Cosa?"
"Secondo me stanno finendo in una trappola e... noi con loro." disse Quatro.
Bloch alzò le spalle e le antenne come per accentuare che non dipendeva da loro: "Non possiamo fare altro che seguirli."
"Avremmo dovuto prendere la Tamigi." continuò il Capo della Sicurezza.
"È una navetta molto più grande, veloce e dotata di un armamento superiore a questo trabiccolo."
"Già, ma è molto più facile da rilevare... meglio questa!" rispose Bloch.
"Già." ammise a malavoglia Quatro.

USS Crusader, Plancia - 04/05/2395, ore 19:22


"La Plancia è tranquilla, oggi." commentò il dottor Jenner comodamente seduto alla poltrona del Primo Ufficiale.
"Hai ragione." gli fece eco il Primo Ufficiale al comando della nave. Appena l'umano finì la frase la porta del turboascensore si aprì ed entrò rapidamente il Comandante McAllister.
"Ecco uno che non si sta riposando." esordì il dottore con un sorriso.
Mc Allister raggiunse i due ufficiali. Aveva l'aria stanca e sconvolta di chi ha migliaia di cose da fare e poco tempo per terminarle. "La vostra pace sta per finire." esordì lo scozzese.
E fu così. Pochi secondi dopo un furente Capitano Shaitan accompagnato dal Consigliere Delta entrò in Plancia lasciando poco tempo ai due ufficiali superiori per ricomporsi.
"Dottore, ho bisogno di lei in Infermeria... ora!" Il Capitano tuonò l'ordine mentre a rapidi passi raggiunse il suo ufficio. La porta si aprì e, prima di entrare, Shaitan si voltò verso l'ingegnere e chiese: "Quanto?"
La domanda era generica ma dal tono e dalla situazione lo scozzese capì a cosa il Capitano si stesse riferendo. "La nave potrà navigare tra 5 ore... ma ho ancora bisogno di altre 10 ore per terminare le riparazioni. Possiamo terminarle anche in movimento... stiamo facendo i doppi turni per cercare di essere pronti il prima possibile."
Shaitan capì che McAllister aveva fatto l'impossibile per rimettere in linea la nave. Visibilmente compiaciuto rispose: "Bene."
Detto ciò il Capitano entrò nel suo ufficio e, prima che le porte si chiudessero, aggiunse: "Yager, ci raggiunga."

Navetta 4 - 04/05/2395, ore 19:39


"Se fossi vulcaniano direi che con la confidenza del 98,975% la destinazione è l'avamposto Cardassiano di Jerrius." disse Bloch e, con un mezzo sorriso, aggiunse: "Ma io sono mezzo andoriano e mezzo umano per cui dico: la è l'avamposto Cardassiano di Jerrius."
Quatro annuì e rispose: "Sono d'accordo, marca ormai quasi una manciata di minuti all'entrata nel sistema stellare."
"Ho trovato un punto Lagrangiano in cui potremmo nasconderci." aggiunse Bloch.
"Bene, andiamo." Quatro pilotò la navetta con abilità. Lentamente si allontanò dalla rotta parallela e si inserì in una rotta verso il punto lagrangiano. Il resto del viaggio fu molto breve. Come previsto i mercanti raggiunsero l'avamposto Cardassiano senza problemi e iniziarono ad attendere in orbita attorno ad un asteroide.
Il tempo passò lentamente ed eterno come se tutto l'universo avesse deciso di attendere in pausa. D'improvviso, però, la situazione cambiò: un lampo di luce segnalò l'arrivo di un'altra nave. I nuovi arrivati avevano fatto il loro ingresso in modo spettacolare: con rapidità uscirono dalla curvatura a pochi chilometri dai mercanti e, con la loro immensa nave da guerra, si appostarono attorno alla navetta.
Bloch non credeva alle sue antenne: "Ma quelli sono..."

USS Crusader, Ufficio del Capitano - 04/05/2395, ore 19:39


"Tzenkethi?" Yager era esterrefatto.
"Esattamente." Il Tenente Delta annuì, prese un PADD e fece vedere dei dati al Primo Ufficiale. "Tre mesi fa i servizi segreti della Flotta Stellare hanno individuato in un remoto mercato nero delle valvole di controllo del flusso di plasma."
Shaitan si intromise nel discorso: "I seriali della nave parlano chiaro: quei componenti erano montati sulla gongola destra della USS Pathfinder, dispersa da anni."
Yager si sedette alla poltrona. "E gli tzenkethi cosa centrano?"
"Le analisi dei servizi segreti hanno condotto direttamente al loro governo." rispose pacatamente il Consigliere.
Il Primo Ufficiale rimase di sasso: "Quindi sono loro..."
"Non è detto, potrebbero anche aver semplicemente trovato le valvole o avute chissà come." rispose con molta logica Daniel.
"La Flotta Stellare ci ha incaricati di investigare e ritrovare la USS Pathfinder." In quelle poche parole il Capitano riassunse una mole di lavoro letteralmente immensa.
Yager annuì: "Bene, immagino che dovremo salpare il prima possibile."
Shaitan sorrise: "Esattamente. Ha i suoi ordini, comandante, al lavoro."

Navetta 4 - 04/05/2395, ore 19:59


"Una gondola?" osservò sorpreso Quatro.
"Sì, è la gondola di dritta... di una classe Intrepid." analizzò Bloch.
"USS Pathfinder?" chiese il Capo della Sicurezza.
Bloch scosse le antenne e la testa: "Per confermarlo dovrei usare i sensori principali e ci individuerebbero in pochi secondi."
Quatro annuì rammaricato e riprese a parlare poco dopo: "Però è strano."
"Concordo." rispose l'andoriano.
Quatro continuò a parlare come se nulla fosse: "Una nave tzenkethi che trasporta con il raggio traente un pezzo di gondola di curvatura di una nave di classe Intrepid."
Bloch fece per rispondere ma il suo quadro strumenti si illuminò come un'albero di natale: "Ci hanno rilevato!"
"L'incrociatore ha lanciato un siluro." confermò il Capo della Sicurezza.
Bloch fece per impostare un'azione evasiva.
Pochi istanti dopo il siluro colpì il bersaglio e un lampo accecante segnalò la distruzione della navetta.

USS Crusader, Plancia - 05/05/2395, ore 00.10


La Crusader era riuscita a salpare. Le riparazioni erano state quasi completate e il resto poteva essere ultimato durante il viaggio. L'equipaggio aveva risposto con rapidità e efficienza e la potente unità federale era nuovamente pronta a svolgere le delicate missioni che era destinata a compiere.
La Plancia era tranquilla e anche se il turno era finito alcuni ufficiali superiori erano là ad assolvere gli ultimi compiti della giornata. L'equipaggio, oltre a gorvernare la nave, stava preparando il discacco della sezione inferiore che da lì a qualche ora sarebbe partita per andare a recuperare la misteriosa navetta della Pathfinder posta sotto sigilli a Cuellar. Il resto della nave sarebbe andato a dare manforte a Bloch e Quatro.
Il Guardiamarina Heereel aveva appena iniziato il turno e non vedeva l'ora che i superiori andassero via per avere più tranquillità durante il turno di notte. Una serie di allarmi si accesero improvvisamente sulla sua consolle e segnalarono l'arrivo di una comunicazione scritta. Con noncuranza la giovane riprodusse il messaggio sul suo schermo dando per scontato che provenisse dal Comando di Flotta.
Il messaggio proveniva sì da un flotta ma non dalla Flotta Stellare. Lesse la prima parte, fece una breve pausa e, ringraziando che c'erano ancora ufficiali superiori in Plancia, richiamò l'attenzione di Yager.
Il Primo Ufficiale arrivò rapidamente, diede una lettura al messaggio, fece un profondo respiro come per assimilare quanto scritto e, voltandosi verso Shaitan, disse: "Capitano un messaggio da Gul Rabam... non le piacerà."

Avamposto Cardassiano di Jerrius, Sala Comando - 04/05/2395, ore 20:03


Morire è un brutta sensazione e quando ci si trova danti un essere si pensa che sia una divinità. Purtroppo per Bloch la prima cosa che vide fu il volto rugoso e grigio di un cardassiano. Quella fu una seconda brutta esperienza. Poi la logica insita in lui gli diede una seconda, e decisamente migliore, spiegazione: non era morto. Fu un ulteriore sollievo scoprire che la sua seconda ipotesi era la vera.
Si voltò leggermente e vide che anche Quatro era con lui. L'andoriano fece per dire qualcosa ma il cardassiano parlò per primo: "Benvenuti, vi abbiamo teletrasportati al pelo, un secondo dopo ed quel siluro vi
avrebbe vaporizzati con la vostra navetta."
I due ufficiali federali si guardarono l'un l'altro confusi.
Il cardassianò continuò a parlare: "Io sono Gul Rabam, comando questa struttura."
"Io sono Comandante Bloch e questo è il Comandante Quatro." si presentò a sua volta l'Ufficiale Scientifico.
Quatro fece un passo avanti e provò a giustificarsi: "Siamo qui..."
Il cardassiano con un enigmatico sorriso interruppe Quatro: "Lo so. Siete qui per la USS Pathfinder."
Il Gul si assaporò tutto quel secondo i cui i due federali si guardarono l'un l'altro sbigottiti poi con un sorriso aggiunse: "Siamo qui per aiutarvi a portare a casa i vostri colleghi."
La cosa più strana fu che quelle parole risuonarono vere nelle orecchie di Bloch.