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USS ERINLE - MISSIONE 07 RSS USS ERINLE - Missione 07

07.06 "A casa"

di Shinead O'Lauglin, Pubblicato il 18-09-2023

Edinbarra, vecchia Scozia, pianeta Terra, 17/04/2403


Shinead camminava senza fretta fra i filari di piante di fagioli che si estendevano tutto intorno alla fattoria, togliendo una foglia secca qui, raddrizzando un sostegno là. Il sole spendeva nel caldo pomeriggio, e la ragazza, il volto abbronzato dal sole, ne godeva tutto il calore. Indossava una camicia a scacchi con le maniche rimboccate, un paio di comodi pantaloni di fustagno e scarponcini. L'ampio grembiule ospitava nelle capaci tasche un paio di cesoie e l'immancabile dpadd, perché, comunque, doveva essere sempre reperibile.
Non era stato facile, dopo il fallimento della missione congiunta Erinle - Hope: erano passati da essere una unità di èlite, specializzata in missioni sotto copertura, con il 100% di successi, ad essere un imbarazzante fallimento. E la notizia si era diffusa rapidamente in tutta la flotta ed in tutte le basi, perché non c'è niente come una informazione riservata che si diffonda in un battibaleno.
Li avevano messi a terra, con la scusa di "manutenzioni straordinarie" alla nave, e molti non l'avevano presa affatto bene. Una parte aveva chiesto il trasferimento, subito accordato, altri si erano iscritti a tutti i corsi possibili, cercando di primeggiare in ogni modo, forse per impiegare il tempo, forse per dimostrare che quanto accaduto non era colpa loro.
Lei invece aveva fatto il conto di tutte le licenze non godute e di quelle premio ed aveva chiesto di poter tornare a casa, cosa che le era stata accordata senza problemi ed anche, le era parso, con un certo sollievo, così come le erano state accordate tutte le proroghe che aveva chiesto "in attesa del ritorno in servizio della U.S.S. Erinle".
E così era passato quasi un anno. A dire il vero, non le era sembrato che la nave fosse così mal ridotta, e si domandò, ancora una volta, cosa stavano cercando sull'Erinle. O forse, cosa stavano mettendo...
Tornata a casa, aveva messo le sue competenze scientifiche al servizio della comunità, occupandosi di quella che chiamava, con una certa ironia, biologia delle verdure, un bel cambiamento dalla Xenobiologia spaziale. Era rimasta in contatto con i suoi colleghi, mentre della Hope e del suo equipaggio, nessuno aveva più sentito parlare. Certo, a loro era andata anche peggio, pensò, erano considerati l'esperimento fallito.
Anche se, ancora una volta, Shinead si chiese quale fosse, davvero, l'esperimento. Mettere una nave nelle mani di ufficiali senza alcuna esperienza, sia pure con una ottima formazione? Questo aveva dimostrato che senza esperienza si era destinati a fallire, ma era questo lo scopo? E se invece fosse stato tutt'altro?
Cosa sarebbe successo se, per qualche sfortunata circostanza, l'Erinle si fosse trovata senza tutto il gruppo di comando, impossibilitato ad agire o morto, e la nave fosse stata affidata a giovani ufficiali senza esperienza? Cosa avrebbero dovuto saper fare, questi? O meglio, quale addestramento avrebbero dovuto avere per renderli in grado, pur in mancanza di adeguata esperienza, di governare in maniera soddisfacente la situazione? E se fosse stato questo lo scopo della missione? Verificare cosa sarebbe servito insegnare ai cadetti per renderli autosufficienti e preparati in caso di assoluta emergenza. Questo significava che tutti i programmi di addestramento della Flotta Stellare avrebbero dovuto essere rivisti e modificati, alla luce di quanto successo a loro, in quanto avevano ampiamente dimostrato di essere del tutto inadeguati sotto questo punto di vista.
Shinead sorrise. Magari, fra una ventina di anni, l'operazione Erinle - Hope, o meglio Hope - Erinle avrebbe costituito materia di studio all'Accademia, e loro sarebbero diventati famosi, come la Kobayashi Maru!
Gregor la abbracciò da dietro, arrivandole silenziosamente alle spalle. "A che cosa sta pensando il mio ufficiale scientifico preferito?" le chiese baciandola sulla nuca.
La donna si abbandonò nel suo abbraccio.
"Pensavo che è quasi ora di raccogliere i fagioli!"
"Oh, e io ci credo!" rispose lui ridendo.
Proprio in quel momento il dpadd cominciò a vibrare, Shinead lo estrasse dalla tasca del grembiule con un sospiro, aprì il messaggio e fece scorrere rapidamente lo sguardo sullo schermo, poi lo spense e lo ripose nella tasca. Gregor rimase silenzioso alle sue spalle, abbracciandola solo un poco più forte mentre la donna faceva scorrere lo sguardo sui campi verdi. Sapevano entrambi che quel momento sarebbe venuto, la vacanza non poteva durare per sempre.
"Bè, che dice il messaggio?" le chiese lui.
"Hanno finito di riparare l'Erinle, per cui ci reimbarchiamo. Devo partire fra 4 giorni."
Gregor la strinse ancora un poco più forte, e restarono lì, immobili, abbracciati per una manciata di secondi. Poi lui la prese per le spalle ridendo e la fece voltare verso di lui, baciandola con passione.
"Solo 4 giorni ? Allora non abbiamo tempo da perdere!", le disse prendendola fra le braccia.
"Ehi, no, cosa fai!" gli rispose la donna.
"Oh, lo vedrai!"
E, ridendo entrambi, si avviarono verso la casa.