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USS ERINLE - MISSIONE 07 RSS USS ERINLE - Missione 07

07.10 "Anche la polvere non riposa"

di Ezra Madrigali, Pubblicato il 19-02-2024

Pianeta sconosciuto - Mercato cittadino - 2403/09/28 17:10


Madrigali si avvicinò per cercare di capire meglio, ma la relatrice stava terminando il suo concitato discorso con una frase che il traduttore universale convertì in "Noi abbiamo per primi le mani sporche del nostro sangue! Dobbiamo fare qualcosa, prima che sia definitivamente troppo tardi", poi si mise una mano alla bocca e diede un colpo di tosse. Si defilò lasciando il palco ad un uomo di mezza età. Ezra colse al volo l'opportunità e, con un rapido gesto al suo capitano, fece intendere che si sarebbe allontanato. Cercò tra la folla la donna e la vide che si muoveva malamente, piegandosi a tratti per i colpi violenti di tosse. Con un rapido movimento la raggiunse e le afferrò il gomito. Lei si voltò, due occhi intensi violacei lo fissarono, orgoglio e paure insieme.
"Non ti voglio fare del male", disse lentamente Madrigali, mettendo le sue mani alte accanto al volto, "sono un guaritore", non trovò parola migliore non sapendo l'evoluzione di questo popolo nel campo medico, "vorrei aiutarti".
Lei fece un cenno di diniego col capo, "Non mi serve il tuo aiuto, non so neppure chi tu sia e non mi fido". Ezra apprezzò la franchezza che tanto gli ricordava quella sorta di pragmatismo arrogante di chi soffre, un po' come aveva riscontrato in tanti bajoriani.
"Vengo da lontano, mi chiamo...Ezra," il nome più memorizzabile, " e di mestiere guarisco le persone ammalate. E tu non mi sembri proprio in forma".
"Nessuno lo è qui. Ci stanno uccidendo, tutti. Bambini, donne, giovani uomini."
Ezra vide una breccia nelle sue difese e con cautela provò ad entrarci, "Come succede?"
"Non lo so, ma è qualcosa nell'aria. Qualcosa che respiriamo".
Per un attimo Ezra ebbe la sensazione di déjà-vu. Molti secoli indietro anche la Terra si era trovata con una drammatica situazione ambientale e aveva dovuto fronteggiarla per evitare il collasso. E proprio le polveri emesse nell'aria dall'attività umana ne era ampiamente responsabile.
"Posso controllare come stai?", chiese con il massimo tatto che Ezra potesse mettere in campo in una situazione delicata e tesa al contempo. Lei si rifiutò e scappò via. L'ufficiale medico la seguì, perché mentre parlava con lei aveva fatto una scansione con il suo tricorder, che teneva in tasca. E i dati non erano affatto rincuoranti. La donna stava morendo. I suoi alvei polmonari erano saturati di una sostanza cancerogena.
Vide la donna infilarsi sotto un portico e lui si gettò.
Il capitano Drax aveva già perso di vista il suo ufficiale medico e la cosa lo stava irritando. Avrebbe usato d'impulso il comunicatore ma temeva che, in quell'affollamento qualcuno la potesse notare. E proprio mentre dava per persa ogni speranza vide Madrigali riapparire di colpo accanto a lei.
"Dove è stato Signor Madrigali? Le pare che in questo momento sia il caso di correre dietro a qualche nativa?"
Madrigali scosse il capo: "Capitano, ma io sono sempre rimasto qui, non capisco". E la risposta preoccupò ancor di più la capitana.



Pianeta sconosciuto - Nei pressi di una recinzione vicino ad un sito di lancio - Contemporaneamente


O'Lauglin alzò il tricorder e passò la scansione attorno alla recinzione. Rollins e Stircze accanto a lei con i phaser puntati
"Signore Naholo, c'è un problema", ad un certo punto ruppe il silenzio la giovane irlandese. Naholo si fece spazio e le si parò di fronte per dire, "Quale tipo di problema?"
L'accento irlandese scandì le parole più di quanto il suo idioma d'origine permettesse, "signore, non esiste questa recinzione". All'espressione stupita di Robert, replicò "E' pura energia. Siamo in una griglia energetica".
"Dicasi struttura olografica, giusto?" chiese Robert.
"Sì e no, signore. Si tratta di una sovrascrittura dello spazio tramite un campo energetico. Non ne capisco la ragione, ma la recinzione viene rilevata come esistente, ma in realtà è altro. Stanno dissimulando qualcosa".
"Dissimulare qualcosa con una recinzione? O'Lauglin si rende conto dell'assurdità?"
"Signore.."interruppe Rollins. "Abbiamo forse trovato il generatore del campo energetico", disse indicando una specie di bidone dei rifiuti, con la scritta Pericolo Radioattività.
Naholo si girò per guardare ìl bidone e passò il tricorder. Fece un cenno d'assenso verso Rollins, "ottimo lavoro. Disattiviamolo e vediamo cosa ci aspetta".
I tre federali puntarono i loro phaser e spararono all'unisono sul bidone.



USS Erinle - Laboratorio scientifico - contemporaneamente


Draen attivò il badgecomm con un tocco leggero ma deciso.
=^= Tenente Trevix, ehm, credo di aver trovato qualcosa, venga qua, =^= e si lasciò scappare al termine un =^= in fretta. =^=
Trevix non perse l'occasione e apparve sulla soglia del laboratorio in pochi minuti. Guardò Draen e attese un riscontro.
"Allora, è incredibile", parlò lei in preda all'eccitazione che aggiunta alla sua dote empatica betazoide ne faceva un momento particolarmente intenso. "Immagini questo" e fece incontrare il suo pollice con l'indice della mano destra, a modo di ok. "nello spazio tempo. E che in mezzo ci passi della materia. Bene, questa materia viene da una realtà e giunge in un'altra diversa. Ma portandosi dietro le caratteristiche fisiche dell'altra realtà. Ecco la materia è la polvere! E' una scoperta meravigliosa!"
Trevix, da ufficiale OPS, faticava a comprendere la condizione estatica della collega, ma al contrario rimaneva piuttosto interessato dagli effetti pratici della cosa.
"Mi faccia capire. Sta dicendo che il pianeta è una sorta di...passaggio tra due realtà diverse?".
Lei aprì il volto ad un sorriso raggiante, "esattamente. O meglio, sul pianeta ci sono degli addensamenti di queste polveri. Sono luoghi distribuiti a macchia di leopardo sul pianeta. Ma la cosa incredibile è che la polvere, la nostra polvere stellare, è una polvere che proviene da altre dimensioni e impatta su questa dimensione!"
Trevix si passò la mano dietro la nuca, in volto un'espressione vaga, indecifrabile. "Adesso, ho bisogno di elementi. Come ha scoperto che la polvere proviene da un'altra dimensione?"
"Non ho detto dimensione, ma realtà. Ebbene, ho provato ad agire sulle polveri inserendoli in un campo tachinico e..et voilà, la polvere ha cambiato natura molecolare. I cristalli si sono allineati in modo diverso, capisce? Questo succede solo se la polvere proviene da un altro continuum spazio-temporale."
"E come ha capito che sul pianeta ci sono questi..."
"io li chiamo varchi. Sono punti ad alta densità di polveri"
Trevix cominciava a capire, "E come fa a sostenere l'ipotesi che le polveri abbiano effetto in questa realtà?", chiese il capo OPS
"Ahhh. Non lo so. Questo proprio è solo un'ipotesi. Posso dire che se hanno effetto sui nostri sistemi tecnologici, potrebbero averlo sulle persone, sul continuum stesso e su tutto ciò che appartiene alla nostra realtà, compreso: il tempo!"
Trevix iniziò a sentire un leggero sudore freddo. "E i siluri?"
E i due ufficiali quasi insieme dissero, "I romulani stanno sfruttando la polvere per creare un'arma che alteri lo spazio tempo". Si guardarono. "Siamo nei guai!".



Pianeta sconosciuto - Mercato cittadino - 2403/09/28 17:20


Ezra entrò nell'atrio di una palazzina in mattoni di argilla. Davanti a lui c'era la donna che era reclinata a vomitare. "Mi scusi, ma io posso veramente aiutarla", disse l'ufficiale medico.
"E come? Non vede come sono messa? Le polveri mi stanno uccidendo".
"Devo sapere di più di queste polveri", disse Madrigali, "mi aiuti ed io cercherò di aiutare lei."
La donna parve riflettere un attimo. "Sono molti anni che le polveri sono comparse. Ma erano poche, limitate ad alcuni punti, qua e là. Noi sapevamo che dovevamo solo evitarle e starci lontano. C'erano vecchi detti tra gli anziani che raccontavano di strane cose, storie del terrore raccontate per lo più ai bambini per non spingerli a non esporsi ad inutili pericoli. Poi, sono arrivati loro e hanno iniziato a scavare per aumentare l'emissione di queste polveri. Ma ci stiamo ammalando tutti...".
"Loro chi?" chiese Ezra, "hanno un nome?"
Lei fece un cenno d'assenso, "Si fanno chiamare Rihannsu e in cambio della possibilità di scavare ci hanno dato la conoscenza".
"E questi punti dove c'erano le polveri, come si riconoscono?".
Lei diede un colpo di tosse, "La tecnologia che ci hanno dato i Rihannsu l'abbiamo usata per evitare che noi stessi ci avvicinassimo. Sono stati protetti da costrutti ben riconoscibili".
Madrigali guardò il capitano "Qualcosa non va?" chiese. Il capitano alzò un sopracciglio, con aria non priva di sincera preoccupazione, "Ezra, lei ha una densità incredibile di polveri nel sangue. Lo sto rilevando ora... Cosa le è successo?" e mentre diceva così apparve l'altro Ezra seguito dalla donna. I due Madrigali si guardarono in volto
" e tu chi saresti?", chiesero all'unisono.



Pianeta sconosciuto - Nei pressi di una recinzione vicino ad un sito di lancio - Contemporaneamente


L'esplosione del bidone alterò in un attimo il paesaggio. La matrice energetica che creava la recinzione e il fabbricato lasciarono allo scoperto una sorta di gazebo in pietra in mezzo ad erbacce e rami.