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USS ERINLE - MISSIONE 07 RSS USS ERINLE - Missione 07

07.01 "Di licenze, missioni e segreti"

di Sidzi Drax Ajen, Pubblicato il 26-04-2023

Sol III - San Francisco
Comando di Flotta - sala d'attesa dell'ammiraglio Clissohg jav Dehg
17 aprile 2403 - ore 08:15


Il capitano Sidzi Drax Ajen era seduta sulla poltroncina con il busto piegato in avanti, i gomiti posati sulle ginocchia e le mani strette fra di loro, e aspettava di essere ammessa nell'ufficio dell'ammiraglio. La gamba sinistra ballava leggermente, impaziente.
Quasi un anno di fermo per la Erinle, un anno in cui era stata fatta la manutenzione della nave (che ormai doveva essere perfetta considerato il tempo trascorso).
Quasi un anno in cui aveva cercato di indagare, con discrezione, sull'evoluzione delle indagini sulla colonia Chuldriel, scontrandosi contro muri di riservatezza e silenzio.
Ed aveva fatto lunghe sedute con il consigliere Soraya.
Ed aveva tenuto lezioni all'accademia.
Ed aveva fatto la ragnatela nella sala d'attesa dell'ammiraglio per sentirsi dire: "i lavori alla sua nave, non sono ancora finiti, quindi goda la licenza e si tolga dai piedi!"
Stavolta era diverso però, stavolta era stata Clissohg jav Dehg a convocarla e questo poteva solo indicare che c'erano delle novità.
Finalmente la segretaria andoriana le fece cenno di entrare. Drax si alzò di scatto, fece un paio di passi verso la porta dell'ufficio dell'ammiraglio e si fermò. Respirò a fondo e, solo quando fu sicura di avere il pieno controllo di sé, entrò.
La tellarite era seduta alla sua scrivania, con la solita espressione torva, e pestava le dita sulla consolle come se quella fosse un nemico. Dopo qualche secondo sbuffò e la fissò con un lungo sospiro seccato.
"Beh? Niente domande? Proteste? Lamentele, capitano Drax?" la apostrofò.
"Dopo l'ultima volta, signore, ho imparato ad aspettare che sia lei a parlare." Rispose lei cercando di mantenere l'espressione neutra.
"Umpfh! Si vede che finalmente un po' di sale le è entrato in quella zucca da Trill! Si segga, non mi faccia perdere tempo in convenevoli," le disse in tono sbrigativo indicando la poltrona davanti alla sua scrivania. "Sarà felice di sapere che la U.S.S. Erinle è pronta a ripartire, gli ordini arriveranno nei prossimi giorni." Le disse quando si fu seduta.
"Bene," fu la risposta sollevata di Drax, seguita, subito dopo, da uno sguardo incerto.
"Cosa c'è? Cosa c'è? Cosa c'è ancora? No, non posso dirle nulla di Chuldriel, quella missione non è più di vostra competenza e no, non ci sarà alcuna possibilità che veniate coinvolti in futuro. La situazione della sua nave si è sbloccata solo perché la gestione dell'intera vicenda al vostro ritorno non è stata gestita come piace a me."
Il capitano aprì e richiuse la bocca di scatto a quelle parole, ma l'ammiraglio continuò come se non ne avesse visto la reazione.
"Nessun membro della mia squadra deve essere interrogato senza che a) io ne sia informata e b) abbia approvato. Non mi fraintenda," aggiunse interrompendo nuovamente il tentativo di Drax di parlare, "avete sbagliato, ma le circostanze in cui è avvenuto il vostro sbaglio giustificano l'errore sia vostro che di quei finti ufficiali della U.S.S. Hope."
"Signore..."
"Non mi faccia la paternale sui finti ufficiali capitano! Sono bravi, ma hanno ancora tanto da imparare! Invece di difenderli pensi a risolvere i suoi di problemi, che loro sanno benissimo difendersi da soli!"
"Si signore," dopo tutti quei mesi, ormai, Drax aveva imparato quando era il caso di smetterla di discutere. L'ammiraglio emise una specie di grugnito di approvazione.
"Ora, gli ordini della vostra prossima missione arriveranno fra qualche giorno e, lo dico adesso e non lo ripeterò un'altra volta capitano, non riguarderanno né si avvicineranno nemmeno lontanamente al presunto capitano Landar."
"Si signore," rispose nuovamente Drax serrando la mascella.
"Aggiungo che, se per puro caso le capitasse di imbattersi in quel suo guardiamarina sotto copertura, lei non farà nulla per coinvolgere la sua nave ed il suo equipaggio in missioni che mettano a rischio l'intera operazione super segreta, sono stata chiara?"
"Si signore," mugugnò Drax.
"Non metta a rischio l'operazione di altri comandante," ripeté l'ammiraglio scandendo parola per parola, "sono ammesse solo missioni che riguardano la Erinle e il suo equipaggio. Chiaro? Il suo equipaggio."
Il capitano e l'ammiraglio si fissarono per alcuni lunghi secondi.
"Si signore," rispose di nuovo Drax trattenendo a stento un sorriso.
"Ora si tolga dai piedi! E buon volo".
Il capitano Sidzi Drax Ajen si alzò dalla poltrona, salutò l'ammiraglio e lasciò il suo ufficio a passo svelto.
Una volta fuori dall'ammiragliato trovò Toran ad attenderla. L'ornariano le lanciò uno sguardo interrogativo notandone l'espressione.
"Possiamo ripartire, dovremmo ricevere gli ordini di missione nei prossimi giorni" gli spiegò lei sorridendo. "E l'ammiraglio è stata molto chiara: non dobbiamo interferire con le missioni di altri."
Il primo ufficiale della Erinle non disse nulla mentre le camminava a fianco.
"Questo non vuol dire che se, ipoteticamente parlando, in un qualche futuro un certo guardiamarina in missione sotto copertura, cercasse di contattarci, noi non faremo di tutto per aiutare un membro del nostro equipaggio," proseguì Drax mantenendo lo sguardo fisso davanti a sé. "Anche su questo è stata molto chiara."
"Oh," sul volto di Toran comparve un sorriso felino. "Bene."
"Dovremo essere molto discreti, signor Toran, e attenti."
"Lo saremmo, signore." Poi, dopo alcuni minuti di silenzio le chiese: "Sa già quale sarà la nostra prossima destinazione?"
Drax scosse la testa e strinse le spalle. "Può essere di tutto, Toran, di tutto.