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ATLANTIS - MISSIONE 03 RSS ATLANTIS - Missione 03

03.06 " Figli di un dio diverso"

di Joshua Enric Random, Pubblicato il 08-04-2017

5 Novembre 2171 Ore 04:45 Area magazzini stazione


L'ombra mano a mano si delineò, uscendo dall'oscurità per apparire ben definita e stagliata sotto le luci dei fari dell'area magazzini.
Il cuore di Cortes ebbe un sussulto. E la mente corse al passato..


Ottobre 2140 - Scillar


Il vento turbinava impetuoso graffiando il volto di un giovane Cortes come sottili unghie affilate. Fissava il bel volto di Lazarus, i cui capelli lunghi si agitavano.
"Non puoi aver fatto una cosa simile! Sei un pazzo!" urlò Fabio travolto dal furore: "Stiamo creando gli eletti! Lo capisci? Gli umani liberi da ogni costrizione morale, che non devono reprimersi per essere superiori!!", la voce di Lazarus echeggiava nelle rocce che affioravano dalla tormentata terra di Scillar.
Stava per piovere, si sentiva già l'odore di bagnato nell'aria. "Lazarus, sei un criminale. Le guerre eugenetiche sono finite...tu stai osando troppo!"
Improvvisamente uno shuttle emerse dalla roccia illuminando con dei fari la roccia. Iniziò a piovere, torrenziale di colpo. Anche questo un effetto del clima devastato di Scillar.
"Vieni con me! Unisciti a noi. Diventa il padre che hai sempre desiderato.
Il padre di un esercito intero di eletti!", Lazarus porse la mano a Cortes.
I due si guardarono, per una frazione di secondo, l'ultima nella loro vita, si capirono. Lazarus sorrise e scosse il capo, mentre i capelli bagnati facevano emergere le orecchie appuntite da vulcaniano.
Poi con un balzo improvviso raggiunse il portello di carico dello shuttle che si era aperto. Scivolò lungo la rampa, facendo perdere stabilità allo shuttle. Lazarus rimase appeso, strigendo con la mano destra un appiglio nella rampa. Cortes si avvicinò, ma non poteva raggiungerlo. Lo shuttle stava iniziando a roteare nell'aria.
Con un grido che si disperse nel vuoto Lazarus lasciò la presa, senza riuscire a resistere o come gesto folle di una rinuncia alla vita, e cadde scomparendo tra le rocce.
Lo shuttle riprese quota e di dileguò...con il suo carico umano.

5 Novembre 2171 Ore 04:49 Area magazzini stazione


Il ragazzo guardò Fabio. Era alto quasi come il capitano, slanciato.
"Padre, abbiamo bisogno di te."
Cortes fece fatica a deglutire.

5 Novembre 2171 Ore 04:40 Plancia Uss Atlantis


"Rilevo diverse presenze umane nel magazzino", disse Kimura, mentre Josuha restava con le braccia conserte al suo fianco.
"Riesci ad identificarne la natura?" chiese Random con la sua voce metallica.
Il tenente Blake era alle loro spalle.
"Non capisco" disse Kimura. Joshua e Random si avvicinarono, "sono due tracce geneticamente identiche."
"A chi appartengono?" chiese il tenente Blake.
"Al capitano" disse Random scuotendo incredulo il capo.

5 Novembre 2171 Ore 04:51 Area magazzini stazione


"Non può essere. Eravate.. .solo esperimenti mai riusciti... ." disse a voce bassa Cortes.
"Ti sbagli padre, o dovrei chiamarti capitano. E' offensivo pensare che dici che noi non siamo mai riusciti. Noi siamo qui, vivi e vegeti. Capaci di percorrere il nostro destino di esseri superiori. E questo lo dobbiamo a te, padre e al genio di Lazarus!"
Cortes scosse il capo e guardò Lazarus "Che cosa vuoi?"
Lazarus sorrise, come quel giorno quando era morto davanti a Cortes. Ma ora era risorto, per riportargli il passato.
"I nostri figli sono tenuti prigionieri dai pirati di Orione, su Scillar. Sono riuscito a liberarne qualcuno, ma voglio tornare a salvarli tutti! Loro sono destinati a grandi cose, non vedere impiegato il loro talento per bassi istinti di guadagno".
Cortes guardò il ragazzo: era identico a lui. Era lui, era il suo clone"

Maggio 2140 - Scillar


"Possiamo cambiare il mondo, possiamo creare esseri migliori di quello che oggi noi siamo, umani, vulcaniani, trill."
"E come pensi di riuscirci?"
Lazarus si portò il bicchere di brandy alle labbra: "A partire dai nostri geni, già superiori rispetto alla media, liberando il nostro ego e lasciando che i nostri istinti si evolvano, al di là della logica, della funzione e del controllo che le nostre società impongono. Mi riferisco ad esseri superiori. Di riprendere a fin di bene quello che l'eugenetica ha abbandonato."
Cortes rimase stupefatto. Sbalordito ma una parte di lui anche affascinato.
Sapeva di stare camminando sul sottile filo della follia.

5 Novembre 2171 Ore 04:45 Plancia Uss Atlantis


"Cosa facciamo?" chiese Kimura.
Blake incrociò lo sguardo con Random e disse: "Teletrasportiamo qui il capitano e l'altro con la stessa traccia genetica".
Random sorrise "Immediatamente!" e senza pensarci troppo si diresse alla sua consolle "Energia!" disse con tono trionfale.