Home Home
 
 
 
 
 
 
USS WAYFARER - MISSIONE 12 RSS USS WAYFARER - Missione 12

12.01 " Doni e ospiti inattesi "

di Michael Lucius Kiron, Pubblicato il 29-09-2014

Ufficio del Capitano, USS Wayfarer - Cantieri Utopia Planitia
20/07/2394 Ore 8.00 - D.S. 71548.86


Seduto alla sua scrivania, Michael Kiron, sorseggiava una tazza di caffè nero bollente mentre leggeva per l'ennesima volta il ruolino di servizio del nuovo Ufficiale Medico Capo, il Tenente Comandante Julia Reis Squiretaker.

Ancora una volta si stava soffermando sulla parte segretata del ruolino, quella che descriveva i fatti del 2393 e per i quali la Wayfarer era stata chiamata ad indagare.

Improvvisamente l'avviso acustico segnalò la presenza di qualcuno alla porta del suo ufficio.

"Avanti." Rispose distrattamente, mettendo in stand-by il D-Padd e poggiandolo sulla parte destra della sua scrivania, affianco ad altri dispositivi ordinatamente accatastati.

La porta scorse sibilando all'interno della paratia mostrando il Primo Ufficiale Krell Rumar e, dietro di lui, i tecnici che lavoravano alacremente agli ultimi preparativi prima della partenza della nave.

"Buongiorno Capitano." Esordì Krell dirigendosi verso di lui con un'elegante cofanetto blu notte tra le mani. "Spero di non essere in ritardo per il briefing mattutino..."
"E' in perfetto orario, Numero Uno ... come sempre ..."

Arrivato davanti all'ufficiale superiore, Krell si accomodò poggiando sulle ginocchia il cofanetto che recava con sé.

Kiron decise di far finta di nulla e, preso uno dei D-Padd accatastati, iniziò a parlare.

"Allora Numero Uno, situazione dell'equipaggio?"
"Mi scusi Capitano..."
"Qualcosa non va Krell?" Chiese Kiron distogliendo lo sguardo dai dati del dispositivo che aveva iniziato a consultare.
"Mi sono permesso di portarle un pensiero dalla mia ultima licenza sulla Terra e vorrei darglielo prima di iniziare il briefing..." Disse Rumar porgendogli il cofanetto.

Era la prima volta che Krell, dopo quasi otto anni di servizio a bordo della Wayfarer, si presentava al suo ufficiale di comando con un dono e questa sorpresa aveva spiazzato Kiron che, con evidente imbarazzo, non riuscì ad aggiungere altro se non la più blasonata frase "Krell, non doveva disturbarsi."

"Nessun disturbo Capitano, anzi per me è un vero piacere ..." E vedendolo tergiversare oltremodo, lo esortò "Coraggio, lo apra!"

Kiron sorrise e aprì la scatola. Scrutò il contenuto e delicatamente lo tirò fuori dalla custodia.

"Una Rolleiflex biottica degli inizi del ventesimo secolo ..." Quasi balbettò Kiron mentre, emozionato, la ruotava delicatamente su se stessa per ammirarne ogni piccolo dettaglio. "Io ... io ... sono senza parole, Numero Uno. Ma come se l'è procurata?"
"E' un cimelio di famiglia ..."
"No, allora non posso accettare!" Protestò fintamente Kiron, facendo per restituirgliela.

No Capitano! So quanto lei sia appassionato di questi 'gioielli' e so anche che non potrebbe stare in mani migliori... "

Kiron sorrise e cominciò a caricare l'otturatore.

Guardò dentro il mirino e passò in rassegna gli oggetti del suo ufficio mettendoli a fuoco ... quindi andò a cercare nell'inquadratura il Primo Ufficiale e mimò lo scatto.

"Può scattare, se lo vuole ... la macchina è ancora funzionante e sono riuscito a farmi replicare una pellicola, che è già stato caricata all'interno..."

Kiron, senza distogliere l'attenzione dall'inquadratura, affondò il dito sul tasto azionando la meccanica dell'otturatore.

"Questa è musica per le mie orecchie!"
"Si sbrighi a finire la pellicola, così potrà mandarla in sviluppo e farmi avere la foto che mi ha scattato ..." Aggiunse sorridendo il Trill.

In quello stesso istante un avviso acustico segnalò l'arrivo di una chiamata e lo schermo a scomparsa del terminale iniziò a sollevarsi ed aprirsi mostrando il logo della Federazione dei Pianeti Uniti.

Rumar fece per alzarsi, ma Michael gli fece segno di rimanere e accettò la chiamata.

=^= Capitano Kiron, spero di non averla disturbata.=^=

"Nessun disturbo, ammiraglio Tracey."

=^= Cos'è quella? Un prototipo di olocamera? =^=

"In un certo senso, signore ... è una macchina fotografica del ventesimo secolo... un dono del Comandante Rumar ..."

=^= Capisco. =^= Tagliò corto Tracey.

=^=La contatto per avvertirla che avrete un ospite a bordo... l'ammiraglio Vanessa Reis Squiretaker ... =^=

"Con tutto il rispetto, stiamo per partire per una missione potenzialmente pericolosa ... posso sapere il perché di tale decisione?"

=^= La sua presenza non ha nulla a che fare con la missione che vi accingete a svolgere. L'ammiraglio è avanti con l'età, così è stato deciso di esaudire il suo desiderio di poter passare un po' di tempo con la nipote, la Dottoressa Squiretaker ... tutto qui...=^=

"Capisco." Rispose laconicamente Kiron, mal celando uno sguardo poco convinto.

=^= L'imbarco è previsto alle 11.30 antimeridiane. Preparatevi ad accoglierla a bordo. =^=

"Sarà fatto. Kiron, chiude."

"Qualcosa non va?"

"Non so, Krell ... a volte mi sembra come se questo equipaggio fosse ancora sotto esame... Magari è solo una mia elucubrazione mentale. Ma non pensiamoci adesso. La ringrazio ancora per il bellissimo regalo. Ne avrò massima cura, non tema, e spero di poter fare qualche foto durante la mia prossima licenza, o al massimo quando lascerò a lei la Wayfarer per andarmene in pensione ..."
"Con tutto il rispetto, non pensò che diventerò mai ufficiale di comando di questa nave ..."
"Non capisco Krell. Semmai mi succedesse qualcosa o se decidessi di abbandonare il servizio attivo, io penso che la Wayfarer non potrebbe avere miglior ufficiale di comando di lei ... ormai sono otto anni che presta servizio a bordo, conosce questa nave come le sue tasche ed è stimato da tutto l'equipaggio. Non dovrei ... ma le confido che sono già diverse volte che spendo il suo nome con l'ammiraglio Tracey..."
"Io la ringrazio per la fiducia, ma non mi fraintenda, signore ... sono molto legato a questa nave e al suo equipaggio, ma in tutta sincerità, e soprattutto in amicizia, mi auguro di non succederle mai ... "
"Purtroppo, Numero Uno, la vita molto spesso prende delle rotte diverse da quelle che noi ci auguriamo. Come ufficiali della Flotta Stellare, noi non possiamo abbandonarci ai sentimentalismi, ma dobbiamo svolgere puntualmente al meglio i nostri compiti ed i nostri doveri. Ad ogni modo, la ringrazio anche per l'augurio di non vedermi tirare le cuoia prima del tempo. "
"Magari un giorno avrò una nave tutta mia, fresca di varo ... chissà ..."
"Se lo meriterebbe, Krell... ora però torniamo al nostro briefing, prima che arrivi l'ammiraglio Squiretaker."

Turboascensore 1, USS Wayfarer
20/07/2394 Ore 11.15 - D.T. 71467.03


"Ponte Otto."

Impartito l'ordine al computer, Krell Rumar azionò il suo comunicatore.

"Rumar a Squiretaker."

=^= Qui Squiretaker. Mi dica comandante. =^=

"Mi raggiunga con urgenza nell'hangar navette 1."

=^= Sì, signore. =^=

"Che idea si è fatto della Dottoressa Squiretaker?"
"Be', Capitano ... diciamo che il 'primo contatto ' è stato decisamente positivo ... Mi sembra una donna brillante, con una spiccata personalità e per giunta molto affascinante. Non posso dire altrettanto del primo incontro con il nostro Ufficiale Scientifico Gregory Cooper..."
"Si spieghi meglio."
"Mi è sembrato scostante e pieno di sé. Intendiamoci, non che mi abbia mancato di rispetto ... ma a pelle mi ha fatto questa impressione."
"Tanta sicurezza di sé non mi convince mai ... molto spesso è uno scudo che si erge per nascondere le proprie debolezze ..."

Il turbo-ascensore cominciò a rallentare e Kiron diede un'occhiata sul display.

"Ok, ci siamo...."

I due ufficiali uscirono dalla cabina dirigendosi verso l'hangar, dove era atteso l'arrivo della navetta dell'ammiraglio.

"Pensavo che il protocollo imponesse l'alta uniforme anche in queste occasioni ..."
"In verità, Krell, l'ammiraglio Tracey mi ha ricontattato poco dopo che lei è uscito dall'ufficio per avvertirmi che la Squiretaker non gradisce molto i formalismi, almeno non ora che può farne a meno ... e a dirgliela tutta, non posso darle torto."

Raggiunto l'hangar, Rumar cercò il responsabile di turno per verificare che l'orario di arrivo fosse rimasto invariato.

"Orario confermato, Capitano ... cinque minuti all'arrivo."
"La Dottoressa se la sta prendendo comoda ..."

Proprio in quell'istante le porte si aprirono sibilando e la Squiretaker entrò trafelata con una borsetta di pronto intervento al seguito.

"Scusatemi. Il Comandante Cooper è venuto in Infermeria per un antidolorifico e ha preteso che fossi io a somministrarglielo. L'infermiera di turno, a suo dire, non era opportunamente 'skillata'. Stiamo parlando di un antidolorifico!" Protestò vivacemente, scuotendo la testa.

Kiron non poté fare a meno di sogghignare.

"Non si preoccupi, Dottoressa..."
"Abbiamo un'emergenza medica?"
"No, abbiamo una sorpresa per lei..."

Julia era perplessa, ma decise di stare al gioco e di attendere.

Subito dopo l'allarme apertura boccaporto risuonò negli ampi locali e uno sfavillio iridescente avvertì che il campo di contenimento era stato attivato.
Lentamente, le porte cominciarono ad aprirsi sull'immensa distesa spaziale dei Cantieri di Utopia Planitia - uno spettacolo che esercitava il suo fascino anche su coloro che avevano fatto dello spazio la loro vita - e una navetta della Flotta Stellare virò elegantemente, cominciando la procedura di allineamento per l'ingresso nell'hangar della Wayfarer.

Ci vollero pochi minuti.

Il campo di contenimento sfavillò nuovamente mentre il veicolo lo attraversava e le porte cominciarono a richiudersi, lentamente come si erano aperte.
La navetta si poggiò sul pavimento sbuffando e due addetti si avvicinarono al portello adagiandovi davanti una scaletta per facilitare la discesa dei passeggeri.
Inaspettatamente, all'apertura delle porte, un cane corse giù dalla pedana e, facendosi prepotentemente strada tra Rumar e Kiron, raggiunse festante la Dottoressa Squiretaker.

"Chiedo scusa a nome del mio cane." Esordì l'Ammiraglio Squiretaker affacciandosi dalla navetta.
"Chiediamo permesso di salire a bordo, Capitano."
"Permesso accordato, Ammiraglio." Rispose sorridente Kiron mentre si avvicinava per porgerle il proprio braccio.
"Mi sono permessa di portarle un piccolo presente, Capitano."

*Oggi deve essere il mio giorno fortunato* pensò tra sé Michael.

L'ammiraglio tirò fuori dalla tasca della sacca che portava a tracolla un pacchetto regalo e glielo porse.

"Non doveva disturbarsi ..."
"Lo sa che non adoro i convenevoli, no?! Quindi avanti! Lo apra! E stracci la carta ..." Lo redarguì la donna "E' di buon auspicio..."

Un po' impicciato sia per l'irruenza dell'anziana che per il fatto di non essere abituato a ricevere così tanti doni in un giorno solo, per giunta non di compleanno, Kiron scartò il pacchetto e vi trovo all'interno un cubo di cristallo con una Wayfarer d'oro incastonata all'interno.

"E' bellissima Ammiraglio. Non so come ringraziarla ..."
"Basterà farmi abbracciare la mia nipotina, darmi una stanza accogliente vicino alla sua ..." E girandosi verso la navetta "e dire ai miei accompagnatori dove possono sistemare tutte le mie cose..."

Kiron e Rumar si girarono e videro che appena sotto la scaletta si era già formato un drappello di bagagli, mentre i due energumeni al seguito della donna continuavano a scaricare.
Salutato velocemente il resto degli ufficiali presenti, l'anziana si diresse verso la nipote per salutarla. Rumar ne approfittò per avvicinarsi a Kiron e bisbigliare con aria sorniona: "Non mi aveva detto che si sarebbe proprio trasferita a bordo..."