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USS WAYFARER - MISSIONE 12 RSS USS WAYFARER - Missione 12

12.00 " Guerra batteriologica "

di Julia Reis Squiretaker, Pubblicato il 04-09-2014

Ammiragliato, Starfleet GHQ - SOL III
09/07/2394 Ore 07:55 - D.S. 71518.71


L'ennesima riunione in Ammiragliato avrebbe avuto inizio da lì a poco.
Mentre percorreva a passi veloci i corridoi della struttura, Julia Reis Squiretaker si sentiva uno straccio: solo due ore prima, ancora una volta, per quella che le pareva essere la milionesima commissione, aveva dovuto spiegare cosa era successo sulla USS Chimaera.
Ora avrebbe dovuto fare un nuovo resoconto.
Subito dopo la promozione era stata messa a terra e a disposizione, in attesa di ricevere i primi rapporti dal centro Vulcaniano che si occupava di investigare sulla pericolosità delle armi trovate.

Quello che l'equipaggio della USS Chimaera aveva scambiato per delle semplici scorie tra i detriti spaziali, si era infatti trasformato in un importante ritrovamento di quelle che sembravano essere i resti di misteriose quanto micidiali armi da guerra batteriologica.
Tali armi erano state immediatamente trasportate su una stazione spaziale vulcaniana per essere studiate ed analizzate, lei stessa aveva fatto parte del gruppo incaricato di mettere in sicurezza l'intera stazione.. un lavoro a suo parere estremamente inutile data la pericolosità di quel virus. L'unico modo per essere al sicuro da quell'arma era distruggerne ogni resto.
Ma alla Flotta sembrava non interessare il suo parere ed alla fine l'avevano rimandata sulla Terra per "rispondere ad alcune domande"...

I primi report, le prime indiscrezioni, i rapporti formali e non, i pareri ufficiosi ed ufficiali non avevano tardato ad arrivare e puntualmente Julia veniva convocata e con lei buona parte degli ufficiali della USS Chimaera.
Si assisteva a estenuanti riunioni e ricostruzioni, in cui esperti di vari campi e specie facevano a gara per estrapolare frammenti di verità... e decine di occhi la scrutavano, come se aspettassero da lei qualcosa, un qualcosa che lei non poteva fornire loro.
Non era mai stata un genio dal punto di vista scientifico o ingegneristico. Erano loro gli esperti.
Lei era solo una dottoressa ed una insegnante...
Il sentimento di Julia verso queste convocazioni da un'iniziale voglia di aiutare, corredata da una gran passione nello spiegare dettagliatamente i vari passaggi che l'avevano portata a debellare la situazione di crisi, era passato ad un crescente fastidio. Ed ora il livello di sopportazione era quasi esaurito. Non riusciva quasi a dormire la notte più volte s'era vista piombare sull'uscio del suo appartamento messi dell'Ammiragliato con l'incarico urgente di portarla via con loro.
Si sentiva sola a combattere contro la burocrazia, come una novella Don Chishotte contro i mulini a vento. I genitori erano lontani, la nonna dispersa chissà dove in uno dei suoi viaggi misteriosi, gli amici non potevano far molto per alleviare il suo stato psicofisico che pareva sempre più orientato ad un'inclinazione depressiva. Doveva fare qualcosa e liberarsi da quelle catene.
Sapeva che la USS Wayfarer era ad Utopia Planitia e che la mansione di Ufficiale Medico Capo era vacante... a Maggio aveva avuto modo di scambiare due chiacchiere con la Dottoressa Spini.
La Vulcaniana aveva richiesto di essere messa a terra e per caso si erano ritrovate entrambe in attesa in Ammiragliato.
Avevano avuto modo di parlarsi per una mezz'ora, o poco meno, e Julia aveva immediatamente annotato a mente la disponibilità di una nuova assegnazione, facendone richiesta appena possibile.
Richiesta che era stata congelata, come la sua vita e la sua carriera, in attesa di una risposta che sarebbe potuta non arrivare mai.
Preceduta da un guardiamarina della sezione comando fu introdotta in una sala dell'Ammiragliato. Luminosa, fin troppo, con un grande tavolo disposto a ferro di cavallo in acciaio e vetro.. seduti al tavolo poteva scorgere alcune figure già conosciute: il vice ammiraglio Rogers, qualche contrammiraglio, altri dottori e vari esperti.
In piedi c'era un Tenente Comandante della Sezione Scientifica, molto alto dai capelli crespi e dalla lunga barba castana. Non pareva essere a suo agio in quell'assise, ma l'occhiata glaciale che sprizzarono i suoi occhi azzurri nei confronti della neo arrivata ne furono la conferma.
Non gli piaceva essere dov'era e tanto meno voleva essere interrotto.

Cooper sbuffò infastidito per l'ulteriore entrata dell'ennesima persona in ritardo, per l'incapacità degli ufficiali presenti nella sala di capire la differenza fra un elettrone e un protone, per la gamba che gli faceva un male cane come ogni volta che si irritava con qualcuno - praticamente sempre - e per dover ripetere - di nuovo - l'ovvietà della cosa: in base alle informazioni in possesso della Flotta quelle armi erano dannatamente pericolose. Punto... non c'erano chiacchiere, non c'erano supposizioni.
L'Ammiraglio Crom, che lo aveva tirato fuori dal suo rifugio dorato, lo guardava con quel suo sguardo sornione e quel sorriso denobulano che lo faceva tanto irritare... diavolo persino il colore delle pareti lo stavano facendo irritare.

"Quindi lei sostiene che quei sistemi d'arma non siano stati stoccati in maniera sicura?" chiese un civile, molto probabilmente un qualche politico
"La vede quella biondina che è appena entrata?" chiese Gregory al fastidioso essere "Bene, i suoi sistemi d'arma sono stoccati in maniera sicura in quella divisa attillata... e per quanto siano due bei sistemi d'arma di gran lunga più interessanti da studiare, non riuscirebbero mai a reggere il confronto col patogeno che ci avete fatto stoccare su una stupida stazione spaziale!"

Andata, c'era da aspettarselo... come poteva pensare l'ammiraglio Crom che mettere lui davanti a questa manica di idioti potesse andare a finire in maniera diversa da così?

"Comandante è impazzito?" chiesero in simultanea due terzi degli astanti.
"Impazzito io? Solo perché ritengo stupida una persona che mi chiede cose banali? Quelle cose hanno quasi ammazzato l'intero equipaggio della USS Chimaera e solo un gran bel culo ha impedito a tutti di rimanerci secchi! Quelle cose vanno distrutte e non stoccate... oppure può sempre andare alla stazione e dare una sniffatina." terminò Cooper prima di allontanarsi dal centro della sala in subbuglio con passo dolorante.

Julia non poteva non essere d'accordo con lui su quello che aveva detto, anche secondo lei quelle armi erano troppo pericolose, ma si sentiva sminuita per il suo lavoro. 'Un colpo di culo' l'aveva chiamato, ma lei non lo riteneva tale, ricordando le ore insonni a studiare i casi e le persone che morivano attorno a lei... trovava la cosa estremamente irritante!

Si alzò infastidita piazzandosi davanti all'ufficiale scientifico che si era seduto il più lontano possibile dall'assemblea e, per i successivi dieci minuti sciorinò dati su dati, raccontando per filo e per segno tutto quello che aveva vissuto in quei giorni e terminando con "e quindi mio caro Comandante posso assicurarle che non è stata semplice fortuna!"
"Non ho mai detto che si trattasse di fortuna..." rispose lui senza staccare gli occhi dal suo D-padd con l'atteggiamento di uno che non ha seguito una sola parola di quello che aveva appena detto.
"Ho una memoria perfetta, ha detto: '...e solo un gran bel culo ha impedito a tutti di rimanerci secchi!'"
"Quale è il suo nome?" chiese lui abbassando il D-padd.

Fu solo in quel momento che Julia vide che non stava lavorando, ma che stava giocando a qualche stupido giochino.

"Julia Reis Squiretaker... Comandante Squiretaker per lei!"
"Bene Comandante, non conoscendo il suo nome ho fatto come faccio sempre, do i nomi alle persone a seconda delle cose che attraggono la mia attenzione... se vuole posso sostituire 'gran bel culo' con Julia Reis Squiretaker."

Cooper si avviò verso l'uscita della sala zoppicando "Ciò non toglie che lei abbia un bel culo!" disse infine facendo girare tutti nella sua direzione e lasciandola lì imbambolata ad arrossire.

Mentre nella sala risuonavano nuovamente vibranti proteste, Cooper mentalmente si gustava la scena senza voltarsi: tutti a sbraitare contro di lui e il contrammiraglio Crom costretto a sedare gli animi.

*Ben ti sta, sei tu che hai voluto portarmi qui.. tu che hai voluto la mia presenza a questa riunione.. ora divertiti.* Sorridendo al pensiero, Cooper quasi non si accorse che la porta della sala era leggermente aperta, finché non vide due occhi brillare nella semi oscurità del corridoio che riflettevano la luce che proveniva dalla luminosissima stanza che stava lasciando.
Erano due occhi azzurri incastonati in un viso che aveva un qualcosa di famigliare: un viso di una persona anziana - lo si percepiva dalle rughe - ma l'espressione del volto era dura, tipico di una persona ancora decisa e volitiva.
All'improvviso la porta di spalancò e un cane corse dentro la sala, precipitandosi festante verso la bionda dottoressa ancora in piedi in mezzo alla sala.
L'entrata improvvisa dell'animale portò Cooper a voltarsi e a scontrarsi con lo sguardo del Comandante Squiretaker. Due occhi azzurri. Si rivoltò verso la porta. Gli stessi occhi azzurri! Su un uniforme di grado ben più elevato..
"Ma che diavolo!" esclamò Cooper.
"Silenzio essere insolente! E si sieda senza fiatare o le assicuro che finirà ad insegnare in una scuola affollatissima, visto che appare ovvio quanto lei ami molto le persone..."
Il tono di voce era deciso, duro, un po' roco segno dell'età, e soprattutto caratterizzato da un rumore.. quasi un sibilo nel pronunciare le 's'...

*Curiosa come cosa...* pensò Cooper che però, ripresosi dalla sorpresa, ben lungi dal voler obbedire si limitò ad un laconico: "Spiacente, ma non credo ne abbia il potere.. la sua uniforme indica che è a riposo.. e non ha più queste prerogative, Signora!"

Il chiamarla signora era un atto irriverente che pareva fatto apposta per saggiarne la reazione, che non tardò ad arrivare: in un lampo di secondo Cooper si trovò un bastone di strana fattura appoggiato con un certo grado di forza contro il pomo d'Adamo...

"Torni al suo posto in silenzio. ORA!"

Il tono era perentorio ed alle spalle nella neo arrivata si materializzarono i suoi accompagnatori: un vulcaniano che si limitò ad inarcare un sopracciglio per manifestare la sua disapprovazione in quel contesto così intriso d'emozioni non contenute, un deltano ed un risiano entrambi alti poco più di Cooper e decisamente più muscolosi, ed infine l'Ammiraglio Santiago accompagnato da alcuni ufficiali del suo staff.

All'apparire dell'Ammiraglio, ad un ordine di Crom, l'intera sala si mise sugli attenti... e a Cooper non rimase altro che riprendere il suo posto.
Dopo qualche secondo di assoluto silenzio, l'Ammiraglio decise di ordinare il riposo, prima di guadagnare il centro della sala.
Scrutò i presenti a lungo sostenendo i loro sguardi, poi esordì rivolgendosi al contrammiraglio Crom ed al vice ammiraglio Rogers: "Entrambi conoscete una delle persone che è entrata in questa sala con me... era già in servizio nella Flotta Stellare quando eravate entrambi ancora cadetti... si era presa uno dei suoi periodi sabbatici di riposo, vista la sua età, ma sono riuscito a rintracciarla e, grazie alla nostra amicizia, a convincerla ad aiutarci in gran segreto. E' di ritorno dalla stazione Vulcan, ove abbiamo stoccato il patogeno che ha colpito la USS Chimaera. Vuole continuare lei dottor Vade?" rivolgendosi al vulcaniano.

"Grazie ammiraglio, quello che a rigor di logica appariva impossibile, è successo. Usando procedure che definirei inusuali, sperimentali ed azzardate - ma devo a malincuore riconoscere come efficaci allo stato pratico - la dottoressa Vanessa Reis Squiretaker è riuscita ad isolare parte del patogeno, e questo ci ha portati a concludere che l'arma ritrovata non è un'arma, ma è un sistema di difesa. Difesa da chi o da cosa, in che modo funzioni o da chi sia stata approntata non lo sappiamo e ci potrebbero volere mesi."

"Grazie..." riprese a parlare l'Ammiraglio "è pertanto evidente signori che dobbiamo riformulare le nostre convinzioni. Decreto l'immediato stop a tutte le procedure e riunioni ancora in programma... sono inutili e costringono del valido personale a terra. Tutti voi qui presenti aggiornerete i miei ospiti su quanto finora riscontrato e vi accorderete con loro per la nuova strategia da seguire. Dispongo inoltre l'imbarco del Comandante Cooper e del Comandante Squiretaker sulla USS Wayfarer... ho già diramato gli ordini per il vostro trasbordo ad Utopia Planitia. Comandante Squiretaker le accordo qualche ora di permesso per stare con sua nonna... utilizzi questo tempo per ritrovare le motivazioni che può aver perso in questi mesi passati a terra e per aggiornarla dettagliatamente su quanto successo nella sua ultima missione. A tal proposito ci tengo nuovamente a confermale la mia stima per l'ottimo lavoro svolto sulla USS Chimaera.
Comandante Cooper ho già avvertito il Capitano Kiron del suo modo di fare... non ho dubbi sulle sue capacità intellettuali e sulla bontà delle sue intuizioni in campo scientifico, ma le posso assicurare che Kiron è una persona risoluta e determinata e che non tollererà comportamenti non consoni ad un ufficiale della Flotta Stellare, come quello a cui ho assistito poco fa. Ogni richiamo verrà inserito nel suo ruolino di servizio, quindi rispetti il lavoro altrui ed il loro grado gerarchico o la farò sbarcare alla prima occasione utile e non la manderò in qualche sperduto eremo dove si possa sentire a suo agio... Spero di essere stato chiaro! La riunione è terminata, potete andare."

Nessuno proferì parola, ben conoscendo il carattere dell'ammiraglio Santiago, si limitarono ad alzarsi ed uscire dopo aver raccolto la loro attrezzatura e, nel caso del contrammiraglio Crom, ad afferrare Cooper per il braccio e trascinarlo via con se, non prima che questi con un sorrisetto salutasse con un "alla prossima nonna!" la prodigiosa dottoressa che aveva salvato dalla noia i suoi prossimi dieci anni di vita.

"Sapevo di poter contare su di te per creare un po' di subbuglio... è stato divertente!" sghignazzò Crom.
"Il tuo umorismo è pari alla mia empatia... insomma, noi siamo mesi che vi diciamo che quella roba è pericolosa e voi fate orecchie da mercante, arriva la nonna e voi chiudete tutto. La cosa è fastidiosa!" commentò Gregory.
"Quella donna è una delle più incredibili esperte di medicina che io abbia conosciuto e sua nipote si sta dimostrando alla sua altezza. Non hai idea di quello che ha fatto per trovare un vaccino per l'equipaggio della sua nave!"
"Si che ne ho idea, ho letto tutto il suo lavoro" commentò Gregory sventolando un secondo D-padd che teneva proprio sotto quello con cui stava giocando "e non è stato un colpo di fortuna... quella ragazza è veramente in gamba! Come tutti quelli della Wayfarer... ho letto anche i rapporti delle loro missioni."
"Oddio Gregory Cooper che fa complimenti ad altre persone! Adesso che ho sentito questo potrò morire in pace..."
"Questa mi sembra un ottima idea!" sbuffò infastidito lui.

Navetta Virgilio
19/07/2394 Ore 8:35 - D.S. 71546.19


"Guarda! Si intravede la Wayfarer?" chiese a Gregory guardando dal finestrino della navetta per osservare i cantieri di Utopia Planitia.
"Uhmp..." rispose con voce piatta lui continuando a giocare col D-padd.
"Mi vuoi prestare attenzione? Dovremmo convivere sulla stessa nave il minimo che tu possa fare è instaurare un minimo di rapporto con le persone che lavoreranno con te!" sbuffò Julia irritata anche se divertita da quell'impossibile essere.
"La prossima volta che cerchi di ottenere la mia attenzione, prova ad indossare qualcosa di sexy, per esempio dei jeans attillati!" commentò lui ricevendo in risposta una gomitata.
"I prossimi anni con te saranno un inferno..."

Sala riunioni, USS Wayfarer
19/07/2394 Ore 9.25 - D.S. 71546.28



"...quindi la situazione attuale, e fra parentesi la nostra prossima missione è la seguente..."

Il Capitano Kiron guardò i suoi ufficiali e in particolar modo i due nuovi arrivati.
La dottoressa Squiretaker lo guardava attenta, la sua espressione era quella di una donna determinata e piena di risorse. Sarebbe mancata a tutti la dottoressa Spini e sua figlia, ma doveva ammettere che la nuova 'assunta' gli stava già facendo una buona impressione.
Poi passò a guardare il dottor Cooper e fu certo che l'assenza del folle comandante Who si sarebbe fatta sentire... nel bene o nel male. Quell'uomo, a detta dell'ammiraglio Crom, era un genio, sapeva di esserlo e avrebbe fatto in modo che tutti sulla nave si pentissero amaramente di averlo a bordo.
Detto questo, aveva anche precisato che nessuno avrebbe potuto essere più adatto di lui in quel ruolo.
Kiron aveva avuto modo di parlarci solo per alcuni minuti prima che la riunione iniziasse... era parso subito cinico e materialista, ma il capitano della Wayfarer non si era fatto fregare. Era chiaro che lo stesse mettendo alla prova, per vedere i limiti che poteva raggiungere e se possibile superarli. Certo ci sarebbe stato da combattere ogni giorno con quell'uomo, almeno finché non avesse dimostrato la sua forza... Tornò alla realtà per terminare il discorso.

"La USS Chiamera ha trovato un virus tra dei detriti e la dottoressa ha salvato l'equipaggio scoprendo un rimedio contro il patogeno. Subito dopo, le navi mandate ad investigare, hanno scoperto una serie di armi contenenti proprio suddetto virus. Le armi sono state stivate... in sicurezza... su una stazione di ricerca vulcaniana - Cooper sbuffò e Kiron sorrise alla Squiretaker - durante lo studio abbiamo, scoperto che la natura del patogeno è artificiale ed è stato usato per la costruzione di alcuni armamenti di difesa, ma ancora non sappiamo chi o cosa abbia costruito quelle armi.
Cosa dovevano difendere? Perché delle armi chimiche, quando ci sono sistemi di difesa più indicati nello spazio? Molto probabilmente il luogo di ritrovamento delle armi era solo una 'Santa Barbara' provvisoria... Il nostro incarico, come vi dicevo, è appunto scoprire chi ha costruito quelle armi, perché le ha costruite e soprattutto se ce ne sono altre."

Fece un'ultima pausa e poi si sedette appoggiando gli avambracci sul piano lucido del tavolo e, intrecciando le dita, esclamò "Qualche idea?"