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USS RAZIEL - MISSIONE 13 RSS USS RAZIEL - Missione 13

13.04 " IL NUOVO ISTRUTTORE "

di Hazyel , Pubblicato il 29-09-2022

USS RAZIEL
Ponte 1 - Plancia
22 Maggio 2402 - ore 22.07


I minuti che passavano lenti sembravano interminabili.
Dopo la distruzione del drone più piccolo, Stuart Little, Atena aveva pressoché fermato l'unità di ricognizione più grande, al fine di limitare al massimo la sua possibile individuazione, pur mantenendo attivi tutti i sistemi sensori del prototipo allestito da Fox.
Il capo ingegnere, dal canto suo, aveva palesemente accusato il colpo.
Nel progetto aveva messo passione, inventiva, molto tempo libero ed anche nottate sottratte alla dolce compagnia di Malice per mettere a punto quel duplice drone ed era bastata una banalissima esplosione per ridurlo in cenere al battesimo del volo.
Persino la pallina volante della Mendel, abituata a cinguettare bip all'indirizzo di tutti, si era ridotta al silenzio.
Non era dato sapere se l'aveva fatto per dar man forte alla sua padrona nell'analizzare tutti i dati o se, in una visione più romantica e fatalista, Cippy si era sinceramente spaventata nel dover rischiare la medesima sorte.
Sulla poltrona di comando, in attesa di dati certi dalla Mendel, la Vulcan Nelek stava soppesando tutte le ipotesi possibili che la sua logica le regalava.
Allo stato attuale, nessuno poteva collegare i due piccoli velivoli alla USS Raziel, ma era indubbio che, se Sonny fosse stato individuato, riportarlo a bordo, con o senza teletrasporto, dal Grande Desierto de Altar, avrebbe comportato un rischio ben maggiore all'abbattimento dello stesso drone, tramite autodistruzione.
Fox non avrebbe certo accettato quella soluzione, ma era quella più praticabile se non trovavano subito elementi che garantissero la totale sicurezza del ritorno a bordo dell'unità di ricognizione superstite.

SOL III - San Francisco
Ristorante Mama'S House
22 Maggio 2402 - ore 22.44


Nonostante i fiumi di alcolici che gli avevano fatto assumere, il Comandante Mylonas continuava a mantenere un assoluto ed invidiabile autocontrollo.. era come se avesse sempre e solo bevuto acqua.
La cosa, ovviamente, non era passata inosservata dal trio in sua compagnia: non sembrava affatto possibile che fosse solo resistenza fisica implementata da un particolare addestramento.
C'era qualcosa di anomalo ed i tre ufficiali della Raziel avevano messo in atto alcune contromisure per non cadere vittima del loro stesso tentativo di ubriacatura per ottenere informazioni.
T'Pak aveva sfruttato tutti i momenti in cui il greco si andava a distrarre con Alexander ed Elaina nei suoi discorsi ed aneddoti per svuotare parzialmente il proprio bicchiere in quello del suo ex compagno di studi mentre questi le dava le spalle.
La Tarev, dal canto suo, aveva limitato, dopo la cena, l'assunzione di alcolici lamentando un malessere digestivo e sfruttando il suo essere dottoressa, anche se Mylonas le aveva suggerito di sentire opinioni di altri specialisti, in quanto, secondo lui, era incinta.
Wood, dopo essersi quasi strozzato a sentir parlare nuovamente di gravidanza, aveva deciso di ricorrere ad un vecchissimo trucco terrestre, ossia quello di ingoiare del burro per reggere la sua quantità di alcool che non era certo paragonabile, ma era quella che più si avvicinava, a quella assunta dal greco.
L'umore di Mylonas si era leggermente incrinato soltanto quando aveva ricevuto la prima comunicazione dopo la fine della cena, ma poi era salito vertiginosamente alla ricezione della seconda.
Da quel momento in poi era come se il gigante greco si fosse tolto un pensiero dal cuore ed aveva aumentato i giri della sua personale festa, in un'iperbole di aneddoti, battute e aforismi bizzarri che stavano mettendo a dura prova anche la resistenza fisica dei padiglioni auricolari del terzetto degli ufficiali della Raziel.
Senza essere Betazoidi era del tutto evidente che Mylonas sembrava godersi appieno la compagnia, pregustando anche un brillante finale sessuale per l'intera nottata.
Il destino, però, aveva in mente altri piani: una serie di squilli e di allarmi iniziarono a suonare su ogni dispositivo, comunicatore o pad, che Mylonas aveva con sé.
L'espressione del greco variò dalla sorpresa all'irritazione, passando attraverso fastidio ed incredulità.
"Che succede?" domandò T'Pak all'indirizzo di Mylonas, ma fissando Elaina, come per capire se la Betazoide fosse riuscita in quel frangente a percepire qualcosa
"Una cosa da non credere! Un istruttore dell'Accademia, per sedare una rissa tra cadetti ed altri avventori, pare ne abbia messi fuori combattimento almeno quindici da solo.. senza considerare i danni collaterali al locale. Quando è arrivata la Homeland Security, la situazione era già sotto controllo e lui si era allontanato.. se non ci sono vittime, come sembra, ufficialmente faranno una nota di protesta al Comando di Flotta con la richiesta di tenerlo in custodia per interrogarlo. Toccherà poi agli ex colleghi della mia cara T'Pak andarlo a prelevare, fargli passare la nottata in una cella di detenzione e, al più tardi domani a fine mattinata, lo potranno rilasciare, ma non prima di capire cosa diavolo gli è passato per il cervello"
"Ha concluso una rissa, da solo?" domandò, con aria del tutto stupita, Wood anche se aveva una mezza idea di chi potesse riuscirci
"Sì, è così.. ma io li avevo avvisati che quel Reacher avrebbe portato solo guai! Ed eccoci accontentati dopo nemmeno ventiquattr'ore!"
"Possiamo fare qualcosa?" chiese Elaina
"Sì, perdonatemi, ma vi devo lasciare! Devo andare a risolvere questo casino. Come responsabile della Sicurezza dell'Accademia è mio dovere vigilare sui cadetti e ne ho già perso uno quest'anno!"
Mylonas salutò frettolosamente e si congedò.
Dopo qualche istante, T'Pak incrociò lo sguardo con Elaina: "Pensi ciò che ho percepito pure io?"
"Mylonas è insondabile a livello cerebrale ed è strano visto che non ha tutte queste grandi capacità intellettive e non ha alcun potere telepatico conosciuto o rilevato.. però sì.. quando si è fatto scappare di aver già perso un cadetto, mi è sembrato particolarmente a disagio.. molto più di quanto avrebbe dovuto. Molti capi sezione perdono i propri sottoposti durante la loro carriera e si sentono in colpa, ma sono persone con cui hanno collaborato, a cui hanno dato ordini, magari anche quello che ne ha causato la loro dipartita.. nel nostro caso Mylonas non avrebbe avuto nulla a che fare con il cadetto che ha tentato di uccidere la Bates.. eppure era evidentemente amareggiato"
"A me è parso terrorizzato dall'avere nella squadra degli istruttori il nostro caro amico.." intervenne Wood
"Anche.." ammise la Tarev "e potrebbe decidere o di farlo fuori o di averlo come alleato"
"Dite che può essere questo il piano?" chiese T'Pak stando attenta a non fare nomi
"Spero non sia quello di farsi ammazzare.. però.. ehm.. te lo può confermare anche Elaina.. i piani del nostro capo non sempre sono chiari e spiegati con dovizia di particolari.. quello che ti possiamo dire è che, finora, ha quasi sempre avuto ragione ed è la cosa che in assoluto fa più imbestialire il nostro Primo ufficiale"
"A parte il rapporto con tu sai chi.." chiosò ammiccante T'Pak alludendo alla Winslow
"Esattamente, ma quell'argomento è tabù se non vuoi essere messa di corvée per mesi.. ora che ne dite di uscire affinché io possa finalmente respirare a pieni polmoni dopo ore in compagnia di quel buco nero mentale di Mylonas?" propose Elaina alzandosi
"Certamente.. avvisate voi Frank degli sviluppi?" chiese T'Pak
"Va bene, tu che hai in mente?"
"Ho ancora qualche contatto tra i miei ex colleghi.. voglio capire come si muove veramente Mylonas per risolvere questa grana della rissa.. in fondo, se mai mi scoprisse, posso sempre fingermi preoccupata oltre che oltraggiata per essere stata abbandonata prima del più bello" scherzò la Klingon/Vulcaniana salutando i colleghi

FLASHBACK
SOL III - San Francisco
Accademia della Flotta Stellare
Sala ologrammi addestramento 369
22 maggio 2402 - ore 08:11


Hazyel non si era presentato a quelli che sarebbero diventati provvisoriamente i suoi allievi, ma aveva optato per starsene tranquillamente spaparanzato su una poltrona al centro di controllo di una delle più ampie sale ologrammi disponibili in Accademia.
Aveva dato disposizione di iniziare con una simulazione particolare che aveva fatto preparare dai team di analisti su K-4 non appena aveva saputo del mutato incarico durante il viaggio della Raziel verso la Terra.
Si era premurato che nessuno avesse comunicato ai cadetti che il quasi settantenne Comandante Shaughnessy era stato posto temporaneamente a riposo in via precauzionale.
L'intento del Risiano era di avere un approccio esplosivo sullo status quo dei cadetti e non poteva certo giocarsi male la carta dell'imprevedibilità: non si doveva offrire loro tempo per riflettere sulla sostituzione di Shaughnessy, a maggior ragione perché era decisamente benvoluto.
Il suo essere Trill dall'accento fortemente british, infatti, era stato, da sempre, fonte di interesse per molti cadetti: oltre a ciò aveva empatia, simpatia ed una buona dose di autoironia.
Da anni, il suo corso base di analisi strategica e gestione della leadership era molto gettonato tra i cadetti di vari indirizzi di studio, in quanto, benché inizialmente pensato per la sola sezione tattica e sicurezza, si era rivelato assolutamente multidisciplinare.
Shaughnessy era un docente in grado di innovare costantemente le lezioni, adattandole ai partecipanti che aveva in ogni semestre, pur mantenendo sempre ben chiari i concetti da inculcare ai propri studenti.
Spesso, inoltre, concedeva loro libertà di pensiero e di comportamento ben oltre i normali standard previsti prima in Accademia e poi su una nave stellare .
Shaughnessy riteneva, infatti, che solo offrendo loro una prospettiva di libertà creativa, si potevano raggiungere potenzialità nascoste, altrimenti soffocate da norme di comportamento, protocollo o di etichetta.
Con tali premesse, era del tutto evidente che il suo corso non soltanto fosse molto amato, ma fosse anche costantemente monitorato in modo da attenzionare non solo prospetti particolarmente interessanti, ma, soprattutto, eventuali mele marce in grado di guastare tutte le altre.
Lo stesso Shaughnessy aveva personalmente indicato nominativi inidonei a prestare servizio nella Flotta: erano cadetti in grado di escogitare pensieri, piani, strategie così pericolose da uscire dal campo dell'originalità creativa ed entrare in quello delle devianze caratteriali.
Sulle sue segnalazioni venivano innestati poi i controlli accurati delle equipe di psicologi.
Il fatto che il suo corso fosse stato frequentato, negli ultimi tre anni, non da uno, ma da due potenziali assassini, senza che nessuno se ne fosse accorto per tempo, aveva convinto il collegio docenti dell'Accademia che qualcosa non stava andando come avrebbe dovuto e la mossa drastica che ne seguì fu quella di sospendere ad interim Shaughnessy ed affidare la sua cattedra ad un altro insegnante, anche solo in via precauzionale e provvisoria.
Sebbene con vari pareri contrari, alla fine, a vincere quell'onore era stato proprio il Tenente Comandante Alan Christopher Reacher, già in arrivo come istruttore di addestramento fisico.
I detrattori di tale scelta avevano elencato non solo il fatto che non avesse mai insegnato, ma anche la sua altalenante carriera.
Ai periodi attivi di irreprensibile stato di servizio, aveva sempre alternato pause anche di mesi in cui usciva da qualsivoglia radar e nessuno sapeva dove fosse e che facesse.
Incognita da loro considerata più temibile che mantenere Shaughnessy in cattedra.
I sostenitori, d'altra parte, avevano usato proprio l'encomiabile carriera nei reparti investigativi della Flotta, evidenziata dallo stesso Ammiraglio Santiago, come grimaldello per vincere le rimostranze altrui: se come poliziotto militare era stato ineccepibile, chi meglio di lui per ripristinare legge e ordine?
Il Contrammiraglio T'Li, chiamata a svolgere la funzione di giudice e moderatrice in seno al consiglio su una decisione da prendere in maniera rapida e del tutto riservata, aveva mantenuto un assoluto aplomb vulcaniano, ben sapendo di avere abbastanza numeri per vincere e piazzare Hazyel proprio dove era necessario.


FLASHBACK
SOL III - San Francisco
Accademia della Flotta Stellare
Sala ologrammi addestramento 369
22 maggio 2402 - ore 16:27


La simulazione olografica, iniziata al mattino, aveva introdotto i cadetti su un pianeta, coinvolto in una guerra civile, all'interno di una città in rovina, piena di civili da evacuare o da condurre ai punti di raccolta.
Ogni cadetto aveva avuto il compito di sopravvivere, dare man forte ai compagni, assicurarsi di limitare al massimo le perdite (civili e non) e di studiare la strategia migliore per raggiungere le piattaforme di teletrasporto.
Ciascuno di loro avrebbe dovuto anche incontrare l'ologramma del compagno che aveva attentato alla Bates e che si era poi suicidato in carcere.
L'obiettivo era studiare le loro reazioni di fronte a quella presenza.
Gli animi avevano bruciato per ore rabbia e livore, shakerate con paura, terrore e tristezza, in un pericoloso crogiolo pronto ad esplodere.
Più di qualche analista nella sala controllo aveva manifestato inquietudine e preoccupazione, facendo cenni uni agli altri, in attesa che Hazyel, nella sua veste di Comandante Reacher, premesse il pulsante rosso di fine simulazione e nulla osta alle squadre di sicurezza di entrare a sedare gli animi impazziti.
Il Risiano, per la verità, non manifestò intenzione di interrompere alcunché: la sfida nell'arena era stata solo la scintilla per far partire la deflagrazione.. lui voleva valutare personalmente le reazioni di tutti i presenti, o, per lo meno, di quelli i cui nomi aveva man mano attenzionato prima e durante le due fasi della simulazione.
Infatti, i cadetti che venivano estratti dall'arena di scontro olografico in quanto caduti in battaglia, sebbene fossero convinti di essere tornati nella propria aula didattica, nella realtà erano ancora sotto esame in una simulazione olografica ove scaricare i picchi di adrenalina raggiunta in uno scontro di opinioni che era sempre più incandescente.
Solo quando Hazyel si persuase che l'esperimento aveva raggiunto l'obiettivo che si era prefissato, diede l'ordine ai suoi collaboratori di mettere i cadetti in libertà e lui stesso si era allontanato senza proferire parola.
Doveva raccogliere le idee ed aspettare l'evolversi degli eventi.
Era certo che qualcosa sarebbe successo, ma prima si sarebbe dovuto recare da Merak: il Vice Ammiraglio Vulcaniano aveva richiesto la sua presenza per aggiornarlo su ciò che avevano scoperto sull'attentatore della Bates.

FLASHBACK
SOL III - Luogo ignoto
Casa Sicura
22 maggio 2402 - ore 17:20


"Non c'è Moses?" domandò Hazyel non vedendo il suo Primo Ufficiale alla riunione
"Domanda tanto ovvia quanto inutile e risposta negativa oltre ad essere del tutto irrilevante" rispose Merak senza scomporsi "un semplice pedone può essere estremamente pericoloso, può avanzare ed essere letale, ma chiunque sia l'avversario sa che può essere fermato. Far muovere due pedine contemporaneamente nella stessa direzione può dar adito ad uno studio approfondito delle nostre possibilità prima ancora che abbiamo elaborato una strategia vincente"
"Ne sono consapevole Ammiraglio.. pensavo solo che anche Moses avesse diritto di sapere chi fosse realmente questo cadetto.. abbiamo avuto persino troppi input e tante piste, compresa quella di Jak'Al servita su un piatto d'argento.. a cui lui stesso ha tentato di dimostrare la sua estraneità"
"Hazyel, lei ed io siamo diversi, non solo di razza e di indole, ma anche di approccio ai problemi.. lei tende ad agire ed escogitare piani usando essenzialmente quello che gli umani chiamano istinto o fortuna.. Io so che lei non è soltanto quello.. Capitano, lei ha una fluidità e rapidità di pensiero notevole.. almeno per un non Vulcaniano.. ma io amo la logica e, pur accettando le devianze ed analizzando anche aspetti estranei alle ferree convinzioni di molti miei simili, ho la tendenza ad elaborare strategie vincenti a lungo termine e ad agire solo quando so di poter essere letale".
"Ho letto il suo curriculum, almeno per le parti in mio potere di visionare.."
"Azione non necessaria e non siamo qui al fine di lisciarsi il pelo a vicenda per usare un'espressione terrestre.. il fatto che io abbia coinvolto solamente lei è perché abbiamo un grosso problema che va affrontato di testa e non in base alle pulsioni di pancia"
"Capisco.. chi è dunque quel cadetto?"
"E' una domanda interessante e la risposta non è facile: Luke Boyit, o qualunque fosse il suo reale nome, era il risultato di un'accurata attività di ricerca genetica. Il DNA era sicuramente derivato da quello tipico degli abitanti di SOL III, a cui, però, risultavano innestati dei piccolissimi frammenti appartenenti ad altri ceppi razziali. Ciò consentiva a Luke Boyit di essere particolarmente performante dal punto di vista fisico ed altamente qualificante da quello mentale."
"E di questo ne abbiamo avuto la riprova quando è quasi riuscito a rendere inoffensivo un operativo Vulcaniano come il Comandante Terel oltre ad arrivare molto vicino ad uccidere il Contrammiraglio Bates"
"E' esatto, Capitano.. non a caso era il cadetto potenzialmente ideale per l'arruolamento nei Servizi di Intelligence. Come se ciò non bastasse, durante l'autopsia sono state visionate alcune fratture ricomposte vecchie di anni ed è risultato lampante che sia stato sottoposto ad intensi addestramenti fisici e di combattimento già in giovanissima età. A questo apparato, già notevole, è stato poi inserito un meccanismo, chimico cibernetico, simile a quanto fatto dagli Angosiani per i loro super soldati, in grado di fornire a Boyit un surplus di conoscenze pronte all'uso"
"Temo di non afferrare l'ultimo concetto, Ammiraglio.. un simile potenziamento avrebbe dovuto risultare dagli esami propedeutici all'Accademia"
"Questa è un'ottima osservazione a cui ancora dobbiamo dare una precisa risposta.. se l'impianto dovesse essere stato inserito dopo l'ingresso in Accademia, abbiamo una o più falle all'interno delle strutture derivanti dal Comando di Flotta.." per un qualche istante il Vulcaniano tacque come se stesse riflettendo su qualcosa in particolare
"Suppongo ci sia un però.." intervenne l'ufficiale al comando della Raziel
"Conosce il programma Intersect?" domandò Merak all'improvviso
"Mi pare di averne letto qualcosa nei rapporti sotto seclar: una sorta di enorme database in chip sviluppato segretamente negli anni duemila sulla Terra.. a livello teorico, avrebbe potuto fornire una vastissima conoscenza a chiunque lo avesse impiantato nel proprio corpo.. d'altro canto, a livello pratico, poteva dare problemi di alterazione umorale, difficoltà di gestione e di controllo delle proprie azioni e via dicendo"
"Non è la descrizione più calzante, Capitano, ma non importa.. il concetto chiave è che quel chip non era rilevabile e che Boyit risultava dotato di una sorta di evoluzione concettuale di tale apparato dentro di sé e ciò per noi, è stato un vantaggio. Su richiesta esplicita del Contrammiraglio T'Li, Hazyel lei ha dato parere negativo al reclutamento proprio in base a quella che lei ha valutato come un'anomalia tra quanto il cadetto avrebbe avuto modo di apprendere in base ai suoi trascorsi, di studi e di vita, rispetto a ciò che, invece, sembrava già ampiamente in grado di conoscere"
"E' ciò che ho scritto, ma sinceramente non avrei mai pensato alla possibilità di un chip di memoria bioneurale.. ma vi è modo di rintracciare la fonte?"
"Le squadre dell'Ammiraglio Rexen ci stanno lavorando, ma sono sommerse della quantità di dati forniti da Jak'Al per discolparsi dall'attacco al Contrammiraglio Bates"
"Comprendo.. ha ordini per me, Signore?"
"No.. continui la sua indagine se è convinto di trovare qualche riscontro tra gli altri cadetti, ma lasci a Moses qualsiasi traccia inerente i suicidi del cadetto Boyit e del Guardiamarina Elig"
"Ne è sicuro?"
"Capitano.. sarebbe illogico suggerirle di compiere qualcosa per farsi arrestare anche per poche ore solo per scoprire cosa non funziona nelle nostre celle di detenzione, non trova?" chiese retoricamente Merak con uno strana luce complice negli occhi
"Decisamente, Signore, ma, volendo, pur sempre fattibile con le dovute precauzioni.."
Il Vulcaniano annuì prima di indicare al Risiano un'uscita differente dal punto in cui era entrato.

FLASHBACK
SOL III - San Francisco
Accademia della Flotta Stellare
Ufficio Comandante Reacher
22 maggio 2402 - ore 18:43


Hazyel doveva ancora comprendere con chi avesse più legami il cadetto che aveva attentato alla vita della Bates.. si era già fatto qualche idea, ma preferiva che fossero i team di analisti comportamentali di Empireo a fare delle valutazioni approfondite in base a quanto visto durante la simulazione olografica.
In fondo l'avevano progettata proprio per avere delle risposte inequivocabili in base a dei parametri valutativi di giudizio che fossero il più possibile qualificanti ed il Risiano non voleva rischiare di mandare a monte il loro lavoro.
Sostanzialmente Hazyel aveva evidenziato tre gruppetti, di entità numerica variabile a seconda dell'occasione, che agivano in sintonia o in disarmonia a seconda dello stimolo ricevuto ed ogni team aveva da due a tre capibranco ciascuno.
Senza dubbio, il gruppo più numeroso era quello guidato da Anthony Lopes, ventitreenne terrestre arrogante e presuntuoso, afferente al corso Comando, nonché nipote di un Contrammiraglio della Flotta Stellare, pronto, in ogni frangente, a vantarsi o minacciare di poter usare l'influenza dello zio per ottenere tutto ciò che si era messo in testa di desiderare.
Abituato a vincere, il riccioluto viziato rampollo di famiglia era decisamente fuori di sé per essere stato eliminato dall'arena olografica pressoché subito ed aveva utilizzato quelle ore di costrizione forzata in aula ad assistere le imprese dei suoi compagni per individuare alleati e rivali nella sua campagna contro quella follia di simulazione e per avere la testa del nuovo insegnante.
Non sembrava essere uno in grado di gestire la pressione e, pertanto, pericoloso, per sé e per gli altri, se messo in posizioni di comando e le annotazioni di Shaughnessy in merito erano zeppe di considerazioni similari a quella di Hazyel, sebbene il Trill avesse ancora qualche speranza che il giovane cadetto smettesse di farsi scudo della posizione dello zio ed iniziasse ad usare le proprie doti.
Per darsi un tono ed importanza in quel frangente, Lopes aveva sbraitato ed urlato così tanti improperi, con variazioni umorali annesse e connesse che Hazyel lo avrebbe volentieri classificato come un emerito idiota.
Era ovvio che non lo fosse, ma si comportava come un ebete senza cervello: tra le altre cose, Lopes si era rimproverato ad alta voce di essere stato troppo buono e non aver fatto bloccare l'arrivo di quel Reacher senza accorgersi che, così facendo, aveva rivelato una cosa che nessuno avrebbe dovuto conoscere e di cui i suoi compagni di corso non sapevano nulla.
Resosi ben presto conto di aver messo un piede in fallo, per affrontare un'improvvisa marea di accuse piccate, battute stizzite e velate minacce di rendergli ben presto pan per focaccia sul tenere per sé certi segreti, Lopes si era circondato dei suoi fedelissimi spalleggiato in primis da quella che voleva apparire come la bimba del capo e da colui che, a quanto sembrava, era il suo braccio destro.
La prima, Monye Brok, era una Bajoriana di diciannove anni, minuta come altezza, amante del rosso come colore preminente, dai grandi occhi castani, aveva il vezzo di schiarirsi i capelli portandoli ad una tonalità di biondo particolare che ben si confaceva all'ovale del viso e che la faceva sembrare come una povera cerbiatta indifesa.
Consultando anche gli appunti di Shaughnessy, Hazyel si era fatto tutta un'altra idea: la cadetta della sezione per Consiglieri era tutt'altro che una preda.. era bensì una sorta di eminenza grigia pronta ad usare gli altri a proprio uso e consumo.
Il secondo, Keith Ch'Asek, era un cadetto Andoriano di vent'anni, biondo cenere e dagli occhi azzurri color ghiaccio che quasi sparivano di fronte al colorito della sua pelle sembrava pressoché impossibile vederlo ridere, tranne rari sogghigni o espressioni di scherno. Era del corso per ufficiali addetti alla sicurezza e, nonostante la razza di appartenenza, appariva più incline alla violenza subdola che all'aggressività fisica. Risultava avere tre sorelle ed un fratello, tutti più o meno coetanei e tutti cadetti all'Accademia.
Sebbene non quantitativamente numerosi come i sodali e seguaci di quel trio, al corso di Shaughnessy si erano formati altri due gruppi di cadetti.
Il primo non contava più di una decina di elementi ed era estremamente polarizzato.
Da un lato l'arguzia e sfacciataggine del diciottenne Leroy Red Woehrle, cadetto Terrestre della sezione operazioni, dichiaratamente omosessuale dotato di un sorriso disarmante in grado di ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo. Dall'altro i muscoli e la corporatura atletica di Ryan Clemix, ventenne cadetto Terrestre Denobulano della sezione sicurezza, sempre pronto a battersi per una buona azione o per dar man forte all'amico Leroy.
Il secondo gruppo era numericamente intermedio e militarmente più capace.
La leader indiscussa era Madi Kai Monroe, diciottenne cadetta Terrestre del corso di comando. Bionda con occhi azzurri e labbra carnose, con un corpo sinuoso e procace, il suo profilo era evidenziato da Shaughnessy come uno dei più promettenti del corso.
Al suo fianco, due guardiani di tutto rispetto.
La prima era Kate Karmjhael, diciottenne cadetta Terrestre Andoriana della sezione sicurezza, dotata di una bellezza guerriera senza eguali. Era la figlia più giovane di uno degli Epagomeni, mentore di Hazyel nonché uno dei suoi istruttori di addestramento al corpo a corpo preferiti.
Il secondo era Jean Victor Mack, diciannovenne cadetto Vulcan Klingon della sezione sicurezza, dallo sguardo perennemente impostato sul minaccioso serioso, in grado di incutere timore ancora prima di prepararsi allo scontro.



SOL III - San Francisco
Accademia della Flotta Stellare
Alloggio Comandante Reacher
22 maggio 2402 - ore 23:39


Per quanto ne potesse apprezzare l'utilità e la comodità d'uso, Hazyel non amava le docce soniche: preferiva i bei vecchi scrosci d'acqua, calda o meno, in grado di corroborare la pelle.
Su Risa le occasioni per docce, bagni o tuffi erano pressoché infinite e tutte avevano lo stesso comune denominatore: poter poi lasciare asciugare il proprio corpo dai raggi del sole.
Minuti di relax e piacere corroborante ed ottimi periodi di tranquillità sinaptica.
In quell'ottica, la rapidità ed efficienza degli impulsi di vibrazioni sonore delle docce soniche nel rimuovere la sporcizia e il sudiciume dal corpo erano controproducenti.
La giornata era stata scoppiettante secondo i piani e la serata ugualmente esplosiva.
A momenti, sarebbe arrivata la polizia militare per porlo agli arresti .
Seguendo il non detto con Merak, Hazyel e Moses si erano organizzati per mettere in piedi una discussione futile tra un paio di vecchi avventori, ex RED amici di Frank, ed il nugolo di cadetti che affollava uno dei pub preferiti dal giovane Lopes.
Nella realtà dei fatti, non era servita quella scintilla, in quanto, fin dall'ingresso del Comandante Reacher nel locale, la sua figura era stata presa di mira da un gruppetto di quattro o cinque brutti ceffi che sembravano lì proprio per attaccare briga.
Dopo qualche provocazione, ignorata, una volta verificato che Lopes era stranamente interessato a quella situazione, Hazyel aveva dapprima fatto allontanare, con un cenno, i due RED e, poi, aveva aperto e chiuso la rissa.
Presto ne sarebbero arrivate le conseguenze, ne era consapevole, ma era, tutto sommato, tranquillo.
Il Risiano, invece, era un po' preoccupato per Elaina: i suoi poteri telepatici erano una risorsa preziosa per l'intero Empireo, specialmente in azione e la dottoressa Tarev ne era perfettamente consapevole facendone sempre estremo affidamento.
Il fatto che ci fosse qualcuno che, apparentemente, era immune a tale sua potenzialità, era sicuro che facesse indispettire la Betazoide a tal punto che si sarebbe impegnata a trovare una soluzione al problema, in un modo o nell'altro.