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USS CRUSADER - MISSIONE 19 RSS USS CRUSADER - Missione 19

19.09 "Nulla si distrugge, tutto si trasforma"

di Raji Vikram, Pubblicato il 30-08-2018

USS Crusader, Plancia - 16/09/2094, ore 7:45


Gli ufficiali raggiunsero la Plancia. Il Capitano, con passo affrettato, arrivò alla sua poltrona e strinse, con un gesto simbolico, i braccioli come a rappresentare la ripresa del controllo della situazione. "Signor Bloch, scansione dello spazio. Dove ci troviamo?"
L'Ufficiale Scientifico mosse rapidamente le mani sulla consolle e si voltò verso il Capitano: "La location è la medesima ma, analizzando la posizione delle stelle, è stimabile una datazione diversa dalla nostra data di origine."
Il Capitano si passò la mano sulla fronte e le antenne si mossero leggermente: "Esattamente in che periodo siamo?"
Bloch continuò a controllare i dati. Gli occhi si muovevano rapidi sul flusso di informazioni che scorreva sul suo display: "Con quasi assoluta certezza siamo nel 2094."
Shaitan sbuffò e lanciò un rapido sguardo agli ufficiali presenti in plancia. Vikram fece un cenno d'assenso carico di amarezza, Makarri Quatro scosse la testa e trattenne un moto di rabbia, lasciandosi scappare solo una frase: "Quella luce azzurra!"
Jenner, che aveva raggiunto il resto dell'equipaggio, disse: "Immagino che dovremo trovare presto una soluzione per tornare nel nostro tempo. Sono certo che ci sia una causa dietro a questi spostamenti temporali."
Shaitan assentì. "Sì. Jenner. Dobbiamo prima di tutto capire se la causa è senziente o un mero accadimento astrofisico di qualche tipo. Diamoci da fare! Signori, idee?"
Bloch guardò i colleghi: "Non mi resta che la ricerca di fonti energetiche, fonti di neutrini o altro nella zona in cui siamo. Se si tratta di un qualche tipo di evento che abbia creato un nesso spazio temporale l'origine deve essere vicina alla nostra nave."
"Proceda con ogni tipo di scansione. Sono autorizzate sonde e scansioni a lungo raggio." rispose il Capitano.
Vikram sembrava pensieroso, poi disse: "Capitano, Jenner, perché non proviamo ad inviare un impulso sulla base delle interferenze che agivano sul comunicatore di Jenner?"
Yager trasalì. "Ma certo. Diamo un segnale alla fonte. Vikram sta pensando ad un'interferenza non naturale, vero?"
Vikram piegò il capo di lato: "Non ho certezza, diciamo che possiamo fare un tentativo."
Yager fece un cenno ad Ivanov, l'Ufficiale Tattico, il quale si mise ad operare sui dati interferometrici di Bloch. Dopo pochi minuti venne inviato un segnale di feedback sulle frequenze su cui operava l'interferenza originaria.
Bastarono pochi attimi e Ivanov interruppe il silenzio. "Ho rilevato una segnale di risposta. È un codice mai visto. Dobbiamo cercare di decriptarlo o tradurlo."
"Potrebbero volerci anni per capire una codifica e l'eventuale linguistica associata." disse Bloch preso da un attimo di sconforto.
Jenner appariva perplesso: "Senza contare che difficilmente troveremo la ragione per cui le interferenze sembravano dirette al mio comunicatore."
"Non possiamo trovare l'origine del segnale?" chiese Shaitan.
Bloch si fece serio: "Considerato il tempo di risposta e ipotizzando una velocità costante pari ai messaggi che statisticamente operano su frequenze simili..." la pausa parve durare tanto, "ho trovato una coordinata. Ma è solo frutto di una serie di congetture."
"In questo momento potrebbero anche bastare." Si rivolse al timoniere "Individui cosa possiamo trovare a quelle coordinate."
Jenner interruppe il lavoro. "Incredibile!" disse il dottore, che stava operando insieme a Vikram sulle scansioni, "Ho trovato un anomalia in un asteroide. Sembra avere un orbita ellittica, forse catturato dalla gravità del pianeta, ma questo asteroide ha presentato negli ultimi minuti alcuni lievi picchi energetici."
Shaitan fece per rispondere quando anche il Timoniere irruppe: "Capitano, confermo. L'origine è nell'asteroide."
"Jenner, pare che abbiamo tutti trovato alcune tracce che ci conducono allo stesso asteroide. Ci conviene dare un'occhiata. Preparo una squadra di sbarco." precisò Shaitan carico di una rinnovata speranza.

USS Crusader, Sala Teletrasporto - 16/09/2094, ore 9:00


"Signori, gli ordini sono: controllo della zona, rilevamenti scientifici e report immediati. Non voglio rischi, non sappiamo che cosa possiamo trovarci di fronte." disse Shaitan ai membri della squadra di sbarco, nella loro tuta spaziale. Il team era composto da Yager, Bloch, Ivanov e Vikram. Fecero in risposta un cenno con il capo, prima di scomparire nel flusso energetico.

Asteroide, grotta interna - 16/09/2094, ore 9:00


La grotta era stata prodotta da eventi astrofisici ordinari. Le rocce di silicati e magnesio brillavano alla luce del sole nel suo ingresso apparendo come un gigantesco anello argenteo. Le quattro figure si muovevano lentamente.
=^=Entriamo, signori. Ivanov, pronto con i phaser. Vikram, collochi le infrastrutture di illuminazione e i sensori. Bloch, inizi con la scansione dei parametri biologici e geologici.=^= disse Yager, facendo un cenno con la mano destra di procedere.
Gli ufficiali entrarono ma, grazie ai dispositivi luminosi disposti da Vikram, riuscirono ad avere un campo luce sufficiente per guardarsi intorno.
Bloch disse di colpo: =^=Signori, davanti a noi...=^=
Gli sguardi si alzarono per vedere. Ad un centinaio di metri da loro una sorta di cubo di pietra grande come un edificio. Ad occhio le dimensioni del lato del cubo erano di circa venti metri.
=^=Che cos'è?=^= chiese Yager.
=^=Pare avere una struttura litoide.=^= disse Bloch di fronte ai primi dati del tricorder. =^=Una stratificazione di silicio e cristalli di sale e solfati.=^= fece una pausa. =^=Pare solo parzialmente autoctona. Probabile una formazione esogena.=^=
=^=Nessuna traccia biologica?=^= chiese Vikram. =^=Essendoci stata un'emissione energetica...=^=
I quattro ufficiali si avvicinarono al cubo e fu Yager ad accostare una mano guantata alla superficie. Senza fare troppa pressione scostò gli affioramenti più superficiali. Gli occhi di Yager si spalancarono dallo stupore. Bloch che scorse la reazione osservò ciò che affiorava sotto agli strati superficiali appena rimossi.
Vikram vedendo la reazione dei due colleghi corse accanto a loro, interrompendo l'installazione della rete di sensori geofisici. Arrivò e gli occhi andarono su una serie di lamelle nere metalliche, ovviamente artificiali.
Prese un tricorder e scansionò la superficie per cercare di scongiurare il suo sospetto. I dati del rilevamento comparirono in pochi secondi.
=^=È quello che penso anch'io?=^= chiese il Primo Ufficiale della Crusader.
=^=Borg.=^= disse Vikram.
Bloch fece fatica a deglutire. Lui aveva datato il periodo di origine della grotta e del materiale attorno al cubo: un migliaio di anni.

USS Crusader, Plancia - 16/09/2094, ore 9:30


La nave era in orbita geostazionaria attorno all'asteroide.
"Cosa? Ripetetemi lentamente." disse Shaitan.
=^=Ehm, Capitano, si tratta di un piccolo cubo borg. Forse una sonda che in qualche modo si è ritrovata indietro nel tempo, circa mille anni fa.=^= disse Bloch. =^=Stiamo cercando di aprirci un varco nella sovrastruttura litica. Solo se entriamo nel dispositivo potremo capire qualche elemento in più.=^=
"Quanto ci metterete?"
Bloch si voltò a guardare verso Vikram che con il phaser stava irrompendo attraverso il nucleo roccioso. Vikram urlò: =^=Qualche ora... difficile da stimare!=^=
"Signor Bloch, che cosa può aver generato questi flussi temporali?"
Bloch scosse il capo: =^=Al momento è difficile a dirlo. Forse un qualche tipo di incidente.=^=
Shaitan assentì. Non restava che attendere, anche se non fu una lunga attesa.
Jenner richiamò l'attenzione di Shaitan: "Capitano, rilevo nuovi impulsi energetici dall'asteroide!"
Shaitan si preoccupò: "Nuovamente! Ha detto impulsi? Di che tipo?"
"Non lo saprei leggere, sono solo un dottore!"
Shaitan assentì. "Grazie." e fece un cenno a Makarri, che si mise subito all'opera accanto a Jenner.
"Sembrano sempre gli stessi codici che arrivavano prima."
"Riesce a visualizzarli sullo schermo?" chiese il Capitano.
In pochi secondi apparve una successione di simboli, mai visti. Sembrava una forma di linguaggio sotto forma di visualizzazione: disegni simbolici. Alcuni disegni si ripetevano, dimostrando una frequenza che, in apparenza, sembrava costante.
Gli occhi attenti del Capitano analizzarono le forme. "È un messaggio." disse con certezza.
"Come può esserne certo?" chiese Makarri.
L'Andoriano sorrise. "Sul nostro pianeta, durante le guerre tra clan, si era soliti comunicare tramite codici simbolici. Sono costruiti con la stessa logica sequenziale. Ne sono sufficientemente certo."
"Possiamo decriptarlo?" chiese il dottore.
Shaitan si alzò in piedi. "Forse..." e uscì dalla plancia per recarsi nel suo ufficio. Aveva bisogno di concentrazione per rispolverare nella sua memoria genetica alcuni concetti chiave tipicamente andoriani.

Asteroide, grotta interna - 16/09/2094 ore 12:30


Il tempo era scivolato rapidamente mentre i quattro cercavano di aprirsi un varco nel cubo. Erano stati avvisati che il cubo stava trasmettendo i codici ma non risultavano radiazioni o pericoli contingenti. Soprattutto la piccola struttura borg sembrava fungere da emettitore di impulsi.
=^=Ci siamo.=^= disse vikram di fronte ad un varco sufficiente a farli entrare all'interno del piccolo cubo.
=^=Ma è configurato per l'accesso?=^= chiese Bloch.
Vikram fece un cenno d'assenso: =^=Qualsiasi unità borg è strutturata per essere integrata, visionata, modificata anche dall'interno. Difficile che questo cubo sfugga alla logica borg.=^=
Yager accese la torcia fissata al braccio. Strinse il phaser e attraverso l'interfono disse: =^=Procediamo! Entro per primo, Ivanov e Bloch in mezzo, Vikram chiude.=^=
La torcia illuminò un cunicolo tecnologico, colmo di cavi, condotti, luci e occhi che brillavano nel buio, che si dipanava nel ventre del cubo stesso.
Nessuno dei quattro ebbe una sola esitazione. Entrarono e iniziarono ad esplorare.

USS Crusader, Plancia - 16/09/2094, ore 13:10


Shaitan riapparve in Plancia, il volto di un azzurro più intenso, come se fosse accalorato.
"Makarri, apra un canale con la squadra di sbarco. Subito. Jenner, resti in Plancia. Temo che la cosa si stia per fare alquanto interessante per entrambi."
Il dottore era tra l'essere allarmato e curioso dalle parole del Capitano si staccò dalla postazione in cui aveva operato per mettersi accanto a lui.
L'ufficiale non si fece attendere e la voce di Yager suonò lievemente disturbata da interferenze.
"Dove siete?" chiese il Capitano.
=^=Siamo dentro al cubo, signore. Lo stiamo esplorando e forse Bloch e Vikram sono giunti ad una prima valutazione.=^=
"Ottimo. Anche io ho lavorato sul codice, sulla base di alcune nozioni, diciamo di criptografia, che avevo acquisito nella mia giovinezza. Signori: credo di sapere cosa sia successo."
=^=Siamo in attesa. Ci dica.=^= precisò Yager.
"Prima vorrei la vostra valutazione scientifica, in modo da integrare le considerazioni e avere un quadro completo."
Yager sembrò schiarsi la voce: =^=Capitano, questa è un'unità tecnologica senziente. Si tratta nello specifico, e plausibilmente con i dati rilevati, di una sorta di motore tecnorganico sperimentale, forse un motore quantico. Crediamo che sia stato lui a generare una sorta di squarcio spazio-temporale e che agisca come catalisi del flusso temporale. Resta però una domanda senza riposta: perché le interferenze con il comunicatore di Jenner?=^=
Shaitan ascoltò con attenzione. "A questa penso di poter rispondere" e guardò il dottore. "Il motore sta inviando messaggi indirizzati a Jenner e me. Messaggi che solo io posso decriptare e che andavano ad interagire con il comunicatore di Jenner."
=^=Perché proprio voi due? Non capisco, non ha logica!=^= disse Yeager.
"Ahimè invece pare averla. Il motore sperimentale, se di questo si tratta, conosceva entrambi. Sapeva le frequenze del comunicatore di Jenner ma, ancora di più sapeva chi sono, quale nave comando e quale esperienze ho fatto, al punto da adottare un linguaggio noto solo a pochi andoriani, in pratica solo a quelli del Clan Aeltheur."
=^=Ma com'è possibile?=^= Yager non credeva alle parole appena ascoltate.
"Io sono il suo creatore e Jenner il suo costruttore. Eravamo nel database Borg, probabilmente." Jenner sbarrò gli occhi, incredulo. Trattenne il respiro come se di colpo avesse ingoiato un amaro veleno.
Tutti tacquero. Questo significava solo una cosa: in qualche futuro, di qualche linea temporale e dimensionale, Shaitan sarebbe diventato un borg. Lo shock dei presenti in Plancia e dei membri della squadra di sbarco fu enorme.
Virkam assentì. Sebbene ancora scosso trovò le parole per fare un'ultima domanda: =^=Che cosa voleva comunicare?=^=
Shaitan tornò a sorridere con amarezza: "Vuole che le due unità che l'hanno messo al mondo lo riportino a casa."
=^=Ma se è lo stesso cubo a generare questi flussi! Cosa possiamo farci?=^= interruppe Bloch.
Shaitan si sedette sulla poltrona. Anche lui era scosso e sapeva che ci avrebbe messo diverso tempo ad elaborare quanto aveva appreso.
Fu Raji allora a parlare: =^=Forse è sufficiente che lei e Jenner scendiate qui e inseriate le coordinate spazio-temporali voi stessi. Direi che voi siate gli unici a poter accedere alla vostra stessa creatura.=^=
Shaitan fece un cenno d'assenso. Sapeva che non c'erano alternative ma avrebbe fatto di tutto per non pensare a quel tipo di futuro, che sembrava guardarlo inquietante da lontano ma al contempo anche palpabile. Troppo tangibile. Jenner ancora stordito seguì il Capitano.

SOL III, Comando di Flotta - 30/03/2398


L'Ammiraglio guardò Shaitan perplesso e un anche un po' incredulo. "Mi sta dicendo che avete viaggiato nel tempo a causa di un dispositivo borg che aveva squarciato lo spazio tempo, finito nel passato e che per tornare nel suo tempo aveva cercato le sole persona che potevano aiutarlo? Il badge del Costruttore e la sapienza del Creatore?"
Shaitan fece un cenno d'assenso.
"E voi avete inserito, dentro a ciò che restava del dispositivo borg, grazie alla sua impronta genetica, le coordinate temporali attuali e che il cubo stesso ha generato l'ultimo balzo che ha portato voi, la Tamigi e il cubo stesso avanti fino alla data di appartenenza?"
Shaitan ripeté il gesto.
"Capisce che la cosa ha dell'incredibile ma, soprattutto, dell'inquietante? Se fosse confermato si intravedono scenari di nuovi conflitti con i borg nel nostro futuro e non solo... Che cosa era quel dispositivo?"
"Ha presente la tecnologia sleapstream?" chiese Shaitan al suo superiore.
"Certo, è una dotazione sperimentale della USS Prometheus."
"Esatto. Quel cubo, ora in possesso dell'Istituto Daystrom, era la versione potenziata dello sleapstream. Era un motore ad impulso quantico. In un secondo poteva viaggiare lungo il continuum spazio-temporale ma, essendo sperimentale, nel suo primo volo di prova deve aver danneggiato il tessuto dello spazio-tempo e aver generato tutto quello che è successo, a partire dai due popoli in guerra, la presenza vulcaniana e l'altra Crusader."
L'Ammiraglio si fece cupo in volto. "Sappiamo entrambi che esistono più linee temporali e che lo scenario di lei e Jenner nei panni di unità borg appartiene ad una delle possibili linee del futuro, non assoluta e certa, ma capirà bene anche come la Flotta Stellare dovrà tenervi sotto controllo, cercando anche di evitare a voi due e a tutti noi, contatti futuri con la flotta Borg o Rogue Borg."
Shaitan stette in silenzio. Jenner era stato già convocato e si immaginava che questo discorso fosse stato ripetuto identicamente.
"Ammiraglio, non so cosa ci riserverà il futuro ma il mio spirito guerriero suggerisce di muovere l'Intelligence nella ricerca di nuove informazioni sulle presenze borg... di ogni linea temporale conosciuta." propose Shaitan.
I due si guardarono senza proferire parole per un attimo. Il doloroso silenzio dopo qualche minuto si interruppe. "Si merita una franchigia di ampio respiro. Mi raccomando, si riposi. Le faremo avere ogni supporto psicologico del caso, se lo ritiene necessario. Può andare." lo liquidò l'Ammiraglio. "Si ricordi che... la sua scoperta può aver salvato la Federazione."
*O distruggerla...* pensò tra sé il Capitano.
Shaitan si alzò e si diresse verso l'uscita. Quanti segreti conosceva, della sua attività, che se fossero caduti in mano nemica avrebbero arrecato infiniti danni alla Federazione? La domanda gli fece avere un brivido. Sapeva di dover prestare attenzione e mai, come oggi, avrebbe dovuto farsi aiutare dal suo fidato equipaggio.