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USS WAYFARER - MISSIONE 14 RSS USS WAYFARER - Missione 14

14.08 "Il Legato Gardelia"

di Gregory Cooper, Pubblicato il 11-12-2016


Mlibel, Lektus II, Centro Olimpiadi Culinarie, Padiglione 5 (sala antincendio)
30/06/2396, Ore 12:10 - D.S. 73495.93


"Se non ti levi ti sparo in un ginocchio" borbottò Cooper all'indirizzo del giovane addetto alla sicurezza che, preoccupato per quello che lo sconosciuto stava facendo, non si decideva a lasciare spazio libero per lavorare.
"Suvvia signor Cooper, il ragazzo sta facendo il suo lavoro!" commentò bonario l'ispettore comodamente seduto sull'unica sedia della piccola sala.
"Se sbaglio qualcosa, scatterà l'allarme. Centinaia di litri d'acqua, o schiuma o qualsiasi cosa usiate voi per l'antincendio, si riverserà sulla folla scatenando il panico. Morti, feriti, gente in lacrime... indovini con chi se la prenderanno? - commentò lo scienziato con un ghigno cattivo mentre continuava a lavorare - le do un suggerimento, è prossimo alla pensione."
"Ragazzino togliti di lì e lascialo lavorare!" ordinò l'ispettore sbiancando. Il giovane fece qualche passo indietro intimorito.
"Sapevo che avrebbe capito. Ops!"
"Come ops?! In che senso ops!!!" ribatté allarmato Kruvan.
"Niente scherzavo. Ho fatto, può mandare il messaggio. La buona notizia è che attraverso il sistema di comunicazione dell'antincendio posso comunicare con tutti i padiglioni, la cattiva è che la sentiranno tutti: civili, guardie di sicurezza, terroristi..."
"Terroristi?" balbettò il giovane addetto.
"Zitto tu!" ordinarono in coro i due intrusi, poi Kruvan riprese meditabondo "E' di certo un problema, se i terroristi capiscono che vogliamo evacuare le strutture potrebbero entrare in azione prima del previsto. Io inoltre non ho l'autorità di prendere una decisione del genere... pensione o non pensione."
"La capisco. Il rischio c'è, ma siamo solo noi due. E fra noi, l'unico che può prendere una tale decisione è lei." rispose Cooper.
"Quali terroristi?" tentò di intervenire il ragazzo, ma fu completamente ignorato.
"Che possibilità ci sono di trovare il Principe o qualcuno che possa decidere?" chiese il lektusiano speranzoso.

Cooper gli indicò la grande vetrata da cui potevano osservare la folla sottostante. Migliaia di persone erano accalcate nell'enorme padiglione. Impossibile muoversi liberamente nella calca e impossibile individuare una persona specifica in breve tempo.

"Comunicazione di servizio: il Legato Gardelia è atteso nell'area esterna quindici. Ripeto, il Legato Gardelia è atteso nell'area esterna quindici."

Cooper e Kruvan si voltarono a guardare il giovane, che con in mano il microfono, tremava visibilmente.

"Cosa hai fatto di preciso ragazzo?" chiese l'ispettore incuriosito per lo strano messaggio.
"Mi perdoni signore, ma avete parlato di terroristi e la mia famiglia è qui nel padiglione, non potevo stare senza fare nulla..." balbettò lui come se aspettasse di essere fucilato sul posto.
"Si ok, ma cos'era quel messaggio?" chiese Cooper.
"Il codice per la sicurezza per far evacuare i padiglioni!" mormorò il giovane prossimo al collasso terrorizzato dall'idea di aver commesso alto tradimento.
"C'era un codice apposito per evacuare e non l'ha detto prima?" sbraitò Cooper all'indirizzo dell'anziano poliziotto alzando le braccia al cielo.
"Che vuole che ne sappia io! Mi hanno chiamato per un omicidio!" borbottò di rimando Kruvan per poi rivolgersi al giovane "Come ti chiami ragazzo!"
"Solanis signore..."
"Ottimo lavoro Solanis, farò di te un grande poliziotto!"
"Ma io voglio fare il cuoco..."
"Troppo tardi! Adesso vieni con noi che potremmo aver bisogno ancora del tuo aiuto." esclamò l'ispettore mettendo un braccio sulla spalla del giovane e instradandolo fuori dalla stanzetta.
"Ma io non posso, devo rimanere qui per il sistema antincendio!"
"Inutile... mi sa che l'ho bruciato prima cercando di collegare le comunicazioni." confessò Cooper come se niente fosse.
"Ops!" commentò Kruvan trascinando fuori l'ex futuro cuoco.

Mlibel, Lektus II, Centro Olimpiadi Culinarie, Padiglione 3
30/06/2396, Ore 12:15 - D.S. 73495.94


"So che le comunicazioni non funzionano, per questo hanno mandato noi!" commentò Rumar all'indirizzo del capo della sicurezza del padiglione che sembrava molto restio ad accettare la chiusura della sua struttura.
"Lo capisco benissimo signore, ma si rende conto della situazione in cui mi trovo? Ordinare arbitrariamente la chiusura del padiglione senza aver ricevuto un ordine diretto ma solo un passaparola da personale della flotta stellare..." l'uomo, un giovane di circa trent'anni dal fisico florido di chi apprezzava particolarmente la cucina del suo pianeta, aveva tutte le ragioni per non accettare così su due piedi le loro informazioni. Dopotutto non era nemmeno possibile controllare le loro credenziali dato che ogni comunicazione, anche quelle delle banche dati, erano state eliminate. Praticamente si trovava di fronte due sconosciuti con le divise della flotta stellare, che potevano anche essere state noleggiate, che gli chiedevano di fare qualcosa già di per se estremamente complicata. Il giovane storse la bocca. "Sentite, io posso anche credervi, ma la questione non è così semplice: per evaquate un padiglione di queste dimensioni, serve piano operativo ben preciso. Il piano c'è, ma è impossibile metterlo in atto dato che le comunicazioni..." la voce degli altoparlanti lo interruppe.

=^=Comunicazione di servizio: il Legato Gardelia è atteso nell'area esterna quindici. Ripeto, il Legato Gardelia è atteso nell'area esterna quindici.=^=

"Questo risolve il problema!" commentò il capo della sicurezza.
"Come scusi?" chiese Rumar confuso. Il giovane spiegò in breve il sistema di parole chiave usate dalla sicurezza. Da quel momento in poi le guardie si sarebbero disposte in precise posizioni per poter far defluire il pubblico fuori dai padiglioni. Prese in mano il microfono che teneva appeso alla spalla ma da esso provenirono solo delle scariche statiche "Come hanno fatto ad inviare il segnale?"
"Credo che il signor Cooper abbia fatto il miracolo..." commentò Rumar per poi guardare la dottoressa accigliato "Non dica che l'ho detto!"
"Assolutamente... non finirebbe mai di ripeterlo." rispose lei sorridendo.
"Sarà dura coordinare la situazione, ma i miei uomini sanno quello che devono fare."
"Però c'è un modo per facilitare le cose. Signor Donovan - disse all'indirizzo dell'uomo della sicurezza della Wayfarer che lo accompagnava - si appropri di tutti i membri dello staff che riesce a trovare: camerieri, personale delle cucine. Li useremo come staffette per coordinare le operazioni di evacuazione." l'uomo della sicurezza fece un cenno affermativo e sparì nella folla.
"Tenente ci dica come possiamo aiutarla!" esclamò la dottoressa guardandosi intorno. L'uomo sorrise e fece un cenno di ringraziamento.

Mlibel, Lektus II, Centro Olimpiadi Culinarie, Padiglione 1
30/06/2396, Ore 12:15 - D.S. 73495.93


"Un umile servitore eh?" Kiron si fece avanti e puntò uno sguardo duro come l'acciaio sul misterioso uomo appena arrivato "La avverto... sono appena stato minacciato da misteriosi terroristi, e con me, l'intero pianeta e la federazione! Quindi glielo chiedo solo un'altra volta: Chi è lei?"

L'uomo non sembrava essere abituato a trovarsi di fronte un capitano della flotta stellare e rimase colpito dal potere presente nella voce dell'ufficiale davanti a lui. Per un attimo i suoi sogni da giovane tornarono a riaffiorare, anche lui avrebbe voluto entrare nella Flotta Stellare ma non aveva potuto. Il ragazzo che era in lui fece un passo indietro, poi scosse la testa e riprese il controllo di se stesso.

"Mi scusi Capitano, il nostro popolo ama molto la teatralità. Mi chiamo Virdesca Faonas e sono il capo dei servizi segreti di Sua Maestà!" porse la mano in un gesto di riappacificazione.

Kiron sorrise e la strinse come se quello appena successo non fosse altro che un momento passeggero.

"Posso sapere come mai l'Ammiraglio è stata messa al sicuro?" chiese il consigliere Kublik con gentilezza accettando un teatrale baciamano da parte dello sconosciuto.

"Abbiamo attivato il protocollo per la messa in sicurezza dei reali e dei membri del governo non appena l'attacco terroristico è diventato palese. Il Principe ha richiesto espressamente che l'Ammiraglio Squiretaker fosse aggiunta alla lista delle persone sotto protezione e noi abbiamo agito di conseguenza. Sono venuto personalmente ad avvertirvi della cosa."

"Allora la ringrazio e mi scuso. Capirà che data la situazione..." commentò Kiron e Faonas fece un gesto come per lasciar stare "Piuttosto quali sono i vostri piani per intervenire e fermare i terroristi?"

"Noi non abbiamo nessun piano. Il nostro compito è quello di proteggere i reali, altri hanno l'incarico di intervenire."

=^=Comunicazione di servizio: il Legato Gardelia è atteso nell'area esterna quindici. Ripeto, il Legato Gardelia è atteso nell'area esterna quindici.=^=

"Cosa succede Signor Faonas?" chiese Erjn vedendo lo sguardo dell'uomo dei servizi segreti.
"Strano, non conosco nessun Legato Gardelia... e per quanto ne so le comunicazioni sono disabilitate."
"Pensa che siano i terroristi?" chiese lei ricevendo solo un'alzata di spalle in risposta.

Faonas si guardò intorno, sembrò individuare qualcuno e fece un gesto ai suoi uomini che partirono in caccia. "Fra un po' avremo qualche risposta."

Mlibel, Lektus II, Centro Olimpiadi Culinarie, Padiglione 5
30/06/2396, Ore 12:15 - D.S. 73495.93


Le due donne superarono la sicurezza grazie al distintivo di Oritrana e questo permise loro di non perdere di vista la loro preda. Le cucine erano composte da due sale principali. Nella prima, quella in cui si trovarono ad entrare appena superate le porte basculanti che dividevano il padiglione dalle cucine, erano presenti centinaia di carrelli portavivande a più piani, grazie ai quali gli inservienti portavano le vivande ai diversi stand di degustazione. Sebbene due uomini coordinassero il tutto seduti su due altissime sedie, simili a quelle dei giudici delle partite di tennis, il caos regnava sovrano.
"La vede?" chiese il detective sbirciando senza successo fra i carrelli.

Dopo un attimo il Capo della Sicurezza della Wayfarer le afferrò il braccio e indicò in direzione delle dispense. La donna che stavano seguendo si guardò attorno e poi si infilò velocemente in una stanzetta attigua e le due si affrettarono a seguirla e sbirciarono attraverso le finestrelle presenti sulla porta.

Dall'altra parte la ragazza incontrò un giovane e i due iniziarono a parlare. L'uomo gesticolava e la sua faccia era rossa dalla rabbia.
"Non sembra il capo cuoco..." commentò Sheeval mettendo a fuoco il viso del giovane grazie ai suoi impianti bionici.
"No... forse uno dei terroristi?" propose Oritrana.

In quel momento il giovane afferrò la donna e la spinse contro il ripiano delle verdure. Come per incanto le armi apparvero fra le mani di Sheeval e di Oritrana e il Comandante Wu appoggiò la mano sulla porta pronta a fare irruzione. Un attimo dopo si raggelarono sul posto.

Il giovane aprì con un unico gesto il corpetto della ragazza mettendo in mostra il seno perfetto, poi le alzò la gonna e con uno strattone le strappò via la biancheria. La ragazza si avventò lo afferò stringendolo a se baciandolo con ferocia animale... un attimo dopo i due si dibattevano sulle verdure in un amplesso selvaggio.

"Santi numi..." commentò Oritrana che rossa come un peperone sembrava non riuscire a staccare gli occhi dalla scena.
"Credo che sia meglio evitare le verdure in questo padiglione..." ribattè Sheeval con un sorriso. "Usciamo di qui... la intercetteremo quando uscirà dalle cucine."
"A che pro? Mi pare evidente che non sta progettando nessun attacco terroristico." commentò la poliziotta lanciando ogni tanto un'occhiata alla scena e diventando sempre più rossa per l'imbarazzo.
"Non è detto, forse chi deve attuare l'attacco terroristico ha voluto un anticipo sul suo pagamento... oppure la nostra sospettata ha solo un altro amante da soddisfare. Andiamo..."

Le due uscirono e tornarono all'ingresso.