Il delitto è servito










USS WAYFARER

presenta


USS WAYFARER

Il delitto è servito

Missione 14






Basato sulla saga di Star Trek di Gene Roddenberry, questa opera amatoriale è il prodotto della USS WAYFARER,
simulazione appartenente all'universo narrativo del Gioco di Narrazione PBeM


Starfleet Italy

Gli autori/giocatori hanno creato un proprio alter ego narrativo con il quale sono entrati a far parte della squadra
di comando della USS WAYFARER, quindi a turno hanno scritto i brani di questa avventura fantascientifica,
creando appunto questa opera amatoriale inedita e originale basata su Star Trek.




Questo racconto lungo è un'opera amatoriale che puó essere liberamente
riprodotta, purché integralmente, in ogni sua parte, e non a fini di lucro.



Anno pubblicazione 2018



www.starfleetitaly.it | USS WAYFARER








Equipaggio

Capitano Capitano Michael Lucius Kiron

Capo Sicurezza Tenente Comandante Sheeval Wu

Consigliere Tenente Comandante Erjn Martia Kublik

Ingegnere Capo Tenente Comandante Dorian Zsolt Ristea

Primo Ufficiale Comandante Krell (Kiler) Rumar

Capitano
Michael Lucius Kiron
Capitano

Tenente Comandante
Sheeval Wu
Capo Sicurezza

Tenente Comandante
Erjn Martia Kublik
Consigliere

Tenente Comandante
Dorian Zsolt Ristea
Ingegnere Capo

Comandante
Krell (Kiler) Rumar
Primo Ufficiale

Ufficiale Comunicazioni Tenente JG Asuna Pauline Ichigawa

Ufficiale Medico Capo Tenente Comandante Julia Reis Squiretaker

Ufficiale Scientifico Capo Tenente Comandante Gregory Cooper

Ufficiale Tattico Capo Tenente Comandante Mehon Vaitor

Tenente JG
Asuna Pauline Ichigawa
Ufficiale Comunicazioni

Tenente Comandante
Julia Reis Squiretaker
Ufficiale Medico Capo

Tenente Comandante
Gregory Cooper
Ufficiale Scientifico Capo

Tenente Comandante
Mehon Vaitor
Ufficiale Tattico Capo


USS WAYFARER

Autori

Capitano
Michael Lucius Kiron
Michele Congia

Capo Sicurezza
Sheeval Wu
Silvia Bianchini

Consigliere
Erjn Martia Kublik
Ivana Minati

Ingegnere Capo
Dorian Zsolt Ristea
Gianluca Nacci

Primo Ufficiale
Krell (Kiler) Rumar
Lorenzo Aratari

Ufficiale Comunicazioni
Asuna Pauline Ichigawa
Silvia Izumi

Ufficiale Medico Capo
Julia Reis Squiretaker
Vanessa Marchetti

Ufficiale Scientifico Capo
Gregory Cooper
Franco Carretti

Ufficiale Tattico Capo
Mehon Vaitor
Marco Calandri






Sommario


Sinossi
14.00 - Un Invito molto particolare
14.01 - Olfatto Sopraffino
14.02 - Solo pettegolezzi
14.03 - 92 e 105 piatti da mangiare e meno di un mese alla pensione
14.04 - Giallo!
14.05 - Improbabile, ma non impossibile
14.06 - Nessun prigioniero
14.07 - Chi cerca trova
14.08 - Il Legato Gardelia
14.09 - Seguire il filo di Arianna
14.10 - Scacco al Principe Kraven
14.11 - Veleno per il principe Prakash
14.12 - Nella penombra
14.13 - Dipanare il dipanabile

Sinossi

Il delitto è servito



14.00 - Un Invito molto particolare

Autore: Comandante Krell (Kiler) Rumar


USS Wayfarer, Corridoi
29/06/2396 Ore 18:06 - D.S. 73493.86


Rumar arrivò di fronte alla porta dell'alloggio di Kiron, suonando poco dopo l'avviso acustico.
Il Trill vestiva l'alta uniforme della Flotta Stellare, perfetta in ogni suo dettaglio.

=^= Avanti =^= rispose Kiron.

Rumar entrò all'interno dell'alloggio, trovando il proprio capitano intento ad aggiustarsi il colletto della propria alta uniforme.

"Stiamo arrivando a Lektus II, Signore..."
"Dovrei essere pronto..." cominciò Kiron "...ho preparato il discorso di apertura della cerimonia e penso di essere in grado di recitarlo correttamente con tutti gli accenti del caso."
Rumar lo guardò con un leggero sorriso.
"Non è proprio da tutti i giorni, tenere il discorso della cerimonia di apertura delle olimpiadi di culinaria di Lektus II e fare addirittura da giudice ai finalisti della gara di 'Lalerie'" aggiunse il Primo Ufficiale, pronunciando in maniera non proprio corretta il nome della finale di alta cucina specialistica dei Lektusiani.
"Già, davvero un onore, sebbene non possa dirmi un vero esperto di questa materia. Forse il Consigliere sarebbe stato più appropriato come giudice. Ha decisamente un palato più delicato del mio."

Il Capitano completò la vestizione dell'alta uniforme e, una volta 'armato' di D-Padd, si avviò insieme al Primo Ufficiale fuori dall'alloggio, continuando a conversare amabilmente.

"Ho sentito parlare diverse volte di queste olimpiadi." spiegò Rumar "Vengono in tantissimi per parteciparvi e cercare di ottenere la carica di miglior chef del Quadrante, ma solo in pochissimi riescono a raggiungere la finale. Ci sono diverse gare minori e in quella principale soltanto in cinque raggiungono la fase in cui lei sarà
giudice."
"Sta cercando di mettermi ansia, Numero Uno?" chiese scherzosamente Kiron.
"In realtà le è stato concesso un vero onore. Devo ammettere di essere un po' invidioso, Capitano." aggiunse Rumar "Avrà accesso a prelibatezze che sarebbero assolutamente delle vere e proprie rarità culinarie."
"Allora speriamo io sia all'altezza del mio ruolo di cerimoniere e giudice." concluse Kiron, prima di entrare nel turboascensore insieme al Primo Ufficiale.
Ne uscirono poco dopo al ponte della Sala Teletrasporto III, dirigendosi verso di essa.

"Se non altro, visti gli impegni degli ultimi mesi, sarà un'ottima occasione perché l'equipaggio possa godere di un po' di franchigia." disse Kiron "Un evento di questo tipo è esattamente quello che serve per rischiarare un poco gli animi dell'equipaggio."
"Sono d'accordo. Avranno modo di partecipare a tante occasioni particolari. Inoltre Lektus II è pianeta dal clima molto mite, che favorisce sicuramente il turismo e il riposo." sorrise Rumar "Certo non è Risa, ma ci andiamo vicini".

I due entrarono in Sala Teletrasporto, dove li attendeva la Wu e un paio di uomini della sicurezza, insieme al Consigliere Kublik.

"Siamo pronti a teletrasportarci alle coordinate comunicate,signore." disse il capo della sicurezza.
"Il resto dell'equipaggio ci raggiungerà dopo per la cerimonia diapertura, intanto daremo un'occhiata." osservò Rumar.
Kiron guardò il Consigliere, scambiando con lei un'occhiata di complicità, dopodiché sospirò andando a prendere posto sulla pedana del teletrasporto, seguito dagli altri membri dell'equipaggio.
Poco dopo, il gruppo si smaterializzò.

Lektus II, Mlibel
Qualche minuto dopo


Il gruppo si era teletrasportato poco fuori dalle mura che circondavano la manifestazione, in un'architettura dalle forme smussate e tondeggianti, che andavano a creare un paesaggio piacevole e rilassante.
Era una giornata soleggiata e i colori, sia della stagione probabilmente favorevole, sia delle decorazioni dell'evento non facevano che favorire il clima di distensione per l'occasione.

"E' talmente colorata e sfarzosa che quasi colpisce gli occhi." commentò il Primo Ufficiale.
"E deve essere così, Comandante." completò una voce da dietro il gruppo di ospiti.
Una figura paffuta ma decisamente bonaria, sorrideva agli ospiti, vestito di un elegante panciotto blu contornato da motivi damascati d'orati.

"Benvenuti a Mlibel, capitale di Lektus II e centro principale delle Olimpiadi di culinaria Lektusiane."
Kiron lo osservò attentamente. "Il Ministro Dalesi immagino."
"Immagina bene, capitano." sorrise nuovamente Dalesi. "Sono venuto a prelevarvi per scortarvi al palazzo reale, dove avrà luogo la preparazione alla cerimonia di apertura delle olimpiadi, che si terrà nella piazza grande alle vostre...undici, zero zero."
Kiron annuì: "E' molto gentile, Ministro. Siamo a sua disposizione."
Dalesi nuovamente annuì sorridendo, quindi iniziò a muoversi per raggiungere la destinazione, ben accorto di essere seguito da tutti gli ospiti.
Avvicinandosi, Rumar non poté che constatare il clima di festa e di celebrazione che permeava tutta la città, dagli adulti ai bambini, quasi la gastronomia rappresentasse una religione per questa popolazione e quella a cui partecipavano un rituale di estremo auspicio per l'intero pianeta.


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14.01 - Olfatto Sopraffino

Autore: Tenente Comandante Julia Reis Squiretaker


USS Wayfarer - Ponte 4, Hangar Navette
29/06/2396, Ore 19.12 - D.S. 73745.36


"Buona sera Ammiraglio Squiretaker"
"Guardiamarina Rosemary tutto bene? I figli crescono bene anche senza mamma chioccia?"
"Si signora, grazie dell'interessamento... mio marito e mia sorella stanno facendo un ottimo lavoro... ed i suoi consigli hanno funzionato, non come speravo, ma abbastanza per calmare un po' la peste più grande."
"Jordan giusto?"
"Ottima memoria, Ammiraglio... come sempre..."

L'anziana donna sorrise a quel tentativo di ruffianeria, un po' maldestro sebbene apprezzato, e decise però di non dare ulteriore corda alla giovane.

"Informi il suo superiore, tempo che arrivi mia nipote ed i miei accompagnatori e desidero decollare quanto prima alla volta di Lektus II."
"Come desidera, signora." rispose la giovane terrestre accomiatandosi.
"Come desidera un bel niente nonna! Né tu né il tuo cucciolone dovreste andare sul pianeta."

Julia era appena arrivata col turbo ascensore seguita da un eccitato e scodinzolante Axel e, vistosi sole, aveva deciso di accantonare le formalità e dare libero sfogo all'ennesimo rimprovero.

"Con la vecchiaia nonna sei diventata golosa, pensi che non sappia delle leccornie che ti farai preparare di nascosto? Con la scusa di vedere all'opera i vari partecipanti alle olimpiadi culinarie?"
"I replicatori sono utili tesoro mio, ma un buon cuoco è dotato di un'arte sopraffina e non vedo perché dovrei privarmene. I miei valori glicemici sono ottimi..."
"Adesso! Quando ti sarai abbuffata, non sarà più così! E poi Axel non ce lo vorranno sicuro a girovagare per le varie cucine... già te non sei stata invitata, figuriamoci lui!"
"Axel ha bisogno di correre un po' e, da quanto ne so, Lektus II ha ampi spazi verdi per farlo... e non dirmi che ci sono i ponti ologrammi per quello..."
"Ovviamente non bastano, lo so pure io, ma, conoscendoti, starai sempre fra i piedi dei vari cuochi, e lui dietro, o attorno a te, per elemosinare assieme qualche prelibatezza."
"Se anche fosse, che male ci sarebbe? Io mangerò ciò che fa male a lui e lui mi aiuta a finire eventualmente qualcosa di esageratamente grosso... vero Axel?"

Al cane, cui brillavano gli occhi ed aveva un accenno di bava sui bordi della bocca, alzò una zampa anteriore in segno d'approvazione.

"Ti metterai nei guai, nonna!"
"Dici? Allora faccio bene a portarmi loro!"

Julia si voltò e decise che la battaglia era persa.
Alle sue spalle si erano materializzati da un turbo ascensore laterale i due attendenti dell'Ammiraglio: il Deltano e il Risiano torreggiavano sulle due donne e sicuramente avrebbero messo in soggezione chiunque avesse pensato di importunare il vagabondare della nonna.

"Come vuoi, ma a bordo ti farai ricontrollare e guai a te se i tuoi valori saranno totalmente fuori scala... ti metto a dieta!"
L'espressione era dura per cercare di dare incisività alle parole pronunciate, ma c'era un pizzico di ironia di fondo che venne fuori totalmente quando Julia si stava allontanando:"E non pensare lontanamente di truccare i tricorder... o ti faccio prendere i valori da Cooper."

Lektus II, Mlibel
29/06/2396, Ore 20.44 - D.S. 73745.54


"Se avessi saputo... se fossi stato informato... io... io... ma ormai è tardi..."
"Siete gentilissimo, ma non credo proprio dobbiate scomodare né il ministro Dalesi, né la Casa Reale per questa mia visita..."
"Ma voi siete un Ammiraglio della Flotta Stellare e noi abbiamo invitato come ospite d'onore un semplice Capitano e..."
"Io sono in pensione e la Flotta Stellare è ottimamente rappresentata dal Capitano Kiron! La smetta per favore di agitarsi: sono qua solo per immergermi nella natura del vostro pianeta e per assaggiare le prelibatezze locali. Le cerimonie le lascio volentieri a qualcuno più giovane di me."
"Come vuole, ma io sono ugualmente costernato. Lei ed i suoi... ehm... accompagnatori avreste bisogno di lasciapassare e di una scorta adeguata io non ho personale disponibile per questo e..."
Una voce forte e fiera si sovrappose a quella incavata dell'attendente portuale:"La signora sarà mia ospite e potrà girare ovunque vorrà al mio fianco con le mie autorizzazioni... è sufficiente per te Melesa?"

Il servizievole e paffuto possessore di tal nome sembrò venire frustato all'improvviso: divenne rosso in viso, si inchinò al cospetto prima dell'Ammiraglio Squiretaker e poi si genuflesse nei confronti di colui che aveva appena parlato: un giovane di non più di trent'anni, dalla corporatura longilinea e atletica rispetto alle rotondità tipiche degli altri Lektusiani impegnati nello spazio porto.
"Principe Kraven... mi permetto di presentare a Vostra Altezza: l'Ammiraglio in pensione della Flotta Stellare Reis Squiretaker."
"Grazie Melesa, ma credo di aver letto un paio di trattati della nostra ospite sulla medicina naturale, entrambi molto interessanti, almeno per uno come me che ama stare all'aria aperta e non pensa solamente alla buona cucina."
"Altezza è un piacere fare la vostra conoscenza e sono sinceramente stupita di essere famosa sul vostro bel pianeta."
"Famosa forse no, ma è abbastanza conosciuta... almeno fra i pochi Lektusiani che non pensano da mattina a sera cosa mangiare e come cucinarlo. Anche se debbo riconoscere che ho trovato una significativa differenza stilistica fra le due opere che ho letto sulla medicina naturale e sulle capacità di determinate piante... come se fossero stati scritti da una mano differente."
"Siete un arguto osservatore, Principe Kraven. Se, come immagino, avete studiato i trattati più inerenti alle specie vegetali tipiche di Lektus II, ebbene avete letto una sola opera mia. L'altra è di mia nipote Julia, attualmente imbarcata come medico di bordo sulla USS Wayfarer e agli ordini del Capitano Kiron."
"L'ospite d'onore di mio padre, il Re? E' interessante... e dire che avevo rifiutato l'invito a partecipare a quest'ennesima abbuffata delle Olimpiadi. Vorrà dire che salterò la Cerimonia di Apertura, ma mi rifarò con quella di Chiusura a cui spero sia lei sia sua nipote vogliate essere mie gradite ospiti."
"Sarà un onore, Altezza"
"Molto bene, vado a togliermi questi indumenti da caccia e provvedo a farle da guida per i vari padiglioni culinari. Melesa accompagna i miei ospiti al Parco del Girasole, così che il grazioso cane dell'Ammiraglio possa sfogare la sua voglia di correre. Ammiraglio la raggiungerò quanto prima."

Lektus II, Mlibel
29/06/2396, Ore 21.16 - D.S. 73745.6


"Tenente Ichigawa cosa vorrebbe dire esattamente che non è più a bordo?"
=^= Capitano, l'Ammiraglio ha chiesto ed ottenuto di raggiungere il pianeta con la sua navetta... è stato difficile per il Facente Funzioni negarle l'autorizzazione =^=
"Il Comandante Squiretaker ne è informato?"
=^= Signorsì, ma non è con l'Ammiraglio. E' scesa coi suoi soli attendenti, su cui come sa non abbiamo alcun potere di comando. =^=
"E ora dove sta?"
=^= Dall'ultima comunicazione ricevuta dallo spazio porto di Mlibel, pare sia stata accolta da un appartenente alla Casa Reale e che stia facendo la turista. =^=
Rumar lanciò uno sguardo divertito a Kiron che chiuse la comunicazione con la Wayfarer con una scrollata di spalle.
"Mi farà impazzire quella donna"
"Di chi stai parlando? Che dici Krell? Dovrei essere gelosa?" esordì scherzosamente la Kublik, appena rientrata da una passeggiata fra i padiglioni
"Sono due pazzie differenti, Erjn... vi lascio soli..." rispose con un occhiolino Rumar.

Lektus II, Mlibel
29/06/2396, Ore 22.25 - D.S. 73745.73


"Davvero delizioso, un sapore prelibato: quelle gocce di cioccolato variegato con punta di caramello.. .wow! Complimenti!"
Vanessa Reis Squiretaker si pulì i bordi della bocca con aria trasognata, mentre Axel accucciato stava divorandosi un bell'osso con ancora attaccati succulenti pezzetti di prosciutto.
"Le chiedo scusa Principe, ma è tutto troppo buono per mantenere una certa etichetta nell'assaporare certe squisitezze."
"Non si preoccupi, odio anche io il cerimoniale..." rispose con fare accomodante Kraven.
"Ora che si è fatta un'idea della bontà di alcuni dei nostri piatti tipici, la porto in un posto speciale: nelle grandi cucine che servono la Casa Reale e che stasera forniranno le prelibatezze per la Cerimonia di Apertura delle Olimpiadi debbo solo chiederle di lasciare qua il cane. Ci sono regole molto rigide ed una sicurezza severa agli ingressi."
"Nessun problema, Principe. Axel rimarrà con uno dei miei accompagnatori."
"Molto bene, allora prego Ammiraglio... mi segua."
Lasciato l'ultimo padiglione, il terzetto guidato da Kraven si diresse verso una stretta ma elaborata porta incastonata di pietre colorate che disegnavano scintillanti giochi di luce.
"Al mio popolo piace accecare la gente... Prego Ammiraglio, dentro andrà meglio..."

Le guardie immediatamente dietro alla spessa porta non fecero domande al Principe su chi fossero i suoi accompagnatori, limitandosi ad un profondo inchino ed a comunicare la presenza di visitatori al resto della sicurezza.
Rispetto alla relativa quiete dei padiglioni esterni, aperti ai turisti, non essendo ancora iniziata la gara, nelle Grandi Cucine, vi era un tourbillon di cuochi, camerieri, personale di vario genere in un brulicare frastornante di urla, gridi, domande, esclamazioni.
Nonostante l'apparente e furioso disordine, i piatti con le pietanze stavano venendo preparati con cura maniacale: antipasti, primi, secondi, dolci di tutti i gusti e per tutti i palati.
Ad una tavola piccola ed allungata erano seduti tre corpulenti uomini di mezza età e a loro puntualmente venivano forniti assaggi di ogni preparazione.
Kraven si sentì in obbligo di spiegare alla sua ospite: "Sono assaggiatori volontari, estratti a sorte da una lista. Il loro compito è assaggiare il cibo che verrà offerto alla tavola di mio padre, il Re. Per evitare errori di preparazione o altri spiacevoli inconvenienti che possano arrecare una qualsiasi fonte di imbarazzo."
"Non sembrano molto in forma, veramente, per essere volontari..."
"Vero?" Kraven rise di gusto "Probabilmente presto verranno cambiati con altri tre... c'è una rotazione continua specie in manifestazioni di questo tipo. Vogliamo che ci diano una sicurezza in più, non riempirli fino a farli scoppiare"
"Posso dar loro una mano? Ci sono due o tre piatti in attesa di assaggio che stimolano molto le mie papille gustative."
"Non è sicuro Ammiraglio, ma se vuole credo che un piccolo strappo alla regola lo si possa fare, anche se il Master Chef Reale non sarà minimamente d'accordo."
Come se fosse stato evocato, dal nulla apparve il longilineo responsabile del banchetto che, con un sorriso falso e affettato, prese da parte il Principe esprimendogli tutto il suo disappunto, in maniera anche vibrante.
Dopo qualche minuto di discussione, Kraven tornò con un'espressione trionfante, mentre alle sue spalle il Master Chef Reale lanciava sguardi di fuoco.
"Chiedo scusa Ammiraglio, ma il fatto che sia uno dei migliori cuochi del pianeta e che siamo cresciuti assieme, fa credere al nostro anfitrione qua di potermi dare ordini come fa con tutti i presenti."
"Non volevo essere un motivo di disturbo Principe..."
"Infatti non lo è Ammiraglio! Lei è mia ospite e, anche se non sono abituati alla mia presenza in questi eventi, dovranno farsene tutti una ragione. Ora prego vada pure ad assaggiare i piatti che diceva prima. Ma la prego si limiti a quelli o la mia tregua armata col Master Chef Reale si tramuterà in un nuovo episodio di rimostranze belligeranti."
La donna sorrise al giovane, capendo l'antifona: il responsabile delle cucine doveva obbedienza al Principe, ma se avessero esagerato, le sue urla avrebbero attirato l'attenzione del Re. E mettere nei guai Kraven era ciò che assolutamente non voleva: simpatico, sveglio, prestante... un ottimo partito per la nipote, senza dubbio.
Ancora alle prese con le sue fantasie da bisnonna, Vanessa iniziò ad assaporare un primo piatto di ottimo aspetto, ma di sapore molto meno appetitoso.
Tentò di dissimulare la negatività di quell'esperienza, ma non vi riuscì sentendo la risata di Kraven.

"Mia cara ha scelto una di quelle prelibatezze che persino noi scartiamo. Fa parte del cerimoniale per l'enorme bellezza della portata, ma il gusto è tutt'altro che apprezzabile."
La donna lo fulminò con uno sguardo divertito
"Mea culpa, Ammiraglio. Avrei dovuto avvertirla, ma nulla al mondo mi avrebbe privato della gioia di vedere la sua espressione."
Entrambi risero di gusto.
La donna ad un certo punto, però, si avvicinò ad un delizioso piatto di pesce annusandolo ripetutamente.
"Qui va sul sicuro Ammiraglio: anguille lektusiane in crosta di mandorle dolci croccanti e miele. Una bontà assoluta!"
Vanessa non rispose limitandosi ad annusare e a scrutare l'assaggiatore che aveva appena approvato il piatto.
L'uomo sorrise e continuò la sua opera fino a quando non fu interrotto da un colpo di tosse improvviso. Da solo sarebbe bastato perché venisse sostituito: nessuno poteva permettersi di infettare le pietanze destinate alla tavola reale, ma prima che il Master Chef ordinasse il cambio, fu fermato da un cenno perentorio di Kraven.
L'anziana donna continuava ad annusare la portata e si era avvicinata all'uomo che iniziava a ciondolare la testa e a respirare affannosamente. Gli occhi erano persi nel vuoto ed i muscoli rilassati fuori misura.
Non servì parlare: Kraven ordinò la squadra medica e la quarantena dell'area, supportato pienamente dal Master Chef Reale.
Nel giro di pochissimi minuti, le squadre di sicurezza, fino ad allora così discrete da risultare quasi invisibili, erano in posizione.
Solo in quel momento, il Principe fece alla sua ospite la domanda tanto fatidica, quanto retorica:
"Veleno?"
"Cianuro..." fu la risposta flemmatica dell'Ammiraglio.


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14.02 - Solo pettegolezzi

Autore: Tenente JG Asuna Pauline Ichigawa


Lektus II, Mibel - Padiglioni
29/06/2396, Ore 22.25 - D.S. 73494.36


"La vedo preoccupato Comandante, qualcosa non va?", chiese il Ministro Dalani trovandosi di fronte ad un pensieroso Rumar che fissava uno dei tavoli del padiglione vegetariano.

Rumar alzò lo sguardo verso il ministro e rispose sorridendo leggermente "No Ministro, stavo semplicemente dando un'occhiata in giro...e cercando una persona."

Prese un frutto simile ad una mela dal colorito aranciato dal tavolo e iniziò ad addentarlo fingendo indifferenza e chiedendosi dove poteva essersi cacciata l'Ammiraglio.

"Che coincidenza! Anche io sto cercando una persona: il Capitano Kiron, per la precisione. Tra poco più di trenta minuti avrà inizio la cerimonia di apertura ed è necessario che partecipi alla preparazione in quanto giudice. Sa dirmi dove lo posso trovare?", ribatté Dalani.
"Non saprei, mi spiace. L'ultima volta che l'ho visto si trovava due padiglioni a est rispetto a questo assieme al Consigliere." rispose. E poi aggiunse: "Suppongo che non sia andato troppo lontano."
"Molto bene. Allora andrò in quella direzione. La ringrazio molto Comandante. Spero che riesca a trovare presto anche lei la persona che sta cercando. Purtroppo, come le accennavo poco fa, vado di fretta. I tempi sono strettissimi. Mi spiace di non poterla aiutare, ma può richiedere il supporto delle nostre guardie in qualsiasi momento, se lo ritiene necessario. Se ne trovano alcune agli ingressi di tutti i padiglioni..."
"Non si preoccupi, con calma la troverò da solo." rispose sorridente, prima di tornare a guardare la folla che andava crescendo, ma poco convinto.

U.S.S. Wayfarer, Turboascensore
29/06/2396, Ore 22.40 - D.S. 73494.39


"Davvero non ti sei ancora fatta un'idea di quale prelibatezza assaggiare?", chiese un Cooper incredulo ad una imperturbabile dottoressa Squiretaker.
"E se anche fosse? Non vedo quale sia il problema... Deciderò una volta che avrò i piatti davanti agli occhi, basandomi sull'istinto.", rispose la donna scrollando le spalle.
"E pensare che qui c'è qualcuno che si è addirittura fatto una lista...", ribatté lui voltandosi verso Ichigawa che scorreva un elenco sul proprio D-padd con lo sguardo estasiato di un bambino il giorno di Natale.
"Davvero?", chiese Julia stupita.
"Ho ricercato nel database i piatti di maggior successo delle scorse edizioni e stilato la lista di ciò che non posso fare assolutamente a meno di assaggiare", rispose lei continuando a scorrere la lista senza alzare lo sguardo. "Sempre sperando che ci saranno tutti anche quest'anno. Ma ovviamente non escludo di provare anche composizioni culinarie nuove.", sorrise.

Arrivata in fondo, incredula esclamò: "Diamine! Mi sono dimenticata di segnare il 74° piatto! Come ho potuto dimenticarmi degli spiedini di targ alla brace con salsa di amarene e broccoli!"
"Spiedini di targ con salsa di amarene e broccoli?!", fu la risposta di Cooper che assunse uno sguardo schifato.
All'unisono Julia, con un'espressione incredula e allo stesso tempo preoccupata per la collega: "74 piatti? Sicura di riuscire a mangiare tutta quella roba senza farti venire un'indigestione o una gastrite?!"

Lektus II, Mibel - Cucine
29/06/2396, Ore 22.40 - D.S. 73494.39


"Mi spiace che lei abbia dovuto assistere a questo increscioso episodio, Ammiraglio", disse Kraven rivolto all'anziana mentre i medici giunti sul posto portavano via l'assaggiatore avvelenato, dopo avergli fornito le prime cure e alcune guardie portavano via il piatto avvelenato e interrogavano il Master Chef Reale.

La donna osservò la scena con sguardo pensieroso.

"Non si dispiaccia per me, principe. E' per il vostro assaggiatore reale che dovreste dispiacervi. Io sto bene."
"Ci è mancato poco, però. Stava per assaggiare quel piatto lei stessa."
"Non lo avrei mai fatto. L'odore del cianuro era ben distinguibile.", commentò la donna scuotendo la testa.


"Succede spesso?", aggiunse poi fissando il ragazzo dritto negli occhi.
"E' successo altre volte...ebbene sì. Ma non succede di frequente per fortuna. L'ultima volta è stato diversi anni fa.", aggiunse il principe. "Ad ogni modo i nostri assaggiatori sanno a quale rischio vanno incontro. E per loro in tutta onestà è soltanto un onore poter assaggiare queste prelibatezze ed eventualmente morire al posto di mio padre o degli altri membri della famiglia reale."

Due guardie si avvicinarono alla coppia e una di loro si rivolse con sguardo serio al principe: "Vostra Maestà, mi spiace interrompervi, ma richiediamo la sua autorizzazione per portare il Master Chef Reale nella sala degli interrogatori per poterci accertare del suo mancato coinvolgimento in quanto accaduto."

Il principe fissò l'amico d'infanzia che di rimando aveva uno sguardo quasi supplichevole per poi tornare alle guardie con fare serio: "Avete la mia autorizzazione. Interrogate anche gli altri cuochi e gli altri assaggiatori e cercate di capire se esiste un movente".

I due annuirono e andarono ad annunciare l'ordine alle altre guardie arrivate nella stanza per poi dividersi e portare via le varie persone separatamente.

"Verranno solo interrogati?" chiese Vanessa.

"Se collaboreranno e si dimostreranno non colpevoli, sì. Sicuramente il veleno è stato aggiunto al piatto qui nelle cucine. Le regole impongono che nessun piatto sia portato fuori prima di passare dagli assaggiatori. Ma non è il caso di soffermarci su questo evento. La prego, Ammiraglio, lasci che la accompagni alla cerimonia di apertura.", concluse.

Lektus II, Mibel - Camerino
29/06/2396, Ore 22.58 - D.S. 73494.42


"Capitano, la tradizione vuole che i giudici della gara non vengano in contatto prima dell'inizio della competizione stessa per evitare che si accordino tra loro in anticipo", annunciò il ministro Dalani.
Kiron annuì. Aveva già letto le regole di svolgimento, pertanto non ne era affatto sorpreso.
"E' solo una formalità, ma dovrà accettare il giuramento davanti al pubblico.", continuò il lektusiano.

L'uomo annuì di nuovo, ripassando mentalmente il discorso di apertura che ne sarebbe seguito subito dopo e che stava preparando ormai da qualche giorno. Incrociò le braccia dietro la schiena. Nel frattempo
entrò una giovane lektusiana dai capelli lisci lunghi e biondi, dall'aspetto molto curato: "Ministro, è il turno del Capitano. Gli altri giurati hanno già accettato."
"Bene. Se è tutto chiaro possiamo andare sul palco.", disse quest'ultimo rivolto al Capitano.
"Chiarissimo, possiamo procedere", confermò Michael con fare deciso.


La donna li precedette sul palco recitando una breve introduzione mentre Dalani si avvicinò all'orecchio di Kiron che la stava osservando di spalle, sussurrandogli: "Bella eh? E' la promessa sposa del Master Chef Reale! Voci indiscrete affermano che abbia rifiutato la mano del principe per lui." Poi si affrettò a completare la frase sorridendo, "Ovviamente solo pettegolezzi! ...oh, tocca a lei Capitano. In bocca al lupo per il discorso!"


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14.03 - 92 e 105 piatti da mangiare e meno di un mese alla pensione

Autore: Tenente Comandante Mehon Vaitor

Lektus II, Mibel, obitorio
29/06/2396, Ore 23.20 - D.S. 73494.46


Kruvan Trellis era prossimo alla pensione, mancava meno di un mese. Il vecchio questore investigativo aveva lavorato per la Sicurezza Centrale Lektusiana per quasi quarant'anni e vigilato su almeno una ventina di Olimpiadi culinarie questa doveva essere la sua ultima missione, quella con cui avrebbe terminato la sua carriera.
Aveva sistemato tutti i suoi affari e casi per poter andare in pensione senza aver lasciato nulla in sospeso. Poi c'era scappato il morto rovinando tutti i suoi piani.

Era arrivato a cavallo del suo vecchio e rumoroso veicolo a due ruote imprecando contro tutto il pantheon Lektusiano ed era entrato nei locali dell'obitorio urlando contro tutti, ma si zittì subito dopo essere giunto davanti al cadavere.

Kruvan osservava il giovane assaggiatore da diversi minuti quando iniziò a parlare.

"Accidenti giovanotto, dovevi proprio morire durante la mia ultima Olimpiade Culinaria!?" e avvicinandosi al viso del cadavere "Maledizione! Questo non dovevi farmelo!"
Il suo sguardo si addolcì.
"Ma non è colpa tua che sei morto, anzi sei la vittima e ti prometto che avrai giustizia."

Dopo un breve silenzio aggiunse: "Buono il caffè, pivella?"

Dall'oscurità, quasi come se Kruvan l'avesse evocata, emerse Oritrana, Terzo Canteer.
Oritrana era una giovane investigatrice appena diplomata dall'Accademia con il massimo dei voti. Avrebbe potuto citare ogni singola virgola del regolamento, al contrario di Kruvan per il quale timbrare il cartellino in ingresso era già il massimo della burocrazia (il cartellino di uscita non l'aveva mai timbrato negli ultimi 10 anni!).
I due poliziotti erano l'esatto contrario l'uno dell'altro ma erano una squadra efficientissima.

"Caffè!?" Chiese Oritrana confusa.
"Cosa ti ho sempre detto!?" Kruvan gli rispose con un'altra domanda mentre continuava ad osservare il morto.
"Di arrivare il prima possibile su una scena del crimine al fine di evitare che le prove si 'raffreddino'." Rispose prontamente ed efficientemente Oritrana.
"Quindi se sei in ritardo deduco che sei andata a prendere un caffè per preparati all'investigazione." Disse il questore investigativo.
"No, ero alla sezione scientifica a prendere le prove."
"Ah." Kruvan si alzò e si voltò verso la sua protetta "Causa della morte?"
"Avvelenamento da cianuro."

Kruvan si voltò verso il cadavere come per chiedergli conferma e dopo alcuni istanti di pausa obiettò: "Non ci credo."
"Nemmeno io." Rispose Oritrana scuotendo la testa.

Lektus II, Mibel, Camerino
29/06/2396, Ore 23.28 - D.S. 73494.48


Kiron era tornato nel camerino. Aveva pronunciato il giuramento davanti a tutti gli altri giudici, alla famiglia reale, ai nobili, ad una squadra di ambasciatori di varie razze del quadrante Alfa e ad una folla di persone. Ritornare nel camerino era stato estremamente rilassante. Si era seduto alla sedia e si stava rilassando slacciandosi il soprabito dell'alta uniforme. Sospirò sollevato: il suo giuramento era andato bene.
Pose lo sguardo sul tavolo e notò che c'era appoggiata un lettera.

Incuriosito la aprì e iniziò a leggere.
Il contenuto era decisamente sorprendente. Terminata la lettura rimise il foglio nella busta e cliccò su comunicatore: "Capitano a Krell."

Dopo alcuni istanti arrivò la risposta.

=^=Mi dica capitano.=^=
"Mi può raggiungere nel mio camerino?"
=^=Sì, ci sono dei problemi?=^=

La risposta sorprese il primo ufficiale.
"Sì mi hanno appena minacciato."

U.S.S. Wayfarer, Plancia
29/06/2396, Ore 23.54 - D.S. 73494.53



Il gruppo di ufficiali superiori che avrebbe dovuto sbarcare sul pianeta era dovuto ritornare in plancia per sistemare alcuni problemi burocratici riguardo la loro sistemazione e Ichigawa ne aveva approfittato per incrementare la scelta dei piatti da gustare a 92.

"Bene e con questo sono a posto... direi che un novantatreesimo piatto sia decisamente troppo." Disse la donna chiudendo la lista.
"Direi che si può andare allora, Cooper vieni?" Disse la dottoressa Squiretaker ansiosa di scendere sul pianeta.

L'ufficiale scientifico aveva occupato il tempo nel vano tentativo di irritare l'unico ufficiale che aveva pescato la pagliuzza più corta, non avendo ricevuto l'autorizzazione a sbarcare e quindi dovendo rimanere in servizio in plancia: il comandante Vaitor.

Il bajoriano era rimasto impassibile e aveva ascoltato Cooper schernirlo e provocarlo con un ampio sorriso.

"Aspetta qua c'è qualcosa che non torna..." Disse Cooper alla dottoressa Squiretaker insospettito dall'eccessiva calma dell'ufficiale tattico: "Noi andiamo sul pianeta in licenza ad abbuffarci mentre lui rimane a bordo, nonostante questo è fin troppo calmo."
"Già è vero come mai?" Chiese Julia.

Ichigawa si alzò dalla postazione computer e si mise a guardare anche lei l'ufficiale tattico.

Mehon sorrise rispondendo: "Be', dai godetevi le Olipiadi culinarie...domani è prevista una marea di gente, non credo che riuscirete ad assaggiare molti piatti..." Attese qualche secondo e lanciò il secondo affondo: "Tanto ho ricevuto l'autorizzazione dal capitano a teletrasportare qualcosa quassù per noi poveri lavoratori..."

Cooper stinse il bastone con tutte le sue forze e Ichigawa sorrise.

"La mia lista è di 105 piatti che gusterò senza fare code appena finisco il turno." Terminò ridendo l'ufficiale tattico.
"Io la metto a dieta." Brontolò la dottoressa Squiretaker.
"Non credo proprio, ho l'autorizzazione a mangiare quanto voglio... scritta da qualcuno che ha il suo stesso cognome, ma un grado maggior..."
Ma un bip sulla consolle di comando interruppe il bajoriano.

"Ah, messaggio da uno degli attendenti dell'ammiraglio Squiretaker."

Vaitor lesse il messaggio rapidamente senza curarsi delle reazioni dei colleghi alla sua frase precedente. Terminata la lettura il suo volto si fece duro. Julia notò la reazione e, preoccupata per la nonna, chiese: "Ci sono problemi?"

"Sì." Mehon alzò lo sguardo verso la dottoressa. "L'ammiraglio è sospettata di omicidio."

Julia accusò il colpo mentre Cooper e Ichigawa raggiunsero Mehon per vedere il messaggio.

"Ah questa poi... ." Commentò secco l'ufficiale scientifico.
"Meglio avvertire il capitano." Mehon fece per aprire il canale ma fu battuto sul tempo dal capitano

=^=Kiron a Wayfarer.=^=
"Capitano..." Iniziò a parlare Vaitor, ma Ichigawa lo sovrastò: "Signore, stavamo per contattarla."
=^=Ci sono problemi?=^= Chiese il capitano preoccupato.
"L'ammiraglio Squiretaker è accusato di omicidio, ma non sappiamo di più." Spiegò Cooper senza perdersi in commenti o salve di insulti.

Il capitano accusò il colpo

=^=Questa non ci voleva... io ho ricevuto minacce e anche serie.=^=

L'equipaggio rimase alcuni secondi in attesa sul come cercare di metabolizzare la situazione. Al contrario il capitano passò prontamente all'offensiva.

=^= Licenze revocate. Signor Vaitor voglio un monitoraggio della situazione e si tenga pronto in caso di problemi. Signor Cooper, dottoressa Squiretaker, Tenente Ichigawa ... formate una squadra di ricognizione con Wu e teletrasportatevi qui.=^=

Cooper fece per protestare, ma Kiron fu più rapido.
=^=Avete 5 minuti. Kiron, chiudo.=^=

Lektus II, Mibel - Sotterranei
29/06/2396, Ore 23.20 - D.S. 73494.46


Il principe Kraven entrò in un ampio locale poco illuminato situato nei sotterranei del palazzo che ospitava le Olimpiadi Culinarie. La zona era perfetta per un imboscata: poco illuminata e con molti nascondigli offerti da tubature, casse e vecchi macchinari.
L'erede al trono era vistosamente seccato. Aveva ricevuto la richiesta di incontro pochi minuti prima e si era dovuto congedare rapidamente dall'ammiraglio. Aveva, però, notato delle guardie avvicinarsi a Vanessa, ma non ci aveva fatto troppo caso. Il suo incontro aveva la priorità.

Appena raggiunse il centro del locale una voce disse: "Ben arrivato principe." Il tono era così pacato e calmo da dare sui nervi anche ad un vulcaniano, ma Kraven rimase composto:" Cosa vuoi?"

L'interlocutore del principe rimase in penombra, ma ricominciò a parlare: "Servirti, mio signore."

"Servirmi? Mi hai fatto chiamare e convocare come se fossi un semplice servo... a volte mi chiedo se sia tu al mio servizio o viceversa." L'erede al trono rispose pacatamente, ma volle comunque scoccare una frecciatina al capo dei servizi segreti reali.

"Io servo la casa reale." Fu la rapida risposta.

"Immagino che ha chiesto l'incontro per parlare dell'incidente avvenuto poco fa." Il discorso era chiuso e il principe iniziò a parlare di cose serie.

"Sì."
"Bene, cosa puoi dirmi?"
"Non molto."
"Come non molto?" Il principe era evidentemente seccato.
"Stiamo indagando." Il capo dei servizi segreti fece una breve pausa per poi dire " Ma una cosa la sappiamo: il nostro regno corre un grave pericolo..."

Lektus II, Mibel - obitorio
29/06/2396, Ore 23.34 - D.S. 73494.49


All'ammiraglio Squiretaker i modi di fare di Kruvan Trellis piacquero all'istante. Era venuto lui in persona a chiederle se poteva rispondere a qualche domande. L'aveva condotta all'obitorio situato nell'ospedale adiacente alle Olimpiadi culinarie e gli aveva mostrato il corpo del giovane assaggiatore. Kruvan non aveva detto nulla, si era limitato ad osservare le razioni dell'ammiraglio la quale rimase molto scioccata nell'apprendere la morte del giovane.

"E' stato avvelenato con del cianuro che ha causato la morte." Ruppe il silenzio il vecchio questore investigativo.

"Come è possibile?" L'ammiraglio era decisamente confusa: "Ho visto questo giovane venir soccorso in pochissimo tempo dal personale...anche un cadetto al primo anno avrebbe potuto salvarlo."
"E invece no." Fu il secco e incisivo commento di Kruvan Trellis.
"Sospetta di me?" L'ammiraglio passò a sua volta all'offensiva "Sono un ammiraglio della Flotta Stellare..."

Ma Kruvan non badò alla dimostrazione di forza della graduata: "Dovrei?"

La domanda fu il segnale lanciato a Oritrana Terzo Canteer per intervenire: "Lei ha accesso a molte sostanze chimiche... molte della quali letali e, secondo i rapporti è stata la prima ad accorgersi del veleno."

L'ammiraglio Squiretaker si voltò verso la giovane, ma non cadde nella provocazione: "Ragazzina... molto abile... davvero! Sei apparsa dal buio incalzandomi con l'intenzione di sfidarmi e irritarmi per farmi cadere in contraddizione." La donna face alcuni passi attorno al corpo: "Ma io non ho ucciso questo poveretto, perché se... e dico SE avessi voluto ucciderlo, avrei usato sostanze irrintracciabili e molto più efficaci."

I due investigatori rimasero in silenzio ad osservare la donna parlare: "Non ho movente per il semplice motivo che non avrei nessun vantaggio in ciò, ho giurato di proteggere e servire tutti i mondi della Federazione. Sicuramente non inizierei ad avvelenare la casta dirigente del vostro pianeta. La mia presenza non era neppure prevista sono scesa di testa mia e, per puro caso, ho incontrato il principe erede al trono che mi ha accompagnato di sua iniziativa nella stanza dove è stato commesso il fattaccio. Non ho l'opportunità perché al piatto non mi sono neppure avvicinata ed ero appena entrata nella sala."

Fece un'ultima pausa e aggiunse: "Infine non credo che un assaggiatore possa cadere vittima di quel piatto a base di cianuro."

Kruvan Trellis sorrise imitato dalla sua assistente. Fece alcuni passi verso la donna e chiese: "Perché?"

"Mi è sembrato tutto troppo sospetto e falso come per fare una specie di farsa ... ." Poi un dubbio si fece spazio nella mente dell'ammiraglio: "Ma voi sapevate già tutto questo... volevate che io ve lo confermassi... la vostra era solo un modo per... ."
"... per verificare i sospetti che avevamo." Kruvan Trellis fece alcuni passi avvicinandosi ulteriormente all'ammiraglio "Fin dall'inizio mi è sembrato assurdo un suo coinvolgimento, ma capirà che ho dovuto metterla alla prova... in un'indagine criminale non si può e non si deve trascurare nulla."
"Compendo." Fu la risposta dell'ammiraglio visibilmente sollevata.
"Anzi in questa faccenda vorrei il suo aiuto o consiglio come consulente." Kruvan alzò le mani in segno di difesa e per mettere un limite: "Nulla di formale e sicuramente nulla che possa causarle problemi."

L'ammiraglio sorrise e aggiunse: "Inoltre avermi come consulente le permetterà di tenermi d'occhio e continuare a valutare un mio possibile coinvolgimento."

Kruvan applaudì dicendo: "Noi ci intenderemo alla perfezione."

Oritrana decise di andare dritta al punto.
"Come mai le è sembrato tutto troppo sospetto e falso?"
"La quantità di veleno era abbondante, come ha fatto ad non accorgersene?" Chiese l'ammiraglio, poi, guardando i due investigatori, aggiunse: "E' stato addestrato a rilevare tracce di cianuro? Se sì in che quantità?"

Fu Oritana a rispondere analizzando i dati su una specie di D-padd: "Sì ha ricevuto un addestramento specifico molto duro. In particolare ha sostenuto una serie di esami per identificare vari tipi di veleni, tra cui anche il cianuro. Ad un test ha identificato tracce di cianuro in una concentrazione di veleno almeno dieci volte inferiori a quanto presente nella pietanza."
"La cosa è molto sospetta unita alla successiva morte dell'assaggiatore che, ripeto, poteva essere facilmente salvato dalla squadra medica." Dedusse l'ammiraglio.
"Penso che lei abbia inavvertitamente fatto scattare una trappola preposta per qualcuno." Kruvan iniziò a ragionare ad alta voce:
"L'assaggiatore era in qualche modo coinvolto ma, per non destare sospetti, ha assaggiato comunque la pietanza avvelenandosi conscio che l'avrebbero salvato."
"Ma poi qualcuno ha chiuso definitivamente la bocca all'unico sospettato eliminandolo." Terminò il ragionamento Oritrana.
"Ora ci resta da stabilire chi e come ha fatto ad uccidere quest'uomo."
L'ammiraglio si avvicinò al giovane: "Consiglio di trovare come è stato ucciso... forse la squadra medica ha deliberatamente ritardato le cure?"

Kruvan scosse il capo: "I medici intervengono a rotazione e sono almeno in tre più gli assistenti... non lo credo possibile."

Ma l'ammiraglio stava osservando Oritrana che sembrava armeggiare con D-Padd: "Qualcosa non va?"

"Sì... la sua nave chiede come mai la stiamo tenendo sotto stato di arresto."
"Ma io non sono in arresto. "L'ammiraglio si voltò verso Kruvan e aggiunse: "Giusto?"
"Corretto."

L'ammiraglio face alcuni passi per uscire: "Allora è meglio che lì avverta, scusatemi alcuni minuti."


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14.04 - Giallo!

Autore: Tenente Comandante Dorian Zsolt Ristea


Camerini Padiglione Reale - Mlibel, Lektus II
30/06/2396, Ore 9.47 - D.S. 73495.66


"Via la Federazione da Lektus! Questo era solo un avvertimento. La prossima volta colpiremo direttamente la Flotta Stellare - e lei Kiron sarà il primo della lista. Avete 8 ore per lasciare il pianeta. Firmato: Movimento per Lektus libera."

Kruvan Trellis finì di leggere il messaggio con voce monocorde, poi sbuffò, appallottolò il biglietto e se lo mise in una delle enormi tasche del suo trenchcoat.

"Meno male che lo avevo già fatto analizzare", mormorò Oritrana.

Kiron e Rumar osservavano la scena, tra il divertito e il preoccupato.
Kiron pensava che il questore investigativo sembrava uscito da un oloromanzo di fiction legale procedurale, di quelli che in antichità, in certe zone della Terra venivano identificati con un colore... ma al momento non ricordava quale fosse.
"Arancione?"

"Cosa ne pensa?", disse il Primo Ufficiale.
Trellis fece una smorfia. "Non ne penso ancora niente", disse il questore. "Troppe cose non quadrano."
"Infatti", disse Oritrana. "Tutto questo non ha senso. Da un lato, l'avvertimento in sé non significa niente."

"Esattamente", rispose Kiron. "A parte il fatto che sono giorni che siamo qui, la nostra presenza sul pianeta è limitata alla partecipazione alla manifestazione culinaria, che terminerà...", disse guardando il minidisplay al polso, "...più o meno tra 18 ore, a seconda della durata della premiazione."
"E la Flotta Stellare in sé non ha presidi permanenti su Lektus II", aggiunse Rumar. "Dal momento che ce ne andremo comunque, perché questa minaccia?"
"E 8 ore... a partire da quando? Dal momento del ritrovamento del biglietto? Da quando l'hanno lasciato qui?... Se così fosse, le otto ore sarebbero già scadute... A proposito, Capitano, dove lo ha trovato?"
"Su quella mensola", disse Kiron, indicando uno dei tavoli all'interno del camerino.

La stanza era del tutto anonima e, come normale per manifestazioni transitorie di qualsiasi genere, l'arredamento era funzionale, essenziale e pronto per essere smantellato facilmente. Due tavoli contro pareti opposte, una postazione di make up (Kiron aveva dovuto
sopprimere un accesso di risa) con seggiola e prodotti vari su un'altra, e un divano di pelle beige a tre posti verso l'ultimo lato.
Non c'erano finestre e l'illuminazione era provvista da una serie di lampade a luce indiretta ai quattro angoli. L'unica concessione al bello e al superfluo era un vaso di fiori su uno dei tavoli. Lo stesso indicato da Kiron.

"Sembra un tentativo dilettantesco di far paura", disse Oritrana. "Si potrebbe pensare a uno scherzo, se non fosse che..."
"...Se non fosse che chiunque abbia lasciato qui il biglietto sa il fatto suo", completò Trellis. Indicò i punti contando sulle dita.
"Il nostro uomo... "
"Ahem", disse Oritrana.
"...o donna", continuo', "prima di tutto era a conoscenza dei suoi movimenti giornalieri, Capitano, e secondo, di quale fosse il suo camerino. Non ci sono nomi sulla porta."
"Terzo", concluse, "e più importante - e per certi versi, preoccupante - questa persona ha accesso a questa parte dei padiglioni, che è ovviamente off limits per il pubblico e provvista di addetti alla sicurezza."

I quali avranno avuto una bella strigliata, pensò Rumar. Lui e Oritrana avevano già richiesto le registrazioni dei sensori e video di sicurezza, ma sapevano che sarebbe stato come cercare un ago in un
pagliaio. Non c'era nessun sensore puntato direttamente nel corridoio dei camerini.

"Viola?" Pensava Kiron. Poi si riscosse.

"I miei movimenti sono pianificati insieme a Melesa il giorno prima e registrati sul suo padd, immagino."

"Più che altro, lui e una truppa di golosi mi accompagna dove devo
andare e quando, e io ci vado..."
penso'.

"Oritrana, parla con Melesa e stabilisci se ci sono copie distribuite o di backup del diario giornaliero del Capitano Kiron", disse Trellis.
"Segnato", disse la giovane, scrivendo sul suo D-padd.

"Rosso. Decisamente rosso..." penso' Kiron. "O forse no."

Rumar si grattò la testa. "Quindi abbiamo un dilettantesco messaggio senza arte né parte, almeno apparente, ma scritto e lasciato da qualcuno che non solo ha accesso a zone ad alto livello di sicurezza, ma è anche pericolosamente vicino o a noi o a chi conosce i nostri movimenti."
"Ed è connesso o a conoscenza di fatti non pubblici", disse Trellis.
"Si fa riferimento a un 'avvertimento', che istintivamente ci porta a pensare all'avvelenamento e conseguente morte dell'assaggiatore di ieri."
"Che non è stato ancora comunicato al pubblico", disse Kiron.
"E non lo sarà ancora per qualche giorno. Certo, potrebbe essere un 'avvertimento' di altro genere, ma non credo", disse Kruvan. "Grazie alla testimonianza e il supporto dell'Ammiraglio Squiretaker, abbiamo gia' una ragionevole certezza che l'assaggiatore in questione sapesse del cianuro e, per permettere comunque lo svolgimento del piano, abbia consciamente ingerito il cibo."

"Il che è un altro grattacapo", disse Oritrana. "A questo punto abbiamo uno pseudo-suicidio - sempre che l'assaggiatore non contasse su un soccorso rapido - e un piano di cui non abbiamo idea, basato su
cibo avvelenato che comunque non sarebbe arrivato alla tavola reale in nessun caso."
"Ho una domanda al proposito, ma forse è più per Melesa che per voi", disse Rumar.
"Ossia?"
"Perché le pietanze vengono passate ad assaggiatori? Se il problema è la sicurezza dei cibi, perché' non farle analizzare dai tricorder?"

Trellis scrollò le spalle. "Benvenuto su Lektus II, Comandante. Terra, del buon cibo e delle tradizioni." Fece un cenno con la mano. "Tutto quello che vede qui e' parte di una tradizione lunga secoli, quando l'analisi chimica via tricorder era solo un sogno da venire da un'altra parte della Galassia. E le tradizioni sono dure a morire."
Oritrana intervenne. "Lektus II è un pianeta pacifico, neutrale e con relazioni diplomatiche con pressoché' tutte le civiltà' in grado di raggiungerci. Non ci sono problemi economici o politici rilevanti. Il Re è benvoluto e il suo programma economico e' noto. Non e' un segreto", disse, "che miriamo a diventare la Risa della culinaria galattica."
"Allo stesso tempo, un attentato e la minaccia di instabilità politica può' minare questo obiettivo", disse Kiron. "Posso assicurarvi il nostro aiuto e quello della Federazione. Da dove cominciamo?"
"Da quello che sappiamo, o meglio, da quello che non sappiamo. Al proposito", disse Trellis consultando il suo D-padd - piuttosto malandato, notò Kiron - che aveva appena lampeggiato, "ho i risultati dell'autopsia dell'assaggiatore. Cianuro, come gia' previsto anche dall'Ammiraglio Squiretaker. Donna notevole."
"Già", disse asciutto Kiron. Soprattutto nel cercare guai, penso'.
"E anche... oh", disse Trellis.
"Qualcosa di interessante?" fece Oritrana.
Kruvan digito' alcune sequenze sul D-padd. Kiron e Rumar si avvicinarono, incuriositi.

"Verde? Hmmm."

"Dipende dai punti di vista. Il nostro fu-assaggiatore, al secolo Ruwan Ohanian, ci porta più sorprese di quello che pensassimo."
"Assaggiatore di professione?", chiese Krell.
Oritrana scosse il capo. "No. Il ruolo di assaggiatore delle pietanze reali è sorteggiato annualmente fra tutti i cittadini di Mlibel. Ogni cittadino può rifiutare la chiamata, ma raramente accade. Il ruolo è considerato un grande onore e occasione di vanto."
"Per non parlare delle leccornie che si gustano", mormorò Krell.
"Prego?"
"Niente."
"Cosa ci può dire del signor Ohanian, questore?", chiese Kiron.

Trellis stava ancora consultando il D-padd, stringendo gli occhi. Gli mancavano solo un paio di dispositivi oculari correttivi, pensò Kiron.

"Marrone?"

"Hmmm. Ruwan Ohanian è - o è stato - un cittadino esemplare. Niente multe, problemi con la legge o note di sorta negli ultimi cinque anni."
"E la sorpresa quale sarebbe?"
"Prima di cinque anni fa, Ruwan Ohanian non esisteva. Non ci sono sue tracce da nessuna parte, in nessun sistema ne' archivio."

"Giallo!"


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14.05 - Improbabile, ma non impossibile

Autore: Capitano Michael Lucius Kiron


Camerini Padiglione Reale - Mlibel, Lektus II
30/06/2396, Ore 10.22 - D.S. 73495.72


Un cicalino avvertì i presenti dell'arrivo di qualcuno alla porta.

"Attendeva delle visite?" Chiese prontamente Kruvan Trellis portando, all'unisono con Oritrana, una mano sull'arma che portava con sé.
"Sì, ho fatto sbarcare alcuni ufficiali della squadra di comando ... dovrebbero essere loro ..."
"Visto che non erano sul pianeta al momento dell'incidente, sarebbe stato meglio che fossero rimasti a bordo ... non crede?!"
"Con tutto il rispetto, Questore Trellis, ho ricevuto una lettera che - per quanto possa sembrare strampalata e fuori dalla realtà - minaccia me, il mio equipaggio e la Federazione dei Pianeti Uniti, che rappresento. Di conseguenza, devo fare quanto in mio potere per garantire la sicurezza del mio equipaggio e della Federazione e per farlo, devo impiegare tutte le risorse possibili..."
"Non serve che le ricordi che qui né lei, né la Federazione avete giurisdizione..."
"Non è mia intenzione scavalcarla," rispose prontamente Kiron "piuttosto intendo darvi una mano nelle indagini mettendo a vostra disposizione la mia squadra e le nostre competenze... Del resto, il vostro governo mi ha invitato a presiedere questo importantissimo evento, quindi lo ritengo un atto dovuto verso Lektus II."

Il cicalino risuonò nuovamente all'interno del camerino.
Kiron continuò a fissare in modo risoluto il questore lektusiano, fino a quando lo stesso non fece un cenno di assenso.
Rumar si diresse quindi verso il comando di apertura della porta e lo azionò.
Il pannello scivolò lungo la soglia con un sonoro sbuffo del sistema idraulico rivelando cinque figure che indossavano l'uniforme della Flotta Stellare, tre gialle e due blu. Erano il Tenente Comandante Wu, la Dottoressa Squiretaker, il Tenente Comandante Cooper e due uomini della sicurezza.

Sheeval si accorse della posa innaturale dei due Lektusiani e portò velocemente la mano sulla fondina del phaser lo stesso fecero i suoi due uomini. "Ci sono problemi?" Chiese Sheeval studiando velocemente la situazione per un eventuale intervento.

"Nessun problema, Comandante Wu. Potete rilassarvi ..." Esordì Kiron "Siamo tutti amici. Entrate. Questore Trellis, Terzo Canteer Oritrana ... vi presento il Tenente Comandante Wu, Ufficiale Capo della Sicurezza, la Dottoressa Squiretaker, Medico Capo di bordo, il Tenente Comandante Cooper, Ufficiale Scientifico Capo, il Tenente Furuholmen e il Tenente Olsen, ufficiali addetti alla sicurezza.
"Dottoressa Squiretaker ... è la figlia dell'Ammiraglio o e solo un caso di omonimia?" Chiese Oritrana.
"La nipote, in verità ... Con quali accuse la state trattenendo?"
"Ma noi non la stiamo trattenendo affatto..." Puntualizzò il questore "è venuta di sua iniziativa ed è libera di andarsene in qualsiasi momento...ma non penso che lo farà a breve, ha preso a cuore questo caso."
"Tipico di lei." Si lasciò scappare Vanessa.
"Vorrei avere accesso alle registrazioni delle telecamere di sicurezza..." venne invece subito al sodo Wu, sovrapponendosi senza inutili convenevoli.
"Ho appena ricordato al vostro Capitano che la Federazione non ha giurisdizione qui su Lektus II ..."
"Ne sono ben conscia, questore ... ma, senza falsa modestia, ritengo che possa darvi una mano, come consulente esterno ovviamente, nelle indagini... Ad esempio, della vasta quantità di piatti, mi sapete dire quale in particolare è stato contaminato?"

L'espressione del questore divenne meditabonda: "Quindi dà per scontato che io accetti il suo aiuto. E' molto sicura di sé ... mi piace il suo approccio e voglio accettare la sua sfida... si trattava di una pasticcio della tradizione culinaria lektusiana ... la Souvlakajik... "
"E quali sono gli ingredienti principali?"
"Beh, se vuole la ricetta posso fargliela avere da uno degli aiutanti del Master Chef Reale..." Ironizzò Oritrana.
"Al tuo posto pivella!" La redarguì il questore che pensava di aver intuito dove volesse andare a parare il Capo della Sicurezza della Wayfarer "In effetti, nelle nostre indagini gli ingredienti sono passati in secondo piano..."
"Trattandosi di olimpiadi culinarie, mi consenta questore Trellis, gli ingredienti sono tutt'altro che secondari. Non le pare!?" Puntualizzò Sheeval con un mezzo sorriso.
"Non me lo dica Wu, vuole farci veramente credere che ci sia lo zampino di qualche fantomatico movimento animalista!?" Borbottò Cooper che fino a quel momento era stato fin troppo silenzioso "In questo pianeta di fagocitatori seriali, non mi stupirei se venissimo tutti invitati alle loro tavole, ma come piatto esotico."
"In realtà, Comandante Cooper" Intervenne il Terzo Canteer con fare sarcastico "quel che dice non è così improbabile: sul nostro pianeta esistono delle tribù che sono proprio dedite al cannibalismo..."
"Perché la cosa non mi sorprende affatto!?"
"Stia tranquillo, Cooper, non la mangeremo ... almeno per questa edizione delle Olimpiade Culinarie Lektusiane." Ironizzò il questore "Tornando però seri, la Souvlakajik non è l'unica pietanza a base di carne, è vero però che il Lakajik è un animale sacro per le popolazioni di Nalunod'nga, una regione all'estremo ovest del nostro continente ..."

"Sappiamo di dove fosse nativo l'assaggiatore?!"
"Come stavo innanzi dicendo al vostro Capitano, Comandante Wu, sembra essere un lektusiano senza passato ... le informazioni in nostro possesso hanno una profondità storica pari a cinque anni, un'inezia ..."
"Trovo improbabile che sia stato selezionato per un così delicato ruolo senza che venissero fatte le verifiche approfondite del caso..." Obiettò Kiron.
"Verosimilmente, potrebbe essere stato aiutato da qualcuno ad entrare nelle liste degli assaggiatori, bypassando le selezioni ufficiali."
"Concordo, Numero Uno. Se si elimina l'impossibile - per quanto improbabile - ciò che rimane deve essere la verità ... Questore Trellis, a che punto sono gli interrogatori? Avete sentito tutte le persone che hanno avuto accesso alle cucine?"
"Si, Capitano."
"Quindi è stata ascoltata anche la futura moglie del Master Chef Reale ..."
"No, perché sebbene ne abbia facoltà, non abbiamo rilevato suoi accessi nell'area riservata...quindi non vedo perché avremmo dovuto interrogarla...e a voler essere franco, prima della pensione non vorrei incorrere in qualche incidente, diciamo ... 'diplomatico'."
"Capisco. Però mi ha detto che secondo delle indiscrezioni, lei risulta essere stata molto vicina al principe ereditario..."
"Corretto."
"Quindi potrebbe aver sfruttato il suo ascendente sul Principe o sul Masetr Chef Reale - o su entrambi - per poter inserire una persona nelle liste degli assaggiatori senza che questa venisse sottoposta ai regolari controlli."
"E' improbabile, ma non impossibile ... e di certo è una pista da non tralasciare." E girandosi verso il Terzo Canteer "Pivella, abbiamo del lavoro da fare."

I due si avviarono verso l'uscita e Kiron, prima che il questore e Oritrana lasciassero il camerino, aggiunse: "Lieto di esservi stati di aiuto."
Trellis si fermò sulla soglia e soppesò quelle parole, quindi si voltò verso il Capitano della Wayfarer e rispose "Benvenuti nella squadra, Capitano. Venite con noi."


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14.06 - Nessun prigioniero

Autore: Tenente Comandante Erjn Martia Kublik


Mlibel, LektusII
30/06/2396 Ore 11:30 - D.T. 73495.85


"Qualcosa non va con questo maledetto D-padd." Inveì Cooper scrollando nervosamente l'oggetto in questione.

Da ormai qualche minuto non riusciva ad accedere al suo database personale, persino le funzioni della libreria erano in blocco - non era mai capitato sin quel momento - proprio quando gli sembrava più necessario mettendo alla prova la sua proverbiale "impazienza", tanto da farsi scivolare dalla bocca un'irripetibile imprecazione.

"Cooper, non mi costringa ad ammonirla ancora per turpiloquio, o stavolta le do la mia parola d'onore che metterò per iscritto e ben leggibile la nota sul suo stato di servizio." lo redarguì prontamente Kiron.
"Ho bisogno di accedere ad informazioni sulla manipolazione di alcuni veleni che ho personalmente pubblicato, potrebbe essere importante ed immagini la mia frustrazione non riuscendoci a causa del malfunzionamento improvviso di questo catorcio che sicuramente mi hanno fornito di tripla mano."

Il Capitano non fu affatto rabbonito "Presenti la sua lamentela una volta che saremo tornati a bordo e vedrà che gliene daranno uno nuovo e fiammante, per il momento..." con un gesto stizzito depositò il suo D-padd personale nelle mani dell'ufficiale.
"Acceda pure dal mio e smetta di lamentarsi per cortesia."
Kiron tornò a prestare attenzione a Trellis che intanto stava cercando di richiamare e di incrociare le informazioni in loro possesso per individuare tutti i possibili collegamenti tra gli "assaggiatori ufficiali" e il defunto, senza però alcuna fortuna, visto che anche il Questore stava avendo dei problemi.

"Qui stiamo solo perdendo tempo, questo terminale è inservibile." dichiarò sconfitto "Blocca qualsiasi mio tentativo di accesso ai dati non me lo spiego, deve essere un virus di qualche tipo..."

Sicuramente il tempo era un fattore sensibile di cui tener conto, visto che non sapevano neppure esattamente quanto ne rimanesse dalle minacce ricevute.

"A quanto pare, Signore, dovrà fare la fila con me per riceverne uno nuovo: anche il suo è un catorcio!" Kiron si girò verso Cooper che gli restituì il D-padd.
"Non funziona neanche il mio." interruppe la Squiretaker
"Anche il mio è fuori uso." fu la volta di Wu.
Non esistono coincidenze tanto puntuali era sicuramente in atto un deliberato sabotaggio dei sistemi di rete che presumibilmente avrebbe boicottato le indagini, ma per quale reale ragione?!

"Buongiorno Signori."

Il saluto destò tutti dalle loro perplessità facendoli sobbalzare: da dove diamine veniva quella voce?!

"Non risponderò a nessuna domanda, starete tutti a sentire ..." dopo qualche secondo di silenzio la voce rimodulata tornò a parlare "Questa città, questo paese, questo pianeta non verrà mai più depredato della sua fauna e del suo patrimonio vegetale per la miope visione del suo sovrano che vuole trasformare la nostra terra in un gigantesco parco giochi per stranieri, con la nostra gente a fare da loro giullari mentre i nostri campi si impoveriscono sempre di più delle risorse, utilizzate per ingrassare gli animali che verranno macellati, non per sfamare le famiglie del popolo, ma per far gozzovigliare gli avventori di molti pianeti! Questo obbrobrio finisce oggi! Il re rivedrà pubblicamente le sue politiche economiche e i delegati della Federazione abbandoneranno Lektus II entro tre ore, in caso contrario non riuscirete a raggiungere i padiglioni dove è ancora la vostra gente e dove noi serviremo loro un piatto che rimarrà per sempre sulla vostra coscienza."

La trasmissione cessò, lasciando i presenti disorientati e preoccupati.
"Come è stato possibile raggiungere con un messaggio vocale il padiglione?" si chiese Trellis "Esiste un'unica chiave di accesso di cui solo il principe sapeva la sequenza..."
"Cerchi di esserne certo" intervenne Kiron messo al corrente della sua linea di pensiero "Nel frattempo vorrei capire da dove è partita la trasmissione."
"Abbiamo un unico centro trasmissione per questa città e verosimilmente ne hanno preso il possesso, tra l'altro stanno monitorando la nostra posizione altrimenti non avrebbero veicolato la comunicazione direttamente al padiglione reale."

"Raggiungerlo senza sapere quanto ci vorrà di preciso e se sono armati o meno richiederà sicuramente troppo tempo visto che la nostra tecnologia è al momento inservibile accantoniamo per il momento l'indagine e raggiungiamo i padiglioni olimpici, riuniamo la squadra e allertiamo sulle pietanze i presenti nel modo più veloce possibile."
Kiron e i suoi si mossero immediatamente lasciandosi centinaia di altre domande alle spalle.


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14.07 - Chi cerca trova

Autore: Tenente Comandante Sheeval Wu

USS Wayfarer, Plancia
30/06/2396, Ore 11:30 - D.S. 73495.85


"Comandante, ho perso i contatti con i membri dell'equipaggio a terra." disse Ichigawa con una nota di preoccupazione.
"Cerchi di identificare il problema. Tenente Maahk, scansione sull'area della fiera." disse Vaitor all'ufficiale scientifico.
"Signore è stato attivato un campo di distorsione. Non possiamo comunicare e i sensori sono offuscati, ma abbiamo ancora il segnale dai transponder, quindi possiamo teletrasportare a bordo l'equipaggio."
"Quanti sono scesi sul pianeta?"
"171, ma dal momento che il Capitano ha revocato le licenze abbiamo cominciato le operazioni di imbarco. Al momento sul pianeta sono rimasti solo in 11, più il cane dell'Ammiraglio."
"Continui a monitorare la situazione. Allarme Giallo. Tenente Ichigawa, trovi un sistema per comunicare con il Capitano e allerti la sala teletrasporto 1 di tenersi pronta per un trasporto di emergenza."

Mlibel, Lektus II, Giardini Reali
30/06/2396, Ore 11:30 - D.S. 73495.85


"Vai Axel! Prendilo!" disse l'Ammiraglio Squiretaker lanciando un bastoncino subito rincorso dal cane. Aveva deciso di portarlo a fare un po' di movimento in quello che era il più grande parco pubblico di Mlibel, sperando di schiarirsi un po' le idee. La popolazione di Lektus sembrava soddisfatta della vita che conduceva, nessun segno di scontento o malessere, ma poteva essere anche solo un'impressione.
Nonostante l'enormità del parco, moltissime persone si stavano godendo quella bella mattina di sole, correndo e portando a spasso i loro animali domestici, perlopiù delle specie autoctone simili a lemuri, ma molto più grandi rispetto alla razza terrestre e molto affettuosi e ubbidienti. Dopo aver riportato il bastone Axel girellò scodinzolando intorno a Vanessa speranzoso in un altro lancio. Era già pronta a lanciare quando si avvide di quattro lektusiani vestiti di nero che si stavano avvicinando. I suoi attendenti si precipitarono al suo fianco.

"Pace, pace, non si preoccupi Ammiraglio, siamo qui per proteggerla."
"E chi sareste e da cosa vorreste proteggermi?"
"Servizi Segreti di Sua Maestà, la preghiamo di seguirci. È in corso un attacco terroristico contro il nostro centro comunicazione"

Mlibel, Lektus II, Centro Olimpiadi Culinarie, Padiglione 8
30/06/2396, Ore 11:40 - D.S. 73495.87


Nel padiglione aleggiava un profumo di spezie e frizzante convivialità. L'organizzazione aveva anche programmato il clima di ogni padiglione per rendere migliore l'esperienza degustativa: certi piatti non erano fatti per un consumo neutro, ma per essere assaporati nella giusta situazione. Impensabile assaggiare illhicish, uno squisito e piccantissimo stufato, con temperature superiori ai 15 gradi oltre tale temperatura nessuno si sarebbe mai sognato di mangiarne anche solo un cucchiaio. Così la folla si muoveva appesantita da ingombranti pellicce fornite dall'organizzazione, che sebbene evitassero l'ipotermia, rendevano ogni movimento faticoso. Kiron e gli altri stavano quindi arrancando e praticamente nuotando in un mare di pelliccia e vapori piccanti capaci di far lacrimare anche il più ignifugo e avventuroso assaggiatore.

"C'è troppa gente!" disse Erjn "Dobbiamo trovare un altro sistema. Impossibile avvertire tutti in mezzo a questo delirio."
Il gruppo si era fermato in uno dei pochi spazi privi di gente perché dedicati ai sistemi antincendio. Solo la presenza del Questore Investigativo Kruvan dissuadeva gli addetti alla sicurezza dal farli spostare da quell'area.
"Comandante Wu, tutto bene?" chiese la dottoressa Squiretaker alla vulcaniana che sembrava stranamente affannata.
"Sì, scusatemi, ma tutti questi odori forti mi stanno distruggendo. Ho bisogno di un attimo per riprendere il controllo dei miei sensi." rispose chiudendo gli occhi
"Il lhicish in effetti non è un piatto molto gradito dai nostri ospiti vulcaniani." confermò Oritrana "Comunque il comandante Kublik ha ragione, non riusciremo mai a trovare nulla tra questa folla... e se facessimo scattare l'allarme antincendio?"
"Ma che stai dicendo, pivella?! Sei impaz.." Kruvan venne interrotto da Cooper prima di poter finire la frase
"Ma certo! Ottima idea!"
"Comandante è sicuro? Potremmo scatenare il panico e rovinare la festa più dei terroristi..." Disse Rumar
"Non dico di farlo scattare per davvero, ma di solito i sistemi antincendio hanno una linea prioritaria rispetto a qualunque altro sistema e se chi ha progettato i sistemi qui non è un completo idiota, allora anche qui dovrebbe essere così."
"Capisco... vuole utilizzare quel canale per trasmettere un messaggio?" disse Kiron
"Esatto Capitano"
"Si può fare..." autorizzò Kruvan assecondando l'occhiata eloquente che Kiron gli mandò "di cosa ha bisogno?"
"Dobbiamo raggiungere la cabina di sicurezza innanzi tutto..."
"È al piano di sopra." disse Oritrana.
"Nel frattempo comandante Wu, lei e l'ispettore Oritrana, potreste provare a raggiungere i padiglioni 7, 6, 5 e 4 per avvertire il personale della sicurezza di sospendere le pietanze in arrivo dalle cucine e intensificare i controlli. Primo Ufficiale e dottoressa Squiretaker, voi andate verso i paglioni 3 e 1. Io e Kublik andremo verso i padiglioni 2 e 9." disse Kiron controllando la mappa dell'esposizione.
"Donovan, con il Comandante Rumar. Clay, con il Capitano Kiron." disse Sheeval ai suoi uomini.
"E io porto il comandante Cooper nelle cabine di sicurezza..." concluse Kruvan "da questa parte comandante."

Mlibel, Lektus II, Centro Olimpiadi Culinarie, Padiglione 8
30/06/2396, Ore 11:50 - D.S. 73495.89


Il Questore Investigativo Kruvan dovette impiegare tutta la sua autorità per far aprire la porta dello stanzino nel quale erano collocati i sistemi di sicurezza antincendio. Dopo cinque minuti di inutili parole, tutte relative a su chi sarebbe ricaduta la responsabilità di manomettere i sistemi e giusto in tempo prima che Cooper sfondasse la porta preso ad esaurimento, finalmente l'addetto si fece convincere e i due entrarono in quell'angusto spazio.
"Spero che sappia quello che fa comandante. Mi manca meno di un mese alla pensione e ho già preso troppi rischi in questo caso. Dannati ambientalisti..."
Cooper sorrise, la cinica durezza del vecchio Questore gli andava perfettamente a genio "Vedrò di fare il possibile per non farla radiare."
"Lo spero bene."

Mlibel, Lektus II, Centro Olimpiadi Culinarie, Padiglione 3
30/06/2396, Ore 11:50 - D.S. 73495.89


Rumar e la dottoressa, tallonati discretamente dal Capo Sottufficiale Donovan erano arrivati al padiglione 3, dedicato ai dolci e si stavano guardando intorno per identificare, in mezzo alla folla, potenziali minacce e soprattutto capire da quali porte arrivavano le prelibatezze in modo da concentrare i controlli della sicurezza.
"Sono un po' preoccupata per mia nonna." disse improvvisamente Julia.
"L'Ammiraglio sa cavarsela, e inoltre ha i suoi attendenti che sanno certamente come proteggerla." La rassicurò Rumar continuando a guardarsi intorno.
"Sarà, ma non ho notizie da ieri e con il blocco delle comunicazioni non so nemmeno se ha fatto ritorno alla Wayfarer..."
"Mi sembra improbabile, il comandante Vaitor avrà ordinato il rientro a bordo di tutto l'equipaggio dopo che il Capitano ha revocato le licenze, ma non credo che abbia teletrasportato a forza l'Ammiraglio prima di stabilire un contatto e ... l'Ammiraglio non è persona da mollare l'osso così facilmente ..."
"Direi proprio di no." Julia rispose sconsolata.
"Comandante, penso che quello sia il responsabile della sicurezza del padiglione..." disse Donovan indicando un uomo di circa trent'anni che sfoggiava lunghi baffi dritti come manubri e perfettamente cerati che indossava l'uniforme da sergente della Guardia Reale.
"Ottimo lavoro Capo, andiamo a parlargli."

Mlibel, Lektus II, Centro Olimpiadi Culinarie, Padiglione 1
30/06/2396, Ore 11:50 - D.S. 73495.89


"Capitano Kiron! Non pensavo di rivederla prima di stasera per la premiazione finale..." disse un festoso ministro Dalani guardandosi intorno con un sorriso tutto denti.
"Abbiamo un problema ministro..."
"Suvvia! Non esageriamo... gli assaggiatori sono lì per quello e non sarebbe corretto rovinare questa esposizione di così grande successo continuando a insistere... e poi il Questore Investigativo Kruvan è all'opera..." rispose Dalani abbassando il tono della voce e continuando a sorridere come un pavone.
"... non è questo il problema, o almeno lo è solo in parte..."
"Perché c'è dell'altro? Oh, salve signor Ambasciatore!" disse Dalani dimostrando sempre più disinteresse per la questione e salutando l'importante ospite "Capitano Kiron, ha conosciuto l'Ambasciatore J'haxum diZorell?"
"Sì, abbiamo avuto modo di commentare insieme un buonissimo tortino di pesce. Ma Ministro, non ha sentito della minaccia?"
"Quale minaccia?"

Kiron e Kublik si scambiarono uno sguardo. Il messaggio degli ecoterroristi non si era sentito in tutti i padiglioni, ma solo dove si trovavano loro. Probabilmente avevano voluto spaventare i federali e contare sul fatto che, non avendo giurisdizione sul pianeta, questi se ne andassero rapidamente in modo da avere più spazio per le loro manovre e colpire a sorpresa il governo e il Re. Niente di più sbagliato.

"Un gruppo di terroristi ha minacciato di compiere un attentato se noi non ce ne fossimo andati e intimano al Re di cambiare politica economica."
"Abbiamo avuto qualche contestazione, ma sono solo quattro giovinastri... niente di cui preoccuparsi!"
"E invece, caro Ministro, il problema esiste" disse una voce alle loro spalle. Si trattava di un lektusiano di aspetto assolutamente comune e vestito sobriamente. Uno qualunque delle migliaia di visitatori della manifestazione.
Il ministro Dalani cominciò a balbettare "M-m-ma c-c-ome... abbiamo seguito tutte le vostre indicazioni! Lo giuro!"
"È stato riscontrato che ciò corrisponde a realtà. Ma il pericolo esiste comunque. Capitano Kiron, la ringrazio per il suo aiuto. Voglio informarla che l'Ammiraglio Squiretaker è attualmente sotto mia custodia per la sua sicurezza."
"Lei sarebbe?"
"Solo un umile servitore della Casa Reale"

Mlibel, Lektus II, Centro Olimpiadi Culinarie, Padiglione 5
30/06/2396, Ore 11:55 - D.S. 73495.90


Sheeval e Oritrana avevano attraversato di corsa due padiglioni, avvertendo gli addetti alla sicurezza e controllando, nel poco tempo a disposizione, eventuali comportamenti sospetti anche grazie alla tecnologia degli impianti oculari del Capo della Sicurezza della Wayfarer.

"Vede niente comandante?" Chiese Oritrana con il fiatone
"Ho impostato lo zoom impostato in modalità di ricerca facciale. Tra poco avrò scansionato tutti i presenti... almeno quelli che sono visibili. Un momento... laggiù..." rispose Wu indicando un accesso alle cucine del padiglione.
"Non vedo niente... è troppo lontano e c'è troppa folla..."
"Ho visto la promessa sposa del Master Chef reale... come si chiama?"
"Velestra."
"Sì, lei. Ha conversato con una delle guardie ed è entrata nelle cucine."
"Muoviamoci!"


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14.08 - Il Legato Gardelia

Autore: Tenente Comandante Gregory Cooper


Mlibel, Lektus II, Centro Olimpiadi Culinarie, Padiglione 5 (sala antincendio)
30/06/2396, Ore 12:10 - D.S. 73495.93


"Se non ti levi ti sparo in un ginocchio" borbottò Cooper all'indirizzo del giovane addetto alla sicurezza che, preoccupato per quello che lo sconosciuto stava facendo, non si decideva a lasciare spazio libero per lavorare.
"Suvvia signor Cooper, il ragazzo sta facendo il suo lavoro!" commentò bonario l'ispettore comodamente seduto sull'unica sedia della piccola sala.
"Se sbaglio qualcosa, scatterà l'allarme. Centinaia di litri d'acqua, o schiuma o qualsiasi cosa usiate voi per l'antincendio, si riverserà sulla folla scatenando il panico. Morti, feriti, gente in lacrime... indovini con chi se la prenderanno? - commentò lo scienziato con un ghigno cattivo mentre continuava a lavorare - le do un suggerimento, è prossimo alla pensione."
"Ragazzino togliti di lì e lascialo lavorare!" ordinò l'ispettore sbiancando. Il giovane fece qualche passo indietro intimorito.
"Sapevo che avrebbe capito. Ops!"
"Come ops?! In che senso ops!!!" ribatté allarmato Kruvan.
"Niente scherzavo. Ho fatto, può mandare il messaggio. La buona notizia è che attraverso il sistema di comunicazione dell'antincendio posso comunicare con tutti i padiglioni, la cattiva è che la sentiranno tutti: civili, guardie di sicurezza, terroristi..."
"Terroristi?" balbettò il giovane addetto.
"Zitto tu!" ordinarono in coro i due intrusi, poi Kruvan riprese meditabondo "E' di certo un problema, se i terroristi capiscono che vogliamo evacuare le strutture potrebbero entrare in azione prima del previsto. Io inoltre non ho l'autorità di prendere una decisione del genere... pensione o non pensione."
"La capisco. Il rischio c'è, ma siamo solo noi due. E fra noi, l'unico che può prendere una tale decisione è lei." rispose Cooper.
"Quali terroristi?" tentò di intervenire il ragazzo, ma fu completamente ignorato.
"Che possibilità ci sono di trovare il Principe o qualcuno che possa decidere?" chiese il lektusiano speranzoso.

Cooper gli indicò la grande vetrata da cui potevano osservare la folla sottostante. Migliaia di persone erano accalcate nell'enorme padiglione. Impossibile muoversi liberamente nella calca e impossibile individuare una persona specifica in breve tempo.

"Comunicazione di servizio: il Legato Gardelia è atteso nell'area esterna quindici. Ripeto, il Legato Gardelia è atteso nell'area esterna quindici."

Cooper e Kruvan si voltarono a guardare il giovane, che con in mano il microfono, tremava visibilmente.

"Cosa hai fatto di preciso ragazzo?" chiese l'ispettore incuriosito per lo strano messaggio.
"Mi perdoni signore, ma avete parlato di terroristi e la mia famiglia è qui nel padiglione, non potevo stare senza fare nulla..." balbettò lui come se aspettasse di essere fucilato sul posto.
"Si ok, ma cos'era quel messaggio?" chiese Cooper.
"Il codice per la sicurezza per far evacuare i padiglioni!" mormorò il giovane prossimo al collasso terrorizzato dall'idea di aver commesso alto tradimento.
"C'era un codice apposito per evacuare e non l'ha detto prima?" sbraitò Cooper all'indirizzo dell'anziano poliziotto alzando le braccia al cielo.
"Che vuole che ne sappia io! Mi hanno chiamato per un omicidio!" borbottò di rimando Kruvan per poi rivolgersi al giovane "Come ti chiami ragazzo!"
"Solanis signore..."
"Ottimo lavoro Solanis, farò di te un grande poliziotto!"
"Ma io voglio fare il cuoco..."
"Troppo tardi! Adesso vieni con noi che potremmo aver bisogno ancora del tuo aiuto." esclamò l'ispettore mettendo un braccio sulla spalla del giovane e instradandolo fuori dalla stanzetta.
"Ma io non posso, devo rimanere qui per il sistema antincendio!"
"Inutile... mi sa che l'ho bruciato prima cercando di collegare le comunicazioni." confessò Cooper come se niente fosse.
"Ops!" commentò Kruvan trascinando fuori l'ex futuro cuoco.

Mlibel, Lektus II, Centro Olimpiadi Culinarie, Padiglione 3
30/06/2396, Ore 12:15 - D.S. 73495.94


"So che le comunicazioni non funzionano, per questo hanno mandato noi!" commentò Rumar all'indirizzo del capo della sicurezza del padiglione che sembrava molto restio ad accettare la chiusura della sua struttura.
"Lo capisco benissimo signore, ma si rende conto della situazione in cui mi trovo? Ordinare arbitrariamente la chiusura del padiglione senza aver ricevuto un ordine diretto ma solo un passaparola da personale della flotta stellare..." l'uomo, un giovane di circa trent'anni dal fisico florido di chi apprezzava particolarmente la cucina del suo pianeta, aveva tutte le ragioni per non accettare così su due piedi le loro informazioni. Dopotutto non era nemmeno possibile controllare le loro credenziali dato che ogni comunicazione, anche quelle delle banche dati, erano state eliminate. Praticamente si trovava di fronte due sconosciuti con le divise della flotta stellare, che potevano anche essere state noleggiate, che gli chiedevano di fare qualcosa già di per se estremamente complicata. Il giovane storse la bocca. "Sentite, io posso anche credervi, ma la questione non è così semplice: per evaquate un padiglione di queste dimensioni, serve piano operativo ben preciso. Il piano c'è, ma è impossibile metterlo in atto dato che le comunicazioni..." la voce degli altoparlanti lo interruppe.

=^=Comunicazione di servizio: il Legato Gardelia è atteso nell'area esterna quindici. Ripeto, il Legato Gardelia è atteso nell'area esterna quindici.=^=

"Questo risolve il problema!" commentò il capo della sicurezza.
"Come scusi?" chiese Rumar confuso. Il giovane spiegò in breve il sistema di parole chiave usate dalla sicurezza. Da quel momento in poi le guardie si sarebbero disposte in precise posizioni per poter far defluire il pubblico fuori dai padiglioni. Prese in mano il microfono che teneva appeso alla spalla ma da esso provenirono solo delle scariche statiche "Come hanno fatto ad inviare il segnale?"
"Credo che il signor Cooper abbia fatto il miracolo..." commentò Rumar per poi guardare la dottoressa accigliato "Non dica che l'ho detto!"
"Assolutamente... non finirebbe mai di ripeterlo." rispose lei sorridendo.
"Sarà dura coordinare la situazione, ma i miei uomini sanno quello che devono fare."
"Però c'è un modo per facilitare le cose. Signor Donovan - disse all'indirizzo dell'uomo della sicurezza della Wayfarer che lo accompagnava - si appropri di tutti i membri dello staff che riesce a trovare: camerieri, personale delle cucine. Li useremo come staffette per coordinare le operazioni di evacuazione." l'uomo della sicurezza fece un cenno affermativo e sparì nella folla.
"Tenente ci dica come possiamo aiutarla!" esclamò la dottoressa guardandosi intorno. L'uomo sorrise e fece un cenno di ringraziamento.

Mlibel, Lektus II, Centro Olimpiadi Culinarie, Padiglione 1
30/06/2396, Ore 12:15 - D.S. 73495.93


"Un umile servitore eh?" Kiron si fece avanti e puntò uno sguardo duro come l'acciaio sul misterioso uomo appena arrivato "La avverto... sono appena stato minacciato da misteriosi terroristi, e con me, l'intero pianeta e la federazione! Quindi glielo chiedo solo un'altra volta: Chi è lei?"

L'uomo non sembrava essere abituato a trovarsi di fronte un capitano della flotta stellare e rimase colpito dal potere presente nella voce dell'ufficiale davanti a lui. Per un attimo i suoi sogni da giovane tornarono a riaffiorare, anche lui avrebbe voluto entrare nella Flotta Stellare ma non aveva potuto. Il ragazzo che era in lui fece un passo indietro, poi scosse la testa e riprese il controllo di se stesso.

"Mi scusi Capitano, il nostro popolo ama molto la teatralità. Mi chiamo Virdesca Faonas e sono il capo dei servizi segreti di Sua Maestà!" porse la mano in un gesto di riappacificazione.

Kiron sorrise e la strinse come se quello appena successo non fosse altro che un momento passeggero.

"Posso sapere come mai l'Ammiraglio è stata messa al sicuro?" chiese il consigliere Kublik con gentilezza accettando un teatrale baciamano da parte dello sconosciuto.

"Abbiamo attivato il protocollo per la messa in sicurezza dei reali e dei membri del governo non appena l'attacco terroristico è diventato palese. Il Principe ha richiesto espressamente che l'Ammiraglio Squiretaker fosse aggiunta alla lista delle persone sotto protezione e noi abbiamo agito di conseguenza. Sono venuto personalmente ad avvertirvi della cosa."

"Allora la ringrazio e mi scuso. Capirà che data la situazione..." commentò Kiron e Faonas fece un gesto come per lasciar stare "Piuttosto quali sono i vostri piani per intervenire e fermare i terroristi?"

"Noi non abbiamo nessun piano. Il nostro compito è quello di proteggere i reali, altri hanno l'incarico di intervenire."

=^=Comunicazione di servizio: il Legato Gardelia è atteso nell'area esterna quindici. Ripeto, il Legato Gardelia è atteso nell'area esterna quindici.=^=

"Cosa succede Signor Faonas?" chiese Erjn vedendo lo sguardo dell'uomo dei servizi segreti.
"Strano, non conosco nessun Legato Gardelia... e per quanto ne so le comunicazioni sono disabilitate."
"Pensa che siano i terroristi?" chiese lei ricevendo solo un'alzata di spalle in risposta.

Faonas si guardò intorno, sembrò individuare qualcuno e fece un gesto ai suoi uomini che partirono in caccia. "Fra un po' avremo qualche risposta."

Mlibel, Lektus II, Centro Olimpiadi Culinarie, Padiglione 5
30/06/2396, Ore 12:15 - D.S. 73495.93


Le due donne superarono la sicurezza grazie al distintivo di Oritrana e questo permise loro di non perdere di vista la loro preda. Le cucine erano composte da due sale principali. Nella prima, quella in cui si trovarono ad entrare appena superate le porte basculanti che dividevano il padiglione dalle cucine, erano presenti centinaia di carrelli portavivande a più piani, grazie ai quali gli inservienti portavano le vivande ai diversi stand di degustazione. Sebbene due uomini coordinassero il tutto seduti su due altissime sedie, simili a quelle dei giudici delle partite di tennis, il caos regnava sovrano.
"La vede?" chiese il detective sbirciando senza successo fra i carrelli.

Dopo un attimo il Capo della Sicurezza della Wayfarer le afferrò il braccio e indicò in direzione delle dispense. La donna che stavano seguendo si guardò attorno e poi si infilò velocemente in una stanzetta attigua e le due si affrettarono a seguirla e sbirciarono attraverso le finestrelle presenti sulla porta.

Dall'altra parte la ragazza incontrò un giovane e i due iniziarono a parlare. L'uomo gesticolava e la sua faccia era rossa dalla rabbia.
"Non sembra il capo cuoco..." commentò Sheeval mettendo a fuoco il viso del giovane grazie ai suoi impianti bionici.
"No... forse uno dei terroristi?" propose Oritrana.

In quel momento il giovane afferrò la donna e la spinse contro il ripiano delle verdure. Come per incanto le armi apparvero fra le mani di Sheeval e di Oritrana e il Comandante Wu appoggiò la mano sulla porta pronta a fare irruzione. Un attimo dopo si raggelarono sul posto.

Il giovane aprì con un unico gesto il corpetto della ragazza mettendo in mostra il seno perfetto, poi le alzò la gonna e con uno strattone le strappò via la biancheria. La ragazza si avventò lo afferò stringendolo a se baciandolo con ferocia animale... un attimo dopo i due si dibattevano sulle verdure in un amplesso selvaggio.

"Santi numi..." commentò Oritrana che rossa come un peperone sembrava non riuscire a staccare gli occhi dalla scena.
"Credo che sia meglio evitare le verdure in questo padiglione..." ribattè Sheeval con un sorriso. "Usciamo di qui... la intercetteremo quando uscirà dalle cucine."
"A che pro? Mi pare evidente che non sta progettando nessun attacco terroristico." commentò la poliziotta lanciando ogni tanto un'occhiata alla scena e diventando sempre più rossa per l'imbarazzo.
"Non è detto, forse chi deve attuare l'attacco terroristico ha voluto un anticipo sul suo pagamento... oppure la nostra sospettata ha solo un altro amante da soddisfare. Andiamo..."

Le due uscirono e tornarono all'ingresso.


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14.09 - Seguire il filo di Arianna

Autore: Comandante Krell (Kiler) Rumar


Mlibel, Lektus II, Centro Olimpiadi Culinarie, Padiglione 3
30/06/2396, Ore 13:15 - D.S. 73496.05


Rumar aveva visto defluire le persone in maniera più ordinata del previsto, cosa che lo aveva soddisfatto, visto come solitamente possono finire certe situazioni.
Eppure continuava a porsi interrogativi, a cui difficilmente riusciva a dare risposte esaustive: avevano un cadavere di un assaggiatore semisconosciuto, una donna sospetta che era la futura moglie del Master Chef Reale, un gruppo di terroristi stranamente fuori dai canoni e una celebrazione che sempre più stava diventando grottesca.
Ripeté tra sé e sé alcune parole, sotto lo sguardo della Dottoressa.

"A cosa pensa?"
"Non riesco a capire alcune cose." disse Rumar, portando lo sguardo su di lei: "Finora questi terroristi hanno causato solo della grande tensione tra i partecipanti e non abbiamo ancora in mano nulla."
"Non penso sia il caso di attendere che passino ai fatti, Comandante."
"Non sto dicendo certo questo, ma la lettera, i messaggi, insomma c'è qualcosa che non torna." sospirò il Primo Ufficiale "Non è la prima volta che affrontiamo dei terroristi e ne abbiamo visti di ogni tipo, ma mai così improvvisati."
"Forse i terroristi su Lektus sono stravaganti almeno quanto le portate di questa olimpiade."
Rumar accennò un sorriso, ma continuava a riflettere non trovando risposte.

Mlibel, Lektus II, Centro Olimpiadi Culinarie, Padiglione 1
30/06/2396, Ore 13:35 - D.S. 73496.09


Faonas aveva atteso i dettagli legati al Legato Gardelia, sbuffando come trovasse la cosa quasi irritante, visti i suoi trascorsi nell'Intelligence. Certo non erano la Tal'Shiar, ma la situazione non li faceva brillare certo per efficienza e professionalità.

"Dunque?" lo guardò Kiron, incalzandolo "Non mi ha ancora risposto."
"Stanno facendo defluire i partecipanti per sgombrare i padiglioni. E' una precauzione."

Kiron apparve un po' confuso.
"E il Legato Gardelia?"
"Lo dimentichi, un semplice codice."

Kiron rimase a guardarlo qualche istante, per poi riprendere la parola.
"Se state facendo defluire la popolazione, vuol dire che ritenete possano colpire davvero la manifestazione."
"Io non penso nulla, Capitano. Non avrei sicuramente concesso di dare quel segnale in questo momento. Lektus ha una storia di terrorismo e di estremismo pressoché inesistente, per questo siamo un popolo così ricercato e un pianeta così visitato."
"Continuo a non capire il punto. Le minacce e i messaggi li ha visti e ascoltati anche lei."
"Non sto escludendo a priori nulla. Ma la situazione è talmente particolare che ho bisogno di maggiori informazioni per farmi un'idea più precisa."

Kiron lo osservò paziente.
"Come intende reperirle?"
"Velastra, la futura moglie dello Chef Reale, è al momento l'unica persona che possa darci delle informazioni maggiori a quanto pare."
"Intende interrogarla? Il Questore non lo riteneva necessario perché..."
"Per le leggi del nostro popolo, essendo una persona molto vicina a un membro della Corte Reale, Velastra non può essere né trattenuta né interrogata. Ecco perché, quindi la situazione era di per sé spinosa."
"E cosa intende fare?"

Faonas si girò verso Kiron con sguardo fermo.
"Intendo chiedere al Principe Kraver stesso di revocare quel privilegio."

Mlibel, Lektus II, Luogo Imprecisato


Nel frattempo la figura femminile camminava nel corridoio, sfilando all'interno delle colonne con una eleganza quasi eterea. Ogni tanto si voltava per vedere se fosse seguita.
Girò più di una volta, infilandosi nelle porte e in altri corridoio di quello che era un tempio, giungendo in una sorta di androne.

"Vostra Grazia." l'attese una figura un po' paffuta, facendo un inchino di rispetto.
"Non mi chiami così."
"Ma questo è il titolo che spetta a un membro della corte e in particolare alla moglie del più importante chef del nostro pianeta."
"E io non lo sono ancora."

La figura paffuta sospirò.
"Mia Signora, voi sapete che il nostro popolo si sta lasciando andare sempre più a una povertà spirituale senza ritorno e sapete cosa comporterà per lei, suo marito e la vostra progenie. Lo avete visto voi stessa. Prima di cedere alle gozzoviglie e alla gola, eravamo un popolo considerato alla stregua dei Bajoriani per quanto riguarda i nostri dei e la loro reverenza."
"Ne sono conscia e sai che condivido il fatto che il prezzo sia troppo alto, seppur ci abbia reso popolari fuori dai nostri confini. Ma siamo stati poco attenti e la scelta di minacciare i federali è stata stupida."

La figura paffuta dondolò un poco.
"Pensavo si sarebbero convinti subito e avrebbero lasciato Mibel per non rischiare di compromettere la celebrazione. A quanto pare però questo capitano Kiron e il suo equipaggio sono più testardi del previsto. Forse faremmo bene a dare un messaggio più forte."
"Finché si tratta di fare da portavoce e incontrare persone a noi vicine, non mi opporrò. Ma non colpirò il mio popolo, nè tantomeno i federali per ottenere un risultato."
"Non lo dovrà fare, Mia Signora."
Velastra osservò la figura paffuta, dopodiché si voltò per andarsene e sparì nei corridoi.

La figura stette un po' in penombra.
"Sua Grazia sta diventando un problema."
Dall'oscurità si udì una voce bassa e baritonale.
"Vuole farla sparire, Mathìr?"
"Sembra ancora essere convinta della visione che le abbiamo indotto e fino a quando penserà che le olimpiadi sono una minaccia a lei e alla sua famiglia, ci aiuterà...ma tienila d'occhio."
"E se ci tradisse o diventasse un problema?"
La figura paffuta sospirò.

"Essere scoperti significherebbe la morte o peggio ancora l'esilio fuori da ogni civiltà di Lektus, nelle terre selvagge. Se accadesse, risolvi il problema."
CI fu qualche istante di silenzio.
"Così sia..."


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14.10 - Scacco al Principe Kraven

Autore: Tenente Comandante Julia Reis Squiretaker


Lektus II, Mlibel
Palazzo Reale, Sala delle Udienze
30/06/2396 Ore 13.36


L'accoglienza del nuovo ospite non era fra le più gradite per i lemuri della casa reale. L'intraprendenza e curiosità tipica di Axel avevano causato stizzite intemperanze da parte dei padroni di casa e solo il pronto intervento dei guardiacaccia addetti alla loro cura aveva stemperato il rischio di una reazione non proprio amichevole.
Certo, non erano stati gli unici: per un occhio attento in quella sala c'erano fin troppe fazioni, alcune ben definite, altre dai contorni più sfumati.
Nulla di cui meravigliarsi, però non pochi manifestavano la loro insofferenza verso la situazione di fatto venutasi a creare.
L'assaggiatore suicida o ucciso per non farlo parlare, i terroristi veri o presunti, l'iter interrotto delle Olimpiadi ed il serio rischio di una sospensione definitiva della Gara di Lalerie, fulcro principale dell'attrazione culinaria di Lektus II.
Per non parlare delle misure restrittive intraprese nei confronti di tutti coloro bloccati in quella sala e strappati a più piacevoli passatempo, delle voci e del tarlo del sospetto che sistematicamente doveva far capolino nelle menti di ciascuno dei presenti, rievocando vecchie rivalità, mai sopite, riallacciando alleanze e manifestando simpatie ed antipatie in un pericoloso gioco di alleanze.
A complicare il tutto, una nave della Federazione con un equipaggio dedito alle indagini e soprattutto una vecchia Ammiraglia, con un cane e due attendenti, a scompigliare la situazione.
Pur celandolo in maniera più o meno egregia dal punto di vista diplomatico, non c'era nessuno all'interno della Sala delle Udienze che non si domandasse chi fosse quella donna, perché si trovasse lì e quale fosse il legame che la univa col Principe ereditario Kraven.
Quest'ultimo pareva divertito dalla situazione e si limitava a presentare la sua ospite col suo nome e grado, lasciando tutti a cuocere nel loro brodo di curiosità inespressa.
Per contro, era un ottimo anfitrione tutti furono presentati adeguatamente: da un profilo ufficiale in pubblico e da quello ufficioso, in privato.
Gli unici su cui non si era soffermato erano i membri della Casa Reale, a partire dal Re, suo padre, e la sua consorte: dall'età difficilmente poteva essere la madre di Kraven la Regina appariva giovane, florida nell'aspetto e decisamente piacente, come un'antica matrona romana, con curve abbondanti, ma non sgraziata.
Per quello necessitava rispettare un certo protocollo, rispettato, anche se mal sopportato dal Principe Kraven: occorreva un atto formale, di presentazione ufficiale, da parte del governo Lektusiano.

Lektus II, Mlibel
Palazzo Reale, Sala delle Udienze
Qualche minuto dopo


Un gruppetto di ansanti attendenti circondava il basso scrittoio intarsiato, finendo di redigere quella che sembrava essere una pergamena.
Al termine di quel lavoro certosino e fuori dal tempo, tre ministri apposero la loro firma in calce alla stessa, prima di far cenno ad un impaziente Kraven di essere finalmente pronti a dare inizio alla cerimonia ufficiale.
Il Principe appose il suo sigillo al documento che finalmente poté essere consegnato nelle mani del Ministro Dalesi.
La sua figura paffuta e bonaria si issò lentamente su un piccolo palco da cui rimase in attesa per alcuni interminabili minuti, sorridendo ai presenti, mentre agitava dolcemente un piccolo ninnolo argentato, dal suono simile a quello di una campanella, estratto dal suo elegante panciotto blu contornato da motivi damascati dorati.
"Dame e Dignitari, Nobildonne e Maggiorenti di Lektus II, siete chiamati tutti voi ad essere testimoni di questa pubblica udienza fra il nostro illustrissimo e reverendissimo Re Mosi VII della Casata Lalerie e la nobilissima ospite della Federazione Unita dei Pianeti, il Viceammiraglio Reis Squiretaker! Possa questo incontro essere benedetto dagli dei e portatore di illuminanti contenuti per i tempi a venire"
Il Re attese che il Ministro terminasse la formalità della presentazione ufficiale, seguita da un lieve inchino da parte dell'anziana ospite, prima di alzarsi in piedi e recitare alzando le braccia al cielo una breve poesia ritmata di benvenuto.
I versi della stessa furono ripetuti più volte con forza da tutti i presenti mentre Re Mosi scese con discreta grazia gli scalini che lo conducevano al cospetto della sua ospite.

Lektus II, Mlibel
Palazzo Reale, Sala del Trono d'Avorio
30/06/2396 Ore 14.24


Re Mosi dimostrava ampiamente i suoi anni, pur essendo molto più giovane della sua ospite.
Ciononostante dava l'impressione di avere ancora una guida forte ed energica e molti erano gli elementi in comune col figlio Kraven, certo più smussati e misurati, ma ugualmente presenti.
La voce era forte, fiera ed aveva un qualcosa di magnetico, parlava in maniera appassionata del suo pianeta, della sua città natale, così diversa da Mlibel e di come fosse innamorato della sua capitale, pensata in quell'aspetto da un lato sobrio e dall'altro così scintillante di colore, dal padre di suo padre.
E proprio dal cuore di padre che illustrò al Viceammiraglio la sua famiglia, a partire da Kraven, il suo primogenito ed unico figlio nato dalla sua prima moglie, la più amata in assoluto.
Dalla seconda moglie, ebbe invece due figlie femmine molto diverse l'una dall'altra.
La prima, Danica, era alta e sinuosa, mora, dall'aspetto quasi etereo, con una candida veste color arnica ed un'acconciatura elaborata, ma al contempo semplice. Circondata da un piccolo capannello di giovani donne e due anziani dalle lunghe tuniche, probabilmente sacerdoti.
La più piccola, invece, Renia, era meno alta della sorella, ma compensava quella tara, con un torace procace ed un insaziabile appetito. La sua corte era composta da un gruppo eterogeneo di uomini e donne dall'aria gioviale nonché amanti della buona tavola, in base ad una rapida occhiata al loro giro vita.
Mentre la prima moglie era venuta a mancare, la seconda era stata ripudiata per tradimento con un vecchio compagno della donna. L'episodio non aveva scosso particolarmente il legame fra le figlie ed il padre che le aveva cresciute con amore e devozione.
Il cuore spezzato di Mosi fu curato dalla terza ed ultima moglie: la Regina Elmira. Era una donna sagace, arguta, amante della buona tavola, ma senza l'esagerazione di Renia. Sembrava essere in grado sempre di dire la parola giusta al momento giusto per alleviare i pensieri tristi che affollavano la mente del marito.
Da quest'ultima unione erano nati due gemelli, troppo piccoli per partecipare a qualunque forma di manifestazione pubblica della Casa Reale.
Ultimo, ma non meno importante: Prakash, figlio del fratello maggiore di Mosi, rimasto vittima di un incidente quando ancora era Re il padre dell'attuale sovrano. Per via delle leggi Lektusiane, il trono non poteva andare ad altri che a Mosi, come unico figlio vivente e maggiorenne.
Prakash, di qualche anno più vecchio del Principe Kraven, ne condivideva titolo e responsabilità: entrambi affiancavano Mosi negli affari del regno, con uguale importanza ed ascendente, pur essendo completamente agli antipodi.
Prakash era altezzoso, quasi schizzinoso, amava il cibo, ma non l'abbondanza, detestava le attività all'aperto, ma aveva una cura maniacale per la diplomazia e gli affari in senso stretto, mentre Kraven era più socievole, curava il fisico più che la mente, mal sopportava protocollo e costrizioni del suo ruolo, ma era fornito di un intuito che il primo non possedeva.
La loro complementarietà era evidente per Vanessa anche in quel breve frangente di conoscenza occasionale.. e se lo era per lei, a maggior ragione, doveva esserlo per chi li frequentava abitualmente.

Lektus II, Mlibel
Palazzo Reale, Sala del Trono d'Avorio
30/06/2396 Ore 15.33


La notizia arrivò come un'improvvisa burrasca in una giornata uggiosa.
=^=Vostra Maestà, è con profondo dispiacere che le comunico che è pervenuta richiesta di arresto nei confronti del Principe Kraven=^=
"Con quali accuse?" la voce di Mosi era dura come il ghiaccio, ma al contempo flebile come la neve che si scioglieva al sole
=^=Ce ne sono parecchie: terrorismo, boicottaggio dell'evento olimpico, fino ad arrivare all'omicidio=^=
"Chi si occupa delle indagini?"
=^=L'agente speciale Faonas per la parte della sicurezza della Casa Reale, il Questore Kruvan per le indagini relative all'omicidio, mentre il Pretore Jokubas è a capo dell'intero apparato d'indagine relativo alle minacce nei confronti della Federazione e della manifestazione olimpica=^=
"Quali prove hanno a carico di mio figlio?"
=^=Il Pretore Jokubas sostiene che gli indizi raccolti siano sufficienti per incriminare il Principe fino a compimento delle indagini, soprattutto per evitare inquinamento delle prove.. in base alla leggi del nostro popolo, nessuno, al di fuori di Sua Maestà, può avvalersi del proprio titolo per sottrarsi alla giustizia e..=^=
"So perfettamente quali siano le leggi del mio popolo, Ministro Tamaz.. voglio conoscere l'impianto accusatorio"
=^=Non credo che sia..=^=
"Non porrò agli arresti mio figlio, senza una motivazione"
=^=Così sia.. secondo il Pretore Jokubas, il piatto che ha causato l'avvelenamento dell'assaggiatore era destinato alla persona di Vostra Maestà. La vittima, tale Ruwan Ohanian, avrebbe dovuto fingere di assaggiare la portata che sarebbe quindi giunta alla vostra tavola. Tutti i commensali se ne sarebbero cibati e rischiato pertanto la vita: la Regina Elmira, la Principessa Reina, Vostra Maestà ed il Principe Prakash. Si sarebbe salvata unicamente la Principessa Danica, in quanto vegetariana e neo sacerdotessa Nalunod'nga, ed ovviamente il Principe Kraven in quanto notoriamente non partecipante alla Cerimonia d'Apertura delle Olimpiadi Culinarie=^=
"Mio figlio è l'erede legittimo al trono, non avrebbe alcun interesse a compiere un atto del genere.. cosa ne pensa il Questore Kruvan?"
=^=Ehm.. è alle soglie della pensione ed ha un carattere particolare dovrebbe saperlo.. in ogni caso, sia lui, sia la Terzo Canteer, tale Oritrana, discordano dalle conclusioni del Pretore, ma unicamente perché sostengono che le loro indagini siano ancora in corso.. ciò nonostante Jokubas sostiene ci siano numerosi indizi a carico del Principe.. l'avvelenamento di Vostra Maestà avrebbe causato l'immediato arresto del Master Chef Reale, rivale da sempre del Principe per la mano di Sua Grazia Velastra che, rimasta sola, non avrebbe più potuto rifiutarsi di diventare sua sposa=^=
"Illazioni.."
=^=Probabile, ma non spetta a me giudicare l'operato del Pretore.. secondo Jokubas, l'avversione di vostro figlio alle Olimpiadi Culinarie è motivo valido e sufficiente per architettare un piano elaborato volto a boicottare le stesse, a conquistare il trono ed a eliminare rivali scomodi in amore e possibili contendenti alla Corona=^=
"Ma l'assaggiatore ha perso la vita, si è sacrificato.."
=^=Il Pretore sostiene che il piano sia cambiato per l'inaspettata presenza del Viceammiraglio Reis Squiretaker.. o meglio, leggo qui, che si sospetta un'azione concordata da parte di entrambi. L'avvelenamento dell'assaggiatore, l'arresto del Master Chef Reale, i bizzarri tentativi di minacciare il Capitano Kiron, gli sforzi, poi riusciti, per interrompere l'iter della manifestazione olimpica, secondo Jokubas, sono volti all'introduzione della donna e dei suoi accompagnatori nel piano di tutela e salvaguardia della Casa Reale gestito da Feonas.=^=
"Per quale motivo?"
=^=Le conoscenze in campo medico della Squiretaker pare siano superiori alla norma.. e la stessa pare aver affermato in presenza del Questore Kruvan di essere in grado di somministrare sostanze letali che non lasciano tracce.. il Pretore Jokubas ordina l'immediato arresto del Principe Kraven, della sua complice e degli sgherri di quest'ultima, minacciando di rivolgersi direttamente al Consiglio dei Tre Giudici se Vostra Maestà si dovesse opporre alle sue richieste=^=


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14.11 - Veleno per il principe Prakash

Autore: Tenente Comandante Mehon Vaitor


Lektus II, Mlibel Palazzo Reale, Sala del Trono d'Avorio
30/06/2396 Ore 16.03 - D.S. 73496.37


Prigioniero. Il titolo di principe poteva, a volte, essere considerato come una prigione. Una prigione fatta di facciate, sorrisi di cortesia, pazienza verso le infinite cerimonie in una corte in cui prima di pensare occorre valutare ogni impatto e in cui essere sé stessi è impossibile. L'unico rifugio si trovava nella mente, una fortezza in cui uno si poteva mettere al riparo da tutti e tutto. Certo la corte Lektus II non è nemmeno paragonabile alla corte dei Borgia, ma spesso il principe Prakash aveva trovato decisamente insopportabile il mastodontico peso della maschera che era costretto a portare.

Non poteva dire di amare suo cugino Kraven, erano troppo diversi l'uno dall'altro come il giorno e la notte, ma di sicuro non si odiavano. Andavano d'accordo e spesso si erano aiutati e coperti l'uno l'altro specialmente durante la scuola e le cerimonie. Ogni tanto avevano anche viaggiato assieme visitando altri mondi o volando sulle navette reali passione comune ad entrambi.

Nessuno l'avrebbe mai detto o ci avrebbe creduto, ma quello fu il giorno che faticò maggiormente a portare la maschera. Vedere suo cugino accusato di tradimento fu un terribile colpo, ma la cosa devastante fu vedere con quanto coraggio e forza d'animo Kraven era in grado di sopportare l'intera situazione. Aveva ascoltato le accuse senza battere ciglio e quando le guardie lo scortarono per portarlo in cella si limitò a voltarsi senza un cenno o emozione e a camminare con la compostezza di una sposa verso l'altare.

Prakash aveva pensato di essere lui il migliore a gestire una simile situazione, ma mentre Kraven agì da vero principe, lui si era tenuto in disparte cercando di dissimulare, senza troppo successo, le proprie emozioni.

Appena le porte della sala si chiusero alle spalle di Kraven, Prakash sentì gli occhi di tutta la corte su di lui: era come se tutti i nobili e alti funzionari ritenessero lui il sospettato più probabile. Be' era logico che anche Prakash si sarebbe ritenuto il principale sospetto se non sapesse di essere innocente.

Le ore successive furono ugualmente difficili: dovette fare finta di nulla e partecipare alla cerimonia. Poi, con molta attenzione si avvicinò ad un giovane nobile il quale lo salutò con referenza: "Mio principe."

"Conte Krentar."Il principe si avvinò al vassallo: "Come va nei continenti meridionali?"

Il giovane aveva la stessa età di Prakash, ma la pelle scura lo faceva sembrare molto più vecchio: "Tutto in ordine... fa sempre caldo."

Era la parola d'ordine stabilita e Prakash rispose: "Allora le offro un bicchiere di succo di Narrellis."

Dettò ciò il principe si diresse al bancone accompagnato dal conte e gli porse un bicchiere.

Krentar non bevve ma disse: "Mio signore la situazione è strana."

"Già... mio cugino accusato... la Federazione... ."
"La Federazione non c'entra." Tagliò corto il conte.

"Ma chi allora?"

"C'è qualcuno che si muove nell'ombra."

"Allora indaga ma fai attenzione sono il primo sospettato." Ordinò il principe.

Lektus II, Mlibel Palazzo Reale, Prigione reale
30/06/2396 Ore 17.33 - D.S. 73496.54


Prigioni. Se esistono prigioni sotto forma di maschere difficili da sopportare ma una prigione fatta di cemento e acciaio è ugualmente difficile da sopportare. Be' non l'avevano messo in una 'gattabuia' piena di topi, buia e puzzolente o attaccato ad un remo su una galera. Era in un ala separata del palazzo con muri di un bianco quasi accecante, un'ampia finestra e una robusta porta in legno chiusa e protetta da guardie. Ma una prigione anche se dorata era pur sempre una prigione, forse la cosa che infastidiva maggiormente il principe era di essere finito nella classica prigione da principessa descritta nelle favole.

Con questa immagine si tirò su il morale per poi dedicarsi ad analizzare la situazione. Qualcosa non tornava... anzi non solo qualcosa, molte cose non tornavano. Per prima cosa il pessimo attentato che aveva causato la morte di un assaggiatore. Poi le minacce e il caos per le olimpiadi. Ed infine le accuse nei suoi confronti. Perché andare ad accusare il principe della casa regnante? Per il potere? Per un golpe? Il parlamento, vero organo detentore del potere, non l'avrebbe mai permesso. Per screditare la monarchia? Sì, ma a che vantaggio? Per eliminare le Olimpiadi culinarie? Non avrebbe avuto senso, esse generano la maggior parte degli introiti diretti e indiretti del pianeta.

Assorto nei suoi pensieri, il principe Kraven si diresse al tavolo posto sul lato corto della stanza per versarsi un bicchiere d'acqua ma a metà tragitto sentì una strana sensazione come se una carica elettrostatica avvolgesse il suo corpo. Era la svolta che stava aspettando: non c'era uno sprovveduto dietro tutto ciò. Mentre un raggio teletrasporto iniziò a dissolvere il suo corpo, Kraven capì che lo stavano facendo evadere per incastrarlo definitivamente nel folle piano architettato da qualcun altro per colpire la sua famiglia. Chiunque Ma così facendo davano al principe l'opportunità di reagire e combattere per la sua famiglia e il suo pianeta.

Lektus II, Corridoio di accesso 4
30/06/2396 Ore 18.00 - D.S. 73496.59


Kiron era decisamente confuso, ma quando vide uno degli attendenti dell'ammiraglio Squiretaker arrivare con il cane, temette il peggio ... ed ebbe ragione. Prontamente radunò gli ufficiali e, nel cuore di quella strana e incasinata crisi, decise che era il momento di andare ad affrontare il problema o almeno di parlare con delle autorità.

Prese con sé Wu, la dottoressa Squiretaker e Cooper e si incamminò vero il palazzo reale. Doveva radunare le idee e le forze nel tentativo di prendere in contropiede chi stava manovrando tutto nell'ombra. Accanto a lui Oritrana e alcune guardie del questore chiudevano la fila.

Erano appena entrati in un piccolo padiglione che lì avrebbe condotti verso i giardini reali quando una figura raggiunse rapidamente il gruppo.

"Capitano Kiron si fermi." Disse il nuovo arrivato quasi impattando contro la squadra.

Era un giovane abbastanza alto e abbronzato con una pensante giacca violacea ornamentata di bottoni d'oro e pietre preziose. I pantaloni erano stranamente corti e ai lati portava due lunghe spade che al capitano federale sembrarono armi di un antico ufficiale di cavalleria.

Kiron guardò quel ragazzo vestito come un ussaro con una faccia strana. Dietro di lui sentì Wu avvicinarsi pronta a proteggere il suo capitano.

"Come?" Chiese il capitano.

Il nuovo arrivato fece per parlare ma Oritrana fu più veloce: "Lei è il conte Luisar Krentar del casato Malvis signore delle contee e del ducato di Unger... ."

"Abbiamo un pezzo grosso." Ironizzò Coper.

Il giovane scosse la testa: "Non c'è il tempo di parlare di titoli o baggianate simili... è un urgenza e dovevo trovarvi."

"Perché?" Il capitano andò subito al punto.

"Perché un ammiraglio della Federazione rischia di essere accusata di omicidio di un principe... ." Spiegò il giovane.

"Mia nonna accusata di omici..." Fece per parlare Vanessa prima di essere interrotta da Kiron: "Il principe Kraven?"

"No, il principe Prakash..."

USS Wayfarer sala teletrasporto 4
Nello stesso istante


"Macché non dobbiamo far salire nulla." Disse il guardiamarina Ivanova.

"E invece sì è la loro procedura." Rispose il tenente Rintan.

"Il teletrasporto funziona benissimo e non ha problemi." Rispose il capo del teletrasporto Ivanova.

Rintan sospirò facendo alcuni passi nella sala: "Vero, ma i loro sistemi non sono avanzati come i nostri e l'amministrazione portuale ci chiede i eseguire un test di funzionalità in tutte le sale teletrasporto... è diplomazia interstellare."

"Quindi è diplomazia che io teletrasporti su è giù un contenitore di duranio per far contenti loro. "Brontolò l'addetta al teletrasporto per poi aggiungere:" In più sul pianeta c'è una situazione di crisi."

"Ragione in più per accontentare le autorità portuali." Rispose il tenente il quale si avvicinò alla consolle dicendo: "Abbiamo tutte le altre sale teletrasporto pronte per evacuare gli ufficiali impegnati sul pianeta... non posso far fare a loro i test perderebbero gli agganci."

"Va bene tanto non ho nulla da fare." Ivanova si mise in posizione pronta: "A suo comando tenente... voi OPS in seconda rompiscatole."

Rintan sorrise dicendo: "Bene proceda."

Il teletrasporto iniziò, ma dopo qualche secondo si accesero una serie di allarmi.

"Cosa succede?" Chiese il tenente.

"Qualcosa sta contaminando il flusso... è come se ci fosse un secondo segnale che si sta sovrapponendo al primo... ci forzano l'ingresso." Annunciò il capo del teletrasporto.

"Cosa!?" Rintan reagì nel modo più logico: "Pronti a deflettere il secondo segnale nello spazio profondo potrebbe essere esplosivo."

"No... è una forma di vita." Ivanova stabilizzò il secondo segnale: "E' umana... ."

Rintan attivò il capo di forza e chiamò una squadra della sicurezza, non voleva correre rischi prima di dare l'ordine: "Bene materializzi... ."

Dopo alcuni secondi sulla pedana, racchiusa da un campo di forza apparve l'ammiraglio Squiretaker.

Sotto gli occhi attoniti di Ivanova, di Rintan e della squadra di sicurezza, la donna disse: "Bene sembra che mi hanno fatta evadere per confermare che sono colpevole e in questo modo accusare la Federazione di quello che succederà."

Rintan fece per dire: "Ammiraglio..."

La donna si avvicinò al campo di forza e, mentre la protezione energetica veniva disattivata, disse: "Be' che c'è? Non avete mai fatto evadere un ammiraglio?"

Lektus II, Mlibel Palazzo Reale, Sala del Trono d'Avorio
Contemporaneamente


Prakash sapeva per certo due cose: qualcuno aveva incastrato suo cugino e che lui era innocente. Essendo il secondo in linea di successione era anche la persona più probabile per un attentato. Aveva escluso quasi subito un attentato allo zio perché era troppo protetto e perché una sua eventuale morte avrebbe messo nelle mani Prakash un potere assoluto e la possibilità di vendicarsi. Al contrario una sua eventuale morte avrebbe destabilizzato la corona indebolendola ed esponendola a possibili attacchi esterni.

Aveva passato l'intera cerimonia di pregustazione attento ad ogni movimento o azione strana pronto a cogliere ogni eventuale anomalia.

Purtroppo tutto procedeva per il meglio. Fu soltanto verso la fine della cerimonia che i cuochi portarono per la famiglia reale il 'Politecus'. Era una vera prelibatezza. Si trattava di una specie di crostaceo gigante delle dimensioni di un piccolo bufalo proveniente dai continenti occidentali. Veniva cucinato inserendo una serie di spezie, verdure e un sugo simile al pomodoro in una fessura sul dorso del guscio. Il tutto si mischiava alla polpa del crostaceo creando una vera squisitezza.

Prakash vide gli assaggiatori verificare la pietanza ma senza trovare nulla. Poco dopo gli venne messo davanti il 'Politecus' pronto per essere assaporato e accanto ad esso un servo che Prakash non aveva mai visto mise una strana posata accanto alla pietanza. Il principe aveva appena individuato il veleno: era sulla posata. Il galateo imponeva che la forchetta venisse reinserita all'interno del la fessura dopo ogni assaggio. In questo modo prima di morire avvelenato il principe avrebbe messo la posata nel crostaceo contaminando il tutto facendo sembrare che il 'Politecus' fosse avvelenato.

Il principe prese con noncuranza la posata prese un piccolo pezzo di pietanza e lo portò alla bocca. Con una rapida annusata percepì uno strano odore e ebbe la conferma.

Se volevano vedere un principe avvelenato, lui Prakash gli avrebbe dato ciò che volevano.

Lektus II, Mlibel Palazzo Reale, Sala del Trono d'Avorio
30/06/2396 Ore 18.05 - D.S. 73496.6


Grazie all'accompagnamento del conte Krentar, Kiron riuscì ad entrare nel padiglione reale. Dietro di lui la dottoressa Squiretaker iniziò a cercare con lo sguardo la nonna mentre Cooper continuava ad infastidire tutti i maggiordomi, soldati e valletti che incontrava. Oritrana era affascinata: nella sua via non era mai arrivata così vicino alla famiglia reale.

Il capitano face alcuni passi prima nel locale mentre il valletto annunciava lui e il conte Krentar.

Appena il re sentì le parole "Capitano" e "Federazione" smise di mangiare, si alzò in piedi e fece un rapido cenno a Kiron di avvinarsi. La cosa era completamente fuori luogo e contro ogni procedura o prassi reale, ma nessuno se ne accorse perché nel mentre Prakash iniziò a tossire con forza per poi cadere atterra.

Il panico si diffuse nella sala mentre una serie di medici apparsi dal nulla si avvicinarono all'erede al trono. Guardie pesantemente armate si misero a protezione della famiglia reale e chiusero ogni ingresso.

Il panico aumentò esponenzialmente quando il principe Kraven uscì dalle cucine.


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14.12 - Nella penombra

Autore: Tenente Comandante Dorian Zsolt Ristea


*** Lektus II, Mlibel, Palazzo Reale, Sala del Trono d'Avorio
Nello stesso istante ***


Alcune guardie fecero per muoversi verso Kraven, ma il re li fermò con un gesto della mano.
"Julia!" gridò Kiron, lanciandosi attraverso la folla.

Squiretaker, che aveva capito le intenzioni del capitano, sfoderò immediatamente il tricorder e corse nella sua scia, sfruttando Kiron e Krentar come arieti attraverso gli attoniti astanti.
Cooper, dal suo canto, osservava tutto dalle retrovie.
Con un semplice cenno, re Mosi fece spostare le guardie. Due secondi dopo, gli ufficiali di StarFleet erano gia' vicini al principe accasciato.

Con fare brusco ma efficiente, Julia scansò uno dei medici e iniziò la scansione al tricorder.

"Cosa significa questo?", disse quello che sembrava il Capo Medico.
"Chi sono questi intrusi?"
"Siamo della Federazione", rispose Kiron. "Siamo qui per aiutarvi. Possiamo..."
"Voi non avete nessun diritto né ragione di essere qui! Allontanatevi immediatamente dal Principe e lasciateci fare il nostro lavoro."
"Che continuino", intervenne re Mosi, avvicinatosi anch'egli all'esanime Prakash. Con gli occhi, comunque, non distoglieva la sua attenzione da Kraven, ancora vicino alle cucine, che silenzioso lo ricambiava.
"Mio Signore, questo non ha senso! Perché dovremmo fidarci dei Federali? Non..."
"E' mio giudizio stabilire di chi fidarsi e chi non", lo interruppe Mosi. "E, a meno che di non passare dai Tre Giudici, non devo giustificare le mie scelte. Che il tenente Squiretaker continui l'analisi."
"Inoltro formale protesta!", disse il Capo Medico. "A questo punto, io e il mio staff non ci assumiamo nessuna responsabilità sullo stato del Principe e sulla prognosi."
E detto questo, con un cenno si ritirò, e la sua truppa di medici biancovestiti con lui.

Julia, nel frattempo, senza ancora aver detto una parola né sollevatasi dal principe, preparò febbrilmente un hypospray e lo iniettò direttamente nell'area toracica.

Alcuni interminabili secondi dopo, Prakash ebbe una breve convulsione, sussultò e ricominciò a respirare. I suoi occhi si aprirono.
Julia finalmente sorrise. "Si riprenderà facilmente. Anzi, tra poco dovrebbe essere in piena forma."

L'atmosfera generale si alleggerì come per miracolo. I volti corrucciati di Mosi e Kraven si rischiararono per un secondo, per poi ritornare seri. La situazione era ancora grave, e non lo dimenticavano.

Re Mosi baciò la mano di una esterrefatta (e sotto sotto lusingata) Squiretaker, ed estese la mano a Kiron. "Grazie, Capitano. Il nostro popolo è in debito con lei, il suo ufficiale medico e la Federazione intera."
"Nostro dovere", disse Kiron. "Si è assunto un bel rischio, lasciandoci carta bianca."
"Decisioni esecutive", disse il Re. "A questo punto devo decidere di chi fidarmi. E il mio istinto - ma anche la ragione - mi dice che voi siete la parte più neutrale e oggettiva in tutto questo."

"Interessante come la truppa di medici sia comparsa improvvisamente, vero?", sussurrò Cooper, materializzatosi improvvisamente dietro Kraven.
Il principe si girò.
"E anche come certe persone possano improvvisamente teleportarsi a piacimento, a dispetto di un totale blackout delle comunicazioni".
Cooper annuì. "Quando l'hanno teletrasportata dalla Prigione Reale?"
"Non più di un minuto fa", disse Kraven. "E' chiaro che la mia presenza sul luogo del delitto avrebbe messo il chiodo definitivo sulla mia bara... almeno nelle intenzioni di chi c'e' dietro tutto questo."
"L'arrivo immediato dello staff medico è opera sua?"
Kraven annuì a sua volta. "Li ho messi in stato d'allerta dal giorno dell'avvelenamento dell'assaggiatore", disse. "Uno staff di 5 persone per ognuno dei membri della Famiglia Reale."
Cooper sorrise. "Presenti ma discreti."

Kraven non disse nulla, gli occhi sempre puntati su Prakash e la fervida attività intorno a lui.

"Ha salvato la vita di suo cugino", disse Gregory.
"No", disse Kraven. "Quello lo avete fatto voi. Io ho solo cercato di essere previdente."
Kraven finalmente si girò verso Cooper. Una silente intesa si instaurò tra i due.
"Qual è la prossima mossa?" disse Cooper.
"Seguiremo l'onda", disse Kraven. "Per ora, io sono il capro espiatorio."

Le guardie che precedentemente erano state bloccate dal re, ora si avvicinavano a Kraven, sicuramente con l'intenzione di riportarlo in prigione.

"Speriamo serva a stanare i responsabili. Mi fido di voi", disse Kraven, dirigendosi a sua volta verso le guardie. Rivolse un ultimo sguardo a Cooper. "Fate in modo che ne valga la pena."
Cooper assentì, guardandolo mentre le guardie lo ammanettavano.

Nessuna pressione, si disse. Come diavolo è che da giudici di un concorso culinario adesso siamo superdetective responsabili di risolvere un potenziale conflitto mondiale?

Nel frattempo, dall'alto della sua postazione subito dietro le Principesse Reali, non vista da nessuno, Velastra tradiva sul suo volto un milione di emozioni contrastanti.

Mlibel, Palazzo Reale, una delle stanze retrostanti la sala del Trono d'Avorio


La stanza polverosa era volutamente tenuta in penombra, occupata unicamente da scaffali semi occupati da scatolame vario. Due persone erano vagamente riconoscibili, la loro silhouette tracciata nella poca luce.

"Ha preso il veleno volutamente!" disse la prima figura, tradendo una certa agitazione.
"Questo non cambia i piani", disse la seconda, più rotonda ma anche dalla voce più sicura. O no?
"Prakash vuole fare l'eroe ma non ha ancora capito niente", continuò.
"Stiamo assumendo troppi rischi", riprese la prima figura. "Mi sono esposto in prima persona su prove unicamente indiziarie! Neanche Krentar ha mangiato la foglia. I Tre Giudici si metteranno a ridere quando la richiesta arriverà da loro, e il re lo sa. Se il piano non ha successo, la mia carriera - e la mia vita - è finita!"
"Tranquillizzati", disse la seconda, tradendo un certo disgusto per la paura che trapelava dal suo compagno. "La presenza della Federazione non cambia niente, come ti avevo già detto. Dobbiamo solo accelerare ulteriormente la prossima azione."
"E Kraven? Che mi dici di Kraven? Si è lasciato andare come se niente fosse!"
"Ok, il principe Kraven potrebbe stare dimostrandosi più intelligente
delle nostre previsioni", disse la rotonda figura. "Forse è l'influenza di quella pestifera Ammiraglia... teleportarla via probabilmente non è stata una buona idea."
La figura filiforme era sempre più agitata. "Quella era una tua idea!
Io avevo puntato su Kraven dall'inizio, e tu con le tue idee di scagliare le colpe sulla Federazione hai confuso tutto!"
"Taci", lo zitti' la seconda. "Niente è perduto. Kraven ritorna a essere il nostro colpevole. La sua uscita dalle cucine sul luogo del crimine dovrebbe essere sufficiente per una propria incriminazione... non più su basi indiziarie, come dici tu."

La prima figura rimase silenziosa per un poco, respirando affannosamente.

"Sarà meglio che il piano funzioni", disse. "Finora sotto la lente ci sono solo io. Ma se tutto va a carte quarantotto", disse puntando il dito, "non sarò il solo a cadere."
La seconda figura sembrò sorridere. "E' una minaccia?"
"Interpretala come vuoi", disse la prima. "Ora al lavoro."
E detto questo, si girò e uscì dalla stanza.

La seconda figura rimase immobile per qualche istante, poi si girò verso un angolo remoto della stanza.

"Jokubas sta diventando un problema", disse.

Una terza figura emerse dall'ombra.
"Dobbiamo liberarcene?", disse, con la sua voce baritonale.
La figura rotonda sembrò pensare un attimo. "Non ancora", disse. "Ma appena la richiesta di incarcerazione passa, uccidilo. Sembrerà dare ancora più forza alla cosa. Niente di meglio che un martire per la causa."
La terza figura entrò in piena luce.
"Come preferisci", disse Feonas.


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14.13 - Dipanare il dipanabile

Autore: Tenente Comandante Gregory Cooper

Lektus II, Mlibel, Palazzo Reale, Sala Riunioni
30/06/2396 Ore 19.25 - D.S. 73496.75


"Mi spiace ammettere che non riesco a comprendere tutta la faccenda." commentò Rumar seduto su una delle poltrone dell'enorme tavolo di solito utilizzato dal Re per affari di stato. Nella sala erano presenti quasi tutti gli attori di quello strano dramma che si stava svolgendo sul pianeta: i vari membri dello staff del Capitano Kiron da una parte, e di fronte a loro Re Mosi e il principe Prakash, ormai ripresosi dall'attentato, più il Questore Kruvan, sempre più preoccupato per la sua prossima pensione, e il Terzo Canteer Oritrana che sembrava molto soddisfatta del trovarsi al cospetto di tutte queste celebrità proprio all'inizio della sua carriera. Solanis, l'ex futuro cuoco e improbabile futuro poliziotto, faceva di tutto per mimetizzarsi con il tessuto della poltrona chiedendosi perchè fosse finito in quel caos.

"Tutte le strade portano al Principe Kraven!" commentò Cooper guadagnandosi un'occhiataccia sia dal Re che dal Capitano Kiron.
"No scusate, il signor Cooper ha ragione, partiamo da questo che sembra essere l'unica cosa certa in tutta questa confusione." propose il Consigliere della Wayfarer poggiando una mano sul braccio di Kiron.
"Reverse engineering... mi piace" borbottò Cooper "Cosa succede al Principe se viene ritenuto colpevole?"
"Perderebbe il suo diritto a succedermi al trono e il diritto passerebbe a... te" disse Re Mosi lanciando un'occhiata a Prakash seduto al suo fianco, ma nella sua voce non c'era nessun tono d'accusa per quelle parole.

"Scusate..." chiese Kiron "Ma il trono non dovrebbe passare alla Principessa Danica? E' la figlia maggiore no?"
"Su Lektus il titolo passa solo ai figli maschi in età adulta, quindi l'unico figlio maschio è il Principe Losi, uno dei gemelli, ma ancora troppo piccolo. Quindi l'unico pretendente alla corona sarebbe il Principe Prakash."
"Beh naturalmente ha ancora molti anni davanti a lei, sicuramente il Principe Losi raggiungerà l'età giusta per regnare..." commentò Kiron diplomaticamente.

Mosi e il nipote si lanciarono un'occhiata.
"Capisco..." mormorò la dottoressa Squiretaker guardando intensamente Re Mosi "Quanto è grave?"
Il Re scosse la testa e il Principe gli strinse il braccio con affetto. Kruvan, dall'altro lato del Re, sbiancò in volto guardando i due sorpreso.
"Non mi resta molto..." ammise Mosì con un pallido sorriso. Passò un minuto di silenzio durante il quale nessuno dei presenti riuscì a dire nulla, poi il Re riprese: "Andate avanti con il discorso, mi interessa."

"Quali sarebbero le differenze se salisse al trono il Principe Prakash invece del Principe Kraven?" riprese Kiron con un sospiro.
"Non così tante, io e Kraven andiamo piuttosto d'accordo in fatto di politica. Condividiamo gli obbiettivi, anche se non il sistema per raggiungerli." rispose Prakash.
"Ad esempio?" chiese Erjn.
"Il mio desiderio è che Lektus si unisca alla Federazione per rafforzare la nostra civiltà, mentre Kraven ritiene che sia più saggio rimanere neutrali pur aprendo il nostro mondo alla Federazione. Far diventare Lektus una seconda Risa secondo lui rafforzerebbe molto la nostra civiltà. In entrambi i casi puntiamo ad una pace duratura." disse Prakash.
"Il fatto che Kraven sia 'anti federale' - commentò Cooper virgolettando anti federale con le dita - potrebbe essere un ulteriore prova della sua colpevolezza."
"Ma è stato lo stesso Kraven a suggerire che un Ammiraglio o un Capitano della Flotta Stellare potesse tenere il discorso di apertura delle olimpiadi."
"Il suo poteva essere solo un modo per attirare un capro espiatorio e rendere la sua politica di neutralità più forte agli occhi del parlamento." commento professionalmente il Questore Kruvan che iniziava ad entrare nel vivo della conversazione dopo il trauma di sapere che il suo Re probabilmente sarebbe morto presto.

"In questo modo mi pare che non si vada in nessun posto... di nuovo il Principe Kraven sembra il più sospetto." commentò Rumar prendendo di nuovo la parola.

"Altri vantaggi dal cambio di erede?" chiese Kiron bevendo un sorso d'acqua dal bicchiere davanti a lui. Non gli era sfuggito il fatto che il Comandante Wu aveva di nascosto analizzato l'acqua presente nei bicchieri di tutti.

"Principalmente il ramo della mia famiglia diverrebbe di nuovo il ramo principale della monarchia mentre quello di Kraven diventerebbe di nuovo quello cadetto." disse Prakash, ma poi notando la confusione negli occhi dei federali si affrettò a spiegare con miglior chiarezza "La monarchia di Lektus, è piuttosto complicata. Mio padre, il Principe Rashys, doveva essere il successore alla corona, ma morì in incidente e così mio zio divenne Re. Nella cultura Lektusiana però, le famiglie nobili si legano ai diversi rami della famiglia, quindi alcune famiglie erano legate a mio padre, mentre altre a mio zio. Nel momento in cui mio zio divenne Re, le famiglie legate a mio padre passarono in secondo piano..."

"Quindi con l'arresto del Principe Kraven, tutte le famiglie legate a lei riacquisterebbero di nuovo il loro status." commentò il Consigliere Kublik.
"Si, ma non ne trarrebbero nessun beneficio diretto... si tratta più di un'alleanza legata ad antiche tradizioni."
"Non è del tutto vero, Principe..." commentò Oritrana con la consueta perspicacia.
"Forse non è il caso pivella..." borbottò Kruvan che vedeva la sua pensione allontanarsi sempre di più.
"Parli liberamente Terzo Canteer." disse il Re con un pallido sorriso.
"In realtà le famiglie alleate con l'erede al trono hanno sempre avuto dei piccoli ma sensibili vantaggi. Niente di esagerato naturalmente, ma è quasi naturale che una famiglia in vista sia preferita ad un'altra. Io stessa ammetto di essere stata accettata all'Accademia di Polizia anche in virtù dei legami che la mia famiglia ha con il Principe Kraven. Naturalmente il Principe non ne sa niente, come lei Principe Prakash non sa cosa avviene alle famiglie legate alla sua fazione... sono piccole cose, ma che hanno un grande impatto al di fuori della corte." terminò Oritrana.
"Non ne ero a conoscenza..." mormorò Prakash
"Queste cose avvengono ovunque... anche nella Flotta Stellare c'è un'occhio di riguardo per alcuni Capitani rispetto ad altri." commentò Cooper
"Mi domando chi ce l'abbia con il Capitano Kiron tanto da mandare lei a bordo." rispose Rumar divertito strappando un sorriso a tutti gli uomini della Wayfarer compreso lo stesso Cooper.

"Quindi quali sono i maggiori esponenti della fazione del Principe Prakash?" chiese il Consigliere Kublik.

Il Questore Kruvan e la sua pupilla si guardarono visibilmente preoccupati "Non è una cosa certa... e stiamo facendo solo delle congetture..." iniziò lui mettendo le mani avanti.
"Il Ministro Mathìr Tamaz, il Pretore Jokubas e il capo dei servizi segreti Virdesca Faonas." tagliò corto Oritrana alzando le dita della mano destra via via che faceva i nomi.
"Sono accuse gravi... ma guarda caso sono i tre principali accusatori di mio cugino." commentò il Principe
"Ho solo nominato le tre famiglie più potenti all'interno della sua fazione." commentò lei scrollando le spalle.
"Il 'guadagno' che potrebbero avere queste tre famiglie è abbastanza alto da rischiare un'accusa di alto tradimento?" chiese Kiron iniziando a vedere una luce in fondo al tunnel.
Nessun rispose apertamente, ma il cenno affermativo del Questore confermò l'ipotesi.

"Ma che centra il cuoco reale e la sua fidanzata in tutto questo? E anche i terroristi..." chiese timidamente il giovane Solanis dimenticandosi la sua intenzione di passare inosservato.
"Giusta osservazione figliolo, faremo di te un detective!" commentò il Questore sorridendo e strappando un mugolio di angoscia al ragazzo.
"Sembrano tutti piccoli indizi per portare il Principe Kraven all'attenzione delle autorità. Il tentativo di avvelenamento che in realtà era un modo per screditare il Cuoco Reale, l'attacco terroristico contro la federazione e contro chi voleva trasformare il proprio pianeta in una meta turistica... ambedue queste motivazioni sembrano andare contro l'idea del Principe Prakash di far unire Lektus alla Federazione e quindi rendono sospetto il Principe Kraven. Senza negare il fatto che tutta questa confusione di fatti e motivazioni ha reso il vero motivo molto più difficile da scoprire." commentò il Comandante Wu.

"E naturalmente, in tutto questo, non ci sono prove che i nostri sospettati siano effettivamente i colpevoli, le nostre sono solo supposizioni." avvertì Kruvan. Nessun parlò per confermare l'affermazione quindi il Questore continuò "Anche se mi pare che nessuno in questa stanza creda nella colpevolezza del Principe Kraven."

"Già il fatto che il Principe Kraven si sia teletrasportato nelle cucine per avvelenare il Principe Prakash, rende la possibilità alquanto remota... chi è tanto stupido da andare personalmente ad avvelenare il proprio cugino e poi uscire in sala per farsi anche vedere!" commentò Cooper.

Il trillo del comunicatore sul tavolo bloccò la conversazione.

=^=Maestà, Il Ministro Mathìr Tamaz, il Pretore Jokubas e il capo dei servizi segreti Virdesca Faonas desiderano parlare con lei in privato.=^=

"Ecco il gatto, la volpe... e... un altro gatto." borbottò Cooper impappinandosi sulla parte finale.

"Fateli passare, quello che hanno da dirmi riguarderà sicuramente tutte le persone presenti in questa sala." rispose il Re premendo sul comunicatore.

Dopo pochi secondi le porte si aprirono e i tre individui entrarono senza esitazione. Il Ministro e il Pretore sembravano furiosi, il capo dei servizi segreti sembrava invece rilassato e disinteressato.

"Maestà! - iniziò subito il Ministro senza nemmeno un accenno di saluto o di rispetto verso il proprio Re - esigo una spiegazione! Per quale motivo questi individui sono qui da soli con lei? Secondo il Pretore Jokubas sono da ritenere dei collaboratori del Principe Kraven!"

"Mi scusi Ministro... Pretore, come vi è venuta in mente questa assurdità?" Si intromise immediatamente il Questore Kruvan deciso ormai che se doveva perdere la pensione almeno l'avrebbe fatto con stile.
"Lei chi diavolo è?" Sbottò il Pretore.
"Come Pretore, non riconosce il suo Questore? Colui che dovrebbe averle fornito tutte le informazioni che le hanno fatto arrestare mio cugino?" si intromise subito il Principe Prakash.
"Io... ricevo i suoi rapporti, non l'ho mai incontrato personalmente." di colpo il Pretore si fece cauto.
"Cosa le fa pensare che queste persone siano legate ai fatti accaduti fin'ora?" chiese il Re con malcelato disgusto.
"Kraven..." iniziò il Pretore per poi rimanere congelato dall'occhiata ammonitrice del suo sovrano "Il Principe Kraven aveva un evidentemente rapporto con l'Ammiraglio Squiretaker. Ha fatto sì che lei fosse presente durante la cerimonia di apertura reale proprio quando l'assaggiatore del Re veniva avvelenato, ha ordinato a Lord Faonas di farla rientrare nel gruppo protetto dai servizi segreti non appena i terroristi si sono fatti vivi ed infine è stata teletrasportata via, nonostante i terroristi abbiano bloccato le comunicazioni... sono tante le coincidenze. Senza contare che lo stesso Capitano Kiron è stato minacciato dai terroristi ma non c'è stato nemmeno un tentativo di attacco alla sua persona, eppure non appena arriva a palazzo il Principe Kraven viene teletrasportato nelle cucine del palazzo reale e il Principe Prakash si salva per miracolo da un nuovo attentato. Coincidenze? Può essere... ma sono troppe per permettere a questi uomini di girare indisturbati senza una minima scorta."

"I nostri ospiti, oltre ad avermi salvato la vita - Il Principe Prakash fece un inchino all'indirizzo della Dottoressa che ricambiò con un sorriso - sono disarmati e credo di essere in grado di proteggere mio zio in caso di bisogno." Cooper sbuffò divertito lanciando un'occhiata al Comandante Wu che aveva solo sollevato un sopracciglio. "In ogni caso sono sotto la mia protezione e garantisco per loro finché questi sospetti non saranno tramutati in certezze da prove oggettive."

Il Pretore chiuse la bocca oltraggiato ma lanciò un'occhiata infuocata verso il Capitano Kiron che si limitò a sorridere tranquillo.

"E lei Lord Faonas ha qualcosa da aggiungere?" chiese il re all'indirizzo del capo dei servizi segreti.
"No Maestà. Ho semplicemente accompagnato questi onorevoli ospiti e mi ritengo responsabile per l'evasione del Principe Kraven e dell'Ammiraglio della Flotta, anche se nel suo caso questo termine non è esatto dato che era solo un ospite. Però volevo sapere come mi devo comportare con suo figlio... la situazione si sta facendo sempre più pressante." chiese Faonas mantenendo un tono tranquillo come se lui fosse lì solo per un caso.

"Per il momento mantenete il Principe mio figlio confinato e questa volta fate in modo che non venga teletrasportato via... attenderemo che le Olimpiadi finiscano per evitare disordini, poi presenteremo il caso al Consiglio dei Tre Giudici, così il Pretore avrà modo di trovare delle prove consistenti per confermare le sue ipotesi. Pretore le sto offrendo l'opportunità di fare giustizia, non mi deluda!" esclamò il re.

Il Pretore e il Ministro si inchinarono per poi uscire, il Capo dei Servizi Segreti lanciò un'occhiata glaciale al Capitano Kiron e poi li seguì in silenzio.

"Devo dire che se dovessi esserci io al suo posto, avrei molti dubbi anch'io. Sarebbero troppe coincidenze tutte insieme." commentò il Capitano della Wayfarer guardando il Re che si appoggiava lentamente alla sedia con sguardo tormentato.

Il Re fece un gesto con la mano come a scacciare le scuse del Capitano "Se... e dico se, quei tre sono dietro tutto questo, non tarderanno a produrre prove che avvalorino le loro accuse. Cosa possiamo fare?"
"Dobbiamo trovare qualcuno che sa qualcosa... e mi pare che l'unica che sia ancora a piede libero sia la fidanzata del cuoco reale. E' un salto nel buio, ma credo che sia necessario tentare tutte le strade. Come possiamo avvicinarci a lei senza destare sospetti?" chiese Kiron aspettando dei suggerimenti.
"Mio cugino decise di chiudere il rapporto con Velastra perché era un po' troppo... - il Principe lanciò un'occhiata alle donne presenti e poi si limitò a dire - libera nei suoi rapporti con l'altro sesso."
"Ce ne siamo accorte..." commentò Sheeval con un occhiolino indirizzato al Terzo Canteer che sorrise divertita.
"Forse potremmo usare questa cosa a nostro vantaggio, il Comandante Rumar potrebbe avvicinare la giovane e farla parlare." suggerì il Consigliere della Wayfarer
"Nonostante il fascino del Comandante non sia messo in discussione - commentò Wu - da quello che ho potuto vedere a Velastra piacciono giovani" Rumar fece spallucce divertito.
"Ci serve un ragazzo giovane e di bell'aspetto." commentò la Dottoressa Squiretaker abbassando la mano di Cooper che si era offerto volontario.

I volti di tutti si girarono verso il giovane ex futuro cuoco che deglutì.

"Io? Non sono in grado..." esclamò arrossendo.

"Fornitelo di un auricolare e farò diventare questo giovane il più grande playboy di Lektus" commentò Erjn con uno scintillio negli occhi.

Lektus II, Mlibel, Salone delle feste
30/06/2396 Ore 22:00 - D.S. 73497.05


"E così sei un cadetto della guardia reale!" commentò Velastra sbattendo le lunghe ciglia.
"Appena uscito dall'Accademia Mia Signora... è un'onore incontrarla. Le... le storie sulla sua bellezza non reggono il confronto con la realtà." commentò un impacciato Solanis agghindato con l'alta uniforme della guardia reale.

=^=Tranquillo Solanis stai andando benissimo. La nostra Velastra è il classico tipo che adora essere riempita di complimenti.=^= la voce di Erjn arrivava distintamente all'orecchio del giovane attraverso l'auricolare... se non fosse stato per le interferenze...
=^=Vai ragazzo, sii audace, riduci un po' le distanze!=^= si intromise la voce di Cooper seduto ad un tavolo insieme al consigliere e al Capitano.
=^=Calma Signor Cooper, Velastra è una dominante. Più il giovane fugge più lei vorrà prenderlo. Ripeti quello che ti dico Solanis...=^=

"Mia Signora, le sto rovinando la serata con la mia presenza, certamente ci sono altri ospiti più degni di me della sua presenza." borbottò il giovane abbassando il capo come se la cosa lo rendesse molto triste.
"Scherzi? Il più giovane di loro avrà trent'anni! Sai che noia! Preferisco parlare con te!" gli occhi della ragazza lampeggiarono vedendo il giovane arrossire sempre di più.
"E il suo fidanzato, lo chef reale... certamente sarà in pensiero per lui. Mi scusi è che non riesco a pensare lucidamente con lei che mi guarda."

=^=Questo è stato un tocco da maestro=^= commentò Kiron
=^=Quando me lo dici tu funziona sempre alla grande=^= rispose il Consigliere sorridendo al compagno.
=^=Se volete prendiamo una stanza anche per voi...=^= si intromise divertito Cooper.

"Il mio 'fidanzato' era solo un mezzo per uno scopo... non ci pensare. Quando tutto sarà finito, gente come lui sarà solo un ricordo. Dimmi un po', qual è il tuo piatto preferito Solanis?"
"Sono vegetariano mia signora..."
"Davvero?!" la giovane sembrava, se possibile, anche più entusiasta "Che ne dici se andiamo a parlare in un posto meno affollato?"
"I giardini del padiglione?" balbettò Solanis
"Pensavo qualcosa di più comodo... la mia stanza ad esempio. Beviamo qualcosa e ti racconto come questo mondo presto cambierà."

=^=Ci siamo! Stai tranquillo Solanis, il Comandante Rumar è nella camera di fianco a quella di Velastra. Per qualsiasi problema interverrà lui. Tu pensa solo a farla parlare!=^= esclamò la Kublik soddisfatta.
=^=E torna vincitore!=^= si intromise di nuovo Cooper guadagnandosi una gomitata da Julia seduta accanto a lui.

I due, dopo una sosta alla reception per recuperare la chiave, entrarono nell'ascensore dell'hotel dove la festa si stava svolgendo. Il fattorino addetto all'ascensore li accolse con un sorriso e poi chiuse le porte.

=^=Capitano Kiron abbiamo un problema=^=
"Cosa succede Questore?" chiese Kiron guardando soddisfatto le porte dell'ascensore chiudersi.
=^=Uomini sospetti alle sue ore tre=^=

Kiron si voltò verso destra e riconobbe subito gli uomini a cui il Questore si riferiva. "Li conosce?"
=^=Solo uno... è il rampollo di una famiglia non molto raccomandabile. Fra parentesi appartiene alla fazione che avrebbe notevoli guadagni nel cambio di reggenza.=^=

Gli uomini si fermarono a parlare con la receptionist che gesticolò verso l'alto come ad indicare le camere ai piani superiori.

=^=Si sono presentati come poliziotti... avevano anche dei distintivi.=^= Avvertì Oritrana
=^=Credo che siano decisi a tappare la bocca alla nostra fonte. Dobbiamo fare qualcosa subito!=^= confermò il Questore.
=^=Non credo sarà un grosso problema...=^= fece notare Cooper indicando l'ascensore dove gli otto uomini erano saliti.

In mezzo a loro Sheeval Wu, vestita con un vaporoso abito color crema, sorrideva timidamente al più grosso degli otto. Le porte dell'ascensore si chiusero quando il fattorino premette il pulsante del piano.

Poi si scatenò l'inferno.

Lektus II, Mlibel, Palazzo Reale, Sala Riunioni
01/07/2396 Ore 01:25 - D.S. 73497.43


"Velastra ha cantato come un uccellino e ha continuato anche dopo che l'abbiamo arrestata. Soprattutto quando ha visto gli uomini che erano stati inviati ad ucciderla." disse il Questore Kruvan.
"Ha fatto tutti i nomi?" chiese il Principe Prakash.
"Lei aveva contatti solo con il Ministro Tamaz, ma siamo certi che il Ministro farà i nomi di tutti per alleggerirsi la pena. Nel frattempo ci siamo assicurati che i principali sospetti siano in stato di fermo."

"Vi devo molto..." commentò il Principe Kraven offrendo la mano al Capitano Kiron che la strinse con un sorriso.
"Era nostro dovere aiutare un mondo amico, anche se non appartenente alla Federazione." commentò il Capitano della Wayfarer con uno scintillio nello sguardo.
"Forse dovrò rivedere le mie idee sull'aderire alla Federazione dei Pianeti Uniti..." sorrise Kraven capendo all'istante il sottinteso nelle parole di Kiron.

"Forse non sarà una decisione che spetterà a lei, Principe Kraven!" le porte della Sala si aprirono e l'Ammiraglio Squiretaker apparve trionfante sulla porta.
"Cosa intende Ammiraglio?" chiese Kraven accogliendola con un inchino.
"Si ricorda quando mi ha detto che suo padre è ghiotto delle alghe di Botar?"La mancanza di una particolare proteina nel corpo di suo padre, crea delle lesioni nella materia bianca del midollo spianale e del cervello provocando una malattia molto simile a quella che i terrestri chiamano sclerosi multipla. Simile, ma non uguale... direi che con questo farmaco si può risolvere la situazione. Naturalmente si deve scordare anche le alghe Botar."

"Come... cosa..." balbettarono all'unisono i due Principi guardando esterrefatti la donna.
"Com'è possibile che il medico reale non se ne sia accorto?" chiese il Questore Kruvan.
"Già strano vero? Mi dica Questore, a che fazione appartiene il medico reale?" chiese Rumar con indifferenza.

Il Questore strinse gli occhi e fece un gesto verso la sua pupilla che partì in quarta.

"Stiamo arrestando metà della nobiltà di questo mondo." commentò il Re con un sospiro "Non so più di chi fidarmi."
"Credo che le persone in questa stanza le abbiano dimostrato la loro fedeltà." commentò l'Ammiraglio Squiretaker.
"Ha ragione Ammiraglio... Questore Kruvan da adesso in poi lei sarà a capo dei servizi segreti reali. Ci vorrà un po' per fare pulizia."
"Ma... ma... la pensione..." balbettò lui accasciandosi su una sedia vedendo sfumare ogni suo sogno di una vita tranquilla "Si Maestà, sono al suo servizio..."
"E che ne dice di assumere un cuoco personale? Qualcuno di cui fidarsi?" chiese Cooper posando il braccio sulle spalle del giovane Solanis.


Kiron sorrise assaporando il lieto fine della vicenda.
"Lo sai qual è la parte divertente in tutto questo? - chiese Erjn avvicinandosi a lui e stringendosi al suo braccio - Non abbiamo mangiato praticamente niente."
"Credo che potremmo farci portare qualcosa... con degli occhi come i tuoi puoi chiedermi qualsiasi cosa..." le mormorò Kiron all'orecchio.
"Tu e io torniamo a bordo adesso... mangeremo dopo" sorrise lei sentendo un brivido lungo la schiena.


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FINE MISSIONE