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USS PYTHEAS - MISSIONE 06 RSS USS PYTHEAS - Missione 06

06.01 " Cepheus "

di Timeran Bhreel Legen, Pubblicato il 05-12-2015

Flashback - San Francisco, Terra - 9 luglio 2278 - ore 20.17


E' delle prime ore del mattino la notizia ufficiale della scomparsa, in circostanze misteriose, della USS Cepheus e del suo equipaggio.
La Cepheus, vascello sperimentale di nuovissima generazione con un equipaggio totale ammontante a circa cento unità tra ufficiali, sottufficiali e ricercatori civili, era partita il 5 aprile dai cantieri di Utopia Planitia per il suo viaggio inaugurale, il culmine del quale sarebbe dovuto essere l'attivazione dei nuovi scudi autoadattativi.
Quest'ultimo progetto all'avanguardia avrebbe dovuto garantire alla Flotta Stellare un balzo in avanti di decenni nell'esplorazione spaziale tanto che, al momento della partenza, erano già 143, secondo le dichiarazioni ufficiali, le proposte di progetti di ricerca che avrebbero visto coinvolta la Cepheus.
Gli scudi autoadattativi sono basati su un progetto sperimentale al quale i leggendari ingegneri della Flotta Stellare e diversi team provenienti dalle più importanti istituzioni di ricerca del quadrante stanno lavorando da oltre 5 anni e che permetterebbero ai vascelli federali di intraprendere missioni di ricerca scientifica in condizioni ambientali estreme, consentendo lo studio di fenomeni finora preclusi. Il punto focale, secondo quanto dichiarato nei comunicati ufficiali, sarebbe la possibilità di variare con estrema rapidità la geometria degli scudi in maniera del tutto automatizzata. Il computer principale gestirebbe la variazione interfacciandosi in tempo reale con le letture sensoriali, garantendo una duttilità del sistema e un livello di schermatura senza precedenti.
Il collaudo avrebbe dovuto avvenire durante la crociera inaugurale della Cepheus, vascello ideato e costruito appositamente per montare la tecnologia dei nuovi scudi.
La rotta del vascello avrebbe dovuto portarla nel sistema Rensi, a circa cinque settimane di viaggio dal Sol III. Il sistema, ormai vicino al collasso e composto da quattro pianeti disabitati e da una stella binaria, presenta le condizioni ideali per l'esperimento a causa dell'alto livello di radiazione che lo pervade.
Una stella binaria è composto da due stelle gemelle che orbitano attorno ad un centro di gravità comune. Solitamente la particolare dinamica del sistema unita alla differenza di massa e campo gravitazionale provoca un trasferimento di materia dalla prima stella alla seconda, che sfoglia la compagna come una cipolla. Quando l'acquisto di massa diventa eccessivo, lo squilibrio che ne deriva porta il sistema al collasso. Il trasferimento. che avviene lungo un "ponte" tra le due stelle, altera sensibilmente le condizioni originali del sistema.
Un'occasione unica per la sperimentazione di una tecnologia tanto innovativa, o almeno questo avrebbe dovuto essere. La Cepheus ha intrapreso il suo viaggio come da programma, piazzando al margine del sistema una sonda di comunicazione per compensare le interferenze generate dalle particolari condizioni del sistema. Tuttavia, poco dopo il vascello ha interrotto qualunque genere di contatto ed è letteralmente scomparsa dai sensori di controllo.
Le unità inviate alla sua ricerca non hanno trovato alcuna traccia nè del vascello nè del suo equipaggio, nessun rottame o traccia energetica che possa dimostrarne la distruzione.
La Flotta Stellare ha apposto il silenzio stampa sulla vicenda fino all'annuncio di questa mattina, che ha dichiarato ufficialmente scomparsi vascello ed equipaggio dopo poco più di tre mesi di indagini.
"E' con grande rammarico che dobbiamo dichiarare ufficiale la scomparsa della Cepheus," ha dichiarato il Capitano Hansen, portavoce ufficiale del Comando di Flotta per questa vicenda.
"Il progetto avrebbe dovuto rappresentare un nuovo, entusiasmante passo nell'ignoto per tutta la Federazione. Alle famiglie dell'equipaggio possiamo dire che la Flotta Stellare non interromperà le operazioni di ricerca e non dimenticherà gli uomini e le donne impegnati nel progetto."
Alla domanda di un collega riguardante la possibilità della distruzione della Cepheus e della conseguente morte dell'equipaggio, il Capitano ha risposto ribadendo che ad oggi non ci sono prove a suffragio di questa ipotesi.
Sembra quindi che la Flotta Stellare non abbia fatto progressi significativi nella ricerca del suo vascello scomparso, nonostante le pressioni degli ambienti politici e dell'opinione pubblica. Quello che pare certo e che fa aggrottare molte fronti è la chiusura del progetto sperimentale degli scudi autoadattativi. La domanda che sembra sorgere spontanea alla luce di questi fatti è se la Flotta Stellare abbia davvero portato avanti con la dovuta perizia i test sulla sua nuova tecnologia prima di inviare uomini e donne a testarla sul campo. Stranamente, sull'improvvisa chiusura del progetto il Comando, ha apposto un secco no comment.

Kelev Bhreel,inviato speciale Daily Quadrant


Il trill gettò da parte il dpadd e si alzò dal divanetto.
Di fronte a lui, fuori dal finestrone panoramico della sua camera d'albergo, si stagliavano, sotto la pioggia, gli edifici del Comando e dall'Accademia della Flotta Stellare.
Aveva odiato ogni parola di quell'articolo e tutto ciò che aveva dovuto fare per scriverlo.
Una nave scomparsa, genitori in lacrime ad una conferenza stampa, opinionisti che si scambiano ipotesi fantasiose nel talk show, parlando di argomenti che comprendono ben poco.
Sospirò, poi bevve un sorso dal suo bicchiere. Il liquido nella luce del tardo pomeriggio sembrava grigio come il mondo fuori, la stanza dentro e il suo umore.
Bill Reynolds, dietro di lui sbuffò. Kelev aggrottò le sopracciglia.
"Che c'è?"
"So come la pensi, ma sei stato fin troppo delicato... S'Tel del Federation Tribune ci è andata molto più pesante..."
"Lo so, ho letto. Ma francamente non mi sembra molto credibile come storia. Perchè la Flotta dovrebbe rischiare di inviare un vascello a sperimentare qualche cosa di cui non sono certi?"
Reynolds rimase in silenzio per un istante, facendo tintinnare la forchetta contro il piattino.
"Giusta obiezione... ma diciamoci la verità, non si sono presi poi tutto questo disturbo per cercarli. Se una tua nave scompare con a bordo cento persone dovresti avere qualcosa di più da offrire di un semplice - ci dispiace tanto, ma non sappiamo proprio dove potrebbero essere finiti -"
"Probabilmente sono stati distrutti. Che altro dovrebbero fare..."
"Già. Probabilmente."

USS Curie - Sala Tattica - 4 dicembre 2395 - ore 11.23


La questione si stava facendo più penosa di minuto in minuto e tutti, intorno al tavolo da riunioni, ne recavano chiari segni.
L'arrivo improvviso di un cubo borg e la conseguente lotta all'ultimo sangue per la sopravvivenza sarebbe probabilmente stata accolta come una benedizione. Una grande benedizione.
Il briefing trimestrale sui rapporti delle singole sezioni si stava protraendo ormai dapiù tre ore in un crescendo di orrore.
Era infinitamente noioso.
Da circa quindici minuti la voce di Sorin costituiva un monotono, benchè estremamente preciso, ronzio di sottofondo ai pensieri dei presenti.
"... infine l'efficienza generale del laboratorio astrometrico è stato portato al 108%, con un aumento netto del 2,7%. Vorrei portare ora la vostra attenzione sulla ridistribuzione degli incarichi relativi al personale del laboratorio di biotecnologie e sull'aumento dell'efficienza..."
Tynam, appoggiato allo schienale della sua poltroncina si massaggiò le tempie. Apparentemente, se si escludevano i colleghi vulcaniani che stavano annotando giudiziosamente i punti salienti, lui era l'unico a trovare interesse nel rapporto della sua controparte. Tuttavia la sua concentrazione era notevolmente disturbata dalle sensazioni altrui, che ancora riuscivano a fare breccia attraverso le sue difese mentali nonostante gli ormai regolari incontri con Samak. Alla parola "infine" un improvviso guizzo di vita si era propagato intorno al tavolo. Purtroppo si era estinto non appena era parso chiaro che Sorin non aveva intenzione di terminare il suo rapporto nell'immediato futuro.
Appel sembrava sul punto di mettersi a sonnecchiare sulla poltrona, il doppio mento poggiato sull'ampio petto. Lo sguardo di Pierce era perso nel vuoto, quasi stesse comunicando via subspazio con il più vicino vascello Borg. Persino la versione olografica di Enizia cominciava a mostrare segni di impazienza.
"... in questo modo, secondo le mie proiezioni, il totale degli esperimenti portati a termine nel corso del prossimo bimestre potranno..."
=^= Plancia a Suri. Capitano, mi dispiace interromperla ma stiamo rilevando qualche cosa di insolito....=^=
Suri sollevò gli occhi, mentre il resto dei presenti si riprendeva dallo stato di coma letargico in cui era piombato.
"Qui Suri. Cosa succede, tenente?"
"No, no, ci interrompa pure..." borbottò la versione olografica di Volkoff, raddrizzandosi nella poltroncina.
=^= Sui sensori è comparsa una traccia che non ci spieghiamo. Sembra un grosso oggetto metallico...=^=
Mentre Suri si alzava, scatenando il sollievo dell'intera sala ad eccezione di Sorin, la versione olografica di Enizia era già alla porta, diretta in plancia.
Il capitano della Curie varcò la soglia, tallonata da Pierce e Tynam e proseguì fino al centro della plancia. Il tenente al comando si alzò per lasciarle la poltrona centrale, imitato dagli addetti alle altre postazioni.

USS Baffin - Plancia - 4 dicembre 2395 - ore 11.29


"Rapporto."
Enizia si portò al centro della plancia, gli occhi e le antenne puntate allo schermo.
"Lo rileviamo anche noi?"
Samak sostituì rapidamente l'addetto alla consolle tattica, le dita che volavano sul display, lo sguardo attento.
"Sì, Capitano. due anni luce a dritta. Un oggetto metallico di grandi dimensioni... circa seicento metri di lunghezza, direi."
"Altre emissioni?"
"No, Signore," si inserì Sorin. "Nè letture energetiche, nè segni di vita. Ma la distanza riduce l'affidabilità delle letture. Inoltre le rilevazioni sono disturbate. Posso stimare una precisione del 63,5% circa."
"Circa? Mi sembra precisa come stima..." Il russo mantenne lo sguardo sulla consolle, mentre passava le letture allo schermo principale.
"In verità, come dicevo prima di questa interruzione, l'efficienza potrebbe essere incrementata del..."
"Sì, naturalmente."
Enizia sollevò una mano per mettere fine alla nuova discussione sul miglioramento dell'efficienza.
"Cerchiamo di capire che cos'è e soprattutto se costituisce un pericolo per noi."

USS Curie - Plancia - 4 dicembre 2395 - ore 17.43


"E' una nave..."
"Una nave federale, a quanto pare."
Sullo schermo campeggiava l'immagine del bianco scafo di una nave stellare, chiaramente federale, dal design di più di un secolo prima. Numero di registro e nome erano dipinti in vernice scrostata, illeggibile.
"Cosa ci fa qui?" domandò Pierce, il gomito poggiato al bracciolo della poltrona. "Non c'era nulla del genere nei rapporti della Voyager..."
"Potrebbe essere la Equinox?" Tynam si voltò verso lo schermo, le sopracciglia aggrottate.
"E' stata distrutta..." Timeran si chinò leggermente in avanti osservando il profilo della nave sullo schermo, apparentemente alla deriva e priva di vita.
"Possibile che qualcuno in questo quadrante abbia riprodotto una nostra nave?"
"E come? Il design della Voyager era totalmente diverso..."
"L'ho identificata..." la voce della Jenkins interruppe lo scambio di opinion. "E' strano, compare solo nei registri dei prototipi... non sembra sia mai stata in servizio."
"Il nome?" domandò Suri senza voltarsi.
"A quanto leggo qui... si tratta della USS Cepheus."