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USS PYTHEAS - MISSIONE 00 RSS USS PYTHEAS - Missione 00

00.02 " L'infiltrato "

di Piotr Alexei Volkoff, Pubblicato il 15-04-2014

Terra (Sol III) - Palazzo in disuso nella periferia di Rio de Janeiro - 10 giugno 2392 - Ore 04:51

"Ora! Ora! Ora!" l'urlo arrivò all'improvviso insieme allo schianto della porta che esplodeva verso l'interno, le luci saltarono riportando l'ambiente al suo stato naturale, quello buio e tetro delle notti afose brasiliane dove la luce della federazione aveva sempre faticato ad entrare.
* Merda non ci voleva! * sapeva di non avere molto tempo. Devian non poteva essere preso.

"Portalo via!" esclamò al suo compagno spingendolo al buio verso la scrivania da campo dove un attimo prima Klaus Shawn, membro di una cellula terroristica, stava arringando il suo gruppo di attivisti su l'importanza della loro missione.
"Antidroga! Nessuno si muova!" continuavano ad avanzare velocemente e al buio in perfetta fila indiana con fucili phaser spianati e visori notturni calzati sugli occhi. La tattica era quella perfettamente rodata dalle squadre speciali: sorpresa, velocità e potenza di fuoco.

Volkoff afferrò rapido una delle lampade al neon che poco prima illuminavano di una spettrale luce azzurra l'attico del palazzo dove era in corso la riunione, strinse saldamente il coperchio di metallo e strappò con forza il rivestimento di protezione della parte elettrica, senza perdere tempo a proteggersi infilò con forza il taser di cui era dotato fra i circuiti serrando subito gli occhi. Il sovraccarico fu istantaneo, una luce simile ad un sole avvampò per un millesimo di secondo nella stanza congelando il tempio in un fotogramma.
Un grido di sorpresa e di dolore giunse in simultanea da tutta la squadra di attacco quando la luce della flash bang improvvisata esplose nella loro retina centuplicata dai visori notturni. Un attimo dopo era in mezzo a loro colpendo con forza per superare la protezione dei giubbotti d'assalto mentre dietro di lui i terroristi correvano via come topi impazziti.
Afferrò uno dei militari per il giubbotto sollevandolo da terra come una bambola e usandolo come ariete per schiacciare contro la parete gli ultimi due della fila, sapeva di averli solo storditi e fra pochi secondi avrebbero iniziato a sparare? eppure doveva essere li da qualche parte il congegno di teletrasporto, l'unico funzionante durante un assalto delle forze speciali. Di norma un attimo prima dell'attacco, nell'area venivano posizionati degli inibitori di teletrasporto, dispositivi mobili in grado di interferire sulle frequenze subatomiche direzionali dei fasci di elettroni emessi dal teletrasporto di partenza, per distorcere la ricezione e rendere illeggibili le coordinate di arrivo e di conseguenza impedendo anche la partenza. O almeno impedendo il teletrasporto di chi non era fornito di un congegno appropriato con i codici giusti.
Finalmente al tatto riconobbe il congegno che cercava e colpì con forza il suo scudo umano per chiudere velocemente l'azione. Doveva muoversi in fretta, il primo assalto era avvenuto da meno di un minuto e Devian non doveva essersi allontanato di molto? era imperativo che il pacco fosse portato via sano e salvo e quindi l'unico modo era creare ancora più scompiglio.

Una sciabola di luce investì la stanza mentre due navette della polizia illuminavano dall'esterno? evidentemente qualcuno aveva capito che il primo gruppo non aveva avuto successo. I vetri andarono in frantumi e altri uomini fecero irruzione saltando dalle navette in sospensione davanti alle grandi finestre del locale. I primi raggi di phaser passarono abbastanza lontano da dargli il tempo di uscire dalla stanza, non si può essere molto precisi quando si salta da un velivolo a quattordici piani da terra. Volkoff sparò in alto sopra le teste degli assaltatori attirando il fuoco nemico e poi in basso lungo la rampa di scale pullulante di militari, come immaginava l'unica via di fuga era la scala che portava alla terrazza del palazzo, sperò che il suo compagno fosse riuscito ad arrivare alla via di fuga di emergenza che avevano preparato portandosi dietro Shawn.
I rumori che provenivano dal basso assicuravano a Volkoff di avere tutta l'attenzione della polizia? anche troppa attenzione. Come api impazzite il resto delle squadre tattiche risalivano velocissime le rampe di scale sparando ogni tanto verso l'alto con la speranza di colpirlo anche solo per caso. Volkoff si schiantò con violenza contro la porta di metallo arrugginito che lo separava dal tetto della struttura, non poteva permettersi di ritrovarsi davanti ad una porta chiusa? non lo era, i cardini saltarono con un forte schiocco investendo i due uomini posizionati all'esterno.
Mancava pochissimo all'arrivo del resto degli avversari, poi sarebbe stato un grosso problema. Colpì con un poderoso gancio sotto il mento l'ultima sentinella e poi iniziò a correre verso il bordo della terrazza. Una navetta fece la sua comparsa davanti a lui ma li convinse a desistere sparando contro il velivolo col phaser ancora settato su stordimento e quindi inoffensivo. Mentre la navetta planava di lato per evitare la salva azzurrina dell'arma, Volkoff si lanciò nel vuoto appena in tempo per sfuggire alla raffica di phaser che giungeva alle sue spalle. Un battito di ciglia e il congegno di teletrasporto che aveva sottratto lo catapultò in mezzo ad un gruppo di poliziotti inferociti e con i fucili spianati.

"Non ti muovere o sei morto." sbraitò uno di loro mentre veniva afferrato e costretto a girarsi sulla nuda terra del centro operazioni tattiche approntato per la missione e punto di arrivo del congegno di teletrasporto. Dei lacci di plastica gli serrarono la carne e tre uomini lo sollevavano di peso da terra cacciandogli un fucile sotto il naso.

=^= Quanti ne avete presi? =^= ringhiò l'ufficiale alla radio.
=^= Un paio, gli altri sono riusciti a svanire nel nulla mentre cercavamo di bloccare quel pazzo che si è buttato dal palazzo =^= gli rispose una voce anonima.
"Tu sei nei guai? grossi guai." lo fulminò l'ufficiale di polizia mentre faceva cenno di portarlo via.

Terra (Sol III) - Stazione di polizia di Rio de Janeiro - 10 giugno 2392 - Ore 09:14

"È stata una lunga notte e noi non siamo dei federali? le cose possono solo peggiorare." questo era il poliziotto buono, quello, fra parentesi, che gli aveva fatto saltare un dente.
"Lasciami solo con lui per 10 minuti e vedrai come canta questo energumeno, i tipi come lui capiscono solo le botte." questo ero lo sbirro cattivo?

Volkoff sputò a terra un grumo di sangue e sollevò lo sguardo tranquillo sul primo interlocutore senza emettere un fiato, erano passate tre ore da quando l'avevano sbattuto nella stanza degli interrogatori e l'unica volta che aveva parlato era per chiedere di andare in bagno... quando gli era stato negato se l'era semplicemente fatta addosso? lì era saltato il dente. Adesso l'aria puzzava di sudore e urina il che non aiutava molto la fraternizzazione.

"Possiamo andare avanti per ore, abbiamo un sacco di gente che può darci il cambio? saranno molto felici di farlo in effetti, hai fatto fare la figura degli idioti a molti di loro? - l'espressione del prigioniero non cambiò di una virgola - Bene re iniziamo?"

La porta della sala si aprì con uno scatto metallico e un uomo con un giubbotto di pelle entrò storcendo il naso per il cattivo odore.

"Potete uscire, ci penso io a lui." l'ufficiale della polizia dietro di lui bloccò qualsiasi commento dei due poliziotti che uscirono digrignando i denti.
"Grazie commissario si ricordi quello che le ho detto?" anche l'ufficiale uscì dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle.
"C'è riuscito?" erano le prime parole che Volkoff emetteva da ore.
"Per un pelo? in fondo l'arrivo della polizia è stato un colpo di fortuna adesso Devian è il cocco di Shawn e grazie al salvataggio avrà accesso diretto ai membri importanti della cellula terroristica. I poliziotti hanno fatto risparmiare al ragazzo almeno un mese di lavoro come infiltrato." l'uomo tagliò i legacci di plastica ai polsi di Volkoff.
"Se li beccavano tutta la missione sarebbe andata al diavolo? - si massaggiò i polsi scorticati poi guardò l'uomo - ?allora Kibir ti hanno mandato per portarmi su DS9?"
Volkoff si alzò in piedi sovrastando di buoni trenta centimetri il suo salvatore.

"Piotr è meglio che ti riabitui a parlare come un ufficiale di Flotta altrimenti il tuo Capitano sulla Baffin ti farà passare l'inferno!"
"Non ho avuto ancora tempo per leggere le note personali, è così tremenda?" Volkoff ebbe almeno la compiacenza di mostrarsi imbarazzato.
"È andoriana, e comanderà una missione in uno dei posti più pericolosi che esistono? è normale che sia tremenda." l'ufficiale sghignazzò divertito vedendo l'espressione afflitta del suo ex guardiamarina.

=^= Capitano Nex a Dauntless? due da far risalire! =^= in uno scintillio di elettroni i due svanirono dalla stanza.

USS Baffin - Sala teletrasporto 2 - 4 luglio 2392 - Ore 03:22

=^= USS Dauntless a USS Baffin, richiediamo il permesso di teletrasportare direttamente a bordo il Tenente Piotr Alexei Volkoff che prenderà servizio come Ufficiale Tattico. =^=
=^= Permesso accordato. =^=
Lo scintillio del teletrasporto lasciò il posto ad un mastodontico Tenente completamente sbarbato e rasato e con uno zaino militare in spalla. Il Guardiamarina addetto al teletrasporto lo guardò per un attimo a bocca aperta prima di dargli il benvenuto.

"Benvenuto a bordo Tenente? la faccio accompagnare nei suoi alloggi."
"Tranquillo, so già dove andare, ho fatto i compiti." Piotr sorrise al Guardiamarina ed uscì dalla sala immergendosi nei corridoi della nave.

USS Baffin - Sala ologrammi 3 - 4 luglio 2392 - Ore 07:15

"Capitano? sensori? tutti ai propri? sala macchine!...  siluri di babordo? allertate l'infermeria? due navi in disoccultamento? le comunicazioni?" una cacofonia di suoni composta da frasi di vari uomini che si accavallavano fra loro riverberava nella stanza nuda della sala ologrammi.

Piotr se ne stava seduto su una singola poltrona al centro delle linee verdi della sala ad occhi chiusi e con in mano una tazza di te bollente.
Una delle cose a cui si doveva riabituare era il continuo afflusso di informazioni quando si è nella plancia di una nave stellare nel pieno di un combattimento? non era una cosa facile per chi come lui riceveva informazioni da una sola squadra per volta, una squadra che per la maggior parte del tempo aveva l'ordine di stare in silenzio.
Di solito gli ufficiali della Flotta si abituavano nel corso degli anni stando a bordo di una nave ma i suoi incarichi erano sempre stati a terra e doveva riprendere? l'orecchio.

=^= Tenente Volkoff, qui è il Tenente Lorelai Jenkins della Curie, io e il Tenente Wu siamo pronti per la riunione. =^=
Al suono della comunicazione in arrivo Piotr interruppe la simulazione, la voce femminile dell'ufficiale tattico della Curie fu un piacevole cambiamento.

=^= Bene avverto il mio collega della sicurezza e ci troviamo fra 20 minuti in sala riunioni. =^= chiuse la comunicazione e si guardò intorno? era il momento di mettersi in moto, voleva avere una chiara situazione tattica della nave prima di incontrare per la prima volta il Capitano.

* Mi sa che Kibir mi ha messo più paura del previsto. * sorrise e uscì dalla stanza.