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USS NOVALIS - MISSIONE 15 RSS USS NOVALIS - Missione 15

15.08 "Prigionia"

di Nathel Sev, Pubblicato il 01-02-2017


Navetta di osservazione, Plancia
DT 16/07/2395, ore 10:28 - D.S. 72538.18


Kuribayashi era agitatissimo. Camminava avanti e indietro nella navetta. Gli ufficiali superiori a bordo erano intenti a lavorare per raggiungere la Novalis alla massima curvatura possibile. Nel frattempo la USS Shadow e USS Superior erano in rotta anche loro, si sarebbero incontrati tra poco meno di due giorni, ma non aveva senso aspettare.
Nessuno osava proferire parola.

Luogo ignoto
DT 16/07/2395, ore 12:57 - D.S. 72538.47


Nimosit era rimasto per un tempo indefinito a guardare la testa del cadetto pensando a tutto ciò che era successo nelle precedenti ore cercando di capire cos'era successo e perché.
Ma non tornava niente.
*Prima la nave che arriva e ci attacca, poi noi che la inseguiamo, poi noi che la distruggiamo e ora questo...Forza Coral...c'è qualcosa che ti sfugge...*
Quasi all'improvviso si ricordò di Tulamb. Il ricordo fu doloroso, ma in un qualche modo gli diede la calma necessaria. Cercò di costruirsi le strutture mentali che il vecchio compagno gli aveva spiegato più volte. E in effetti funzionò. Riuscì a mettere ordine tutto quello che era successo, ogni causa e ogni effetto. All'improvviso realizzò cosa mancava, spalancò gli occhi e si stupì della banalità della scoperta.
"Perché...? Perché sta succedendo tutto questo? E dov'è il resto dell'equipaggio?"

Luogo ignoto
Nello stesso momento


I cadetti avevano ripreso conoscenza da qualche tempo e si erano ritrovati in una strana prigione. Ognuno di loro era in una cella separata, ma erano tutte vicine, creando una strana sensazione di essere osservati.
Ognuno aveva reagito in modi differenti, ma alla fine tutti si erano ritrovati a procedere con il loro "ruolo".
Hugh piano piano aveva preso il comando, mentre Morein aveva cercato di mantenere calmi e concentrati i suoi colleghi.
Bod aveva cercato di forzare la serratura della sua cella, ma senza successo. Evrellia Lee e Rizaich stavano cercando una debolezza strutturale nelle sbarre.
Va'Lah era in piena fase meditativa.
Ad un certo punto un forte rumore metallico attirò l'attenzione di tutti.
Un individuo imponente si mise a girare attorno alle gabbie, restando sempre nell'ombra.
Hugh si alzò in piedi e con voce autoritaria chiese:
"Chi siete? Cosa volete? Avete attaccato una nave della Flotta Stellare, e rapito l'equipaggio. Rilasciateci subito e mostreremo clemenza."
L'individuo continuò a muoversi per fermarsi davanti alla cella dell'umano.
"Lo sappiamo." Fu la semplice risposta e riprese a camminare intorno.
Quando passò vicino alla prigione di Bod, questi allungò rapidamente una mano per afferrarlo, ma lo mancò di pochi millimetri.
L'individuo si fermò e ciò che disse fece rabbrividire tutti.
"Ve ne pentirete." E se ne andò.
I cadetti si guardarono con un misto di curiosità e paura.
Hugh si avvicinò alle sbarre e fulminò Bod.
"Che diavolo ti è preso?!"
"Qualcuno doveva fare qualcosa..."
"E cosa hai ottenuto?"
"Niente..." Si fermò un attimo e poi riprese "Nemmeno un cenno di pensiero o emozione."
"Quindi, o sono quadrilobi, oppure artificiali." Intervenne Va'Lah sintetizzando.

Navetta di osservazione, Plancia
DT 17/07/2395, ore 17:08 - D.S. 72541.68


Sulla navetta gli ufficiali erano molto stanchi. Avevano fatto i turni per dormire nei due posti letto a disposizione, e già era una fortuna averli.
Romanov interruppe il silenzio "Signore. La USS Shadow ci raggiungerà tra poco meno di due ore."
Kuribayashi si alzò e si diresse alla console.
"Hanno accelerato. Bene." Poi si rivolse verso Kuz e le chiese "Quanto tempo mancherà all'arrivo alle coordinate una volta imbarcati sulla Shadow?"
L'ufficiale scientifico fece qualche rapido conto e rispose:
"Circa 6 ore."
"Grazie." Si rivolse verso tutti gli ufficiali. "Appena saliremo a bordo chiederò al Capitano qualche alloggio, avremo 4 ore per sistemarci e riposare un po', poi ci vedremo in sala tattica per discutere sul piano d'azione."
Tutti gli ufficiali fecero un cenno di assenso.

Luogo ignoto
DT 17/07/2395, ore 19:30 - D.S. 72541.95


I cadetti erano rimasti vigili e all'erta da quando l'individuo si era allontanato dopo averli minacciati. Si erano alternati in modo da essere sempre pronti. All'ora presunta dei pasti gli veniva teletrasportato del cibo, poca roba, ma meglio di niente.
Morein e Lee erano di guardia quando qualcuno entrò dalla porta. Immediatamente tutti si alzarono.
Un individuo, probabilmente lo stesso del giorno prima, iniziò a girare intorno. Questa volta aveva qualcosa in mano. Si diresse verso la gabbia di Bod e, sempre restando nell'ombra, appoggiò per terra un sacco. Si allontanò e prima di uscire proferì parola.
"Questo è per insegnarvi. Imparate." Ed uscì
Bod aspettò qualche secondo poi si volse verso i suoi compagni. Hugh con un cenno gli fece capire che poteva aprire il sacco.
Il betazoide lo aprì e trattenne a stento un urlo. Ciò che aveva in mano era la testa del Comandante Nimosit.

Luogo ignoto
Nello stesso momento


Il tempo aveva perso ogni significato. Gli unici momenti che si potevano usare per tenere traccia dello scorrimento del tempo erano i rifornimenti. E anche quelli temeva che non fossero regolari.
Da quando si era svegliato non aveva ancora visto o sentito nessuno. Il cibo gli veniva teletrasportato.
Aveva ispezionato la stanza e aveva individuato una porta, senza maniglia all'interno.
Si stava addormentando quando la porta si aprì.
Un fascio di luce potente entrò e lo accecò. Dopo chissà quanto tempo rivedeva una luce.
Poi una voce parlò.
"Nome."
In un primo momento non disse nulla cercando di abituarsi alla luce per cercare di capire chi era l'individuo.
"Nome!"
"R...Roland..." balbettò. Poi si alzò e noncurante della luce si mise sull'attenti. "Roland McInnis, Cadetto Flotta Stellare. Numero di matricola 38983-SD-24."