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USS CRUSADER - MISSIONE 18 RSS USS CRUSADER - Missione 18

18.09 "La battaglia"

di Leon Krenn Bloch, Pubblicato il 18-01-2018

USS Crusader, Plancia - 24/02/2397, ore 13:00


Gli Ufficiali di plancia proseguivano scrupolosamente le ricerche dell'arena dei gladiatori. Nonostante Yager avesse seguito per un lungo tratto di spazio la nave klingon nemica, fino a che era stato possibile, ed avessero perciò una posizione da cui estrapolare una rotta, c'erano comunque molti sistemi da controllare.
"Capitano: questo planetoide é interessante..." richiamò l'attenzione del Capitano l'Ufficiale Tattico.
Anche il Tenente Bloch era dello stesso parere: "Rileviamo attività di qualche tipo, anche se bassi livelli di energia, almeno a questa distanza."
Shaitan raggiunse le consolle ed osservò lui stesso: "Uhm... vale la pena di perdere tempo. Timoniere: usciamo dalla curvatura." ordinò.
Comunicarono ai klingon loro alleati e a Yager a bordo del Bird of Prey la destinazione. Mentre la Crusader si avvicinava, in Plancia si attendevano dati freschi dai sensori.
Bloch analizzava e scandiva non senza piacere svariati dati astronomici non particolarmente rilevanti: "Diametro 3.000 km... abbastanza grande."
L'Ufficiale Tattico cercava invece tracce di navi occultate. Al primo segnale di pericolo, come concordato col Capitano, avrebbe alzato gli scudi difensivi. Il Capo Operazioni, osservando dei dati dalla piccola consolle posta a fianco della sua poltroncina, intervenne: "Capitano, c'è una possibile rotta che potrebbe averli portati fino a qui. Avrebbero compiuto una sola deviazione per passare lontano da qualsiasi sistema stellare."
"Avranno certamente chiamato rinforzi," disse anche il Consigliere, "potrebbero avere 3 o 4 navi."
"Non esistono vascelli klingon che possono tenere testa alla Crusader." ribatté l'Ufficiale Tattico. "Sì, forse 4 contro 1 potrebbero avere qualche chanche."
Sullo schermo si cominciava a vedere da più vicino il planetoide, una luna di un pianeta freddo e senza vita. Tuttavia una tenue atmosfera la circondava.
"Timoniere, tracci una rotta che ci porti sulla faccia nascosta." ordinò Shaitan. Poi, rivolto al Tattico: "Apra un canale con Woskan."
"Canale aperto."
"Comandante, noi ci portiamo dall'altra parte del planetoide, consiglio di fare lo stesso ma arrivando dalla direzione opposta."
Il klingon rispose con un cenno e un =^=Bene.=^= appena abbozzato.
Vikram cercava di ricordare particolari di ciò che aveva visto laggiù. Ovviamente aveva una maggiore voglia degli altri di trovare e smantellare quel luogo di torture e privazioni... "Questo pianetino potrebbe davvero essere quello giusto." confermò a bassa voce parlando con il Capitano.
"Teniamoci pronti all'azione. Predisponga insieme a Quatro una squadra di sbarco: ovviamente non c'è nessuno meglio di voi per la missione, dato che conoscete già il posto..." ordinò il Capitano.

Il sogno


"...ovviamente non c'è nessuno meglio di voi per la missione, dato che conosce già il posto" ripeté Shaitan.
"Certo, lo so, non c'è bisogno che lo ripeta." fece per rispondere Vikram, quando la plancia della Crusader scomparve e un dolore che conosceva già ricomparve... questa volta non si trovava in una cella ma all'ingresso di una piccola caverna. Si guardò attorno e vide un paesaggio desertico, poteva essere Vulcano o un pianeta simile. Non percepiva tuttavia sensazioni tattili, di caldo o di freddo.
"Siete ancora voi dell'Alveare?" domandò ad alta voce. Nessuno rispose... i secondi passavano e non sapeva che cosa fare. All'improvviso l'ambiente attorno a lui cambiò e gli sembrò di ritornare sulla Crusader. No, si trovava invece su una nave klingon, sembrava che stesse assistendo alla scena come uno spettatore esterno. Si avvicinò ad una consolle e vide chiaramente la sagoma della Crusader, cercò di capire cosa stessero dicendo, non era sicuro ma si stavano certamente preparando alla battaglia.
Sperava di tornare al più presto a bordo della Crusader ma allo stesso tempo cercò di capire com'era la situazione tattica del nemico... forse queste entità misteriose dell'Alveare lo stavano aiutando o, forse peggio, stavano studiando il suo comportamento. Provò a chiudere gli occhi e svuotare la mente per tentare una sorta di contatto spirituale con queste creature. Non sentì nulla, davvero strano che non prendessero nuovamente contatto con lui... Forse la sua mente non era abbastanza sgombra da pensieri in quel momento.

"Tenente, aveva detto qualcosa?" domandò una sagoma famigliare davanti a lui.
"No, Signore," rispose senza pensarci, riconoscendo poi il Capitano. "Ehm, in realtà devo dirle una cosa in privato."
"Attinente con il problema che abbiamo qui sotto?"
"Sì, c'è poco tempo, sarò breve."
"Venga."
I due si allontanarono verso il turbo ascensore e quando le porte si chiusero i due si fissarono. "Ho avuto una specie di visione poco fa, è la seconda volta, poi le spiegherò. La cosa importante è che mi è sembrato... Anzi, sono sicuro, di essermi trovato per un istante a bordo di un vascello klingon nemico, credo siano pronti ad attaccarci..."
"Non ho ragione per dubitare di lei, andiamo."
Man mano che il lato nascosto della luna si rivelava, i sensori della Crusader avevano rilevato diverse strutture artificiali presenti sul planetoide. Segni di vita umanoide di vario tipo, certamente klingon.
La squadra di sbarco era già pronta in Sala Teletrasporto ad essere inviata sul pianeta.
"Energia!" confermò il Capitano.
"La squadra è sbarcata." confermò Ivanov. "Signore, navi in disoccultamento!"
"4 Sparvieri klingon davanti a noi!" puntualizzò Bloch.
"Ho già alzato gli scudi..." disse nuovamente l'efficiente Ivanov.
La Crusader fu colpita e alcuni scossoni fecero traballare la Plancia.
"Scudi perdono energia: 80%. Rispondo al fuoco."
I banchi phaser furono puntati verso le quattro navi nemiche che tuttavia erano già in movimento. Con manovre evasive riuscirono in parte a schivare i colpi.
Anche il Timoniere della Crusader attivò i motori per portarsi in posizione favorevole... Colpi balenarono nel buio da entrambe le parti senza creare grossi danni. Nel frattempo la nave di Woskan fece fuoco e colpì in pieno una della navi nemiche.
"Finalmente!" esclamò il Capitano. "Puntare le armi contro la nave colpita." suggerì quindi.
Una raffica di siluri fotonici andò a centrare nuovamente la nave nemica.
"Danni ingenti, hanno perso gli scudi e i motori sono danneggiati."
Nuovi scossoni si avvertirono in Plancia, ora erano 3 navi contro la Crusader e la nave di Woskan.

Bird of Prey - nello stesso momento


Il Comandante del Bird of Prey, ovvero il Comandante Yager, era rimasto nascosto per il momento. La sua nave era scarsamente armata e poteva essere colpita o distrutta. Tuttavia i klingon erano molto agguerriti e agili, per cui decise che era arrivato il momento di agire.
Fece manovrare il timoniere in modo da portarsi alle spalle di uno dei vascelli, quindi diede ordine di dissolvere l'occultamento.
"Appena possibile fare fuoco, colpire i motori!"
I siluri fotonici si diressero verso il bersaglio che non aveva fatto in tempo a scansarsi.
"Colpiti. Scudi danneggiati ma ancora alzati."
"Scaricare tutti i siluri, non siamo parsimoniosi."
Una seconda raffica colpì il nemico, che a sua volta però aveva lanciato dei siluri.
La plancia del Bird of Prey quasi si capovolse e Yager capì che gli scudi erano andati. In pratica le due navi erano entrambe fuori uso.
"Signore!" urlò un guardiamarina nel mezzo del crepitio delle fiamme, "la Crusader è sopra di noi."

USS Crusader, Plancia - 24/02/2397, ore 13:23


Yager si decompose e si ricompose direttamente nella Plancia della Crusader.
"Bentornato, Comandante."
"Grazie, Capitano, ottimo tempismo!"
"Anche da parte sua."
"Situazione tattica?" chiese Yager sedendosi alla sua postazione.
"Due navi nemiche sono fuori gioco, ne restano altre due. I nostri scudi sono al 40%." rispose Ivanov.
"Ce la caveremo."
"Abbiamo una squadra sul pianeta," aggiunse Shaitan, "ma non possiamo comunicare con loro, dovranno cavarsela da soli."
"Beh, mi pare lo abbiano già fatto un'altra volta..."