09.06 "In missione"
di Paul Hewson, Pubblicato il 23-07-2025
Pianeta Kurtis III - Zona imprecisata
Campo base dell'equipaggio
09/01/2405 ore 08:30
L'atmosfera nel campo attrezzato dagli uomini della Sheldon era decisamente migliorata dopo la comunicazione, seppur di breve durata, con la nave senziente: almeno sapevano che Sheldon non li aveva abbandonati e che avrebbe fatto di tutto per riportarli a bordo.
Naky e il suo team stavano studiando i dati che Sheldon aveva raccolto sul pianeta e le informazioni fornite da Bheko, mentre Jekins e Rush cercavano un modo per comunicare con Sheldon, senza essere spiati da Zyph, ma al momento, l'unica soluzione che avevano trovato, era quella di usare dei codici cifrati, che un tricorder adattato avrebbe poi riconvertito nel messaggio originale. Anche se la comunicazione attraverso il codice morse era al momento quella più sicura e sulla quale il pianeta non poteva intervenire.
Durante la notte erano state registrate piccole scosse sismiche, riflesso di un terremoto devastante, il cui epicentro era fortunatamente a migliaia di chilometri di distanza, sicuramente i primi segnali dovuti alla distruzione della luna da parte di Sheldon, e che stavano causando problemi alla struttura stessa del pianeta.
Se non altro Zyph sarebbe stato impegnato a cercare di riportare l'ordine nella sua struttura e avrebbe lasciato più libertà di manovra all'equipaggio della Sheldon nel cercare una via di fuga.
Kyel uscì dalla tenda dell'infermeria con Adrienne al fianco: i piccoli avevano mangiato e dopo averli cullati per una buona mezz'ora, i due novelli genitori erano riusciti a farli dormire e li avevano messi nelle loro culle. Mentre uscivano al caldo tepore del sole di una nuova giornata, sentirono sotto i loro piedi il tremore di una nuova scossa.
"Siamo al sicuro qua?" chiese Adrienne volgendo uno sguardo preoccupato nella direzione della tenda dove i suoi figli dormivano sereni.
"Tranquilla. la zona dove Sheldon aveva deciso di sbarcarci era priva di ogni rischio probabile ed eventuale: quindi lontana da placche tettoniche pericolose, vulcani e lontana dal mare e dai suoi possibili tsunami, riparata da montagne contro la formazione di tempeste e via dicendo. Certo la distruzione della luna cambierà molti parametri su questo mondo, ma noi crediamo di poterlo lasciare al più presto."
"Hai in mente qualcosa?"
"Se c'è un punto debole in tutto questo, lo troveremo e lo useremo per convincere Zyph a lasciarci andare. Vieni andiamo a sentire i nostri cervelloni cosa hanno scoperto." disse Kyel prendendo sottobraccio la compagna.
Quando entrarono nella tenda dove Naky e tutta la sezione scientifica era al lavoro, dovettero annunciarsi per farsi notare, tanta era la concentrazione del team sul loro compito.
"Abbiamo qualche novità ?" chiese ad alta voce Rezon.
Naky alzò la testa dal piccolo monitor del tricorder e rispose "Purtroppo solo coi pochi mezzi che abbiamo con noi è davvero difficile esaminare il mare di informazioni che Sheldon ci ha inviati, però quello che più deve interessarci è la parte che riguarda la scansione dell'organismo che controlla il pianeta. Guardate qua." disse avvicinando il tricorder ai due Ufficiali Superiori.
L'immagine della rete che percorreva tutto il pianeta, controllandolo era qualcosa di mai visto.
"Affascinante" disse Faith "ma tutto questo come ci aiuta?"
"Aspettate, vedete quel punto più intenso?" Naky ingrandì un punto specifico dell'immagine.
"Sì, sembra come pulsare." disse Kyel.
"Credo che sia il cuore dell'organismo che controlla il pianeta o per meglio dire la mente. Ora, essendo in parte organico, ci sono diversi modi per distruggerlo. Certo, non possiamo intervenire sui punti in superficie, perchè molto probabilmente individuerebbe il pericolo e semplicemente potrebbe scollegare la parte infetta dal sistema e continuerebbe a vivere. Ma cosa succederebbe se noi infettassimo il suo sistema centrale?" chiese Naky.
"Sicuramente un bel danno: ma cosa possiamo usare contro di lui? Non abbiamo i laboratori della Sheldon qua!" disse Kyel
"No, ma ci sono una svariata varietà di piante da cui ricavare veleni e tossine, per non parlare di un buon vecchio phaser regolato alla massima potenza!"
"Ma così lo uccideremmo!" intervenne Adrienne titubante.
"Forse, anche se credo che probabilmente lo neutralizzeremo solo per un breve periodo, ma questo lasso di tempo potrebbe dare la possibilità a Sheldon di riportarci a casa."
"E quanto è distante da noi il centro del sistema?" chiese Kyel che stava già pensando ad organizzare la missione.
"Siamo fortunati, la mappatura di Sheldon mostra una serie di cavità , situate a circa quaranta chilometri da qui, che arrivano in profondità sino a quasi al cuore di Zyph: per gli ultimi metri che ci separano da lui, dovremo farci strada scavando."
"Naky, fatti aiutare dalla Cruz a sintetizzare una sostanza che possa fare male al nostro ospite, voglio avere delle alternative ai phaser, se non dovessero essere sufficienti. Quanto tempo vi serve?"
"Coi mezzi a disposizione credo ci vorranno un paio di giorni."
"Procedete."
Poi si girò verso Adrienne "Organizzeremo diverse squadre, qualcuna attrezzata allo scopo, ma che raggiungeranno il punto da diverse direzioni, e altre dirette in altri settori, così da depistare Zyph. Se riusciamo a mantenere un buon passo dovremmo raggiungere l'obiettivo in un paio di giorni. Se siamo fortunati un altro giorno per abbattere gli ultimi metri che ci separano da lui e poi finalmente porteremo al sicuro i nostri figli e tutto l'equipaggio. Te lo prometto Adrienne: vi porterò via da qui a qualsiasi costo!" e la strinse in un abbraccio di conforto.
Pianeta Kurtis III - zona imprecisata
Campo Base dell'equipaggio - 14/01/2405 ore 12,20
I preparativi per la spedizione al cuore di Zyph erano durati un paio di giorni più del previsto. Le limitate risorse, che avevano portato con loro per la licenza di svago, seppur più di quelle che sarebbero dovute servire per una normale vacanza, grazie alla prudenza di Sheldon, li avevano costretti a trovare soluzioni alternative per ottenere ciò di cui avevano bisogno. Inoltre la difficoltà nel comunicare con Sheldon per avere almeno un supporto tecnologico, anche se da remoto, aveva allungato i tempi della partenza. Alla fine avevano modificato dei phaser affinché fossero efficaci contro Zyph, ma non volendo uccidere la creatura, cosa che aveva mandato su tutte le furie Sheldon, avevano sintetizzato una tossina, che in teoria lo avrebbe dovuto paralizzare per poco tempo, ma sufficiente affinché tutto l'equipaggio potesse essere trasportato a bordo. Purtroppo non sapevano quanto potesse essere efficace, non avendola potuta testare, né con test di laboratorio, né, ovviamente, sul diretto interessato, per non rischiare di far scoprire il loro intento.
Da circa dodici ore erano partite tre squadre composte in totale da 10 membri dell'equipaggio ciascuna: una guidata da Rezon, con Terell armata della tossina, un'altra da Jekins e l'ultima guidata da Blake e la prima squadra, che avrebbe fatto un percorso più diretto avrebbe raggiunto il punto tra altre diciotto ore.
Rush dal campo base teneva i contatti con Sheldon, mentre Adrienne si occupava dei suoi bambini, con l'aiuto di Hewson per gestire la piccola Nami, che stava mostrando i primi segni di gelosia nei confronti dei fratellini.
Visto la bella giornata Adrienne aveva portato i gemelli all'aria aperta, che dopo aver mangiato, dormivano tranquilli in braccio alla loro madre, seduta all'ombra di una grande pianta.
Nami seduta poco lontana, stava giocando con un paio dei suoi pupazzi, imitando il comportamento della sua madre adottiva, sotto lo sguardo attento di Paul.
Solo la sera prima la piccola aveva dato sfogo alla sua gelosia con scene di pianto isterico, sciopero della fame e capricci vari, solo perchè Adrienne non era andata a darle la buonanotte come da consuetudine. Ma tra gli ultimi preparativi per la missione, a cui comunque aveva voluto collaborare, anche se le decisioni le aveva prese Rezon, essendo lei ancora in maternità , e le attenzioni che doveva dedicare ai neonati, Adrienne aveva saltato quel rito e ci era voluta tutta la pazienza del Consigliere per calmare la bimba e farle capire che non era colpa dei due fratellini se la sua mamma non era presente come al solito e che le voleva bene come prima. E comunque anche prima dell'arrivo dei gemelli, Adrienne era impegnata col suo lavoro, tant'è che sulla nave aveva diversi babysitter che si occupavano di lei durante la giornata. Far capire tutto ciò a una bambina così piccola non era stato facile, ma alla fine era riuscito a calmarla e persino a farle mangiare qualcosa prima di andare a dormire.
Adesso vedendola così tranquilla, cullare i suoi pupazzi, come Adrienne faceva coi gemelli, seduta quasi nella stessa posizione della madre, si sentì pieno di orgoglio per aver portato la piccola a più miti consigli, semplicemente parlandole e spiegandole le cose così come erano, con molta tranquillità e pazienza. E la piccola sembrava aver capito quello che lui le aveva detto, mostrando un comportamento più collaborativo e paziente nei confronti della madre e dei fratellini.
Adrienne socchiuse gli occhi e guardò il suo amico che fissava la bambina con fare pensieroso.
"Che ti frulla per la testa?" chiese.
"No, niente di particolare...però sto pensando: ma noi abbiamo veramente parlato con Zyph?"
"Cosa vuoi dire? Spiegati meglio." rispose Adrienne che adesso era completamente sveglia e attenta.
"Beh ho ascoltato le registrazioni che Sheldon ci ha mandato del suo colloquio con l'entità che governa questo mondo e le motivazioni con cui si rifiuta di liberarci sono molto deboli. Cioè, se lui ci avesse permesso di andarcene, sarebbe tornato alla sua vita beata e tranquilla, senza avere più noi tra i piedi a sconvolgere il sistema perfetto che aveva creato."
"Sì, in effetti sarebbe finito tutto da un po'. ma credo che sia come cercare di ragionare con un bambino."
"Giusto, ma coi bambini si può ragionare se usi le parole giuste: sono solo piccoli, non stupidi!"
"Potrebbe essere un 'idea, se non altro potrebbe servire a distrarre Zyph dai nostri compagni in missione."
"Se sei d'accordo dico a Rush di provare a contattarlo."
"Ok, procedete e se ci riuscite chiamatemi."