09.05 "Al cuore del problema"
di Adrienne Faith, Pubblicato il 23-07-2025
Posizione geostazionaria attorno al Pianeta Kurtis III
Sheldon - Stiva di carico 2
Interno della navetta Shena
08/01/2405 ore 21:15
Nemmeno nei suoi incubi più profondi Bheko aveva immaginato di finire prigioniero di una cella metallica, nel ventre di un vascello ostile e potenzialmente letale. La sua mente, abituata a calcoli complessi e a ipotesi scientifiche, ora era occupata da un'unica, ossessionante domanda: come era finito lì?
L'ultimo ricordo nitido era quello del suo laboratorio, circondato da colleghi inetti ed in balia delle azioni di una singola femmina aliena. Poi ci fu una luce improvvisa, la sensazione che qualcosa non fosse al suo posto, e tutto era finito.
Ora, osservandosi attorno, si rendeva conto di essere diventato lui stesso un oggetto di studio.
I pannelli luminosi della sua cella improvvisata proiettavano schemi e grafici che non riusciva a decifrare. Tentò di liberarsi, di urlare, ma era come se fosse intrappolato in una bolla di silenzio: di certo erano dei campi di forza e, in quanto scienziato, ne capiva il funzionamento ma non si sentiva affatto tranquillo.
La frustrazione lo attanagliava, unita a una crescente paura dell'ignoto.
La sua ricerca, quella che lo aveva assorbito per anni, era stata la sua vita. Aveva dedicato ogni attimo libero allo studio di quel pianeta vivente, sperando di svelare così i misteri dell'universo. E ora, proprio lui, si trovava al centro di un esperimento alieno, forse destinato a diventare una cavia da laboratorio.
Con uno sforzo di volontà , cercò di mantenere la calma. Doveva trovare un modo per uscire da quella situazione. Forse, analizzando la tecnologia aliena, sarebbe riuscito a capire come funzionava la cella e a disattivarla. O forse, c'era un modo per comunicare con i suoi rapitori, per far loro capire che tutto ciò che aveva fatto era stato in nome di una conoscenza che andava al di là di ogni più rosea aspettativa.
"Fossi in te non ci proverei" la voce di un essere maschile fece voltare lo scienziato verso un essere alto e piuttosto imponente "Qualsiasi cosa tu abbia creduto di poter fare, scordalo. Non scapperai da quel campo di forza e nessuno potrà salvarti"
"Avete osato privare il mio popolo di una delle menti più brillanti della nostra era! In quanto scienziato koboldiano, ho dedicato la mia vita alla ricerca del progresso. Il mio rapimento è un atto di violenza inaccettabile. Se non mi rilasciate immediatamente, le conseguenze saranno gravi per tutti!"
L'alieno non fece nemmeno una piega, mentre si accomodava comodamente alla postazione del timoniere, ruotando la poltroncina per fissarlo "La cosa dovrebbe spaventarmi?"
"Non capite, vi dichiareranno guerra!"
Un sorriso incurvò le labbra dell'essere "Sono Sheldon, incrociatore pesante da battaglia creato specificamente per conquistare e distruggere. Sono conosciuto come il Distruttore di mondi e, come immagino, avete idea di quello che ne è stato della luna di questo pianeta" l'alieno si sporse leggermente verso lo scienziato "Secondo te, se le mie armi al dieci per cento della potenza hanno sbriciolato un satellite, cosa potrebbero fare alla vostra flotta? O ancora meglio, cosa potrei fare al vostro mondo?"
"Non puoi fare una cosa simile, morirebbero miliardi di innocenti!"
"Vero, ma al momento le persone che fungono da mia coscienza si trovano bloccate sulla superficia di Zyph. Ho bisogno di informazioni che tu mi darai, di tua spontanea volontà o meno"
Bheko rimase per un attimo interdetto "Zyph?!"
"Quello è il nome con cui si è presentato"
"Avete parlato con lui?! Ma non ha mai risposto a nessuno dei nostri tentativi di comunicazione!"
"Siete delle infestazioni organiche, non vi riteneva abbastanza importanti per darvi la sua attenzione" Sheldon continuò a guardare lo scienziato "Dato che vorrei velocizzare la cosa ti chiarirò un paio di punti. Sono un'intelligenza artificiale, ho il completo controllo dei miei sottosistemi emozionali e posso disattivarli con grande facilità . Torturarti non sarebbe un problema e, in quanto nave creata allo specifico scopo di conquista, conosco molti modi per ottenere le informazioni di cui ho bisogno... la domanda è, vuoi scoprire sino a che punto posso spingermi?"
"Non potresti arrivare tanto solo per una manciata di persone!"
"Sono centottantacinque.." lo sguardo di Sheldon si fece ancora più minaccioso "E, in un modo o nell'altro, io li riporterò tutti a bordo! Se dovrò passare sul tuo cadavere lo farò con estremo piacere!"
Bheko non ebbe alcun dubbio sulla veridicità delle parole del suo interlocutore. Non avrebbe mai potuto pensare di dover mettere a rischio la sua ricerca ma lo sguardo di Sheldon non dava adito a dubbi: scelse di non rischiare.
"Che cosa vuoi sapere?"
Posizione geostazionaria attorno al Pianeta Kurtis III
Sheldon - Plancia
09/01/2405 ore 01:05
Le tre intelligenze artificiali erano nuovamente radunate nella plancia di Sheldon per discutere delle ultime scoperte. Non che lo scienziato fosse davvero riuscito a dar loro una soluzione attuabile ma, volente o nolente, aveva raccontato qualcosa di più su Zyph.
Shena era la più pessimista dei tre "Non è poi molto ciò che ti ha raccontato.. ma immagino che da un tipo simile non ci potessimo aspettare più di tanto"
"Non sottovaluterei le informazioni che ci sono arrivate" Sheldon, a differenza delle due controparti femminili, sembrava cautamente incuriosito "Ho affinato le mie scansioni sulla superficie di Kurtis III e, in effetti, devo presumere che le ricerche di quel pallone gonfiato abbiano delle basi scientifiche abbastanza solide"
"A proposito, cosa intendi fartene ora di quello? Devo riportarlo indietro?!"
"Nah, lo abbandoneremo con Zyph una volta che avremo recuperato i labradoodle" Sheldon osservò Shena sorridendo "Voleva delle cavie? Bene, sarà lui la prossima cavia!"
Sharon, dal canto suo, stava ancora cercando di collegare assieme le poche informazioni comunicatele da Sheldon "Quindi Zyph non è un vero pianeta senziente?"
"Sembrerebbe di no.." Sheldon fece apparire alcuni dati sullo schermo-visore "Sino a che il sistema di boe era attivo non ero in grado di vedere tutto questo ma ora le cose mi sono molto più chiare. Credo che si tratti un parassita, o comunque di una creatura affine, in grado di manipolare il comportamento del suo ospite"
"Ma non ha senso" Sharon scosse il capo "Lui si è presentato come un pianeta vivente!"
"Non sarebbe il primo essere a mentire sulla propria identità . Se ci pensi, inoltre, la sua vera identità ci era stata confermata dallo stesso Zyph"
Nella plancia si udì la registrazione di un pezzo della prima conversazione tenuta con il pianeta.
=^=La cosa sarebbe alquanto disdicevole. Per esseri così giovani deve essere difficile da concepire, ma la formazione di un corpo come il mio è un processo lungo e complesso, che si estende su milioni di anni. La distruzione della mia struttura mi costringerebbe a ricominciare tutto da capo per l'ennesima volta=^= la voce del pianeta era bassa ma, nonostante tutto, non esprimeva alcun senso di paura o tensione =^=Mi troverei costretto a cercare una nuova nebulosa solare, dando il via all'origine di una nuova proto-stella abbastanza grande da consentire la creazione di pianeti portatori di vita. Mi dovrei spostare nel conseguente disco protoplanetario, aggregando insieme minuscole particelle di polvere in un corpo sempre più grande. Con il passare del tempo, mi ritroverei costretto a fondere al mio nuovo corpo tutti i planetesimi che ruotino nella mia rotta sino a diventare sufficientemente grande e ad una distanza compatibile con la vita. Da lì in poi dovrei ricostruire una superficie, un'atmosfera, le prime forme di vita.. La formazione di un essere simile a me è un processo continuo, che può durare milioni di anni. Tanta perfezione non può essere messa in pericolo per degli esseri effimeri come delle entità biologiche=^=
"In effetti ha un senso. Zyph non è il pianeta, ma l'essere che ne ha pilotato l'evoluzione dall'inizio della sua formazione.." Shena annuì brevemente "Questo è il motivo per cui non sembra sufficientemente preoccupato dal fatto che Sheldon possa distruggere Kurtis III. Nella sua logica, distrutto un pianeta se ne può sempre creare un altro"
"Ma come fa a controllare le condizioni ambientali sulla superficie?" Sharon guardava i dati sullo schermo con una rinnovata curiosità scientifica "Non credo che serva ricordarvelo ma io e Shena siamo state costrette a lasciare lì l'equipaggio"
Shena annuì alle parole della sorella acquisita "Il terreno sotto le navi aveva cominciato a tremare e si erano generate delle sabbie mobili proprio sotto i nostri piloni di attracco.. senza contare che le stesse piante hanno tentato di bloccarci e trascinarci verso il terreno instabile!"
Sheldon si limitò ad annuire "I meccanismi utilizzati generalmente dai parassiti sono diversi e complessi, ma in generale si basano su tre possibili soluzioni. La prima è l'utilizzo di sostanze chimiche: molti parassiti producono sostanze che agiscono sul sistema nervoso dell'ospite, alterando le sue percezioni, i suoi desideri e le sue azioni"
Sharon fece una smorfia poco convinta "Ma un pianeta non ha un sistema nervoso che possa essere influenzato da delle sostanze chimiche!"
"Esatto" Sheldon continuava a procedere con le sue analisi senza spiegare cosa stesse cercando "La seconda possibilità è sfruttare la sempre cara manipolazione genetica: alcuni parassiti sono in grado di modificare l'espressione genica dell'ospite, influenzando direttamente il suo sviluppo e il suo comportamento"
"Anche questo non mi sembra credibile con un pianeta" Shena scosse il capo "Non ha un solo corredo genetico su cui l'essere avrebbe potuto agire!"
"Corretto di nuovo" Sheldon era preso dal proprio lavoro "Ecco che arriviamo all'unica possibilità concreta, ossia che vi sia un controllo fisico che si protrae su tutta la superficie: in alcuni casi, il parassita può controllare direttamente i muscoli o gli organi dell'ospite, costringendolo a compiere azioni specifiche. E non mi dite che un pianeta non ha muscoli o organi, il mio era soltanto un esempio!"
"Ma perché dovrebbe farlo?"
"Sulla base delle informazioni in database, lo scopo di questa manipolazione è sempre lo stesso: aumentare le possibilità di sopravvivenza e riproduzione del parassita. Costringendo l'ospite a compiere azioni specifiche, il parassita può assicurarsi un ambiente favorevole, una maggiore diffusione o un accesso più facile a nuovi ospiti.. è anche vero che nel database non c'è nulla su un essere come Zyph" Sheldon scosse il capo "Ammetto che non avevo mai esplorato questo argomento ma è affascinante. Non avete idea di quello che ho scoperto! Lo sapevate che esistono dei funghi parassiti in grado di alterare il comportamento del proprio ospite al punto da farlo posizionare stabilmente in una posizione specifica e assicurarsi la massima dispersione delle sue spore? Succede con alcuni tipi di insetto! Ma c'è di meglio.. alcuni crostacei parassiti arrivano castrare i granchi, trasformandoli in "zombi" al suo servizio. Il granchio infetto si comporta come una femmina, proteggendo le uova del parassita come se fossero le proprie!
"Allora, tanto per iniziare.. che schifo" Sharon fece una smorfia scuotendo il capo "Quindi, secondo te, controllerebbe fisicamente il pianeta?"
"Non solo lo dico, ne sono certo!"
Sheldon osservò le altre due IA mentre sullo schermo appariva una nuova immagine del pianeta attraverso le scansioni apparve all'improvviso una vera e propria rete bioluminescente, come se di fronte a loro vi fosse un organismo vivente a sé stante, profondamente integrato con il pianeta ospite. Si trattava di una miriade di filamenti sottili, intrecciati a formare una sorta di "scheletro" biologico che si estendeva per chilometri sotto la superficie planetaria.
"Mie care signore, vi presento Zyph!" Sheldon sorrise soddisfatto "C'è voluto un po' per capire come renderlo visibile con le scansioni.. devo ammettere che è molto bravo nel nascondersi!"
Shena non sembrò del tutto convinta "Ma.. quindi è un essere organico?"
"Si tratta di filamenti costituiti da materiali organici e inorganici, combinati in modo da conferire loro una resistenza e una flessibilità straordinarie. Sono ancorati alle rocce del sottosuolo e, attraverso le radici, ad ogni singola pianta presente sulla superficie. Non so ancora dire se, all'interno di questi filamenti, scorrano o meno fluidi biologici, ma è possibile che Zyph la utilizzi per il trasporto di sostanze nutritive e segnali elettrici" Sheldon stava analizzando i dati con estrema cura "La rete, nel suo complesso, agirebbe come un sistema nervoso distribuito, coordinando le attività del parassita su scala planetaria. Potrebbe rilevare variazioni nella composizione del suolo, nella temperatura, sulla pressione atmosferica e in altri parametri ambientali, inviando i dati a una sorta di cervello centrale, situato in profondità nel pianeta"
"E come farebbe a sopravvivere nel vuoto dello spazio, mentre attende di creare il suo nuovo pianeta, se è un essere in parte organico?"
"Questo è interessante.. Zyph sembra possedere una capacità unica di alternare due stati esistenziali radicalmente diversi" Sheldon sorrise prima di voltarsi verso le altre IA "Sono quasi certo che, esposto alle condizioni dello spazio profondo, dove la materia è estremamente rarefatta, quell'entità esiste come una forma di energia altamente concentrata, forse simile a un plasma. Questa forma energetica gli permetterebbe di viaggiare attraverso le immense distanze cosmiche senza subire danni dalle radiazioni o dal vuoto. Una volta raggiunto il suo obiettivo planetario, l'organismo riesce ad interagire con la materia del pianeta, assorbendo energia e materia per formare una struttura biologica complessa. Questo processo di materializzazione potrebbe essere innescato da specifici stimoli ambientali, come la presenza di un campo magnetico particolare o la composizione chimica dell'atmosfera. La transizione tra lo stato energetico e quello materiale potrebbe essere facilitata da un processo di cristallizzazione biologica. In pratica, l'energia pura si organizzerebbe in strutture molecolari complesse, dando origine a una forma di vita che presenta caratteristiche sia organiche che inorganiche. Questo spiegherebbe la capacità dell'organismo di controllare la geologia e l'atmosfera del pianeta, manipolando la materia a livello atomico"
Shena sbuffò, ottenendo la completa attenzione di Sheldon "Quello che non capisco è perché tu sia tanto entusiasta di questi dati! Come pensi che possano aiutarci?!"
"La conoscenza è la nostra arma più potente, e non intendo solo la conoscenza delle nostre tattiche, delle nostre armi e delle nostre capacità . Parlo della conoscenza del nostro nemico" Sheldon incrociò le braccia al petto "Un saggio proveniente da Sol III diceva che chi non conosce il proprio nemico e se stesso è destinato alla sconfitta in ogni battaglia. Conoscere l'avversario significa comprendere le sue debolezze, le sue forze, le sue intenzioni, oltre che i suoi punti di forza e di debolezza"
Sharon scoccò un'occhiata verso Sheldon "Perché sei così tanto fissato con la letteratura terrestre?"
"Perché quella vulcaniana è troppo pacifista perché la prenda in considerazione, preferisco la sottile belligeranza terrestre" Sheldon mosse una mano come a voler chiudere il discorso "Ad ogni buon conto stavamo parlando della mia grande abilità a scoprire le debolezze del mio nemico!"
"E sei convinto di esserci riuscito?"
"Pensaci Shena, le informazioni che abbiamo ottenuto oggi sono un enorme passo in avanti nello studio di una strategia per recuperare l'equipaggio!" Sheldon scosse il capo "Sino ad ora il nostro avversario era un maledettissimo pianeta. Che cosa ti aspettavi che potessi dire al gorillone?! Vai a prendere a calcio le pietre e a sberle le piante sino a dimostrare a Zyph chi è che comanda?!"
"In effetti non ha alcun senso.."
"Non è possibile agire contro un pianeta, ma contro un parassita planetario? Dovete riconoscerlo anche voi che questo semplifica di molto la nostra posizione!"
Sharon sgranò gli occhi sorpresa "Quindi, quale sarebbe la tua idea? Che la squadra vada a cercare il parassita, ovunque egli si nasconda, e lo faccia fuori?!"
"Idealisticamente parlando sì, mi semplificherebbe di molto la situazione" Sheldon sbuffò platealmente "Ma ovviamente non credo che i nostri cari federali mi faranno una tale grazia, quindi mi accontenterei che lo minacciassero quel tanto che basta da indurlo a lasciarli andare!"
Sharon proseguì poco convinta "Adrienne non lo farebbe mai!"
"E per questo ringrazio tutte le stelle della galassia che, per il momento, il comando sia in mano al gorillone e non a miss diplomazia!"
"Continua a pensare.." Shena portò lo sguardo su Sheldon "Non darei per certo che Kyel opti per un sistema tanto drastico! Sarà anche impulsivo ma ha maturato molto in questi anni ed è diventato un eccellente stratega!"
"Va bene, allora gli daremo le informazioni che abbiamo e vedremo cosa si inventeranno loro!"
"E come gliele daremo queste informazioni?!"
"Semplice Sharon, con i segnali morse.." Sheldon sorrise ancora più soddisfatto "Hanno finalmente capito.. stanno rispondendo al mio messaggio!"
"Finalmente una bella notizia!" Shena batté un paio di volte le mani "E cosa ti stanno dicendo?"
"Mi stanno semplicemente chiamando per nome"
Pianeta Kurtis III - Zona imprecisata
Campo base dell'equipaggio
09/01/2405 ore 01:35
Nel campo base era sceso il silenzio. Molti membri dell'equipaggio stavano dormendo mentre alcune ronde della sicurezza pattugliavano il perimetro senza emettere suono.
Kyel se ne stava curvo accanto a Kellery e Rush, seguendo da vicino l'avanzamento dei lavori dei due ufficiali, quando un rumore di passi lo fece voltare sbuffo platealmente per poi portare lo sguardo sul duo che si stava avvicinando.
"Si può sapere cosa ci fai qui a quest'ora?"
Adrienne stava conversando con il timoniere ed entrambi tenevano in braccio uno dei gemelli. I neonati sembravano del tutto rilassati e Kyel ipotizzò che fossero ad un passo dall'addormentarsi.
"Mi sgranchisco le gambe, del resto dovrò pur muovermi di tanto in tanto!" la betazoide sorrise cullando il neonato "E, dato che sono qui, mi informo sul lavoro svolto dall'equipaggio"
"Non potevi dormire e aspettare sino a domani mattina?"
"Sai, questa è un'ottima domanda. Ti prometto che, la prossima volta che Chris e Danyel mi tireranno giù nel cuore della notte per essere allattati, sarò felice di chiederglielo.. ma dubito che mi risponderanno!"
Blake ridacchiò cullando il piccolo Danyel prima di guardare Kyel e rassicurarlo "Abbiamo avuto l'autorizzazione dalla dottoressa Cruz di portarli fuori dalla tenda per un'oretta a prendere un po' d'aria. La sezione scientifica ha fatto tutte le scansioni possibili e la zona è sicura per i gemelli"
"Già .. i nostri figli hanno l'ora d'aria, come i carcerati delle colonie penitenziarie!"
Blake, che nel frattempo stava grattando il pancino al piccolo che teneva fra le braccia, ridacchiò lanciando un occhiata alla donna "Ti faccio notare che anche tu avresti l'ora d'aria, solo che te la svigni ogni volta che la Cruz si distrae!"
"Dettagli Alec, dettagli" Adrienne liquidò la questione con un movimento della mano prima di tornare ad osservare gli ingegneri all'opera "A che punto siamo con la vostra nuova creazione?"
"Siamo a buon punto" Kelley non alzò mai lo sguardo verso la betazoide, era troppo concentrato sul suo lavoro "Qualche ultima microsaldatura e dovremmo esserci"
"Ed esattamente come dovrebbe funzionare?"
"Questo dispositivo funziona mediante l'integrazione di tre tecnologie differenti. Il cuore pulsante del sistema è il generatore di energia, che fornisce un flusso costante e potente di energia ai componenti. Questa energia è calibrata per alimentare sia il tricorder che il phaser, garantendo un funzionamento ottimale in tutte le condizioni" Nicholas venne in contro alle richieste di Adrienne spiegando cosa stavano facendo "Il tricorder è stato modificato per svolgere una funzione primaria di comunicazione. I sensori, originariamente progettati per scansioni ambientali, sono stati ricalibrati per rilevare variazioni luminose estremamente sottili. Queste variazioni, interpretate come sequenze di luce e oscurità , vengono tradotte in codice Morse grazie a sofisticati algoritmi di riconoscimento dei pattern. Il tricorder può quindi decodificare i messaggi in codice Morse provenienti da Sheldon, trasformandoli in linguaggio comprensibile, e viceversa, codificando i messaggi in Morse per la trasmissione. Infine, il phaser è stato adattato per funzionare come trasmettitore. L'energia del phaser, modulata con estrema precisione, viene emessa in impulsi laser calibrati. Questi impulsi, modulati in base al codice Morse generato dal tricorder, sono in grado di raggiungere Sheldon"
Adrienne annuì per un attimo osservando Kyel e poi tornò a focalizzare la sua attenzione su Rush "Ma perché proprio attraverso un phaser?"
"La decisione di impiegare un phaser come fonte luminosa per la nostra comunicazione interspaziale è stata presa dopo un'attenta valutazione di diverse opzioni" a rispondere inizialmente fu Kelley "Innanzitutto, l'intensità e la coerenza del fascio phaser lo rendono estremamente visibile anche a grandi distanze. A differenza di altre fonti luminose, il fascio phaser non si disperde rapidamente e mantiene una concentrazione elevata di energia, garantendo una trasmissione chiara e nitida del segnale"
Rush annuì per poi aggiungere "Inoltre, la capacità di penetrazione del fascio phaser è notevole. Anche in condizioni atmosferiche avverse, come un cielo coperto da nuvole dense, il fascio phaser è in grado di attraversare gli ostacoli e raggiungere il suo target. Questo è un vantaggio inestimabile, soprattutto quando ci si trova in luoghi in cui le condizioni atmosferiche possono variare rapidamente e in modo imprevedibile" il capo ops si voltò verso la betazoide "Non sapendo come evolveranno le cose in futuro, abbiamo deciso di essere più previdenti possibili"
"Siamo pronti a fare un tentativo di comunicazione!" Kelley si voltò verso i due ufficiali superiori "Cosa volete che gli trasmetta?"
Kyel si voltò verso Adrienne ma lei si limitò a riportare la sua attenzione sui neonati, ribadendo implicitamente il fatto che il comando era in mano al primo ufficiale e che la betazoide non aveva intenzione di fare nulla per mettere in dubbio la sua leadership. In effetti, per quanto la Faith stesse molto meglio, non era ancora in grado di riprendere il suo posto di comando e, data la totale fiducia che provava verso Kyel, non sentiva la necessità di interferire nei suoi ordini.
"Iniziamo da qualcosa di semplice, che possa attrarre la sua attenzione.. chiamiamolo per nome"
"Beh.. sicuramente sarà molto apprezzato dal suo ego.." le parole del consigliere, appena aggiuntosi al gruppo, strappò un piccolo sorriso a tutti i presenti "E quando sapremo se sta funzionando?"
"A quanto pare subito.. stiamo già ricevendo una comunicazione piuttosto consistente" Kelley portò l'attenzione sul tricorder "Sembrerebbero dati scientifici su qualcosa che si trova sul pianeta, ma temo che dovrete chiedere alla sezione scientifica per capire di cosa si tratti"
"Posso andare a chiamare Naki.."
"Aspetta Alec, hanno fatto gli straordinari per tutto il giorno. Lasciala riposare qualche altra ora, analizzerà i dati molto meglio se si sarà riposata almeno un po'" Kyel sorrise osservando Adrienne "E, dato che i gemelli si sono addormentati, direi che anche per te è ora di rientrare in tenda"
=^=Sheldon a gorillone.. riesci a sentirmi?=^=
I membri dell'aquipaggio si guardarono stupefatti. Sheldon aveva aperto una comunicazione con loro ma, nonostante tutto, continuava ad inviare dati attraverso il complesso e arcaico sistema Morse.
=^=Sheldon a gorillone.. pensi di rispondermi?=^=
"Sheldon ma come.."
=^=Non c'è tempo, sta già tentando di interrompere il segnale. Ora che quelle dannate boe sono state spente è più facile tenere un contatto con i vostri comunicatori ma non è proprio una passeggiata=^= la voce di Sheldon era un po' robotica ma tutti furono contenti di poter sentire l'IA =^=Ricordate che le comunicazioni sono sorvegliate, quando mi contatterete ci sarà sempre qualcuno in ascolto=^=
Kyel guardò per un attimo Adrienne prima di chiedere "A chi ti riferisci?"
=^=A me=^= una voce maschile, molto più nitida intervenne nella comunicazione =^=Sono Zyph, il pianeta su cui siete sbarcati. Salute a voi, popolo dei labradoodle=^=
Per un attimo tutti restarono perfettamente in silenzio, poi Adrienne alzò gli occhi al cielo e sbuffò sonoramente "Sheldon, questa storia del nostro soprannome ti è decisamente sfuggita di mano!"