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USS VANCOUVER - MISSIONE 01 RSS USS VANCOUVER - Missione 01

01.04 "Una donna in sala Macchine"

di Ripley Mcleods, Pubblicato il 17-09-2018


Gairloch, Scozia - SOL III.
06/07/2398, Ore 18:00 - D.S. 75511.64


Le nubi si accumulavano sul mare, come bambini, davanti a scuola. Si rincorrevano scivolavano, l'una sull'altra, ed esplodevano in nuovi turbini. Le muoveva il forte vento del nord, lo stesso che arruffava i capelli di Ripley.

Quel giorno era salita sulla collina del Meall nah-lolaire. Sotto i suoi piedi, l'immenso tappeto verde di collinette, caratteristico delle Highland Scozzesi, faceva lo 'sgambetto' al mare. Il risultato erano potenti onde che si infrangevano sulla spiaggia sabbiosa. Mentre alle sue orecchie giungeva il forte borbottio di quelle ruggenti masse d'acqua, i suoi occhi scrutavano l'orizzonte e la fantasia lavorava frenetica.

Si fermò ad immaginare la vita degli abitanti di quel minuscolo paesino. Con la mente prese in considerazione ogni uomo, donna o cane, che abitasse in quelle casette bianche, brillanti contro il verde delle colline. Chissà cosa stavano facendo? Erano a colazione? Avevano ricevuto una buona notizia? Tutte domande a cui prontamente rispondeva inventando storie. Si voltò a fissare le immense pale eoliche a ridosso della cittadina e tornò alla realtà.
"Chissà quando ti rivedrò Gairloch? E' ora di andare seriamente tra le stelle." Si disse. E in quel momento si sentì più confusa che mai.

Discese piano piano il sentiero che conduceva al paese, mentre una pioggerella fine iniziava a cadere. Dopo mezzora fece il suo ingresso al Gairloch Hotel. Lo accolse un uomo piccolo, baffuto e nervoso suo padre.

"Dove sei stata, Signorina?" Disse in tono semiserio.
"Sul Monte a vedere il mio regno."

"Da quando in qua abbiamo un Regno, mia Regina?" Rispose il vecchio Tom, ritirando le pesanti rughe in una grassa risata.

"Da quando i MacLeods regnano su queste terre, da quasi 12 secoli. Quasi quanto i tuoi anni, nonno."

"Impertinente di una bambina... Un po' di rispetto" Rispose il padre Sean.

"Ho 32 anni, sono un tenente comandante e sarò capo ingegnere su una nave" rispose piccata.

"E anche una bella e forte donna... La bambina di cui vado fiero." Disse suo padre in un impeto d'orgoglio "Ricordatelo quando sarai lassù."

Ripley guardò stupita quell'omino dallo sguardo intelligente.
In tanti anni non aveva mai fatto un solo complimento alla figlia e quella calorosa esternazione suonava alquanto strana. Era in licenza dal cantiere navale già da cinque giorni, ed aveva appena iniziato ad ambientarsi alla terraferma, dopo mesi passati a bordo della stazione orbitale. Un ritorno alla vita, semplice e sommessa, delle piccole cittadine di provincia. L'unico posto in cui poteva essere veramente se stessa. Tuttavia era una vacanza destinata a durare poco. Quella mattina, infatti, era stata svegliata da una comunicazione, dal quartiere generale. Quel giorno, davanti a una fumante tazza di caffè, aveva ricevuto la promozione a Tenente Comandante e contestualmente l'assegnazione alla USS Vancouver come Ingegnere Capo.

Non poté trattenere un sorriso. L'NX-75722 era una sua creatura e l'unica nave su cui avrebbe voluto lavorare. Il messaggio continuava dicendo che avrebbe dovuto raggiungere immediatamente l'astronave, alla Starbase 310 per prendere comando nella sala motori e risolvere alcuni problemi presentatisi durante il primo viaggio. L'indomani sarebbe stata prelevata direttamente sul posto e imbarcata sulla USS Andorra, diretta verso il rendez-vous con la Vancouver. Non vedeva l'ora di partire e lasciarsi tutto alle spalle.

Starbase 310 - Molo di attracco pilone 6 USS Vancouver
08/07/2398, ore 15:00 - D.S. 75516.78


La mezzaluna dorata, che sormontava l'elmo in stile Kabuki di quell'uomo, rifletteva i fuochi da campo dei bivacchi. Chi indossava quella meraviglia in acciaio e lacca, portava anche un armatura, di splendida fattura, da cui faceva bella figura la coppia di spade sacre. L'anima del samurai.

"Peccato per i baffi" Disse Ripley, in preda a uno dei suoi soliti viaggi onirici.

"Come Tenente Comandante?"

"Nulla, Capitano Kuribayashi." Rispose destandosi improvvisamente "Mi scusi."

Il Tenente Comandante McLeods arrossì. Stava cercando disperatamente di terminare ogni confronto tra Oda Nobunaga e il suo nuovo capitano. Ma era un'impresa disperata.

"Come dicevo pocanzi, avevamo proprio bisogno di un ufficiale in grado di operare su questa nave. Dopotutto è un prototipo... Dunque, benvenuta a bordo."

"Grazie Capitano inizierò subito le procedure di riparazione" rispose Ripley, cercando di darsi un contegno.

Kuribayashi era accompagnato da un uomo in uniforme con il grado di Comandante. Alla ragazza parve piuttosto nervoso. Tuttavia rispose cordialmente al suo saluto e si presentò come il Comandante Nimosit. Dopo poco ricevette una comunicazione che lo rese ancora più scuro in volto. L'uomo si volse verso il capitano e disse: "Signore devo darle cattive notizie... Il Tenente Losail non è ancora riuscito a sistemare la centralina."
!
"Qual è il problema?" Fece Tetsuya seccato.

"Quell'aggeggio smette di funzionare non appena si prova ad azionare il campo di forza."

Il capitano si voltò verso Ripley "Fortunatamente il Signor McLeods è il nostro nuovo ingegnere Capo"

"Benvenuta ... Felice di constatare che quelli della Flotta si sono svegliati."

"Il signor McLeods si è occupata della progettazione di quest'unità su Utopia Planitia... almeno dei suoi motori... Dovrebbe esserci molto utile" disse Kuribayashi " Nimosit, perché non accompagna il nostro nuovo capo ingegnere da Losail in sala macchine?"

Starbase 310 - USS Vancouver - Sala macchine
08/07/2398, ore 16:00 - D.S. 75516.9


Per Ripley era un ritorno a casa. I pannelli si trovavano esattamente dove se li ricordava. I condotti su cui aveva lavorato ore e ore erano li, pulsanti, davanti ai suoi occhi. Sarebbe stata in estasi se non fosse stato per quell'uomo. Il tenente Losail era un misto di sudore e agitazione, indeciso sul modo migliore per rompere il ghiaccio. Alla fine lo fece lei "Signor Losail, come stanno Paolo e Francesca? Li trattate male mi dicono?"

"Paolo e Francesca signore?" rispose l'ufficiale stupito.

"Si, il motore materia- antimateria. Sa, la storia di Paolo e Francesca... I lussuriosi dell'inferno di Dante... Ho sempre pensato fosse una buona similitudine" Poi guardando lo sguardo vconfuso di Losail "Lasciamo perdere... Piuttosto mi spieghi il problema."

"La centralina del supporto vitale si è rovinata ... Abbiamo provato a sostituirla, ma non appena attiviamo il campo di contenimento si spegne."

"Strano, quei pezzi sono eterni e conosco anche chi li ha montati. Il Tenente della Torre è un grandissimo farabutto, ma un ottimo ingegnere... Avete analizzato i grafici energetici relativi al momento precedente e il successivo alla rottura del pezzo?"

"Si signore, nessuna anomalia né prima né dopo lo spegnimento della centralina" Rispose Losail con rinnovato vigore.

"Sempre più misteriosa la cosa... Forse è il caso di effettuare un analisi più approfondita.. Proverò una scorciatoia" disse Ripley muovendosi verso il pannello della camera d'interscambio.

"Computer, eseguire subroutine 35A codice di sicurezza MACLEODSF53985F34KX"

=^=Accesso alla routine di sviluppo Miranda effettuato - rispose il computer con voce inusuale per poi aggiungere - Ciao Ripley ti vedo in forma=^=

"Grazie caro"
La voce di Frank Sinatra le era sempre piaciuta, a suo avviso conferiva calore alla fredda pronuncia del computer.

=^=Frank, eseguire analisi approfondita dei tracciati energetici dal pannello A4 a F7, con particolare riferimento a eventuali picchi e sovraccarichi, ordine di tolleranza 0,1, Intervallo da 10 a 0,1 secondi, precedenti il guasto della centralina S7=^=

"Signore. Da dove esce quella subroutine?" Chiese sempre più sgomento Losail

"La usavamo per effettuare le prove su Utopia Planitia " Fece Ripley con un sorriso sornione.

Guardò lo schermo e si profuse in un piccolo balzo di gioia.
Il grafico evidenziava chiaramente un picco energetico molto forte a intervalli regolari sui singoli pannelli.

"Se seguissimo la posizione nella griglia degli eventi di sovraccarico, andando a ritroso nel tempo, potremmo trovare la fonte delle emissioni." disse Ripley.

"Computer, estrapola le singole posizioni dei sovraccarichi nell'istante dall'accessione del pannello a due minuti prima." ordinò Losail in tono molto scettico.

La risposta non tardò ad arrivare.

"Ha visto Tenente? La fonte è collocata a ridosso della valvola di espulsione del plasma, nel reattore a fusione numero 2" disse Ripley prima di ordinare di ispezionare i condotti attorno alla valvola e dopo nemmeno mezzora fu chiamata direttamente nella sala del Reattore.
Avevano trovato qualcosa.

Starbase 310 - USS Vancouver - Sala riunioni
08/07/2398, ore 20:00 - D.S. 75517.35


Uno strano cilindro del diametro di circa 15 cm, proiettava le luci della sala direttamente sul tavolo riunioni. Al di sopra di esso un serio Kuribayashi che continuava a lisciarsi il mento.

"Allora signor McLeods ci sta dicendo che questo apparecchio è una sorta di accumulatore.."

"Si signore. Si tratta di un sofisticato apparecchio in grado di accumulare parte dell'energia presente nel plasma di fusione. Una volta carico è in grado di rilasciare, a intervalli regolari delle scariche ad alta frequenza, in intervalli di millesimi di secondo."

"Giusto quanto serve per mandare in tilt la centralina..." Fece Nimosit accomodandosi sulla sedia.

"Esattamente. Ma c'è di più... Accanto all'accumulatore di carica abbiamo trovato anche un attuatore. Sicuramente le scariche di energia sono state attivate da un comando esterno."

"Vuole insinuare che qualcuno dell'equipaggio ha attivato il macchinario?" Chiese Dwalla perplessa.

"Io non insinuo nulla, mi limito ai fatti. Qualcuno ha manomesso di proposito la centralina" Rispose Ripley piccata. Aveva appena conosciuto quella specie di Betazoide con le orecchie a punta e già non la sopportava.

"Qualcuno che sapeva esattamente che avremmo avuto bisogno dell'Eeacobaltite... Qualcuno che ci voleva in quella nebulosa di classe Theta." Concluse Sev.

Il capitano si rigirò l'accumulatore tra le mani, più volte. Poi si rivolse a Kuz "Comandante, chi ha trovato per primo la nebulosa?"

"Il Guardiamarina Tamara Viotti"

Kuribayashi si alzò e si mosse verso la finestra. Aveva un brutto presentimento

"Signor Sev la porti qua"

"Subito Capitano" Rispose il capo alla sicurezza, che uscì, seguito da due uomini.

Poco tempo dopo la sua voce rispuntò dal comunicatore

=^=Signore. Il Guardiamarina non è più a bordo della nave.=^=