Home Home
 
 
 
 
 
 
USS VANCOUVER - MISSIONE 01 RSS USS VANCOUVER - Missione 01

01.03 "Primi indizi"

di Aleksei Romanov, Pubblicato il 21-08-2018


USS Vancouver - In rotta verso la Base stellare 310
07/07/2398 ore 9:00 - D.S. 75513.36


La nave stava andando verso la base Stellare 310 dopo che il Capitano Kuribayashi aveva convenuto che quella sarebbe stata la loro prossima tappa dopo aver raccolto abbastanza esacobaltite per le riparazioni e aver deciso che queste sarebbero state fatte quando avrebbero raggiunto la loro destinazione.

USS Vancouver - Plancia - qualche ora dopo
07/07/2398 ore 11:30 - D.S. 75513.64


Uscirono dalla curvatura e si trovarono davanti a quella che sembrava essere un mix tra una base Deep Space e una normale base federale.

"Signore siamo arrivati. Quella è la Starbase 310." Lo avvertì il Ten Oxila.

"Benissimo Tenente li chiami e chieda il permesso di attraccare."

"Ha un design davvero particolare che ne dice Nimosit?" chiese il Capitano al suo Primo Ufficiale che si trovava al suo fianco.

Prima che Nimosit rispondesse, si intromise il Ten. Oxila: "Signore abbiamo il permesso di attraccare al pilone 6 e ... il comandante della Base, il Capitano Naumann, le chiede se vuole raggiungerla nel suo ufficio."

"Gli dica che accetto. Comandante Nimosit a lei il comando, mentre io sono occupato con il comandante della base, mandi giù una squadra e veda se riescono a scoprire qualcosa sul nostro 'amico' romulano." poi mentre stava entrando nel turbolift aggiunse "mentre siamo fermi, ordini al Tenente Losail di sistemare quella centralina. Gli prometta una promozione o lo minacci di buttarlo fuori dalla nave, ma deve sistemarla quanto prima."

Nimosit sorrise e disse "Sissignore, sarà fatto."

Nel turbolift Kuribayashi azionò il comunicatore "Comandante Thevek sto scendendo a far visita al comandante della base, vorrebbe accompagnarmi?"

=^=Volentieri signore ci vediamo giù in sala teletrasporto.=^= disse la donna.

Intanto in plancia, Coral Nimosit aveva chiamato il comandante Sev e gli aveva ordinato di scendere sulla base per investigare, ma Aleksei lo interruppe e disse "Signore a mio parere una persona in divisa non riuscirà a ottenere molte informazioni. Chiedo il permesso di scendere in borghese e cercare per conto mio."

Nimosit stava per rispondere, ma Nathel s'intromise e disse "Per me sta bene. Dai Comandante, vediamo chi riesce a trovare più notizie."

Nimosit sbuffò Ook scendete entrambi, ma non voglio guai."

Mentre guardava i due uomini che salivano sul turbolift, ripensò alla vecchia regola 'non scritta' sulle navi: spesso tra l'ufficiale tattico e il capo della sicurezza c'era una sorta di sfida, visto che entrambi avevano il comune dovere di salvaguardare la nave. Alla Novalis sembrava che questo non fosse successo, Sev e Romanov si erano comportati come se l'altro non esistesse, occupandosi ognuno della propria sezione, ma ora sembrava che quella sfida fosse venuta a galla. Se non avesse dovuto controllare il lavoro del Tenente Losail, sarebbe sceso anche lui per tenerli d'occhio.

Base Spaziale 310 - Ufficio del Capitano Joseph Naumann
D.T. 07/07/2398 ore 11,40 - D.S. 75513.66


"Ha una nave splendida capitano, una con un design simile non l'avevo mai vista" disse il capitano Naumann allungando la mano per salutare il collega.

"E' un prototipo, capitano Naumann. Sono il capitano Tetsuya Kuribayashi e lei è il mio consigliere, il comandante Dwalla Thevek."

"Molto piacere. Una bella donna con una bella astronave, è fortunato Capitano Kuribayashi. Posso offrirvi qualcosa da bere mentre mi dite cosa ci fate in questo angolo movimentato della galassia."

"La ringrazio per i complimenti, lei è molto gentile. Ora le dirò il motivo che ci ha portati qui."

Base Spaziale 310 - Nello stesso momento al bar della Stazione
D.T. 07/07/2398 - D.S. 75513.66


Romanov e Sev si erano teletrasportati sulla Base. Il Bajoriano, in divisa, si era diretto all'ufficio della sicurezza della stazione sicuro che il suo omologo gli avrebbe saputo dare notizie sul romulano ucciso e sui cardassiani. Invece Romanov in tenuta civile era andato al bar della Stazione certo di poter ricavare qualcosa dai frequentatori.

Era lì già da mezz'ora buona e aveva già chiesto un po' in giro, quando vide Sev entrare nel bar insieme ad un uomo in divisa, sicuramente il capo della sicurezza della base. I due si diressero verso il barista, un ferenghi dall'aria sfuggente.

"Letek dimmi se hai visto questo romulano e quando." Disse l'uomo sbattendo davanti al viso del ferenghi il D-padd che gli aveva dato Sev.

"Comandante lo sa anche lei che quel tizio si è ubriacato e poi lei lo ha sbattuto in prigione." Disse il ferenghi in tono mellifluo.

"Sei sicuro che non hai notato niente di strano in lui?" disse l'uomo.

"Niente comandante glielo assicuro." Disse il ferenghi.

Aleksei aveva assistito alla scena, poi si avvicinò e disse "Sta mentendo. So io il modo per fargli dire quello che sa."

L'uomo si girò di scatto e fissandolo diffidente disse "E lei chi è ?"

"Stia tranquillo, è della mia nave. Le presento il comandante Aleksei Romanov. Il nostro ufficiale Tattico."

Senza neanche guardarli, Aleksei si avvicinò al ferenghi e disse "Sei proprio sicuro che ci hai detto tutto?"

"Si signore." fece il ferenghi annuendo.

Il russo tirò fuori dalla tasca tre barre di Latinum e disse "Ok queste le darò a chi ci darà informazioni su quel romulano, ma se tu non ne hai..." Lasciò in sospeso mentre notava gli occhi del ferengi cominciare aa brillare lla vista del latinum.

"CRedo mi stia tornando qualcosa alla mente ..." Disse allungando la mano per prendere le barre.

"Allora." Disse Aleksei allontanando il latinum dalla sua portata.

"Quel romulano, dopo aver parlato con i due cardassiani è venuto qui e mi ha detto 'dammi da bere la roba migliore che hai mostriciattolo, presto sarò ricco sfondato' e si è ubriacato e poi lei comandante lo ha messo in prigione." Dichiarò il ferengi arraffando il latinum.

"Dove ha preso quel latinum." bisbigliò Sev dopo che il capo della sicurezza della stazione se ne era andato.

Aleksei indicò un agglomerato di persone dietro a lui e disse "Lì dietro. E' un bel giochino quel Dabo. Interessante, ma illogico."

"Quasi quasi faccio un paio di tiri anch'io." Disse Nathel.

"Comandante Sev, dobbiamo finire la nostra inchiesta e risalire sulla Vancouver a fare rapporto. Non abbiamo tempo per giocare." Disse Aleksei in tono serio e responsabile.

"Sei un seccatore Aleksei Romanov, te l'ha mai detto nessuno!?!"

USS Vancouver - Sala Riunioni
D.T. 07/07/2398 ore 17,00 - D.S. 75514.27


"Capitano," esordì il Comandante Sev quando tutti si furono seduti, "io e il Comandante Romanov abbiamo scoperto che il romulano doveva vendere una certa cosa a dei cardassiani, una cosa che lo avrebbe reso molto ricco. Ma non siamo riusciti a capire cos'è. Ho parlato con il Capo della Sicurezza della Stazione e mi ha detto che sia il romulano che i cardassiani non dovevano far parte delle loro milizie, erano dei civili."

"Io e il capitano," iniziò il comandante Thevek "abbiamo fatto una bella chiacchierata con il comandante della base che ci ha riferito che è stato scoperto un sito archeologico antichissimo nello spazio romulano. Il capitano Naumann, appassionato di archeologia, ha chiesto di poterlo andare a visitare, ma gli è stato negato il permesso. L'ho sentito molto frustato, doveva essere un sito veramente interessante."

"E questo che significa?"

"E' probabile che nel sito sia stato trovato qualche cosa che il romulano morto voleva vendere ai cardassiani, qualcosa di molto importante." fece Nimosit

"Signore, ma se i cardassiani lo hanno ucciso vuol dire che non hanno avuto quello che gli era stato promesso, ergo dov'è quell'oggetto tanto importante?" Chiese il comandante Kuz

"Buona domanda, comandante." Disse il capitano Kuribayashi

"Capitano dovremo chiederlo ai Cardassiani, siamo vicini al loro spazio. Se i miei codici sono ancora attivi posso prendere una navetta ed entrare nel loro spazio e trovare qualcuno che ci possa dare queste informazioni." Disse Romanov.

"E' fuori discussione comandante, è troppo pericoloso. Lo scopriremo in un altro modo. La riunione è finita." dichiarò il capitano Kuribayashi alzandosi in piedi.

Tutti gli ufficiali presenti lo imitarono e uscirono diretti ai loro doveri.