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USS NOVALIS - MISSIONE 14 RSS USS NOVALIS - Missione 14

14.09 " Sotto la tempesta "

di Nathel Sev, Pubblicato il 04-02-2016

Entrax III - Posizione sconosciuta
D.T. 23/06/2395 ore 10.35 - D.S. 72475.18


Sev diede rapide istruzioni alla scorta per mettere in sicurezza il perimetro mentre Di Maria visitava Selk. Nel frattempo Nimosit e Kuz analizzavano la grotta e le zone limitrofe tramite i tricorder in attesa di poter parlare con il vulcaniano.
Dopo pochi minuti il Dottore fece un cenno di assenso e i tre ufficiali si avvicinarono.

"Come accennavo prima, Selk, siamo ufficiali della Flotta. Io sono il Comandante Nimosit, primo ufficiale della Novalis." Esordì Nimosit, poi continuò indicando, uno alla volta gli altri ufficiali. "Questi sono il Comandante Sev, capo della sicurezza, e il Comandante Kuz, capo scientifico. Il nostro Dottore lo conosce già."
I vari ufficiali fecero un cenno di saluto e Selk ricambiò. "Dottore, come sta il nostro amico?" Terminò Nimosit rivolgendosi a Di Maria.
"Sorprendentemente bene per quello che ha passato. È denutrito e ha un principio di disidratazione. Quello che mi preoccupa di più è il principio di assideramento. Niente che non possa gestire, ma ho bisogno di un'infermeria."

Selk a quelle parole non mostrò il minimo cenno di emozione, in pieno stile vulcaniano ovviamente, ma sicuramente erano informazioni che anche lui sapeva.

"Molto bene. Appena il clima ce lo permetterà, torneremo alla navetta e faremo rotta verso la Novalis." Concluse Nimosit.
"Vi ringrazio Comandante. Sa, onestamente non mi aspettavo di essere salvato. Posso chiedere cosa vi ha spinto a venire qui? Il mio codice è a dir poco datato..."
"È una lunga storia..." rispose Nimosit "Ma le portiamo i saluti di una sua vecchia amica...Thevek."
Sentendo quel nome il volto del vulcaniano si illuminò. "Dwalla ... quanto tempo ... Un secondo, è imbarcata con voi sulla Novalis?"
"Esattamente."
"Interessante..."

Sev intervenne dopo aver ricevuto un rapporto da Broxin, l'addetto alla sicurezza boliano che era di guardia all'entrata delle grotta.

"Chiedo scusa signore, ma la tempesta sta peggiorando. Sono costretto a richiamare la mia squadra. Dovremo chiudere l'entrata e stabilire un piccolo accampamento."
Nimosit guardò Sev pensieroso.
"Questo non ci voleva ... ma se non ci sono altre soluzioni ... Dottore, faccia quel che riesce per Selk. Sev, pensa all'accampamento. Kuz, io e lei vediamo di approntare un sistema di sensori per capire cosa succede fuori."

Gli altri ufficiali annuirono e ognuno si diresse ai suoi compiti.

Velivolo romulano non identificato, classe Rehnet - Plancia
D.T. 23/06/2395, ore 10.51 - D.S. 72475.21


Il subcomandante D'Amarok era nel suo alloggio intento a leggere la solita pila di rapporti. Dopo avrebbe dovuto compilare il suo di rapporto, che sicuramente sarebbe stato letto dalla Tal-Shiar, e pertanto doveva criptare con quel codice assurdo che gli era stato consegnato ... assurdo ma sembrava funzionare alla grande, visto che lui era ancora lì.
Uno dei rapporti che lesse era in realtà l'ennesimo ordine da seguire. Lo decifrò. Lo lesse. E scagliò il padd contro la paratia. Era già la decima volta, o forse di più, che gli ripetevano le stesse cose. Credevano di avere a che fare con un inetto? Forse era giunto il momento di far vedere quello di cui era capace.

"D'Amarok a Vimeth." Senza attendere la risposta continuò "Mi trovi quel vulcaniano. Ora!"
=^= Signore, gli ordini che lei...=^=
"Gli ordini sono questi. È chiaro?"
=^= Certo. =^=
" Bene." E chiuse il collegamento. "Dannati Federali, politici e politicanti da strapazzo...mi avete scocciato." Disse pieno di rabbia a voce alta.

Dopo essersi calmato a fatica riprese a leggere i rapporti.
Era immerso nei pensieri che sussultò quando arrivò una chiamata.

=^= Sub-comandante. =^=
Era il suo vice.
"Che c'è?"
=^= Credo che l'abbiano trovato. =^=

Senza rispondere D'Amarok guardò la console e pensò tra sé: "Poco più di un'ora ci hanno messo a rintracciare il vulcaniano...se mi avessero lasciato fare, avremmo già lasciato questo dannato sistema da giorni..."
Si alzò e si diresse in plancia dove pochi minuti dopo entrò.
"Cosa glielo fa pensare?"
"Come sa le scansioni da qui sono molto complesse per via delle interf..."
"Lo so, tagli corto!"
"Certo." Si schiarì la voce e riprese "Abbiamo rilevato un segno di vita vulcaniano, vicini ad uno umano..."

D'Amarok ignorò quello che il suo vice stava dicendo perché fu rapito dai suoi pensieri.

"Signore...? Tutto bene?"
"Acceleriamo le cose. Mi sono stancato."

Entrax III - Posizione sconosciuta
D.T. 23/06/2395 ore 12.49 - D.S. 72475.43


La grotta era fredda e umida, ma fuori era peggio. Erano riusciti a trovare delle rocce ferrose che avevano disposto a cerchio al cui interno erano poste altre rocce. Grazie ai phaser le scaldavano e queste rocce restituivano un po' di calore, non molto, ma a sufficienza per non morire di freddo.

"Là fuori sta migliorando" Disse Kuz interrompendo il silenzio.

Tutti si girarono a guardarla, e lei prese il D-padd su cui lei e Nimosit avevano configurato il programma per la gestione dei sensori che avevano disposto fuori.

"Vedete, il fronte sembra dirigersi decisamente verso Nord. Credo che nel giro di una, due ore, possiamo rischiare un'uscita. Troveremo ancora neve e freddo ma dovrebbe ess..." si interruppe quando un segnale d'allerta invase tutto lo schermo.

Tutti continuarono a guardare la Trill che aveva girato il D-padd e digitava alacremente.

Dopo un paio di minuti Nimosit interruppe quel silenzio.

"Cosa succede, Comandante?"
"Un attimo, signore..." rispose e continuò a interagire con il D-padd. "Si, è decisamente così..." Poi guardò gli altri e riprese "Per farla breve, credo che i romulani abbiano rotto gli indugi. Hanno scansionato il pianeta con scansioni attive talmente potenti da creare un ritorno sui nostri sensori. Ci hanno individuato."

A quelle parole Sev e i tre agenti della sicurezza scattarono in piedi e si misero a controllare l'equipaggiamento per poi muoversi.
Nimosit meditò sul da farsi per un po' e poi fece la domanda che tutti stavano pensando.

"Possono teleportarci?"
"Assolutamente no." Ci pensò nuovamente e riprese "Il teletrasporto funziona a brevissima distanza"
"Quindi devono mandare giù qualcuno." Concluse Nimosit, alzandosi.

Entrax III - Posizione sconosciuta
D.T. 23/06/2395 ore 13.07 - D.S. 72475.47


La navetta Romulana con a bordo quattro agenti della sicurezza atterrò a circa tre chilometri dalla grotta dove avevano individuato Selk. Uno rimase di guardia dentro la navetta a coordinare, gli altri tre che uscirono dirigendosi il più in fretta possibile verso il loro obiettivo.

Entrax III - Posizione sconosciuta
D.T. 23/06/2395 ore 13.21 - D.S. 72475.49


Dentro la grotta il campo era stato smontato, e avevano pensato ad un piano d'azione.
Sev e un addetto della sicurezza avrebbero fatto strada verso la navetta seguendo la mappa tracciata all'andata. A seguire Kuz, Di Maria e Selk. Chiudevano la fila Nimosit e gli altri 2 agenti.
La tempesta di neve era decisamente calata, fortunatamente, ma comunque era impegnativo muoversi e la visibilità era limitata.
Avanzavano lentamente con la neve fino al ginocchio.

"Quanto manca ancora?" Chiese Di Maria urlando per farsi sentire.
"Non molto, 25, 30 minuti direi...se manteniamo questa andatura." Rispose Sev dopo aver guardato la mappa. "Come sta andando?"
Di Maria guardò Selk e poi rispose. "Siamo al limite!"

Lo scambio fu interrotto dalla comunicazione di Casey, uno degli agenti in retrovia.

"Contatto!! T2, 6, 5" Fu la semplice comunicazione che indicava l'identificazione di due bersagli, con la posizione rispetto al gruppo. Senza ulteriori comunicazioni Casey si trovò un riparo e puntò il fucile in direzione dei bersagli, subito imitato dall'altra agente che chiudeva la fila.
Sev si voltò verso l'ultimo agente e gli diede l'ordine di raggiungere gli altri e di rallentare gli assalitori. Poi attivò un canale sicuro con gli altri ufficiali.

"Individuati due bersagli, i ragazzi li rallenteranno, noi continuiamo a muoverci, aumentando il passo. Kuz, a lei la mappa."
"E come li recuperiamo?" Chiese Nimosit
"Ci seguiranno, non staranno fermi a fare le 'paperelle', signore. Poi li recupereremo con il teletrasporto."
"Ricevuto. Muoviamoci!"

Il gruppetto iniziò a muoversi rapidamente mentre Sev guardava intorno a loro attraverso il mirino del fucile. Alle loro spalle si iniziarono a sentire i colpi dei phaser e dei disgregatori accompagnati dai messaggi in codice che si scambiavano i membri della sicurezza.

"T1, 5 verso 4." Bersaglio uno ore 5 in movimento verso ore 4.
"Roger." Rispose Broxin, che si diresse ad intercettarlo.
"T1, 7. 0." Intervenne Keller, un'umana, ad indicare che uno degli assalitori, in posizione ore 7, era stato neutralizzato.
"Rapporto!" Tuonò Casey.
"T2, 4." Rispose per prima Keller.
"T1, 6!" Ne era arrivato un altro.

Dopo una ventina di minuti arrivarono in vista della navetta e velocemente salirono a bordo. Di Maria portò Selk direttamente in infermeria, Sev, Nimosit e Kuz si trovarono nella piccola plancia per avviare la navetta. Dopo pochi minuti era tutto pronto.

"Stavo pensando...." Sev interruppe il momento di silenzio. Nimosit e Kuz si girarono verso di lui. "In orbita abbiamo un falco da guerra, che ha inviato una squadra a terra...se noi saliamo con la nostra navetta..."
"...verremmo distrutti senza speranza." Concluse Nimosit "Non riusciremmo a partire in curvatura in tempo..."
"Esatto. Problema: loro sparano a tutto quello che sale...ma siamo sicuri proprio a tutto...?" Riprese il bajoriano.
"Cosa vuoi dire?" chiese Nimosit
"Sparerebbero anche ad una navetta romulana...?"
"Credo proprio di..." Poi capì. "Oh no...non mi dirai che vuoi..."

Lasciò la frase a metà perché il sorriso beffardo di Sev valeva già come risposta.

"E come intendi procedere?"
"Ci teletrasportiamo dentro la navetta e andiamo via con quella." Poi si voltò verso Kuz e riprese "Possiamo teletrasportarci, vero?"

Kuz, che fino a quel momento aveva seguito in silenzio, si girò verso la console e si mise a fare dei calcoli mentre rispondeva.

"Le interferenze impediscono il teletrasporto se non a brevissima distanza. Abbozzando i conti direi 5-600 metri, non di più..."
"Ok, allora andiamo dalla loro navetta, la prendiamo e andiamo via."
Nimosit si rivolse alla Trill. "Riesce a trovare la loro navetta?" le chiese mentre anche lui si metteva ad interagire con la console.

Dopo qualche minuto Kuz rispose.

"Dovrei averla trovata. Rilevo delle emissioni a circa 9 chilometri da qui compatibili con quelle emesse da un motore romulano. È acceso, l'ho trovato solo per questo, altrimenti con queste interferenze sarebbe stato molto più difficile."

"Mi dia la posizione." Disse Nimosit mentre prendeva i comandi. Poi si girò verso Sev. "È acceso il motore, quindi immagino che ci sia qualcuno all'interno. Immagino anche che tu ti renda volontario per mettere in sicurezza la navetta...giusto?" Era a metà strada tra un rimprovero e un ordine ma con una vena di complicità.

Sev diede seguito solo alla vena di complicità.

"Certo!"
"Bene. Controlli prevolo completati, siamo pronti a partire. Kuz, si prepari a prendere a bordo i nostri compagni, volerò sopra di loro."
"Pronta, signore."

Sev si stava preparando per l'abbordaggio e aveva appena comunicato, sempre in codice, agli agenti della sicurezza di tenersi pronti al teletrasporto. Con un pollice alzato fece capire al Primo Ufficiale che tutto era pronto poi si diresse verso l'infermeria.

"Dottore, iniziamo a ballare. Raccogliamo i nostri, potrebbero aver bisogno di assistenza." Poi uscì senza attendere la risposta.

Di Maria guardò Selk che capì la domanda.

"Sono in condizioni buone, posso aiutarla."
"Ecco...il paziente che assiste il dottore...non si finisce mai di vedere cose nuove..." Disse sospirando il dottore.

Nimosit decollò a razzo e sfrecciò sopra gli agenti della sicurezza e fornì fuoco di copertura regalando un po' di calma mentre Kuz operava sul teletrasporto. Dopo pochi secondi il familiare turbinio di luci azzurre si trasformò nei tre agenti. Casey era ferito ad una gamba e fu portato in infermeria.

La navetta sfrecciava alla velocità massima consentita.

"Arrivo tra 45 secondi." Informò tutti Nimosit.
"Si sta muovendo. La navetta si è alzata." Intervenne Kuz.
"Li sta andando a prendere. Mi porti dentro ora!" Le fece eco Sev.
"Teletrasporto tra 10 secondi ..."

Dopo 15 secondi Sev si ritrovò dentro la navetta Romulana, alle spalle del pilota. Non attese nemmeno un secondo e sparò con il phaser impostato su stordimento, il romulano non si rese conto di niente. Prese i comandi e trafficò un po' prima di trovare il controllo dei propulsori e fermò la navetta.

Si guardò rapidamente intorno mentre legava il romulano. La navetta era composta da 4 locali, la piccola plancia, un'infermeria, un magazzino che fungeva anche da sala motori e una piccola stanza con 4 letti a castello. Dopo aver appurato che non c'era nessun altro a bordo contattò i colleghi.

=^= Qui Sev. La navetta è mia. Potete venire.=^=

Senza ricevere risposte si vide materializzare Di Maria con i due pazienti. Dopo pochissimo arrivarono tutti tranne Nimosit.

Kuz anticipò la domanda di Sev.

"Ha detto che arriva subito...aveva un'idea."

Dopo un minuto arrivò anche lui.

"Che succede...?" Domandò Sev.
"Ho pensato di usare la nostra navetta per darci più tempo." Rispose Nimosit mentre si dirigeva alla console dei comandi mentre appoggiava lì vicino un D-padd. "Mentre uno di noi pilota questa navetta qualcun altro pilota la nostra per 'distrarre' i Romulani." Spiegò mentre indicava il D-padd che aveva lì a fianco.
"Ottima idea signore." Affermò Kuz.
"Decisamente. So anche a chi affidare il compito." Disse Sev mentre si girava verso Keller facendole segno di avvicinarsi. "Lei ha l'abilitazione da pilota da combattimento, quindi prenderà il controllo della nostra navetta. Non ci aspettiamo che la navetta sopravviva allo scontro, ma deve durare il tempo necessario per farci telare da qui. Ricevuto?"
"Completamente signore, li farò impazzire!" Rispose la donna prendendo il D-padd.

Entrax III - Posizione sconosciuta
DT 23/06/2395 ore 13.52 - DS 72475.55


I romulani che erano sbarcati avevano chiamato il loro compagno appena si erano accorti del teletrasporto e si erano diretti verso la navetta per velocizzare l'operazione di recupero.
Ad un certo punto videro tra le nuvole la navetta che li superava velocemente.

"Xikot, dove stai andando?" Non ricevendo risposta riprovò " Xikot, rispondi, dannazione, siamo qui dove stai andando...?"

I due romulani si guardarono non capendo la situazione.