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USS NOVALIS - MISSIONE 14 RSS USS NOVALIS - Missione 14

14.01 " La fortuna con la 'C' maiuscola "

di Coral Nimosit, Pubblicato il 17-06-2015

USS Novalis - NCC 1772 - Alloggio del Tenente Comandante Dwalla Thevek
D.T. 22/06/2395 - Ore 00.17 - D.S. 72471.38


Dwalla era immersa nella vasca da bagno e si stava godendo quel meraviglioso momento di relax gustandosi il suo cocktail preferito, il romulan ale cocktail.
Poggiò il bicchiere ormai vuoto sul bordo della vasca, azionò lo scarico e si asciugò con cura. Senza badare a vestirsi andò direttamente a letto infilandosi sotto lenzuola di seta.
Prese dal comodino un D-Padd. Le ultime valutazioni dello stato psicologico dell'equipaggio avevano dato risultati incoraggianti. Il suo lavoro negli ultimi mesi a bordo della Novalis l'aveva molto gratificata e il Capitano ne era molto soddisfatto.
Grazie alla sua abilità nel 'leggere' le persone era riuscita a risolvere dissapori e assecondare desideri inespressi, permettendo di aumentare l'efficienza dell'equipaggio del 10,7%. E la stessa abilità le aveva procurato quella settimana di turno Alfa. Sarebbe dovuta essere in plancia a quell'ora di notte se non avesse vinto quelle partite a poker.
Nel Texas Hold'em non c'entra la fortuna: si punta sui giocatori, non sulle carte. Un gioco fin troppo facile per una esperta del metodo di Ekmann in grado di analizzare ogni minima microespressione. Un lieve senso di rimorso l'aveva tormentata, d'altronde per lei era così facile capire gli altri solo da come si comportavano. Tutti quegli studi sul linguaggio non verbale non servivano solo ad avere la meglio nelle contrattazioni diplomatiche, ma le davano un indubbio vantaggio in quasi tutti i giochi di carte. Beh, lei l'aveva fatto notare, ma non le si era dato retta. Beh... chi l'aveva accusata di sola fortuna era ora al posto suo in plancia... e ci sarebbe stato per l'intera settimana. Chiuse la luce ed esercitò su se stessa una antica pratica di rilassamento: nel tempo di un sospiro si addormentò.

USS Novalis - NCC 1772 - Plancia
D.T. 22/06/2395 - Ore 04.23 - D.S. 42471.85


Il turno gamma. Lo spauracchio di ogni ufficiale. Il momento peggiore di tutta la giornata, quando sai che gli altri dormono beatamente nei propri alloggi, al contrario di te, e sai anche, con assoluta certezza, che qualcosa accadrà. Perché, seguendo pedissequamente la legge di Murphy, gli avvenimenti peggiori tendono a materializzarsi durante il turno gamma. Nimosit ne era assolutamente consapevole e certo, mentre imprecava silenziosamente, appollaiato sulla poltrona del capitano al centro di una plancia semideserta. Stavano tornando dal quadrante Beta, dal sistema Orellius dopo aver portato rifornimenti e assistenza tecnica alla postazione scientifica presso l'Osservatorio Epsilon XXIV. Una eruzione solare del tutto eccezionale aveva affascinato gli studiosi presenti ma, allo stesso tempo, causato parecchi inconvenienti tecnici di un certo rilievo, tanto che le navette standard adibite al rifornimento della stazione non erano state in grado di atterrare sulla superficie di Orellio II, l'unico pianeta di classe M del sistema, a causa delle potenti interferenze elettromagnetiche. La Novalis, che si trovava da quelle parti, aveva ricevuto l'incarico di portare assistenza. Tutto era filato liscio fino ad allora, e comunque erano stati in grado di testare a fondo la bontà delle riparazioni eseguite sulla nave in condizioni probanti.
C'era di che essere contenti. Ma il primo ufficiale non era dell'umore adatto. Stava cercando di dare un nome, un senso a ciò che stava provando, anche se la cosa gli era sempre riuscita maledettamente difficile. Rammarico? No. Tristezza? Mmm, no. Ira? Nemmeno. Era ancora immerso nei suoi pensieri tanto che colse appena le parole del giovane ufficiale tattico dietro le sue spalle.
"Qualche problema comandante? "
Il ragazzone biondo, del quale Nimosit non riusciva mai a ricordare tutti i nomi o i cognomi, aveva infranto una delle principali leggi non scritte che ogni buon ufficiale di plancia conosce, a proprie spese. Mai chiedere ad un superiore come sta! Errore fatale. Per fortuna del ragazzone Nimosit aveva altro per la testa che schiaffarlo a lucidare ogni singolo siluro nella santa barbara per un simile affronto! Si voltò molto lentamente, fissando il sottoposto con sguardo serio che ebbe l'inevitabile effetto di spegnere il sorriso sulle labbra dell'altro.
"Vede guardiamarina, quando la classe e la tecnica incontrano sulla
propria strada la fortuna, quella con la c maiuscola... La classe e la tecnica non possono che soccombere" E si voltò di nuovo senza dare ulteriori spiegazioni al giovane ufficiale che se ne stette alla sua consolle interdetto e perplesso.
La fortuna con la 'c' maiuscola alla quale si riferiva il primo ufficiale era quella, a detta sua, sfoderata dal comandante Thevek in una delle partite a poker che erano soliti giocare, insieme ad altri colleghi, alla fine del turno. La cosa che maggiormente rodeva a Nimosit non era la sconfitta in sé, ma il perdere una scommessa fatta con quella donna! In palio c'era una intera settimana di turno gamma, ed era appena cominciata. Disappunto! Ecco, quella era la parola che descriveva alla perfezione il suo stato d'animo. Totale disappunto. Scrollò le spalle per cercare di allontanare da sé quei pensieri nefasti, aveva una nave da comandare!
"Signore!"- intervenne l'ufficiale alle comunicazioni, un giovane bajoriano un po' troppo apprensivo.

"Forse dovrebbe vedere questo."
"Questo cosa tenente." In fondo l'idea di alzarsi dalla poltrona del capitano non era poi così male, a quell'ora di notte. Aveva bisogno di sgranchire le gambe e di cambiare punto di vista. Si avvicinò lentamente alla postazione delle comunicazioni sbirciando da dietro le spalle dell'ufficiale.

"Ripeto. Questo cosa! Non vedo niente."

L'altro armeggiò con la consolle e sullo schermo si materializzarono dei grafici colorati che scorrevano da destra a sinistra. Era ben nota la tendenza dei giovani ufficiali a considerare di vitale importanza anche il più insignificante dei particolari.

"Signor Devreij, cosa stiamo osservando da due minuti buoni? " L'altro parve scuotersi.
"Sembrerebbe un segnale audio ritrasmesso da qualche boa subspaziale." Nimosit lo squadrò.
"Le do 120 secondi per capire cosa sono esattamente quei grafici e per darmi una spiegazione chiara, puntuale e soprattutto soddisfacente. Intesi?"
L'altro sbiancò.
"Sissignore." - E si mise subito al lavoro, mentre il primo ufficiale se ne tornò verso la sua poltrona certo che il buon Devreij avesse interpretato male qualche flebile suono galattico. - "Confermo signore, si tratta di un semplice segnale audio, ma che si ripete all'infinito!" Fece il giovane dopo 115 secondi. Nimosit sospirò.
"Molto bene signor Devreij, mi illumini."
"È un segnale solo audio, questo rende più difficile percepire questo tipo di segnali." - cominciò con lo sguardo sempre fisso sullo schermo e le mani che volavano sulla consolle. "Ha fatto un bel po' di strada, rimbalzando su parecchie boe subspaziali. All'inizio del segnale c'è una sequenza di codice, una specie di parola chiave... È troppo debole, devo passarlo su qualche filtro selettivo."
Improvvisamente un campanello d'allarme suonò nella testa di Nimosit,
non piú così sicuro che lo zelante ufficiale avesse preso un granchio.
"Controlli la sequenza di codice iniziale, verifichi che non si tratti
di qualche codice federale!" Devreij eseguì l'ordine del superiore.
"Fa che non sia un seclar, fa che non sia un seclar..." Ripeté Nimosit mentalmente come fosse un mantra.
"È un codice di sicurezza della flotta! " Fece l'altro con un tono più alto del necessario.

"Bingo!"
"Odio il turno gamma." Concluse il primo ufficiale, sconsolato.

Il debole segnale intercettato dal buon Devreij altro non pareva essere che un semplice ed efficace S.O.S.. Non restava che determinare chi lo avesse inviato, perché e soprattutto da quale posizione. Tutti interrogativi che Nimosit doveva condividere con Kuribayashi, anche se detestava svegliare il capitano durante il suo meritato riposo.
Tuttavia non sembrava trattarsi di una bazzecola da dimenticare, poteva essere importante.
"Signor Devreij, se lei si sbaglia io finirò a pulire i tubi di Jefferies con lo spazzolino da denti. " - sentenziò posando una mano sulla spalla del giovane. - " E lei avrà l'onore di farmi da assistente! " Concluse fulminando l'ufficiale alle comunicazioni.

USS Novalis NCC 1772 - Alloggio del Capitano
22/06/2395, Ore 04.28 - D.S. 42471.86


=^= Nimosit a Kuribayashi. =^=
Il capitano riemerse dal sonno profondo in pochi attimi, come d'abitudine dopo i lunghi anni di servizio su una nave stellare.
"Parli pure numero uno. "
=^= Mi maledico per averla disturbata capitano, ma forse c'è qualcosa che dovrebbe vedere..... O forse sarebbe meglio dire... Ascoltare.=^=
"Bene... Mi dia cinque minuti."
In quel preciso istante un altro campanello suonò nella testa di Nimosit, mentre un sorrisetto sadico si stampava sul suo volto.
=?= Forse potrebbe essere importante anche il parere del consigliere. =^=
Kuribayashi ci pensò su per un secondo.
"La chiami, ci vediamo tra cinque minuti in plancia. "
=^= Molto bene, Nimosit chiudo. =^=

USS Novalis - NCC 1772 - Sala tattica
D.T. 22/06/2395 - Ore 04.33 - D.S. 42471.87


Attorno al grande tavolo c'erano soltanto Kuribayashi, il Comandante Thevek ed un sospettosamente arzillo Nimosit.

"Bene numero uno, siamo ansiosi di capire perché ci abbia tirato giù dalla branda nel cuore della notte."

Lo incalzò il capitano.

"Già! " - rincarò la dose la donna, incrociando le braccia sul tavolo sporgendosi verso il primo ufficiale. -"Non vedo l'ora!". L'avvenente Consigliere era riuscita a mettersi la divisa, ma non era riuscita a domare i suoi capelli. Nimosit si stava godendo l'immagine di un diavolo per capello.

"Comprendo il vostro scetticismo, ma abbiamo intercettato un messaggio d'aiuto, un S.O.S., sotto forma di segnale audio. Pochi kb appena distinguibili dal rumore di fondo dell'Universo, sembra essere di natura artificiale, quindi creato appositamente per essere rimpallato dalle boe subspaziali"

Kuribayashi si accigliò più di quanto già non fosse "Che tipo di S.O.S.?"

"Da dove proviene?" Gli fece eco Thevek sinceramente incuriosita
"Devrei ci sta ancora lavorando. Sta cercando di decrittare il segnale.... "
"Quindi è un segnale in codice. Quale può esserne la fonte? "
"Ho fatto fare una verifica perché sentivo puzza di bruciato..... " - passò velocemente lo sguardo dall'uno all'altra. -".... È un codice di sicurezza della flotta. Non ci sono margini d'errore."

Un trillo alla porta.

"Dev'essere Devreij." Sentenziò Nimosit
"Entri pure tenente." - L'altro entrò con aria trafelata. -" Si sieda e ci dia qualche dettaglio in più il comandante Nimosit ci ha già chiarito alcuni punti. " Il giovane posò un Dpad sul tavolo prima di prendervi posto.

"Si tratta senza dubbio di un nostro codice di sicurezza, anche se un
pò datato. "
"In che senso... Datato? " Chiese Thevek perplessa e curiosa allo stesso tempo.
"I codici di sicurezza presentano una sequenza iniziale del segnale ben identificabile, ovviamente da chi è autorizzato a decifrarla."
Spiegò l'ufficiale.
" Ovviamente. " intervenne Kuribayashi.
"In genere queste sequenze vengono aggiornate periodicamente per
questioni..... Di sicurezza."
"Da quanto tempo non viene aggiornata questa specifica sequenza."
Chiese Thevek che aveva già capito dove l' altro volesse andare a parare. Devreij la fissò per un attimo, prima di riabbassare lo sguardo sul Dpad che aveva difronte.
"Quattro anni, all'incirca. "
"È tanto tempo. " Si meravigliò Nimosit. Devreij annuì.
"Troppo. Per essere normale. " Gli fece eco il capitano.
"Ma c'è dell'altro signore. " - continuò il bajoriano. - " La sequenza presenta dei codici speciali, normalmente impiegati solo per segnali riservati ai più alti gradi della flotta. " Calò un silenzio carico di molti interrogativi.

"Dobbiamo verificare a chi possa appartenere un simile segnale, potrebbe essere importante. " Intervenne Nimosit. Kuribayashi annuì pensieroso.

"Si può ascoltare? Lei ha parlato di un segnale audio, giusto? "
Chiese il consigliere. Devrei, annuì, armeggiando col Dpad.

"Ho provato più e più volte a passarlo sui nostri filtri, cercando di ricostruirlo con l'ausilio delle subroutine che abbiamo a disposizione ma la qualità è bassa e l'audio sembra irrimediabilmente danneggiato. Presumo che chi lo abbia inviato possa avere avuto parecchi problemi." Digitò un comando mentre i suoi tre superiori attendevano impazienti.

=^=......rizzazione ...#####....98..... #### ...codice...####....... mia navetta
..######.. Sistemi ....##... al minimo. .... posizione ...####.. .....
romul...### ....assistenza imm...#### ....raccolto .... #### ....sicurezza ...
####.... fate presto=^=

Un silenzio carico di pathos durò ben oltre il termine della breve riproduzione.

"Dobbiamo assolutamente vederci chiaro. " - intervenne Kuribayashi dopo un po' -" Ma abbiamo bisogno di quante più informazioni riusciamo a scovare."

Dwalla era ancora immobile. Un freddo e viscido presentimento le stava scorrendo sulla schiena facendole pulsare le cicatrici delle fruste.
Non ne era sicura, il segnale era ancora troppo disturbato per esserlo, ma quella voce le aveva portato a galla avvenimenti di quasi 55 anni prima, quando era ancora una ragazzina precocemente sviluppata. Non era però possibile...

"Io e Devreij vediamo se riusciamo a tirar fuori qualcos'altro da questo file. " Propose Thevek cercando di controllare la sua voce.
Kuribayashi annuì in risposta. Con la mente ancora ottenebrata dal sonno e dalla preoccupazione per questo nuovo imprevisto non sembrava essersi reso conto del turbamento della sua Consigliere. Nimosit, che contrariamente al suo superiore era in piedi e sveglio da ore, la osservò per un lungo istante. Dwalla resse lo sguardo dietro un'imperturbabile maschera.

"Chiami in plancia anche il comandante Kuz, potrà senz'altro aiutarvi." aggiunse quindi il Numero Uno, non del tutto convinto, ma lasciando a Dwalla il beneficio del dubbio.

"Sono d'accordo. Signor Nimosit a lei la plancia, non appena sarà definito il luogo dal quale prevedibilmente è stato generato l'S.O.S. diriga la nave verso quelle coordinate, massima curvatura." - il primo ufficiale fece cenno di aver compreso. - "Aprirò un canale criptato col Comando di Flotta, invierò la registrazione e li metterò al corrente del nostro cambio di rotta. Al lavoro!" Tutti gli ufficiali si alzarono lasciando la sala tattica ed un pensieroso Kuribayashi alle prese con molti, troppi interrogativi.

USS Novalis - NCC 1772 - Alloggio del Tenente Comandante Denay Kuz
D.T. 22/06/2395 - Ore 04.53 - D.S. 42471.91


Il trillo della porta strappò bruscamente Denay dal sogno che stava facendo e nella foga di alzarsi rimase impigliata nel lenzuolo
dann...affare... ma chi... Pensò tra s'è.

Un secondo trillo la svegliò completamente e con poche mosse si liberò facilmente delle coperte andando ad aprire la porta in vestaglia.
"Arrivo! Arrivo!" disse più a se stessa che alla persona dall'altro lato della porta. Premette il pulsante e si trovò sotto il naso una tazza fumante di profumatissimo caffè krepelliano, una delle sue miscele preferite. Ne aspirò una profonda annusata e poi alzò lo sguardo verso il possessore del braccio che le offriva la tazza.

"Buongiorno comandante Kuz, mi dispiace svegliarla nel cuore della notte, ma abbiamo bisogno di lei" disse Dwalla guardandola con occhi gentili.
"Ah... non era necessario il caffè... poteva chiamarmi con l'intercom"
"Una piccola gentilezza per metterla a suo agio... è questo il compito del Consigliere. Fare in modo che voi possiate sempre dare il massimo."

"Entri" disse Denay sorseggiando il caffè "mmm è proprio buono... il mio preferito a quest'ora del mattino..." la trill diede un'occhiata alla mezzosangue betazoide "ha usato uno dei suoi trucchetti con me?"
"Solo a fin di bene comandante."
"Vado a cambiarmi, intanto può aggiornarmi?" disse Denay alzando gli occhi al cielo

Nei pochi minuti che Dwalla impiegò ad aggiornare la collega circa gli avvenimenti dell'ultima mezz'ora, la bionda trill aveva indossato l'uniforme ed era pronta.

"Bene, allora possiamo andare. Devo sentire il codice, ma ho in mente un paio di algoritmi per migliorare il segnale."
"Potere di una tazza di caffè" concluse Dwalla uscendo dall'alloggio con Denay e dirette in plancia.


USS Novalis - NCC 1772 - Plancia
D.T. 22/06/2395 - Ore 05.08 - D.S. 42471.94


"Ecco fatto. Ottimo lavoro tenente Devreij" disse Kuz "comandante vuole ascoltare il messaggio pulito?"
"Certamente" disse Dwalla rivolta all'ufficiale scientifico, poi si girò verso Nimosit che il quel momento stava controllando i calcoli di rotta del giovane timoniere del turno gamma e gli fece cenno di avvicinarsi."

"È pulito?" disse Nimosit che in pochi passi si era portato dietro di loro
"Sì, stavamo per sentirlo"
"Proceda Tenente"

L'audio era notevolmente migliorato e il segnale completo.

=^=Autorizzazione Delta Kilo 0098. Nome in codice Selk. La mia navetta è fuori uso. Sistemi vitali al minimo. Ultima posizione è 4178/6434 nella zona neutrale romulana. Richiedo assistenza immediata.
Ho raccolto dati vitali per la sicurezza della federazione. Vi prego fate presto=^=

"Dwalla tutto bene?" Nimosit non si era accorto di aver dato il tu al Consigliere in plancia. Era stato distratto dal pallore e dal sudore freddo che vedeva sul viso della sua collega.

Dwalla richiamò tutto il suo lato vulcaniano per gestire la mole di emozioni che in quel momento la stava scuotendo. Selk. L'ufficiale federale vulcaniano sotto copertura che l'aveva salvata dai ferengi quando aveva solo 16 anni. Non aveva mai più sentito quel nome, quando aveva indagato le avevano detto che era rimasto ucciso in servizio. Ma quella voce era senza dubbio la sua: non l'avrebbe mai e poi mai dimenticata. Annuì lentamente in direzione del primo ufficiale

"Sì Comandante, tutto bene... Devo parlare con il Capitano"
"Guardiamarina, rotta per 4178/6434. Massima curvatura. Attivare"
disse quindi Nimosit "Comandante Kuz a lei la Plancia. Noi
raggiungiamo il Capitano in sala Tattica"

USS Novalis - NCC 1772 - Sala Tattica
D.T. 22/06/2395 - Ore 05.10 - D.S. 42471.94


"Avanti" disse Kuribayashi in risposta al trillo della porta. Aveva appena finito di parlare con il Comando di Flotta e la comunicazione che aveva avuto non lo aveva né tranquillizzato né soddisfatto. Vedere la faccia sconvolta della sua Consigliere fu un duro colpo. Fino a quel momento il comandante Thevek era stata un faro di buonumore.
Dalla sua imposizione dal comando di flotta, sia lei che il comandante Moore si erano adattati benissimo a bordo della Novalis e Kuribayashi non poteva esserne più soddisfatto. La posizione del Consigliere era quella che lo preoccupava di più. Di solito era una posizione fiduciaria. La persona al fianco sinistro del Capitano doveva essere in sintonia con lui per poter offrire il massimo appoggio. Dwalla non solo era in perfetta sintonia con lui, ma sembrava in perfetta sintonia con ogni membro dell'equipaggio.

"Capitano, abbiamo pulito il messaggio"
"Ascoltiamolo"

Fecero partire la registrazione pulita e il volto di Kuribayashi si incupì ulteriormente. C'era qualcosa di molto oscuro in quella faccenda. Quasi non sentì il suo Numero Uno ricominciare a parlare

"... e ora siamo in rotta di intercettazione a massima curvatura. Le coordinate indicano un punto a circa 3 parsec dal territorio federale, ma dentro la zona neutrale romulana. Il rendez vous è previsto tra..."

Un segno di Kuribayashi aveva interrotto le parole del Numero Uno.

"Ho parlato con l'Ammiraglio Armstrong. Mi ha dato ordini chiari e nessuna spiegazione. Dobbiamo riprendere la nostra rotta e ignorare il messaggio"
"Ma.. .Signore!" disse Nimosit "Ha sentito il messaggio! Selk parlava di informazioni di vitale importanza per la sicurezza della flotta! Non possiamo..."
"Comandante gli ordini sono gli ordini... riprendiamo la rotta precedente."
"Capitano... se questi sono gli ordini le chiedo di concedermi una licenza e una navetta." si intromise Dwalla che grazie al grande controllo mentale era riuscita a calmarsi "e un pilota... in tutti questi anni non sono mai riuscita a imparare a pilotare una navetta"
"Comandante non posso lasciarla qui. Sulla rotta precedente avremmo raggiunto il sistema Kowerelliano in tre giorni e a quel punto potrà prendere licenza."
"La prego Capitano" la voce di Dwalla era scesa a supplica "lei non capisce..."
"Capisco benissimo... neanche a me piace lasciare qualcuno in difficoltà, ma gli ordini sono chiari!"
"Capitano... non capisce... Selk... lo conosco... mi ha salvato la vita... il minimo che posso fare è salvare la sua"
"Mi racconti tutto dall'inizio."

Nota: brano scritto in collaborazione con il Consigliere Dwalla "Silvia" Thevek