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USS NOVALIS - MISSIONE 14 RSS USS NOVALIS - Missione 14

14.06 " Una rapida partenza "

di Lan Oxila, Pubblicato il 21-11-2015

USS Novalis, Turbolift
22/06/2395, Ore 13:48 - D.S. 72472.80


Il tenente Oxila stava tornando al suo alloggio dopo essere riuscito, finalmente, a cedere ad altri il timone, ma, nonostante la stanchezza che aveva addosso, continuava ad avere una terribile sensazione che non sapeva spiegarsi. Nel mentre che attendeva di raggiungere il proprio ponte, continuava a pensare a tutto ciò che aveva visto: l'interesse del Comandante Kuz per quel pianeta era in fondo l'ultimo dei suoi problemi, ma l'atteggiamento sbirciato in plancia sia del consigliere che del comandante Moore lo impensieriva un po'. Ancora perso nei suoi pensieri sfiorò il comunicatore:"Tenente Oxila a Comandante Kuz: ha qualche minuto da dedicarmi?"
=^= Sono spiacente, Tenente, ma sto andando in alloggio solo per cambiarmi. Sono stata invitata a pranzo dal consigliere e temo di arrivare tardi. La informerò non appena sarò libera. Comandante Kuz, chiude.=^=
Il tenente Oxila rimase per un attimo stupito dalla risposta, ma fu solo un attimo: "Computer, fermare il turbolift, ho deciso di fare una deviazione."

USS Novalis, Turbolift
22/06/2395, Ore 13:51 - D.S. 72472.81


Il Comandante Kuz era arrivata in alloggio da pochissimi minuti e stava cercando di lavarsi il viso per far sparire, o almeno attutire, i segni dell'insonnia. Rendendosi conto dell'inutilità di tutto il suo lavoro, gettò la spugna andandosi a cambiare, ma non fece in tempo a prendere l'uniforme dall'armadio che udì un segnale acustico inconfondibile. Sbuffò sonoramente dirigendosi all'entrata del suo alloggio per poi aprire la porta e fissare con sguardo stupito il tenente Oxila.

"Lan, ma cosa ci fai qui? Sono più che certa di averti detto di non avere tempo in questo momento!"
Lan alzò una mano per fermare Denay e poi le girò lentamente attorno entrando in alloggio: "Ricapitolando bene, arriva un messaggio sul quale abbiamo l'ordine tassativo di non indagare per nessuna ragione che, per una strana casualità del caso, proviene da un pianeta che tu hai studiato per anni ma non hai mai potuto visitare. A livello teorico qui tutto si sarebbe dovuto fermare e, invece, alcune cose mi fanno pensare che ci sia ancora qualcosa sotto: l'atteggiamento in plancia del consigliere, l'invito a pranzo del comandante Moore, allargato stranamente anche a te.. non sono nato ieri, che cosa vi siete messi in testa?"
Lo sguardo di Denay si fece decisamente più serio, mentre incrociava le braccia al petto.
"Onestamente non so dove tu voglia andare a parare, non sono betazoide e non sono dotata di poteri tali da poter leggere nella tua mente. Ho ricevuto un invito a pranzo e dato che non avevo ragioni per rifiutare, ho semplicemente accettato. Ti sarei grata se mi lasciassi cambiare, detesto arrivare in ritardo"
"Se per questo detesti anche che Dwalla ti legga la mente, o forse mi sbaglio?"
Denay evidentemente infastidita iniziò a cercare di spingere verso l'esterno il giovane tenente, ma lui per tutta risposta le afferrò il mento con la mano destra facendole alza il volto.
"Allora Denay, mi sbaglio? Guardami in faccia e dimmi che non state pensando di fare di testa vostra. Dimmi che non stai per dare un calcio a tutta la tua carriera arrivando ad un ammutinamento, perché è questo che sarebbe... un ammutinamento"
Denay scacciò la mano di Lan fissandolo negli occhi.
"Qui non si tratta di un ammutinamento Lan, nessuno sta pensando di trasgredire ad un ordine diretto, ma riflettere a livello teorico su di un problema non mi sembra una cosa così grave..."
"Dici? La maggior parte delle guerre nel mio mondo erano iniziate da riflessioni teoriche trasformate in pratica, e per la cronaca sono sempre finite malissimo per chi riteneva di essere nel giusto. Ad ogni modo, vogliamo ragionare per ipotesi? Ti racconto una storia: anni fa un ufficiale della Flotta, che chiameremo Alfa, è stato catturato dai romulani e, sotto tortura o per la somministrazione di droghe, ha rivelato i suoi codici di sicurezza prima di essere ucciso. Passano gli anni e i nostri cari amici romulani si ritrovano, per un qualsiasi motivo, a voler portare una nave federale in uno specifico sistema stellare e, ricordando di avere ancora quei codici, lanciano un messaggio. Questo messaggio viaggia per lo spazio e viene captato da una nave in cui, al posto di ascoltare gli ordini, alcuni ufficiali pensano bene di portarsi a controllare. E indovina la conclusione? La trappola scatta, i cari ufficiali fanno la fine di un pollo allo spiedo diventando prigionieri dei romulani e la Flotta stellare si ritrova a dover spiegare perché dei suoi uomini hanno violato la zona neutrale. Dici che come ricostruzione è abbastanza convincente?"

Nel mentre che Lan parlava, la pazienza di Denay sembrava via via vacillare sempre di più.
"Lan, sono decisamente in ritardo e non intendo discutere con te proprio in questo momento. Sono in ritardo e non farò neppure in tempo a cambiarmi grazie a te! Gentilmente, esci, non voglio ripetertelo"
"Ed io non voglio andarmene fintantoché non mi assicuri che non farete nulla di avventato! Inoltre, se proprio vuoi saperlo.."

Lan avrebbe continuato a discutere a lungo con Denay, ma il segnale acustico dell'interfono lo fermò:
=^= A tutti gli ufficiali superiori, portarsi in sala tattica per una riunione urgente. =^=
Lan tirò un leggero sospiro rilassandosi un po', quindi si voltò verso Denay facendole un piccolo sorriso: "Salvata dall'interfono, eh?"

Denay scosse il capo per un attimo ed infine seguì Lan, dirigendosi in sala tattica.

USS Novalis, Sala tattica
22/06/2395, Ore 14:08 - D.S. 72472.85


Gli ufficiali si erano accomodati da pochi minuti, quando Kuribayashi entrò nella stanza: non aveva ancora iniziato a parlare, ma la sua espressione pensierosa e seria fece zittire tutti i presenti, attirando l'attenzione generale.

"Signori, cercherò di essere molto chiaro fin da subito. Tutto ciò che verrà detto in questa sala non dovrà uscire di qui, dato che si tratta di informazioni confidenziali."

Lo sguardo del capitano vagò per la sala concentrandosi per pochi attimi sul volto di ogni presente e, solo dopo essersi assicurato che tutti avessero compreso l'importanza della questione, riprese a parlare.

"Questa mattina l'ammiraglio Valar mi ha contattato per informarmi di un contrordine: ci è stato chiesto di predisporre una navetta che si porti verso il sistema Entrax per indagare sul messaggio rilevato, in modo da verificarne l'autenticità. Ci è stato richiesto che fosse solo una navetta a partire, in modo da non destare sospetti, e questo comporta che solo alcuni ufficiali potranno partire. Evito di chiedervi chi si vuole proporre per la missione, posso già immaginare che partireste tutti, ma vi faccio notare che la situazione è molto delicata e complicata dalla zona in cui opererete. Domande?"

Lo sguardo si mosse fra i vari volti fino a soffermarsi sul viso del Comandante Nimosit, che prese la parola: "Signore, siamo felici di avere la possibilità di poter andare a recuperare un nostro collega, ma non comprendo perché sia giunto un nuovo ordine da un ammiraglio differente del primo, senza contare che non ricordo di aver mai sentito parlare di questo ammiraglio Valar. Come mai due ordini contraddittori fra loro?"

Il capitano Kuribayashi scosse per un attimo il capo e poi prese in mano il proprio D-padd consultandolo.
"Comprendo le sue perplessità, Numero Uno, ed onestamente è il motivo per cui ho preferito attendere prima di farvi venire in sala tattica: ho approfittato di questo tempo per verificare cosa potesse dirmi il database sulla carriera dell'ammiraglio Valar, e devo dire che i dati sono completi sino a circa un decennio fa, poi si fanno decisamente fumosi e frammentari, tanto da pensare che ci sia lo zampino dell'Intelligence. Ho riflettuto molto sul da farsi e ho deciso che la richiesta debba essere ottemperata."

Il Primo Ufficiale annuì per un attimo, ancora piuttosto pensieroso, mentre il tenente Oxila fissava ad uno ad uno i propri colleghi con espressione decisamente seria e, vedendo il silenzio degli altri, chiese la parola.
"Signore, mi scusi se in questo frangente apparirò come il guastafeste, ma se il messaggio fosse solo una montatura? Se al sistema Entrax ci fosse un bel falco romulano ad attenderci, la navetta quali speranze avrebbe?"

Lo sguardo di molti ufficiali si posò severo sul Tenente, ma lui sostenne il confronto tornando a guardare il capitano, serio e professionale.

"Tenente, non creda che non vi abbia pensato anche io, so cosa vi sto chiedendo mandandovi con una navetta ad affrontare l'ignoto, ma la comunicazione con l'ammiraglio Valar mi ha portato a ritenere che vi sia qualcosa sotto. Sono convinto che valga la pena andare a dare un'occhiata. Comandante Kuz, da quello che ho potuto comprendere lei ha studiato per parecchi anni i dati relativi a quel pianeta e ai batteri che vi abitano, ritengo sarebbe una buona idea che facesse un rapporto su tutte le informazioni che potrebbero essere utili alla squadra."

Il Comandante Kuz osservò per un attimo il capitano e poi annuì brevemente cercando di recuperare tutte le idee. "Si Capitano, il sistema stellare è composto da sette pianeti, che si suddividono in tre pianeti rocciosi interni e quattro giganti gassosi esterni. Di questi pianeti solo il terzo dei pianeti rocciosi è un classe M, ed è attualmente abitato da una varietà di forme di vita più o meno complesse: nel 2385 fu concesso alla USS Mendel la possibilità di recarsi sul pianeta per poter eseguire degli studi sulla fauna e prelevare dei campioni di batteri, ma le furono concessi solo tre giorni."
Il Comandante Sev osservò con interesse la giovane scienziata cercando di incalzarla per farla accelerare.
"Ipotizzando che la navetta sia scesa sul pianeta di classe M, cosa ci aspetta una volta che scenderemo sulla superficie?"
"Beh, Comandante, non è semplice riassumere in pochi minuti tutte le informazioni riguardanti un intero pianeta. Anche tralasciando tutte le informazioni riguardo i dati meno essenziali, dovete tenere conto che questo pianeta, esattamente come molti altri si suddivide in continenti, per la precisione cinque. In ognuno di questi continenti, a causa delle grandi catene montuose o dei quattro oceani, si sono sviluppati degli ecosistemi molto differenti, con piante velenose, animali più o meno pericolosi e popolazioni a diverso stadio di sviluppo, anche se ancora classificabili come primitive. Certo, potrei tentare di riassumere il tutto in un rapporto, ma mi occorrerà almeno un paio di giorni."
"No, comandante, la navetta dovrà partire fra un ora. Andrà anche lei con la squadra e informerà i suoi colleghi non appena vi troverete sul luogo"
Il Comandante Kuz osservò per un attimo in capitano per poi annuire silenziosamente, spostando lo sguardo sugli altri presenti in riunione. Intanto il capitano riprese il proprio D-padd con espressione cupa in volto.
"Voglio che lei, Comandante Nimosit, si prepari a partire per il sistema stellare Entrax. Voglio che verifichiate se il messaggio sia reale o meno, e credo sia inutile aggiungere che mi aspetto torniate tutti sani e salvi. Gli altri ufficiali che partiranno con lei sono il Comandate Kux, dato che conosce bene il pianeta, il Comandante Sev, per la sicurezza, e il Comandante Di Maria, casomai fosse necessario soccorrere Selk"
Dwalla stava già per intervenire ma un gesto della mano del capitano la fermò, lasciandola per qualche attimo sorpresa.
"Potete andare, la partenza dovrà avvenire entro un'ora, quindi sbrigatevi. Consigliere, la prego di seguirmi in ufficio."
Gli ufficiali, ancora un po' perplessi dalla situazione, salutarono formalmente dirigendosi all'uscita, mentre Dwalla si portò con passo nervoso verso l'ufficio del Capitano.

USS Novalis, Corridoi nei pressi della stiva
22/06/2395, Ore 14:46 - D.S. 72472.92


Lan percorse con rapidità i corridoi, volendo raggiungere il Comandante Kuz prima che entrasse nelle stive. Per qualche istante si osservò attorno, per poi accelerare e portarsi di fronte alla giovane scienziata.

"Denai, aspetta un attimo"
"Lan, cosa vuoi? Non ho decisamente tempo in questo momento, sono in partenza!"
"Lo so che sei in partenza, ma volevo che non ci fossero problemi per il piccolo alterco che abbiamo avuto di fronte al tuo alloggio, e inoltre ci tenevo a salutarti"
La giovane scienziata fece un leggero sorriso, prima di sistemarsi distrattamente un ciuffo di capelli.
"Non c'è problema Lan, può succedere di litigare. Guarda il lato positivo, non ci sono stati ammutinamenti."
Denay cennò con il capo osservando per pochi istanti il giovane e poi se ne andò entrando nelle stive, senza che il Lan riuscisse a dirgli altro.

USS Novalis, Ufficio del Capitano
22/06/2395, Ore 14:46 - D.S. 72472.92


Erano trascorsi meno di due minuti dal momento in cui era entrata nell'ufficio del Capitano, eppure quel silenzio era divenuto decisamente pesante per Dwalla, seppure riuscisse a nascondere con una grande bravura il proprio nervosismo.
"Comandante, so perfettamente che sarebbe voluta partire anche lei, ma non intendo a cambiare decisione: lei mi occorre sulla nave. Come immaginerà questa non è propriamente una missione diplomatica e lei è fin troppo coinvolta per essere pienamente lucida."
"Capitano, io sono perfettamente in grado di controllare le mie emozioni. Ma lei mi vuole sulla nave anche per un altro motivo, vero? In parte quello che ha detto è vero, ma sento che c'è molto di più".

Il Capitano Kuribayashi annuì sedendosi alla scrivania, osservando per svariati istanti il volto del Consigliere.

"Lei ha ragione Comandante, la voglio qui per un altro motivo: ammetto di non ritenere che la sua presenza su quella navetta sia fondamentale, ma d'altra parte inizio a ritenere che la sua opera sia comunque assolutamente necessaria. Io non so cosa potranno trovare i nostri colleghi su quel pianeta, ma so di cosa avranno bisogno, e questo è il tempo. Se effettivamente vi fosse qualcuno che ha qualche interesse attorno al sistema stellare Entrax, ora che è venuto a conoscenza dell'esistenza di quel messaggio, sicuramente tenterà di velocizzare il proprio operato in modo da chiudere tutte le proprie faccende prima che qualcuno scopra qualcosa."
Il Consigliere incrociò le braccia al petto portandosi alla scrivania e prendendo posto ad una delle poltroncine, osservando con espressione interrogativa il Capitano.

"Comandante, cerchi di capire quello che temo è che se dovessero accelerare gli accordi diplomatici e raggiungere un accordo, qualsiasi informazione dovesse trovare il Comandante Nimosit potrebbe a quel punto diventare del tutto inutile..."
"Mi scusi Capitano, lei vorrebbe che io intervenissi alla conferenza diplomatica, alla quale tecnicamente non sono stata invitata, e riuscissi a ritardare il raggiungimento dell'accordo? Non è di certo una cosa così tanto semplice come possa sembrare!"

Il capitano attivò il proprio terminale con espressione molto seria prima di iniziare a leggere.
"Assegnata come membro del corpo diplomatico a Deep Space Delta, base stellare sul confine della Zona Neutrale Romulana nel 2366. Nel 2370, grazie anche alla sua mediazione, viene firmato il trattato di pace Cardassiano, un grande successo della Diplomazia Federale. Nel 2376, con la fine della Guerra del Dominio, riceve la Legione al Merito di Starfleet per i meriti diplomatici durante la guerra e per essere riuscita a convincere i Romulani ad unirsi all'alleanza."
"Capitano, la prego, conosco il mio curriculum, ma quello che mi chiede è probabilmente impossibile."
"Comandante, so di chiederle molto, ma il tempo è ciò di cui hanno bisogno i suoi colleghi e l'unica persona che ha qualche speranza di riuscire in questo è lei. Torni nel suo ufficio e veda se è in grado di studiare qualcosa. In libertà."
Dwalla si alzò ancora un po' pensierosa, nascondendo tuttavia sempre in modo egregio le proprie emozioni, quindi salutò formalmente e lasciò la stanza, proprio nel momento in cui l'interfono iniziò a gracchiare.
"Plancia a Capitano Kuribayashi: signore, la navetta è appena partita."
Il Capitano si alzò lentamente andando verso i finestroni e, osservando le stelle, sospirò mormorando fra se e se: "Buona fortuna, ragazzi".