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USS CRUSADER - MISSIONE 17 RSS USS CRUSADER - Missione 17

17.06 "Tentativi di comprensione"

di Leon Krenn Bloch, Pubblicato il 20-12-2016

Nerion, avamposto di osservazione scientifica - 24/06/2396, ore 07:51


Antony era giunto da circa due mesi sul pianeta Nerion. Era uno studente di Antropologia e si trovava su una base stellare della Federazione non lontano da lì, allorché aveva sentito da alcuni uonini della Flotta Stellare questa strabiliante storia di questo fiume magico. Aveva perciò deciso, parlando con un professore, che questo argomento sarebbe diventato il suo lavoro di chiusura dell'Università. Grazie all'influenza del professore la Flotta Stellare aveva acconsentito di ospitarlo nella sua struttura di osservazione sul pianeta Nerion, per poter svolgere al meglio il suo lavoro. Antony aveva studiato molto materiale storico riguardante le leggende del fiume, dopo di che aveva visitato alcune città sulla superficie del pianeta, cercando altre possibili informazioni. Ovviamente era venuto anche a conoscenza di ciò che negli ultimi mesi era accaduto. L'avamposto era molto piccolo e in poco tempo ogni novità riguardante il fiume era di dominio pubblico ma chiaramente era vincolato a non poter rilevare nulla negli ambienti universitari o esterni alla Flotta Stellare. Ad un certo punto il suo lavoro accademico era passato un po' in secondo piano, poiché il suo scopo principale era diventato quello di aiutare la Flotta a capire cosa stava realmente accadendo. Era un autentico rebus: prima l'arrivo di oggetti, che si rilevavano scoperte scientifiche, poi l'arrivo di quel corpo e di quel comunicatore. Che cosa era cambiato nell'atteggiamento di coloro che si trovavano dall'altra parte del portale spaziale, perché avevano più o meno deliberatamente portato quell'ufficiale a morte sicura? E poi costoro vedevano o avevano dati su questa parte di spazio o erano come noi completamente ciechi? Sapevano che l'ufficiale rimandato indietro era morto? E come lo potevano sapere? Di queste cose avrebbe parlato volentieri con la squadra di sbarco della Crusader, arrivata la sera precedente, così di buon ora aveva fatto colazione e si era recato ai laboratori. Lì aveva trovato un collega della base insieme ad una donna mai vista prima, che si presentò come dottoressa Chen dalla Crusader. Sembrava che qualcosa d'interessante fosse emerso dalle analisi sul cadavere dell'ufficiale medico.
La dottoressa gli spiegò il tutto. Non sapeva se questo ragazzo fosse esperto di questa materia ma aveva comunque bisogno dell'opinione di qualcun altro.
"Quindi, se ho capito bene," cercò di ripetere il giovane, "in un normale tunnel spaziale l'impronta quantica viene modificata in tutto il corpo allo stesso modo, mentre qui differenti parti del corpo ne presentano una diversa."
"Sì, approssimativamente il senso è questo. È probabile che questo sia la causa del rimescolamento degli organi interni."
"Ehm... ma allora come mai gli oggetti arrivano intatti? Perché sono piccoli?" domandò Antony.
"No, certo che no, ma il corpo umano o umanoide è una complessa macchina chimica e suppongo che in qualche modo qualcosa interferisca in maniera inaspettata con l'anomalia spaziale."
Il ragazzo annuì mentre il suo sguardo si manteva tuttavia riflessivo.
"Qualcosa non é chiaro?" domandò la dottoressa.
"Stavo pensando al mio lavoro... Mi scusi, mi spiego meglio: io sto facendo una ricerca di tipo antropologico sul significato di questo fiume nella storia di questo pianeta ed in effetti leggendo un po' di documentazione avevo trovato anche molti riferimenti interessanti. Ad esempio si narra di persone scomparse, questo è ovvio, ma anche di persone che sarebbero tornate ed ovviamente divennero oggetti di culto. Diciamo che può essere fatta un'analogia con, ad esempio, il personaggio terrestre Gesù che risorge dai morti..."
"Davvero interessante. Non avevo pensato a questo punto di vista diciamo più... umanistico che scientifico." commentò la federale. "Può darsi che in altri periodi storici il passaggio fosse più stabile."
Lo studente, incoraggiato, proseguì a raccontare: "Certo. Beh, parliamo di centinaia di anni fa e sa bene come queste storie possano essere false e comunque esagerate. C'è sempre, però, un fondo di verità in ogni leggenda..."
Udirono delle voci dietro di loro e videro alcuni federali avvicinarsi: "Buon giorno, Comandante Yager." disse la dottoressa.

Mavis - Data sconosciuta, ora sconosciuta


Bloch si svegliò di soprassalto. Si era appisolato senza accorgersene a causa dello stress e della stanchezza. Attorno a lui era tutto tranquillo ma dentro di lui i suoi pensieri erano sempre di più insostenibili. Spediti in chissà quale luogo remoto dell'universo, impossibilitati a reagire, forse condannati a morire senza una valida ragione... Ecco, questa era la cosa che più lo tormentava: era sempre pronto a morire, ancora di più da quando al comando della Crusader siedeva il capitano Shaitan, uomo che stimava e capiva più di altri comandanti che aveva servito in passato, morire insieme a lui per un nobile scopo poteva essere una fine più che dignitosa, ma per un valido scopo, non per colpa di essere insensibili e sciocchi. Perire per mano dei Borg sarebbe stato quasi meglio a questo punto...
"Tenente, è sveglio?" bisbigliò il Consigliere vicino a lui.
"Sì, sono sveglio. Novità?"
"La Vorta... Yaruin. È tornata. Dice che cercherà di trovare i comandi per aprire le gabbie... ma dopo dovremo cavarcela da soli."
"Sono pronto all'azione. Stare qui fermo è una tortura!" esclamò Bloch.
Il suo tono di voce richiamò l'attenzione di uno dei loro carcerieri, anche se era lontano. Si avvicinò all'Ufficiale Scientifico: "Hai detto qualcosa, umano? Vuoi essere forse il primo di voi ad essere sottoposto al trasporto?"
"Non vi capisco: potremmo aiutarvi, se ci permetteste di studiare il fenome... Aaaahhh!"
Anche Bloch fu colpito da una fitta di dolore lancinante.

Nerion, avamposto di osservazione scientifica - 24/06/2396, ore 09:15


Yager stava riflettendo insieme agli altri membri della squadra sui nuovi fatti rivelati dalle analisi. Davanti a sé osservava su uno schermo uno schema delle anomalie, una specie di schema tattico. Tuttavia non c'era nessuna nave o nessun nemico da combattere.
"Potremmo inviare un messaggio contenente le nostre scoperte... ma probabilmente gli alieni già lo sanno, dato che sembrano tecnologicamente più avanzati..."
"Forse lo sanno e stanno tentando di risolvere il problema ma senza successo." commentò M'Kartak, l'esperto di teletrasporto.
"Ma il pericolo di cui parlava il messaggio salvato nel comunicatore si riferisce a questo problema del ritorno indietro o a qualche altro tipo di minaccia?" commentò un altro.
"Già... altra domanda senza risposta." concluse Yager, "In ogni caso prepariamo il messaggio da inviare, tentar non nuoce. Useremo il comunicatore che ci hanno rispedito indietro."
"Potremmo tentare di tracciare il percorso del comunicatore... ovviamente per pochi istanti, dopo perderemo qualunque traccia." suggerì il Tenente Kassell.
"Sì, facciamo tutto il possibile. Preparate il necessario, io vorrei analizzare più da vicino l'anomalia e studiarne il perimetro, magari c'è qualche cambiamento. Guardiamarina Palinkov, lei mi assisterà."

Crusader, Plancia - 24/06/2396, ore 11:26


Tutto era tranquillo nell'orbita stazionaria della Crusader. L'ufficiale esecutivo Vikram, grazie alla sfortunata situazione che costringeva il Capitano ed il Primo Ufficiale lontano dalla Plancia, aveva la possibilità di apprendere nei dettagli i sistemi della nave e i volti degli altri sottufficiali e marinai. Anche l'Ufficiale Tattico Ivanov era da poco a bordo e gli faceva da secondo. Ovviamente Yager li teneva aggiornati sulla situazione sulla superficie del pianeta: ora era in collegamento e il suo volto preoccupato incombeva su tutta la Plancia. "Siamo pronti a mandare dentro l'anomalia un nostro comunicatore, contenente le nostre analisi di questa notte, che hanno rilevato una possibile causa della morte dell'ufficiale medico della base, speriamo possa essere utile a chi sta dall'altra parte. Inoltre tenteremo di tracciarne il percorso. Vi aggiorniamo tra pochi minuti. Yager, chiudo."
"Attendiamo con ansia." rispose Vikram, anche se il canale era già chiuso.
"Ennesimo tentativo senza ritorno... purtroppo le armi sono inutilizzabili..." fu l'inevitabile commento dell'Ufficiale Tattico accanto a lui.
*O forse qualcosa si sarebbe sbloccato...* pensò tra sé e sé Vikram. Avrebbero dovuto attendere forse ancora ore o giorni per sapere qualcosa...