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USS CRUSADER - MISSIONE 17 RSS USS CRUSADER - Missione 17

17.07 "Il cuore fuori dal tempo"

di Raji Vikram, Pubblicato il 10-01-2017

Crusader, Plancia - 24/06/2396, ore 12.00


Ivanov ruppe il silenzio di colpo, attirando in un attimo l'attenzione e lo sguardo di Vikram: "Signor Vikram, rilevo sulla superficie del pianeta una manifestazione energetica molto elevata, oltre 100 Giga Joule! La potenza di un'esplosione atomica!"
Raji si avvicinò con uno scatto all'Ufficiale Tattico: "Quali sono le coordinate?"
Miroslav balbettò qualcosa: "Sono le stesse coordinate del campo scientifico, dove c'è Yager!"
"Apra subito un canale!" ordinò perentorio Vikram in preda ai più foschi pensieri, ma non riuscirono a stabilire una comunicazione.
"Riusciamo ad inviare una sonda e aprire una visuale diretta del luogo?"
Ivanov non perse tempo e le dita scivolarono sul display touchscreen con un accenno del capo, attivando il comando. Pochi secondi dopo la sonda lasciò a velocità subluce la Crusader e scivolò nell'atmosfera di Nerion.
"Sullo schermo." disse Vikram, che già stava valutando se aprire un canale con l'Intelligence della Flotta. In pochi attimi il display centrale si aprì teatralmente su una scena che lasciò a bocca aperta il Capo OPS e l'Ufficiale Tattico. Neppure la più fervida immaginazione poteva ideare quello che videro.

Mavis - Data sconosciuta, ora sconosciuta


Bloch ancora ansimante per il dolore improvviso, alzò il capo. La cella di detenzione era ancora saldamente attorno a lui. "Tutto ok?" era la voce di Delta.
L'Ufficiale Scientifico fece un cenno d'assenso, mentre il guardiano lo osservava. Fu in quel momento che una luce forte e improvvisa li avvolse, cancellando ogni forma distinguibile, annullando confini e spazi, gettando il tutto in un'amalgama primordiale.

Crusader, Plancia - 24/06/2396, ore 12.15


La zona era avvolta in una enorme sfera luminosa che sprigionava intorno a sé energia in tutte le direzioni. La sfera, di un bianco intenso, faceva trapelare al suo interno delle sagome.
"Voglio uno zoom alla massima capacità sull'interno della sfera!" disse Vikram che attese ben poco per riconoscere all'interno della sfera i corpi fluttuanti di Yager e degli altri ufficiali federali.
"Che diavolo è?" la curiosità di Ivanov era altissima e la realtà fenomenologica davanti a lui non poteva dare alcuna risposta logica.
"Per aver convissuto con la mia ex moglie vulcaniana tanti anni, credo che valga il pensiero dell'IDIC, infinite diversità, infinite combinazioni. Temo che ci troviamo davanti ad un fenomeno mai visto prima..." osservò Raji al contempo affascinato ed inquieto.
"Raji, l'energia sta modulando le frequenze di emissioni. La sfera potrebbe stare cercando di stabilire una comunicazione con noi."
"Possiamo decodificare le variazioni energetiche?"
"Ci vorrebbe Bloch in questo momento... ho comunque avviato una serie di algoritmi standard di interpretazione. Attendiamo i risultati."
Vikram tornò a sedersi ed incrociò le mani all'altezza delle labbra. Aveva già deciso di avvertire la Flotta quando Ivanov urlo: "Bingo! Ci siamo."

Mavis - Data sconosciuta, ora sconosciuta


Bloch era fermo. Così anche Daniel e Yaruin, la vorta. Erano immobili, senza spazio fisico e tangibile sopra o sotto di loro. Sospesi. E pure il tempo sembrava essersi bloccato.
*Abbiamo fallito.* la voce proveniva da intorno a loro ma era impossibile coglierne l'origine. *Volevamo unire, non distruggere. Ma quello che è successo qui è andato fuori dal nostro controllo.*
"A dir poco..." ironizzò a bassa voce Bloch, senza sapere chi fosse l'interlocutore.
*Hai ragione mezzo sangue terrestre-andoriano. Abbiamo lasciato che tutto procedesse in autonomia, che la natura facesse il suo corso. Ma non è successo.*
"Chi siete?" chiese Quatro, il Capo della Sicurezza ormai stanco della situazione eccessivamente irrazionale.
*Umano, noi eravamo, saremo e siamo... i Custodi.*

Crusader, Plancia - 24/06/2396, ore 12.20


"I Custodi?" chiese stranito Vikram, "E chi sarebbero? Riascoltiamo il messaggio."
Ivanov riavviò il file audio che era nato dalla lettura delle modulazioni delle armoniche energetiche.
*Questo pianeta e ciò che rappresenta sono tornati sotto il nostro controllo. Ogni tentativo di interferenza verrà considerata un atto offensivo e noi reagiremo. Nulla può essere toccato quando sono presenti i Custodi. Lasciateci fare il nostro compito in pace.*
Vikram scosse il capo. "Secondo lei è possibile rispondere a questo messaggio?"
Ivanov alzò le spalle: "Teoricamente sì, dipende però dalla capacità di ricezione che possiede la sfera. Posso provare a modulare l'emissione di energia dalle nostre sonde, secondo le stesse armoniche che ha emesso la sfera."
"Ci provi!" disse Vikram. "Intanto avverto l'Intelligence Federale."
Raji scrisse un breve report sulla situazione e lo inviò criptato alle coordinate del Comando dell'Intelligence della Federazione.
"Quale messaggio proviamo ad inviare?" chiese Ivanov interrompendo i pensieri del Capo OPS di origini indiane.
"Sì, ha ragione Miroslav. Pensavo a qualcosa tipo: 'Qual è il vostro compito? Chi siete? Da dove venite?' Idee?"
Miroslav scosse il capo: "Presentiamoci prima noi e poi poniamo le domande."
Raji sorrise: "Perfetto, Ivanov: identifichiamoci come vascello della Federazione per prima cosa e precisiamo che dei nostri ufficiali sono tenuti in ostaggio nella sfera. Poi chiediamo loro chi sono e cosa fanno qui."
Ivanov si mise al lavoro senza batter ciglio, anche se il tempo sembrava sfuggire rapido tra le loro mani.

Mavis - Data sconosciuta, ora sconosciuta


"Non vi conosciamo, mentre mi sembra che voi conosciate noi." disse Quatro. Seguì un attimo di silenzio.
*Siete curiosi di natura? Una vostra nave in atmosfera ci sta chiedendo la stessa cosa. Bene, è chiaro che vi dobbiamo delle spiegazioni.*
Dalla luce emerse una forma umanoide. Era una persona anziana, sui 70 anni circa, una barba bianca e una tunica altrettanto chiara. E dietro di lui gli ufficiali scorsero due vaghe forme che assomigliavano a Vikram e Ivanov.
*Questa forma forse vi apparirà più chiara. Noi Custodi siamo sempre esistiti, anche quando gli umani, gli andoriani, e le altre razze non abitavano ancora questa piccola parte di realtà. Venimmo creati con il solo scopo di assicurare che i mondi diversi, le realtà diverse, potessero coesistere e in equilibrio. Un equilibrio dinamico in continua evoluzione, in cui le vostre vite tessono le azioni e il vostro tempo definisce i confini, in cui universi paralleli conducono il loro evolversi senza interferire.*
Ci fu una pausa. L'anziano si avvicinò agli ufficiali federali e sorrise.
*Ma decidemmo anche noi di giocare ai Creatori. Così tanti secoli fa generammo questo luogo, da noi chiamato Cuore. Quando nasce una vita, anche tra voi umani, la prima cosa che nasce è il cuore. Il motore generativo di tutto ciò che seguirà.*
Bloch scosse il capo. Qualcosa non lo convinceva, ma la voce del Custode proseguiva: *In realtà voi vedete un pianeta ma noi vediamo un essere vivente. Fu la nostra prima creazione organica. Un enorme pianeta vivente in grado, con il proprio cuore e le proprie arterie, di racchiudere in sé mondi diversi. Una sorta di nostro figlio, che faceva nel suo piccolo quello che facciamo noi nei diversi universi.*
"Cosa è successo a questo vostro... figlio?" chiese Delta.
*Qualcuno ha violato i confini, senza avere la maturità per capire. Come parassiti si sono insediati e hanno iniziato ad alterare l'equilibrio tra universi paralleli.*
I pensieri di tutti andarono ai Fondatori inviati in missione all'alba dei tempi.
"E ora? Cosa volete fare?" chiese Makarri, che iniziava a spazientirsi.
L'anziano si avvicinò a Quatro: *Semplice, cessare la vita della nostra creazione, insieme ai suoi parassiti.*

Crusader, Plancia - 24/06/2396, ore 12.20


Virkam e Ivanov avevano ascoltato la voce. Senza capire come essa era arrivata a loro, insieme ad una forte luce che aveva cancellato i confini della Plancia per avvolgerli in un luminoso sudario. In quella luce era possibile scorgere l'anziano Custode e poco lontano Delta, Quatro e Bloch come sospesi nel vuoto senza limite. Le barriere del tempo e dello spazio sembravano essere completamente rimosse, questo almeno era stata l'unica certezza degli ufficali della Crusader.
"No!" urlò Vikram. "Non potete farlo!", e si assunse la piena responsabilità di contrastare un Dio.