Home Home
 
 
 
 
 
 
SHELDON - MISSIONE 05 RSS SHELDON - Missione 05

05.06 "Andare dall'altra parte"

di Nicholas Rush, Pubblicato il 19-02-2022

USS Sheldon - Sala macchine
19/06/2401 - ore 23.30


Erano passate ormai diverse ore da quando avevano attivato il nuovo sistema di scudi trans fasici e, malgrado fosse un sistema non proprio conforme agli standard nè rispetto a quelli della Flotta nè rispetto alle schematiche di Sheldon, stava reggendo bene: purtroppo però nè Rush nè Kelley avevano calcolato quanto costasse loro tenerli attivi.
Ad intervalli irregolari, nel brusio generale della sala macchine, i monitor di controllo si allarmavano per segnalare uno o più nuclei energetici esauriti ed era necessario sostituirli per mantenere efficiente il sistema.
"Signore, un'altro nucleo si è spento, non possiamo alimentare la griglia energetica degli scudi direttamente dalla rete eps?" chiese un guardiamarina.
"No Guardiamarina, questi scudi richiedono una continua rimodulazione che la rete eps non sarebbe in grado di erogare e non voglio giocarmi i giunti di potenza, ci metterei troppo tempo a rimpiazzarli" rispose Kelley stanco.
* Dannazione questi cosi si consumano in fretta.. * pensò tra sé e sé.
Il capo ingegnere sfiorò il comunicatore "Rush qui Kelley, un altro nucleo è andato.. dovremo spegnere momentaneamente la rete neurale in modo da bilanciare il carico"
=^=Grazie Kelley, ne approfitto per scendere a controllare le gelatine=^= rispose Rush serio.

USS Sheldon - Laboratorio Scientifico
19/06/2401 - ore 01.00


Rush era incredulo: praticamente metà delle sacche di materia biologica erano da buttare e il resto era passato dall'avere un colore blu acceso ad un marroncino chiaro.
Mentre Nicholas era intento ad effettuare una diagnostica, entrò nel laboratorio anche Naky.
"Che è successo a queste gelatine? Non hanno un bell'aspetto... " disse lei sorseggiando una tazza di caffè e porgendo un'altra al collega visibilmente stanco.
"Non lo so ancora, sto effettuando una diagnostica sul circuito di controllo. Sembra quasi che la conduttività elettrica della parte biologica sia degradata per eccessivo sforzo, ma non me lo spiego: alla fine la rete neurale è stata connessa per poche ore, risultati del genere li ho visti solo dopo mesi di connessione continua su altri sistemi".
Rush prese una gelatina nuova dalla scatola dei ricambi sulla sua scrivania "Vedi? Questa è stata appena trattata con il neuro sequenziatore, ma appartengono allo stesso lotto di gelatine. Proprio non me lo spiego..." disse osservando la materia biologica sotto una lampada con ingrandimento.
Distrattamente Rush allungò la mano senza guardare verso la tazza di caffè fumante ma maldestramente la rovesciò scottandosi la mano e facendo cadere il liquido a terra.
"Accidenti!" ringhiò lui.
Naky si avvicinò al collega preoccupata "Calmati adesso, siamo tutti sotto sforzo. Siamo stanchi e sotto pressione, ci sta essere maldestri! Fammi vedere la mano piuttosto.."
"Non è niente di che, solo una scottatura, una benda e mi rimetto al lavoro" disse lui infastidito.
"Ti consiglio di farti dare una controllata in infermeria, il caffè era davvero caldo e potresti infettarti maneggiando qualche sostanza e magari farti qualche ora di riposo..."
"Non ho bisogno che me lo ricordi! E purtroppo non è il momento di riposare, ma dobbiamo trovare delle soluzioni quanto prima al problema dell'energia, a quella grossa frattura che man mano riusciamo a vedere ed al perché non sono capace di far funzionare una maledetta rete neurale!"
I nervi di Rush erano al limite, si abbandonò per qualche secondo all'autocommiserazione prima di fare un lungo respiro "Scusa Naky, non ce l'ho con te, non dovevo perdere il controllo" disse lui passandosi una mano tra i capelli.
"Non preoccuparti, ti capisco, non è' un momento facile per nessuno e ultimamente siamo stati tutti sottoposti ad un forte stress, è normale perdere il controllo" disse la collega poggiando una mano sulla spalla di Nicholas.
All'improvviso il computer diagnostico emise un suono per richiamare l'attenzione: di fronte alla fronte aggrottata di Rush le due gelatine bioneurali che aveva messo in diagnostica si spensero del tutto e anche la nuova che aveva mostrato a Terrell qualche minuto prima era da buttare.
"Com'e' possibile? Questo non ha senso, qui dice che l'attivita' delle cellule e' oltre il 110%... vado in infermeria a fare un passaggio al rigeneratore dermico, devo chiarirmi le idee" disse lui uscendo.

USS Sheldon - Infermeria
20/06/2401 - ore 01.30


Camminando verso l'infermeria Rush incrociò diversi membri dell'equipaggio che uscivano dal locale medico e tutti si massaggiava le tempie o sbadigliando sonoramente. Varcata l'infermeria trovò la dottoressa Cruz e il suo secondo ad assistere due guardiamarina con lo stimolatore di onde Theta.
Jeannette alzò lo sguardo verso Nicholas e roteò gli occhi "Pure lei ci si mette? Dovevo finire il mio turno almeno un'ora fa e invece tra chi non riesce a dormire e chi si fa male perché è' un maldestro cronico mi tocca sempre fare gli straordinari!"
"Un piccolo incidente con il caffè.. solitamente non sono così maldestro ma le ultime ore hanno messo a dura prova tutti noi. Siamo un po' tesi" disse Rush lasciandosi medicare.
"A dura prova? Sarà almeno la settima persona che entra perché a causa della tensione in cui siamo immersi costantemente non riesce a prendere sonno. E poi succedono questi incidenti. Abbiamo i neuroni stimolati oltre il limite"
Le parole della dottoressa Cruz colpirono Rush come una freccia nel cervello.
"Che cosa ha detto?" disse lui con un filo di voce.
"Ho detto che non si riesce a prendere sonno se si è tesi costantemente!"
"No, riguardo ai neuroni sovrastimolati"
"Si, in molti membri dell'equipaggio ho notato un'attività cerebrale sopra la norma, causata dallo stress dei turni serrati e dalla preoccupazione che quegli esseri tornino ad annichilirsi dentro la nave facendo esplodere come un chicco di mais! "
"Ha per caso le cartelle con i dati rilevati?"
"Si certo, perchè? "
Rush si alzò strappando di mano il rigeneratore dermico dalle mani della dottoressa Cruz.
"Li mandi di sopra al mio computer in laboratorio! Forse ho capito una cosa.." disse lui uscendo di corsa dall'infermeria lasciando una basita Janette annuire silenziosa.

USS Sheldon - Laboratorio Scientifico
20/06/2401 - ore 02.00


Naky era intenta a fissare il computer tanto da non accorgersi che Blake era nel frattempo entrato in Laboratorio. Si mise dietro di lei e le poggiò le mani sulle spalle avvicinandosi con il viso al suo orecchio: "Non voglio sembrare sdolcinato, però ho sentito che mi mancavi e ho dovuto fare un salto qui per vederti.." disse lui baciando la guancia di lei.
"Alex! Non qui! Nicholas potrebbe rientrare a momenti, non voglio che ci trovi qui a.. ad.. insomma hai capito. Già non è di grandissimo umore questa sera. "
"Lascialo perdere quel brontolone. Sempre tutto ingessato ..Ah, guardatemi sono un nerd del computer! Hey voi tornate al lavoro, quella manutenzione alla rete di Sheldon non si fa da sola.." disse Alex scimmiottando il collega e cercando di far sorridere la compagna.
Lei per risposta si avvicino' a lui per dargli un bacio "Non sei proprio bravo a fare le imitazioni..."
Ma prima che le loro labbra si toccassero, il computer di Naky richiamò la sua attenzione e lei si volto' lasciando Blake a bocca asciutta.
"Mmh, interessante" disse lei.
Ormai, spento il momento, Alex l'assecondò "Che cosa è interessante?"
"Non vedendo niente e non rilevando niente, riguardo alla frattura e a quegli esseri fluttuanti, ho cercato di pensare fuori dagli schemi e perciò mi sono lanciata sul fare una scannerizzazione a tappeto sulle cose che davo più per scontate, ad esempio la massa dei protoni o il calcolo delle costanti gravitazionali nel punto in cui abbiamo visto la frattura o punto di origine.. come l'ha chiamato il Capitano. Ed effettivamente ci sono delle anomalie.. "
"Che tipo di anomalie?"
"A meno di grosse anomalie spaziali, solitamente gli strumenti rilevano con piccoli scarti trascurabili, sempre gli stessi valori. Ma qui le letture sono tutte fuori scala. Sheldon!"
L'IA si mostrò nella sua forma originale "Dica!"
"Riusciresti ad incrociare, usando i sensori a lungo raggio, le letture dei dati riguardanti le costanti universali e a creare un modello matematico da cui estrapolare una sorta di mappa delle anomalie?"
"E la parolina magica?" disse lui agitando il lungo dito
".. uff.. Per fav.." non fece in tempo a finire la frase che un trafelato Nicholas entrò in laboratorio.
Prese un attimo fiato guardando Naky e Blake.
"Ah perfetto, ci siete entrambi.. e ottimo, ci sei anche tu Sheldon. Per favore attiva una scansione monitorando questi parametri all'interno della stanza"
Ma che vi prende a voi cagnolini? Sheldon qui, Sheldon là, la scansione Sheldon, oddio Sheldon gli scudi, la fontanella nel bar non la puoi usare come cannone per bagnare le persone a tuo piacimento Sheldon. Sheldon non si apre la porta. Ma cosa vi passa per la testa? Avete dimenticato le buone maniere?" disse lui stizzito incrociando le braccia.
Nicholas con un sorriso sarcastico lo fissò digitando al computer senza guardare "Cortesemente, Sheldon, potresti osannarci con le tue maestose scansioni?"
"Uh non c'è bisogno di fare l'indisponente. A te!" disse l'IA roteando il dito in aria.
Naky si alzò dal suo posto "che succede Nicholas?" chiese lei.
Rush esitò un attimo prima di rispondere poi proruppe con un tono di voce più alto del normale ma in maniera forzata "Niente che ti debba riguardare! Stai al tuo posto!"
Naky interdetta fu colta alla sprovvista "Oh scusami, non sapevo che stessi conducendo una tua indagine.. "
Anche Alex intervenne "Ehi, ti sembra questo il modo di rivolgerle la parola?"
Sheldon si trasformò in un piccolo ometto con un sacchetto di pop corn in mano seduto su una poltrona da cinema "Qui aria di baruffa!"
Rush guardò le gelatine disposte sulla sua scrivania e poi il computer con aria interrogativa. "Forse serve uno stimolo maggiore" Nicholas prese la tazza che giaceva vuota buttata in un angolo del tavolo e con tutta la forza di cui era capace la scagliò contro il muro dietro i colleghi mancandoli volutamente di un metro abbondante.
Dentro Naky un misto di stupore, rabbia e tristezza fecero capolino "Nicholas!"
Alex invece era furente "Ti ha dato di volta il cervello? Datti una calmata!" disse il timoniere procedendo spedito verso il collega soffiando dalle narici.
Rush sembrava non curante del gesto ma piuttosto era concentrato sul leggere i dati sul suo computer, in attesa che i calcoli fossero completati.
Blake afferrò Rush per un braccio ma lui si divincolò spingendolo, il che fece infuriare ancora di piu' Alex che prese Nicholas per la collottola.
"Botte! Botte! Botte!" li incitava Sheldon fischiando
All'improvviso Paul entrò nel laboratorio e divise i due ufficiali "Che diavolo succede qui?"
Alex puntò il dito contro Rush "Lo chieda al tenente Rush, è lui che ha dato di matto! "
"Non ho dato di matto, mi serviva una risposta emotiva forte e voi me l'avete servita su un piatto d'argento"
"Ti servo questo su un piatto d'argento.." Blake fece per divincolarsi da Hewson.
"Fermo! Rush una risposta emotiva per cosa?"
"Ho capito cosa succede alle gelatine bioneurali e perche' possiamo vedere quegli esseri mentre Sheldon no" disse Nicholas serafico.

USS Sheldon - Sala riunioni
20/06/2401 - ore 04.00


Dopo che gli animi si furono calmati all'interno del laboratorio scientifico, Rush spiegò l'intuizione avuta in infermeria.
"Dal momento in cui abbiamo attivato la rete computazionale formata dalle gelatine bioneurali, ho notato che stranamente stavano subendo un decadimento accelerato della materia organica, quasi come se questa fosse stata sollecitata a tal punto da perdere ogni proprietà elettrochimica.La mia intuizione si è basata sul fatto che il principio di funzionamento delle gelatine e la loro struttura cercano di rispecchiare nella maniera più fedele possibile i gangli nervosi di cui i nostri cervelli sono fatti. Potremmo dire che sono una riproduzione grezza di una porzione minuscola della nostra materia cerebrale. "
"Ok, Nicholas ma ancora non vedo il nesso con i pazienti della Dottoressa Cruz, non mi sembra che nessun membro dell'equipaggio sia stato colpito da decadimenti cognitivi" sottolineò Adrienne.
"E' vero Capitano, questo perché i nostri cervelli sono molto più complessi e ben schermati, però, e qui la mia intuizione.. è come se anche noi ultimamente fossimo sottoposti ad una sollecitazione maggiore. La Dottoressa potrà confermarlo"
Tutti gli ufficiali si girarono verso Cruz che annuì "Si e' vero, molti membri dell'equipaggio sono soggetti ad un forte stress tale da disturbare i cicli rem del sonno. Ma come dargli torto, sono giorni che parliamo di fantasmi ed esplosioni improvvise."
"Giusto, ma alla Dottoressa mancava un tassello: l'unico modo per far decadere così in fretta una componente bio neurale artificiale, dato che non sono soggette ad emozioni, è irradiarle in qualche modo"
"Ma dalle scansioni di Sheldon non abbiamo mai rilevato nessuna radiazione" proruppe Rezon.
A questo punto intervenne Naky che affiancò il collega nella presentazione "Si, perchè cercavamo le cose sbagliate" premette un pulsante e cambiò schermata sullo schermo principale mostrando grafici di variazione delle onde cerebrali a partire dai primi rilevamenti dei fantasmi fino a quel momento.
"Abbiamo cercato di misurare con i sensori medici le onde Alpha e Beta dei nostri cervelli e sono tutte fuori scala, valori talmente alti da essere irradiati e compromettere così le gelatine bioneurali"
"Ma come e' possibile? La fonte di una tale irradiazione deve essere vicinissima e molto potente!" disse Jeanette.
"La colpa è nostra, Dottoressa. E quando dico nostra intendo di noi Betazoidi " disse Naky lasciando tutti a bocca aperta.
"Può spiegarsi meglio Tenente?" disse Adrienne.
"Intendo dire, Capitano, che solo in questa stanza la percentuale di Betazoidi e' maggiore rispetto a tutti gli altri: la nostra conformazione cerebrale è piu' sviluppata rispetto alla controparte umana e ancora molti misteri avvolgono le potenzialità della materia cerebrale. Ritengo possibile quindi che nella nostra situazione attuale, unita ad una componente emotiva, noi Betazoidi stiamo fungendo da "cassa di risonanza" per questa irradiazione anomala e proiettiamo all'esterno le nostre onde cerebrali. Vi mostro un esempio pratico, guardate i grafici delle onde Alpha. "
Mostrò a tutti il video di Rush che lanciava, cogliendo Terrell e Blake alla sprovvista, la tazza contro il muro scatenando una risposta emotiva da parte di entrambi. I grafici delle onde Alpha e Beta schizzarono alle stelle.
"E non ha solo colpito la rete neurale, ma anche i nostri cervelli, stimolando le nostre cortecce occipitali e permettendo anche ai non betazoidi di guadagnare il potere di vedere dei piccoli scorci di quegli esseri biologici simili a dei fantasmi per brevi istanti.. ossia nel momento in cui stanno per annichilirsi e quindi la loro energia è al punto critico. Al prezzo di avere un'attività sui gangli nervosi così intensa da farci letteralmente perdere il sonno.."
"Fantastico, e in questa nave più di un terzo dell'equipaggio è betazoide!" Adrienne profondò nella poltrona massaggiandosi le tempie "Tutto questo però ci riporta alla domanda iniziale: come possiamo chiudere qualcosa che non c'è? "
"Anche a questo c'è una spiegazione" riprese la parola Naky "Abbiamo definito che quegli esseri, si trovano fuori fase rispetto a noi e per intervenire dobbiamo trovare un modo per passare dall'altra parte.."
"Dall'altra parte, cioè andare in un Universo Specchio?" disse Blake.
"Non proprio Alex, l'Universo Specchio è solo una delle infinite possibilità, noi dovremo fare invece un piccolo salto dall'altra parte, un Universo vicinissimo al nostro quasi sovrapposto. "
"Capitò una cosa simile anche alla Voyager se non ricordo male ma non andò a finire bene per una delle due navi.." proruppe Hewson.
"In quel caso fu diverso, si trattò di un'anomalia tale per cui due Voyager identiche stavano occupando lo stesso spazio fisico nella stessa dimensione.. ma ci arriveremo alle complicazioni. Naky..." disse Rush rispondendo al Consigliere e cedendo nuovamente la parola alla collega.
"Per fare questo salto, dovremo trovare il punto adatto, che è la chiave di tutto: grazie agli avanzati sensori di Sheldon, ho potuto tracciare una serie di macchie deboli, punti in cui le costanti fondamentali dell'Universo, come ad esempio velocità della luce, gravità o la massa del protone mostrano valori fuori scala. Come risultato in queste particolari zone la "membrana" tra le realtà.. se possiamo chiamarla così.. è più sottile, quasi porosa, tanto che può essere attraversata. Sono solitamente un fenomeno molto raro, riscontrato solo in prossimità di wormhole ad esempio, ma in questa particolare zona dello spazio sono più frequenti, forse perchè nell'altra realtà, quella dove vivono quelle creature, una stella è collassata dove invece da noi c'è il nulla. D'altronde le possibilita' sono infinite. Servirebbe indirizzare solamente la giusta quantià' di energia nel punto giusto per aprirci un varco."
"Quindi teoricamente potremmo passare dall'altra parte?" chiese Adrienne.
"Teoricamente sì. Trovato il punto dovremmo usare una grandissima quantità di energia ma.." si blocco' Naky.
"Ma cosa Tenente? " disse Rezon.
"C'e' qualche problema nell'affrontare un viaggio del genere" rispose Rush.
"Prima di tutto dobbiamo trovare il punto adatto e ammesso che lo troviamo, dovremo spremere come limoni tutte le nostre celle energetiche. Secondo lacereremmo il tessuto tra i nostri universi, ciò significa che oltre a passare noi, ciò che è dall'altra parte potrà passare di qua. Ma soprattutto...La Fisica. Quella è ineluttabile: l'energia con cui entreremmo nel varco verrà sospesa ma poi andra' ripristinata. Quindi una volta passati di là, risolto il problema e trovato un modo per mettere una toppa tra gli universi dovremo trovare anche il modo di rientrare e non andare a schiantarci contro un pianeta o una stella morente di qua. Ma soprattutto dobbiamo considerare il fattore piu' importante: non potremo rimanere troppo tempo dall'altra parte, per una questione di trasferimento di masse. L'Universo e la natura in generale funzionano in un perfetto e armonioso equilibrio che noi andremo a sconvolgere trasferendo la nostra massa da un punto ad un'altro, quindi oltre all'energia dovremo ripristinare la stessa identica quantita' di massa. Pena una probabile, per non dire certa reazione a catena di fenomeni incontrollati che porteranno alla distruzione nella peggiore delle ipotesi entrambe le due realta'. "
"La solita noiosa giornata nel quadrante delta..." disse Blake sarcastico.
Per Adrienne erano veramente tante informazioni da assimilare tutte insieme: le fischiavano le orecchie e aveva bisogno di pensare. Sheldon, che fino a quel momento era rimasto in silenzio iniziò a battere le mani lentamente. "Ma che bravi, sono veramente stupito. Ci siete arrivati tutti da soli, certo siete stati a tratti sgradevoli ma devo ammettere che non pensavo che la vostra minuscola materia grigia potesse anche solo concepire cose del genere"
"Tenente Terrel, inizi subito la ricerca di un punto adatto per il passaggio. Dobbiamo fermare questa invasione prima che degeneri del tutto, non possiamo stare a guardare impotenti"
Sheldon interruppe Adrienne "Non c'e' bisogno di cercare, ho già trovato una coppia di pulsar sufficientemente vicine a noi e con il giusto mix di energia e costanti universali decadenti" cambiò la sua forma indossando un costume da bagno e la tenuta da sub con tanto di pinne e boccaglio "Quando ci immergiamo?"