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SHELDON - MISSIONE 05 RSS SHELDON - Missione 05

05.05 "Un angelo tra noi"

di Paul Hewson, Pubblicato il 19-02-2022

USS Sheldon- plancia
19/06/2401 - ore 18.45


In plancia era calato un silenzio innaturale, quasi che un qualsiasi piccolo rumore, potesse disturbare Blake e Rezon nel loro difficile compito di evitare di entrare in collisione con le entità che li stavano minacciando. Anche la piccola Nami, seduta sulla poltrona di Faith, di solito molto ciarliera, sembrava aver capito che era meglio stare buona e non disturbare i grandi.
La potente nave, dopo aver danzato tra le entità sconosciute, era riuscita a prendere un po' distacco, ma era chiaro che non potevano continuare così ancora a lungo.
"Terrell c'è un modo per nascondere la nostra presenza? O almeno per confondere le entità, così che smettano di inseguirci!"
La giovane scienziata stava già cercando un modo per sfuggire a questa caccia improvvisa.
" Ci sto lavorando Capitano, ho bisogno di un po' di tempo!"
"Blake, Rezon quanto potete proseguire così?"
I due alzarono appena gli occhi dalle rispettive postazioni scambiandosi uno sguardo d'intesa, e poi, fu Kyel a rispondere per entrambi :
"Per tutto il tempo necessario, Capitano!"
In quel momento Hewson entrò in plancia e si diresse verso la bambina seduta sulla poltrona del Capitano.
"Eccomi qua Nami, vieni lasciamo lavorare Adrienne ." E tese le braccia per prendere la piccola che si lasciò sollevare tranquilla. Mentre si avvicinavano alle porte del turboascensore Nami chiese "Zio Paul perché i fantasmini ce l'hanno con noi?Cosa vogliono?"
"Perché pensi che vogliano qualcosa da noi Principessa?" Chiese il Consigliere guardandola negli occhi " è solo una circostanza casuale se ci troviamo sulla stessa loro strada." rispose Paul entrando in ascensore.

USS Sheldon- plancia
19/06/2401 - ore 20.30


Quasi due ore dopo Terrell aveva individuato una stella pulsar le cui radiazioni sembravano confondere i fantasmini e Faith diede l'ordine di fermare la nave.
Jenkins, che non riusciva a smettere di pensare alle parole di Nami, si girò verso la Faith.
"E se Nami avesse ragione?" chiese attirando su di sé gli sguardi dei presenti in plancia.
"Cosa intende Jenkins?" rispose il Capitano.
"Abbiamo pensato che la propagazione di questi esseri nel nostro spazio sia una manifestazione casuale, ma quello che abbiamo subito, ed evitato grazie alla prontezza del Comandante Rezon, era un attacco in piena regola e noi ne eravamo sicuramente i destinatari."
"Non volevo crederlo, ma stavo pensando anch'io alla stessa possibilità e, a proposito, come ha fatto Rezon a capire cosa stava succedendo?"
Il risiano seduto a braccia conserte alla postazione di secondo navigatore, guardò il suo Capitano quasi con stupore e rispose:
"Sinceramente non lo so... sesto senso? Però sarebbe strano, considerando la mia completa chiusura a qualsiasi manifestazione telepatica e affini! Stavo ascoltando Naky e improvvisamente ho sentito come l'urgenza di guardare il monitor alle sue spalle, e ho visto i valori dei raggi Gamma schizzare alle stelle. Da quel momento ho agito d'impulso."
"Voglio saperne di più. Faith a Hewson: la sua presenza è gradita nel mio ufficio." e dopo aver ricevuto conferma dal Consigliere che sarebbe arrivato subito, Adrienne si diresse nel suo ufficio, seguita da un cupo Rezon.

USS Sheldon - Ufficio del Capitano
19/06/2401 - ore 20.40


Paul si era fatto spiegare il motivo della convocazione: Adrienne voleva essere certa che quella di Kyel fosse stata una semplice intuizione o se ci fosse qualcos'altro.
"Kyel, proveremo con un'intervista cognitiva: non temere, non è niente di invasivo. Chiudi gli occhi, rilassati e concentrati solo sulla mia voce: adesso ripensa a quei momenti che hanno preceduto il tuo intervento. Cosa hai sentito in quel momento?"
Kyel obbedì, fidandosi dell'esperienza di Paul e si lasciò guidare dalla sua voce calda e persuasiva. Le immagini e i suoni di quei momenti gli tornarono nitidi, come se li stesse vivendo adesso: sentiva Naky che diceva "Sì me l'hai ripetuto cento volte.. ma facciamolo! " e qualcuno che gli diceva di guardare il monitor "io chiamerei Adrienne e la farei tornare in plancia per approvare sto maledetto piano d'azione" e ancora qualcuno che gli ordinava di voltarsi e, sentendo l'urgenza in quella richiesta, lui aveva obbedito
"Chi era quel qualcuno Kyel?" gli chiese Hewson con lo stesso tranquillo tono di voce.
Kyel si concentrò ancora di più, sforzandosi di capire da chi proveniva quel comando urgente, guardando la scena che aveva vissuto, come se fosse uno spettatore esterno, ma non c'era nessuno oltre a loro. Poi lo vide che fluttuava sopra le loro teste, una di quelle entità sconosciute aleggiava sopra di loro.
Faith e Hewson si guardarono stupiti dalle affermazioni fatte dal Numero Uno, ma delle quali non avevano dubbi.
"Quindi uno di loro è tra noi. E, se quelli che ci hanno inseguito, lo stessero cercando? Ma perchè sono disposti a distruggere il nostro universo pur di trovarlo?" erano solo alcune delle molte domande che Faith si stava ponendo.
"Dobbiamo assolutamente comunicare con questi esseri!" disse Rezon esprimendo a voce quello che la betazoide stava pensando, ricevendo dalla donna uno sguardo complice.
Faith, Rezon e Hewson tornarono in plancia a passo di carica e la prima disse "Signor Terrell dobbiamo rilevare un essere trans fasico all'interno della nave: è possibile?'"
"Adattando il sistema che abbiamo utilizzato per gli scudi trans fasici, credo di sì."
"Molto bene: lo faccia! C'è una creature di queste a bordo della Sheldon e dobbiamo poterla vedere."
"Subito Signora." rispose la giovane Ufficiale scientifico, chiamando Kelley perché la potesse coadiuvare.
Un'ora dopo Terrell era pronta e lo comunicò a Faith.
"Allora Signori, vediamo un po' dove si nasconde il nostro fantasma: attivare!"
Naky fece volare le mani sulla consolle : "Fatto!" disse un secondo dopo.
Tutti i presenti vennero attraversati da un leggero brivido, e cominciarono a guardarsi intorno, nella speranza di vedere qualcosa.
Rezon alzò lo sguardo verso il punto dove aveva visto l'essere avvertirlo del pericolo imminente.
Adrienne seguì lo sguardo del suo Secondo e , come lui si bloccò ad ammirare un essere di forma umanoide, completamente calvo con enormi occhi blu che spiccavano su una pelle bianca e traslucida e con uno strano alone di luce dorata che lo faceva risplendere come "Un'angelo!" disse Hewson che aveva imitato i suoi due compagni, guardando con meraviglia nello stesso angolo.