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USS NOVALIS - MISSIONE 16 RSS USS NOVALIS - Missione 16

16.07 "Capre e cavoli"

di Nathel Sev, Pubblicato il 20-10-2017


SS Kolga - Plancia
D.T. 26/03/2396 Ore 06:25 - D.S. 73232.97


Ayace era rimasto sveglio a pilotare la Kolga in rotta verso la Nebulosa come ordinato dal Capitano, permettendo agli ufficiali di riposare. Il primo a tornare in plancia fu Nimosit, che entrò sbadigliando.

"Rapporto."
"Buongiorno signore." Rispose uno stanchissimo Ayace. "Tutto sotto controllo. Tra quattro ore dovremmo arrivare ai margini della nebulosa."
"Notizie della Novalis?" Domandò all'improvviso Thevek che li aveva raggiunti.
"Niente di nuovo."
"Perfetto. Vada pure a riposare Tenente, grazie." Disse Nimosit dando una pacca sulla spalla ad Ayace.

Mentre il tenente stava uscendo entrò Sev che lo fermò.

"Tieni, mettiti questi nelle narici, ti aiuterà a dormire." Disse passando due piccoli batuffoli facendo un occhiolino.
"Grazie capo." Disse l'altro mentre arrancava fuori dalla plancia.
"Cosa gli hai dato?" Domandò un incuriosito Nimosit.
"Tessuto imbevuto di aceto Ferasan...ne ho trovato una piccola bottiglia nella cambusa." Rispose spensieratamente il bajoriano.
"Ma non è paragonabile ad un anestetico??"
"Esattamente, consigliere, perfetto per non sentire questa puzza ... e nemmeno il naso per qualche ora..."

Risero tutti e tre, ma si interruppero quando arrivò un messaggio che Nimosit si affrettò a leggere.

Dopo qualche minuto si voltò verso i compagni.

"Dunque, il Capitano ci ha aggiornato inviando una mappa più dettagliata della zona dove dovremo andare. All'interno della nebulosa c'è un pianeta errante, e sembra che Romanov, Di Maria, Kuz e Oxila siano prigionieri lì. L'incontro con Yelen è lì vicino, forse un asteroide catturato dalla gravità del pianeta. La nostra missione è semplice: incontrare Yelen per risalire al fornitore e smantellare questo traffico di trilitio e siluri, e, ovviamente, salvare i nostri compagni."

Dopo qualche secondo di silenzio per metabolizzare le informazioni Sev domandò: "Come mai la Novalis non fa irruzione suonando la carica e risolve tutto?"

Con un sorriso accennato Nimosit rispose: "Sembra che sia possibile la presenza di vascelli nemici, e il Capitano non vuole rischiare uno scontro aperto, che potrebbe anche vincere ma che farebbe scappare il responsabile del traffico. Dobbiamo agire in segreto e salvare capra e cavoli."

"Fammi indovinare, un altro dei tuoi modi di dire terrestri...?"

Ridendo Nimosit gli rispose "Esatto, vecchio mio, dobbiamo salvare tutti."

Rimasero seri e in silenzio per qualche minuto e poi il Primo Ufficiale domandò: "Dunque, che ne dite?"

"La cosa è complicata. Ho bisogno di un rinforzo della sicurezza, trasfigurati anche loro come Romulani. Non sapendo con chi o cosa avremo a che fare ho bisogno anche del 'necessaire' per le incursioni: armature, fucili ed esplosivi. È possibile?"

Nimosit trafficò alla consolle per qualche minuto e poi, senza girarsi verso gli altri, rispose:"Potremmo incontrarci con una navetta della Novalis qui, per poi procedere...si può fare."

"Per quanto capisca il punto di vista del nostro Capo Sec, vorrei ricordare che è una missione in incognito, non possiamo presentarci da Yelen in venti equipaggiati per una guerriglia." Alzò la mano per impedire a Sev di iniziare

"Anche se trasfigurati. Lo spaventeremmo e andrebbe a monte tutta l'operazione."

"Hai ragione, ma la mia priorità è la protezione della nave e del suo equipaggio, quindi non posso, in tutta onestà, accettare un piano che non preveda di salvare gli altri." La voce di Sev era gentile, ma Thevek capì, anche senza le sue peculiarità razziali, che era estremamente risoluto e difficilmente avrebbe cambiato idea.

"Capisco il tuo punto di vista, ma abbiamo due opzioni: andare prima da Yelen o mandare a monte la missione e andare al salvataggio."

"Non necessariamente..." Intervenne Nimosit. Riprese subito avendo catturato l'attenzione dei due. "E se riuscissimo a fare entrambe le cose? È talmente ovvio che ci stava sfuggendo. Recuperiamo i rinforzi e l'equipaggiamento, e mentre arriviamo al punto d'incontro con Yelen, Sev e la squadra di sicurezza vanno al salvataggio."

Con un sorriso a 32 denti Sev rispose "Ci sto! Ma portatevi Ayace con voi, Yelen lo conosce e ha la copertura pronta."

"Non vorrei spegnere il fuoco dell'entusiasmo, ma come intendete far sbarcare il gruppo senza mettere in allarme l'installazione?"

I tre si guardarono pensierosi. Nimosit si voltò verso la consolle e riguardò la mappa inviata dalla Novalis.

"Ci sarebbe una base stellare in orbita al pianeta...chiamarla base è esagerato. Sembra in disuso, ma c'è ancora energia. Forse è stata costruita prima della costruzione delle miniere sul pianeta..."

"Miniere? Di cosa?" Domandò Thevek.

"Numex25." Rispose Nimosit

"Ah, interessante...ok, c'è una base, ma come intendi usarla?" Domandò rivolta a Sev

Il bajoriano ci pensò un minuto e rispose con un ghigno sbruffone. "Saltando."

"Cosa?!"

"Arriviamo a pochi km dalla base, noi saltiamo con le tute, che mi faccio portare, e arriviamo alla base. Prendiamo il controllo e da lì troviamo un modo per scendere sulla superficie."

Thevek e Nimosit si guardarono e scossero il capo.

"Se pensi di potercela fare..."

"Siamo addestrati per poterlo farlo, capo. Fidati."

Nimosit si voltò verso il consigliere "Che ne dici?"

"È un azzardo, ma sembra assurdamente sensato..."

"Ok, andata. Fai una lista dell'equipaggiamento e delle persone che ti occorrono e la invio alla Novalis."

"Cinque minuti." Rispose il bajoriano sedendosi e armeggiando con un d-padd.

Luogo sconosciuto - Area detentiva (superficie planetaria)
D.T 26/03/2396 Ore 07.15 - D.S. 73233.07


Nonostante quanto preventivato, nessuno passò a prendere il dottore e Kuz, ma questa possibilità era stata sufficiente per non farli dormire tranquillamente. Qualcuno si era preso la briga di portar ai prigionieri da mangiare e così si ritrovarono tutti e quattro nel centro della cella.

"Oramai le operazioni di recupero dovrebbero esser partire, no?" Domandò sottovoce ma comunque agitato Oxila.

"Decisamente la Novalis ha già capito che qualcosa non torna, di finestre ce ne sono state tante, ma devono agire con prudenza. Probabilmente avranno richiamato Nimosit e la sua squadra." Rispose Romanov con un tono neutro.

"Però non possiamo aspettare senza fare nulla, no?" Ribattè il pilota.

"Certo che no. Purtroppo ho pochissime informazioni..."

"Qualcosa potrei dirvela io..." Interruppe Di Maria. "Sono praticamente certo che il nostro misterioso interlocutore sia un Breen. E ad un certo punto ha parlato con un altro individuo, e sono pronto a scommettere che si tratti del Comandante Folie."

"Il primo ufficiale della base?!" Domandò stupita Kuz

"Ha senso." Concordò Romanov "Si troverebbe in una posizione privilegiata per gestire e coprire tutto quanto. A proposito, dottore, ottima osservazione per il Breen."

"Grazie. Comunque io mi preoccuperei delle radiazioni elettromagnetiche. Siamo qui da un bel po' e non ho modo di verificare il nostro stato di salute attuale. Qualcuno di voi ha visto schermature o equipaggiamento per proteggere il personale?"

I tre si guardarono e fecero cenno di no con la testa.

"Speriamo allora che non siano stati talmente folli da lavorare senza aver prima adeguatamente schermato la base..."

Si interruppero perché sentirono dei passi in avvicinamento. Dopo poco il misterioso interlocutore entrò nel loro raggio visivo confermando la teoria di Di Maria.

"Bene, Dottore e Ufficiale Scientifico" disse indicando Di Maria e Kuz mentre apriva la cella "prego, seguiteci." Poi continuò: "Voi altri non fate scherzi, o chissà cosa vi potrebbe succedere..."

I quattro si scambiarono uno sguardo e poi Kuz e Di Maria uscirono.

SS Kolga - Plancia
D.T 26/03/2396 Ore 11:07 - D.S. 73233.51


La Kolga era appena ripartita dopo aver accolto a bordo la squadra speciale e l'equipaggiamento della Novalis. I nuovi arrivi si erano già espressi sulla puzza in almeno una ventina di modi differenti e non accennavano a smettere. Ma nonostante questo Sev li aveva già messi al corrente della missione e si stavano preparando.

"Propellente per i propulsori di manovra." Disse Sev

E tutti risposero in coro "Carico!"

"Riserve di ossigeno"

"Cariche!"

"Kit di riparazione di emergenza delle tute."

"Pronto."

"Batterie principali."

"Cariche!"

"Batteria d'emergenza."

"Cariche!"

=^= Sev, vedete di essere pronti. Tra pochi minuti entriamo nella nebulosa seguendo le indicazioni di Tzo, ma dovremo fare una deviazione per arrivare a portata della base. Non volendo farci scoprire spingerò al massimo questa carretta e ci fermeremo pochissimi secondi. =^=

Sev guardò la squadra da sbarco e tutti fecero un cenno affermativo con la testa mentre calavano il casco assicurandolo al resto della tuta.

=^= Siamo già pronti. =^= Rispose il bajoriano sistemandosi il casco.

Nimosit diede fondo a tutte le sue abilità per fare andare al massimo la Kolga senza farla spaccare in due. Thevek al suo fianco lo aiutava per quanto possibile.

Poi all'improvviso:

=^= Sev, andate! Avete 6 secondi e poi devo ripartire! =^=

Nemmeno 4 secondi dopo la consigliera disse: "Sono fuori, parti, parti!"

Il primo ufficiale diede fondo ai motori e ripartì verso le coordinate previste.

"Hai già pensato a cosa dire a Yelen per questa deviziane?" Domandò Nimosit a Thevek.

"Si, daremo la colpa al nostro scapestrato pilota." Rispose indicando Ayace che li guardò con uno sguardo abbattuto mentre i due ufficiali ridevano.

Spazio nei pressi della base orbitante
D.T 26/03/2396 Ore 11:21 - D.S. 73233.53


I sei uomini, compreso Sev, balzarono fuori dalla Kolga appena il portellone si aprì e diedero subito una poderosa spinta con i propulsori per allontanarsi dalla nave il prima possibile. Individuarono rapidamente la base e si aprirono a ventaglio per diminuire ulteriormente le possibilità di essere individuati. Dopo una decina di minuti arrivarono ad una ventina di metri e iniziarono a studiare la base alla ricerca di un portello da usare per entrare. Onde evitare di essere intercettati dovevano procedere in completo silenzio radio, quindi per comunicare dovevano essere a portata visiva. Dopo qualche minuto uno degli uomini fece cenno agli altri di aver trovato un portello. Si avvicinarono e procedettero a forzarlo con una microcarica ben piazzata e appena entrati bloccarono l'allarme che era scattato. Dopo circa 10 minuti dall'uscita dalla Kolga la squadra era all'interno della base.

Le analisi erano corrette, la base aveva ancora un po' di energia, il giusto per mantenerla in buono stato, ma il supporto vitale era minimo, pertanto mantennero le tute e i caschi. La squadra si divise in tre e iniziò a perlustrare la base alla ricerca di un metodo per scendere sul pianeta. Dopo una decina di minuti un membro della squadra richiamò gli altri inviando un solo "bip". Quando furono tutti riuniti videro che la sala teletrasporto era ancora operativa e analizzando i registri scoprirono che era usata regolarmente ogni due giorni per il trasporto di materiale imprecisato. Dai registri trovarono anche le coordinate, un punto abbastanza appartato rispetto alle miniere. Mentre analizzavano questi dati Sev utilizzò i sensori della base per individuare i suoi compagni.

*La fortuna è dalla nostra...* Pensò mentre il computer gli indicava la posizione dell'unica forma di vita Trill del pianeta.

Si voltò verso gli altri e fece loro cenno di prendere un bel respiro e di aprire il casco, cosa che fece anche lui e parlò in frettissima:

"Usiamo il teletrasporto ma andiamo in un posto più riparato. Pensaci tu." Disse indicando un membro della squadra. "Poi diretti verso queste coordinate." E si rimise il casco per riaprirlo dopo poco. "Dai sensori sembra ci siano 12-15 persone al massimo, oltre ai nostri compagni. Phaser su massimo stordimento."

Richiuse il casco e si preparò per la partenza.