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DS16GAMMA - MISSIONE 27 RSS DS16GAMMA - Missione 27

27.02 "Indizi non casuali"

di Tara Keane, Pubblicato il 22-06-2022

DS16Gamma - Infermeria
13/05/2402 ore 09.25


Aymane e Riccardi si erano dati appuntamento in infermeria , dopo che la dottoressa Bly aveva informato il Capitano che alcuni dei feriti dall'esplosione erano in grado di rispondere a qualche domanda.

In particolare i due erano ansiosi di sentire cosa avesse da dire il Ferengi Borok, nel cui ufficio/alloggio era stata fatta esplodere la bomba: purtroppo non appena chiesero di lui alla Dottoressa , appresero che era uno dei feriti più gravi, e che il poveretto era vivo solo perché al momento dello scoppio si trovava nel corridoio davanti alla porta. Aymane, avendo bene in mente come era ridotta la porta di quella stanza, pensò che quel Borok dovesse avere dei buoni santi in paradiso.

Si apprestarono allora a fare domande ai feriti meno gravi, ma nessuno aveva niente di particolare da riferire, in quanto essendo per lo più uomini d'affari di passaggio sulla Stazione, non riuscivano a credere di poter essere la causa di un attentato.

Decisero di cercare il segretario di Borok e di fare qualche domanda a lui, quando l'attendente di T'Lani chiamò, riferendo che l'Ambasciatrice gradiva un colloquio col Capitano urgentemente.

"Sarà meglio che vada, se T'Lani dice Urgentemente, deve essere importante!" disse Aymane a Riccardi-

"Credo anch'io" rispose il Capo della Sicurezza che conosceva la vulcaniana da diversi anni." Io intanto vedrò di fare qualche domanda al socio di Borok: magari potrebbe dirci se qualcuno aveva dei motivi di risentimento verso di loro."

"Risentimento verso un Ferengi? Strano non potrei immaginare nessuno ad avercela con uno di loro!" disse ironicamente Aymane, facendo un sorriso tirato a Riccardi "Mi tenga informato." Ed uscì dall'Infermeria per recarsi da T'Lani



DS16Gamma - Sezione in costruzione Foresta Klingon
13/05/2402 ore 09.30


Durani e Warren avevano raggiunto la zona da dove era stata teletrasportata la bomba e da diverse ore stavano cercando indizi sull'origine del teletrasporto col supporto di Stilgar: Rogal in persona sopraintendeva alla realizzazione della sezione dedicata all'habitat klingon e il fatto che la bomba fosse stata fatta passare da lì, senza che nessuno degli addetti alla sicurezza della zona si fosse accorto di nulla, lo aveva fatto imbestialire. Durani immaginò quanto potesse essere stata forte la rabbia di Rogal, considerando anche che da qualche mese a questa parte l'Ambasciatore Klingon e Tara si stavano frequentando pochissimo, un po' a causa dei lavori di ammodernamento della Base che rubavano al Capo OPS molto tempo e per altri motivi che Durani non aveva chiesto all'amica, e che avevano reso il Klingon estremamente nervoso.

Stilgar si era offerto volontario, più per allontanarsi dalla furia del suo Signore, che per reale desiderio di scoprire il colpevole: in fondo non era morto nessuno e chi ci aveva rimesso di più era stato un viscido ferengi. Stava ancora ripensando alle parole di Rogal quando Durani li chiamò "Da questa parte, credo di aver trovato qualcosa!"

Arrivati nel punto dove era la klingon Warren sempre col tricorder attivo, chiese "Cosa c'è? Io non vedo niente!"

Al che la klingon indicò un minuscolo pezzo di tessuto, impigliato sul ramo di una pianta i cui rami erano ricoperti di spine. In quell'intrico di rami e foglie un dettaglio così piccolo sarebbe potuto passare inosservato ai più, ma non ad una minuziosa come Durani.

"Ottimo, se siamo fortunati ci sarà un po' di DNA!" Warren prese il campione con cautela e lo ripose in un contenitore per prove.

"Sicuramente " rispose Stilgar" le spine di queste piante non amano essere toccate e secernono pure una sostanza tossica come difesa."

"Avviso, allora, la Dottoressa Bly di stare attenta se qualcuno si presentasse con segni di intossicazione. Manderemo anche le specifiche di questa pianta in infermeria, così lo sapranno identificare senza errori."

"Dirò al nostro botanico di fornire le specifiche al vostro Dottore." Disse Stilgar e mentre Warren se ne andava per analizzare il campione di tessuto trovato, i due klingon decisero di perlustrare ancora un po' la zona.



DS16Gamma - Ufficio dell'Ambasciatrice T'Lani
13/05/2042 ore 09.35


"Se devo essere onesto Ambasciatrice, nonostante le parole di Trulissa, non credo che ci siano loro dietro l'esplosione: potrebbero avere un contatto su DS16, questo sì, che li tiene informati su quanto avviene da noi!" Il Capitano aveva ascoltato con attenzione il resoconto di T'Lani sull'ultimo colloquio che la vulcaniana aveva sostenuto con il rappresentate di Baha'i, e, per sua fortuna, l'anziana Ambasciatrice non si perdeva in prolissi dilungamenti, tipici della sua razza, ma arrivava sempre al sodo della questione, senza indugi e per questo la apprezzava molto.

"Sono dello stesso parere Capitano, ha solo cavalcato l'onda di questo episodio per volgerlo a suo favore, probabilmente anche agli occhi dei Bahahiani medesimi, sperando in chissà quale tornaconto." Disse impassibile come al solito T'Lani.

"Però c'è qualcosa che la preoccupa, altrimenti non avrebbe richiesto di vedermi con urgenza." Rispose il Trill che aveva ormai imparato a conoscere l'Ambasciatrice

"Quell'uomo ha un odio così profondo per tutto ciò che non è conforme ai suoi sacri scritti che temo questo episodio possa avergli fatto venire qualche malsana idea nei nostri confronti, per punirci in qualche modo."

"Punirci? E perché? Perché non crediamo nei loro stessi dei? E' follia!"

"Pienamente d'accordo, ma lei non ha visto lo sguardo rabbioso di quell'uomo: credo possa spingersi a compiere atti inconsulti."

"Terrò conto del suo parere" rispose Aymane che si fidava molto dell'esperienza della vulcaniana "Raccomanderò a Riccardi di controllare anche quella pista, non vorrei ritrovarmi con un altro buco sulla Stazione." E ringraziando T'Lani si alzò e prese commiato .



DS16Gamma - Disco B - area alloggi
13/05/2042 ore 09.45


Voki l'aiutante del ferengi Borok, stava cercando di organizzare il lavoro dal suo terminale, dato che il suo capo sarebbe stato fuori dai giochi per in po', toccava a lui portare a termine gli affari che avevano in corso e, poiché considerava Borok un'incompetente che aveva fatto carriera grazie alla famiglia importante d'origine, era più che convinto che sarebbe riuscito nel suo intento. Aspettava da un momento all'altro l'arrivo di Riccardi che gli avrebbe fatto domande su chi li potesse volere fuori dai giochi. E lui sapeva benissimo su chi indirizzare le indagini: sui nausicaani. E su uno in particolare, non che fosse colpevole di chissà quali colpe, solo di essere arrivato sulla stazione al momento sbagliato.

Il nausicaano in questione, giaceva sedato e legato come un salame, in uno dei loro container fermo nella stiva di carico 5, tra quelli in attesa di essere riempiti di merci. E il poveretto, all'altezza del gomito destro, aveva un piccolo strappo nella manica della casacca e un graffio sul braccio.

Voki doveva solo aspettare che il veleno della pianta Klingon facesse effetto e poi avrebbe fatto ritrovare il corpo del nausicaano, con le altre prove che lo legavano all'esplosione sparse casualmente nel suo alloggio. La Federazione non ama che le sue Stazioni spaziali vengano fatte esplodere e così avrebbe indagato sulle attività dei loro rivali in affari, costringendoli magari ad abbandonare il settore e lasciare campo libero alle operazioni Ferengi. Voki si risvegliò dai suoi sogni ad occhi aperti, quando sentì Riccardi che si annunciava alla porta, ed assunse la sua aria più innocente per prepararsi al colloquio.