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DS16GAMMA - MISSIONE 27 RSS DS16GAMMA - Missione 27

27.00 "Una tranquilla giornata di lavoro"

di Steje Aymane, Pubblicato il 18-05-2022

Deep Space 16 Gamma
Disco B, Attracco 3 - Navi passeggeri Sandex
12/05/2402 - ore 09:18


La folla di operai civili uscì ordinatamente ma chiassosamente dal cancello di sbarco della stazione. Gli uomini della sicurezza faticarono un po' per instradarli tutti verso i tornelli di controllo in modo che potessero mostrare i documenti.
Le operazioni di aggiornamento dei dischi di attracco erano in piena attività già da qualche mese, l'ammiragliato aveva approvato il progetto di ristrutturazione per creare delle biosfere naturali.
Ognuno dei sei dischi avrebbe accolto una diversa riserva naturale di circa 30 ettari con biomi rappresentativi dei pianeti dei quadranti alfa e beta: un riserva marina terrestre, un deserto vulcaniano, una steppa glaciale andoriana, una foresta klingon, una laguna romulana e una palude cardassiana. Dopotutto Deep Space 16 Gamma era il biglietto da visita della Federazione nel quadrante Gamma.

Circa cinquemila operai lavoravano incessantemente alla realizzazione del progetto e mensilmente si davano il cambio in gruppi di mille con altrettanti umoni che arrivavano con navi passeggeri attraverso il tunnel bajoriano. Un lavoro mastodontico che però mostrava già da ora i suoi frutti... la vista dalla sala controllo era incredibile.
Due uomini, apparentemente sconosciuti l'uno all'altro, attirarono per qualche attimo lo sguardo vigile della sicurezza. Uno era registrato come William Black, operaio specializzato nell'uso di muletti gravitazionali per il trasporto di carichi pesanti. Il secondo era Raj Tarek, tellarita, esperto in xenogiardinaggio. Due operai come ce ne erano molti, perché settori abbastanza generici, ma che l'uomo della sicurezza era sicuro di aver già visto nella squadra precedente ormai partita da una settimana. Voleva fare rapporto ma un gruppo di operai decise di essere stufo dei controlli e cercò di passare il gate d'ingresso senza attendere, quando la situazione si fu tranquillizzata era ormai troppo trardi e l'addetto alla sicurezza si era dimenticato l'accaduto.



Deep Space 16 Gamma
Ponte 3 - Sala riunioni
12/05/2402 - ore 09:35


=^=La vostra presenza qui è un insulto alla nostra religione!=^= sbraitò l'ambasciatore Trulissa attraverso il monitor
"Ambasciatore, la presenza di Deep Space 16 Gamma davanti al wormhole è solo per la difesa del nostro quadrante, dato che è una porta diretta ad una possibile invasione. Ma non abbiamo mai impedito a nessuno di attraversarlo." commentò l'ambasciatrice T'Lani con tranquillità
=^=È il fatto che degli impuri passino attraverso il portale degli dei che rende il tutto ancora più sacrilego.=^= la vulcaniana afflosciò impercettibilmente le spalle, erano anni che il popolo Baha'i si ostinava a richiedere l'abbandono, se non la distruzione, di DS16G e la chiusura al traffico di qualsiasi nave attraverso il tunnel spaziale. L'unica motivazione era che consideravano il tunnel la dimora dei loro dei. Il Capitano Resh Thompson, vecchio Capitano della stazione, aveva cercato di convincere l'ambasciatore ad entrare con lui nel tunnel per parlare con i Profeti ma era stato come chiedere ad un indù di mangiare una vacca sacra.

Shran, il successivo Capitano della stazione, li aveva totalmente ignorati, forte del fatto che la tecnologia di curvatura dei Baha'i era ancora indietro di secoli e non potevano permettersi di varare una nave per perpetrare la loro causa contro la stazione.
Il Comandante Drillrush, seguendo l'esempio di Shran, si era fatta negare con la scusa che doveva ancora prendere il comando in modo definitivo. Ma quello fu l'anno in cui i Baha'i divennero all'improvviso molto ricchi grazie ai gicimenti di gas naturali molto importanti per alcuni pianeti al di là del tunnel spaziale... stranamente le navi che trasportavano per loro conto il prezioso gas ai clienti non davano fastidio alla chiesa Baha'i.
Con l'arrivo del Capitano Aymane le cose non erano cambiate. Parlare con lui aveva mandato all'ospedale il capo della chiesa Baha'i per un attacco epilettico dovuto alla rabbia. Era stato sostituito dall'ambasciatore Trulissa che si era rifiutato ardentemente di parlare con quel senza Dio, parole sue, del Capitano trill.
Aymane non si era lasciato scappare l'occasione di rifilare tutto all'ambasciatrice T'Lani anche se le aveva anche suggerito di passare la patata bollente all'Ambasciatore klingon.

"Ambasciatore, le ripeto che solo gli abitanti del tunnel spaziale potrebbero vietarne l'ingresso, noi possiamo fare ben poco. Se volete posso portare le vostre rimostranze ai diretti interessati."

L'alieno dal volto maculato parve boccheggiare per la sorpresa e lo shock. T'Lani sapeva che una frase del genere l'avrebbe fatto inferocire, ma tutta la conversazione era ad un punto morto già da tempo e la cosa la stava portando sull'orlo di una crisi di nervi... o una versione vulcaniana della cosa.
=^=Come osa! Come potete solo pensare di presentarvi al cospetto dei nostri dei!" Nemmeno i bajoriani erano così ottusi con la loro religione e anzi, loro sarebbero stati più che felici di incontrare le loro divinità.
"Ambasciatore, siamo giunti ad un punto morto: voi non volete parlare con i Profeti... o come li chiamate voi, gli Shaaddy. Noi non abbiamo né il potere, né la tecnologia, né l'intenzione di impedire il passaggio attraverso il tunnel spaziale. Quindi mi richiami quando sarà disponibile ad instaurare un vero rapporto diplomatico."

Trulissa divenne tutto rosso accentuando così le macchie che gli coprivano la faccia =^=Voi e tutti i vostri popoli tremerete di fronte alla potenza della nostra guerra santa!=^= esclamò sputando saliva sul video per poi staccare la conversazione.



Deep Space 16 Gamma
Disco B, Attracco 5 - Magazzino 22
12/05/2402 - ore 10:00


"Che le dicevo..." borbottò il guardimarina Marrel gesticolando in direzione del magazzino pieno di casse.
"Non avete ancora smaltito tutto?" chiese il Capo Operazione osservando il caos che la circondava "Avevate l'ordine di registrare queste casse una settimana fa e smaltirle sui vari cantieri."
"Queste in realtà sono le casse arrivate negli ultimi due giorni." sospirò il giovane.
"Cosa? Tutte queste casse in due giorni?" Tara Keane spalancò gli occhi sorpresa.
"No signora, queste sono solo alcune delle casse. Le altre sono al magazzino 16 e 12... a breve saremo costretti a requisire il magazzino 4"
"Com'è possibile? È tutta roba dei cantieri?"
"Ufficialmente sì, ma se posso dire la mia, sono convinto che qualcuno sta approfittando della cosa per il contrabbando. Purtroppo signore non abbiamo il controllo della cosa, possiamo solo scaricare le casse verificando i documenti di carico e portarle dove assegnati. All'inizio facevamo dei controlli a campione ma gli ingegneri civili si sono lamentati per i ritardi delle cosegne con il Capitano e lui ci ha detto di farli solo se torniamo in pari con le consegne altrimenti di pensare a sveltire il lavoro... ma così facendo..." il giovane si fermò prima di dire esattamente cosa ne pensasse di quegli ordini.
"Non potete semplicemente scansionare l'intero locale alla ricerca di cose che non dovrebbero esserci?" chiese Tara
"Non possiamo fare nemmeno quello, gli ingegneri ci hanno detto che ci possono essere cose che non amano le scansioni. Per me è una fesseria e cercano invece di nascondere qualcosa."
"Tipo?" chiese lei interessata
"Non saprei, magari che i materiali usati non sono di prima categoria come vogliono farci credere, oppure le quantità sono minori e il resto sono casse vuote... sto sparando un po' a caso. Il problema è che per consegnare i materiali con i tempi richiesti siamo costretti a tralasciare i normali controlli di sicurezza che invece adottiamo con le navi merci private."
"Capisco... penserò a qualcosa. Voi per adesso fate il possibile e speriamo che nessuno abbia nascosto nelle casse roba pericolosa."



Deep Space 16 Gamma
Ponte 1 - Sala tattica
12/05/2402 - ore 10:22


=^=Era impossibile catturarli tutti.=^= si scusò l'Ammiraglio Darion dopo aver spiegato la situazione
"Posso immaginarlo. E l'intelligence della flotta pensa che possiamo essere un bersaglio dei gruppi massonici? Almeno dei membri sopravvissuti?" chiese Aymane dopo aver lanciato un'occhiata al suo secondo in comando.
=^=C'è già stato un attentato alla base stellare 75 che è stato rivendicato da uno di quei gruppi. Voi siete una preda appetibile vista la lontananza dalla federazione e la vostra situazione attuale.=^=
"Purtroppo anche lei sa della situazione in cui ci troviamo. Controllare gli arrivi alla stazione è impossibile specialmente ora con tutti quei cantieri aperti" intervenne Rerin.
=^=Lo capisco benissimo. L'unica cosa che posso suggerirvi e chiudere la base in sezioni e fare in modo che non ci sia traffico fra le varie zone... beh sapete meglio di me cosa fare. Darion chiudo!=^=

"La fa facile lui! Abbiamo qualcosa in zona? Qualche nave che possa fornirci supporto?" chiese Aymane rivolto al suo primo ufficiale
"La USS Stradivari è passata qualche giorno fa, se hanno finito le rilevazioni sulla nebulosa che dovevano studiare possiamo chiedere supporto. Altrimenti c'è la Doxur, una nave della flotta imperiale andoriana... sappiamo che si trova su DS9 in questo momento. Magari l'ambasciatrice può convincerli a fornirci supporto."
"Doxur... Doxur... dove ho sentito questo nome? Chi è il capitano?" Steje iniziò a far girare la sedia guardando il soffitto.
"Capitano Lyria del Clan Vox" aggiunse Rerin dopo aver controllato.
"Ah ma certo! Lyria! La chiamo immediatamente, sarà felice di aiutarci!" esclamò Steye con un sorriso.
"Vecchia fiamma? È sicuro che sia finita in modo pacifico fra voi?" domandò Rerin divertito.

Il trill aprì e richiuse un paio di volte la bocca, poi strinse gli occhi per lo sforzo di ricordare. "Non ne sono del tutto certo."



Deep Space 16 Gamma
Ponte 6 - Ufficio della sicurezza
12/05/2402 - ore 10:45


=^=Signore è un inferno!=^= esclamò il tenente della sicurezza dopo la richiesta di rapporto di Riccardi.
"Lo comprendo benissimo Salim. Come è scoppiata la rissa?" chiese il Capo della Sicurezza sospirando.
=^=Non è del tutto chiaro. A quanto pare alcuni operai Votann sono stati presi in giro per la loro statura e quella gente ha poca pazienza per le battute.=^=
"Chi è tanto pazzo da prendere in giro un Votann?!" replicò Riccardi portandosi le mani al volto.
=^=Sicuramente qualcuno che non li conosce. I votann sono alti un metro e trenta ma sono massicci quanto delle capsule di stasi... anche senza conoscerli non attaccherei mai briga con loro!=^=
"Senza contare che sono una razza estremamente permalosa. Trecento anni fa un vascello Aeldari atterrò sul loro mondo senza chiedere il permesso e ancora ce l'hanno con loro."
=^=La rissa è ancora in corso, se può mandarmi altri uomini gliene sarei grato.=^=
"Vi mando due squadre, ma cercate di trattare con particolare rispetto i Votann altrimenti ne subiremo le conseguenze negli anni a venire. Riccardi chiudo!"



Deep Space 16 Gamma
Disco B, Area interna - Area uffici di rappresentanza
12/05/2402 - ore 11:23


Nonostante la convinzione che l'umanità si rivolgesse alla costante ricerca di automiglioramento, lo stesso non valeva per molti altri popoli. I Ferengi e i Nausicaani, ad esempio, basavano la loro esistenza su una costante ricerca del profitto e del potere... anche per questo avevano pensato bene di espandere i loro affari in ogni settore della Federazione... il fatto che loro non ne facessero parte non era così importante.
Due dei maggiori cartelli criminali erano riusciti a ritagliarsi un piccolo angolo sulla stazione... naturalmente si guardavano bene dall'infrangere la legge su DS16, ormai avevano imparato a conoscere il Capo della Sicurezza e sapevano che ben poco sfiggiva a quell'umano. Si trattava più che altro di due piccole ambasciate del mondo del crimine interessate a scoprire quali affari si potessero fare nel quadrante Gamma.
Questo almeno fino ad oggi.
La nave ferengi Appropriazione e quella naausicana Dom-Jot si trovarono sullo stesso pianeta per chiudere lo stesso affare... non finì bene. Iniziò così la lotta per il dominio delle aree civili del Disco B.



Deep Space 16 Gamma
Ponte 1 - Sala Comando
13/05/2402 - ore 03:45


Gli allarmi scattarono all'improvviso inondando la sala comando di un rosso accecante. Il comandante Satoy sollevò il sopracciglio sinistro mentre tutto intorno a lui si scatenava il caos.
"Signori..." la voce ferma del vulcaniano richiamò tutti all'ordine facendoli voltare verso l'ufficiale in comando. "Rapporto." terminò con tutta tranquillità.
"Esplosione sul ponte di collegamento fra l'anello principale e il Disco B. Ingenti danni strutturali sui tre ponti che compongono il ponte di collegamento. Incendi e esplosioni secondari nelle aree limitrofe. Si sono attivati gli scudi di contenimento." l'ufficiale della sicurezza in servizio riuscì a comunicare il tutto senza riprendere fiato.
"Signore le ambasciate ci chiamano." avvertì l'addetto alle comunicazioni.
"Risponda loro che faremo rapporto appena sapremo cosa è successo. Inviate tutte le squadre ingegneristiche e allertate la sicurezza e il reparto medico. Bloccate l'accesso al Ponte di collegamento, voglio un rapporto entro dieci minuti."

Satoy era soddisfatto dei suoi uomini: nessun panico, professionalità e un limitato coinvolgimento emotivo. Certo non erano vulcaniani, ma non poteva chiedere di più a delle razze non addestrate.

"Signor Satoy! Abbiamo sbattuto contro qualcosa? Lo sa vero che la stazione non è più in garanzia." Il Capitano Aymane entrò in sala comando guardandosi intorno "Abbiamo capito che è un allarme rosso ma spengete quella dannata sirena!"
Satoy sospirò mentalmente. Non aveva ancora inquadrato il nuovo responsabile della stazione e lui aveva lavorato con tutti i precedenti fin dalla costruzione di DS16G. Alle volte gli sembrava un uomo assennato e con apprezzabile controllo emotivo, altre era un'imprescutabile creatura caotica che agiva senza alcuno schema o piano in mente.
"Non abbiamo sbattuto contro niente e la Flotta Stellare offre garanzia quasi a vita per le sue strutture." rispose Satoy portando le mani dietro la schiena.

"Allora signori, cos'è successo?" chiese il Capitano Aymane a chiunque potesse dargli una risposta.