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DS16GAMMA - MISSIONE 21 RSS DS16GAMMA - Missione 21

21.03 " Partenze e pene d'amore "

di Tara Keane, Pubblicato il 29-12-2018

DS16 Gamma
Passeggiata Principale - 30/10/2398 - ore 16,50


Il giovane atleta romulano uscì dalla porta d'ingresso del Bar gestito dal Ferengi Kimmar: dopo l'esplosione della nave,aveva avuto urgenza di parlargli. Quel farabutto aveva accettato il suo pagamento e ora doveva procurare loro il passaggio che gli aveva promesso. Non gli interessava in che modo gli avrebbe fatto lasciare la Base, ma gli aveva fatto capire che non avrebbe atteso troppo a lungo che adempisse alla sua parte di contratto.

Si era appena infilato tra la folla che normalmente affollava il corso principale della Base, quando si sentì toccare una spalla. Si girò, quasi infastidito per essere stato strappato dai suoi pensieri, ma si calmò subito quando vide il volto del suo compagno di allenamenti che lo chiamava.

"Jorhom" questo era il suo nome per intero "Cosa ci fai ancora qui? La riunione tecnica è già cominciata e il Vecchio ha già notato la tua assenza. Ho trovato una scusa per allontanarmi e sono venuto a cercarti, lo sai anche tu quanto è maniacale su certe cose, ha già messo fuori squadra per molto meno, anche atleti molto forti!"

Jo voleva rispondere che non gli importava, che lo mettesse pure fuori, ma se l'avesse fatto, non avrebbe avuto modo di vederla. Gli allenamenti in pista erano i pochi momenti in cui potevano avvicinarsi senza destare sospetti che tra loro ci fosse dell'altro, ed era anche l'unico momento che aveva per comunicarle i dettagli del piano. Abbassò quindi il capo e seguì l'amico, rassegnato a subire l'ennesima lavata di capo. Sperava solo di avere pronto un piano da poterle comunicare!



DS16 Gamma . Sala Comando - 30/10/2398 - ore 19,00


La situazione stava tornando lentamente alla normalità, i superstiti della nave ferengi erano stati soccorsi e quelli tra di loro che avevano subito ferite, erano stai curati dallo staff medico di Sonx e solo una decina erano in condizioni così gravi da dover essere ricoverati. Purtroppo si contavano anche sette decessi, per lo più membri dell'equipaggio. Durani, in coordinazione con la sezione scientifica si stava occupando di recuperare i rottami della nave, per cercare tracce di ciò che aveva causato l'esplosione. Riccardi aveva già cominciato ad interrogare il Capitano della nave e avrebbe continuato, poi, con l'equipaggio e i passeggeri supersititi, aiutato dai suoi uomini. La Keane era occupata ad organizzare l'evento e l'arrivo anticipato delle principali delegazioni, l'aveva resa intrattabile: odiava fare le cose in modo approssimativo, ma già il preavviso con cui la Federazione aveva scaricato addosso loro questa scocciatura era stato breve, in più le squadre avevano anticipato l'arrivo di una settimana e adesso lei si ritrovava costretta a dover tralasciare alcuni aspetti che aveva pianificato per una perfetta riuscita dei giochi, se voleva terminare i lavori in tempo per la cerimonia inaugurale. Ci si era messa anche quella maledetta esplosione, che le aveva tolto aiuti preziosi per poter terminare i lavori al meglio.

Drillrush era al posto del Capitano da quando Shran aveva lasciato la Sala Comando per recarsi in infermeria, Claire pensava per accertarsi di persona sulla salute dei feriti. Quando però lo vide tornare e dirigersi a passo di marcia nel suo studio, senza rivolgere nemmeno un cenno al suo Secondo, capì che era successo qualcosa di spiacevole. Infatti non tardò molto la convocazione da parte di Shran affinché lo raggiungesse.

"Qualcosa non va Capitano?" chiese la donna appena entrata. Shran aveva i gomiti appoggiati sulla scrivania e si teneva la testa tra le mani, come se i troppi pensieri l'avessero fatta diventare troppo pesante, perché il solo collo potesse sostenerla. Si massaggiò le tempie con i pollici e disse:

"Si sieda Claire " e dopo aver aspettato che il suo Primo Ufficiale si accomodasse sulla sedia di fronte a lui, continuò"Si purtroppo sì. Ho fatto una cosa di cui non sono molto fiero, pensando di cavarmela in qualche modo, ma stavolta ho giocato male le mie carte."

"Non capisco Signore." Rispose perplesse il Primo Ufficiale.

L'andoriano le spiegò a grandi linee l'incontro avvenuto poche ore prime coi Presidenti dei Collegi Arbitrali dei giochi e di come aveva pensato di far decider al Dottor Sonx la questione. Era proprio da lui che era stato, per spiegargli quello su cui avrebbe dovuto decidere.

"E Sonx non l'ha presa bene , vero?" disse il primo Ufficiale.

"No, per niente. Pensavo che me la sarei cavata con qualche mugugno e qualche lamentela di troppo, invece ha detto che non si sentiva più di lavorare a queste condizioni e che vuole essere trasferito al più presto." disse Shran le cui antenne si erano abbassate sino a toccargli la fronte.
" Mi dispiace " disse Drillrush sinceramente colpita dalle parole del Capitano " vuole che provi a parlargli io? Magari..."
"No, non c'è niente da fare. E' stato irremovibile. Le chiedo di contattare il Comando Centrale per richiedere un rimpiazzo il prima possibile. "
"Si Signore, ma non sarà facile trovare qualcuno al suo livello in breve tempo."
"Novità sull'esplosione della nave Ferengi?" chiese Shran cercando di risolvere almeno una questione al meglio.
"Durani e Roberts stanno recuperando i rottami e quindi cominceranno immediatamente con le analisi."
"Molto bene , mi tenga aggiornato." terminò il Capitano congedandola.

DS16 Gamma- Nave Trasporto Klingon - ore 20.30


La delegazione Klingon era arrivata poche ore dopo l'esplosione della nave Ferengi e gli allenatori avevano pensato di rimanere a bordo almeno sino al giorno dopo, per permettere che la situazione sulla Base si normalizzasse un poco e mantenere i loro giovani atleti al sicuro.
Dopo cena i giovani si riunirono come sempre nell'area ristoro e quasi tutti formarono gruppi, più o meno numerosi, in cui allentare la tensione dei duri allenamenti a cui erano sottoposti, con chiacchiere o giochi piuttosto rumorosi.
Più lontana dagli altri, una quattordicenne dai capelli argentati e occhi, dal sorprendente color smeraldo, guardava assorta la Base, immobile nello spazio di fronte a loro. Era talmente persa nei suoi pensieri da non sentire la voce dell'amica che la chiamava.
"Jul'eth ! Jul'eth sei diventata sorda? o stai pensando al tuo Jo?"
" Shh.. Taci Mara, sei pazza? Vuoi che qualcuno ti senta?" rispose la giovanetta con una reale paura nella voce.
" Ma dai non sono così sciocca. " rispose l'amica sedendole accanto " siamo lontane dagli altri e poi ci sono diversi Jo tra gli atleti in gara!" Le fece l'occhiolino e un sorriso di scuse, poi continuò.
"Comunque hai sentito gli allenatori? Sembra che domani mattina l'Ambasciatore Dothrak assisterà ai nostri allenamenti! Sai ho sentito strane ed incredibili storie sul suo conto e non vedo l'ora d'incontrarlo. E poi spero di vedere mia zia! Sai quanti anni sono che non la vedo? Pensa che ero ancora una bambina e comunque, te l'ho già detto che sarà lei a guidare il nostro Casato alla morte di mio nonno?"
Jul'eth voleva bene a Mara,la sua amica del cuore, a cui unica, aveva confidato i suoi problemi d'amore, ma quando cominciava a parlare era un fiume in piena, e così, lei aveva imparato ad estraniarsi per salvarsi da quei suoi lunghi monologhi, e tornò a pensare al suo amato Jo e al fatto che la presenza dell'Ambasciatore agli allenamenti avrebbe impedito loro anche solo di avvicinarsi.