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USS CRUSADER - MISSIONE 20 RSS USS CRUSADER - Missione 20

20.09 "L'Arena"

di Gerard Ylim Yager, Pubblicato il 21-08-2019

Navetta 2 - 19/09/2398, ore 17:25


"Sono spariti signore." disse Quatro.
"Cosa?" Yager ai comandi della navetta impostò un nuovo passaggio a bassa quota sulla Fortezza.
"Non rilevo i segni vitali dei nostri." confermò il capo della sicurezza riguardando le analisi dei sensori.
Yager guardò sotto. Valutò alcune opzioni tutte cattive e imprevedibili.
Dopo un breve silenzio decise di andare sulla meno peggio: "Per il momento rimaniamo in volo, sensori al massimo. Voglio un monitoraggio completo!"
"Sì, signore." rispose rapidamente il Capo della Sicurezza.

Luogo e tempo sconosciuto


"Hai perso."
"Non è detta l'ultima parola..."
"Ma se l'hanno quasi trovato!"
"Esatto."
"E lo stai pure mandando da loro."
"È la mia idea."

La Fortezza - 19/09/2398, ore 17:25


La squadra composta da Bloch, Laen e Ivanov era dentro la Fortezza o, almeno, così credevano.
Bloch eseguì migliaia di scansioni senza riuscire a rilevare nulla. Nemmeno i sensi erano d'aiuto. Camminavano in un lunghissimo tunnel di forma semisferica debolmente illuminato. Le pareti non sembravano né di roccia né di metallo, erano in un neutro nero. Non presentavano giunzioni o segni di montaggio. Era come se fosse costituita
da un unico lunghissimo materiale neutro di temperatura ambiente.
Marciavano in silenzio, tesi e pronti a scattare alla prima minaccia.
Laen fu il primo a vedere la luce. "Guardate!" disse.
"Che cosa?" chiese Ivanov.
"Sembra una fonte luminosa ma lontanissima." rispose Bloch.
"La luce in fondo al tunnel..." commentò Laen.
Ivanov fu sul punto di replicare ma Bloch fu più rapido: "Ma si sta avvicinando... ."
La fonte luminosa, molto probabilmente la fine del tunnel, iniziò ad avanzare verso il gruppo federale.
Non ebbero il tempo reagire che la luce li raggiunse.
Era intensissima.
Bloch chiuse gli occhi e le antenne.
Il primo a riprendersi fu Laen che esclamò: "Dove siamo?"
Ivanov tolse la mano da davanti agli occhi dicendo: "Sembra una specie di arena."
Bloch cercò di riprendersi dal lampo accecante e quando i suoi occhi tornarono a funzionare vide tutto attorno a sé una arena immensa di forma ellittica con numerosi posti a sedere vuoti. Il tunnel era uno degli ingressi all'area. L'intera squadra di ricognizione era al centro dell'arena.
Per un lunghissimo istante non successe nulla.
Poi all'improvviso l'uscita del tunnel sparì lasciando posto alla dura pietra dell'arena.
Al centro di essa, poco distante dalla squadra di sbarco, comparve una fila di umanoidi come a bloccare l'altra metà campo.
"Chi sono?" chiese Ivanov guardando gli umanoidi.
"Romulani." spiegò Laen.
"Sembrano in stasi." aggiunse Bloch.
Ivanov si voltò in direzione opposta verso il punto dov'era scomparsa l'uscita del tunnel.
Gli parve di vedere qualcosa muoversi nella sabbia.
Poi con un lampo, delle lame comparvero dal terreno raggiungendo altezza uomo.
"Cosa sono?" chiese Bloch.
"Sembrano spade..." confermò Laen e, vedendo la moltitudine di armi che erano apparse, aggiunse: "Sembra un muro di spade."
Le spade erano a centinaia, distanziate di poche centimetri e puntate verso i federali. Una prima arma iniziò a roteare in aria per poi avanzare in direzione del trio. Altre armi la imitarono e in poco tempo l'intero muro era in movimento.
Non avevano vie di fuga. I romulani in stasi bloccavano l'accesso all'altra metà campo e l'unica via di fuga mentre dall'altra parte il muro di spade si stava avvicinando a loro pronto a farli a pezzi.
"Siamo perduti." disse laen.

USS Crusader - 19/09/2398, ore 17:25


La Crusader si stava muovendo silenziosa. Anche senza occultamento la nave sapeva rendersi invisibile.
Con i motori al minimo e tutti i sistemi non essenziali spenti la nave emetteva poca energia e con i soli sensori passivi attivi era molto difficile da individuare. In aggiunta, la direzione di avvicinamento era stata presa in modo tale da essere in direzione opposta alla nave romulana e alla Fortezza in modo da poter utilizzare il pianeta come schermatura.
Vikram era seduto al posto di comando con affianco il consigliere Delta.
Daniel si avvicinò al capo operazioni e, parlando sotto voce come se il silenzio potesse contribuire alla schermatura, disse: "Sembra che ci siamo quasi."
Vikram annuì dicendo: "Sì, saremo in posizione tra una ventina di minuti."
"Almeno potremmo dare supporto ai nostri."
Vikram annuì nuovamente e fece per parlare ma l'ufficiale alla consolle scientifica fu più veloce: "Signore, rilevo una emissione energetica dalla nave romulana."

La Fortezza - 19/09/2398, ore 17:28


Shaitan giunse anche lui nell'arena.
L'andoriano si guardò intorno per capire la situazione che gli parve fin da subito strana e allarmante.
Era nella zona opposta di un gruppo di persone che identificò come tre membri del suo equipaggio.
Tra loro c'era una schiera di romulani fermi immobili che impedivano ogni passaggio verso la sua direzione.
Infine al Capitano gli parve di vedere una serie di lame vorticare verso Bloch, Laen e Ivanov.
Prima che potesse dire o fare qualcosa, un phaser tipo 3 comparve a pochi passi dal Capitano.
Istintivamente Shaitan lo raccolse e notò che era settato su potenza massima senza possibilità di ridurre la scarica energetica. Con un colpo di quell'arma avrebbe vaporizzato un essere umano o causato enormi devastazioni.
Una voce comparve nella sua mente: *I tuoi uomini stanno per morire, salvali!*
*Che cosa devo fare?* chiese mentalmente il Capitano.
*Ma come?* La voce sembrava divertita e stupita: *È semplice! Usa l'arma, uccidi quei romulani che ho messo lì paralizzati ma vivi per te e salva il tuo equipaggio.*
Shaitan sudò freddo al pensiero di dover uccidere delle persone a sangue freddo e impallidì.
*Non hai altra scelta, altrimenti i tuoi uomini moriranno.*
Shaitan deglutì prendendo una terrebile decisione, alzò l'arma, prese la mira e premette il grilletto.