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USS CRUSADER - MISSIONE 20 RSS USS CRUSADER - Missione 20

20.06 "La Fortezza"

di Raji Vikram, Pubblicato il 30-01-2019

USS Crusader, Alloggio del Comandante Yager - 17/09/2398 ore 19:45


Gerard Ylim Yager fissava il monitor del proprio computer quando arrivò finalmente la risposta. =^=Il nesso individuato tra la serie 2, 3 e 4 e l'Impero Romulano è il seguente: SECLAR #8. Livello non accessibile.=^=
La cosa risvegliò l'interesse di Ylim di colpo. "Chi ha siglato il livello di segretezza?" chiese il Primo Ufficiale, ora facente funzione di Capitano della USS Crusader.
=^=Ammiraglio Jillrod Xaler.=^=
L'ufficiale sorrise, appoggio i gomiti alla sedia, incrociò le mani all'altezza del mento. Fissò lo schermo quel tanto sufficiente ad aprire una canale con l'Ammiraglio.

Pianeta Khalandar, Bellatrix, confine spazio Gorn - 19/09/2398 ore 10:30


La piazza era gremita di persone che, sotto il sole ancora caldo di un settembre malinconico, si accingeva ai preparativi per la festa dell'Hayom, l'anniversario dei Sarti. Da quando gli abitanti del pianeta, una razza umanoide dotata di tentacoli che si dipanavano dal collo, lunghi quasi metà del corpo, avevano scoperto che la maggior parte dei loro indumenti erano in realtà dei simbionti alieni, i sarti erano saliti nella scala sociale assurgendo ad un livello tra i santi e gli alti sacerdoti. Questa scoperta aveva cambiato la struttura sociale stessa e agito sulla psicologia degli abitanti: molte delle innovazioni scientifiche erano state portate dagli Abiti, così come l'orientamento ad avvicinarsi alla Federazione. In questa giornata era quindi abbastanza comune incontrare diversi rappresentanti della razza umana in mezzo ai Khalandariani.
Oggi però erano più i faccendieri e i mercanti gli abili approfittatori di una situazione politica favorevole e di un'economia nascente. Nulla di nuovo sotto il sole della embrionale prosperità portata dagli Abiti.
Così non era con facilità immaginabile che un Khalandariano potesse essere in realtà un agente federale che operava agli ordini dell'Ammiraglio federale Xaler.
Ylim riconobbe il proprio contatto bajoriano seduto in una sedia in vimini del bar, sulla base delle scarne informazioni che l'Ammiraglio stesso gli aveva passato. Il Primo Ufficiale, ora Capitano, della Crusader si avvicinò.
Fece un saluto e il gesto di pace bajoriano, poi si sedette al tavolo fissando il suo referente. "432?" chiese porgendo la mano e sorridendo.
L'uomo gli fece un cenno. "Grazie di essere venuto qui, a casa mia. Qua mi sento più libero e forse riesco ad aiutarla, senza rischi oggettivi per entrambi e per il nostro comune amico Jillord."
Il Primo Ufficiale, sorrise e rispose: "Sono io a ringraziarla per la disponibilità. Come avrà capito la situazione è tesa e vorrei recuperare il nostro Capitano smarrito."
Il Khalandariano, avvolto nel suo vestito/simbionte sorseggiò un caffè ai datteri bollente e fece un cenno d'assenso. Poi appoggiò sul tavolino un oggetto circolare e disse: "È un proiettore olografico di dissimulazione. Diciamo che potremo parlare senza essere notati."
Yeager celò la sorpresa per la tecnologia. L'uomo attivò il disco che emise un fascio di luce a 360 gradi. Il Primo Ufficiale non si accorse di altro, se non un leggero disturbo elettrostatico sulla pelle. Eppure i viandanti dovevano aver avuto una percezione diversa.
Si chiese, senza però esplicitarla, cosa stessero vedendo in quel momento.
Il Khalandariano estrasse infine un ulteriore dispositivo: un cubo metallico dalla superficie liscia. Senza dire altro sfiorò il lato superiore del cubo e l'immagine tridimensionale dell'ammiraglio Xaler si materializzò davanti ai suoi occhi.
=^=Buongiorno signor Yeager. Non sono riuscito a trovare una forma di comunicazione diretta più sicura di questa. Vado immediatamente al dunque: 4, 3, 2 non è una serie. È un codice che rappresenta un agente.=^=
"Intende un agente federale in copertura su Romulus?" cercò di andare al sodo Yeager.
L'Ammiraglio scosse il capo: =^=No, un agente romulano della Tar shiar che ha collaborato a più riprese con la Federazione, cercando di creare degli equilibri tra i due governi.=^=
"E ci è riuscito?" chiese stupefatto.
=^=Sì. Egregiamente. Per questa ragione gli abbiamo dato una codifica federale in modo che in casi di emergenza possiamo contattarlo. Lei come è risalito a questo numero?=^= chiese l'Ammiraglio posando la tazza di caffè.
"Quasi per caso. O, almeno nelle analisi di dati che abbiamo incrociato, ho fatto un paio di collegamenti."
L'Ammiraglio parve dubbioso. =^=La cosa non mi pare convincente. qualcosa o qualcuno in qualche modo ha voluto che lei venisse in contatto con il Comandante Khre'Arain, dell'unità investigativa crimini speciali della Tal Shiar. Come vede le ho appena rivelato il nome dell'agente. Ne faccia un buon uso.=^=
"Come posso contattarlo?"
Jillrod sorrise: =^=Cosa dovrebbe chiedergli?=^=
"Perché qualcuno ha rapito il Capitano Shaitan? Dove si trova ora?"
L'Ammiraglio scosse il capo: =^=Non credo possa saperlo. Temo ci siano in gioco forze maggiori anche rispetto ai margini investigativi di Khre'Arrain. Perché non provare a fargli di persona queste domande? Mi impegno a contattarlo direttamente e chiederò se è disponibile a venire sulla Crusader.=^=
Yeager trasse un profondo respiro: "Grazie, Ammiraglio. Le sono debitore." Eppure temeva di essersi messo in una situazione forse peggiore dell'attuale.

USS Crusader, Sala Tattica - 19/09/2398, ore 18:00


Gli ufficiali attendevano con una palpabile tensione l'arrivo del loro Facente Funzione di Capitano. Nel silenzio fatto di sguardi in tralice e sorrisi nervosi, entrò in scena Yeager che con passo sostenuto si sedette nella poltrona del Capitano.
"Signori, grazie di essere qui. Inutile dirvi che ciò che sto per rilevarvi è coperto da un livello di sicurezza che teoricamente supera i vostri. Ma mi prendo la responsabilità piena di questa violazione per far fronte alla situazione."
Si voltò e sullo schermo apparve una figura nera. Una sorta di pinnacolo stagliato contro un cielo violaceo.
"Questo luogo lo conoscono in pochi. Viene chiamato dagli addetti al lavoro La Fortezza. Che cosa è questa installazione?"
Ivanov strinse gli occhi concentrando la sua attenzione sui dettagli dell'immagine.
"Sembra un carcere." disse a voce bassa.
"Qualcosa del genere ma forse di più. Si tratta di un centro sperimentale, pare sviluppato dai Metrons. Da da secoli rapiscono esponenti di spicco delle varie razze e li portano in questa installazione. Si tratta di menti brillanti scientifiche, geni tattici, inventori, e tanto altro. In pratica coloro che in qualche modo si distinguono dalla media della propria popolazione."
Bloch parve assorto nel pensiero di quali geni della fisica e della matematica potessero essere tenuti in prigionia.
"Non sappiamo cosa facciano i detenuti in questo luogo, non sappiamo se restano di propria volontà o se sono prigionieri. Sappiamo solo che chi ha acquisito questa immagine ed altre informazioni non è mai tornato." fece una pausa, "Siamo abbastanza certi però che il nostro Capitano si trovi li."

Luogo sconosciuto - 19/09/2398, ore 18:00


Shaitan del clan Aeltheur camminava da ore. Sentiva la polvere sui vestiti, sul volto. L'aria stava cambiando. Odore di ozono e un vento caldo lo stavano investendo. Affaticato salì una collina con qua e là spelonche rocciose.
Giunto sulla sommità trasse un profondo respiro, recuperò un po' di fiato e si deterse la fronte da un leggero sudore. Per un andoriano questo clima non era l'ambiente ideale.
Il suo sguardo percorse l'orizzonte alla ricerca di una qualche traccia di vita: nulla. Forse era l'unico su quel pianetoide che a fatica rientrava nella classe M. Doveva trovare un modo per comunicare la sua presenza.
Lanciare un messaggio all'universo per aspettare che l'universo stesso consegnasse la sua bottiglia a qualche forma senziente.
Tirò via il badge. Doveva trasformare il badge stesso in una sorta di radio. Si guardò attorno: c'erano sassi appuntiti, alcuni di colore bruno che faceva pensare alla presenza di minerali ferrosi. Doveva costruirsi degli arnesi.

USS Crusader, Sala Tattica - 19/09/2398, ore 18:05


Vikram scosse il capo: "Che informazioni abbiamo sul pianeta e i suoi abitanti? Dobbiamo fare un'analisi dei rischi prima di pensare alle operazioni di recupero del Capitano."
"Esattamente.", disse un uomo che entrò in sala, con un voluto effetto scenico.
Gli ufficiali si voltarono verso il nuovo venuto. Era un romulano, in abiti civili, lo sguardo intenso che si conciliava perfettamente con i suoi modi affabili e garbati.
"Vi presento il Comandante Khre'Arain", disse sorridendo Yeager.
Il romulano restò in piedi accanto all'immagine. "Vi chiederete per quale ragione io sia qui. Sono un ufficiale romulano che si occupa di indagini fuori dalla prassi comune. Mi interesso da anni dell'operato generale del Metron Consortium, di cui non siamo certi della reale connessione con i Metron. Nello specifico la Fortezza, una dimora di molti nostri scienziati e geni militari, ci risulta essere gestita dal Metron Consortium. Da anni cerco di metterci piede e capire cosa sta succedendo all'interno di questa struttura. Ora, grazie al vostro comandante Yeager, intravedo una reale opportunità. L'Impero Romulano collaborerà pertanto alla vostra missione, fornendo supporto militare e tattico, oltre alla mia presenza." disse Khre'Arain.
"Scusi, qual è la sua unità di appartenenza?" chiese Ivanov, che non aveva mai visto di buon grado le forze militari romulane.
"Divisione investigazioni speciali." rispose l'ufficiale romulano.
"... della Tal Shiar." aggiunse Yeager, seguito da un cenno di assenso del romulano stesso. Poi riprese: "Ora entriamo nei dettagli delle informazioni disponibili."

Luogo sconosciuto - 18/09/2398,ore 19:00


Il badge era aperto sul suolo arido e ghiaioso del pianeta. Shaitan si era costruito una sorta di punteruolo levigando le rocce e con il suo aiuto aveva sezionato il badge e creato nuove connessioni ai circuito sfruttando la conduttività di un materiale ferroso trovato tra i minerali presenti nell'intorno.
Trasse un profondo respiro e attivò il circuito. Si sentì un leggero suono di interferenza radio. Shaitan deglutì per schiarirsi la voce: "Sono il Capitano Shaitan della nave USS Crusader della Federazione. Sono stato deportato da qualche forma di vita su un pianeta sconosciuto. Ho bisogno di aiuto."
E il messaggio venne inviato.
O almeno credette.
Dopo neppure due secondi il pianeta scomparve. Scomparve il terreno roccioso, il vento caldo, l'odore di ozono. Tutto venne cancellato come da un colpo di spugna rapido. La lavagna su cui era disegnato il suo mondo era ripulita ora: Shaitan si ritrovò in una sala dal contorno bianco dalle anonime pareti senza finestre. Un bagliore diffuso sembrava fuoriuscire dalla pareti stesse. Una sorta di emanazione energetica senza una sorgente esatta.
Si guardò attorno alla ricerca di una porta, di un elemento di discontinuità in quelle pareti claustrofobiche.
"Benvenuto Capitano Shaitan." La voce era diffusa, non sembrava uscire da una sorgente sonora precisa o puntuale. "Lei ha superato il test. Mi compiaccio. Benvenuto nella Fortezza."

USS Crusader, Sala Tattica - 18/09/2398, ore 19:15


Yeager si rivolse ai presenti: "Non andremo sul pianeta con la Crusader. L'Ammiraglio Xaler ha autorizzato la nostra presenza a bordo della D'Deridex Zokher. Tra i membri della nostra operazione saranno presenti: Ivanov, Bloch, Quatro, Jenner e Laen. Lei Vikram con me pianificherà l'operazione ma resterà al comando della Crusader. Ci sono dubbi?"
Vikram si passò la mano sulla fronte, sentendo un cerchio alla testa.
Jenner saltò in pratica sulla sedia, non aspettandosi una missione con un tale rischio.
Quatro sorrise: era quello che maggiormente desiderava.
Infine Ivanov guardò pensieroso l'immagine di quell'oscura fortezza.
Temeva il peggio. E anche Khre'Arain la pensava come lui.
Il D'Deridex intanto aspettava accanto alla Crusader. In silenzio, pronto a colpire.