Rapimento










USS CRUSADER

presenta


USS CRUSADER

Rapimento

Missione 20






Basato sulla saga di Star Trek di Gene Roddenberry, questa opera amatoriale è il prodotto della USS CRUSADER,
simulazione appartenente all'universo narrativo del Gioco di Narrazione PBeM


Starfleet Italy

Gli autori/giocatori hanno creato un proprio alter ego narrativo con il quale sono entrati a far parte della squadra
di comando della USS CRUSADER, quindi a turno hanno scritto i brani di questa avventura fantascientifica,
creando appunto questa opera amatoriale inedita e originale basata su Star Trek.




Questo racconto lungo è un'opera amatoriale che puó essere liberamente
riprodotta, purché integralmente, in ogni sua parte, e non a fini di lucro.



Anno pubblicazione 2023



www.starfleetitaly.it | USS CRUSADER








Equipaggio

Capitano Capitano Shaitan del clan Aeltheur

Capo Operazioni Tenente Comandante Raji Vikram

Primo Ufficiale Comandante Gerard Ylim Yager

Timoniere Tenente JG Alexej Laen

Ufficiale Medico Capo Tenente Edward Anthony Jenner

Capitano
Shaitan del clan Aeltheur
Capitano

Tenente Comandante
Raji Vikram
Capo Operazioni

Comandante
Gerard Ylim Yager
Primo Ufficiale

Tenente JG
Alexej Laen
Timoniere

Tenente
Edward Anthony Jenner
Ufficiale Medico Capo

Ufficiale Scientifico Capo Tenente Leon Krenn Bloch

Tenente
Leon Krenn Bloch
Ufficiale Scientifico Capo


USS CRUSADER

Autori

Capitano
Shaitan del clan Aeltheur
Alberto Capelli

Capo Operazioni
Raji Vikram
Roberto Battistini

Primo Ufficiale
Gerard Ylim Yager
Marco Calandri

Timoniere
Alexej Laen
Giorgio nd

Ufficiale Medico Capo
Edward Anthony Jenner
nd nd

Ufficiale Scientifico Capo
Leon Krenn Bloch
Adriano Maggi






Sommario


Sinossi
20.01 - Yager al comando
20.02 - Incontri imprevisti
20.03 - Battle royale
20.04 - Partita a scacchi
20.05 - Cambio di gioco
20.06 - La Fortezza
20.07 - Alla ricerca della Fortezza
20.08 - Espedienti!
20.09 - L'Arena
20.10 - Riunione

Sinossi

Viene rapito il Capitano.



20.01 - Yager al comando

Autore: Tenente Leon Krenn Bloch

USS Crusader, Plancia - 16/09/2398, ore 21:40


La Crusader si trovava ormeggiata presso la Base Stellare 781, una installazione federale di secondaria importanza strategica che orbitava attorno al pianeta Cestus III. La nave avrebbe subito per qualche giorno alcuni aggiornamenti tecnici, mentre l'equipaggio avrebbe potuto godere di due o tre giorni di riposo a rotazione. Il Primo Ufficiale Yager si era offerto di restare a bordo per i primi tre giorni, mentre il Capitano e altri ufficiali avrebbero lasciato la nave. Il pianeta sottostante era una colonia della Federazione da alcuni decenni e presentava molte cose interessanti da visitare, per cui la maggior parte dei licenziandi aveva optato per questa tranquilla meta. Altri invece più ardimentosi avrebbero raggiunto un sistema stellare non lontano, dove si svolgevano delle competizioni sportive, utilizzando un paio di navette rese disponibili dalla base.
Insieme alla potente nave da guerra erano ormeggiate sulla base una classe Saber e alcuni carghi commerciali: Yager aveva conosciuto Gaprindashvili, il giovane Capitano della USS Braun e lo aveva invitato a cena a bordo della Crusader, la "sua" nave anche se solo per pochi giorni. Ora i due si trovavano sulla plancia.
"... e quindi cosa starà facendo adesso Shaitan?" domandò incuriosito l'ospite.
"Dovrebbe trovarsi nell'emisfero nord del pianeta, non troppo lontano dal polo in realtà, per una escursione naturalistica. Rientrerà domani, comunque."
"Capisco, ne ho sentito parlare anch'io."
Yager si sedette alla consolle accanto a quella della navigazione: "Possiamo provare a rintracciarlo con una scansione."
L'operazione era possibile dal momento che la Crusader era ormeggiata sul lato esterno della base e non all'interno.
"Purtroppo i sensori non sono operativi in questo momento," commentò con un lieve imbarazzo il Primo Ufficiale, "ci stanno installando alcuni nuovi gruppi di sensori."
"Peccato, in ogni modo sono già molto impressionato da questa nave, non si preoccupi..." rise il Capitano.

Sul pianeta - qualche ora dopo


Il dottor Jenner aveva il privilegio di dividere la tenda con il Capitano Shaitan. I due ufficiali si preparavano a riposare, dopo la lunga escursione di oggi. Dormire nelle tende faceva anch'esso parte di questa esperienza che prevedeva un certo distacco dalle comodità tecnologiche. Jenner aveva così dovuto rinunciare anche a portare con sé il suo cane olografico. Naturalmente il comunicatore di entrambi era attivo ed era l'unica deroga alle regole ma, nelle zona in cui si trovavano, a causa delle geologia del luogo, la comunicazione con la Crusader era comunque impossibile. Solo il giorno seguente nella mattinata avrebbero potuto nuovamente essere raggiungibili.
"Ancora un goccio per digerire?" il dottore offrì a Shaitan un sorso da una piccola bottiglia di una bevanda alcolica terrestre.
"Grazie Doc, ancora un sorso. A cosa dovrebbe assomigliare?"
Edward non riuscì a trattenere una risata: "Per essere un andoriano ha un palato fine ma non abbastanza da distinguere un whisky da un gin."
"È già più che sufficiente che sopporti bene questi alcolici terrestri."
"Verissimo: gli andoriani hanno fisiologicamente degli eccellenti enzimi per metabolizzare gli alcolici."
"Va bene, va bene... Buonanotte Doc."
"Buonanotte Cap."

USS Crusader, Alloggio di Yager - 17/09/2398, ore 07:36


Un cicalino svegliò di soprassalto il Primo Ufficiale. Una chiamata dalla Plancia. "Merda, che diavolo..." gli sfuggì, poi aprì la comunicazione: "Yager."
=^=Signore, buongiorno. Il controllo della base ci comunica che una nave non identificata è entrata nel sistema, tutte le navi sono entrate come da procedura in preallarme.=^=
"Capisco, arrivo subito in Plancia."
Si mise un pochettino in ordine: raramente si trattava di un vero pericolo, di solito erano navi finite fuori rotta o che avevano avarie di qualche tipo. Sentiva, però, anche una certa dose di adrenalina già pronta a fluire nel sangue: se fosse stata un'emergenza era pronto all'azione, anche senza il Capitano.

USS Crusader, Plancia - 17/09/2398, ore 07:41


Appena entrato in Plancia chiese al Guardiamarina uno schema tattico. L'operazione durò qualche decina di secondi, quindi apparve uno schema elaborato dal computer della base: la nave sconosciuta si trovava in orbita attorno al pianeta. Il suo occhio esperto notò che sembrava un'orbita polare, per la precisione.
"Perché una nave dovrebbe entrare in orbita polare?" esclamò ora a voce alta il Comandante, mentre il nuovo Timoniere prese posto alla sua consolle. "Diamine! Procedura di sgancio della Crusader dagli ormeggi!" ordinò quindi, lasciando di stucco alcuni giovani marinai presenti in Plancia. "Mi chiami il Controllo Centrale."
Sullo schermo apparve il Comandante della base: "Buongiorno, qui parla il Primo Ufficiale della Crusader, Yager."
=^=Comandante, ben trovato. Abbiamo rilevato da qualche minuto questa nave. È strano che non sia stata rilevata prima, potrebbe avere utilizzato un occultamento di qualche tipo. È una nave ferenghi di classe D'Kora, dall'identificazione fatta dal computer sembra sia un'unità in circolazione già da parecchi anni.=^=
"Comandante, stiamo per lasciare la base: andiamo a verificare di persona."
=^=Non ce n'è bisogno: sta già per partire una navetta.=^=
"Il Capitano Shaitan e il dottor Jenner si trovano nei pressi del polo del pianeta e quella nave è entrata in un'orbita polare: ho il brutto presentimento che possano essere in pericolo."
=^=Ha ragione, sembra davvero una strana coincidenza. Naturalmente potete andare.=^=
Non appena la comunicazione si chiuse, il Timoniere annunciò: "Sgancio tra 30 secondi. Signore: cosa intende per essere in pericolo? Qualche ferenghi ha intenzione di vendicarsi?"
"No, che io sappia no, ma certamente in questi anni di nemici il Capitano se ne è fatti parecchi." rispose. Poi si rivolse al tattico: "I sensori sono ancora fuori uso?"
"Sì, mi spiace signore. Erano previste per oggi le ultime installazioni."
Yager lo prevedeva e aprì un canale con la Sala Macchine: "Plancia a Sala macchine. McAllister?"
=^=Signore: mi stavo giusto chiedendo come mai fossimo in stato di preallerta.=^=
"Più tardi glielo spiego ma ora la nostra priorità è riallacciare i sensori o, almeno, parte di essi."
=^=Va bene, mi dia qualche minuto.=^=
"30 secondi se possibile, chiudo. Guardiamarina: apra un canale con la nave Braun."
Il suo collega era anch'egli già in plancia: =^=Comandante Yager, lei è certamente più informato di me, cosa succede?=^=
"Non lo sappiamo ma abbiamo un sospetto. Si ricorda che ieri le ho spiegato che i sensori erano scollegati?"
=^=Certo, siamo a vostra disposizione.=^=
"Perfetto: allora potreste analizzare la nave stellare che si trova nei pressi del pianeta e mandarci tutte le informazioni?"
=^=Certo, eseguiamo subito.=^=

Sul pianeta - contemporaneamente


Edward Jenner si svegliò all'improvviso. Nel dormiveglia gli era parso di udire un rumore e di percepire qualcosa di strano, eppure ora era tutto tranquillo.
Shaitan non era lì, forse si era già svegliato e faceva due passi.

USS Crusader, Plancia - 17/09/2398, ore 07:44


La Crusader si era sganciata dalla base federale e, attivando i motori ad impulso, si stava dirigendo ad una discreta velocità verso la nave sconosciuta.
L'altra nave si preparava anch'essa a salpare e inviava un flusso continuo di informazioni alla Crusader.
Il Primo Ufficiale era accanto alla consolle scientifica ed osservava le informazioni, purtroppo non erano a bordo gli ufficiali più esperti come Bloch o Ivanov.
L'addetto al Tattico spiegò la situazione: "Armamenti decisamente inferiori ai nostri, signore. Non rilevo molti segni vitali: una ventina al massimo."
Le chiamate naturalmente non avevano ottenuto alcuna risposta, né dalla nave, né dal comunicatore del Capitano.
"Signore: rilevo una fonte di energia, forse un teletrasporto."
"Distanza per il raggio traente?"
Il Timoniere rispose: "Ci siamo quasi, qualche secondo ancora..."
Yager dovette attendere un paio di secondi, quindi ordinò di agganciare la nave. Troppo tardi: la nave scomparve dal monitor e il raggio traente si disperse nello spazio.
"Accidenti! Fare fuoco sull'ultima posizione conosciuta! Massima dispersione!"
Una raffica di phaser sondò lo spazio circostante senza successo.
=^=Signore, abbiamo riallineato i sensori.=^= annunciò MacAllister dalla Sala Macchine.
"Bene, dobbiamo fare due cose signori," spiegò ad alta voce Yager, "scandagliare lo spazio circostante per cercare tracce di curvatura e scandagliare il polo sottostante. Cerchiamo il comunicatore del Capitano e del Dottore. Forse non è successo nulla di grave."

USS Crusader, Sala Tattica - 17/09/2398, ore 07:56


Il dottor Jenner entrò nella Sala Tattica per ultimo, dopo essere stato nel suo alloggio ed essersi reso più presentabile.
Erano presenti il Primo Ufficiale Yager, l'Ingegnere Capo McAllister, che era al momento il secondo in comando, il Consigliere Delta, anch'egli teletrasportato a bordo dal pianeta. Oltre a questi consueti frequentatori delle riunioni organizzative c'era il nuovo Timoniere, Tenente Laen, e inoltre erano presenti anche i sostituti di Bloch e Ivanov, che avrebbero dovuto occuparsi delle analisi tattiche e scientifiche. Tutti gli altri, i già citati Bloch e Ivanov, ma anche Quatro e Vikram, non erano a bordo e alcuni non sarebbero potuti rientrare prima di 20-24 ore.
"Possiamo cominciare." esordì il facente funzioni di Capitano. "Poco fa una nave ferenghi dotata di sistema di occultamento ha prelevato il Capitano Shaitan dal pianeta, tramite un teletrasporto, ed è scomparsa."
Tutti era già informati dell'accaduto e riflettevano.
"Nessuno sa il motivo di questo rapimento, se siano stati davvero ferenghi o qualcun'altro. Non mi viene in mente nessun motivo, tranne uno, di cui non mi è consentito parlare, e che comunque reputo inverosimile. Ad ogni modo l'azione deve essere stata ben organizzata. Sapevano perfettamente dove si trovava il Capitano, in caso contrario avrebbero impiegato molto tempo per localizzarlo. È possibile che ci sia una spia qui alla base, o addirittura sulla Crusader, che lavora per loro."
Il Tenente Laen fece un cenno: "Signore, suppongo di non essere stato l'unico trasferito in questi giorni, possiamo controllare i nuovi arrivati sulla base."
"Sì, ottima idea. Al momento la priorità è inseguire la nave Ferenghi, le indagini qui le lasceremo alle autorità della base. Abbiamo rilevato una traccia di curvatura ma dobbiamo partire al più presto. Purtroppo per gli altri ufficiali non c'è modo di attenderli, a meno di lasciare qui una sezione o di chiedere aiuto alla USS Braun."
"Abbiamo alcuni nuovi sensori," intervenne l'Ingegnere Capo, "cerchiamo di sfruttarli subito. Le caratteristiche tecniche della nave ferenghi indicano che può viaggiare molto velocemente ma l'unità è piuttosto vecchia, per cui ritengo che nonostante il vantaggio della sorpresa possiamo acchiapparli. La Braun potrebbe attendere i nostri uomini e raggiungerci in seguito."
"Esatto," riprese Yager, "farò subito richiesta di cambio missione alla Flotta. Se non ci sono altri suggerimenti prepariamoci a partire alle ore 8:10."
Gli uomini annuirono e si avviarono fuori dalla sala.
Il Consigliere Delta si avvicinò invece a Yager e aggiunse a bassa voce: "Si riferiva al cubo borg quando parlava di un motivo inverosimile?"
"Sì ma non capisco che senso avrebbe rapirlo: per cambiare il corso della storia? E come erano a conoscenza di questa vicenda? No, non vedo nessun collegamento con questo rapimento, d'altra parte però è logico che in mancanza di alternative anche l'inverosimile diventi possibile... a proposito: lei segua il suggerimento del Timoniere. Richiami tutti i dati sui trasferimenti, veda di trovare un sospetto. Vada anche a ripercorrere la storia di Shaitan, può aver fatto uno sgarro ad un ferenghi anni fa. Magari..."
Delta s'incamminò verso l'uscita, poi si voltò nuovamente e aggiunse con un mezzo sorriso: "Se mi è consentito, la vedo bene al Comando, signore."
"Grazie Daniel, ne terrò conto. Se il nostro McAllister dovesse creare problemi la proporrò come nuovo secondo..."


Torna all'indice


20.02 - Incontri imprevisti

Autore: Tenente JG Alexej Laen

Flashback
USS Calliope, Plancia - 14/09/2398, ore 20:30


Alexej Laen manovrava, come ormai faceva da quattro anni, al Timone della USS Calliope, classe Defiant, per raggiungere la Base Stellare 781, luogo del suo passaggio ad una nuova vita, tanto agognata quanto temuta. Mentre le dita scorrevano veloci sulla console, seppur durante un viaggio routinario, Alexej stava trasmettendo ai colleghi di Plancia un certo senso di inquietudine e disagio.
Il Capitano Murdock, accorgendosi della situazione, con un sorriso beffardo stampato sul viso lo spronava: "Curvatura otto, signor Laen. Non vorrà far tardi all'incontro con il suo futuro!" e, come risposta, ci fu una risatina generale della plancia.
Alexej, che di solito non si tirava indietro a rispondere a tono, questa volta rimase in silenzio confermando solamente la nuova velocità ed aggiungendo "Nuovo ETA trenta minuti, signore!"
Una volta arrivati sul luogo, Laen salutò brevemente i colleghi con cui aveva passato vicende quantomeno interessanti al confine Romulano, per evitare forse di soffrirci troppo, mentre si fermò qualche minuto in più con il Capitano Murdock, per ringraziarlo di tutto quello che aveva fatto per lui negli ultimi anni e per gli insegnamenti importanti che non avrebbe mai dimenticato. Sapeva che l'imbarco e la presentazione al Capitano Shaitan sarebbero avvenute solo il giorno dopo, dunque cercò il modo di distrarsi e rilassarsi raggiungendo il bar della base stellare.
La Base Stellare 781, piccola e molto spartana, si presentava buia e poco frequentata. Oltre al personale di bordo in pausa al bar, erano presenti alcuni civili mal vestiti, mercanti molto probabilmente, di razze e colori fra le più disparate. La divisa perfetta di Laen quasi cozzava con il contesto, le movenze e il passo marziale però non attiravano l'attenzione di quasi nessuno se non dei militari presenti.
Dopo una breve occhiata agli interni, Alexej si diresse al bancone per ordinare, prestando per un attimo attenzione ad una coppia seduta nell'angolo più in disparte e buio del locale. I due, all'ingresso del Tenente, bisbigliarono qualcosa. Vi era una musica soffusa che non contribuiva certo a capire quello che potevano essersi detti ma quando Laen, dopo aver ordinato, si girò nuovamente per osservare la strana coppia, i due stavano già uscendo. Poté soltanto scorgere la statura alquanto bassa ma le tuniche che indossavano non lasciavano trasparire altro, se non delle teste dalle forme alquanto larghe rispetto alle proporzioni dei loro corpi. Laen, al barista boliano indicando la coppia: "Una clientela simpatica..." abbozzando un sorriso. Il barista fece spallucce senza nemmeno rispondere, con rimarcato distacco nei confronti del Tenente, a dispetto della fama di convivialità che godeva la sua razza. Alexej capì che non era serata e, finito il soft drink Risiano richiesto, decise di andarsi a riposare per presentarsi al meglio al Capitano Shaitan.

Flashback
USS Crusader - 15/09/2398, ore 07:30


Laen non fece in tempo a mettere piede sulla USS Crusader che il suo comunicatore si attivò: =^=Tenente Laen, qui è il Capitano Shaitan. A rapporto immediatamente in Sala Tattica.=^=
Alexej sobbalzò, preso alla sprovvista, diede un'occhiata qua e là cercando di mettere a fuoco nei suoi ricordi le specifiche della classe Prometheus II in cerca del turbo ascensore più vicino sussurrando fra sé e sé: "Eh, no! Non si comincia bene!"
Due guardiamarina della sicurezza che passavano di lì, sentendo la comunicazione, lo compatirono alquanto, senza degnarsi comunque di dargli alcuna indicazione.
Dopo qualche minuto Laen fece il suo ingresso 'trionfale' in Sala Tattica abbastanza trafelato. Si ritrovò davanti il Capitano Shaitan e il Comandante Yager e cercò di irrigidirsi in un saluto marziale con scarso successo, contrariamente alla sua solita postura.
Shaitan posò lo sguardo su Yager e poi su Laen esclamando: "Tenente, se pilota la mia nave tanto velocemente come si presenta a rapporto non credo andremo lontano..." Alexej rimase di ghiaccio, sbiancando, e ci fu qualche istante di silenzio fra i tre che sembrò durare un'eternità.
Poi cercò di farsi forza ma riuscì solo a dire: "Tenente Junior Grade Alexej Laen a rapporto, signore."
Shaitan e Yager lo liberarono dall'imbarazzo sorridendo francamente, senza nascondere un certo piacere nell'averlo messo a disagio. "Benvenuto a bordo, Timoniere!" esclamò finalmente Shaitan, "Farà bene a prendere velocemente conoscenza della Crusader."

USS Crusader, Ufficio del Primo Ufficiale Yager - 17/09/2398, ore 08:03


La USS Crusader era sulle tracce di curvatura che poco prima i sensori avevano rilevato nello spazio circostante. La rotta non prometteva nulla di buono, visto che direzionava verso lo spazio Gorn. Seppur in stato di pace con i Gorn, non sarebbe stato agevole né prudente addentrarsi nei loro territori. Yager, dopo aver dato le ultime indicazioni in Plancia, si ritirò assieme a Delta e Laen nel suo ufficio per studiare i dati che la Sicurezza della Base Stellare 781 aveva inviato loro. I file riguardavano il Tenente Laen e i suoi spostamenti degli ultimi due giorni, le identità di tutti i civili non appartenenti alla Federazione ed anche l'elenco del personale della base che aveva messo piede sulla Crusader.
Yager lesse più volte quei file, poi con un moto di sconforto esclamò scuotendo la testa: "Qui non c'è nulla di anomalo!" indicando più volte lo schermo sulla sua scrivania.
Delta e Laen annuirono concordando, poi il timoniere asserì: "Comandante, però c'è qualcosa che non mi torna." facendo tornare la pagina sullo schermo all'altezza dell'elenco del personale civile, "L'altra sera al bar ho visto una strana coppia vestita in maniera insolita, di statura alquanto bassa ma, fra le razze in questo elenco di civili, non c'è nessuno che possa avere quelle caratteristiche fisiche."
Delta colse il suggerimento affermando: "Computer, mostrare elenco del personale militare di stanza alla Base Stellare 781, includendo razze e mansioni."
A quel punto sullo schermo cominciò a scorrere l'elenco richiesto quando all'altezza del personale addetto al carico e scarico i tre ufficiali trovarono una pista. Yager esclamò puntando il dito: "Ci siamo, nella stiva di carico sono accreditati due ferenghi arrivati sulla base solo da qualche me..." il comunicatore interruppe il Primo Ufficiale poco prima che scattasse l'Allarme Giallo, al comunicatore la voce del Comandante McAllister, con pochi convenevoli: =^=Comandante Yager in Plancia.=^=

USS Crusader, Plancia - 17/09/2398, ore 08:12


Yager, Delta e Laen fecero irruzione in Plancia quando sullo schermo si stagliò una nave che emetteva un bagliore quasi accecante. La nave si frappose fra la Crusader ed il confine Gorn.
Yager ordinò di aprire un canale ma il tattico affermò: "Nessuna risposta, Comandante, ma riceviamo un segnale a cui non è permesso rispondere."
Subito dopo, un messaggio solo audio invase la Plancia a volume molto alto: =^=Non proseguite oltre o potrebbe essere la vostra fine.=^=
Quando il messaggio stava ancora terminando la nave, così com'era apparsa, scomparve. Yager, alquanto alterato, si girò verso il tattico: "Dannazione, ma che succede?"
Il Tattico, alquanto in imbarazzo, rispose: "Non ho molti riscontri signore ma potrebbero essere" dopo un secondo di pausa, "Metron!"


Torna all'indice


20.03 - Battle royale

Autore: Tenente Edward Anthony Jenner

USS Crusader, Plancia - 17/09/2398, ore 08:30


"Non mi interessa chi dicono di essere. Dobbiamo trovare il Capitano Shaitan a tutti i costi. Tenente Laen, siamo riusciti a elaborare una rotta da quelle tracce di curvatura?"
"Sì, Comandante! Si inoltrano nel territorio Gorn ma per ora non è chiara la destinazione." rispose il nuovo Timoniere fresco di incarico.
"Molto bene, Tenente, proceda alla massima curvatura possibile che ci permetta anche di seguire quelle tracce."
Con un guizzo di luce azzurra la Crusader si allungò, deformandosi a dismisura, in quell'aberrazione ottica che precede il passaggio a velocità curvatura. Alla Base Stellare 781 i tecnici avevano installato dei nuovi array di sensori ma anche con questi la Crusader non riuscì ad accorgersi che era effettivamente osservata da molto vicino.

Luogo sconosciuto - Contemporaneamente


"Come vedi vecchio mio, un altro pezzo è arrivato. Il turno passa a te. Vediamo come rispondi..."

USS Crusader, Plancia - 17/09/2398, ore 08:40


Dopo alcuni minuti di navigazione il Tenente Laen cominciò a capire che qualcosa non funzionava. La direzione e la rotta erano corrette e la Crusader filava che era una bellezza ma qualcosa non quadrava. Provò ad inviare alcuni comandi che avrebbero dovuto far deviare leggermente la nave ma la nave non rispose. Non riusciva nemmeno a farla rallentare e quando mandò il segnale di arresto, esso venne completamente ignorato.
"Comandante Yager, ho perso il controllo della nave. La Crusader non risponde più ai comandi."
"Com'è possibile Tentente?" Yager dalla poltrona del Capitano impartì una serie di comandi ma anche questi vennero ignorati.
"Comandante McAllister, mi sente?"
=^=Forte e chiaro, Comandante.=^=
"Spenga i motori della Crusader! Qui dalla Plancia abbiamo perso il controllo."
=^=Subito, Comandante!=^= si affrettò l'Ingegnere Capo.
La Crusader però non rallentò di un solo punto curvatura. Anzi, fece anche un paio di cabrate piuttosto complicate per poi tornare lungo la rotta originale ancora più veloce di prima.
"Comandante McAllister, ci sono problemi?"
=^=Nessun problema Comandante, motori in arresto completo.=^=
"Guarda fuori, Stephen. Siamo ancora a velocità curvatura. Qualcuno ci sta trascinando."

Luogo sconosciuto - Contemporaneamente


"Ehi! E quella navetta? Non era prevista: devi mandarla via."
"Fa parte del gioco. È di supporto alla mia nave madre, vedi che la sta seguendo senza che io faccia niente. Dobbiamo considerarle come un'unica pedina."
"Come vuoi tu. Allora anche queste che seguono questo mio grosso incrociatore le dobbiamo considerare tutte insieme!"
"Va bene. Devo farti i miei complimenti: dove l'hai trovato? Veramente notevole vecchio mio."
"Grazie. E se ho letto bene le specifiche dovrebbe dare del filo da torcere a quella tua Cusader."
"CRusader, amico mio. Era un antico ordine di... guerrieri credo. Non storpiare i nomi, così rovini l'atmosfera."

USS Crusader, Plancia - 17/09/2398, ore 08:45


"Riusciamo almeno a capire dove siamo diretti?"
"Sì, Comandante. Lungo l'attuale rotta dovremmo passare per questo settore. Secondo le carte dovrebbe essere completamente vuoto ma i sensori rilevano un forte accumulo di energia."
"Tra quanto arriveremo, Tenente?"
"32 minuti, Comandante. Dietro di noi ci sta seguendo anche la USS Braun. Li abbiamo informati della situazione ma loro non sembrano avere problemi. La loro nave sembra rispondere perfettamente ai comandi e se volessero potrebbero andarsene."
"Gli dica che se ci seguono potrebbe essere molto pericoloso per loro."
Con un cenno di intesa con il Consigliere Delta, Laen rispose: "Li abbiamo già avvertiti Comandante ma a bordo ci sono i Comandanti Quatro e Vikram, i Tenenti Bloch e Ivanov. Non c'è stato verso di convincerli."
"Già. Figurati se si perdono la festa. Appena sono nel raggio del teletrasporto li porti e bordo e ordini alla USS Braun di tornare indietro."
"Sì, Comandante."

Settore sconosciuto nello spazio Gorn - 17/09/2398, ore 09:17


In pochi minuti la Crusader raggiunse la destinazione a cui era stata assegnata. Yager e gli altri ufficiali non credevano a propri occhi. Decine di navi stellari erano schierate in bell'ordine le une di fianco alle altre. Klingon, Vulcaniani, Andoriani, Tellariti, Ferengi. Tutte le razze erano rappresentate con navi poderose, gruppi di caccia, navi di supporto e difesa. Tra il numero si annoveravano anche alcune basi stellari. L'organizzazione era senza precedenti.
"Accidenti! Questo sì che vuol dire organizzare una festa!" sbottò il dottor Jenner.
"Già. E pare che siamo la ciliegina sulla torta." concluse il Comandante Yager. "Dal tattico che stiamo ricevendo sembra che siamo al centro del nostro schieramento."
"In che senso 'nostro schieramento', Comandante?" chiese Jenner.
"Sempre secondo il tattico all'estremo opposto di questo settore c'è un assembramento analogo di navi. Romulani, Gorn, Cardassiani, Ferengi."
"I Ferengi li abbiamo anche noi!"
"I Ferengi sono dappertutto."
"Sembra che si stia per scatenare una battle royale!" sintetizzò Jenner.
Nello stesso istante un vortice luminoso comparve nel centro della Plancia e dalle sue spire di scintille prese forma la figura del Capitano Shaitan.
"Temo, dottore, che le sue deduzioni siano esatte. Siamo stati scelti per dirigere questo scontro."

USS Crusader, Sala tattica - 17/09/2398, ore 08:45


"Così questo Metron ha organizzato il suo rapimento, Capitano, per costringere la Crusader ad avvicinarsi a questo settore?"
"Esatto, Yager. Non poteva impadronirsi della Crusader per via di qualche regola che sta seguendo. Credo che anche le altre navi siano state attirate qui con espedienti analoghi."
"Non siamo ancora riusciti a comunicare con nessuno se non con la USS Braun. Le comunicazioni sono bloccate." intervenne Ivanov. "Ma abbiamo i sensori perfettamente funzionanti e abbiamo il tattico della situazione."
"Da quanto mi ha voluto spiegare il Metron, stiamo per partecipare ad una specie di partita a scacchi di proporzioni stellari."

Luogo sconosciuto - Contemporaneamente


"Bene, vecchio mio. Visto che è la tua rivincita a te la prima mossa."


Torna all'indice


20.04 - Partita a scacchi

Autore: Comandante Gerard Ylim Yager

Settore sconosciuto dello spazio Gorn, USS Crusader, Plancia - 17/09/2398, ore 09:18


Un certo misto di ansia e preoccupazione avvolse completamente la Plancia. Il ritorno del Capitano aveva ridato una speranza e un riferimento alle rivelazioni dell'Andoriano aveva scioccato tutti: sarebbero stati utilizzati come pedine una specie di gioco alla guerra tra esseri onnipotenti. La rabbia e la frustrazione per essere ridotti al rango di schiavi, di creature inferiori per essere poco più di un giocattolo.
"Che cosa facciamo, signore?" chiese Yager rompendo gli indugi.
Shaitan si sedette alla sua poltrona. Il Primo Ufficiale non si era ancora mosso e Yager dovette voltarsi indietro per poterlo guardare in faccia: "Attendiamo."
Yager scosse la testa sconcertato ma, per non tormentare l'equipaggio, si avvicinò al superioree bisbigliò: "È sicuro, Capitano?"
Daniel intuì la situazione e si avvicinò ai due: "La situazione emotiva dell'equipaggio sta crollando."
Shaitan puntò le antenne verso i due ufficiali: "Lo so ma, se non sbaglio, non abbiamo il comando della nostra nave, giusto?"
Gerard annuì pesantemente.
"Bene, allora dobbiamo capire meglio cosa sta succedendo." Shaitan fece una breve pausa per poi riprendere a parlare: "Quello che ci manca sono le informazioni ed esse sono fondamentali per sopravvivere."
Yager annuì convito e voltandosi verso la consolle scientifica: "Comandante Bloch, sensori al massimo."

Luogo sconosciuto - 17/09/2398, ore 09:18


"Allora, iniziamo?"
"Sì... non vedevo l'ora!"
"Allora a te muovere... i bianchi muovono per primi."

Settore sconosciuto dello spazio Gorn, USS Crusader, Plancia - 17/09/2398, ore 09:19


"Signore, una delle navi si sta muovendo." annunciò Quatro osservando i dati tattici.
"Tattico sullo schermo." ordinò Shaitan.
Prontamente sullo schermo apparve lo schieramento delle due flotte. Entrambe erano disposte in una formazione compatta di formazione rettangolare con una ampio spazio vuoto nel mezzo. Era un pessimo schieramento per uno scontro navale in quanto impediva alla prima linea di essere coperta dalle navi nelle retrovie ma a tutti i presenti sembrò un posizionamento tipico del gioco degli scacchi.
Una delle navi dello schieramento opposto si mosse in avanti subito imitata da una nave della loro formazione. Lentamente la partita aveva avuto inizio.

Luogo sconosciuto - 17/09/2398, ore 09:20


"Hai fatto un errore."
"Può darsi."
"Direi di sì."
"Dimostramelo."
"Certo guarda."

Settore sconosciuto dello spazio Gorn, USS Crusader, Plancia - 17/09/2398, ore 09:20


Una nave del loro schieramento si avvicinò pericolosamente alla formazione opposta. Lo schermo era diviso in due e mostrava una visuale tattica dall'alto mentre nell'altra sezione una vista della nave più avanzata.
D'improvviso una nave dall'altra fazione aprì il fuoco investendola con una salva di siluri.
Il vascello venne colpito in pieno senza cercare di difendersi per poi esplodere.
"Nessun sopravvissuto." commentò Quatro.
"Maledizione!" commentò Shaitan.
Senza dare il tempo agli ufficiali di metabolizzare la situazione, lo scontro continuò e a turno le navi iniziarono a muoversi e a distruggersi l'un l'altra.
La voce del Tenente Lars risuonò: "Capitano, stiamo avanzando."
"Invertire la spinta." ordinò prontamente Yager.
"I motori ad impulso non rispondono." rispose il Timoniere.
I due ufficiali in comando si guardarono ma Quatro aggiunse: "Capitano, stiamo attivando le armi."
Yager guardo la mappa tattica davanti a lui: "C'è un vascello civile romulano. Ha 800 civili a bordo. Sono davanti a noi."
"E stiamo per distruggerli." aggiunse Shaitan. Il Capitano inspirò fortemente e prese una terribile decisione: "Comandante Quatro, venga. Ho degli ordini molto importanti."

Luogo sconosciuto - 17/09/2398, ore 09:21


"Guarda la mia nuove nave ammiraglia all'opera."
"Fai già uscire la regina in campo... non rischi di perderla?"
"Correrò il rischio. Tanto tu una nave la stai per perdere."

Settore sconosciuto dello spazio Gorn, USS Crusader, Magazzino siluri di prua - 17/09/2398, ore 09:21


Quatro corse con tutto il fiato che aveva in corpo, aveva utilizzato i turboscensori ma aveva dovuto percorrere un lungo tratto di corsa per arrivare a destinazione. Entrò nella sala senza salutare gli uomini di guardia e si avvicinò ad una delle testate quantiche stoccate.
Afferrò il phaser dalla cintura, portò la potenza al massimo e attivò la comunicazione: "Capitano, sono pronto!"

Settore sconosciuto dello spazio Gorn, USS Crusader, Plancia - 17/09/2398, ore 09:22


=^=Capitano sono pronto.=^=
Shaitan sentì la comunicazione risuonare in Plancia.
"Signore, non abbiamo più tempo." aggiunse Yager: "stiamo per sparare."
Shaitan si alzò in piedi e sputò quelle parole con tutta la rabbia e determinazione che aveva in corpo: "Fuoco! Distrugga questo vascello... non voglio uccidere nessuno per il piacere di esseri che si credono superiori."
La conferma arrivò rapidamente da Quatro: =^=Sì, signore... è stato un onore, Capitano.=^=
Bloch vide alcuni risultati dell'analisi sensoriale che aveva lanciato e esclamò: "Aspettate! Ho delle novità!"


Torna all'indice


20.05 - Cambio di gioco

Autore: Capitano Shaitan del clan Aeltheur

Settore sconosciuto dello spazio Gorn, USS Crusader, Plancia - 17/09/2398, ore 09:22


"Aspettate! Ho delle novità!" esclamò Bloch.
=^=Non sparo più?=^= chiese Quatro dal magazzino siluri.
"Attenda, signor Quatro." confermò Shaitan. "Che succede?"
"Sembra che non facciamo più fuoco. Le nostre armi si sono disinnescate. Inoltre pare che il resto dei partecipanti a questa... partita a scacchi, se la vogliamo chiamare così, si siano fermati. Dirò di più: sembra che sia il loro tempo ad essersi fermato. Non rilevo nessun tipo di attività." cercò di spiegare l'andoriano.
"Ho come l'impressione che entro breve qualcuno ci contatterà..." disse pensieroso il Capitano. "Quatro, tenga comunque sotto tiro i siluri e si prepari a fare fuoco."
=^=Sì, signore.=^=

Luogo sconosciuto - 17/09/2398, ore 09:23


"Che vogliamo fare, caro mio?"
"Ah, sei tu che l'hai messa in campo! Se vogliono autodistruggersi che facciano pure ma non potevo lasciare che rovinassero le altre pedine. E la partita."
"Ma è possibile che questi terrestri..."
"Ti avevo avvertito. Dopo quell'episodio del Capitano Kirk, amico mio, ero stato chiaro nel non volerli coinvolgere. Ma tu hai insistito..."
"Va bene, hai ragione, hai ragione! Sei contento? Però ora che vogliamo fare?"
"Se eliminiamo la tua Ammiraglia il gioco si fa meno interessante ma non possiamo controllare le loro volontà. Quindi potremmo..."
"Non vorrai replicare il duello di Cestus III?"
"No, hanno fatto capire fin da subito di che pasta sono fatti."
"Quindi?"
"Potremmo cambiare gioco. Che ne dici di una caccia al tesoro? Ho messo il loro Capitano in un luogo sconosciuto. Gli ho tolto i suoi mezzi di comunicazione. Ora devi guidare la tua Ammiraglia a ritrovarlo ma devi farlo senza influenzare la capacità di manovra della nave, né facendo accorgere l'equipaggio del tuo intervento, pena la sconfitta."
"Intrigante. Mi piace!"

Settore sconosciuto dello spazio Gorn, USS Crusader, Plancia - 17/09/2398, ore 09:26


"Oh, no, di n..." esclamò il Capitano.
"Ma che diavolo..." disse sorpreso Yager.
Tutti gli occupanti della Plancia videro scomparire il proprio Capitano sotto i loro occhi.

Luogo sconosciuto - 17/09/2398, ore 09:26


Shaitan si guardò attorno sconcertato. Era all'aperto. Era sì buio ma la notte era stellata e sopra di lui uno spicchio di luna, accompagnato da un'altro spicchio più grande, lasciava a terra la flebile ombra dell'andoriano. Rimase fermo in piedi per qualche secondo, per dare la possibilità agli occhi di abituarsi dopo le luci della Plancia.
Studiò le costellazioni ma non le riconobbe.
Non sentiva particolarmente freddo, la sua sensazione era quella di trovarsi a poco più di 20 °C, una leggera brezza smuoveva la sabbia fine che aveva ai piedi. Si accorse di essere vestito con la solita uniforme, così come aveva lasciato la Plancia. Non si stupì ma era meglio controllare, viste le capacità di queste entità.
In lontananza vedeva un chiarore diffuso, come quello che provocano le luci di una città. Non sapendo esattamente cosa fare si incamminò verso quel bagliore.

Settore sconosciuto dello spazio Gorn, USS Crusader, Plancia - 17/09/2398, ore 09:41


Yager era, suo malgrado, di nuovo al comando. La Crusader era rimasta sola in quella porzione di spazio, fatta salva la presenza della USS Braun. Le altre navi, appena gli equipaggi ebbero capito di essere stati lasciati liberi di manovrare, avevano lasciato la zona. Gli equipaggi federali delle due navi stavano collaborando per capire se la sparizione del Capitano avesse lasciato qualche scia o residuo energetico da poter seguire.
Il Capitano Gaprindashvili era al momento collegato tramite il visore principale. =^=Purtroppo non riusciamo a rilevare nessuna traccia energetica particolare. Anche il fatto che una dozzina di navi di vario tipo siano partite in curvatura in direzioni diverse non aiuta.=^=
"Sì, capisco." rispose Yager, sconfortato. "Va bene, Capitano. La ringrazio per l'aiuto. Ci risentiamo nel caso ci siano novità."
Delta di avvicinò al Comandante Yager: "La situazione comincia a diventare irritante."
"Sì," rispose il mezzo betazoide, "ma percepisco più determinazione che sconforto. Comunque rimanga a disposizione. Il suo aiuto è importante."
"Certo." rassicurò Daniel.
"Quatro, so che potrebbe rivelarsi un incarico inutile ma faccia scandagliare la nave dalle sue squadre. Assicuriamoci di non avere a bordo il Capitano prima di iniziare a cercarlo lontano da qui." comandò al suo Capo della Sicurezza.
"Sì, signore." rispose incamminandosi fuori dalla Plancia.
"Vikram, si coordini con McAllister. Concludete il prima possibile i lavori che erano rimasti in sospeso e fate un check della nave. Quando riusciremo ad avere una traccia da seguire, vorrei farlo al massimo delle nostre capacità."
"Certo, signore." rispose il Capo Operazioni. Uscì dalla Plancia per raggiungere l'Ingegnere Capo.
"Ivanov, si coordini con Laen. Rivedete tutti i dati raccolti durante la nostra partita a scacchi."
Risposte affermative arrivarono dai due.

Luogo sconosciuto - 17/09/2398, ore 11:03


Dopo tanto camminare Shaitan non riusciva a notare un significativo avvicinamento al bagliore verso cui si dirigeva. Alla sua destra, però, vide un'oasi e si incamminò in quella direzione. Ogni tanto, in lontananza, gli era parso di avvertire qualche rumore ma niente che gli sembrasse di origine tecnologica. Al più erano versi che poteva ricondurre ad animali di qualche tipo. Nulla che riconoscesse, però.
Avvicinandosi all'oasi vide che questa era costituita da alberi. Alcuni assomigliavano alle palme terrestri, altri erano a foglie più larghe ma bassi. Avvicinandosi avvertì dei movimenti. Si bloccò per timore che questi potessero avvertire qualcuno del suo arrivo ma ben presto capì che la zona, larga un centinaio di metri, era disabitata. Chi si muoveva tra quelle piante erano solo animali. Non sembravano neanche particolarmente grandi. Trovò un luogo riparato (anche se il cielo era completamente sgombro) e si preparò un giaciglio per dormire. Non sapeva cosa aspettarsi dal giorno dopo ma era meglio riposare.

Settore sconosciuto dello spazio Gorn, USS Crusader, Sala Riunioni - 17/09/2398, ore 13:13


Gli ufficiali superiori si erano riuniti per condividere lo stato delle varie sezioni. Il facente funzioni di Capitano decise di tenere la riunione come se fosse un normale briefing, in modo che nel prepararla fossero tutti impegnati a stilare rapporti.
Yager partì dalla sua destra, dov'era seduto il dottor Jenner. Gli fece un cenno con la mano: "Niente di grave da segnalare. Solo un paio di contusioni da ascrivere a distrazione, anche se i protagonisti dichiarano di aver subito incidenti strani. Probabilmente la situazione particolare che stiamo vivendo ha suggestionato qualche membro dell'equipaggio. Oltre a questi, quattro casi di febbre Ruk'Tan, e tre sbornie da birra romulana."
"Febbre Ruk'Tan?" chiese Makarri. "Non è una variante romulana della Ruk'Tok vulcaniana?"
"Sì." confermò il dottore. "In effetti può sembrare strano ma siamo da poco passati da una base stellare con molto traffico."
"In effetti..." commentò Yager prima di passare la parola a McAllister.
"Io e Vikram abbiamo concluso le riparazioni e abbiamo passato in rassegna tutti i sensori. Ne mancavano tre da mettere a regime dopo che siamo partiti dalla base stellare. Abbiamo riscontrato che quattro biopack neurali avevano bisogno di un reset e infine due siluri fotonici hanno avuto bisogno di un riallineamento dei sistemi di puntamento perché dopo la sospensione dell'attacco erano rimasti puntati sulla nave passeggeri romulana."
"Grazie, Stephen, passiamo alla Sicurezza." continuò Yager.
"Abbiamo scandagliato tutti i vani non frequentati della nave. Direi tutto normale, se non che abbiamo ritrovato quattro locali, ora adibiti a magazzino, chiusi. All'inizio non siamo riusciti ad aprirne le porte, poi al terzo tentativo si sono sbloccate. Erano al ponte due. Abbiamo controllato anche l'alloggio del Capitano e l'unica cosa strana che abbiamo trovato era uno dei soprammobili caduto a terra, una statuetta di origine romulana. L'abbiamo sistemata."
"Grazie, Makarri. Ivanov?" concluse il giro il Comandante.
"Io e Alexej abbiamo fatto passare al computer tutte le mosse tattiche della cosiddetta partita a scacchi giocata dai Metrons." iniziò l'Ufficiale Tattico. "Il tutto suggerisce, come immaginerete, che le navi fossero comandate da qualche tipo di entità senza il controllo da parte degli equipaggi. Solo i tracciati di quattro di loro avevano delle particolarità ma niente di veramente decisivo. In alcuni punti, tre, si sovrapponevano con la traiettoria del cargo romulano che stavamo per distruggere, ma è compatibile con il fatto che le loro traiettorie si sono intersecate. Oltre a quello solo due tracciati interrotti ma anche qui, niente di particolare: le esplosioni delle navi distrutte hanno provocato sbalzi energetici molto grandi." concluse Ivanov.
"Capisco," disse un pensieroso Yager, "grazie per i vostri rapporti."
Gli ufficiali tornarono alle loro mansioni con la sensazione di non aver fatto un singolo passo avanti.

Luogo sconosciuto - 17/09/2398, ore 16:21


Shaitan si svegliò che ancora il buio non se n'era andato. A fianco a lui un piccolo animaletto peloso fuggì di gran carriera spaventato dai suoi movimenti. Con un sorriso sul volto si alzò e cercò intorno. Capì che alcuni degli alberi presenti portavano quelli che sembravano frutti. Anche se dubbioso sentiva la fame, così ne addentò uno. Il gusto era accettabile e finì per mangiarne qualcuno. Prese una larga foglia caduta a terra e ne fece una sorta di recipiente per portarsi dietro qualche vivanda nel suo cammino verso il bagliore distante.
Dopo aver verificato che il resto dell'oasi era deserto se non per la presenza di alcuni animali, si incamminò verso il bagliore.

USS Crusader, Alloggio del Comandante Yager - 17/09/2398, ore 19:42


Ylim stava ripensando alla giornata mentre stava preparando la tavola per la cena. Il pomeriggio era stato infruttuoso, la Crusader e la Braun erano tornate alla Base Stellare 781. Ripensò anche alla riunione, in cui i vari numeri venivano snocciolati con la consapevolezza che non sarebbero serviti a nulla nella ricerca del Capitano. D'un tratto gli vennero in mente le cifre che continuavano a ballargli in testa. 4, 3 e 2. Sembravano rincorrersi. E quel riferimento ai Romulani. Certo, erano coincidenze. Oppure no? Da un lato si sentiva sull'orlo di una ossessione complottista, dall'altro ne era affascinato.
"Computer, che relazioni potrebbero esserci tra i numeri 2, 3 e 4 e i Romulani?"


Torna all'indice


20.06 - La Fortezza

Autore: Tenente Comandante Raji Vikram

USS Crusader, Alloggio del Comandante Yager - 17/09/2398 ore 19:45


Gerard Ylim Yager fissava il monitor del proprio computer quando arrivò finalmente la risposta. =^=Il nesso individuato tra la serie 2, 3 e 4 e l'Impero Romulano è il seguente: SECLAR #8. Livello non accessibile.=^=
La cosa risvegliò l'interesse di Ylim di colpo. "Chi ha siglato il livello di segretezza?" chiese il Primo Ufficiale, ora facente funzione di Capitano della USS Crusader.
=^=Ammiraglio Jillrod Xaler.=^=
L'ufficiale sorrise, appoggio i gomiti alla sedia, incrociò le mani all'altezza del mento. Fissò lo schermo quel tanto sufficiente ad aprire una canale con l'Ammiraglio.

Pianeta Khalandar, Bellatrix, confine spazio Gorn - 19/09/2398 ore 10:30


La piazza era gremita di persone che, sotto il sole ancora caldo di un settembre malinconico, si accingeva ai preparativi per la festa dell'Hayom, l'anniversario dei Sarti. Da quando gli abitanti del pianeta, una razza umanoide dotata di tentacoli che si dipanavano dal collo, lunghi quasi metà del corpo, avevano scoperto che la maggior parte dei loro indumenti erano in realtà dei simbionti alieni, i sarti erano saliti nella scala sociale assurgendo ad un livello tra i santi e gli alti sacerdoti. Questa scoperta aveva cambiato la struttura sociale stessa e agito sulla psicologia degli abitanti: molte delle innovazioni scientifiche erano state portate dagli Abiti, così come l'orientamento ad avvicinarsi alla Federazione. In questa giornata era quindi abbastanza comune incontrare diversi rappresentanti della razza umana in mezzo ai Khalandariani.
Oggi però erano più i faccendieri e i mercanti gli abili approfittatori di una situazione politica favorevole e di un'economia nascente. Nulla di nuovo sotto il sole della embrionale prosperità portata dagli Abiti.
Così non era con facilità immaginabile che un Khalandariano potesse essere in realtà un agente federale che operava agli ordini dell'Ammiraglio federale Xaler.
Ylim riconobbe il proprio contatto bajoriano seduto in una sedia in vimini del bar, sulla base delle scarne informazioni che l'Ammiraglio stesso gli aveva passato. Il Primo Ufficiale, ora Capitano, della Crusader si avvicinò.
Fece un saluto e il gesto di pace bajoriano, poi si sedette al tavolo fissando il suo referente. "432?" chiese porgendo la mano e sorridendo.
L'uomo gli fece un cenno. "Grazie di essere venuto qui, a casa mia. Qua mi sento più libero e forse riesco ad aiutarla, senza rischi oggettivi per entrambi e per il nostro comune amico Jillord."
Il Primo Ufficiale, sorrise e rispose: "Sono io a ringraziarla per la disponibilità. Come avrà capito la situazione è tesa e vorrei recuperare il nostro Capitano smarrito."
Il Khalandariano, avvolto nel suo vestito/simbionte sorseggiò un caffè ai datteri bollente e fece un cenno d'assenso. Poi appoggiò sul tavolino un oggetto circolare e disse: "È un proiettore olografico di dissimulazione. Diciamo che potremo parlare senza essere notati."
Yeager celò la sorpresa per la tecnologia. L'uomo attivò il disco che emise un fascio di luce a 360 gradi. Il Primo Ufficiale non si accorse di altro, se non un leggero disturbo elettrostatico sulla pelle. Eppure i viandanti dovevano aver avuto una percezione diversa.
Si chiese, senza però esplicitarla, cosa stessero vedendo in quel momento.
Il Khalandariano estrasse infine un ulteriore dispositivo: un cubo metallico dalla superficie liscia. Senza dire altro sfiorò il lato superiore del cubo e l'immagine tridimensionale dell'ammiraglio Xaler si materializzò davanti ai suoi occhi.
=^=Buongiorno signor Yeager. Non sono riuscito a trovare una forma di comunicazione diretta più sicura di questa. Vado immediatamente al dunque: 4, 3, 2 non è una serie. È un codice che rappresenta un agente.=^=
"Intende un agente federale in copertura su Romulus?" cercò di andare al sodo Yeager.
L'Ammiraglio scosse il capo: =^=No, un agente romulano della Tar shiar che ha collaborato a più riprese con la Federazione, cercando di creare degli equilibri tra i due governi.=^=
"E ci è riuscito?" chiese stupefatto.
=^=Sì. Egregiamente. Per questa ragione gli abbiamo dato una codifica federale in modo che in casi di emergenza possiamo contattarlo. Lei come è risalito a questo numero?=^= chiese l'Ammiraglio posando la tazza di caffè.
"Quasi per caso. O, almeno nelle analisi di dati che abbiamo incrociato, ho fatto un paio di collegamenti."
L'Ammiraglio parve dubbioso. =^=La cosa non mi pare convincente. qualcosa o qualcuno in qualche modo ha voluto che lei venisse in contatto con il Comandante Khre'Arain, dell'unità investigativa crimini speciali della Tal Shiar. Come vede le ho appena rivelato il nome dell'agente. Ne faccia un buon uso.=^=
"Come posso contattarlo?"
Jillrod sorrise: =^=Cosa dovrebbe chiedergli?=^=
"Perché qualcuno ha rapito il Capitano Shaitan? Dove si trova ora?"
L'Ammiraglio scosse il capo: =^=Non credo possa saperlo. Temo ci siano in gioco forze maggiori anche rispetto ai margini investigativi di Khre'Arrain. Perché non provare a fargli di persona queste domande? Mi impegno a contattarlo direttamente e chiederò se è disponibile a venire sulla Crusader.=^=
Yeager trasse un profondo respiro: "Grazie, Ammiraglio. Le sono debitore." Eppure temeva di essersi messo in una situazione forse peggiore dell'attuale.

USS Crusader, Sala Tattica - 19/09/2398, ore 18:00


Gli ufficiali attendevano con una palpabile tensione l'arrivo del loro Facente Funzione di Capitano. Nel silenzio fatto di sguardi in tralice e sorrisi nervosi, entrò in scena Yeager che con passo sostenuto si sedette nella poltrona del Capitano.
"Signori, grazie di essere qui. Inutile dirvi che ciò che sto per rilevarvi è coperto da un livello di sicurezza che teoricamente supera i vostri. Ma mi prendo la responsabilità piena di questa violazione per far fronte alla situazione."
Si voltò e sullo schermo apparve una figura nera. Una sorta di pinnacolo stagliato contro un cielo violaceo.
"Questo luogo lo conoscono in pochi. Viene chiamato dagli addetti al lavoro La Fortezza. Che cosa è questa installazione?"
Ivanov strinse gli occhi concentrando la sua attenzione sui dettagli dell'immagine.
"Sembra un carcere." disse a voce bassa.
"Qualcosa del genere ma forse di più. Si tratta di un centro sperimentale, pare sviluppato dai Metrons. Da da secoli rapiscono esponenti di spicco delle varie razze e li portano in questa installazione. Si tratta di menti brillanti scientifiche, geni tattici, inventori, e tanto altro. In pratica coloro che in qualche modo si distinguono dalla media della propria popolazione."
Bloch parve assorto nel pensiero di quali geni della fisica e della matematica potessero essere tenuti in prigionia.
"Non sappiamo cosa facciano i detenuti in questo luogo, non sappiamo se restano di propria volontà o se sono prigionieri. Sappiamo solo che chi ha acquisito questa immagine ed altre informazioni non è mai tornato." fece una pausa, "Siamo abbastanza certi però che il nostro Capitano si trovi li."

Luogo sconosciuto - 19/09/2398, ore 18:00


Shaitan del clan Aeltheur camminava da ore. Sentiva la polvere sui vestiti, sul volto. L'aria stava cambiando. Odore di ozono e un vento caldo lo stavano investendo. Affaticato salì una collina con qua e là spelonche rocciose.
Giunto sulla sommità trasse un profondo respiro, recuperò un po' di fiato e si deterse la fronte da un leggero sudore. Per un andoriano questo clima non era l'ambiente ideale.
Il suo sguardo percorse l'orizzonte alla ricerca di una qualche traccia di vita: nulla. Forse era l'unico su quel pianetoide che a fatica rientrava nella classe M. Doveva trovare un modo per comunicare la sua presenza.
Lanciare un messaggio all'universo per aspettare che l'universo stesso consegnasse la sua bottiglia a qualche forma senziente.
Tirò via il badge. Doveva trasformare il badge stesso in una sorta di radio. Si guardò attorno: c'erano sassi appuntiti, alcuni di colore bruno che faceva pensare alla presenza di minerali ferrosi. Doveva costruirsi degli arnesi.

USS Crusader, Sala Tattica - 19/09/2398, ore 18:05


Vikram scosse il capo: "Che informazioni abbiamo sul pianeta e i suoi abitanti? Dobbiamo fare un'analisi dei rischi prima di pensare alle operazioni di recupero del Capitano."
"Esattamente.", disse un uomo che entrò in sala, con un voluto effetto scenico.
Gli ufficiali si voltarono verso il nuovo venuto. Era un romulano, in abiti civili, lo sguardo intenso che si conciliava perfettamente con i suoi modi affabili e garbati.
"Vi presento il Comandante Khre'Arain", disse sorridendo Yeager.
Il romulano restò in piedi accanto all'immagine. "Vi chiederete per quale ragione io sia qui. Sono un ufficiale romulano che si occupa di indagini fuori dalla prassi comune. Mi interesso da anni dell'operato generale del Metron Consortium, di cui non siamo certi della reale connessione con i Metron. Nello specifico la Fortezza, una dimora di molti nostri scienziati e geni militari, ci risulta essere gestita dal Metron Consortium. Da anni cerco di metterci piede e capire cosa sta succedendo all'interno di questa struttura. Ora, grazie al vostro comandante Yeager, intravedo una reale opportunità. L'Impero Romulano collaborerà pertanto alla vostra missione, fornendo supporto militare e tattico, oltre alla mia presenza." disse Khre'Arain.
"Scusi, qual è la sua unità di appartenenza?" chiese Ivanov, che non aveva mai visto di buon grado le forze militari romulane.
"Divisione investigazioni speciali." rispose l'ufficiale romulano.
"... della Tal Shiar." aggiunse Yeager, seguito da un cenno di assenso del romulano stesso. Poi riprese: "Ora entriamo nei dettagli delle informazioni disponibili."

Luogo sconosciuto - 18/09/2398,ore 19:00


Il badge era aperto sul suolo arido e ghiaioso del pianeta. Shaitan si era costruito una sorta di punteruolo levigando le rocce e con il suo aiuto aveva sezionato il badge e creato nuove connessioni ai circuito sfruttando la conduttività di un materiale ferroso trovato tra i minerali presenti nell'intorno.
Trasse un profondo respiro e attivò il circuito. Si sentì un leggero suono di interferenza radio. Shaitan deglutì per schiarirsi la voce: "Sono il Capitano Shaitan della nave USS Crusader della Federazione. Sono stato deportato da qualche forma di vita su un pianeta sconosciuto. Ho bisogno di aiuto."
E il messaggio venne inviato.
O almeno credette.
Dopo neppure due secondi il pianeta scomparve. Scomparve il terreno roccioso, il vento caldo, l'odore di ozono. Tutto venne cancellato come da un colpo di spugna rapido. La lavagna su cui era disegnato il suo mondo era ripulita ora: Shaitan si ritrovò in una sala dal contorno bianco dalle anonime pareti senza finestre. Un bagliore diffuso sembrava fuoriuscire dalla pareti stesse. Una sorta di emanazione energetica senza una sorgente esatta.
Si guardò attorno alla ricerca di una porta, di un elemento di discontinuità in quelle pareti claustrofobiche.
"Benvenuto Capitano Shaitan." La voce era diffusa, non sembrava uscire da una sorgente sonora precisa o puntuale. "Lei ha superato il test. Mi compiaccio. Benvenuto nella Fortezza."

USS Crusader, Sala Tattica - 18/09/2398, ore 19:15


Yeager si rivolse ai presenti: "Non andremo sul pianeta con la Crusader. L'Ammiraglio Xaler ha autorizzato la nostra presenza a bordo della D'Deridex Zokher. Tra i membri della nostra operazione saranno presenti: Ivanov, Bloch, Quatro, Jenner e Laen. Lei Vikram con me pianificherà l'operazione ma resterà al comando della Crusader. Ci sono dubbi?"
Vikram si passò la mano sulla fronte, sentendo un cerchio alla testa.
Jenner saltò in pratica sulla sedia, non aspettandosi una missione con un tale rischio.
Quatro sorrise: era quello che maggiormente desiderava.
Infine Ivanov guardò pensieroso l'immagine di quell'oscura fortezza.
Temeva il peggio. E anche Khre'Arain la pensava come lui.
Il D'Deridex intanto aspettava accanto alla Crusader. In silenzio, pronto a colpire.


Torna all'indice


20.07 - Alla ricerca della Fortezza

Autore: Tenente Leon Krenn Bloch

La Fortezza - 18/09/2398, ore 19:00


"La Fortezza? Ma su quale pianeta mi trovo?" domandò il Capitano.
"Un pianeta qualunque che non ha importanza per la vostra Federazione." rispose la voce.
"Fa parte sempre del gioco in cui la mia nave è una pedina di una immensa partita non è vero?" insistette l'andoriano.
"Qualcuno ha mandato qui lei, se è questo che intende. Ma ora si trova sotto la nostra protezione."
"Non siete i Metron, quindi?"
"Siamo Metron, sì, almeno per il vostro livello di comprensione, ma non abbiamo nulla da spartire con quei Metron che avete già incontrato."
"La Crusader? Stanno bene i miei uomini?"
"Qui non ci sono informazioni su quello che avviene là fuori, nello spazio normale. Mi dispiace Capitano. Ma adesso basta domande: sarà sicuramente stanco, assetato e affamato. Dopo una buon dormita risponderemo alle sue domande."
Il Capitano rimase un po' perplesso di fronte a queste parole ma, prima che potesse di nuovo replicare, all'improvviso lo spazio attorno a sé si trasformò. Shaitan si ritrovò nel proprio alloggio a bordo della nave. Sembrava una tranquilla serata, le luci erano soffuse e del cibo era servito in tavola. Con cautela si avvicinò al tavolo, si sedette e bevve un sorso di acqua o almeno di un liquido molto simile all'acqua. Per quanto ne sapeva poteva essere la stessa tecnologia del ponte ologrammi, oppure qualcosa di completamente diverso...

Nave romulana Zokher - 18/09/2398, ore 21:05


I cinque ufficiali della Crusader, insieme a quattro uomini delle forze speciali, erano stati materializzati a bordo della nave romulana, l'agente Khre'Arain li guidò attraverso i corridoi fino a due alloggi che erano stati, per così dire, preparati per loro. Lo spazio era decisamente ridotto, probabilmente non si trovavano più comodi dei terrestri di qualche secolo prima stipati all'interno dei sottomarini. Per fortuna il viaggio sarebbe durato meno di un giorno, spiegò il romulano, e poi sarebbero sbarcati sul pianeta sconosciuto che ospitava la Fortezza.
Il Comandante Yager, insieme al Capo della Sicurezza Quatro, venne condotto in Plancia, dove si presentò agli altri ufficiali romulani. Yager volle portare con sé in particolare Quatro, in quanto avrebbe comandato una delle squadre di assalto qualora ce ne fosse stato bisogno. Avrebbe perciò dovuto impartire ordini anche a dei soldati romulani e quindi era utile che si facesse subito conoscere. Il dialogo fu ovviamente come ci si aspettava: freddo e breve. Dopo Khre'Arain li riaccompagnò agli alloggi. Certo non era quello né il luogo né la circostanza più adatta per intraprendere scambi culturali.
"Se posso chiedere, ci sono anche dei romulani imprigionati nella Fortezza?" domandò Yager sulla via del ritorno.
"Sicuramente ma non abbiamo mai potuto dimostrarlo al nostro Comando. Solo ora grazie a voi siamo stati autorizzati ad impiegare uomini e mezzi."
"Non ci avete ancora detto cosa sapete oltre all'ubicazione del pianeta..." incalzò Quatro.
"Poco o nulla, solo le coordinate dell'installazione. Quali difese abbiano sulla superficie o in orbita al pianeta ci è sconosciuto. Noi pensiamo che la nostra nave occultata possa passare inosservata e che non si aspettino un attacco." Il suo sguardo si fece per un momento più cupo: "Se falliremo temo che la mia brillante carriera potrebbe finire."

USS Crusader, Plancia - nello stesso momento


Il Capo Operazioni Vikram si trovava obtorto collo al comando della Crusader. Purtroppo gli accordi presi tra la Flotta e i romulani non prevedevano che la Crusader seguisse la nave romulana, d'altra parte la D'Deridex avrebbe viaggiato in occultamento e quindi un viaggio solitario avrebbe certamente aumentato le possibilità di non essere individuata. Compito della Crusader sarebbe stato quello di raggiungere stabilite coordinate stellari e lì attendere comunicazioni. I pensieri di Vikram erano ovviamente rivolti alla missione dei compagni, più che a governare la Crusader. I rischi erano incogniti: era possibile che fossero anche loro catturati e rinchiusi nella Fortezza e che quindi non avrebbe più rivisto nessuno? Oppure faceva tutto parte di quell'assurdo gioco dei Metron e si sarebbero ritrovati tutti sulla nave ancorati in qualche base federale? Ma, soprattutto, quanto erano potenti questi fantomatici Metron? Come mai proprio ora si erano fatti vivi dopo decenni di latitanza? Tante domande... Vikram rifletté se c'era qualcuno nella Federazione che sapeva qualcosa su queste entità.
Proprio in quel momento entrò in Plancia il Consigliere di bordo e prese posto sulla poltrona rimasta ovviamente vuota del Primo Ufficiale. In quel momento, infatti, sulla Crusader era l'Ingegnere Capo il secondo nella catena di comando ma era come sempre in sala macchine.
"Capita a proposito, Consigliere: mi domandavo se qualcuno sappia qualcosa in più su questi Metron..."
Delta trattenne a stento un sorriso: "Ehm, in effetti ho fatto qualche ricerca... ma forse sarebbe opportuno parlarne in un luogo più appartato."
"D'accordo, andiamo nella Sala Tattica." Vikram ordinò di avvertirlo in caso di qualsiasi novità.

USS Crusader, Sala Tattica - pochi minuti dopo


"...quindi mi sta dicendo che lei non crede a questa storia della Fortezza?" domandò basito il Capo Operazioni dopo aver ascoltato per qualche minuto Daniel, che aveva spiegato come nei database della Flotta non risultassero negli ultimi decenni scomparse inspiegate di illustri scienziati o filosofi nei territori della Federazione.
"Non saprei cosa pensare. Può darsi che si interessino di più ai romulani o altre specie, oppure quello che ci dicono i nostri nuovi amici non è del tutto esatto."
"Beh, ovviamente non ci sarebbe da stupirsi. Approfittano dal rapimento del Capitano, ci raccontano questa storiella mentre i loro scopi sono meno filantropici."
"Chissà... Potrebbe esserci qualcosa di interesse strategico o militare là dentro."
"Bisogna avvertire il Comandante Yager dei suoi sospetti. Mandare un messaggio."
"Senza che venga intercettato?"
"No, è impossibile, anzi rischierebbe di metterli in pericolo ancora di più." concluse Vikram. "Beh, alla fine se grazie a loro liberiamo il Capitano facciano della Fortezza ciò che vogliono..."
"Quindi andremo al rendez-vous come programmato?"
Ora fu Vikram a dovere trattenere un sorrisetto: "In realtà Yager aveva già qualche sospetto e ha portato con sé un trasmettitore subspaziale di ultima generazione, non dovrebbero individuarlo."
"Abbiamo la posizione del pianeta!"
"Sì, possiamo avvicinarsi quanto basta per essere pronti a intervenire in caso di necessità."
"E l'Ammiraglio?"
"È consenziente, d'altra parte non si fida nemmeno lui dei romulani."

Nave romulana Zokher, Alloggio dei federali - 19/09/2398 ore 15:57


Un cicalino alla porta segnalò la presenza di qualcuno. Ivanov era il più vicino ed azionò il pulsante di apertura. L'agente romulano: "Tra pochi minuti saremo in orbita. Preparatevi allo sbarco."
Un sospiro di sollievo fu la risposta generale, ancora mezza giornata in quei ripostigli e sarebbero impazziti.

Nave romulana Zokher, Hangar navette - pochi minuti dopo


Yager e il suo gruppo vennero condotti all'equivalente di un hangar navette: due navette erano a loro disposizione.
Una sarebbe partita subito ed avrebbe dovuto fare una ricognizione nei dintorni della Fortezza per segnalare eventuali difese ed il posto migliore dove sbarcare: il Timoniere Laen sarebbe stato alla guida, Bloch e Ivanov lo avrebbero accompagnato.
Quindi sarebbe sbarcata la seconda navetta con Quatro, Khre'Arain e una parte della forze d'assalto.
Gli altri sarebbe stati direttamente teletrasportati in altri punti strategici: una squadra con Yager e il dottore, un'altra comandata dai romulani. Fondamentale era comunque la prima ricognizione e un giusto coordinamento dei successivi sbarchi.

Navetta romulana - pochi minuti dopo


L'Ufficiale scientifico Bloch non riconobbe il pianeta sul quale si trovavano: era delle dimensioni della Terra ma di classe L. La navetta procedette entrando nell'atmosfera gassosa e dirigendosi non lontano da quelle che, stando ai dati a loro disposizione, erano le coordinate della Fortezza. Laen si trovava abbastanza a proprio agio. Bloch procedeva all'analisi della superficie, la consolle era stata tradotta in un linguaggio della Federazione ma alcuni termini risultavano tuttavia grotteschi o incomprensibili.
Comunque, fino ad ora non erano presenti fonti di energia significative. Stavano viaggiando ora ad una decina di kilometri dalla superficie.
"Superficie rocciosa, temperatura 260 Kelvin, atmosfera respirabile per breve tempo, consigliabile l'utilizzo di maschera a gas e di una tuta, comunque." spiegò Bloch, in collegamento con la nave romulana.
=^=Ricevuto, Tenente.=^= fu la risposta di Yager.
Il loro bersaglio si avvicinava rapidamente, Laen decise che era giunto il momento di scendere ulteriormente e di iniziare a virare per circumnavigare il loro bersaglio. Si trovavano ora a circa 6 km dalla superficie ma ancora la visuale non era limpida.
"La Fortezza dovrebbe iniziare a intravedersi..." accennò Ivanov.
"Eccola!" indicò ad un certo punto Bloch.
Una struttura non naturale di colore nero si iniziava a vedere in mezzo alla nubi. "Certo hanno scelto un ottimo posto per nascondersi."
La navetta scese ulteriormente puntando verso il suolo e virando a destra. La superficie era rocciosa ma priva di grandi rilievi, il problema non sembrava tanto quello di raggiungere la Fortezza ma probabilmente di entrarci.
=^=Tenente Bloch e Ivanov: rapporto!=^= disse alla radio Yager.
"Confermiamo visuale della Fortezza. Per il momento non segnaliamo difese o sbarramenti di alcun tipo." rispose l'Ufficiale Tattico.
"Dalla Fortezza provengono fonti di energia ma poco intense," aggiunse Bloch, "anche i segni di vita non sono individuabili, suppongo ci sia una barriera per i sensori."
=^=Va bene, allora la navetta di Quatro può cominciare la discesa. Voi atterrate e provate ad avvicinarvi a piedi e a fare ulteriori analisi.=^= rispose il Primo Ufficiale.
Laen ridusse la velocità e iniziò a cercare un luogo per l'atterraggio. A parte quella strana costruzione non si vedevano segni di civiltà presente o passata. La Fortezza distava ancora parecchi kilometri ma era più prudente atterrare in quel luogo, anche se avrebbero dovuto camminare per qualche ora.

Luogo sconosciuto - nello stesso momento


"Manca davvero poco alla tua sconfitta. Devono solo penetrare nella Fortezza e trovare il Capitano. È sufficiente che lo trovino, non è necessario che lo liberino, se ricordo bene."
"Uhm... Sì, se lo trovano direi che hanno già fatto molto, liberarlo mi pare che sia al di là delle loro forze... Casomai spetterà a te, in quanto vincitore, di decidere della loro sorte."


Torna all'indice


20.08 - Espedienti!

Autore: Tenente Edward Anthony Jenner

La Fortezza - 19/09/2398, ore 16:20


Qundo Shaitan si svegliò, la luce penetrava debole dai lunghi finestroni dell'astronave. Strisce orizzontali erano proiettate sul pavimento dai dispositivi di oscuramento, non completamente chiusi, che fungevano da persiane.
La nave doveva trovarsi vicino a una stella. O almeno questo era quello che volevano fargli credere. Si alzò dal suo letto e si avvicinò alle finestre.
"Computer, apri gli scuri."
Quasi per permettere agli occhi di abituarsi, le paratie si ritirarono piano e la luce invase la stanza lentamente. Shaitan vide da dove arrivava quel chiarore e quale era il panorama che i Metron avevano deciso per lui. La luce proveniva, di riflesso, da un gigante gassoso azzurro, circondato da numerosi anelli di ghiaccio e polvere. L'ombra degli anelli oscurava parte della metà inferiore di una grande luna che orbitava silenziosa intorno al pianeta. Un mondo di ghiaccio, un modo freddo. Un mondo che riempì inaspettatamente il cuore di Shaitan di calore e stupore. Il Capitano non aveva bisogno di vedere la stella che illuminava quella scena, sapeva già che un maestoso sistema binario offriva da lontano il suo calore e la sua luce agli abitanti di quella luna. Il suo caro pianeta. La sua Andoria.

Pianeta della Fortezza - Nello stesso momento


La squadra di ricognizione con Ivanov, Bloch e Laen era atterrata a debita distanza su una grande radura rocciosa alla base di una piccola collina. Per raggiungere la Fortezza il gruppo avrebbe dovuto superare la collina e un tratto di bosco. Non erano vicinissimi ma almeno erano ragionevolmente sicuri che nessuno aveva notato il loro arrivo. A passo spedito cominciarono a muoversi. Ivanov e Laen con i faser in pugno e Bloch con il tricorder acceso. Arrivati in cima alla collina si acquattarono per controllare la situazione, al riparo offerto da alcune rocce. Il paesaggio al di là dell'altura era tetro ma suggestivo. La Fortezza si ergeva solitaria al centro di una vasta pietraia bianca circondata da un anello di bosco poco fitto. Alle sue spalle il terreno degradava lievemente fino a raggiungere le sponde di un lago o forse un fiordo. In giro non si vedevano altre costruzioni, né mezzi o creature in movimento. Tutto era tranquillo: fermo o in attesa.
"Strano posto per costruire una Fortezza." Ivanov era pensieroso. "È facilmente raggiungibile da terra, da aria e persino dall'acqua."
"Il bosco però rallenterebbe l'avanzata di mezzi pesanti." intervenne Laen.
"Non credo: gli alberi non mi sembrano grandi, possono essere facilmente abbattuti. Oltretutto potrebbero nascondere la dimensione del nemico. Tenente Bloch, rileva qualcosa?"
"Niente..." Rispose Bloch.
"Bene, possiamo muoverci allora."
"No, aspettate! 'Niente' significa che non rilevo nessun dato: niente di niente. Sembra che questo posto sia schermato ai sensori come il mio tricorder."
"La cosa non mi piace." concluse Ivanov. "Comandante Yager, abbiamo rilevato una possibile schermatura della zona che circonda la Fortezza."
=^=Ricevuto, Tenente. Dò l'ordine alla navetta di Quatro di rimanere temporaneamente in orbita bassa, sopra di voi. Dovete capire se ci sono dei pericoli.=^=
"L'unica è avvicinarsi alla torre. Entriamo nel bosco. Le comunicazioni, però, potrebbero interrompersi."
=^=Bene, Tenente. Avete un'ora per avvicinarvi e perlustrare la zona. Se le comunicazioni saltano, dovete tornare indietro al punto in cui siete ora.=^=
"Ricevuto, Comandante. Ci avviciniamo."

La Fortezza - 19/09/2398, ore 16:50


"Computer, che giorno è?"
"Oggi è il 7 luglio 2394, secondo il calendario terrestre."
"Il 7 luglio 2394?" ripeté piano il Capitano. Il volto, già segnato, si era incupito ancora di più.
Shaitan si avvicinò alle porte ma queste non si aprirono.
"Computer, apri le porte!"
=^=Necessaria autorizzazione.=^=
Shaitan provò, senza crederci molto in verità, con il proprio codice autoritativo. Ma le porte non si aprirono.
=^=Necessaria autorizzazione.=^=
Shaitan si girò pensieroso verso i finestroni e riprovò con un nuovo codice: "Shaitan 17 54."
Le porte si aprirono con un fischio.

Luogo sconosciuto - nello stesso momento


"Sono veramente sorpreso!" esclamò il Metron. "Non so proprio come tu ci sia riuscito. Questa volta me l'hai veramente fatta..."
"Grazie. Ho puntato tutto sulla celebre intelligenza del nostro Capitano."
"Ma i giochi non sono ancora finiti. Per vincere deve trovare i suoi compagni."

La Fortezza - nello stesso momento


Shaitan stava percorrendo il corridoio verso l'unica porta da cui gli sembrava provenire della luce. Era sempre turbato ma adesso un nuovo pensiero lo confortava. Qualcuno li stava aiutando. Il numero degli anelli di Andor che aveva visto fuori dall'astronave era sbagliato. Il numero giusto era 17. E il 7 luglio 2394 era il giorno in cui morì la sua K'Rael, a 54 anni.

Pianeta della Fortezza - nello stesso momento


Le comunicazione erano state prevedibilmente interrotte da quando la squadra di ricognizione si era addentrata nel boschetto. Ormai era passata una buona mezzora, ne mancava un'altra.

Luogo sconosciuto - nello stesso momento


"Un po' banale... non trovi?" suggerì l'altro Metron.
"Mmm..." fu la risposta un po' stizzita del compagno.

Pianeta della Fortezza - nello stesso momento


"Qualcosa non quadra. Il bosco non mi sembrava così grande: ci stiamo mettendo troppo tempo a superarlo." disse Ivanov.
"Forse stiamo girando in tondo." rispose Lean. "Che sia l'ennesimo trucco dei Metron?"

Luogo sconosciuto - nello stesso momento


"Trucco! Ha detto trucco?"
"Già. Credo ti stia dando del 'prestigiatore'..."
"Bene. Voglio proprio vedere come escono da questo 'trucco' i tuoi umani."

Pianeta della Fortezza - nello stesso momento


"Il tricorder non rileva nulla di anomalo in questo bosco. Le piante sono reali e anche le rocce." intervenne Bloch.
"Potrebbero usare qualche espediente per confonderci." Propose sempre Lean.

Luogo sconosciuto - nello stesso momento


"Espediente!"
"Ha detto 'Espediente', sì."
"Questo umano inizia ad irritarmi."

Pianeta della Fortezza - nello stesso momento


"Apettate!" li fermò Bloch. "Il tricorder rileva un debole segnale di fondo. L'ho rilevato appena siamo atterrati sul pianeta. L'ho escluso perché pensavo fosse un'interferenza ma in effetti è un'armonica costante."
"Cosa suggerisce di fare, Tenente?" chiese Ivanov perplesso.
"Potremmo programmare il tricoder per emettere un segnale in opposizione di fase per annullare l'armonica. Il raggio di azione sarebbe però molto limitato e non ho idea di casa potrebbe succedere."
"Tanto vale provare Tenente: non abbiamo alternative."
Bloch armeggiò per qualche minuto con il tricorder e poi lo posò a terra.
"L'ho programmato per emettere il segnale utilizzando la massima potenza disponibile."
Quando il tricorder si mise in funzione tutto intorno, nell'arco di un paio di metri, l'aria cominciò a tremolare come quando una superfice calda crea strani effetti ottici nelle giornate estive. Gli uomini videro un passaggio. In quel punto non c'era più bosco e si poteva vedere la pietraia chiara e al centro di essa la fortezza. I tre uomini della squadra di ricognizione corsero al di là del varco il più in fretta possibile. Del fumo grigiastro cominciava già a uscire dall'apparecchio entrato in risonanza e pochi secondi dopo il tricoder scoppiò con un piccolo schianto. La squadra di sbarco era ormai nella radura e il bosco si richiuse dietro di loro.


Torna all'indice


20.09 - L'Arena

Autore: Comandante Gerard Ylim Yager

Navetta 2 - 19/09/2398, ore 17:25


"Sono spariti signore." disse Quatro.
"Cosa?" Yager ai comandi della navetta impostò un nuovo passaggio a bassa quota sulla Fortezza.
"Non rilevo i segni vitali dei nostri." confermò il capo della sicurezza riguardando le analisi dei sensori.
Yager guardò sotto. Valutò alcune opzioni tutte cattive e imprevedibili.
Dopo un breve silenzio decise di andare sulla meno peggio: "Per il momento rimaniamo in volo, sensori al massimo. Voglio un monitoraggio completo!"
"Sì, signore." rispose rapidamente il Capo della Sicurezza.

Luogo e tempo sconosciuto


"Hai perso."
"Non è detta l'ultima parola..."
"Ma se l'hanno quasi trovato!"
"Esatto."
"E lo stai pure mandando da loro."
"È la mia idea."

La Fortezza - 19/09/2398, ore 17:25


La squadra composta da Bloch, Laen e Ivanov era dentro la Fortezza o, almeno, così credevano.
Bloch eseguì migliaia di scansioni senza riuscire a rilevare nulla. Nemmeno i sensi erano d'aiuto. Camminavano in un lunghissimo tunnel di forma semisferica debolmente illuminato. Le pareti non sembravano né di roccia né di metallo, erano in un neutro nero. Non presentavano giunzioni o segni di montaggio. Era come se fosse costituita
da un unico lunghissimo materiale neutro di temperatura ambiente.
Marciavano in silenzio, tesi e pronti a scattare alla prima minaccia.
Laen fu il primo a vedere la luce. "Guardate!" disse.
"Che cosa?" chiese Ivanov.
"Sembra una fonte luminosa ma lontanissima." rispose Bloch.
"La luce in fondo al tunnel..." commentò Laen.
Ivanov fu sul punto di replicare ma Bloch fu più rapido: "Ma si sta avvicinando... ."
La fonte luminosa, molto probabilmente la fine del tunnel, iniziò ad avanzare verso il gruppo federale.
Non ebbero il tempo reagire che la luce li raggiunse.
Era intensissima.
Bloch chiuse gli occhi e le antenne.
Il primo a riprendersi fu Laen che esclamò: "Dove siamo?"
Ivanov tolse la mano da davanti agli occhi dicendo: "Sembra una specie di arena."
Bloch cercò di riprendersi dal lampo accecante e quando i suoi occhi tornarono a funzionare vide tutto attorno a sé una arena immensa di forma ellittica con numerosi posti a sedere vuoti. Il tunnel era uno degli ingressi all'area. L'intera squadra di ricognizione era al centro dell'arena.
Per un lunghissimo istante non successe nulla.
Poi all'improvviso l'uscita del tunnel sparì lasciando posto alla dura pietra dell'arena.
Al centro di essa, poco distante dalla squadra di sbarco, comparve una fila di umanoidi come a bloccare l'altra metà campo.
"Chi sono?" chiese Ivanov guardando gli umanoidi.
"Romulani." spiegò Laen.
"Sembrano in stasi." aggiunse Bloch.
Ivanov si voltò in direzione opposta verso il punto dov'era scomparsa l'uscita del tunnel.
Gli parve di vedere qualcosa muoversi nella sabbia.
Poi con un lampo, delle lame comparvero dal terreno raggiungendo altezza uomo.
"Cosa sono?" chiese Bloch.
"Sembrano spade..." confermò Laen e, vedendo la moltitudine di armi che erano apparse, aggiunse: "Sembra un muro di spade."
Le spade erano a centinaia, distanziate di poche centimetri e puntate verso i federali. Una prima arma iniziò a roteare in aria per poi avanzare in direzione del trio. Altre armi la imitarono e in poco tempo l'intero muro era in movimento.
Non avevano vie di fuga. I romulani in stasi bloccavano l'accesso all'altra metà campo e l'unica via di fuga mentre dall'altra parte il muro di spade si stava avvicinando a loro pronto a farli a pezzi.
"Siamo perduti." disse laen.

USS Crusader - 19/09/2398, ore 17:25


La Crusader si stava muovendo silenziosa. Anche senza occultamento la nave sapeva rendersi invisibile.
Con i motori al minimo e tutti i sistemi non essenziali spenti la nave emetteva poca energia e con i soli sensori passivi attivi era molto difficile da individuare. In aggiunta, la direzione di avvicinamento era stata presa in modo tale da essere in direzione opposta alla nave romulana e alla Fortezza in modo da poter utilizzare il pianeta come schermatura.
Vikram era seduto al posto di comando con affianco il consigliere Delta.
Daniel si avvicinò al capo operazioni e, parlando sotto voce come se il silenzio potesse contribuire alla schermatura, disse: "Sembra che ci siamo quasi."
Vikram annuì dicendo: "Sì, saremo in posizione tra una ventina di minuti."
"Almeno potremmo dare supporto ai nostri."
Vikram annuì nuovamente e fece per parlare ma l'ufficiale alla consolle scientifica fu più veloce: "Signore, rilevo una emissione energetica dalla nave romulana."

La Fortezza - 19/09/2398, ore 17:28


Shaitan giunse anche lui nell'arena.
L'andoriano si guardò intorno per capire la situazione che gli parve fin da subito strana e allarmante.
Era nella zona opposta di un gruppo di persone che identificò come tre membri del suo equipaggio.
Tra loro c'era una schiera di romulani fermi immobili che impedivano ogni passaggio verso la sua direzione.
Infine al Capitano gli parve di vedere una serie di lame vorticare verso Bloch, Laen e Ivanov.
Prima che potesse dire o fare qualcosa, un phaser tipo 3 comparve a pochi passi dal Capitano.
Istintivamente Shaitan lo raccolse e notò che era settato su potenza massima senza possibilità di ridurre la scarica energetica. Con un colpo di quell'arma avrebbe vaporizzato un essere umano o causato enormi devastazioni.
Una voce comparve nella sua mente: *I tuoi uomini stanno per morire, salvali!*
*Che cosa devo fare?* chiese mentalmente il Capitano.
*Ma come?* La voce sembrava divertita e stupita: *È semplice! Usa l'arma, uccidi quei romulani che ho messo lì paralizzati ma vivi per te e salva il tuo equipaggio.*
Shaitan sudò freddo al pensiero di dover uccidere delle persone a sangue freddo e impallidì.
*Non hai altra scelta, altrimenti i tuoi uomini moriranno.*
Shaitan deglutì prendendo una terrebile decisione, alzò l'arma, prese la mira e premette il grilletto.


Torna all'indice


20.10 - Riunione

Autore: Capitano Shaitan del clan Aeltheur

La Fortezza - 19/09/2398, ore 17:30


Shaitan deglutì prendendo la sua decisione, alzò l'arma, prese la mira e premette il grilletto.
Il raggio colpì con tutta la potenza la barriera di spade che svanì in una luce abbagliante.
Laen, Ivanov e Bloch si ritrovarono all'interno dell'arena da soli, a parte Shaitan che li guardava dal lato opposto.

Luogo e tempo sconosciuto


"Stavolta ti dichiari sconfitto?"
"Beh, questo Capitano ha fatto la cosa giusta al momento giusto. Tosti 'sti Capitani della Federazione..."
"Te l'avevo detto..."
"Ora che facciamo?"
"Sinceramente sono indeciso. O rimandiamo tutti a casa facendo dimenticare loro tutto quanto oppure..."
*Hey!*
"Il tuo Capitano ha intenzione di interloquire. Credo che sarà interessante sentire cos'ha da dirci."

La Fortezza, Arena - 19/09/2398, ore 17:34


I quattro si erano riuniti al centro e Shaitan aveva rivolto la sua esclamazione alla volta dell'arena. "In Federazione abbiamo l'usanza, quando possibile, di vedere in faccia i nostri interlocutori."
Sui podii centrali si materializzarono i due Metrons con le loro tuniche bianche splendenti e le loro acconciature ellenistiche.
*Salve, Capitano.* la voce rimbombò nella testa dell'andoriano.
"Sentite anche voi?" Chiese Shaitan agli altri.
Tutti annuirono.
"OK, allora procediamo." continuò. "Perché tutto questo?"
*Un test.* rispose la voce. Uno dei due si girò verso l'altro.
"Un test. E per quale branca della conoscenza?" chiese il Capitano intuendo già la risposta.
Dopo un attimo di silenzio, l'altra voce rispose: *Xenosociologia. Come vi siete evoluti in questi anni.*
"Immagino che la conclusione sia sempre la stessa: i Capitani delle navi stellari della Federazione non amano venire rapiti per degli esperimenti. Quando vi entrerà in testa potreste inoltrare la conoscenza anche alle altre specie del vostro giro?"
I due si guardarono con un espressione indefinita. *Sarcasmo, vero? Interessante.*
"Quand'è che ci farete tornare alle nostre navi e ai nostri impegni?" chiese Bloch.
*Anche subito. D'altronde il vincitore è chiaro.* espresse uno dei due.
*Già...*

USS Crusader - 19/09/2398, ore 18:42


La Plancia era silenziosa, tutti i componenti dell'equipaggio erano alla propria postazione.
Dopo qualche secondo di silenzio rotto solo dal normale rumore degli strumenti, il Capitano Shaitan chiese: "Posizione?"
"Orbita standard attorno al pianeta Cestus III, come negli ultimi 3 giorni." rispose laconico Laen.
"E abbiamo qualcos'altro da fare qui, oltre a girare intorno a questo pianeta?" chiese Yager.
"Direi di no, almeno credo..." rispose Delta. Poi aggiunse: "Vi sentite tutti bene?"
Shaitan lo guardò con un attimo di esitazione come se stesse per rispondere qualcosa ma poi tacque.
"Veramente..." iniziò Quatro, per poi tacere.
"In effetti..." cercò di esprimersi Ivanov.
=^=Jenner a Plancia. Tutto a posto? Dovremmo fare presto a trasportare quei vaccini!=^=
La voce all'interfono del dottore scosse un po' tutti, il primo a riprendersi fu Shaitan: "Sì, stavamo concludendo le procedure per lasciare l'orbita. Signor Laen, inserisca la rotta e partiamo. Curvatura 6."
"Sì, signore." rispose il Timoniere. "Curvatura 6."


Torna all'indice

FINE MISSIONE