USS Seatiger Plancia
30/05/2398 ore 10:00 - D.S. 75409.36
Il tenente Zoe Ocano pensava che il turno Alfa sarebbe stato più esaltante del turno Gamma, chiamato famigliarmente "quello dei notturni". Invece fino a quel momento non lo era stato. Erano infatti quasi due mesi che la Seatiger navigava in un deserto mare di stelle alla ricerca della posizione in cui doveva trovarsi il tunnel di cui aveva parlato l'Ammiraglio Kaloethes.
Avevano incontrato altre navi, ma nessuna tra quelle con cui erano riusciti a parlare gli avevano saputo dare delle informazioni utili a trovarlo.
Ogni tanto Kenar sentiva Pong e sua moglie Luce, ma più si allontanavano e più le chiamate diventavano rare.
Quel giorno era iniziato senza problemi di sorta, come la maggior parte dei precedenti.
Sul ponte c'erano Finn, che strimpellava la sua chitarra seduto sulla poltrona di comando, T'Kar alla consolle tattica che controllava attentamente le letture dei sensori a lungo raggio, e Zoe alla console operazioni e naturalmente il timoniere.
Ad un certo punto TKar disse a Finn "Comandante, ho captato una richiesta di aiuto proveniente dal settore 4285.9."
"Timoniere dirigiamoci lì" disse Finn. Mentre Kenar usciva dal suo ufficio e si dirigeva verso la poltrona di comando, prontamente liberata dal Primo Ufficiale.
Quando arrivarono lì videro una nave assalita da alcune caccia stellari che le sparavano addosso e l'astronave sembrava stesse avendo la peggio.
"Presto andiamo ad aiutarli" ordinò Kenar, quindi attivo il comunicatore =^= Tenente Queen, venga in plancia. =^=
Il mezzo vulcaniano che si trovava in Cartografia arrivò in fretta e si mise alla sua postazione.
La Seatiger si avvicinò all'astronave ed attivò il raggio traente per trarla a sé. Quando i caccia stellari videro la grande nave avvicinarsi fuggirono.
"Capitano" disse Jason " a struttura dell'astronave sta cedendo, consiglio di portarla all'interno dell'hangar. All'interno ci sono cinque uomini e tre donne, e dalle letture tutti umanoidi."
Kenar attivò le comunicazioni: "Kenar a Tenente Calvi."
=^= Qui Calvi, la ascolto Capitano.=^=
"Abbiamo degli ospiti, Tenente. Vada con una squadra di sicurezza all'hangar navette 1, ma cerchiamo di non spaventarli. "
=^= Ricevuto. Calvi, chiudo.=^=
"Capitano ad Infermeria." Attivando una nuova comunicazione
=^= Qui Bruce.=^=
"Dottore, ci raggiunga all'hangar navette 1 ... è meglio che venga anche lei con una sua squadra.
"Signor Queen, mi segua ... sicuramente non conosciamo la loro specie d'appartenenza e la sua esperienza in esobiologia ci sarà utile." Ordinò Kenar alzandosi e facendo cenno a Jason di seguirlo. Poi si rivolse a Finn "A lei la plancia, Comandante e mi raccomando tenga d'occhio quei caccia."
"Si, Capitano" rispose Finn. "Ci penso io a quelli, se si avvicinano ...bum." E mimò con il pollice e l'indice una pistola.
Kenar entrò nel turbolift scuotendo la testa.
USS Seatiger Hangar
30/05/2398, ore 11:00 - D.S. 75409.47
Quando arrivarono nell'hangar gli occupanti stavano cominciando ad uscire dalla nave semidistrutta, e il Tenente Calvi era già lì con i suoi uomini.
Kenar si avvicinò all'astronave e fece cenno ai suoi di stare attenti.
Uscirono tre uomini che sorreggevano le donne mentre altri li seguivano guardandosi attorno attentamente.
Erano simili ai rettiloidi solo molto più esili, gli occhi lunghi e a mandorla e leggere placche sulla testa assomigliavano più a delle lucertole terrestri.
Appena li vide, Kenar disse "Sono il Capitano Kenar, questi sono il Tenente Calvi e il Tenente Queen, siete al sicuro ora."
In quel momento arrivarono i dottori e si presero cura dei feriti. Uno degli occupanti della nave, vestito apparentemente con abiti più raffinati e più ricchi, si avvicinò e disse "Vi ringrazio di averci salvati da quei Solkar, sono implacabili. Sono il governatore del pianeta Kegan Voi ... voi chi siete? Non ho mai visto esseri della vostra razza."
"Siamo della Federazione dei Pianeti Uniti, una repubblica federale che raccoglie sotto la sua egida popoli di diversi sistemi planetari e culturali che condividono gli stessi ideali. Veniamo da un'altra galassia e stiamo cercando un tunnel, un'apertura nello spazio-tempo, per farvi ritorno più velocemente. Ne avete sentito parlare?" Disse Kenar mentre accompagnava i suoi ospiti verso gli alloggi loro assegnati.
"Un tunnel? No, non sappiamo proprio dove possa essere. Venite sul nostro pianeta, forse i nostri scienziati vi potranno aiutare. E forse in cambio del nostro aiuto potreste aiutarci a liberarci dalle incursioni dei Solkar..." disse il governatore e guardandosi intorno interessato, dopo una breve pausa aggiunse "E' proprio una bella nave la sua, Capitano."
Jason notò che un giovane anch'egli ben vestito fece una smorfia di disprezzo e stava per allontanarsi quando il governatore lo chiamò a sé redarguendolo "Vai da tua madre e assicurati che stia bene."
"Si, signore." Rispose il giovane lasciando trasparire una certa ostilità.
USS Seatiger - Bar di Prora
30/05/2398, ore 21:00 - D.S. 75410.62
Quella sera, mentre la Seatiger stava navigando verso il pianeta Kegan, Anena Lawtoein e Anna Calvi si trovavano come ogni sera al Bar di Prora per rilassarsi al termine della lunga giornata di lavoro.
Anena, tornato in servizio, si era occupato dei loro ospiti ed Anna stava notando che stranamente non era del suo solito umore gaio, così gli chiese "Anena, cos'hai?! Mi sembri di pessimo umore..."
L'uomo guardò la donna al suo fianco e disse "Annina, sono solo pensieroso ... i nostri nuovi ospiti non mi piacciono."
"Sono i tuoi poteri el-auriani?" chiese la Calvi.
"Forse, non so." Rispose il consigliere tornando a sorseggiare la sua tisana calda.
USS Seatiger - Sala tattica del Capitano
Nello stesso momento
Il capitano Kenar era nella sala tattica a finire alcuni rapporti quando il comunicatore sulla sua scrivania suonò.
"Qui il capitano Kenar. Cosa c'è?"
=^= Capitano Kenar=^= risuonò una voce dagli altoparlanti nella stanza =^=E' meglio che non rimanga sul pianeta o saranno grossi guai per lei e il suo equipaggio. =^=
La comunicazione si chiuse subito dopo senza lasciare a Kenar il tempo di rispondere.
"Una minaccia o un avvertimento?" Si chiese tra sé il Capitano.
Il buon senso gli suggeriva di accompagnare i suoi ospiti sul loro pianeta natale e riprendere la rotta alla ricerca del tunnel. Ne avevano avuti già fin troppi di guai, ma allo stesso tempo quell'avvertimento - o minaccia che fosse - gli aveva fatto venire voglia di scoprire cosa vi fosse sotto.
Arjian si alzò deciso dalla scrivania.
Avrebbe messo al corrente i suoi ufficiali superiori e l'indomani, quando sarebbero giunti sul pianeta, gli avrebbe ordinato di tenere gli occhi bene aperti.