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USS RAZIEL - MISSIONE 03 RSS USS RAZIEL - Missione 03

03.06 "La SS Nostromo"

di Dave Chase, Pubblicato il 02-11-2016

FLASHBACK
Ponte 1 - Ufficio di Moses
15 settembre 2396 - ore 16.30


"Lucius sai mica perché il vecchio orso ci ha chiamato nel suo ufficio? Il briefing non si era già concluso?" domandò Dave
Mentre finiva la frase, le porte davanti a lui si spalancarono all'improvviso mostrando l'imponente figura del primo ufficiale a sbarrare il passaggio dei giovani ufficiali.
"Mmpf... il 'vecchio orso' come dice lei, Tenente Chase, ha i suoi buoni motivi, accomodatevi" disse con un ghigno seccato Moses.
All'interno della stanza era presente anche il Comandante Mendel con la fidata sferetta Cippy che le ronzava intorno emettendo messaggi in codice binario.
"Siete stati incaricati di andare a indagare sulla Nostromo. Il vostro compito è quello di scoprire il più possibile su quella nave e se hanno a che fare con quella dannata arma. Fox e Tyler sarete assegnati come ingegneri per la riparazione e la messa a punto della nave, mentre lei Chase, avrà un ruolo chiave in tutta questa missione"
Asserì Moses, con un sorrisetto sotto i baffi, lanciando sul tavolo tre D-padd, prima di lasciare la parola alla Mendel.
"Bene signori ecco qua le vostre coperture. Voi siete stati ingaggiati dal marinaio Niu Borengar, che ovviamente non potrà confermarlo in quanto è sbarcato altrove, tramite un complicato giro di amici di amici, molti dei quali nemmeno esistenti, che dovrete imparare a memoria"
"Per i due ingegneri, avrete una valigetta porta-attrezzi con un doppio fondo contenente un phaser, mi raccomando, estraetelo solo in caso di estrema necessità. Per lei invece Chase, mi sa che non abbiamo granché d'altronde il suo lavoro è il più facile" concluse Sarah con un mezzo sorriso.
Lasciata la stanza e girato l'angolo, Chase, avvilito, mostrò il suo D-padd a Fox che, dopo una rapida occhiata, esclamò ridendo di cuore:
"Dai non puoi dire di non essertelo meritato, solo la moglie e la figlia lo chiamano così!"
"Ah.. hai ragione anche tu ma era una battuta, quel... va beh lasciamo stare e che facchino sia!"

FLASHBACK
Nephia
Cantiere navale Bellona - Banchina 3
15 settembre 2396 - ore 17.20


I tre 'incursori' si guardarono negli occhi, oramai era giunti alla meta, infatti la SS Nostromo si stagliava imponente proprio dietro un piccolo mercantile.
Ogni cadetto conosceva quel preciso tipo di nave in quanto era la stessa usata per il famigerato test della Kobayashi Maru in Accademia. Tutti e tre i Tenenti avevano assistito almeno una volta al test, o lo avevano provato sulla propria pelle, ma la nave che avevano davanti aveva qualcosa di diverso. A differenza di tutte le navi della Federazione lustre e scintillanti questa aveva qualcosa di sbagliato. Sembrava cupa e macchiata dai segni del tempo.. o da altro..
"Allora ragazzi, ricordate tutti i vostri compiti? Bene prepariamoci allo show." disse Chase leggermente agitato.
Gli altri due annuirono con aria grave, e, di comune accordo, si avviarono alla banchina a testa bassa.
Arrivati in prossimità della nave vennero fermati da due mercenari, erano dei Bajoriani circa sulla trentina, alti e atletici, ed entrambi portavano al fianco un pistola phaser.
"E voi chi sareste?"
"Signore noi siamo stati assunti per le riparazioni alla nave, e per le operazioni di scarico. Hanno detto di dire che ci manda l'amico di Niu" rispose Tyler remissivamente.
Con un fischio acuto, la guardia richiamò l'attenzione di un paio di suoi compari che sembravano discutere vicino ad un gruppo di casse.
All'avvicinarsi della coppia chiamata, Fox notò qualcosa di famigliare in uno dei due. Quel tizio che da lontano appariva anonimo non era altri che il Capitano della Nostromo seguito dal suo vice. Lo aveva riconosciuto da una vecchia immagine fornita dalla Mendel.
Bishop sembrava infatti una persona normalissima dall'abbigliamento, non era propriamente un bell'uomo, ma aveva un fisico asciutto e muscoloso.
La sua parte più intrigante erano gli occhi color ghiaccio, magnetici e penetranti, ma anche inquietanti: da un primo sguardo, Lucius capì che il Capitano della Nostromo era un folle e pazzo omicida.
L'uomo che lo seguiva era un uomo sulla cinquantina ancora di bell'aspetto, con un fisico più tarchiato ma ugualmente degno di nota, ma, a differenza del suo superiore, nel suo sguardo era assente la luce omicida. Gli occhi erano piccoli e calcolatori, ma probabilmente non privi di compassione.
"Ma che schiavetti carini, non trovate? Chi vi manda?" chiese Bishop facendo ridere tutti.
"S-signore noi siamo gli addetti alla manutenzione" rispose Tyler con molta paura nella voce.
"E io sono l'addetto allo scarico delle merci, siamo stati ingaggiati dal marinaio Borengar.. sì insomma non da lui direttamente, ma dal cugino del fratello dell'ex compagno.. ehm scusi" finì Dave, con un finto tremolio nelle gambe
"Bene, bene.. mi volete spiegare come mai siete così in ritardo? Siamo qui ad aspettarvi da ben un'ora, e di certo non sono famoso per la mia pazienza, dico bene ragazzi?" esclamò il Capitano facendo ridere tutta la cricca lì attorno.
Facendosi coraggio, Dave cercò di darsi un contegno e rispondere a tono:
"Scusi tanto, ma abbiamo avuto problemi a.."
Prima che riuscisse a finire la frase, Bishop l'aveva già sbattuto contro la cassa più vicina e puntato un coltello alla gola
"Qui seguiamo le regole sguattero, quando si parla con il Capitano si dice signore. Quindi da capo."
"Mi dispiace signore.. coff.. ma ci siamo persi e per questo siamo arrivati in ritardo."
"Va bene, va bene comunque oggi sono di buon umore in quanto adesso ci aspettano i festeggiamenti. Il tuo unico compito è quello di caricare le merci nell'astronave, non devi per nulla al mondo ficcanasare nel mio vascello mi sono spiegato?" disse il capitano della Nostromo puntando l'indice sotto la gola di Chase.
Deglutendo rumorosamente, Dave si fece coraggio e ricacciò giù la battuta che stava per fuoriuscirgli dalle labbra, optando per un più neutro:
"Certamente Capitano, sarà fatto."
"Ottimo, per quanto riguarda voi due, i motori devono essere riparati, e anche la plancia non sta una favola, ma prima di operare avrete un piccolo briefing dal nostro team di ingegneria"
Detto questo tre membri dell'equipaggio scortarono dentro Fox e Tyler per istruirli sulle mosse da compiere mentre un Andoriano prese per la spalla Chase e lo condusse nella zona di carico scarico.
La guardia Andoriana era un esemplare particolare della sua razza. Con un'altezza di circa un metro e settanta, compensava la mancanza di altezza con un fisico statuario. Le braccia erano grandi come due ciocchi di legna e sembrava se la cavasse bene anche in agilità nonostante il fisico massiccio.
"Per badare a te non riuscirò ad andare a far i bagordi con i miei compagni. Stronzo! Non potevate arrivare puntuali?" disse l'Andoriano colpendo Dave con un pugno piazzato nello stomaco.
"E adesso mettiti a lavoro!"
Chase, buttando indietro la rabbia, che montava in ogni fibra del suo essere, si risollevò. E, dando a vedere finta umiltà, andò verso la prima cassa.
* Sarò anche più debole di te, ma te le strapperò quello orecchie stupido puffo troppo cresciuto *

FLASHBACK
Nephia
SS Nostromo
15 settembre 2396 - ore 17.45


Il briefing era finito da cinque minuti, e la maggior parte dei mercenari erano sbarcati per andare in licenza, solo tre guardie erano rimaste a fare la spola per tenere d'occhio i membri della Raziel.
"Tyler tu occupati della plancia ed attiva il piano 13-Alpha, io mi occuperò della curvatura."
Disse Fox facendo l'occhiolino al suo sottoposto che rispose con un cenno del capo allontanandosi. Era la sua prima missione ad alto rischio, ma non provava paura.. per lo meno non tanta come credeva.. era più un misto di eccitazione e potere: anche se non controllava appieno la situazione, era carico e pronto ad agire. Con questi pensieri, si mise ad analizzare e ad aggiustare i motori della Nostromo come sovrappensiero.
Si riscosse non appena il tricorder camuffato fece uno strano bip. Erano state individuate delle strane tracce elettromagnetiche a livello del campo di stabilizzazione della curvatura.
* Se il campo elettromagnetico è ancora potente da lasciare delle tracce anche qua vuol dire che quell'arma è instabile ed è stato il proiettile sparato a friggere i sistemi *.
Lucius si perse dietro ad alcuni calcoli mentali, poi inviò tutto quanto era riuscito a ricavare dalla sala macchine della Nostromo al Comandante Mendel.
=^= Fox , qui Tyler, i dati della plancia sono stati trasferiti correttamente e inviati al comando, adesso che facciamo? =^=
Prima di poter rispondere al suo vice, il comunicatore auricolare di Fox trillò nuovamente
=^= Qui Moses, il pianeta è sotto presunta minaccia di pandemia. Non sappiamo nulla di preciso, ma si sono verificati due casi di morte sospetti: uno davanti alla Tarev, e l'altro nel bar dove c'era il gruppo del Capitano, entrambi i decessi sono dei mercenari della Nostromo. L'ordine è di evacuare, ma siete in quarantena, non tentate di raggiungere la Raziel =^=
Dopo qualche minuto, Tyler aveva raggiunto il suo capo: sperava di avere conforto o, quantomeno, delle direttive da poter seguire senza avere tempo di pensare a tutte le conseguenze nefaste correlate ad una pandemia sconosciuta.
Fox, intercettando lo sguardo del suo vice, si fece coraggio, anche se gli tremavano impercettibilmente le gambe dal nervosismo.
"Dobbiamo svignarcela da qua il prima possibile, ma dobbiamo riunirci con Chase."
"Okey, okey, okey.. come potremmo andarcene che non abbiamo nemmeno terminato? Se ne accorgeranno che non è cambiato granché nei loro sistemi da quando siamo arrivati a bordo"
"Non ne ho la più pallida idea."
Proprio mentre Fox lo diceva, una delle guardie addette alla loro sorveglianza si avvicinò:
"Ehi non avete finito, non cincischiate, o le prendete!" disse con un ghigno maligno sul volto.
"Giusto lei cercavo, devo farle vedere una perdita nel motore, mi segua" improvvisò Fox
Con un leggero cenno Tyler capì e, appena i due svoltarono l'angolo, li seguì.
"Vede, le congiunzioni magnetiche della curvatura sono distrutte, siete passati vicino a una nube magnetica o ad una nebulosa carica?"
Il mercenario, assorto a controllare ciò che gli veniva indicato, non si accorse dell'entrata di Tyler in quella sezione della sala macchine. Il vice di Lucius stava aprendo la cassetta degli attrezzi per prendere il phaser, ma, per il tremolio nelle mani, l'arma gli cadde facendo un trambusto infernale.
"Ehi e tu che ci fai qui? Che cosa diavolo è quella?"
Senza pensare, Fox intervenne calando la sua iperchiave sulla nuca del mercenario mandandolo fuori combattimento.
Tutto si svolse in una trentina di secondi, ma la sparizione del compagno ed il tonfo che aveva udito avevano attirato la guardia che stazionava nel corridoio principale.
"Oh avete fatto un gran errore ragazzi. Non dovevate farci arrabbiare.." disse alzando il fucile phaser.
Fox guardò Tyler e si sentì dispiaciuto, non avrebbe voluto che finisse così, pensava di avere almeno per un po' il controllo della situazione.
Invece, per una sua bravata, adesso sarebbero morti, così in modo anonimo e inutile. Si era quasi arreso all'evidenza quando il loro esecutore si irrigidì e cadde bocconi sul pavimento.
Dietro di lui c'era Chase con un phaser in mano.
"Sei sempre nei guai amico mio, grazie al cielo ero nei paraggi.."
Prima di riuscire a finire la frase, fu investito dall'enorme Andoriano. I due finirono sul pavimento a lottare. L'aggressore infilò due pugni in rapida successione sulle costole di Chase e si sentì un netto 'crack' provenire dal fianco sinistro del pilota della Raziel.
Espulsa tutta l'aria dai polmoni, facendosi forza con le gambe, Chase allontanò il mercenario e con una goffa capriola indietro si rialzò a stento.
"No ma ragazzi.. coff coff.. fate con comodo!"
Riscossi dalla battuta, i due ingegneri presero i phaser e li puntarono contro il mercenario, non prima che quest'ultimo riuscisse a sferrare ancora un montante sul povero Chase, mandandolo al tappeto.
Fox e Tyler spararono all'unisono stordendo l'enorme alieno, facendolo stramazzare all'indietro.
Lo scontro non durò più di un qualche interminabile minuto, ma Lucius e Skip facevano ancora fatica a metabolizzare la sequenza degli avvenimenti. Purtroppo non c'era tempo: dovevano uscire da li!
Raccolsero il malconcio collega da terra e uscirono dalla nave, con non poca fatica, in quanto Chase sembrava ridotto male e faticava terribilmente a rimanere in piedi a causa del colpo preso sul fianco sinistro.
"Signore qui il gruppo della SS Nostromo, siamo riusciti ad allontanarci dall'astronave, ma abbiamo un problema. Chase è stato ferito, attendiamo istruzioni."