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USS RAZIEL - MISSIONE 03 RSS USS RAZIEL - Missione 03

03.03 "Una scoperta terrificante"

di Lucius Fox, Pubblicato il 09-10-2016

FLASHBACK
USS Nathan James
Ponte 1 - Plancia
07 settembre 2388 - ore 02:15


Il capitano Kestrel era stato buttato giù dal letto da una chiamata di emergenza dalla plancia e questo gli aveva provocato un mal di testa terrificante.
Sembrava che mille aghi gli trapanassero il cranio dietro agli occhi: non era mai stato un uomo d'azione, per questo si era fatto assegnare ad una nave scientifica.
A causa delle interferenze provocate dalle tempeste ioniche in cui continuamente la Nathan James incappava, molti sistemi a bordo erano disturbati, i comunicatori interni gracchiavano come cornacchie e i messaggi erano ridotti al minimo indispensabile.
*Quale emergenza sarà mai, sono giorni che analizziamo pulviscolo..*
Giunto in plancia, tutti erano a volto teso. Il suo secondo stava in piedi davanti ad una consolle insieme all'ufficiale scientifico ed al timoniere.
"Comandante Fell, rapporto!"
"Signore abbiamo ragione di credere, dopo aver analizzato le correnti ioniche di questo settore e sulla base delle tempeste ioniche di questi ultimi giorni che messe in relazione in scala statistica..."
"Comandante sto combattendo con un mal di testa allucinante, tagli corto per favore"
"Signore, si sta avvicinando una tempesta molto più forte di quelle degli ultimi giorni, circa cinquanta volte più violenta, molto di più di quello che possiamo sopportare."
"Quanto tempo abbiamo?"
"Non riusciamo a creare un campo di curvatura stabile, abbiamo meno di quattro ore prima che la tempesta ci investa in pieno."
Il Capitano sentì sulla sua schiena gocce di sudore freddo.
"Timoniere, tracci una rotta per portarci via di qui il più in fretta possibile."
"Si signore, ma non faremo in tempo.. possiamo solo limitare la forza d'impatto, allontanandoci"
"Lo so, esegua!"
Il mal di testa aumentava.

FLASHBACK
USS Nathan James
Sala Macchine
07 settembre 2388 - ore 05:37


Mano a mano che il fronte della tempesta si avvicinava, la nave veniva colpita sempre con più forza. Gli smorzatori inerziali erano al limite del loro funzionamento.
"Controllate i condotti 20 e 25, la pressione è troppo alta!"
"Signor Fox, vada alla consolle di controllo del plasma e reindirizzi del refrigerante nei condotti principali"
L'ingegnere capo saltava da una consolle all'altra per cercare di tamponare tutti i problemi che arrivavano a cascata.
All'improvviso, una forte onda d'urto fece esplodere una paratia, ferendo diverse persone.
L'allarme di contenimento del reattore si attivò istantaneamente, un altro colpo e la nave sarebbe stata irrecuperabile.
Divamparono incendi in diverse sezioni, molti erano rimasti feriti.
Fox urlava nella confusione generale al suo superiore, ma questi, quando si voltò, aveva un'espressione in volto di sorpresa e una lacrima gli scendeva sul viso: dal condotto erano volate diverse schegge e una di questi si era conficcata nel ventre del capo ingegnere. Pochi istanti dopo cadde a terra senza vita.
Mentre tutti intorno correvano per cercare di domare gli incendi, nelle orecchie Lucius sentiva solo il suo respiro.
*Uno... Due... Tre...*
"Signore cosa facciamo? Signore!"
*... Quattro... Cinque *
"Signore!"
"Ti ho sentito Guardiamarina, iniziate la procedura di evacuazione. Trasferiremo i comandi della sala macchine in plancia. Tutti fuori!"
"Signore, il Guardiamarina P'kaal e il Tenente Lynx sono rimasti chiusi nel settore quattro, stavano cercando di applicare un bypass per il contenimento del nucleo, se non lo riattiviamo raggiungeremo la massa critica!"
"Ci penso io, se entro dieci minuti non mi vedete, sigillate la sala macchine ed inondatela con refrigerante e se questo non bastasse dovrete espellere.."
"Ma signore.."
"Vada!"
Lottando contro le fiamme da plasma, Lucius si fece strada fino al livello inferiore. Il calore era insopportabile.
"Siamo qui! Aiuto!"
Facendo leva con tutta la forza di cui era capace, Fox sollevò la trave di metallo che sbarrava la porta, portando alla luce il corpo schiacciato di un Guardiamarina che prima di lui aveva tentato di liberare i colleghi.
"P'kaal ha perso conoscenza!"
"Lo trascini via Tenente! Prenda il condotto 4, dovreste arrivare sul ponte sotto di noi senza troppi problemi, quella sezione e' stata disattivata! È riuscito a ripristinare il contenimento? "
"No signore, non sono riuscito ad arrivare all'override.. c'è troppo caldo lì dentro."
"Esca di qui presto! Ci penso io."
Lynx non fece in tempo a replicare che Fox si era già gettato in mezzo alle fiamme: Lucius vedeva la paratia rimossa e la leva da azionare manualmente, ma la sua vista cominciava ad annebbiarsi il fumo e le ustioni da calore iniziavano a farsi sentire.
Trascinandosi riuscì ad agguantare la leva incandescente con le poche forze che gli rimanevano azionò il comando, ed il computer di bordo istantaneamente ripristinò il contenimento, iniziando col raffreddamento del sistema: gli estintori di emergenza si avviarono, ma un corto circuito dietro la paratia fece esplodere il muro di fianco a Lucius.
Da quel momento il buio.

USS Raziel
Ponte 2 - Mensa
14 settembre 2396 - ore 22:00


Fox era completamente immerso nei suoi pensieri si era concesso una tazza di tea bollente, ma non ne aveva bevuto un solo sorso.
Continuava a leggere i dati dei sensori sul data pad.
*Ci sono molti modi per far saltare un pianeta. Ma non avevo mai visto niente che lo riducesse cosi. A giudicare dalle analisi, non erano state usate armi ad energia, nessuna radiazione di fondo. Ma del pianeta solo briciole*
Era cosi assorto che non si accorse di Chase che gli stava arrivando alle spalle.
"Buonasera Lucius, interrompo un appuntamento galante con quel data pad? "
"No Dave, nessun appuntamento..."
Voltandosi per salutare il collega, il braccio di Lucius colpì inavvertitamente la tazza che cadde a terra frantumandosi.
"Oh no accidenti, sono proprio un pasticcione..."
"Tranquillo, capita spesso anche a me, poi le mie tazze sono sempre tutte scheggiate. Provochi un danno e poi si frantumano in mille pezzi.."
"Che hai detto?"
"Che sono un pasticcione anche io"
"No prima, del fatto del danno?"
"Che se ci sbatti contro o fai delle scheggiature, con il calore del liquido le tazze si frantumano. Pensa che una volta stavo uscendo con una Betazoide ed eravamo a ristorante e..."
"Comandante Wood, avrei bisogno di lei in sala macchine insieme al Comandante Mendel"
=^= Ricevuto la raggiungiamo =^=
"Fox chiudo.. Dave tu sei un genio!"
Lucius si alzò e corse via.
"Eh? Che ho detto?"

USS Raziel
Ponte 2 - Sala Macchine
15 Settembre 2396 - ore 23.36


"Non ci credo" disse Wood sbalordito.
"Non crede a cosa signor Wood?"
Gli fece eco il comandante Moses. Insieme a lui erano presenti anche il Capitano Hazyel e T'Prinne.
"Il Tenente Fox forse ha trovato la causa dell'esplosione del pianeta, signore."
Il Capitano T'Prinne alzò un sopracciglio.
"La caratteristiche di un pianeta di classe M sono ..." iniziò Wood partendo con un lungo preambolo mostrando i dati ricavati dai rapporti sul pianeta.
"Mpf, Signor Wood ce lo spieghi in un linguaggio comprensibile e senza farne uno spettacolo teatrale. "
"Sì signore mi scusi. Sappiamo che il pianeta nel giro di poco tempo è passato dall'essere rigoglioso e pieno di vita ad uno stadio di terraformazione e ha destabilizzato il nucleo giusto? "
Il Comandante Moses si limitò ad annuire.
"Ora ci siamo arrovellati su come fosse possibile accelerare a tal punto la destabilizzazione del nucleo tanto da distruggere il pianeta in così poco tempo. Fox ha trovato la soluzione "
"Vede signore è come una tazza piena di liquido caldo. Se la tazza è vecchia ed usurata con delle ammaccature e magari qualche crepa e noi mettiamo liquidi troppo caldi la dilatazione provocherà una rottura da qualche parte. Nel nostro caso, qualcosa ha fatto crescere la temperatura interna del nucleo in maniera anomala e troppo in fretta provocando così eruzioni da tutti i vulcani che avrebbero dovuto funzionare da valvole di sfogo per la pressione. Ma se questa viene aumentata ulteriormente ecco è il risultato.."
Sullo schermo comparve una simulazione del pianeta con l'indice dei gradi del nucleo che aumentava costantemente fino ad arrivare all'animazione dell'esplosione.
"I vulcani sono come le crepe che, non riuscendo a ridurre la pressione interna, hanno portato ad una deflagrazione tale da far esplodere l'intero pianeta"
"Ma come si può aumentare la temperatura interna di un pianeta senza lasciare tracce di energia? " chiese Moses
"Questa signore è la sorpresa. Sapendo che la forza di gravità del pianeta era superiore a quella dei classici pianeti di classe M, abbiamo condotto diversi test, prendendo in esame la traiettoria di tutti i frammenti che i nostri sensori potevano rilevare, dai più grandi ai più piccoli. Grazie alla collaborazione del comandante Mendel, abbiamo potuto elaborare un algoritmo che, prese le forme di ogni singolo detrito e calcolata la loro direzione, ha rimesso insieme il pianeta. Approssimativamente posso dire che l'innesco per l'instabilità del nucleo è stato fatto tramite un proiettile arricchito con qualche elemento destabilizzante sparato da distanza orbitale, il quale, grazie alla forza dello sparo unita all'accelerazione di gravità del pianeta, ha fatto sì che penetrasse nel mantello e scendesse in profondità, immagino penetrando negli strati più morbidi fino ad arrivare al punto di calore estremo che ha innescato una reazione a catena"
"Ma avremmo dovuto rilevare un residuo di energia se l'avessero sparato da una nave in orbita. No?"
"Corretto, ma non se questo fosse un proiettile elettromagnetico. Ciò spiegherebbe l'assenza di tracce energetiche classiche."
"Ipotizzando che lei abbia ragione, come rintracciamo un'arma del genere?"
Qui Wood riprese la parola: "Per sparare ad una così alta velocità l'energia sprigionata è tantissima, provocando una sorta di boato per cosi dire, un po' come il rumore provocato dal big bang. Potremmo provare a sintonizzare i nostri sensori in modo da udire da dove quel proiettile è stato lanciato e cercare tracce di curvatura a partire da quel punto."
"Tenente Fox si metta al lavoro per riprogrammare i sensori. Signor Wood stili un rapporto sulla tipologia di arma con cui abbiamo a che fare. Signor Chase lei tracci delle possibili rotte per una nave in cerca di un nuovo bersaglio.. per il momento, ottimo lavoro signori." disse il Capitano Hazyel, che era stato fino ad allora in silenzio, chiudendo la riunione ed uscendo dalla sala macchine, affiancato immancabilmente dall'omologa Vulcaniana.

USS Raziel
Ponte 2 - Infermeria
15 settembre 2396 - ore 8.00


In perfetto orario, Elaina stava camminando nel corridoio diretta all'infermeria. Subito fuori dalla porta il medico del precedente turno stava parlando con un guardiamarina per andare in stiva a recuperare alcune scorte di medicinali.
"Ho bisogno di iclorodrazina e pentalax. Preferisco averli qua che in stiva"
"Si signore, provvedo subito"
"Dottor Kresnal, buongiorno. E' successo qualcosa?"
"Buongiorno dottoressa. No assolutamente, mi sono solo accorto durante il turno di notte che alcuni medicinali scarseggiavano e ho mandato il guardiamarina Krissa a prendere le scorte in stiva. Non ho altro da segnalare, tranne i soliti interventi di routine, ferite lievi degli ingegneri della sala macchine e l'insonnia del Tenente Mifs. Troverà tutto nel dpadd che le ho lasciato sulla scrivania."
"Grazie dottore, può andare a riposare"
Una volta rimasta sola nell'infermeria, con le porte appena chiuse dietro alle sue spalle, in Elaina iniziò a crescere immotivata e prepotente una forte ansia.
*Stai calma, stai calma..* ripeteva dentro di sé per auto convincersi.
Dopo quello che le era successo, la Raziel di certo non aiutava la sua guarigione. Quegli spazi così piccoli le portavano sempre alla mente Mr. White, poi il silenzio innaturale le creava costantemente ansia.
Iniziava a mancarle l'aria, si appoggiò al muro e decise di uscire le lacrime iniziarono a bagnarle le guance. Mentre si avvicinava all'uscita, dalla porta entrò il Tenente Fox.
"Dottoressa Tarev, avrei bisogno della sua assistenza e.. ma si sente bene?"
Le domandò Fox guardandola un po' stranito.
Elaina cercò di riprendersi e di sistemarsi scuotendo la testa con noncuranza.
"Sì certo Tenente, cosa le è successo? "
"Stavo riconfigurando i sensori, ma dovevo raggiungere un settore che non era proprio di facile accesso, ho strisciato nel condotto e mentre lavoravo ho avuto una piccola scarica di ritorno. Fortuna che il coltellino multiuso che mi tengo attaccato al corpo ha l'isolamento elettrico, altrimenti ci sarei rimasto secco sicuramente. Costolette di Fox servite" disse il gigante con un sorriso.
Lei fece un mezzo risolino finto, non riusciva proprio a ridere.
"Si sieda pure adesso la visito e le applico la pelle sintetica"
Fox si tolse la giacca dell'uniforme e la maglia rimanendo a petto nudo.
Nella sua mole non era particolarmente muscoloso, ma si vedeva che si allenava. La naturale armonia del suo fisico era interrotta da una riga sul petto che delimitava la parte sintetica che partiva dal pettorale e si estendeva lungo tutto il braccio. Anche se il colore della pelle sintetica era molto simile a quella naturale, un occhio clinico non poteva non notarlo.
Lungo il braccio di Lucius vi erano parti bruciacchiate e lesioni dovute alla scarica elettrica, che lasciavano scoperti i meccanismi del suo braccio.
"Computer caricare il profilo del Tenente Fox. Accesso Tarev, Mike Sierra Washington 4 7"
La Tarev iniziò la visita. Mentre passava il tricorder, anche se aveva già visitato Fox più volte da quando era arrivato alla base stellare, non poteva non rimanere sorpresa dalla grande quantità di impianti che gli avevano dovuto applicare.
Anche se la medicina moderna aveva fatto enormi passi in avanti nel campo delle tecnologie e nella terapia del dolore doveva aver sofferto molto, sia fisicamente che psicologicamente.
"Ci pensa mai Tenente?" chiese a bruciapelo Elaina.
Lucius rimase in silenzio qualche istante.
"Ogni volta che chiudo gli occhi rivedo sempre le stesse immagini. Rivivo nella mia mente ogni singolo istante di quel giorno. Ricordo perfettamente tutti i visi dei miei compagni che non ce l'hanno fatta"
"Ma, da quanto so, lei a salvato la nave e molti suoi colleghi intrappolati"
"Sì, ma a quale prezzo? "
Un silenzio commosso cadde nell'infermeria.
"Sa dottoressa, ogni tanto li sogno. Gli racconto delle nostre strambe avventure da spie, del lavoro in sala macchine, mentre siamo in mensa sulla Nathan James. A volte mi sveglio e mi sembra di sentire le risate e l'odore di cibo della cucina. Loro vegliano su di me.. e di conseguenza su tutti noi"
Lungo le guance di Elaina iniziarono a scorrere lacrime.
Percepiva con forza i sentimenti di rimorso di Fox, la sua tristezza.
"Ecco ho finito, Tenente. Nessun problema" disse lei cercando di nascondere le lacrime.
"Dottoressa si sente bene?" le chiese lui guardandola con attenzione
"Sì sto bene" rispose Elaina cercando di nascondere il viso.
"Ma sta piangendo. Una persona che sta bene non piange"
Si guardarono negli occhi a lungo. Il volto di Fox aveva assunto un'espressione rassicurante ed il suo sorriso gentile fece crollare le ultime difese di Elaina che non riuscì più a trattenersi, accasciandosi contro il muro con il volto in lacrime.
"Mi scusi... Ho bisogno di parlare con qualcuno... ho un buio dentro di me che non riesco a vincere"
Fox si sedette di fianco a lei. Per un po' non disse niente. Nessuna frase di circostanza. Lasciò sfogare la dottoressa e aspettò che fosse pronta.
"La posso ascoltare io se vuole"
Lei lo guardò di nuovo e pianse.

USS Raziel
Ponte 1 - Plancia
15 settembre 2396 - ore 13.00


Wood, alla sua consolle, stava analizzando i dati raccolti dagli algoritmi della Mendel. All'improvviso, gli allarmi dei sensori si attivarono.
"Comandante Moses, rileviamo qualcosa"
"Cosa abbiamo?" Frank si alzò e si avvicinò allo schermo
"Rilevamento Sierra 9 5. A circa quattro anni luce di distanza. L'impronta rilevata dai sensori corrisponde alla simulazione che abbiamo fatto con i dati raccolti dal pianeta"
"Allarme giallo, chiamate il Capitano Hazyel. Signor Chase imposti una rotta. Scopriamo chi o cosa c'è dietro a questa storia."