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USS RAZIEL - MISSIONE 03 RSS USS RAZIEL - Missione 03

03.05 "Schifosi Bastardi"

di Hazyel , Pubblicato il 20-10-2016

FLASHBACK
Luogo sconosciuto
Navetta Gremlin
19 gennaio 2396, ore 10.41


"Cosa vuol dire che non funzionano le comunicazioni?"
A parlare era un irsuto umanoide Bardeezano dall'aspetto tozzo e dalla pelle abbronzata.
"Niente più di quello che ho detto, questa dannata navetta continua a far capricci da quando siamo partiti!".
"Ma non è possibile, il nostro contatto alla stazione di smaltimento ci ha assicurato che è perfettamente operativa ed in grado di consentirci di compiere la nostra missione! Sarai te che non sei capace a usare la tecnologia federale, non basta farti vestire con quell'uniforme per farti apprendere le loro procedure"
"Certo ha parlato il genio della tecnologia! Finora ho fatto tutto io qua a bordo, tu non molli quei sensori per un secondo e basta.. anzi li molli per andare continuamente al bagno e tocca a me occuparmi pure di quelli! Troppo comodo criticare!"
"Ma io posso! Bouree vecchio mio, io posso! Innanzitutto sono molto più vecchio di te e poi non vedi? Ho l'uniforme da Capitano!"
Il fare bonario e spaccone del Bardeezano strappò un sorriso al suo compare: tanto il primo era tozzo e barbuto con un faccione rubicondo, quanto il secondo era alto e glabro, dal volto aquilino e con gli zigomi pronunciati.
Si conoscevano da molti anni ed avevano affrontato varie disavventure assieme come pirati, contrabbandieri, mercenari ed ora anche come cercatori di tesori. Certo il tesoro che dovevano rintracciare non erano consapevoli di cosa fosse: forse non lo sapeva nemmeno il loro committente. Il loro compito era ritrovare una vecchia installazione situata su un pianeta desolato e disabitato, farsi consegnare una valigetta a tenuta stagna e ripartire.
Quello che ignoravano quando avevano accettato il lavoro è che nessuno in realtà sapeva con precisione dov'era dislocata quella base: come in molti altri casi, veniva smontata e rimontata di continuo a seconda delle necessità. Questo fece pensare ad entrambi i compari ad una stazione di ricercatori o di esploratori. La galassia ne era piena da secoli e così sarebbe stata per sempre, almeno fino a quando si fossero trovati pianeti interessanti da studiare, sezionare e scandagliare.
E se quei pazzoidi non davano segno di vita, voleva solo dire che ci avevano tirato le cuoia. Quindi sarebbe toccato a loro scendere in quella installazione alla ricerca di quella benedetta valigetta denominata Crypto. O era la base a chiamarsi così? O la squadra di ricercatori? Bouree non lo sapeva e non gli interessava, voleva solo trovare il tesoro prima degli altri.
A quanto pare, non erano gli unici a cercare Crypto ed era sicuro che se lo avessero trovato loro per primi, avrebbero potuto trattare per un bel bonus di latinum extra.
L'unica condizione che era stata imposta loro era quello di comunicare periodicamente la loro posizione. Probabilmente chiunque pagasse per quella caccia al tesoro stava tracciando una mappatura della zona per essere sicuro che nessuna parte di quel pianeta sfuggisse ad una meticolosa attività di ricerca.
Lui ed il suo amico Bardeezano avrebbero dovuto comunicare la loro posizione già da una decina di minuti, ma probabilmente qualcosa interferiva coi loro sistemi di bordo, qualcosa di elettromagnetico forse. Se da un lato questo allarmava Bouree, troppe interferenze avrebbero potuto mandare in blackout la navetta, dall'altro evidentemente si trattava di anomalie non dovute al pianeta, quindi questo lasciava presagire che la stazione dei folli ricercatori era evidentemente nelle vicinanze.
"Ecco qua! Bingo! Se non ci fossi io!"
Le parole del Bardeezano distrassero il Serilliano dai suoi pensieri e Bouree osservò la mappatura dei sensori indicatagli dall'amico con un sorriso soddisfatto.
"Non ci sono tracce visibili di attività da mesi, a quanto pare, non so se.."
"Bah.. sono vecchio ormai! Ho già centosettanta primavere, non mi spavento! Dai teletrasportami giù, cerco quello che dobbiamo cercare con quell'apparecchiatura stramba che ci hanno fornito e ce ne andiamo prima che qualcuno pensi di farci le feste e guadagnarsi la ricompensa! Muoviti dai pivello!"
Bouree detestava quando l'amico si atteggiava a grande conoscitore dell'universo, prima che si incontrassero, non aveva quasi mai lasciato Vectis, il sistema di Bardeez, suo pianeta natale. Ma lo aveva accolto quasi come un padre adottivo e si era sempre comportato da fratello maggiore: anche in quel caso, voleva scendere lui sul pianeta per evitare guai all'amico più giovane. Bouree lo sapeva e gli voleva bene per quello, anche se non lo avrebbe mai ammesso ad alta voce.

FLASHBACK
Luogo sconosciuto
Navetta Gremlin
19 gennaio 2396, ore 11.35


"Era ora! Bouree ma che diavolo combini! Saranno venti minuti che sto piantato su quel sasso ad aspettare che mi teletrasporti via. Va bene che non funzionano appieno le comunicazioni, ma sei diventato cieco? Ho male alle braccia a furia di agitarle per farti capire di tirarmi su! Ho rotto pure quell'aggeggio del cavolo!"
"La valigetta?"
"No che mi prendi per un vecchio rincoglionito? La valigetta è intatta, era all'interno di una camera di sicurezza, ma coi codici e l'aggeggio si è aperta con facilità. E benché io sia curioso di sapere cosa ci sta lì dentro, non vedo l'ora di andarmene. Quella base era spettrale, come fosse stata abbandonata all'improvviso"
"Un attacco?"
"No! È come se fossero usciti, pensando di tornare subito ed invece non l'hanno più fatto! Magari sbranati da qualche creatura indigena! Tremavo al solo pensiero e te niente! Non volevi riprendermi a bordo! Vuoi tu l'uniforme da Capitano? Ti volevi ammutinare? Già ti ci vedo pavoneggiarti come Capitano Bouree! Ma non succederà caro mio, non finché ci sono io!"
Il fiume di parole del Bardeezano iniziò a rallentare quando vide che l'amico si limitava a piccoli sorrisi o cenni del capo, ma che quasi sicuramente non lo stava ad ascoltare
"E quindi mentre ero là sotto, ho trovato tre ragazze indigene tutte nude che volevano divertirsi.. è un peccato che te le sei perse! Erano insaziabili.."
"Eh?"
Nonostante la soglia di attenzione che rivolgeva all'amico fosse molto bassa, qualcosa in Bouree si riscosse alle parole provocatorie del Bardeezano.
"Non mi stavi ascoltando!"
"Abbiamo un problema, anzi una catena di problemi vecchio mio! Se non ce ne andiamo subito, rischio di non controllare più la navetta! Molla la valigetta su quel sedile e dammi una mano!"
"Ma non è meglio che la metto al sicuro? Si erano raccomandati di usare la cassaforte dell'ufficiale, quella specie di trabiccolo in quel buco di cabina!"
"Lo faremo dopo, non abbiamo tempo! Andiamocene da qui!"
"Ok ok pivello, non arrabbiarti, ai miei tempi ero un asso a pilotare in qualsiasi condizione! Mandaci a curvatura!"

FLASHBACK
SOL III - Birmingham
Weyland-Yutani Corporation Tower
22 gennaio 2396 - ore 13.28


=^= Nessuna notizia signori =^=
"Cosa intende dire? Sono spariti nel nulla?"
=^= I miei colleghi e chiunque fosse con loro nella stazione di ricerca è da considerare perduto, smarrito, ucciso. Non so dirvi nulla sulla loro sorte, tranne che sicuramente non sono più vivi. =^=
"Dottor Lorric Vass, tutto ciò è inaccettabile! Esigiamo delle spiegazioni"
Lo scienziato Vissiano appariva a disagio, sia per il posto in cui si trovava, sia per le notizie che stava per riportare e soprattutto conosceva bene chi fossero i suoi interlocutori e che nomea avessero. La sua fronte era imperlata di freddo sudore che scendeva in rigagnoli, seguendo le creste a mezzaluna attorno alle tempie, tipiche della sua razza.
Non vedeva i loro volti, ma riconosceva le loro voci ed almeno un paio di quella riunione straordinaria del consiglio direttivo della Weyland Yutani Corporation aveva imparato a temerle come la peste: erano i gemelli Lexy e Luthor. Identici in tutto, tranne nel sesso e nella crudeltà: la prima molto più diabolica, il secondo molto più cinico e materiale. Entrambi però facevano paura.
"Dottor Vass stiamo aspettando"
Un'altra voce più roca e baritonale ripeté l'esortazione nei confronti dello scienziato
=^= Crypto non è più sotto sigillo, risulta essere stato prelevato da una delle squadre di recupero.. almeno così posso supporre visto che non sarebbe stato possibile accedere alla camera di sicurezza senza i codici e l'apparecchiatura necessarie. La mia ipotesi è.. =^=
"Dottore lei non è pagato per supporre, ma per ottenere risultati. Lei come tutti coloro che ricevono i nostri finanziamenti e le nostre attenzioni!"
=^= Sì ma io non =^=
"Il fatto che lei non fosse nel centro di ricerca negli ultimi due mesi e fosse il suo vice a fare le sue veci, non la esula dalla sua responsabilità nei nostri confronti. È lei che ha beneficiato del nostro credito ed è da lei che ci aspettiamo delle risposte. ORA!"
=^= La stazione di ricerca risulta traslata di mille e centottanta chilometri da quando sono partito. La rotta che avevamo pianificato è stata abbandonata e quindi risulta fuori asse rispetto alla posizione attuale. I motivi di questa decisione sono a me ignoti e non ci sono tracce di registrazioni a riguardo. C'è una grossa interferenza di tipo ionico e magnetico nel punto in cui siamo. E solo grazie ad una mia particolare procedura di potenziamento del sistema comunicativo che siamo in grado di intrattenere questa conversazione. Deduco pertanto che sia questo il motivo dei mancati contatti coi miei colleghi negli ultimi due mesi, così come posso supporre che chiunque abbia recuperato Crypto abbia riscontrato dei problemi ai sensori di bordo ed alle altre apparecchiature, specie in navi a bassa capacità di schermatura. Ergo per cui potrebbero essere decollati ed aver intrapreso una rotta del tutto errata oppure essersi trovati in difficoltà e nell'impossibilità di chiedere aiuto. Occorre andare a cercarli, ma non ho idea di dove e come. Sono uno scienziato, non un indovino. Ci sono labili tracce di tentativi di intraprendere un viaggio a curvatura che l'equipe che mi avete affidato come scorta sta analizzando. Posso supporre che si siano diretti verso qualche sistema vicino alla ricerca di un punto d'approdo per effettuare delle riparazioni e.. =^=
"Grazie dottor Vass, resti in attesa"
Lexy fece segno ad un inserviente di troncare la comunicazione, prima di alzarsi ed iniziare a muoversi sinuosamente, con provocatoria voluttà, attorno al freddo e asettico tavolo ovale.
"Abbiamo usato stratagemmi per evitare ogni coinvolgimento e risulta dispersa una navetta federale che gentilmente ci era stata donata per un uso limitato da un avido ufficiale della Flotta a nostro libro paga. I due tizi a cui è stata affidata sono criminali di bassa lega, abbastanza furbi da cavarsela in ogni frangente, ma non abbastanza furbi da pensare riuscire a fregare i loro committenti. Penso che l'idiota col camice abbia ragione, i due si sono persi per motivi tecnici.. forse la navetta non era pienamente operativa come speravamo."
"Se così fosse sorellina, mi occuperò io dell'ufficiale traditore: sputerà tutti i nostri soldi oltre ai denti. E perderà prima l'uso delle gambe e poi quello della lingua" esclamò Luthor con un ghigno malefico sul volto
"Non divertirti troppo, non ne vale la pena. Basta un buco sulla tempia, dopo averne rovinato la carriera.. un povero suicida ridotto al lastrico da qualche marachella inconfessabile"
L'uomo più anziano si intromise fra i due, riportando la conversazione sui binari iniziali:
"Le vendette dopo, prima dobbiamo ritrovare Crypto, a qualunque costo"
Una quarta voce femminile, quasi afona, fece capolino dall'unico angolo del tavolo in penombra:
"Non ho molto tempo ancora. Ho bisogno che Crypto faccia il suo corso e che quel branco di smidollati che voi vi ostinate a chiamare scienziati si diano da fare o vi garantisco che me la pagherete tutti quanti, prima che io tiri le cuoia"
Nella sala piombò il silenzio per vari minuti, poi un'altra voce ancora, maschile ed acuta iniziò a snocciolare problemi e soluzioni agli stessi. Si comportava come se fosse del tutto svuotato di emozioni, come se fosse una macchina senza anima che valutava benefici e costi per ogni scelta.
Dopo circa venti minuti di monologo, a tutti fu chiara la strategia da seguire.

FLASHBACK
GK5-IV
22 gennaio 2396 - ore 18.10


"Qui qui! I sommi Desmildraud e Hodbrumaed sono qui!"
"Forza aiutate il vecchio Thamm! Fate veloci! Solo lo sciamano può comunicare con gli dei caduti dal cielo e presentarci come loro popolo prescelto!"
Un centinaio di torce rischiaravano quell'altura, prima ricoperta interamente di alberi altissimi e le loro luci rischiaravano in maniera innaturale e cupa il paesaggio devastato dalla navetta precipitata.
La tribù Nirla dominava la zona e da due giorni tutti i suoi guerrieri stavano arrancando dalle pianure ove stavano svernando per arrampicarsi sulla grande montagna di ghiaccio che aveva preso fuoco l'ultima notte di luna piena.
Thamm era un vecchio barbuto e sdentato, ricoperto da testa a piedi di monili di varie forme e colori. Era trasportato su una sorta di lettiga ricoperta da spesse coperte per proteggerlo dal freddo pungente.
Non appena fu issato nella prossimità della nave precipitata, iniziò una lenta litania invocando la protezione degli dei ed iniziando ogni altro rito in onore del grande uccello di metallo cavallo degli dei.
Dopo circa quaranta minuti, aveva esaurito le sue pratiche, ma ancora non si decideva ad entrare fra i rottami della navetta. Tremava al solo pensiero. Non aveva idea di cosa si sarebbe trovato di fronte e sinceramente non aveva mai comunicato con alcuna divinità in nessuno dei suoi quasi settantanni di vita. Aveva ereditato quella responsabilità da suo padre che a sua volta l'aveva avuta dal padre di suo padre. Thamm dubitava che mai nessuno nella sua famiglia avesse avuto quel dono, ma essere lo sciamano portava con sé innumerevoli vantaggi: un pasto caldo, giacere senza problemi con le mogli e le figlie di tutti gli appartenenti alla tribù, non dover combattere..
Decise di fingere ancora una volta: entrò fra le lamiere accompagnato dai due guerrieri che avevano asserito di aver trovato gli involucri fisici degli dei Desmildraud e Hodbrumaed. In effetti, sebbene i loro corpi fossero dilaniati in più punti, sembravano quasi vivi, come se il fuoco che aveva divorato l'intera zona avesse risparmiato i due dei. Desmildraud e Hodbrumaed erano come aveva sempre raccontato: il basso guerriero e l'alto sciamano. La società dei Nirla e di tutte le altre tribù della regione si erano modellate su quella suddivisione. Mancava la divinità femminile, la figlia prediletta del grande padre Thralmok, anch'egli assente.
Thamm era così assorto dal modo per uscirne vincitore da quell'incontro sconvolgente quando sentì una voce alle sue spalle parlare una lingua mai sentita prima.
I due guerrieri che erano con lui si erano prima immobilizzati e poi genuflessi come mai prima nella loro vita. Thamm tremò al solo pensiero di non sapere chi aveva alle spalle, ma si fece forza e si voltò.
Si trovò di fronte ad un'entità incorporea eppure presente con un simbolo sul petto che parlava a lui in una lingua sconosciuta che cambiava di continuo accento e durezza, come se tentasse di comunicare usando più linguaggi alla ricerca di quello comprensibile da Thamm.
Passarono alcuni interminabili minuti ed alla fine l'entità iniziò a perdere consistenze ed all'improvviso sparì.
Il medico olografico di emergenza della Gremlin aveva esaurito l'energia del suo alimentatore danneggiato e si era disattivato.
Thamm fu preso dal panico: si trovò per la prima volta nella vita trascinato per i capelli e portato al cospetto del capo tribù. I due guerrieri che erano con lui volevano la sua testa: uno sciamano non in grado di comunicare col grande padre non era degno di vivere. Doveva trovare una soluzione: e la trovò così per caso.
"Thralmok ha parlato. Dobbiamo costruire statue in onore suo e dei sue due figli maschi. Dobbiamo vestire come loro per dimostrare alle altre tribù di essere i suoi prediletti. Solo allora manderà la figlia Dhenriyma, dea della guerra, a guidarci verso il Grande Trono di Re di tutte le Tribù.
Un tripudio di urla guerriere accompagnò la rivelazione di Thamm che, in cuor suo, sperò di non sopravvivere tanto per vedere l'esito nefasto della sua enorme bugia.

FLASHBACK
Base Stellare 12
12 marzo 2396 - ore 17.40


"Può ripetere Comandante?"
=^= Si tratta di suicidio, pare abbia ingerito un qualche tipo di veleno volontariamente =^=
"Qual'è la motivazione?"
=^= Secondo i suoi colleghi è abbastanza inspiegabile come cosa. Il Tenente Comandante Dean Sanderson non aveva dato segni di depressione, solo di instabilità umorale negli ultimi mesi. Era più nervoso del solito ed alternava momenti di relativa normalità e tranquillità ad altri di instabilità e nervosismo. =^=
"Ma?"
=^= Da quanto mi hanno riferito, sembra che ci siano stati alcuni sottoposti pronti a procedere ad una denuncia nei suoi confronti: un paio di sesso femminile per molestie, ma poi pare si sia scusato e abbia rigato dritto.. ne ha sfiorate altrettante per comportamenti sprezzanti nei confronti delle nuove leve =^=
"Nonnismo? Credevo l'avessimo superato da anni"
=^= Non sempre e non da tutti, Sanderson non era propriamente un ottimo ufficiale =^=
"Sì quello lo so, il suo curriculum è pieno di note di demerito e rimproveri ufficiali. La Flotta non ha perso granché"
=^= Vorrei essere d'accordo, Capitano, ma qualcosa si è perso.. e non da adesso, almeno da quanto mi hanno riferito alcuni sottoposti di Sanderson =^=
"Si spieghi Comandante!"
=^= Sebbene Sanderson avesse smentito e zittito anche violentemente alcuni guardiamarina e marinai che avevano sollevato il problema, pare che sia sparita una navetta. La vittima.. si ehm il suicida pare che facesse svolgere spesso test di navigazione alle navette dismesse per, a dir suo, verificarne l'integrità ed il recupero dei materiali =^=
"E questo che c'entra?"
=^= Pare che una navetta non sia mai tornata indietro, alcuni marinai sembra abbiano giurato che a bordo ci fossero due membri della Flotta, ma non risultano dispersi.. in uno scontro particolarmente acceso a riguardo col Tenente.. aspetti.. si col Tenente Jorge Lara, pare che Sanderson si sia lasciato sfuggire che la navetta era andata dispersa per una sua personale distrazione. L'aveva fatta agganciare ad un attracco coi fermi fuori uso e questa si sia staccata ed andata alla deriva =^=
"Improbabile che nessuno se ne sia accorto"
=^= Concordo, ma pare sia avvenuto durante un turno notturno, col personale ridotto, e la dovizia di particolari citata da Sanderson pare avesse convinto il Tenente Lara che lasciò cadere la cosa, anche per paura di rappresaglie da parte del superiore diretto =^=
"D'accordo, valuterò il da farsi. Se dichiarare la navetta scomparsa o regolarmente distrutta"
"Credo di non aver compreso la logica umana"
"Voglio evitare rogne dall'Ammiragliato, Comandante. Avevamo un ufficiale superiore che, sebbene distaccato rispetto alla nostra base e quindi fuori dal nostro controllo, era tecnicamente sotto la nostra responsabilità. I suoi comportamenti inaccettabili nei confronti dei sottoposti e la sparizione della navetta finirebbero per essere attribuiti a noi e personalmente sono troppo vecchio per vedermi piombare giovani e pimpanti ispettori disciplinari a farmi domande cui non saprei assolutamente come rispondere. Verrei sollevato e destinato ad altro incarico, solo per non essermi accorto di quanto combinava Sanderson. E francamente non credo di meritarmelo."
"Uhm ha una logica e, se mi è permesso esprimermi liberamente, concordo con lei che Sanderson non vale la sua destituzione dal comando. Ha fatto una fine degna della sua nullità.. lo dimenticheremo senza difficoltà"

FLASHBACK
GK5-IV
30 giugno 2396 - ore 18.47


Quella che un tempo era la grande e potente tribù dei Nirla non esisteva più. Solo uno sparuto gruppo di uomini e donne giovani vagavano per i villaggi deserti. Erano vestiti con rudimentali pantaloni e vestivano pellicce a coprir loro il petto e le spalle. Avevano visto i loro consanguinei spegnersi ad uno ad uno per una strana malattia. Lo sciamano Thamm fu uno dei primi a cadere e suo figlio lo seguì quando l'intera famiglia del capo tribù fu sterminata dal morbo.
Il nuovo sciamano aveva ordinato di costruire statue sempre più grandi e ognuno doveva portare sempre con se il simbolo del grande padre, ma pochissimi erano sopravvissuti.
Le tribù limitrofe avevano iniziato a copiare i Nirla e la diffusione delle grandi statue fu capillare. E la grande piaga parve diminuire di intensità fra i Nirla, mentre divampava in altre zone. Forse qualcosa era cambiato. Forse sarebbero tornati gli dei ed i Nirla avrebbero assistito alla loro rinascita.

FLASHBACK
SOL III - Birmingham
Weyland-Yutani Corporation Tower
18 luglio 2396 - ore 10.56


=^= Confermo ritrovamento navetta =^=
"Ne siete sicuro?"
=^= Avrà molti difetti, ma posso garantirle che Arthur Bishop non sbaglia mai! =^=
"Molto bene, signor Bishop proceda al recupero"
=^= Non ci penso proprio! =^=
"Come dice?"
=^= La Nostromo ha sensori molto precisi, perfino troppo, e questo mi permette di garantirle che qualunque cosa fosse contenuta all'interno della valigetta di Crypto ora non c'è più.. e a vedere il numero di pire funerarie, direi che ha fatto una strage. Non mando nessuno dei miei a recuperare nulla, fino a quando non ho un'adeguata copertura vaccinale per quella roba =^=
Silenzio glaciale nella sala.
Fu la giovane Lexy a prendere la parola:
"Molto bene, sono sicura che troveremo una soluzione. Dovrà raggiungere un pianeta della zona Romulana ove preleverà uno strumento da un nostro contatto. Avrà istruzioni particolareggiate su come agire al momento opportuno. Nel frattempo le faremo arrivare un nostro vaccino presso il consueto punto di rendez vous. Le invio le coordinate! Ora si levi di torno!"
Dopo che la comunicazione fu chiusa, fu Luthor a prendere la parola:
"Dovremo sbarazzarci della Nostromo, di Bishop e dell'intero pianeta ove si è propagato il virus, non lasceremo tracce!"
"E per lo scienziato Vissiano ed il suo team?"
"Li termineremo al momento giusto.. Ha quasi finito, o almeno giura lui. Ha sviluppato alcuni batteri in grado di debellare Crypto e di prevenire una degenerazione nella malattia di zia Corinne. Una volta troncato ogni rapporto con il virus creato, creeremo un team fasullo di ricerca e metteremo in commercio il prodotto"
"Diventeremo ricchi!"
La voce afona si fece sentire con fatica:
"Non credo proprio. Non possedete alcuna azione della compagnia e mai le avrete finché non avrò una completa regressione della malattia. Non pensate nemmeno di farmi degli scherzi, perché me la pagherete bambini. E sapete che sono capacissima di farlo. Vi ho cresciuti io, so come battere entrambi quindi vi atterrete alle mie volontà, costi quello che costi"

FLASHBACK
USS Olomouc NCC- 52049
Ponte 1 - Plancia
3 settembre 2396 - ore 02.19


=^= Abbiamo il computer di bordo, ma è troppo danneggiato.. e.. attendere prego =^=
"Cosa succede Tenente?"
=^= Attenda Comandante =^=
"Sensori ci sono problemi?"
"Interferenze di grande intensità signore, stiamo correggendo, ma niente di anomalo per la squadra da sbarco. Stanno cercando di interfacciarsi col computer della navetta. I loro segnali vitali sono quasi tutti incentrati nella piccola plancia dello shuttle precipitato, a parte le quattro sentinelle attorno al relitto"
=^= Olomouc.. fzzz.. mi ricevete.. Olomouc? =^=
"Sì Tenente, dica"
=^= Computer di bordo inservibile. Abbiamo solo ricavato che in origine era assegnata alla USS Dune, ma dalle cancellazioni effettuate a più riprese credo sia stata dismessa da parecchio tempo.. o comunque pronta per essere riassegnata altrove. A meno che non lo fosse già =^=
"Che intende Tenente?"
=^= L'unica altra registrazione leggibile è decisamente più recente della prima. Testualmente viene citato di aver trovato un qualcosa di nome Crypto.. Infine ci sono i messaggi automatici di soccorso, attivatisi dopo l'impatto =^=
"Ricevuto prosegua con le analisi Tenente, le invio in supporto alcuni membri della sezione scientifica.. ogni notizia la riferisca al signor Anithev, sarà lui il suo referente.. io vado ad informare il Capitano Buthan"

FLASHBACK
USS Olomouc NCC- 52049
Ponte 2- Ufficio del Capitano
3 settembre 2396 - ore 03.53


L'allarme rosso risuonava acuto e fastidioso per tutti i ponti della nave.
"Buthan a plancia che diavolo succede!!"
=^= Bzz. Bzz.. sfiorati.. proiettile.. bzz.. elettromagnetico.. attacco.. =^=
"Problemi alle comunicazioni, arrivo in plancia! Dove sono le squadre da sbarco?"
=^= A bordo bzz.. mezz'ora abbondante.. bzz.. corto circuito eps.. rischio.. bzz.. nucleo.. =^=
"Arrivo! Mantenete la calma!" ringhiò Buthan
Il turbo ascensore era fuori uso. Si arrampicò su una delle scale di emergenza verso il ponte superiore e dopo qualche minuto, uno sfinito Buthan era al suo posto in plancia
* Sono troppo vecchio per queste cose dannazione! *
"RAPPORTO!"
"Danni a tutti i sistemi, perdiamo potenza signore, abbiamo anomalie elettriche, i circuiti primari si sono fritti, stiamo usando i generatori di emergenza, ma ci sono sovraccarichi in quasi ogni circuito EPS.."
"Il nucleo?"
"Si è attivato il sistema di raffreddamento d'emergenza, ma pare a singhiozzo.. Dalla sala macchine stanno mandando personale a verificare manualmente se si tratta di un falso allarme oppure se dobbiamo espellerlo"
"Numero Uno si occupi lei direttamente di coordinare le varie squadre! Io invece mi concentrerò su cosa diavolo ci ha colpiti! Signor Kane?"
"Non ho mai visto niente di simile, Capitano!"
"Si spieghi"
"Pare un proiettile di energia elettromagnetica, ma coi sensori fuori uso vado per ipotesi, in base alle registrazioni automatiche"
"Un attacco verso di noi?"
"Non credo, con gli scudi abbassati ci avrebbero fritto.. e a proposito, non ho energia da mandare agli scudi, chiunque sia là fuori può distruggerci da un momento all'altro.. ma non l'ha ancora fatto! Quindi non dovremmo essere noi l'obiettivo"
"E chi altri? Non ci sono altre navi.."
"Navi no, Capitano, ma ipotizzando una traiettoria del proiettile credo mirassero al pianeta"
"Per quale diavolo di motivo? E che arma è?"
"Non lo so, Capitano e.. o cazzo!"
"Signor Kane?"
Uno scossone fece sobbalzare la vecchia Excelsior.
Non ci fu bisogno di chiedere spiegazioni, Buthan sapeva riconoscere quando si veniva agganciati ad un raggio traente.
"Maledetti bastardi!"
L'esclamazione sfuggì al vecchio timoniere, compagno di corso di Buthan, ma troppo poco ligio alle regole per far carriera.
"Cosa c'è?"
"Quei fottuti bastardi ci stanno spingendo contro la stella del sistema, se non attiviamo al più presto i motori con una forza tale da liberarci dal raggio traente siamo spacciati"
"Capitano a sala macchine! Mi serve potenza immediatamente!"
=^= Negativo, Capitano! Siamo offline, non posso fare nulla in tempo utile signore.. anzi.. visto che ci sono.. =^=
"Mi dica Signor Peypet"
=^= E' stato un onore Capitano! =^=
Buthan fu sorpreso dalla parole del suo Capo Ingegnere, ma lo fu di più quando tutti gli uomini in plancia si alzarono e gli rivolsero il saluto marziale. Tutti con gli occhi lucidi, ma tutti determinati ed orgogliosi a seguire il Capitano e la sua vecchia nave nell'ultima rotta della loro esistenza.

FLASHBACK
SS Nostromo
Ponte 1 - Plancia
3 settembre 2396 - ore 04.37


"STRIKE!!!" esclamò Bishop vedendo la nave federale esplodere vicino alla stella del sistema
La sua gioia non era condivisa dal resto dei suoi compari, ma tutti tirarono ugualmente un sospiro di sollievo.
Non si aspettavano di trovare una nave federale a ficcanasare su quel pianeta e dopo interminabili minuti di attesa era arrivato l'ordine di far piazza pulita.
Fu di Bishop l'idea di colpire il pianeta e danneggiare così la nave federale il tempo necessario per ricaricare l'arma sottratta al cantiere Romulano. Ma qualcosa era andato storto ed avevano dovuto usare il potente raggio traente del mercantile riconvertito per completare l'opera.
Il pianeta non sarebbe sopravvissuto molto se quello che avevano spiegato loro era corretto, dovevano sbrigarsi a prelevare gli ospiti ed andarsene di lì prima che qualcuno potesse arrivare alla ricerca della nave scomparsa.
Grazie ai sensori, individuarono ben presto alcune forme di vita che sembravano pregare attorno alle due grandi statue più vicine alla navetta precipitata.
Infischiandosene di qualunque cosa potessero pensare esseri abituati a vivere in un mondo privo di tecnologia, Bishop ordinò il teletrasporto a bordo in una cella appositamente creata in una delle stive di contrabbando. Isolati da un campo di forza e da uno di contenimento medico, presto sarebbero stati addormentati e posti in sicurezza.
Dopo qualche istanti una ragazzina e due bambini di circa dieci anni spaventati ed urlanti furono a bordo della Nostromo.
"Ospiti a bordo, Bishop"
"Molto bene, allontanarsi a velocità impulso, limitando le emissioni.. andremo a curvatura appena possibile. Non voglio lasciare tracce!"
"Come vuoi, tanto a curvatura anche volendo ora non riusciremo ad andarci. Quell'arma infernale ha fritto un bel po' di circuiti. Se va bene avremo curvatura 3 o 4 fra qualche ora. E dovremo essere parsimoniosi."
"Non c'è fretta Gary, non c'è alcuna fretta.. rotta verso Argelius II.. nessuno noterà un mercantile fare rotta verso un pianeta turistico. Là se servirà procederemo a riparazioni. Se ne occuperà Borengar. E' di quelle parti, saprà bene a chi rivolgersi per non attirare attenzioni non gradite"
"Come vuoi Capo.."
"Anzi a proposito di attenzioni, se gli esami medici sui nostri ospiti saranno negativi, voglio che mi porti la ragazzina.. sarà sconvolta ed io l'aiuterò molto volentieri"
"Ma avrà si e no quattordici anni!"
"Forse anche tredici Gary, ma mi piacciono giovani lo sai!"
"Fai schifo Arthur, schifo!"
"Bah.. tieniti per te questi commenti o prendo anche la piccola!"
"Ha l'età di mia figlia, sei matto, scordatelo!"
"Siamo amici da una vita Gary, ma non ti azzardare mai più a darmi del matto in presenza di altre persone o ti scanno con le mie mani!"
"Ok ok, ma lascia stare i bambini!"
* Schifoso bastardo *
Lo pensò ma non lo disse, Bishop era un maniaco sessuale, lo era sempre stato, ma era anche un folle assassino dotato di immensa lucidità. Non avrebbe potuto fermarlo nemmeno volendo.

FLASHBACK
SS Nostromo
Ponte 1 - Plancia
14 settembre 2396 - ore 21.55


"Puah! Quasi due settimane per fare così poca strada!"
"Prima smontiamo quell'arma prima capiremo quanto le sue radiazioni elettromagnetiche danneggino i sistemi di bordo"
"Certo certo Gary, lo so.. e poi mi sono divertito! Solo che ora quella ragazza è fredda come un manico di scopa. Non lotta, non apprezza, non combatte, non fa più nulla.. ho perso interesse e mi stavo annoiando negli ultimi due giorni..e sai bene cosa succede se mi annoio!"
"Me l'hai promesso, i bimbi li lasci stare!"
Un ghigno tagliò trasversalmente il volto di Bishop
"Solo perché siamo arrivati e avrò altri divertimenti stanotte, o non sono sicuro che avrei mantenuto quella che tu chiami promessa.. anche perché non l'ho mai fatta.. te l'ho solo fatto credere vecchio mio"
* Schifoso bastardo *
"Non fare quella faccia, senza di me, non avremmo avuto i vaccini per tempo e forse saremmo spacciati come su quel pianeta del cavolo. Quelli che abbiamo a bordo non sono più nulla, non hanno più una patria, una famiglia, una razza, sono cavie di laboratorio.. e come tali, posso farci quello che voglio! Non credere.. i nostri committenti faranno loro le peggio cose, molto peggiori rispetto ai miei giochetti innocenti"
* Schifoso bastardo *
"Non parli Gary? Vabbè lascia che ti offro da bere stasera. Domani avrai cambiato opinione sul mostro che hai di fronte, vecchio amico mio"
"Tu sei sicuro che siamo al sicuro? Non amo le tue perversioni, ma nemmeno la follia di far esplodere un pianeta per interessi che non conosciamo!"
"Ci hanno pagato in anticipo una valanga di latinum ed altrettanto verrà versato a lavoro fatto.. e tu ami il latinum! Gary tu sei un giocatore. E questo è un azzardo.. per ora è filato tutto liscio, quindi tranquillizzati. Scendiamo in franchigia qui, ripariamo la nave e spariamo per per un po' dalla circolazione. Quando torneremo operativi, sarà altrove e nessuno potrà collegare noi a quanto successo qui. Da quanto ne so, i nostri committenti hanno grandi piani per noi. Non a caso ci hanno somministrato un vaccino.. ormai siamo della famiglia!"
"Sarà ma non sono tranquillo. Siamo gli ultimi testimoni delle loro follie!"
"Lo so Gary, ma fino a quando avremo la ragazza ed i bambini abbiamo delle carte da giocare.. delle ottime carte direi!"
"Sempre che non sia una trappola.."
"Quanto sei pessimista, ti serve sbronzarti stanotte vecchio mio! Offro io!"


SOL III - San Francisco
Quartier Generale della Flotta Stellare
Sala Operativa dei Servizi di Sicurezza Informatica
15 settembre 2396 - ore 19.00


"Allarme! Tentativo di violazione codice bravo tango alfa 57846"
"Avvertite l'Ammiraglio Rexen immediatamente!"
Dopo pochi minuti il Tellarite fece la sua comparsa in sala operativa, tallonato dal Contrammiraglio Bates e dal Capitano Lasak.
"Che succede?"
"Qualcuno sta cercando informazioni sulla USS Raziel, Ammiraglio."
"Di già? E da dove?"
"Pare dall'interno del Comando signore, i sistemi automatici di autodifesa della reale identità della nave sono partiti e ho già messo all'opera la squadra d'emergenza per creare in tempo reale ogni possibile copertura in base alle ricerche che verranno effettuate!"
"Molto bene, Capitano Lasak?"
Il Vulcaniano non ebbe bisogno di chiedere nulla. Si limitò ad un cenno del capo. A lui sarebbe spettata la caccia al curioso di turno. Chiunque fosse, avrebbe scoperto la sua identità e le sue motivazioni.
* Si sono esposti troppo? *
Bernadette se lo stava chiedendo da un quarto d'ora, non appena aveva finito di parlare con Moses, sempre che parlare con quel vecchio orso del marito fosse il termine più adatto. Si era limitato a comunicarle lo stato di fatto, chiedendo di intraprendere ogni procedura del caso.
Lei aveva allertato il viceammiraglio Kovas e l' Andoriano si era subito messo al lavoro. Assieme a Crom avrebbero scandagliato ogni nave in rotta da o verso Argelius II e dirottato ogni unità disponibile per effettuare un blocco navale.
Aveva appena iniziato a parlare con Merak dei sospetti su una delle più importanti aziende farmaceutiche esistenti nella Federazione, quando era scattato l'allarme dalla Sala Operativa. Mollato da solo il Vulcaniano, si era precipitata con Rexen solo per scoprire che qualcuno era stato più rapido di loro.
Chiunque fosse, si stava muovendo troppo velocemente. Come se fosse rimasto in attesa.
Dovevano prepararsi a contrastare l'intrusione a qualunque costo, dando tempo agli uomini del Capitano Hazyel
Tempo.. l'unica cosa che non avevano, con una possibile pandemia in atto.
Victoria non l'avrebbe presa bene. Era molto legata al Risiano al comando della Raziel. Molto più di quanto forse essa stessa era disposta ad ammettere.. ed era strano, Victoria era sempre molto precisa nelle sue valutazioni.
Si poteva dire altrettanto di Hazyel? Aveva trascinato senza saperlo quasi tutti i suoi ufficiali superiori su un pianeta a rischio di pandemia.. la fortuna aveva voltato le spalle al Risiano? Era destino che Empireo fosse affidato al solo Moses?
"Si sono esposti troppo?"
Questa volta la domanda non rimase nella testa di Bernadette, ma uscì dalle sue labbra.
Rexen si girò su se stesso e fissò negli occhi la donna prima di appoggiarle entrambe le mani pelose sulle spalle e tirare qualche bestemmia di conforto in dialetto Tellarite.
"Mia cara, conosco un mio connazionale che è riuscito a tirare fuori una Classe Ambassador da un lago acido, dopo avercela fatta ammarare. In confronto questo è un gioco da ragazzi! Abbiamo i migliori hacker in questa stanza, chiunque si stia impicciando, verrà scoperto e dovrà renderne conto. E sono sicuro che.."
"Scusi Ammiraglio, non pensavo a quello.. ma ai nostri uomini su Argelius II"
"Ah.. beh posso dirti questo Bernadette. Gli Argeliani hanno più possibilità di sopravvivere adesso con gli uomini della Raziel fra di loro, che senza. Dobbiamo confidare nelle loro abilità e nella fortuna del Risiano. Non che io creda a queste sciocchezze, ma questa volta ne hanno veramente bisogno! Tutti qua tifiamo per loro e lavoreremo senza sosta per aiutarli in ogni modo possibile! Siediti e ragioniamoci assieme! Sarà una lunga nottata"