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USS ERINLE - MISSIONE 01 RSS USS ERINLE - Missione 01

01.11 " Abomini "

di Shinead O'Lauglin, Pubblicato il 05-06-2016

Mariposa 2 - Laboratori - 13 marzo 2396 - ore 11.10


Il ka-tlak dell'intensificatore di brillianza distolse Shinead dai suoi pensieri. Si passò una mano sul viso e guardò la tazza che aveva in mano, del caffè rimaneva solo un fondo denso e gommoso. Non ricordava più quante tazze ne aveva bevuto, per tenersi sveglia. Aveva lavorato senza interruzione da quando era arrivata ai laboratori, perchè la situazione si era rivelata subito grave. Gli insetti infestanti mangiavano i germogli delle piante di melo, i rametti giovani e le foglie, riducendo gli alberi quasi a scheletri spogli e distruggendo ogni possibilità di raccolto. Inoltre i riproducevano ogni 7 giorni e i loro escrementi bruciavano il terreno facendo morire le altre piante. Tutti i tentativi per arginare l'infestazione erano falliti e se continuava così in pochi mesi tutte le coltivazioni sarebbero state distrutte.
Lei e Morwenna Campbell, la scienziata che dirigeva i laboratori, avevano lavorato giorno e notte, poi le era venuto un dubbio, o forse un'intuizione, e adesso stava aspettando i risultati delle analisi. Sperava di sbagliarsi. Lo sperava tanto.
La stampante cominciò a ronzare, producendo il risultato delle analisi. La ragazza prese stancamente il foglio e lo guardò. No, non si era sbagliata. Purtroppo.
La porta si aprì e Morwenna entrò portando un vassoio con su due tazze di caffè e dei panini. Shinead non potè fare a meno di notare ancora una volta come il sangue vichingo si fosse incrociato con quello scozzese, ed i geni venissero fuori a distanza di secoli: Morwenna era alta quasi due metri e non si poteva definire altro che imponente. Con un elmo in testa ed un'ascia bipenne in mano sarebbe sembrata appena uscita da una miniatura medievale, effetto rafforzato dalla due spesse e lunghe trecce bionde che portava i lati del viso.
Posò il vassoio e si sporse verso di lei. "Allora?"
"Non è un insetto".
"Ma come, l'aspetto, tutte le analisi provano che..."
"Non è un insetto. E' una chimera". Morwenna ammutolì "E' costruito in laboratorio, dall'unione del DNA di vari insetti. Ho mappato il 70% del suo genoma e per adesso c'è la Cydia Pomonella e Schistocerca gregaria, il resto non l'ho ancora identificato" Morwenna l'ascoltava impietrita. "E' per questo che non siete riusciti a debellarlo, avete usato metodi che funzionano su razze note di insetti, ma questo ha il peggio di tutte ed è più resistente. Gli insetticidi lo danneggiano solo in parte".
"Ma " Morwenna pareva non aver neanche sentito le sue ultime parole " La Schistocerca gregaria.... è.. è la locusta! Lei.. lei..."
Shinead annuì "Può distruggere intere regioni. E' già citata nella Bibbia, Dio la scatenò contro un Faraone, e le locuste devastarono l'intero paese. Nel 2003 invasero l'Africa occidentale, fu la peggiore infestazione degli ultimi 15 anni, annientò l'agricoltura di quella zona e ci vollero 2 anni per debellarle, 150 anni fa la terraformazione di un pianeta della costellazione del Cigno fu interrotta per causa loro e, nonostante il pianeta sia quasi uguale alla Terra, è tuttora classificato come inabitabile".
Morwenna si sedette pesantemente e la guardò sconvolta "Ma... ma come è possibile?"

Ti farò male. E' necessario. Sappi che non mi diverto.

"Le possibilità sono due: che qui qualcuno si sia messo a giocare a fare il Creatore pasticciando con i DNA e l'esperimento sia sfuggito di mano..."
"CHE COSA??? " urlò Morwenna scattando in piedi "TU... TU.. MI STAI ACCUSANDO DI... DI AVER CREATO QUEL... QUELL'ABOMINIO, DI AVER PERMESSO CHE QUALCUNO FACESSE QUELLA... COSA. COME PUOI ANCHE SOLTANTO PENSARE..." la donna era paonazza, talmente arrabbiata da non riuscire quasi a spiccicare parola.

Ti farò ancora più male. Soffrirai.

"... oppure qualcuno sta usando questo pianeta per testare questi abomini come arma biologica. Voi siete un piccolo pianeta con delle coltivazioni non essenziali, generi voluttuari, ma se venissero disseminati su coltivazioni di vitale importanza, potrebbero ridurre un pianeta alla fame, ed un pianeta affamato non si difende Potrebbero anche ricattare la Federazione: se finissero sui pianeti che producono grano, o riso, sarebbe una catastrofe di dimensioni galattiche".
Morwenna pareva una statua di sale. Le fece pena. L'orribile realtà di quelle parole si fece strada nella sua mente.
"Vuoi dire che qualcuno ha deliberatamente portato qui quelle cose per fare una prova?" gli occhi le si riempirono di lacrime "Ma questa è la nostra terra. La nostra casa. Perché ci fanno questo? Noi non abbiamo fatto male a nessuno", la guardò fra le lacrime, "e adesso che cosa facciamo? Cosa possiamo fare? Non riusciamo a distruggerli! Devasteranno tutto!"
"Certo che li distruggeremo! Se gli schifosi bastardi che hanno fatto questo pensano che permetterò ai loro abomini di devastare questo pianeta si sbagliano di grosso! Sappiamo cosa sono e quindi sappiamo come combatterli, e non mi fermerò finché non sarò riuscita ad annientarli! Non sanno con chi hanno a che fare!"