Home Home
 
 
 
 
 
 
SHELDON - MISSIONE 03 RSS SHELDON - Missione 03

03.08 "Prova di forza"

di Naky Terell, Pubblicato il 11-11-2020

Sheldon - Sala Riunioni
28/06/2040 - 21.00


Gran parte degli ufficiali superiori erano seduti attorno al grande tavolo della sala riunioni. In effetti mancavano solo il capitano e il primo ufficiale, cosa che rendeva decisamente inquieta la Dottoressa Cruz, che già, nella sua testa, immaginava turpi scene di depravazione. La Cruz strinse i braccioli della poltrona fino a farsi sbiancare le nocche, ma proprio in quel momento i due ufficiali superiori entrarono nella sala. Prima che gli ufficiali potessero scattare sugli attenti il capitano fece cenno loro di stare seduti e prese posto davanti a loro osservandoli.
Adrienne teneva tra le mani un pad osservandolo come se aspettasse dallo strumento un suggerimento di come iniziare. Kyel aveva preso posto accanto a lei tenendo le braccia appoggiate sul tavolo a mani giunte.
Tutti sapevano cosa passava nella testa dei loro ufficiali in comando. Un loro uomo era stato rapito e ora si trovava in serio pericolo, ma l'avrebbero ripreso ad ogni costo.
"Quanto hanno di vantaggio su di noi?" iniziò piuttosto diretta il capitano della nave.
Blake osservò il pad che riportava le rivelazioni telemetriche della console del timone
"Stiamo viaggiando al massimo della velocità che ci è consentita. Procedendo così dovremmo essergli addosso tra circa quattro ore considerando una pausa di un'ora ad impulso per far riposare i sistemi."
Nella stanza scese un silenzio assordante mentre tutti prendevano atto delle parole del timoniere.
"Immagino che la nostra scorta sia sempre dietro di noi" riprese Adrienne voltandosi verso Jenkins
Pippo annuì guardando l'ufficiale in comando "Si, sempre occultati e sempre dietro di noi. Stanno effettuando scansioni passive continue alla ricerca di un punto debole nella struttura di Sheldon...."
"Illusi" Un mini-Sheldon vestito da ufficiale della flotta apparve in mezzo alla stanza osservando i presenti sorridendo beffardo "Non hanno nessuna speranza di potermi preoccupare"
Kyel sollevò lo sguardo sull'avatar della nave "Sì, ma preferirei non averli più alle nostre spalle quando arriveremo a veder la base" guardò Sheldon "Sò che non sarebbe un problema occuparsi di entrambi per te, ma preferirei non aver di questi problemi"
Kelley e Terrell si scambiarono uno sguardo, ma poi fu quest'ultima a prendere la parola "Signore a tal proposito" attese qualche secondo per esser sicura di avere l'attenzione di tutti per poi proseguire "Io e il tenente Kelley pensiamo non sia il caso che all'arrivo Sheldon sia ancora totalmente interfacciato alla nave"
Sheldon si girò verso la donna "Cosa stai dicendo sottospecie di labradoodle? Io sono la nave"
Naky inspirò profondamente per poi alzarsi ed osservare Sheldon "Sheldon tu sei un prodigio della tecnica e questo è fuori discussione, ma come puoi esser certo che il passaggio di questa entità non abbia lasciato qualcosa nel tuo sistema che le consenta di prendere il controllo di tutto questo?" allargando le braccia indicando la nave attorno a se.
Sheldon avanzò minaccioso verso la donna mentre le luci della stanza sfarfallarono "Non osare mai mettere in dubbio la mia integrità. Ho il controllo di ogni singola routine di questa nave"
"Sheldon calcola la probabilità che Rhena possa nuovamente prendere il controllo dei sistemi" Adrienne chiese a bruciapelo verso la manifestazione
L'ologramma si fermò a metà stanza osservandola "Non esiste ho detto!!!" dopo alcuni secondi "E comunque è trascurabile...circa il 1,3%"
Hewson si alzò avvicinandosi a lui "E tu saresti disposto a rischiare questo 1,3% dopo quello che è successo?"
Lentamente l'AI si girò ad osservare il consigliere e poi tutti gli altri "E sentiamo quale sarebbe la vostra idea?"
Finalmente ristabilita la calma sulla nave, il primo ufficiale si girò osservando la scienziata e l'ingegnere "Sì, in effetti ce lo chiediamo anche noi. Quale sarebbe la vostra idea?"
Kelley prese la parola rispondendo all'ufficiale "Purtroppo il nostro capo ops non è disponibile, ma l'idea è isolare il nucleo del computer dai comandi di navigazione schermi, armi e supporto vitale. In modo che Sheldon debba preoccuparsi solo della difesa informatica della nave" allungò una mano verso il tavolo facendo apparire una riproduzione della nave "Al momento tutti i sistemi afferiscono al nucleo di elaborazione e successivamente vengono deviati verso le zone operative. L'unico modo per poter creare una netta separazione tra il nucleo e i sistemi è stendere una rete di fibre ottiche che portino i comandi direttamente ai servoattuatori"
Blake osservò Kelley "Questo significherebbe operare senza l'assistenza del computer. Non sappiamo cosa possiamo trovare laggiù"
Un secondo mini sheldon apparve sulla spalla del timoniere "In effetti neppure io mi fido molto a lasciare tutto nelle sue mani, scommetto che si schianta sul primo asteroide"
Un lieve sorriso si dipinse sui volti dei presenti mentre Blake sussurrò a voce bassa "Sheldon, io prima o poi ti formatto lo sai?"
"E' più probabile che prima ti teletrasporti io fuori dalla nave" tornando delle dimensioni normali osservando i presenti in sala
Adrienne annuì "Sì, direi che potrebbe funzionare" osservando poi Filippo "Rimane però la questione dei nostri inseguitori, dobbiamo risolverla in qualche modo"
Pippo annuì "Sì capitano, io e Sheldon abbiamo già predisposto un modo per fermarli.. definitivamente"
Il capitano si alzò osservando i presenti "Bene signori, direi che abbiamo tutti qualcosa da fare. In libertà" e detto questo si avviò all'uscita seguita da tutti gli ufficiali.

Nave Daktara - Plancia
27/06/2400 - ore 21,05


Il comandante Larken era seduto sulla poltroncina centrale della plancia osservando pensieroso la sagoma della Sheldon che viaggiava davanti a loro, teneva il gomito appoggiato sul bracciolo della poltroncina e il mento appoggiato nell'incavo della mano.
"Avanti, dovrai pur avere un piccolo punto debole" sussurrava meditabondo tronfio della scoperta che avevano fatto "Quando sarò riuscito a prenderti sarò di certo nominato cancelliere."
Fu in quel momento che il suo ufficiale alle comunicazioni interruppe il flusso dei suoi pensieri
"Comandante il gran consiglio ha mandato un messaggio compresso. La stazione 3 non risponde più alle comunicazioni. Vogliono che investighiamo"
Larken spalancò gli occhi "Maledizione, non lo sanno che siamo occultati? Se mi fanno saltare questa cattura giuro che stavolta mi sentono. Non risponda al messaggio!!"
L'ufficiale storse le labbra guardando il suo superiore "Signore, non abbiamo certezza che siano in grado di intercettare le nostre comunicazioni. E se non rispondiamo il gran consiglio rimanderebbe il messaggio. Potremmo mandare un impulso compresso dovrebbero capire che abbiamo ricevuto il messaggio"
Larken annuì senza staccare gli occhi dalla nave mentre il suo ufficiale mandava il messaggio.
"Non hanno cambiato nulla nella loro rotta" sorridendo "Non sospettano nulla! Perfetto, ormai il momento di prenderci quella bellezza è ormai prossimo. Non vedo l'ora di tornare su Daktar con quella nave"
In quel momento il capo commissario entrò di corsa con lo stesso entusiasmo che ha uno che vince la lotteria di capodanno.
"La scansione è terminata, ora sappiamo tutto di quella nave. Ha un sistema di difesa fantastico, i suoi scudi rigeneranti sono anni avanti rispetto ai nostri. Non so come faccia ad alimentare tutta quella tecnologia...dobbiamo metterci le mani sopra"
Larken teneva lo sguardo sul suo commissario "Mi piace come idea, peccato che tu abbia appena descritto una fortezza inespugnabile" rispose decisamente abbattuto, sentendo le ultime notizie.
"Sbagliato. Le scansioni hanno rilevato che un colpo energetico di frequenza 1423.42 MHz manderebbe in risonanza i suoi scudi lasciandola completamente alla nostra mercè. In più, secondo i miei dati, tra circa un'ora dovranno per forza rallentare o i loro sistemi si surriscalderanno"
Larken osservò la nave "Quanto sei sicuro di questo?"
Il viso del commissario si aprì in un sorriso "Assolutamente certo. Torneremo a casa con quel gioiello e verremo inneggiati come dei re"
Il comandante già vedeva davanti a sé il suo futuro agiato senza più nessuna preoccupazione. In più, se avesse giocato bene le sue carte, probabilmente gli avrebbero fatto tenere gli strani esseri che popolavano quella nave e li avrebbe avuti come schiavi "Bene, prendiamoci quello che ci spetta." portandosi eretto sulla poltroncina "Preparatevi, tra un'ora quella sarà nostra"

Sheldon - Plancia
27/06/2040 - ore 23:00


Kelley teneva sotto controllo l'avanzamento dei lavori sulla nave.
"Tutte le reti sono state stese" sollevò lo sguardo verso il capitano "La attiveremo solo quando saremo vicino alla base. Non avremo molto tempo, le fibre non sono studiate per un flusso dati così elevato. Con i tenente" indicando Terrel "Abbiamo incapsulato le fibre in una guaina con idrogeno liquido tenendole prossime allo zero assoluto, ma anche così i sistemi reggeranno per circa sei ore dopo di che dovremo ritornare ai sistemi principali. Per allora Sheldon dovrà riuscire ad essere l'unica AI a bordo della nave"
Blake dal timone si girò ad osservare i colleghi "Non state proponendo di distruggere quell'entità giusto?" Al momento nessuno aveva realmente pensato a cosa fare con Rhena quando tutto questo sarebbe finito, il capitano e il primo ufficiale si voltarono verso Alvin e Naky in attesa di una risposta
I due si guardarono per qualche secondo poi la scienziata prese la parola "Quella sarebbe solo l'ultima delle nostre opzioni. Stiamo cercando un sistema per imbrigliare l'essenza in una rete neurale isolata dal resto della nave, ma al momento non siamo ancora a buon punto."
L'ufficiale alla ops annuì "Cercheremo di avere un sistema funzionante prima di arrivare sulla base" poi un suono arrivò dalla console davanti a lui "Siamo al 92% di surriscaldamento dovremmo passare a impulso per far raffreddare i sistemi"
Il capitano annuì alzandosi guardando Filippo "Tenente è ancora convinto che i nostri inseguitori approfitteranno di questa pausa per fare la loro mossa?"
L'ufficiale tattico osservò la console "Tatticamente è la scelta migliore. In curvatura sarebbe molto più impegnativo"
Il capitano della nave annuì tornando a sedersi sulla poltroncina "Auguriamoci che sia una mossa di pace, ma teniamoci pronti a tutto. Scudi in stand-by e scansioni cicliche" dopo di che annuì al timoniere di uscire dalla curvatura passando a impulso.

Nave Daktara
27/06/2400 - ore 23,07


Ormai il momento in cui avrebbero messo in alto il loro piano era prossimo e Larken tamburellava nervosamente sul bracciolo della poltroncina di comando.
"Allora avevate detto entro un'ora! Quando diavolo si fer....."
Le sue parole vennero interrotte dall'occupante della console tattica "Signore, si stanno fermando!!"
Il comandante saltò in piedi osservando lo schermo davanti a loro
"Ottimo, usciamo dall'occultamento! Fuoco appena avete agganciato il bersaglio"
Immediatamente tutta la plancia venne invasa dal rumore degli allarmi tattici. Il tattico portò davanti agli occhi il binocolo di puntamento settando le armi sulla frequenza che avevano studiato.
Il sofisticato sistema di puntamento agganciò il punto in cui le scansioni avevano rivelato i motori della nave avversaria, portando energia ai sistemi d'arma, ed a quel punto il tattico non dovette far altro che premere il pulsante di fuoco.
Un raggio concentrato d'energia partì dalla nave Daktariana andando ad impattare sulla Sheldon. Il colpo fu tale che tutti gli scudi della nave vennero illuminati da delle scariche blu per poi scomparire lasciando, apparentemente, la nave alla deriva nello spazio.
"E' nostra" si compiacque il capo commissario "Esattamente come avevo detto"
Larken si portò in centro alla plancia con aria trionfante "Chiamateli"
Alcuni secondi dopo l'immagine dello spazio circostante che campeggiava sullo schermo principale venne sostituita dalla vista sulla plancia della sheldon. In centro ad essa il capitano e il primo ufficiale che li fissavano.
"Questa è la nave intercettore Katrilis dell'egemonia Daktara e prendiamo possesso della vostra nave come bottino di guerra. Voi verrete utilizzati nei nostri esperimenti, quindi se non volete esser distrutti preparatevi ad essere abbordati e conquistati" gonfiando il petto tronfio del suo successo
Il capitano della nave avversaria rimase qualche secondo ad osservare Larken
=^=Sono Adrienne Faith della federazione pianeti uniti a bordo della Sheldon. Quello che avete appena compiuto è considerabile un atto di guerra. Al momento ci siamo limitati a difenderci, ma se continuerete con i vostri intenti saremo costretti a rispondere con i sistemi tattici della nave =^=
La frase della donna prese un po' alla sprovvista il comandante, ma, forte degli effetti dei primi colpi contro la nave, scoppiò in una grossa risata.
"Sarei proprio curioso di vedere come fareste" per poi osservare il proprio tattico "Diamogli un altro assaggio, fuoco!"
Il tattico puntò ancora la Sheldon facendo fuoco, ma stavolta il colpo venne assorbito totalmente dagli scudi della nave
"Signore i loro scudi sono totalmente attivi! Non gli stiamo facendo nulla." poi il commissario attirò l'attenzione del suo comandante "S..sta succedendo qualcosa"
Il ventre della Sheldon si aprì esponendo il cannone a protoni, Laktren lanciò ordini ai suoi uomini per prepararsi al combattimento, ma non riuscì a metterli in pratica perché dalla Sheldon partì un singolo colpo che andò ad impattare sulla nave.
Tutta la Katrilis venne scossa da una vibrazione che fece cadere a terra chiunque non si fosse trattenuto.
"Rapporto danni" ruggì Larken fissando l'ingegnere di bordo.
IL subalterno digitò febbrilmente sulla console per fare una diagnostica della nave.
"Siamo senza scudi, danni strutturali al ponte sei"
Larken ruggì rabbioso verso lo schermo "Li voglio vedere distrutti! Fuoco a volontà con tutto quello che abbiamo!"
Una serie di siluri partirono dal ventre della Katrilis in direzione della Sheldon che li schivò agilmente passando in volo radente sopra la nave avversaria. Quattro colpi phaser partirono dalla Sheldon colpendo altrettanti punti sulla Katrilis che, nuovamente fu scossa dalle esplosioni. Terminato l'attacco la Sheldon si riportò in rotta attivando i propulsori ad impulso sparendo in pochi secondi.
Larken rimase ad osservare il suo futuro da reggente che scheggiava via insieme alla nave mentre un rivolo di sangue violaceo gli colava sul lato del viso
"Chiamate il gran consiglio devono mandare tutta la flotta! Noi li inseguiamo, ora forza!"
Il tattico e l'ingegnere si guardarono per decidere chi dovesse rapportare, poi fu l'ingegnere a pescare la fatidica pagliuzza più corta
"Comandante è impossibile. Tutto il sistema di comunicazione è distrutto e i nostri motori...beh, si trovano a circa trecento metri dalla nave"